LA GIOVANE TITTI MAURO, PRESIDENTE DELL' ASSOCIAZIONE PENDOLARI JONICA. |
Erano circa le 6 e mezza del mattino quando la signora Immacolata Mauro, presidente dell'Associazione Pendolari Jonica, stava aspettando il treno, come tutte le mattine, per raggiungere il suo posto di lavoro, quando è stata aggredita verbalmente da un uomo, a lei sconosciuto, che, con voce alta e intimidatoria, l'ha minacciata dicendole di smetterla immediatamente con le denunce contro i disservizi sulla linea ferroviaria jonica.
Un gesto, nel puro stile mafioso, assolutamente da segnalare, denunciare e condannare.
La signora Immacolata (conosciuta da tutti con il nome di Titti) da anni ha preso a cuore e sta conducendo una straordinaria "battaglia" contro l'arretratezza, la disorganizzazione e l'incompetenza di chi gestire la linea ferrata della zona jonica calabrese.
E' considerata, da un grandissimo numero di pendolari, una vera e propria "eroina" perché, con spigliatezza e "senza peli sulla lingua", denuncia quotidianamente ritardi, sporcizie, soppressioni dei vari treni che percorrono la linea ferrata jonica, inviando le sue segnalazioni, e quelle dei pendolari, ai dirigenti e agli amministratori della Regione Calabria.
E, a furor di popolo, è diventata la presidentessa dell'Associazione pendolari jonica di recente formatosi, portando avanti, con decisione, una serie di iniziative indirizzate alla pretesa di un servizio ferroviario dignitoso.
Evidentemente a qualche ignorantone di turno (che speriamo sia un caso isolato) questo suo egregio e puntiglioso lavoro sta dando fastidio perché sta facendo tremare le stanze che contano e che, purtroppo, non fanno il loro dovere e lavoro cosi come dovrebbero.
Rivolgiamo a Titti la nostra più forte e sincera solidarietà, gli siamo e continueremo a stargli vicino, come tutti i soci dell'associazione, in queste sue dignitosissime e onorate battaglie che sono condotte nell'interesse di centinaia di pendolari che ogni giorno prendono il treno e percorrono migliaia di chilometri per lavoro o studio.
Invitiamo la condottiera presidente di prestare formale denuncia alle Forze dell'Ordine di questo vile "fattaccio", affinché il soggetto in questione venga individuato e segnalato per le dovute sanzioni disciplinari, e affinché gesti del genere siano scoraggiati, linciati e non si abbiano più a verificare in una società civile come la nostra che ha bisogno assolutamente di persone intelligenti e coraggiose come la signora Titti Mauro per uscire da questo gravissimo abbandono in cui versano le linee ferroviarie calabresi ed in particolare quella jonica, ormai vetusta e per la quale non viene da decenni effettuato nessun tipo di investimento, che la politica ha abbandonato, condannando il nostro territorio al più completo isolamento.