Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it



venerdì 2 agosto 2013

DOMANI I GIOCHI TRADIZIONALI IN SENO ALLA FESTA DI SAN GIUSEPPE

Negli anni 70/80 spopolavano nel corso della Festa della Madonna Addolorata: lungo la strada del Borgo l'appassionante gara dei sacchi e poi il gran finale con 'u maju (l'albero della cuccagna) all'incrocio delle tre strade Garibaldi/Cannolaro/Trastevere. Accantonati per qualche anno sono stati ripresi poi quando, a fine anni '90 si iniziò ad organizzare sempre al Borgo la famosa festa delle tradizioni "Roccella com'era", da cui poi prese il nome la nota associazione roccellese che si interessa alla valorizzazione della cultura e della memoria storica del nostro paese.
I giochi popolari sono stati poi ripresi da qualche anno dall'associazione "Roccella in movimento" da contorno alla festa dell'olio che si tiene ai primi di dicembre, fino ad arrivare ad oggi con la riproposizione di alcuni tipici e famosi giochi tradizionali di una volta grazie all'idea di Cosimo Maiolo e Gianluca Cartolano, membri dell'Arciconfraternita di San Giuseppe che, con allegria e divertimento per piccoli e grandi, anticipano la festa di Domenica del patrono della loro Congrega, grazie anche al supporto e alla presenza, questa volta nelle vesti di animatore, del professore Fausto Certomà che, dopo il grande successo della sua creatura, il 1° Roccella Fitwalking, si mette ancora "in gioco" prima dell'altro grosso impegno sportivo che lo vede impegnato, il 6 agosto insieme all'associazione "Nati per correre", per l'8° edizione dell'Americana.

I giochi popolari avranno inizio "col fresco" alle ore 19,00, con premi per tutti i partecipanti. Al termine, l'Arciconfraternita di San Giuseppe è lieta di proporre a tutti i cittadini che vorranno salire nella suggestiva parte alta di Roccella o meglio Largo San Giuseppe, una serata appetittosa con dei prodotti della gastronomia roccellese preparati in casa dai sapori davvero unici, da leccarsi i baffi... Non mancate!!! 

giovedì 1 agosto 2013

DUE STORIE DI STRAORDINARIA GENEROSITA'

Luciano Femia, fotografato all'improvviso mentre
cercava di "nascondersi"
Il titolo dell’articolo poteva essere anche “due persone dalla straordinaria generosità”, perché andrò a parlare di due persone semplicissime ma dal grande spirito altruista, che compiono dei gesti di grande amore, senza clamore nè notorietà. Ma credo che sia bello portarle a conoscenza perché sono degli esempi che fanno onore alla nostra comunità.


I protagonisti si chiamano Nella Piscioneri, ed è una splendida ragazza che lavora come banconista presso un supermercato del centro di Roccella, e Luciano Femia, conosciuto da tutti i roccellesi perché attivo nella Parrocchia della Marina e frequentatore dell’associazione “La Formica”.

E partiamo proprio da lui il “Lucianone” roccellese. Tutti sappiamo la sua precaria situazione in virtù delle sue scelte di vita, ma allo stesso tempo sappiamo il suo modo garbato di porsi nei confronti di chi lo conosce, da persona colta e saggia, sempre pronto ad incoraggiare e supportare chi lo circonda con parole di fede e speranza.

Tra chi vi scrive e Luciano c’è una amicizia di vecchia data, anche perché ci dividono pochi anni di età; ma da quando io ho aperto il negozio in via Trastevere, Luciano ci viene spesso a trovare e rimane con noi per lo scambio di qualche battuta che fa sempre piacere. All’orario di chiusura, mia moglie Agnese è solita dargli dei prodotti da forno di giornata che Luciano porta a casa volentieri.

La sera scorsa, Agnese, durante una passeggiata nel lungomare, nota Luciano fra i diversi giovani di colore che popolano la notte roccellese con le loro bancarelle. E che fa? Distribuisce a tutti loro il pane e i prodotti che qualche ora prima aveva ritirato dal nostro negozio.
Un gesto molto bello che da l’esempio di come sono le persone più umili che comprendono meglio chi sta peggio e sono pronti a dividere anche il poco hanno.

Abbiamo detto a Luciano di passare da noi tutte le sere perché la sua generosità varca ogni confine e noi ne siamo fieri e orgogliosi.
La storia di Nella è ancora più speciale…
Nella, da qualche anno, si è iscritta all’UNITALSI e partecipa, quando il lavoro glielo consente, alle iniziative di volontariato dell’affiatata “famiglia” della sottosezione di Locri presieduta da Maurizio Villari.

Nella Piscioneri in una foto del Natale
scorso davanti al Sagrato della Chiesa
Marina.
Come tutti sappiamo dal 20 al 26 luglio si è tenuto all’Oratorio il 5° campo estivo UNITALSI con gli amici diversamente abili, l’appuntamento annuale che più di qualunque altro fa sorridere e trasmette gioia per una settimana intera ad un centinaio di persone senza distinzione tra volontari e “assistiti”.
In più occasioni ho definito, senza assolutamente esagerare, i volontari UNITALSI una meravigliosa schiera di angeli che, con la gioia nel cuore, trasmettono ore di puro divertimento e socializzazione ai nostri amici di Ellera e Caulonia.

Fra i tanti angeli c’è anche la “nostra” Nella che, come dicevamo prima, lavora nel negozio di Comprimeglio, e fa da spola ogni giorno da Caulonia dove abita.
La settimana del campo estivo rappresenta per Nella un momento di grande festa di condivisione e lei di questa festa non vuole perdersi neanche un minuto. Sa di non potersi assentare dal lavoro, quindi decide, martedì mattina, primo giorno del campo estivo, di prepararsi un borsone con tutti i suoi indumenti e oggetti personali necessari sia per il lavoro che per il “campo”, e di “trasferirsi” a Roccella. Saluta la sua famiglia ed inizia la sua ricca settimana no stop. Ritornare a casa ogni sera, al termine del lavoro, avrebbe significato disperdere troppo tempo che invece Nella sente di voler dedicare ai suoi amici.

Ed è cosi che sia nella pausa di mezza giornata che la sera alla sua uscita dal lavoro, Nella in quattro passi arriva all’Oratorio e si mette a disposizione del gruppo: fa da accompagnatrice nelle varie iniziative serali e poi si occupa dei suoi amici per l’assistenza notturna. Cosi un giorno, due giorni, cosi per sette giorni: le ore di lavoro e poi i suoi ragazzi…

Nella, il 26 mattina è sfinita ma ha le lacrime agli occhi perché anche quest’anno il campo estivo è volto al termine. Stanca, commossa e felice saluta con un abbraccio gli amici che per una settimana le hanno riempito l’animo di tutte le emozioni possibili, per poi riprendere una nuova giornata di lavoro e la sera rientrare a casa e riabbracciare la sua famiglia

Nella è la persona più semplice che c’è, ma il suo cuore e i suoi sentimenti sono benedetti dal Signore, è un grande esempio di bontà e generosità da cui tutti dovremmo trarne insegnamento.

lunedì 29 luglio 2013

COLLARE D'ORO "QUA' LA ZAMPA" : UN AFFASCINANTE "DEFILE' DI MODA" DEI NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE.

La quarta edizione della manifestazione cinofila Collare D'Oro Qua La Zampa, che si è svolta come ogni anno a Roccella Jonica, nella splendide cornice del Teatro al Castello, ha davvero affascinato il numerosissimo pubblico presente all'evento, inchiodando alla tv, appassionati e amanti degli animali.

 La manifestazione condotta dalla giornalista e organizzatrice dell'evento Simona Ansani, è stata trasmessa in diretta televisiva dall'emittente regionale TeleMia, e in questa edizione sul palco ad affiancare la Ansani, il giornalista e conduttore Pino Gagliano e Dj Carmine Esposito, che ha mixato le colonne sonore per la sfilata degli amici a quattro zampe sulla passerella.

Quattro le categorie in concorso, miss o mister passerella, baby cucciolo, palestrati e cani fantasia, e a valutarli una giuria di esperti del settore e giornalisti, come, il Responsabile Servizio Veterinario Asp di Reggio Calabria, il dottore Giuseppe Giugno, il giudice Fidasc Michele Cataldo, e i giornalisti Ilario Bali, Gianluca Albanese, Marilene Bonavita e Raffaella Rinaldis.

Ben cinquantadue i cani che hanno sfilato sulla lunga passerella, e non sono mancati gli ospiti d'onore, i campioni nazionali e internazionali, come Laila e Cesare, detentore del titolo nazionale, entrambi esemplari di razza San Bernardo, un dogo argentino, un dog de bordoux, due cani da montagna dei Pirenei. E poi ancora il gruppo di amanti della razza Cao De Agua e della razza dei Levrieri Saluki, con i loro inseparabili cagnoloni. A discutere di educazione comportamentale l'esperto Gigi Fasci', insieme al cane attore, di razza Border Collie, Otto.

L'evento patrocinato dalla Provincia di Reggio Calabria e dal Comune di Roccella Jonica, ha visto l'attenzione di tre importanti aziende del settore per alimenti per cani e gatti. A vincere la categoria miss o mister passerella, Gaia Bruna, bracco italiano di Francesco Passerelli; la categoria baby cucciolo, il piccolo Pastore del Caucaso; la categoria palestrati, Shiro, Akita Inu, di Vincenzo Prochilo; la categoria cani fantasia, Cindy, meticcia, di Sandro Furfaro.

 "Obiettivo principale del Collare D'Oro è affrontare tematiche quali l'abbandono e il maltrattamento degli animali - afferma la promotrice Simona Ansani - cercando di creare una rete di sensibilizzazione fra istituzione e comunità e quest'anno abbiamo avuto anche il contributo di Edoardo Stoppa, per tutti conosciuto come il fratello degli animali, a cui ho personalmente consegnato una targa proprio per il pregevole lavoro a tutela degli amici a quattro zampe, e non solo a quattro zampe. Il successo che anno dopo anno diviene maggiore - conclude - è frutto anche della sensibilità sulle tematiche sociali a favore degli animali, del Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, dell'amministrazione Comunale di Roccella e del suo assessore Gabriele Alvaro"

A vincere l'edizione 2013 del Collare D'Oro fra i quattro vincitore delle categorie in concorso, l'Akita Inu, di nome Shiro.


Foto gentilmente concesse da Pino Curtale.

domenica 28 luglio 2013

SI RICOSTITUISCE IL GLORIOSO GRUPPO DE "I FIGLI DI CALABRIA"


Mi ha voluto onorare di accogliermi nel suo ufficio il Maestro Angelo Laganà per comunicarmi ufficialmente quello che già da qualche mese mi aveva confidato, ossia la ricostituzione del celebre complesso di musica popolare "I figli di Calabria".

E davanti a quello che è il tempio del M° Laganà, autentico esempio umano del motto "che tutto è possibile basta che i desideri si vogliano veramente col cuore...", che si rimane letteralmente incantati: trofei, targhe, poster, immagini di vita, elegantemente incorniciate, e poi le sue incisioni e pubblicazioni che ripercorrono la sua lunga carriera come editore, musicista e  fotografo e che danno la dimensione della grandezza di una vita completamente dedicata all'arte, attraverso un susseguirsi di idee e progetti tutti realizzati.
"Voglio comunicarti - fra i primi caro Nicola - la rifondazione del gruppo musicale "I Figli di Calabria" ed omaggiarti del frutto di questo nostro ritorno "in scena" con la musica popolare".
Ed è cosi che mi porge un cofanetto con il cd appena uscito dalla casa discografica e la storia de "I figli di Calabria insieme ai nuovi progetti.

"Cantu", questo è titolo del ritorno alla musica popolare de "I Figli di Calabria", è un cd che contiene 12 incisi, 7 dei quali inediti, 2 pezzi strumentali alla fisarmonica midi di Laganà, e 3 successi del glorioso gruppo che negli anni '80 affollava le piazze calabresi e italiane in lungo e in largo, acclamati per il loro sound allegro, con musiche e testi che entravano dritte nel cuore della gente perchè affrontavano le tematiche sociali del tempo, dando voce alle persone più "deboli".

Il nuovo lavoro ha una dedica particolare al maestro Vito Maida e al percussionista Olindo Laganà, entrambi prematuramente scomparsi.

La locandina de "I Figli di Calabria" nel corso degli anni '80.
Nell'immagine il grande concerto di Toronto davanti a
250 mila persone.
La prima fondazione de "I figli di Calabria" risale al 1972 quando i tre fratelli Pietro, Giacomo e Giovanni Matacena di Soverato, ai quali si aggiunse subito Pietro Cilurzo, mettono insieme la loro passione per la musica e danno vita al gruppo di musica leggera "Benjamin". Un anno dopo con l'ingresso "in squadra" del poeta e compositore Vito Maida, il gruppo ha una sterzata e decide di passare alla musica popolare adottando il nome di "Figli di Calabria".
E' nel 1975 che si unisce il fisarmonicista Angelo Laganà che nel frattempo continuava a collaborare con Mino Reitano componendo diverse canzoni di successo del grande Mino.

E' con questa formazione che "I Figli di Calabria" spopolano nelle piazze, compongono tre Lp e sbancano lunario in America. A Toronto si fermano più di un mese per una serie di concerti di strepitoso successo. Memorabile la loro esibizione, assieme a Nico Fidenco e agli Homo Sapiens, all'Isola di Toronto davanti a 250 mila persone.

Nel 1994, dopo tanti successi e soddisfazioni, il gruppo volge l'attenzione verso altri progetti e ogni componente inizia a percorrere nuove strade.
L'esordio a Soverato dei nuovi " I Figli di Calabria"
A distanza di quasi vent'anni, i fratelli Matacena assieme ad Angelo Laganà e Pietro Cilurzo decidono di rivedersi e riprovarci e, con l'innesto di nuovi elementi e nuovi strumenti, ricominciano questa nuova avventura.
"Cantu", il nuovo cd, è assolutamente straordinario, da ascoltare con grande attenzione, riascoltare, canticchiare e ballare: delle rime davvero azzeccate, arrangiamenti curati nei minimi dettagli, per un lavoro che sicuramente farà tanto parlare di se.

E già all'esordio, la settimana scorsa a Soverato, è stato un grande successo: un intero concerto in occasione della manifestazione "premio dell'hippocampus" organizzata dalla locale Proloco e dedicata al musicista e poeta Vito Maida, leader del gruppo "I figli di Calabria" nel periodo più glorioso.
Un concerto che ha proposto vecchi e nuovi successi e riscaldato il pubblico che si è lasciato trasportare dai ritmi e dall'allegria del palco.

Ed è con grande affetto che rivolgiamo i nostri più accorati auguri affinchè "I Figli di Calabria" possano ritornare alla ribalta nazionale e mostrare una nuova immagine, sana e pulita, della nostra terra.

STREET WHEELCHAIR BASKET: UN EVENTO UNICO CHE CI HA FATTO RIMANERE TUTTI A BOCCA APERTA

Campioni nella vita... Giornata di sport e solidarietà a Roccella Jonica...

I veri campioni li riconosci subito, dalla loro determinazione, dalla loro capacità di trovare una parola di conforto in qualsiasi momento, dalla loro presenza costante ed incondizionata, dalla loro volontà di dare una mano a chi ne ha bisogno, i veri campioni sono quelli che vincono nella vita, che riescono a fare gioire gli altri organizzando un'evento spettacolare sul lungomare di Roccella, che rimarrà a lungo nella nostra memoria.

I veri campioni siete voi, dell'Unitalsi Locri, per quello che fate tutti i giorni, i veri campioni sono i vostri ragazzi, perché sorridono, sempre.

Lo Street Wheelchair Basket di Roccella resterà a lungo nella memoria di molti, nella memoria di chi ha assistito per la prima volta ad una partita di basket in carrozzina, di chi ha partecipato alla partita, di chi si è semplicemente incuriosito passando.

La partita amichevole di basket in carrozzina, organizzata dall'Unitalsi di Locri tra la Kleos di Reggio Calabria e i Crazy Ghost di Battipaglia, è stato un successo.

Una coloratissima cornice di pubblico ha circondato il rettangolo di gioco, incitando a squarciagola le due squadre. Assistere ad una partita di basket in carrozzina all'aperto è di per se un evento insolito dalle nostre parti, ma quando il valore aggiunto è la solidarietà, anche una semplice partita si carica di significato.

Siamo stati osannati come veri campioni, abbiamo firmato autografi, ci siamo messi in posa per le foto, e regalato sorrisi. Siamo stati applauditi, e stamattina in oratorio qualcuno è parso dispiaciuto per la nostra partenza. Tutto questo alla prima nostra uscita ufficiale, ci incoraggia e ci inorgoglisce. Grazie per tutto.

Domenico Cogliandro
(Presidente Associazione Street Wheelchair basket di lazzaro (RC)

Le foto sono state estrapolate dal profilo fb di Raffaele Iervasi che ringraziamo.

I RAGAZZI DELLA DOGANA ORGANIZZANO UN INCONTRO CON IL PROF. PASQUINO CRUPI

E' stato pubblicato nel 2009 ma l'opera dello scrittore Pasquino Crupi "La letteratura Calabrese" è sicuramente il testo più completo del suo genere che colma una grave lacuna esistente nei programmi didattici delle scuole, ma  anche nella cultura di ognuno di noi che spesso conosciamo tutto di Dante o del Manzoni ma poco o niente dei nostri scrittori calabresi.
Ed è forse questo il nostro reale limite: non avere mai spalancato una finestra su noi stessi.

Il testo, edito da Luigi Pellegrini Editore, si articola in tre volumi, per la prima volta pensati e realizzati, ciascuno dei quali analizza determinate epoche storiche. Il primo racconta la letteratura calabrese dalle sue origini fino al Settecento; il secondo si sofferma sul Settecento e sull’Ottocento; il terzo, infine, si occupa del Novecento fino al 2000.

Ed è lo stesso Crupi a concepire la sua opera non come un qualcosa di puramente scolastico, bensì come «una battaglia meridionalista intesa a sottrarre la nostra civiltà letteraria da tutte le calcolate menzogne che intendono relegarla nel recinto delle letterature marginali».

«Il che è assolutamente falso», dichiara orgoglioso lo scrittore. Ed è suo il merito se possiamo rendercene conto anche noi, sfogliando le pagine di quei tre volumi, scritti con «la speranza -confessa Crupi- di riempire un vuoto pesante che per tanti anni ha reso gli studenti estranei alla propria civiltà e la scuola estranea al territorio».
Un’indifferenza che, secondo l’autore, «grida vendetta», perché la letteratura calabrese non è disgiunta dallo svolgimento di quella italiana, piuttosto ne costituisce parte integrante, cosicché, se venisse eliminata la prima, sostiene Crupi, «crollerebbe la stessa letteratura nazionale».
Si tratta dunque di una colonna, forse una tra tante, dal momento che ne occorrono diverse per sorreggere qualcosa di importante, ma comunque una colonna portante. Ed il testo di Crupi ne spiega il pregio stilistico, offrendoci l’occasione per «rientrare nei confini sconfinati della nostra civiltà letteraria».

giovedì 25 luglio 2013

Ben riuscita la due giorni della Festa del Volontariato

Si è svolta sabato 20 e domenica 21 luglio la 3^ Festa del Volontariato della Locride, che – nel suggestivo scenario della via Marina di Roccella Jonica – ha visto coinvolta un’importante rappresentativa delle associazioni di volontariato ioniche.


Associazioni che, grazie all’impegno gratuito e responsabile di tanti volontari, si prodigano quotidianamente per contribuire a radicare valori, promuovere diritti, salvaguardare beni comuni in tutto il territorio della Locride.

Una vera e propria festa, in cui si respirava forte tra i volontari l’emozione, la voglia di esserci, la gioia degli incontri, il desiderio di condivisione e quell’umile fierezza di sentirsi ed essere parte attiva di piccoli ma fondamentali processi di cambiamento a favore della propria terra.

Gdf intercetta imbarcazione con 100 migranti

Fonte: http://www.zoomsud.it/

Una imbarcazione con a bordo un centinaio di migranti, e fra loro anche donne e bambini e persone in difficolta', e' stata intercettata al largo delle acque calabresi dalla Guardia di Finanza. Immediatamente e' scattato il dispositivo di sicurezza previsto in tali casi. Le motovedette della Guardia di Finanza sono gia' al lavoro e stanno scortando l'imbarcazione verso il porto di Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, dove l'approdo e' previsto per l'una o le due di questa notte. (AGI)

mercoledì 24 luglio 2013

STANOTTE DOVREBBE ESSERCI LA DISINFESTAZIONE


Si apprende dal sito istituzionale del Comune che stasera a partire dalle ore 22,00 avverrà la disinfestazione su tutto il territorio comunale.

Nell'avviso, affisso in locandine mignon invisibili fra gli altri manifesti, si raccomanda ai cittadini di:
• Tenere chiuse le finestre
• Non stendere i panni all’esterno
• Custodire adeguatamente gli animali domestici.

L'importante è mettere i manifesti dei "trofei" dell'amministrazione grandi come lenzuola, per questi avvisi di importanza rilevante per tutta la cittadina ed essenziali per la salute delle persone è sufficiente un volantino di formato A4 (un foglio di quaderno...)! Mah!!!

LUNGHI APPLAUSI E OVAZIONI PER LA PRIMA DE "A CASA SUTTA ALL'ORTU"


L'attesa è finita! Dopo mesi serrati di prove, allestimenti e preparativi, venerdi e sabato, con due eccezionali anteprime, è andata in scena, al Piccolo Teatro Umano di via Trastevere Alta, la nuova commedia, scritta e diretta da Pino Carella, dal titolo " 'A CASA SUTTA ALL'ORTU ".

Le aspettative erano e sono davvero tante e abbastanza impegnative, considerato che non sarà facile ripetere il grande successo della commedia 'A Ruga vecchjia, che in due anni ha girato i migliori teatri calabresi, pluripremiata in ogni Rassegna a cui ha partecipato, a Polistena come a Rosarno, e giudicata, nel concorso "Calabria in scena" di Catanzaro, il più blasonato a livello regionale, come la migliore commedia per scenografia, costumi, testo, regia, musica e recitazione.

Ma, all'indomani delle due "anteprime" di "'A Casa sutta all'ortu", il pubblico che ha assistito con grande concentrazione e trasporto emotivo, è pronto a giurare che questa nuova commedia bisserà i trionfi della precedente.

La nuova opera dell’ATRJ nasce da una storia di vita raccolta dallo stesso regista Carella in una delle sue tante puntate da collezione di "Radici"; testimonianza che lo ha colpito talmente tanto da stravolgere tutti i suoi progetti fino a quel momento concentrati sul proseguo de ‘A Ruga vecchjia”.
Una grande storia d’amore vissuta da una “nostra” giovane in una Calabria di fine anni ‘70, che supera ogni limite e barriera, che ha scosso emotivamente l’autore di Radici ed ha messo in moto la sua ormai nota vena creativa ed espositiva da grande maestro del teatro popolare qual è, estimatore della scuola e degli insegnamenti di un autorevole autore che la Calabria rimpiange qual è stato Nino Gemelli.

“ ‘A casa sutta all’ortu” ha tutti gli ingredienti per far estasiare lo spettatore, con il suo susseguirsi di battute e gesti che scatenano risate a più non posso e i momenti di riflessione e commozione.
A commedia finita si ritorna a casa con delle sensazioni uniche: divertiti ma anche arricchiti di nuove emozioni che segnano la nostra sensibilità.

La costruzione del testo, con l’inserimento dei sempre azzeccati luoghi comuni e dei divertenti modi di dire e proverbi dialettali che sono la saggezza della cultura calabrese, calza perfettamente sull’indole di ogni personaggio, tant’è , solo per dirne una, che l’eccezionale Marta Placanica, protagonista della commedia e persona dolcissima e molto sensibile agli occhi di chi ben la conosce, si commuove realmente più volte nel corso della recitazione delle scene più toccanti e significative.

‘A casa sutta all’ortu” è la casa di cui si è impossessata la famiglia di Lisuccia (la straordinaria Teresa Lombardo), ma che potrebbe perdere nel momento in cui i veri proprietari, suoi parenti (mamma e figlio disabile, interpretati rispettivamente da Maria Ammendolia e Nicola Capocasale), rientrano dall’America e affittano una camera della giovane sarta Maria (Marta Placanica). Ed è qui che viene ambientata tutta la commedia, in cui fanno, da divertente cornice, la piccola apprendista sarta Linuccia (Alexandra Carella) e quel simpaticone di Nicolino, il barista interpretato dal piccolo Niccolò Ursino.

Lisuccia, il vero giornale vivente del paese, con la sua esuberanza e i suoi modi grotteschi di circuire la zia Tara e il nipote Totò, cerca in ogni modo di appropriarsi della casa (cercando di farsi firmare le carte del “passaggio di proprietà”…) con l’aiuto anche di Francisco (interpretato dal sempre vigoroso Enzo Marcellino), fratello di Maria.

Ma qualcosa per Lisuccia non va per il verso giusto, entrano in scena i sentimenti, quelli forti, che mettono in subbuglio i cuori di Maria e Totò: sentimenti di amicizia, amore, rispetto che coinvolgono, trasformano e trasportano i protagonisti in un viaggio di gioia interiore che non avrà mai fine, e, nel silenzio più assoluto, fanno ritrovare agli spettatori, che per un momento di sentono frastornati, smarriti e con le lacrime agli occhi, un senso profondo e la forza che trasmette l’amore quando è veramente puro.

La prima assoluta della commedia è andata in scena a Melito Porto Salvo domenica 20 luglio con un teatro strapieno e applausi che sembravano non aver mai fine.

Non perdiamocela assolutamente il 7 Agosto prossimo al Teatro al castello.

Il divertimento è garantito insieme a delle forti emozioni a fior di pelle che percorreranno per un’ora e mezza il nostro animo.

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri