Per gentile concessione del Direttore e dell' Editore pubblico il mio articolo e con l'occasione saluto tutta la preparatissima "squadra" che in questi due anni ha lavorato per il giornale e sopratutto l'instancabile Direttore Macrì che ha dato sempre l'anima, non trascurando mai alcun particolare e lasciando sempre libertà di espressione dalla quale, anche se scomoda per alcuni, emerge sempre la verità.
UN CONFLITTO DI INTERESSI CHE HA FATTO EPOCA
Scelte che vanno in un'unica direzione e che, purtroppo, passano inosservate.
In data uno e trentuno Agosto di quest’anno con due Deliberazioni di Giunta sono state decise delle anticipazioni di cassa in via straordinaria: la prima dell’importo di 20 mila euro per un contributo della Regione Calabria, concesso e non ancora liquidato, per delle manifestazioni fieristiche tenutosi nell’agosto 2010, la seconda dell’importo di 11.340 euro per un contributo concesso e non ancora liquidato dalla Regione Calabria a sostegno dell’azione di raccolta differenziata dei rifiuti. Confrontando le due delibere pubblicate sul sito del Comune nel mentre nella delibera dell’anticipazione di cassa per il contributo sulla differenziata sono specificati le aziende che hanno effettuato i servizi e i rispettivi importi a loro dovuti, in quella per le manifestazioni fieristiche sono state omesse questi particolari.
In virtù di questa anomalia mi sono permesso di “interrogare” il sindaco per delucidazioni, chiedendo una maggiore trasparenza su quest’ultimo atto. Per tutta risposta il sindaco si è attivato ad informarmi che le interrogazioni possono farle soltanto i consiglieri comunali e che avrei potuto ottenere quelle informazioni solo se avessi interessi e seguendo la normativa che regola l’accesso agli atti della Pubblica Amministrazione.
“Giustamente” il Sindaco non se l’è sentita di ammettere cosi lecitamente che la somma di 20 mila euro sono anticipati dal Comune e a goderne ne è l’associazione che fa capo al vicesindaco. Sarebbe stato forse imbarazzante rispondere di una manifestazione fieristica che dopo aver causato un danno ora si presenta anche con la beffa.
Diciamo innanzitutto che questo contributo fa parte di un decreto dirigenziale della Regione Calabria, Dipartimento delle attività produttive (n.17665 del 5/10/2009), che ha concesso elargizioni per la stessa finalità a quasi tutti i Comuni calabresi (che spesso si solo avvalse delle Pro Loco) con lo scopo di valorizzare le eccellenze gastronomiche e dell’artigianato calabrese: a Marina di Gioiosa, ad esempio, con la fiera hanno lanciato l’idea della “Città del sorriso”, a Gioiosa Jonica, invece, hanno bissato il progetto della “Citta –Mercato”.
A Roccella, invece, sia per il Comune che per la Pro Loco ne ha fatto le veci l’Associazione Culturale Jonica che ha approntato, intorno al torrente Zirgone, gli stand dei prodotti tipici ed artigianali come un contorno al Roccella Jazz. L’operazione è risultata fallimentare per la visibilità e i contatti da parte degli operatori commerciali. Un danno quindi considerato che, mentre gli altri paesi hanno organizzato delle giornate-evento indirizzate esclusivamente alla valorizzazione delle specialità del nostro territorio e facendo giungere attraverso un’adeguata promozione migliaia di visitatori, da noi, invece, la Fiera è passata in sott’ordine e agli appassionati del Jazz poco hanno importato le lavorazioni artigianali del posto. La beffa giunge oggi con questa anticipazione di denaro dalle casse comunali (come se il nostro Comune fosse per “chi lo gestisce” alla pari di un istituto di credito che concede contributi e prestiti), che – dopo il contributo ormai fisso e annuale di 10 mila euro - sa di paradossale considerate le dichiarazioni rilasciate dagli amministratori a quei cittadini che lamentano di strade sporche, delle voragini delle strade periferiche e dello stato di abbandono delle scuole pubbliche alla loro apertura: “Non ci sono soldi”!
E questo è quello che succede quando all’interno di una Amministrazione Comunale ci sono uno o più elementi collegati anche con attività collaterali che hanno a che fare con soldi pubblici.
Questo è solo l’ultimo tassello di un mosaico basato su una politica antidemocratica e un monopolio culturale gestito dalla stessa persona che, dal duemila in poi, ha fatto epoca.
A livello politico ne sono coscienti, anche se molti non lo ammetteranno mai, i consiglieri che si sono susseguiti in questi anni, fortemente influenzati dal carisma e dalla dialettica del navigato condottiero che ha introdotto un metodo basato sul “parlate tutti che alla fine parlo io” che, se da una parte ha dato garanzia di stabilità, dall’altra ha causato l’allontanamento dalla politica dei cittadini e; soprattutto, dei giovani scoraggiati dalla mancanza di dialogo e della politica partecipata, compromettendo cosi il futuro e il ricambio generazionale che un giorno dovrà pure avvenire; nella cultura hanno dovuto segnare il passo a favore dell’unica stella che doveva brillare, oltre alla moribonda proloco, anche l’orchestra e il coro polifonico, il defilè internazionale di moda, la manifestazione del borgo “Roccella com’era”, ed è notizia di qualche giorno fa perfino la manifestazione “Insieme si può”, che ultimamente era diventata fin troppo nota in tutta la Calabria!
Ma ancor più grave è il sospetto che per accontentare delle aziende che sono sostenitrici del festival jazz, e con il pretesto di dare “Roccella ai roccellesi”, sono trascorsi 13 anni senza un gestore per il Porto delle Grazie.
Ciò che più mi meraviglia è come la gente non abbia mai capito che il nostro esperto condottiero, persona politicamente cosi autoritaria, i valori del socialismo, basati sull’idea di solidarietà, comunità, nonché sull’accoglienza e la tolleranza degli altri, non li ha mai conosciuti eppure col partito socialista ha fatto la sua fortuna.
Ma gli elettori sono sovrani e vanno sempre rispettati: vorrà dire che continueremo ad accettare chi, per fare gli interessi personali, trova le motivazioni per pensare qualche volta anche alla nostra cittadina, dove, anche se non corrisponde ad uno sviluppo economico e turistico, è indubbia e visibile la sua crescita infrastrutturale a favore della modernità.