Ancora smarriti e attoniti per la gravissima perdita di un ragazzo d'oro avvenuta in una circostanza assolutamente assurda dove la fatalità ha giocato beffardamente, in una di quelle infinitesimali casualità che accadono a chi si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato, ci stringiamo in un fraterno abbraccio al papà Gesualdo, alla mamma Claudine, alla sorella Veronica, al fratello Danilo, alla fidanzata Chiara e a tutti i familiari.
Il carattere e la grande generosità di Ivano non smetterà mai di vivere: chi lo ha conosciuto non potrà fare a meno di tenere per sempre nella propria mente e nel proprio cuore un pezzo di gioia, solarità, laboriosità, serenità e bellezza d'animo che solo i bellissimi occhi di Ivano sapevano sprigionare.
Che il Signore Nostro Dio, che chiama secondo logiche a noi sconosciute le persone pronte per il Paradiso, aiuti a trovare un motivo di consolazione per la sua famiglia e accolga fra le sue braccia il nostro fratello Ivano.
Al termine della strada
Al termine della strada,
non c’è la strada
ma il traguardo.
Al termine della scalata,
non c’è la scalata
ma la sommità.
Al termine della notte,
non c’è la notte
ma l’aurora.
Al termine dell’inverno,
non c’è l’inverno,
ma la primavera.
Al termine della disperazione,
non c’è la disperazione,
ma la speranza.
Al termine della morte,
non c’è la morte
ma la vita.
Al termine dell’umanità,
non c’è l’uomo,
ma c’è l’Uomo – Dio
Joseph Folliet
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