Abbiamo seguito in tempo reale la situazione e
l'evolversi della crisi idrica che ha messo in seria difficoltà tante famiglie e
tante attività produttive e commerciali del nostro paese che non hanno ricevuto
l'erogazione dell'acqua per diversi giorni consecutivi.
Una situazione davvero difficile a cui la nostra cittadina non era più abituata
da anni, che, purtroppo, ha creato fortissimi
disagi, pensiamo soprattutto alle famiglie numerose, agli anziani e alle
persone ammalate o non autosufficienti che hanno vissuto in maniera più
sofferta questa emergenza.
La crisi idrica che abbiamo vissuto è stata determinata
da una ingente perdita che ha provocato l’abbassamento improvviso del livello
di giacimento di acqua nei serbatoi sotto il livello di guardia e che, nonostante
l’immediato intervento e l’utilizzo di personale specializzato, è stato
possibile localizzare solo dopo diversi giorni.
La difficoltà della risoluzione della problematica è
stata anche acuita dalla impossibilità di poter disporre, visto il periodo
estivo, di una fornitura straordinaria
di acqua dalla Sorical per ripristinare
immediatamente un livello sufficiente di giacimento di acqua nei serbatoi sufficiente
a consentire il ripristino di una efficiente distribuzione dell’acqua tramite
la rete comunale.
Riteniamo, tuttavia, che una volta data una risposta
immediata all’emergenza è necessario mettere in campo una idea strategica per
risolvere in modo stabile e duraturo le problematiche relative
all’approvvigionamento idrico della nostra città.
A tal
proposito noi rilanciamo la nostra proposta, già a suo tempo formulata, dell’autonomia idrica. La
possibilità di rendersi completamente
autonomi dalla SORICAL e annullare completamente la fornitura dell’acqua
inquinata del Finocchio. Il progetto, da noi a suo tempo avanzato, prevede
l’adduzione di circa 150/200 litri al secondo dalle sorgenti presenti sul territorio
locale, con caratteristiche organolettiche e di potabilità superiori. In questo
modo si otterranno tre grandi obbiettivi: il primo è quello di rendere il bene
primario, caratterizzato dall’acqua potabile, perfettamente fruibile, privo di
sostanze potenzialmente dannose; il secondo rappresentato dalla distribuzione
capillare su tutto il territorio di acqua potabile per caduta, eliminando le
spese per gli impianti di sollevamento
ed infine, il terzo, rappresentato dal risparmio economico di centinaia
di migliaia di euro che ogni anno il Comune paga alla SORICAL.
Un’opera da realizzare anche eventualmente utilizzando
lo strumento del “project finacing” e da accompagnare con un ulteriore progetto
relativo al rifacimento dell’intera rete di distribuzione.
Solo percorrendo questa via si potranno evitare in
futuro situazioni di difficoltà come quella che abbiamo appena vissuto.
COORDINAMENTO “ROCCELLA BENE COMUNE”