Un grosso augurio e un buon "ritorno in parrocchia" per il nostro caro Padre Francesco, che rientra oggi dall'Ospedale dopo aver subito un piccolo intervento chirugico.
In convalescenza dovrà seguire una attenta dieta, ma con l'affetto e le cure dei parrocchiani più fedeli, delle associazioni e di tutti i roccellesi che gli vogliono un infinito bene, sicuramente ritroverà la carica e il sorriso che lo contraddistinguono, che insieme alla sua carismatica e profonda Parola danno tanta pace e serenità interiore a tutta la nostra Comunità.
Il 22 ottobre sarà esattamente un anno che Roccella ha aperto le braccia per accogliere il nostro caro Pastore cosi colto, preparato e gentile, insieme alla sua bellissima mamma.
Ben tornato Padre Francesco e ringraziamo sempre il Signore che ci ha regalato questa grande ricchezza di averla fra noi!!!
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
giovedì 18 ottobre 2012
mercoledì 17 ottobre 2012
PER "DOVERE" DI CRONACA...
L'ASSESSORE BOMBARDIERI, INDAGATO DALLA DDA DI REGGIO CALABRIA, SI AUTOSOSPENDE DALL'INCARICO.
Martedi 16 ottobre 2012 Fonte: http://www.gazzettadelsud.it/
S’allarga l’inchiesta della DDA sulla LEONIA, società partecipata che gestisce in città il servizio di raccolta dei rifiuti. Accusa di concorso esterno anche per quattro tra funzionari e dipendenti
Dopo la retata dei giorni scorsi tra gli indagati spuntano altre sei persone. Si tratta di manager e impiegati della società mista reggina: Angelo Mannucchi, amministratore delegato di “Ecotherm”(la società che detiene il pacchetto azionario della componente privata della “Leonia”), 71 anni, di Livorno; l’ingegnere Pasquale Leonardo, 33 anni, di Reggio Calabria; Francesca Lo Faro, 46 anni, di Reggio, segretaria amministrativa; il dipendente Giuseppe Marrara, 35 anni, di Reggio; Giorgio Stiriti, 43 anni, ingegnere. Tutti e cinque sono indagati per «concorso esterno in associazione mafiosa». La sesta persona sulla lista degli indagati è l’avvocato Vincenzo Bombardieri, 46 anni, di Roccella, legale della società che ha ricoperto il delicato ruolo di presidente della commissione aggiudicatrice della gara d’appalto per la manutenzione dei mezzi della “Leonia”, vinto da una società in odor di ’ndrangheta: è accusato di turbativa d’asta.
Fonte: http://www.comune.roccella.rc.it/
L’assessore Bombardieri si autosospende dall’incarico
L'assessore Vincenzo Bombardieri. Dal sito istituzionale del Comune. |
Conoscendo la correttezza dimostrata in questi anni come professionista e come amministratore pubblico, il Sindaco di Roccella ha espresso il suo convincimento che l’avv. Vincenzo Bombardieri saprà chiarire la sua posizione di fronte agli organi inquirenti e lo ha ringraziato per la sensibilità istituzionale dimostrata in tale circostanza
Sul sito istituzionale del Comune si può trovare la lettera di sospensione dell'assessore inviata al sindaco di Roccella Jonica.
martedì 16 ottobre 2012
TI SPEZZO IN DUE!!!
Raramente nel blog tratto lo sport, ma la circostanza è solo una questione di poco tempo a disposizione che ho nel seguire le sorti delle diverse discipline sportive del nostro paese; quando mi arrivano le notizie, i comunicati o gli articoli sono però felicissimo di pubblicarli.
Oggi però non posso fare a meno di riferire un fatto sconcertante e antisportivo accaduto a Guardavalle in occasione della partita Guardavalle - Roccella valevole per la sesta giornata del Campionato di Eccellenza. Ho letto la cronaca della partita nei giornali e sul sito dove si parla della sconfitta patita dal Roccella all'ultimo minuto del secondo tempo su calcio di rigore dopo quasi tutta la partita in cui il Roccella ha giocato in superiorità numerica a causa dell'espulsione di un giocatore del Guardavalle dopo un quarto d'ora di gioco. Poi ieri tante discussioni in merito alle dimissioni del tecnico Figliomeni dopo diversi anni da allenatore con la chiusura di un importante ciclo... Ma dell'episodio di cui sono venuto a conoscenza da una delle parti in causa (quella offesa) neanche l'ombra!
Pare infatti che prima dell'inizio della partita di domenica scorsa, gia da dentro gli spogliatoi, un giocatore del Guardavalle si sia avvicinato a un giocatore del Roccella (non spetta a me fare i nomi anche perchè ho raccolto "la denuncia" - attendibilissima - ma non ho assistito personalmente al fatto!) minacciandolo con frasi "ti faccio molto male", "ti rompo le ginocchia", "ti spezzo in due". E le parole erano accompagnate da gesti sintomatici della violenza.
E tutto questo col solo intento di vendicare la sconfitta che il Guardavalle aveva subito a Roccella in occasione della Coppa Italia Dilettanti qualche mese fa.
Nel corso della partita, considerato che i due giocatori avversari hanno giocato in lati opposti del campo, il giocatore del Guardavalle ha continuato con gestualità ad intimorire il roccellese.
Lo sappiamo tutti che il gioco del calcio è un gioco maschio dove spesso si verificano falli di gioco, volontari o meno, abbastanza duri e a volte dalle conseguenze gravi, ma siamo sempre di fronte a scorrettezze in fase di gioco. Qui invece siamo di fronte ad un vero e proprio tentativo di intimorire con le minacce l'avversario per un vero e proprio inconcepibile odio. Se consideriamo poi che la persona che ha usato questo atteggiamento violento lo ha fatto nei confronti di un "nostro" giocatore giovanissimo, il gesto risulta ulteriormente vigliacco perchè oltre a manifestare l'odio ha potuto influire psicologicamente sul giocatore e sicuramente anche sulla sua prestazione in campo.
Io mi domando e chiedo: con quale dignità un giocatore indossa una maglia per rappresentare una squadra, una società, una città sportiva, quando invece di dimostrare il suo valore calcistico e sportivo con le sue prestazioni sul campo, leali e corrette, lo fa invece con la prepotenza e la violenza verbale?
Persone cosi macchiano i valori dello sport e meriterebbero che qualcuno gli facesse togliere quella maglia accompagnandoli fuori dal portone di ogni campo da gioco.
La formazione del Roccella che ha vinto contro il Guardavalle in Coppa Italia Dilettanti. |
Pare infatti che prima dell'inizio della partita di domenica scorsa, gia da dentro gli spogliatoi, un giocatore del Guardavalle si sia avvicinato a un giocatore del Roccella (non spetta a me fare i nomi anche perchè ho raccolto "la denuncia" - attendibilissima - ma non ho assistito personalmente al fatto!) minacciandolo con frasi "ti faccio molto male", "ti rompo le ginocchia", "ti spezzo in due". E le parole erano accompagnate da gesti sintomatici della violenza.
E tutto questo col solo intento di vendicare la sconfitta che il Guardavalle aveva subito a Roccella in occasione della Coppa Italia Dilettanti qualche mese fa.
Nel corso della partita, considerato che i due giocatori avversari hanno giocato in lati opposti del campo, il giocatore del Guardavalle ha continuato con gestualità ad intimorire il roccellese.
Lo sappiamo tutti che il gioco del calcio è un gioco maschio dove spesso si verificano falli di gioco, volontari o meno, abbastanza duri e a volte dalle conseguenze gravi, ma siamo sempre di fronte a scorrettezze in fase di gioco. Qui invece siamo di fronte ad un vero e proprio tentativo di intimorire con le minacce l'avversario per un vero e proprio inconcepibile odio. Se consideriamo poi che la persona che ha usato questo atteggiamento violento lo ha fatto nei confronti di un "nostro" giocatore giovanissimo, il gesto risulta ulteriormente vigliacco perchè oltre a manifestare l'odio ha potuto influire psicologicamente sul giocatore e sicuramente anche sulla sua prestazione in campo.
Io mi domando e chiedo: con quale dignità un giocatore indossa una maglia per rappresentare una squadra, una società, una città sportiva, quando invece di dimostrare il suo valore calcistico e sportivo con le sue prestazioni sul campo, leali e corrette, lo fa invece con la prepotenza e la violenza verbale?
Persone cosi macchiano i valori dello sport e meriterebbero che qualcuno gli facesse togliere quella maglia accompagnandoli fuori dal portone di ogni campo da gioco.
domenica 14 ottobre 2012
POLO SANITARIO: RIALLACCIO CON DIFFIDA.
Lunedì 8 ottobre al Polo Sanitario di Roccella Jonica è stata staccata l’energia elettrica dopo che, 20 giorni prima, la Compagnia elettrica aveva provveduto a ridurre la potenza della fornitura, compromettendo la funzionalità di alcune essenziali apparecchiature dell’ex Saub (vedi post precedente in questo blog).
Nella notte tra l’8 e il 9 Ottobre la Guardia Medica notturna non ha potuto prestare servizio a Roccella proprio a causa della mancanza di corrente elettrica. Lo ha fatto presso la sede di Marina di Gioiosa Jonica. Martedì 9 Ottobre c’è stato il riallaccio temporaneo con l’avviso di pagamento delle fatture pregresse con la diffida di un nuovo distacco entro dieci giorni.
La riflessione mia di questi giorni è il silenzio con cui la vicenda viene trattata. Un fatto cosi grave e vergognoso per la nostra cittadina, una situazione di insolvenza che si protrae da mesi e mesi, una riduzione della potenza elettrica avvenuta niente di meno che il 19 settembre scorso, e tutto nel più omertoso silenzio, senza che nessuno facesse trapelare la grave situazione che si stava vivendo. Dal 19 settembre il sottoscritto ha appreso la notizia e tutta la questione che c'è dietro soltanto il 6 di ottobre. Non do colpa a nessuno singolarmente, visto che anch'io mi ritengo in colpa per non esserre stato cosi attento e radicato dentro il mio paese e dentro quello che è uno dei servizi più essenziali di Roccella.
Nello scongiurare il rischio di un nuovo taglio, confidiamo ora che la questione, se non si è già risolta, si risolva prima del termine dei dieci giorni di Enel Energia. Altrimenti mi sa proprio che questa ripicca di "qualcuno" che non vuole pagare e continua a fare ping pong con "qualcun'altro", diventerà un vero e proprio "caso cittadino".
Per il momento il paradosso di questa storia è che nel frattempo il Comune di Roccella Jonica ha acquistato una Alfa 156 (di dice usata....): probabilmente la vecchia 146 aveva gli ammortizzatori un po' scarichi ed era scomoda per i viaggi Roccella - Lamezia (aeroporto) andata e ritorno!!!
Nella notte tra l’8 e il 9 Ottobre la Guardia Medica notturna non ha potuto prestare servizio a Roccella proprio a causa della mancanza di corrente elettrica. Lo ha fatto presso la sede di Marina di Gioiosa Jonica. Martedì 9 Ottobre c’è stato il riallaccio temporaneo con l’avviso di pagamento delle fatture pregresse con la diffida di un nuovo distacco entro dieci giorni.
La riflessione mia di questi giorni è il silenzio con cui la vicenda viene trattata. Un fatto cosi grave e vergognoso per la nostra cittadina, una situazione di insolvenza che si protrae da mesi e mesi, una riduzione della potenza elettrica avvenuta niente di meno che il 19 settembre scorso, e tutto nel più omertoso silenzio, senza che nessuno facesse trapelare la grave situazione che si stava vivendo. Dal 19 settembre il sottoscritto ha appreso la notizia e tutta la questione che c'è dietro soltanto il 6 di ottobre. Non do colpa a nessuno singolarmente, visto che anch'io mi ritengo in colpa per non esserre stato cosi attento e radicato dentro il mio paese e dentro quello che è uno dei servizi più essenziali di Roccella.
Nello scongiurare il rischio di un nuovo taglio, confidiamo ora che la questione, se non si è già risolta, si risolva prima del termine dei dieci giorni di Enel Energia. Altrimenti mi sa proprio che questa ripicca di "qualcuno" che non vuole pagare e continua a fare ping pong con "qualcun'altro", diventerà un vero e proprio "caso cittadino".
Per il momento il paradosso di questa storia è che nel frattempo il Comune di Roccella Jonica ha acquistato una Alfa 156 (di dice usata....): probabilmente la vecchia 146 aveva gli ammortizzatori un po' scarichi ed era scomoda per i viaggi Roccella - Lamezia (aeroporto) andata e ritorno!!!
sabato 13 ottobre 2012
SI PARLA DEI FINANZIAMENTI AL ROCCELLA JAZZ PERSINO AD ORVIETO. INVIDIE O SOSPETTI?
Fonte: http://orvietosi.it/2012/10/ujw-perche-roccella-jonica-si-e-orvieto-no/
Umbria Jazz winter, perchè Roccella Jonica sì e Orvieto no?
Perchè Roccella Jonica sì e Orvieto no? E quando il festival avrebbe perso di qualità visto che il Ministero l’ha finanziato per le ultime undici edizioni? Il mancato sostegno da parte del Ministero per i Beni culturali a Umbria jazz winter, proprio quest’anno che si festeggia il ventennale della rassegna, continua a fare discutere.
E all’interrogazione dell’onorevole Carlo Emanuele Trappolino (Pd) si unisce anche quella a doppia firma dell’onorevole Trappolino e di Giuseppe Giulietti (gruppo misto e portavoce di Articolo21). “Quale è stato il parametro di valutazione che ha permesso il finanziamento del festival jazz di Roccella Jonica e negato lo stesso finanziamento a Umbria Jazz Winter di Orvieto?
Quale commissione e composta da chi, ha stabilito il valore del cast degli artisti presenti ai due festival?” chiedono sostanzialmente i parlamentari al ministro Lorenzo Ornaghi. Anche perché lo stesso dicastero, fanno notare Giulietti e Trappolino, “ha contribuito ininterrottamente per undici edizioni allo svolgimento di tale manifestazione, riconoscendone il pieno valore artistico e culturale”.
Umbria Jazz winter, perchè Roccella Jonica sì e Orvieto no?
Perchè Roccella Jonica sì e Orvieto no? E quando il festival avrebbe perso di qualità visto che il Ministero l’ha finanziato per le ultime undici edizioni? Il mancato sostegno da parte del Ministero per i Beni culturali a Umbria jazz winter, proprio quest’anno che si festeggia il ventennale della rassegna, continua a fare discutere.
E all’interrogazione dell’onorevole Carlo Emanuele Trappolino (Pd) si unisce anche quella a doppia firma dell’onorevole Trappolino e di Giuseppe Giulietti (gruppo misto e portavoce di Articolo21). “Quale è stato il parametro di valutazione che ha permesso il finanziamento del festival jazz di Roccella Jonica e negato lo stesso finanziamento a Umbria Jazz Winter di Orvieto?
Quale commissione e composta da chi, ha stabilito il valore del cast degli artisti presenti ai due festival?” chiedono sostanzialmente i parlamentari al ministro Lorenzo Ornaghi. Anche perché lo stesso dicastero, fanno notare Giulietti e Trappolino, “ha contribuito ininterrottamente per undici edizioni allo svolgimento di tale manifestazione, riconoscendone il pieno valore artistico e culturale”.
venerdì 12 ottobre 2012
ANCORA SBARCHI, MA GLI SCAFISTI SCAPPANO...
Fonte: http://www.ilquotidianocalabria.it/
Decine di immigrati, uno dei quali è un bambino di appena 10 anni, sono stati trovati la notte scorsa lungo la statale 106 a Roccella Ionica dopo che erano sbarcati sulla costa reggina. I migranti, tutti uomini, sono di nazionalità afghana, bengalese, pachistana, siriana ed irachena. Le loro condizioni sono buone. Dopo il ritrovamento, sono cominciate le ricerche a mare dell’imbarcazione che li ha trasportati sino in Calabria, ma al momento senza esito.
Secondo i primi conteggi, dall'imbarcazione sono scese almeno 67 persone. Intorno all’una sono stati notati aggirarsi a Roccella Jonica, ma altri sono stati visti nel comune vicino di Marina di Marina di Gioiosa. Probabilmente, ritengono gli inquirenti, sono stati lasciati in punti diversi dagli scafisti che poi si sono dileguati. Sono afghani, bengalesi, pakistani, siriani e iracheni. La prima accoglienza è stata predisposta nei locali della ex scuola elementare di Roccella Jonica, in via Carrera.
Un secondo sbarco di immigrati è avvenuto sulla costa ionica calabrese dopo quello di Roccella. Un gruppo di 40 migranti, 38 pachistani e due indiani, sono stati trovati sulla spiaggia a Capo Colonna, nel crotonese. I migranti, anche in questo caso tutti uomini, sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Sant'Anna.
Decine di immigrati, uno dei quali è un bambino di appena 10 anni, sono stati trovati la notte scorsa lungo la statale 106 a Roccella Ionica dopo che erano sbarcati sulla costa reggina. I migranti, tutti uomini, sono di nazionalità afghana, bengalese, pachistana, siriana ed irachena. Le loro condizioni sono buone. Dopo il ritrovamento, sono cominciate le ricerche a mare dell’imbarcazione che li ha trasportati sino in Calabria, ma al momento senza esito.
Secondo i primi conteggi, dall'imbarcazione sono scese almeno 67 persone. Intorno all’una sono stati notati aggirarsi a Roccella Jonica, ma altri sono stati visti nel comune vicino di Marina di Marina di Gioiosa. Probabilmente, ritengono gli inquirenti, sono stati lasciati in punti diversi dagli scafisti che poi si sono dileguati. Sono afghani, bengalesi, pakistani, siriani e iracheni. La prima accoglienza è stata predisposta nei locali della ex scuola elementare di Roccella Jonica, in via Carrera.
Un secondo sbarco di immigrati è avvenuto sulla costa ionica calabrese dopo quello di Roccella. Un gruppo di 40 migranti, 38 pachistani e due indiani, sono stati trovati sulla spiaggia a Capo Colonna, nel crotonese. I migranti, anche in questo caso tutti uomini, sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Sant'Anna.
mercoledì 10 ottobre 2012
ROCCELLA IN PREDA ALLA PAURA
Panico e tensione, è questo il clima che si respira nel nostro paese dopo l'ennesimo drammatico fattaccio di furto in abitazione ai danni di due anziani ed ammalati coniugi presi di sovrassalto nel cuore della notte da tre balordi incappucciati, armati di coltelli e pronti a tutto pur di portare via denaro e preziosi.
Una notte di terrore, che rimarrà segnata per tutto il resto della sua vita, per la signora Ada, 72 anni e gravemente diabetica, che, sentendo dei rumori al piano superiore si alza dal letto e, proprio sul ciglio della porta viene bloccata dai tre malviventi che le tappano la bocca e le puntano un coltello alla gola gridandogli: "Dimmi dove sono i soldi oppure ti ammazziamo!!!"
Immobilizzata dai delinguenti, la vittima prima si preoccupa del marito che si trova bloccato a letto per gravi motivi si salute supplicando i rapinatori di risparmiarlo dalle violenze fisiche e poi è costretta a indicargli il posto dove custodisce la somma di denaro (4000 euro) prelevata lo stesso giorno per poter effettuare dei pagamenti straordinari.
Appena presi i contanti, la signora in preda allo shock viene imbavagliata con lo scotch e chiusa nella stanza col marito, mentre i tre malviventi si dileguano dal tetto da dove erano entrati ,sfruttando l'apertura di un lucernaio, e si dileguano in un battibaleno dopo aver fatto gia incetta di altri oggetti d'oro.
E' davvero inaudito il modo con cui questi furfanti senza scrupoli violano le abitazioni e, capaci di tutto, anche di uccidere, intervengono fisicamente sulle persone deboli e indifese e fanno razzie.
E' passato poco più di un mese da quando ho scritto dell'altra terribile esperienza dell'anziana signora Brognano in via Campanella, oggi siamo di fronte ad un episodio ancora più brutale, avvenuto in piena notte e che ha rischiato davvero di causare sangue e morte.
Occorre al più presto garantire alla giustizia questi delinguenti prima che possano ancora agire, perchè purtroppo se cosi non sarà il paese sarà succube di questi balordi e si creerà una sorta di panico collettivo fra le persone sole e anziane che avranno paura anche di tenere in casa pochi spiccioli.
Tanta ma tanta solidarietà ad Ada e Aldo, due persone squisite e gentilissime, che hanno sempre lavorato e vissuto nella massima riservatezza senza mai dare fastidio a nessuno, e non meritavano assolutamente di essere segnati da questa esperienza di cosi tanta ferocia.
Confidiamo nella massima professionalità delle Forze dell'Ordine perchè Roccella non merita di vivere nella paura che, in virtù di questi fatti violenti, inevitabilmente si è propagata fra i nostri cittadini.
Una notte di terrore, che rimarrà segnata per tutto il resto della sua vita, per la signora Ada, 72 anni e gravemente diabetica, che, sentendo dei rumori al piano superiore si alza dal letto e, proprio sul ciglio della porta viene bloccata dai tre malviventi che le tappano la bocca e le puntano un coltello alla gola gridandogli: "Dimmi dove sono i soldi oppure ti ammazziamo!!!"
Immobilizzata dai delinguenti, la vittima prima si preoccupa del marito che si trova bloccato a letto per gravi motivi si salute supplicando i rapinatori di risparmiarlo dalle violenze fisiche e poi è costretta a indicargli il posto dove custodisce la somma di denaro (4000 euro) prelevata lo stesso giorno per poter effettuare dei pagamenti straordinari.
Appena presi i contanti, la signora in preda allo shock viene imbavagliata con lo scotch e chiusa nella stanza col marito, mentre i tre malviventi si dileguano dal tetto da dove erano entrati ,sfruttando l'apertura di un lucernaio, e si dileguano in un battibaleno dopo aver fatto gia incetta di altri oggetti d'oro.
E' passato poco più di un mese da quando ho scritto dell'altra terribile esperienza dell'anziana signora Brognano in via Campanella, oggi siamo di fronte ad un episodio ancora più brutale, avvenuto in piena notte e che ha rischiato davvero di causare sangue e morte.
Occorre al più presto garantire alla giustizia questi delinguenti prima che possano ancora agire, perchè purtroppo se cosi non sarà il paese sarà succube di questi balordi e si creerà una sorta di panico collettivo fra le persone sole e anziane che avranno paura anche di tenere in casa pochi spiccioli.
Tanta ma tanta solidarietà ad Ada e Aldo, due persone squisite e gentilissime, che hanno sempre lavorato e vissuto nella massima riservatezza senza mai dare fastidio a nessuno, e non meritavano assolutamente di essere segnati da questa esperienza di cosi tanta ferocia.
Confidiamo nella massima professionalità delle Forze dell'Ordine perchè Roccella non merita di vivere nella paura che, in virtù di questi fatti violenti, inevitabilmente si è propagata fra i nostri cittadini.
martedì 9 ottobre 2012
"TAGLIATA" LA CORRENTE ELETTRICA AL POLO SANITARIO DI ROCCELLA JONICA
Ho atteso qualche giorno prima di dare la notizia nella speranza che il problema si risolvesse senza tanti clamori, ed invece è accaduto esattamente quello che non doveva accadere. Da Lunedi 8 ottobre il Polo Sanitario di Roccella Jonica è senza energia elettrica dopo il distaccamento della fornitura a causa del mancato pagamento delle fatture pregresse.
Siamo di fronte a un fatto davvero clamoroso. Nonostante la notizia fosse trapelata con ritardo sapevamo che da diversi giorni la Saub di Roccella operava in regime di bassa tensione elettrica. Operatori di Enel Energia avevano provveduto 15 giorni fa a ridurre la potenza della fornitura di energia elettrica dai normali 3,3 kw a 495 w, potenza che consente un uso minimo anche delle apparecchiature elettrice, e quindi per questo tempo sono stati fuori uso computer e impianti di climatizzazione, oltre che fari di illuminazione esterna.
Il Polo Sanitario di Roccella Jonica, ospitato da due anni nella struttura progettata come mercato coperto dopo la chiusura dell’Ospitaletto di via Cavone perché dichiarato inidoneo, svolge diversi servizi sanitari tra cui quello essenziale di Guardia Medica, notturna e turistica, servizi assistenziali per tutti i cittadini (rilascio o rinnovo tessere sanitarie, esenzione ticket, scelta e revoca del medico di famiglia e pediatra, ecc.), visite specialistiche ambulatoriali tra cui quelle di ginecologia con i relativi esami di paptest, consultorio familiare, fisioterapia per adulti con una palestra con specialisti per la ginnastica ai bambini con difficoltà motoria.
La causa del distacco della corrente è da attribuire ad una serie di morosità di pagamenti dell’energia elettrica, ritardi che pare si aggirino a somme superiori ai 5 mila euro non pagate dal Comune di Roccella Jonica in quanto titolare della struttura e quindi del contratto di fornitura elettrica.
La responsabilità del Comune, più che del pagamento diretto delle diverse bollette insolute, va, di fatto, individuata nella incapacità di riscattare l’ingente somma dall’Azienda Sanitaria Provinciale, che, pare, si giustifica rilanciando con l’indisponibilità delle somme causa i dissanguanti tagli che la Regione Calabria ha deciso di effettuare su tutta la Sanità calabrese dopo gli sperperi e i bilanci rossi del passato.
Sta di fatto che, in virtù della delibera 200/99 dell’Autorità dell’energia elettrica e del gas (Aeeg), per il ripristino dell'erogazione di energia occorre adempiere alle spettanze fornendo copia delle ricevute di pagamento già avvenuto.
Male, molto male, le inadempienze da parte dell’ASP di Locri, ma altrettanto male è la superficialità del Comune di Roccella Jonica che nulla ha fatto per evitare questo enorme disservizio alla struttura, magari comunicando per tempo alla Compagnia elettrica, attraverso il Comodato d’uso rilasciato per il Polo Sanitario, che in quella struttura si svolgono funzioni di pubblica utilità che rappresenta un motivo di “non disalimentabilità” della corrente elettrica neanche per morosità.
Dopo i sentimenti di rabbia per via delle notizie che vengono ventilate dell’imminente chiusura di questa e altri sedi Saub, dopo il grosso disagio che tutto il personale specialistico si è accollato in questi due anni per via di una struttura priva di prese d’aria con stanze che sembrano delle camere a gas (ribadiamo che la struttura è nata con il progetto che prevedeva un mercato per il commercio di ortofrutticoli e alimentari vari), oggi si è arrivati all’umiliazione con tutto il Polo Sanitario bloccato perché senza corrente elettrica.
Cosa succederà ora?
La situazione deve essere sbloccata al più presto. E’ una situazione impensabile ed assurda, continuare ad essere in blackout e rimanere inermi istituzioni, ASP, sindacati dei lavoratori e cittadini, è un qualcosa di inconcepibile. Aspettiamo risvolti immediati innanzitutto dall’Azienda Sanitaria Provinciale, altrimenti credo che uno sciopero di protesta sia il minimo e indispensabile.
Siamo di fronte a un fatto davvero clamoroso. Nonostante la notizia fosse trapelata con ritardo sapevamo che da diversi giorni la Saub di Roccella operava in regime di bassa tensione elettrica. Operatori di Enel Energia avevano provveduto 15 giorni fa a ridurre la potenza della fornitura di energia elettrica dai normali 3,3 kw a 495 w, potenza che consente un uso minimo anche delle apparecchiature elettrice, e quindi per questo tempo sono stati fuori uso computer e impianti di climatizzazione, oltre che fari di illuminazione esterna.
Il Polo Sanitario di Roccella Jonica, ospitato da due anni nella struttura progettata come mercato coperto dopo la chiusura dell’Ospitaletto di via Cavone perché dichiarato inidoneo, svolge diversi servizi sanitari tra cui quello essenziale di Guardia Medica, notturna e turistica, servizi assistenziali per tutti i cittadini (rilascio o rinnovo tessere sanitarie, esenzione ticket, scelta e revoca del medico di famiglia e pediatra, ecc.), visite specialistiche ambulatoriali tra cui quelle di ginecologia con i relativi esami di paptest, consultorio familiare, fisioterapia per adulti con una palestra con specialisti per la ginnastica ai bambini con difficoltà motoria.
La causa del distacco della corrente è da attribuire ad una serie di morosità di pagamenti dell’energia elettrica, ritardi che pare si aggirino a somme superiori ai 5 mila euro non pagate dal Comune di Roccella Jonica in quanto titolare della struttura e quindi del contratto di fornitura elettrica.
La responsabilità del Comune, più che del pagamento diretto delle diverse bollette insolute, va, di fatto, individuata nella incapacità di riscattare l’ingente somma dall’Azienda Sanitaria Provinciale, che, pare, si giustifica rilanciando con l’indisponibilità delle somme causa i dissanguanti tagli che la Regione Calabria ha deciso di effettuare su tutta la Sanità calabrese dopo gli sperperi e i bilanci rossi del passato.
Sta di fatto che, in virtù della delibera 200/99 dell’Autorità dell’energia elettrica e del gas (Aeeg), per il ripristino dell'erogazione di energia occorre adempiere alle spettanze fornendo copia delle ricevute di pagamento già avvenuto.
Male, molto male, le inadempienze da parte dell’ASP di Locri, ma altrettanto male è la superficialità del Comune di Roccella Jonica che nulla ha fatto per evitare questo enorme disservizio alla struttura, magari comunicando per tempo alla Compagnia elettrica, attraverso il Comodato d’uso rilasciato per il Polo Sanitario, che in quella struttura si svolgono funzioni di pubblica utilità che rappresenta un motivo di “non disalimentabilità” della corrente elettrica neanche per morosità.
Dopo i sentimenti di rabbia per via delle notizie che vengono ventilate dell’imminente chiusura di questa e altri sedi Saub, dopo il grosso disagio che tutto il personale specialistico si è accollato in questi due anni per via di una struttura priva di prese d’aria con stanze che sembrano delle camere a gas (ribadiamo che la struttura è nata con il progetto che prevedeva un mercato per il commercio di ortofrutticoli e alimentari vari), oggi si è arrivati all’umiliazione con tutto il Polo Sanitario bloccato perché senza corrente elettrica.
Cosa succederà ora?
La situazione deve essere sbloccata al più presto. E’ una situazione impensabile ed assurda, continuare ad essere in blackout e rimanere inermi istituzioni, ASP, sindacati dei lavoratori e cittadini, è un qualcosa di inconcepibile. Aspettiamo risvolti immediati innanzitutto dall’Azienda Sanitaria Provinciale, altrimenti credo che uno sciopero di protesta sia il minimo e indispensabile.
I TUOI AMICI FRATERNI
Eri l'anima della nostra compagnia, compatta e unita grazie all'allegria che sapevi sprigionare.
Insieme abbiamo vissuto gli anni più belli della nostra giovinezza e con il cuore e la mente non ci separeremo mai.
Oggi e sempre sarai con noi perchè in tutti noi c'è un Andrea!
I tuoi amici fraterni.
lunedì 8 ottobre 2012
UN'ALTRA PARTE DI ME VA VIA
In silenzio, in punta di piedi come ha sempre vissuto, se n'è andato lassù fra gli angeli più sorridenti del Paradiso a portare la sua dolcezza, la sua allegria, la sua forza di grande combattente.
Andrea faceva parte della nostra Compagnia, anzi era l'anima dell'affiatato gruppo che fin dall'adolescenza si è cresciuto insieme, unito, solidali l'un l'altro, rispettosi e con occhi aperti alla esperienze della vita. In estate il gruppo raddoppiava perchè, vista la nostra allegria, coinvolgeva e trainava moltissimi amici che tornavano a Roccella in vacanza.
Tutti lo cercavamo, tutti lo volevamo, se un giorno non c'era all'"allegra brigata" mancava l'essenza e la sostanza. Perchè Andrea era sempre sincero, sapeva essere serio quando si trattava di non superare i limiti e sapeva sprizzare simpatia quando si trattava "di giocare" e scherzare. Cosi abbiamo trascorso i tempi migliori della nostra giovinezza, della nostra spensieratezza: in macchina in otto/dieci per raggiungere i paesi dove c'erano le feste e i concerti; le serate in pizzeria con la sua pizza puntualmente bruciacchiata, addirittura sul palco di Sant'Ilarione a Caulonia ad improvvisare una canzone che è divenato l'inno della nostra compagnia, il suo attivismo nel volontariato con l'associazione Giovaninsieme per il mantenimeto e la cura del verde pubblico, e quante altre cose....
Poi i momenti difficili a Milano e Bergamo che aveva superato con la sempre accesa fiducia e la voglia di ripartire. Speravamo tutti che il peggio fosse passato e che adesso finalmante la fortuna girasse dalla sua parte. Andrea e Rosanna avevano grandi progetti e insieme alle loro affiatate famiglie stavate gettando le basi per poterle realizzare.
Ma è vero che non siamo sempre noi a decidere sulla nostra vita, per lui era già tutto scritto con la mano e la volontà di qualcun'altro.
Ed oggi io mi chiedo con amarezza e delusione perchè tutto questo proprio a te...
La sola risposta è nei Misteri della Fede, perchè non c'è altra spiegazione visto che è stato sempre un modello di ragazzo e con una gran voglia di crescere e vivere con...
Durante quest'estate, quando già il suo destino era segnato, lui ci credeva e ci contava per una bella rimpatriata in pizzeria ad Agosto quando rientravano tutti quelli della Compagnia. "Anche se io non potrò venire - mi disse - voi dovete organizzare lo stesso la serata insieme, anche se io ce la metterò tutta per esserci..."
Noi continueremo a vederci caro amico mio e tu sarai sempre con noi, nella vita del nostro gruppo tu e noi siamo e saremo un tutt'uno; non ci saranno mai momenti d'insieme senza la tua presenza, senza la tua parola. Dentro ognuno di noi vive un Andrea. Grazie amico mio per tutto quello che mi hai dato, ti voglio bene, ti vogliamo tutti un bene dell'anima. Siamo un gruppo affiatato, non ci separeremo mai!
Andrea faceva parte della nostra Compagnia, anzi era l'anima dell'affiatato gruppo che fin dall'adolescenza si è cresciuto insieme, unito, solidali l'un l'altro, rispettosi e con occhi aperti alla esperienze della vita. In estate il gruppo raddoppiava perchè, vista la nostra allegria, coinvolgeva e trainava moltissimi amici che tornavano a Roccella in vacanza.
Tutti lo cercavamo, tutti lo volevamo, se un giorno non c'era all'"allegra brigata" mancava l'essenza e la sostanza. Perchè Andrea era sempre sincero, sapeva essere serio quando si trattava di non superare i limiti e sapeva sprizzare simpatia quando si trattava "di giocare" e scherzare. Cosi abbiamo trascorso i tempi migliori della nostra giovinezza, della nostra spensieratezza: in macchina in otto/dieci per raggiungere i paesi dove c'erano le feste e i concerti; le serate in pizzeria con la sua pizza puntualmente bruciacchiata, addirittura sul palco di Sant'Ilarione a Caulonia ad improvvisare una canzone che è divenato l'inno della nostra compagnia, il suo attivismo nel volontariato con l'associazione Giovaninsieme per il mantenimeto e la cura del verde pubblico, e quante altre cose....
Poi i momenti difficili a Milano e Bergamo che aveva superato con la sempre accesa fiducia e la voglia di ripartire. Speravamo tutti che il peggio fosse passato e che adesso finalmante la fortuna girasse dalla sua parte. Andrea e Rosanna avevano grandi progetti e insieme alle loro affiatate famiglie stavate gettando le basi per poterle realizzare.
Ma è vero che non siamo sempre noi a decidere sulla nostra vita, per lui era già tutto scritto con la mano e la volontà di qualcun'altro.
Ed oggi io mi chiedo con amarezza e delusione perchè tutto questo proprio a te...
La sola risposta è nei Misteri della Fede, perchè non c'è altra spiegazione visto che è stato sempre un modello di ragazzo e con una gran voglia di crescere e vivere con...
Durante quest'estate, quando già il suo destino era segnato, lui ci credeva e ci contava per una bella rimpatriata in pizzeria ad Agosto quando rientravano tutti quelli della Compagnia. "Anche se io non potrò venire - mi disse - voi dovete organizzare lo stesso la serata insieme, anche se io ce la metterò tutta per esserci..."
Noi continueremo a vederci caro amico mio e tu sarai sempre con noi, nella vita del nostro gruppo tu e noi siamo e saremo un tutt'uno; non ci saranno mai momenti d'insieme senza la tua presenza, senza la tua parola. Dentro ognuno di noi vive un Andrea. Grazie amico mio per tutto quello che mi hai dato, ti voglio bene, ti vogliamo tutti un bene dell'anima. Siamo un gruppo affiatato, non ci separeremo mai!
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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- ARTICOLI INVIATI AI SIMPATIZZANTI SULLA POSTA ELETTRONICA
- APPUNTI SUL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DI SABATO 8 GIUGNO 2019
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- LE CREAZIONI ARTISTICHE DI MIMMO BAVA
- LE MIE PRIME NOTIZIE DEL 2020
ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.