Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it



sabato 6 febbraio 2021

TROVEREMO LA MOTIVAZIONE GIUSTA PER RIPARTIRE?

RIPRENDERE LA CORSA

di Vito Pirruccio


Da quasi un anno viviamo con angoscia la pubblicazione quotidiana dei dati sulla pandemia. Un appuntamento senza sorprese: in media 500 vittime al giorno accanto a tassi di positività e tamponi incolonnati su un tabellone blu che sembra, purtroppo, riprodursi senza tregua. 500 morti al giorno mi suggeriscono file di bare allineate negli obitori degli ospedali e l’industria che le produce unica attività in forte espansione accanto a quella straordinariamente ricca dei vaccini.

Tuttavia, notavo in questi giorni seguendo più del mio solito i programmi televisivi, la pubblicità è centrata sulle automobili, sugli operatori telefonici e i vari applicativi e sull’industria alimentare. Una nicchia importante e variegata è, però, occupata dal cibo per cani e gatti, il famoso pet food (cibo per animali domestici).

Per carità, non voglio essere frainteso! Amo gli animali e la natura e, per essere vissuto da bambino in una piccola realtà rurale, questo mondo mi appartiene e lo sento mio. Ma, anche, per i risvolti educativi e formativi che il messaggio pubblicitario contiene al suo interno, mi aspetterei una cernita della raccolta pubblicitaria, specie, sulle reti della televisione pubblica, per non urtare la dignità di quanti faticano quotidianamente a tirare avanti la vita. Questo aspetto vale sempre, sia nei periodi di crisi che di prosperità, in quanto la povertà non è stata sconfitta a differenza di quanto andavano sbandierando, tempo fa, i grillini cantarini dal balcone centrale della sede governativa. E sappiamo benissimo che è duro a morire lo zoccolo di emarginazione diffuso nelle nostre società che ipocritamente continuiamo a definire opulente. Pertanto, mi procura rabbia mista ad impotenza vedere sfilate di cani e gatti inghirlandati davanti a “pietanze di pet fodd” ben servite e con passaggi, pure, dalla toilette. Pensate, un po’!

Mi chiedo, allora, verso quale deriva ci stiamo incamminando?

Rischio di apparire vetusto e bacchettone riavvolgendo il nastro della memoria. Ma mi tocca farlo.

Fino agli anni 80 del secolo scorso, anche se la nostra società non luccicava, certo, per uguaglianza e giustizia sociale, almeno gli schermi televisivi erano invasi da biscotti Plasmon (il forzuto con la mazzetta), Nipiol (il biondino dagli occhi azzurri), Formaggino MIO (il bambino paffuto che si leccava il ditino), passeggini e indumenti PRÉNATAL. Una società perennemente in crisi, ma proiettata con tutte le difficoltà verso il futuro.

Oggi, invece, accanto alle notizie funebri provenienti da sigle divenute, purtroppo, familiari (come RSA), siamo in perenne compagnia dei nostri amici a quattro zampe e delle loro pietanze succulente. E, a spasso nelle piazze e nei giardini pubblici, non vediamo altro che donne e uomini, più o meno canuti, con al guinzaglio cani e gatti.

Quando i nostri governanti (Scusate, ma colgo l’occasione per brindare per buono auspicio alla nomina di un competente come il Presidente Mario Draghi a capo del Governo) stileranno finalmente il Next Generation UE, invece di pensare a bonus monopattini e rubinetti, si mettano la mano sulla coscienza e riflettano sui motivi di tanta pervasività della réclame “cani e gatti” sugli schermi televisivi! Troveranno la motivazione giusta per riprendere la corsa. Auguri!

LE SANTE QUARANTORE E I FESTEGGIAMENTI DELLA MADONNA DI LOURDES

 







venerdì 5 febbraio 2021

CIAO MARIO....


Una persona buona, gentile, dai modi garbati, con l'animo nobile e generoso.

Ci lascia a sole 58 anni, Mario Restagno, un roccellese onesto e laborioso, collaboratore di fiducia di uno dei più bravi parrucchieri di Roccella e non solo. 

Si spostava sempre a piedi, spesso da solo,  ma di amici ne aveva tanti che le volevano molto bene e con cui sprigionava tutta la sua simpatia. 

La sua scomparsa ci prende di sorpresa e lascia tutti con un grande magone di tristezza.

Siamo particolarmente vicini alla sorella Delia e al fratello Domenico, e a tutti i suoi parenti. 

I funerali si terranno in Chiesa Matrice domani sabato 6 Febbraio alle ore 10,30.

Che Dio Padre accolga Mario fra le sue braccia misericordiose e doni ai familiari e agli amici il conforto e la consolazione di cui hanno bisogno.






martedì 2 febbraio 2021

PREOCCUPAZIONE PER L'EROSIONE COSTIERA DEL NOSTRO LITORALE

Spesso ho tanti pensieri che vorrei esprimere su questo blog, molti più di quanto già lo faccio, ma spesso il poco tempo a disposizione che ho e qualche volta anche le motivazioni che non ci sono, fanno in modo che i pensieri rimangono sono in testa.

Ma quando poi ricevo delle lettere come quella che segue, ecco che il fuoco si riaccende e torna il coraggio di andare avanti perchè riscontro che ci sono persone con la vista bella lucida che si rendono conto del risvolto della medaglia dell'agire di questa amministrazione. Una seconda faccia, quella tenuta ben occultata, che preoccupa parecchio perchè è causa di una mancanza di impegno, capacità e professionalità verso uno sviluppo concreto per il paese che, purtroppo, con questa gestione, non arriverà mai. 

Ecco di seguito la lettera che ho ricevuto e che mi dà lo spunto, fra qualche giorno, di esprimere il mio pensiero sugli interrogativi posti nel presente articolo e anche sugli sviluppi di altri aspetti emersi in quest'ultimo periodo.

Affinchè le persone con la vista lucida non perdano la speranza e possano continuare a credere  in un vero cambiamento fatto di sviluppo concreto e non solo di assistenzialismo ed investimenti non opportunamente valorizzati. 

Ortofoto che raffigura le zone di erosione e ripascimento
sul litorale di Roccella Jonica



Buongiorno Nicola, 

avrei qualche suggerimento da farti.

E' problema di questi giorni l'EROSIONE COSTIERA che ha portato via parte della nostra splendida spiaggia sul lato nord del paese. 

Premesso che questo grave problema andrebbe risolto in tempi brevi visto l'imminenza dellarrivo della stagione estiva e solitamente a maggio la maggior parte dei lidi risulta montata, occorre fare una riflessione costruttiva su questa problematica che rischia di turbare non poco l'esistenza di uno dei tesori del nostro paese, la spiaggia per l'appunto. 

L'indiziato unico e principale rimane il porto che, contro natura si è voluto costruire forzatamente dentro il mare aperto e questo ha causato solo disgrazie soppiantando di fatto i capolavori della natura.

Inutile ricordare le ampie spiagge di cui godevamo prima della comparsa del porto. 

Il danno oramai è stato fatto, il porto è li, con i suoi 5 impiegati, poche barche ormeggiate, una pizzeria chiusa, un distributore per qualche decina di pescherecci che raschiano il fondale.

Bisogna guardare avanti: Il problema va quindi affrontato e risolto e, ripeto, va risolto in fretta. 

Mi tocca inoltre constatare come questo grave problema cozza in pieno con la recente notizia del rifacimento dell'intero lungomare grazie al bando da 7,5 mln di euro che la nostra cittadina pare abbia ottime probabilità di vincere. 

Da una parte l'ennesima opera pubblica di cementificazione e abbellimento della passeggiata lungo il mare, dall'altro la natura che tende a riprendersi ciò che le è stato sottratto, difficile mettere insieme le due cose. Quasi come se ad una persona gravemente ammalata le si regala un'abito firmato, mah!

Sembra davvero che le opere che vengono realizzate lo si fanno appositamente perché si distruggano per poter essere rifinanziare (vedi esempio emblematico del parco collina!!!)

Sono perplesso e triste, la nostra spiaggia non può fare questa orribile fine. Non so quali azioni sono allo studio per risolvere la situazione ma mi auguro che, anziché pensare a bandi, water-front, energia pulita al porto (già sempre il porto!) si provveda quanto prima a ricostruire la spiaggia, semmai scavando la sabbia al porto e portandola laddove è stata levata dal mare. 

E per il futuro? 

Il porto va "disarmato", vanno creati altri frangiflutti (brutti da vedere) a protezione della spiaggia; non possiamo permetterci di perdere altra spiaggia. 

Dopodiché ben vengano gli abbellimenti, le opere pubbliche ma sopratutto il welfare, i servizi, perché il paese si sta irrimediabilmente spopolando, ma questo purtroppo è altro problema che affligge un po' tutti i piccoli centri d'Italia. 

Grazie per l'attenzione che vorrai prestare al problema. Un cittadino molto arrabbiato, anzi molto incaxxato!!!

Un lettore del blog



L’erosione costiera che interessa la cittadina jonica è da imputare principalmente al porto, costruito tra Roccella Jonica e Caulonia Marina. Storicamente, si è rilevato che sotto l’azione delle correnti, il mar Jonio ha sempre teso a sottrarre la spiaggia, ma tornata la bonaccia l'ha poi restituita. Dal momento in cui è stato costruito il porto, realizzato non sulla terra ferma, ma proiettando le sue strutture all'interno delle acque marine e probabilmente trascurando l’andamento delle correnti, si è innescato il pericoloso processo di erosione. Infatti quando le correnti si muovono in direzione nord-sud, da Catanzaro verso Reggio Calabria, la sabbia viene sospinta fino allo sbarramento artificiale di Roccella e lì si deposita. Quando le correnti hanno direzione inversa è lo stesso sbarramento a non consentire alla sabbia di ritornare nel luogo di partenza con il rischio concreto di insabbiamento dell’imboccatura portuale

Tesi di Laurea dell' arch. Federico Curatola, anno accademico 2004/2005 dal titolo "L’erosione costiera in Calabria:proposta di Piano Regionale di tutela delle coste ed interventi sul litorale di Roccella Jonica (RC)"

domenica 31 gennaio 2021

GLI ESEMPI DI DON BOSCO NEL "FARE SCUOLA". LA RIFLESSIONE DEL PROF. VITO PIRRUCCIO

Carissimi,

la giornata odierna è  un appuntamento  annuale che le donne e gli uomini di scuola sono tenuti a ricordare: il 31 gennaio si ricorda la figura di San  Giovanni Bosco, l'apostolo dei giovani e fondatore  dell'Opera Salesiana.  Per me il ricordo  è  d'obbligo avendo vissuto dal di dentro l'esperienza salesiana, per cui ho il piacere di parlarne, anche, da ex-allievo.



Ci sono aneddoti per descrivere il miracolo salesiano ed  è  stata prodotta una pubblicistica ampia  sul momento in cui scatta nel giovane Don Bosco  la sua missione al servizio dei giovani. Chi ha vissuto l'esperienza salesiana e chi ha studiato la vita e la pedagogia del santo piemontese conosce bene questo percorso. Per quanto mi riguarda sono stato sempre colpito da un passaggio della vita di Don Bosco che, secondo me, dà l'idea plastica della sua opera educativa. Si tratta dell'incontro tra Don Bosco e Francesco Besucco, il ragazzo di Argentera (Cuneo), figlio di contadini poveri, accolto a Valdocco e morto a 13 anni di polmonite. Al piccolo Francesco smanioso di apprendere, studiare e riscattarsi dalla povertà,  Don Giovanni Bosco offre la semplicità della sua regola educativa: "Allegria, Francesco! Poi studio. E, infine, pietà, cioè la cura della preghiera e dell'amore verso gli altri". Un messaggio educativo spirituale e materiale insieme che non impedisce al laico di riconoscersi. 

Don Bosco, uomo, educatore e santo dei giovani, è ancora oggi, un punto di riferimento non solo per la scuola salesiana sparsa, ormai, in tutti i continenti. Ma è  una delle pietre  angolari di modello educativo divenuto un classico e, come tale, patrimonio di tutti, laici e cattolici. 

La spiritualità di Don Bosco non sta, infatti, nel suo essere prete, ma nella tensione pratica, come tale laica in senso lato, di un modo di vivere e di interpretare i bisogni di crescita dei ragazzi. Allegria e studio, inscindibilmente tenuti stretti da una disciplina conquistata e non imposta, sono i due assi portanti delle case salesiane fin dalla loro costituzione.

Qualcuno, ancora oggi, identifica la scuola salesiana con un modello educativo di élite. Nulla di più sbagliato!  La regola "allegria e studio" non è  una gabbia di classe, ma uno stile per aprire le porte della mente e del cuore alla conoscenza per formare l'uomo e il cittadino "sovrano", come un secolo dopo l'istituzione dell'opera educativa di Don Bosco , avrà  modo di affermare, sempre attraverso la scuola, un altro rivoluzionario del pensiero pedagogico moderno, Don Lorenzo Milani. 

La scuola salesiana, infatti, nasce come "scuola laboratorio". È  proprio Don Bosco a realizzare la Scuola Professionale (diversa dalla bottega artigianale) con l'apertura a Valdocco dei laboratori di falegnameria,  di sartoria, ecc. . Una "scuola del fare" per sottrarre i ragazzi del suo tempo allo sfruttamento e per inserirli da "sovrani", appunto, nella società.  Don Bosco lotta, in particolare, contro il settarismo ecclesiastico e il ragazzo Bartolomeo Garelli, cacciato dalla sacrestia con durezza per essere "incapace di servire messa", Don Giovanni Bosco lo accoglie, conquista la sua fiducia e da quel momento sviluppa l'idea di realizzare l'oratorio salesiano. Dirà ai suoi ragazzi aprendo loro il suo cuore in modo semplice e ingenuo: "Basta che siate giovani per amarvi... Troverete libri proposti da persone di gran lunga più  virtuosi e più  dotti di me, ma difficilmente troverete ... chi più desideri la vostra felicità".

Dentro questa regola semplice sta tutta l'attualità di un modo di fare scuola ed educare i giovani mai passato di moda. Il prete e l'educatore laico, due approcci ideali, hanno un solo modo di conquistare la fiducia dei giovani: offrire loro sostegno e guida con l'esempio, l'opera e il vissuto quotidiano.

Buona festa! F.to Vito Pirruccio

UN CANALE YOUTUBE PER DIFFONDERE LE ATTIVITA' DELLA PARROCCHIA DI "SAN NICOLA DI BARI"


E' nato un nuovo canale Youtube per trasmettere in diretta i momenti di preghiera della Parrocchia "San Nicola di Bari" di Roccella Jonica.

A partire da mercoledì prossimo 3 febbraio alle ore 21.30 inizierà un percorso di guarigione interiore in diretta sul canale Youtube: https://youtube.com/channel/UCOTRIavag_LnfdpU7HRaFLQ È possibile seguire le attività del canale cliccando sul pulsante “ISCRIVITI”



sabato 30 gennaio 2021

100 ANNI DI PCI: LUCIA SPAGNOLO PARLA DELLA SUA MILITANZA E RICORDA L'ON. MIMMO BOVA: "UN FARO CHE HA LASCIATO TANTE PICCOLE LUCI"

Fonte: https://larivieraonline.com  

Intervista di Barbara Panetta a Lucia Spagnolo per il settimanale "La Riviera"


Lucia Spagnolo, sindacalista e 
militante del PCI dall'età di 14 anni.

Cosa è stato il PCI nella Locride, in tre parole chiave?

Riassumendo in tre parole chiave la storia del PCI nella Locride potrei dire: solidarietà, emancipazione , scuola di vita e di riscatto sociale.

Gli anni settanta nella Locride come nel resto del Paese, sono stati caratterizzati da una grande tensione politica e sociale. I maggiori partiti del vecchio arco costituzionale ( PCI-PSI-DC) svolgevano un ruolo chiave nelle piccole come nelle grandi comunità. Le sezioni di Partito erano luoghi frequentati prevalentemente da uomini, anche quelle del Partito Comunista.

Anche se mi piace ricordare che in particolar modo nelle aree interne le sezioni del PCI erano allocate nelle stessa sede della Camera del Lavoro. Pertanto le sedi svolgevano contemporaneamente un ruolo politico, sindacale, di servizi alla persona e di presidio democratico, oltre che di attività ludiche. Erano quasi tutte dotate di televisore, biliardino, carte napoletane e macchina da scrivere.

Ci si rivolgeva al compagno di turno per qualsiasi problema o esigenza burocratica da risolvere.

Dal dopoguerra in poi fino agli anni novanta, le sedi fisiche del PCI e della CGIL erano luoghi molto frequentati, si trovava accoglienza, competenza e tanta solidarietà.

Una grande comunità di donne e uomini che ideavano e sviluppavano teorie e pratiche per migliorare le condizioni di vita e di sviluppo sociale.


Il tuo percorso dentro il PCI, come nasce e dove arriva. Cosa ti ha spinto a sposare la causa comunista?

Il percorso dentro il PCI è doppiamente intrecciato con la mia attività lavorativa. Dopo il classico percorso di educazione cattolica, all’età di 14 anni inizio a frequentare la sezione del PCI sede anche della Camera del Lavoro del mio Paese. Come in tutte le famiglie che si rispettano tale frequentazione provocava spesso contrasti e malumori in famiglia. Giusto il tempo di rientrare a casa, dopo aver trascorso 3 o 4 ore in compagnia dei miei coetanei al bar, in piazza o in sezione mia madre in modo autorevole e perentorio mi intimava: “ puoi fare tutto in paese, quello che non ti è permesso di fare, è frequentare il Partito Comunista, non è ambiente adatto a te, li sono tutti uomini”. Non era facile a quella età motivare le ragioni di una scelta.

Il compianto on. Mimmo Bova,
definito da Lucia Spagnolo
"un faro" per tutti i militanti del
PCI. In questa foto del 1980
 l'on. Bova è consigliere regionale.

Eravamo un bel gruppo di ragazze e ragazzi curiosi e appassionati. Ci accomunava la voglia di sapere e di approfondire la politica e i fermenti culturali in atto.

La sezione era un punto di incontro e di elaborazione. Si interagiva con ragazzi più grandi e preparati oltre che con bravi lavoratori e artigiani del luogo. Da qualche anno in Paese risiedeva per motivi di lavoro un giovane distinto, gentile e preparato. Roccellese di origine, aristocratico d’aspetto. Già militante del Partito Comunista e Inserito molto bene nella nostra piccola comunità. Il suo nome era Mimmo Bova per tutti noi Mimmo. Per iniziativa sua e di altri compagni di sinistra inizia un percorso di formazione ed elaborazione politica per un folto gruppo di ragazze e ragazzi della mia generazione.

Le scuole superiori nella Locride erano in fermento, alcuni di noi partecipammo ai movimenti studenteschi sostenendo le lotte politiche per il lavoro e lo sviluppo della Calabria.

Nel 1972 a 17 anni durante le rivendicazioni per il diritto allo studio nella Locride, sono stata sottoposta, insieme ad altri 30 giovani studenti, a procedimento giudiziario con l’accusa di blocco stradale. Da studenti si rivendicava il ripristino della viabilità, compromessa dall’alluvione del 1972, della strada che collega i paesi interni con la fascia ionico-reggina.

Reggio Calabria, Italo Falcomatà è stato appena eletto
sindaco della città. Al suo fianco l'on. Mimmo Bova e il 
compagno Lillo Zappia.

L’anno successivo con l’introduzione Decreti Delegati nella scuola si intensifica e si sviluppa l’impegno politico con i movimenti studenteschi della Locride.

Inscritta fin da giovane alla FGCI, alla maggiore età divento militante del PCI. Nel 1991 dopo aver partecipato al congresso di Rimini continuo la mia militanza nel PDS, successivamente nei DS, e nell’attuale PD.

Nel 1984 a 28 anni vengo eletta consigliere comunale di maggioranza nella lista del centro sinistra in quota al PCI.

Nel 2015 sono stata candidata a sindaco del mio Paese e ho svolto il ruolo di capogruppo di minoranza per la lista Pazzano Bene Comune.

A 25 anni interrompo gli studi universitari e affronto la sfida più importante della mia vita.

Si trattava di scegliere il percorso lavorativo, mi si presentano più occasioni e dopo giorni di discussione travagliata con parenti e amici scelgo di lavorare nella CGIL.

Inizia una bella ed esaltante avventura di lavoro, frequentare la scuola sindacale di Ariccia, ascoltare le lezioni di Vittorio Foa, incontrare Bruno Trentin, Sergio Cofferati e tanti dirigenti sindacali e politici è stata per me una esaltante esperienza e un grande privilegio. Non mi sono mai pentita della scelta fatta. Una scelta di vita, come si diceva allora.


Il PCI delle donne che esperienza è stata nella Locride.

Nel secolo scorso le donne hanno svolto un grande ruolo da protagoniste anche nel PCI.

Nonostante le leggi ostili e le condizioni disagiate del dopoguerra tantissime donne del PCI si sono rese protagoniste di grandi battaglie politiche e sociali e in particolar modo a sostegno delle leggi per l’emancipazione e lo sviluppo.

Vorrei ricordare un aneddoto che veniva spesso raccontato dai compagni anziani della mia sezione. Riguarda una donna comunista protagonista della vita sociale del paese. Si chiamava Lucia Bombardiere rimasta vedova con 4 figlie da accudire, sempre presente e battagliera a tutte le iniziative del partito. Nella foto allegata ha il capo coperto da un fazzoletto bianco.

Si racconta tra l’altro, che il 7 aprile del 1963 in occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche, si sia recata a Catanzaro per assistere al Comizio di Palmiro Togliatti raggiungendolo sul palco per salutarlo. Il quale, a fine manifestazione ha provveduto a pagare un taxi per farla riaccompagnare a casa.

Tra le conquiste sociali più importanti ricordo le tante iniziative a sostegno della legge sul divorzio del 1970. Con protagoniste tante compagne preparate.

Nel 1978 segue un’altra grande battaglia per l’emancipazione femminile a sostegno della legge 194 ovvero la legge sull’aborto, che da allora consente alla donna, nei casi previsti, di poter ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza nelle strutture sanitarie pubbliche. Ricordo tante compagne attive nella Federazione di Reggio Calabria che aiutavano e sostenevano le attiviste territoriali con la loro presenza e con la loro puntuale elaborazione sulle piattaforme politiche del partito.

Circa cinquant’anni pregnati di grandi ed entusiasmanti battaglie.

Anche la Locride con la sua bella gente ha scritto un pezzo significativo della grande storia del PCI.


La pagina 13 della Riviera di questa settimana con l'intervista
a Lucia Spagnolo e tante foto "storiche" delle attività politiche che
si tenevano nei circoli.

L'ANPI (ASS. NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA) INVITA A FIRMARE CONTRO LA PROPAGANDA FASCISTA

In occasione della Giornata della Memoria  del 27 gennaio 2021, l’ANPI Silvestra Tea Sesini (Locride) invita tutte le persone che vogliono «impedire la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti al fascismo e al nazismo e la vendita di oggetti con simboli fascisti e nazisti» di recarsi nei comuni di residenza fino al 30 marzo 2021 per firmare la proposta di legge Antifascista Stazzema. Nel caso in cui i moduli non fossero disponibili si possono scaricare dal sito anagrafeantifascista.it



E comunque, il comitato promotore ha inviato a tutti i comuni italiani una Pec  per rendere accessibili i moduli e per l’autentica della firma.

Visti  il clima d’odio, il rancore sociale, i capetti di borgata e dei capò di paese che diffondono odio  e mostrano simboli quotidianamente vi invito a recarvi nei comuni e firmare la proposta di legge Antifascista.

Ercole Macrì, presidente ANPI Silvestra Tea Sesini

giovedì 28 gennaio 2021

DON SAMIR VEGA MORAD INCONTRA I GIOVANI, SABATO IN CHIESA MATRICE


SABATO PROSSIMO 30 GENNAIO, NEI PRIMI VESPRI DELLA FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO E A CONCLUSIONE DEL MESE DELLA PACE, VIVREMO UNA SERATA SPECIALE CON I NOSTRI GIOVANI DELL'AZIONE CATTOLICA IN CHIESA MATRICE.

IL NOVELLO SACERDOTE DON SAMIR VEGA MORAD DEI PADRI GAETANINI DI BOVALINO E ANIMATORE DELL' A.C.R., PRESIEDERA' LA MESSA DELLE 17,30 E, DOPO LA MESSA, INCONTRERA' I GIOVANI PORTANDO ANCHE LA SUA ESPERIENZA VOCAZIONALE.

INVITIAMO I GIOVANI ROCCELLESI A PARTECIPARE A QUESTO IMPORTANTE MOMENTO DI FRATERNITA' CHE AVVERRA NEL PIENO RISPETTO DELLE NORME ANTICOVID. 

VI ASPETTIAMO! 

Padre Francesco Carlino


LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "MINO REITANO E I SUOI FRATELLI" A STRISCIA LA NOTIZIA - IL VIDEO

 Nella puntata di "Striscia la notizia" del 20 gennaio scorso, è stato presentato il libro "Mino Reitano e i suoi fratelli" - I ragazzi di Calabria, scritto da Gegè Reitano ed edito da Mediabooks. 

Un libro che racconta la storia di Mino Reitano, grande interprete della musica italiana, attraverso le sue parole e la testimonianza dei fratelli Gegè e Antonio, ma anche attraverso il ricordo di molti amici che lo hanno accompagnato nel suo formidabile percorso artistico.

Ezio Greggio ed Enzo Iachetti, nella puntata di Striscia, hanno ben presentato il libro, menzionando anche l'artista roccellese Angelo Laganà (peraltro molto amico di Greggio con cui collaborò nei suoi primi programmi a Tele Biella, nel film Sbamm e nel mensile "Mondo Biellese", esperienza che ha fatto sprigionare nel poliedrico Laganà la passione per l'editoria e il giornalismo). 

Angelo Laganà, oltre che molto legato a Mino Reitano fù autore di 4 brani che hanno avuto molto successo negli anni 70.

Ecco di seguito il video della presentazione del libro a "Striscia la Notizia".





2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri