Sta prendendo sempre più piede un bruttissimo metodo per ripulire le strade dalle erbacce. Ho letto che lo fa l'ANAS per ripulire le strade provinciali e le cunette e lo fa anche Trenitalia per i binari. Si tratta di gettare un diserbante (dicono ecologico...) che nel giro di 20 giorni rinsecchisce le erbacce.
Questo metodo l'ho visto fare da qualche anno anche agli operai del nostro Comune: li ho visti con il sifone sulle spalle, con la mascherina davanti alla bocca girare per le vie del paese e spruzzare il diserbante sui bordi delle strade proprio a fianco delle abitazioni dei roccellesi; in questi giorni, addirittura, ho osservato la scena del cospargimento del diserbante direttamente da sopra il camioncino (ossia un operaio che guida - sempre provvisto di mascherina - a minima velocità lungo le strade, ed uno che da sopra il cassone - sempre con la mascherina davanti alla bocca - allungava il tubo rigido spruzzando il diservante sulle erbacce ai bordi delle strade).
Questa pratica oltre che brutta a livello di impatto visivo é dannosa e rischiosa visto che siamo di fronte a un veleno che viene cosparso - come dicevo prima - lungo le vie cittadine, proprio lungo i marciapiedi e i muri perimetrali delle nostre case.
Ho fatto una veloce ricerca per verificare se l'utilizzo di queste sostanze sono consentite dalla legge, ed ho trovato che "l’utilizzo di sostanze diserbanti prevede specifiche modalità di esecuzione, relativamente sia alla sicurezza dell’operatore che provvede alla distribuzione sia all’area da sottoporre a trattamento (che andrebbe opportunamente delimitata, in modo da evitare qualunque contaminazione nei confronti di persone non adeguatamente protette o animali) ed in caso di distribuzione in aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, quali corsi d’acqua o pozzi, dovrebbe essere predisposta ed osservata una opportuna fascia di rispetto (ai sensi dell’art. 94, comma 4°, lettera c) del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).
Il medesimo codice dell’ambiente, inoltre, pone divieti di scarico sul suolo, sugli strati superficiali del sottosuolo, nelle acque sotterranee e nelle acque superficiali (artt. 103 – 105 d.lgs. 152/2006 e s.m.i.) e prevede sanzioni amministrative e penali nei confronti di chi violi le indicate prescrizioni (art. 133 e 137 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.)" .
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
sabato 6 ottobre 2012
giovedì 4 ottobre 2012
Calabria, nasce Fimmina tv: “Un messaggio di speranza oltre la criminalità”
Debutta sul canale 684 del digitale terrestre, la tv diretta da Raffaella Rinaldis, giornalista 38enne, con base a Roccella. Composta da 15 croniste dai 22 ai 40 anni, "non parlerà solo di donne, ma di lavoro, ambiente e storie locali". Obiettivo? "Creare coscienza civile"
E’ nata ed è “fimmina”, nel senso più bello del termine. E’ una donna vera che parla di lavoro, pari opportunità, cronaca e costume. Si chiama Fimmina Tv, è la prima emittente locale calabrese in rosa e debutta il primo settembre sul canale 684 del digitale terrestre. A dirigerla c’è Raffaella Rinaldis, 38 anni, giornalista, per anni cronista di nera e giudiziaria nella Locride. “Un lavoro bello, ma complesso, soprattutto nella nostra realtà – racconta a Ilfattoquotidiano.it – Per questo ho fondato anche Eurokom, un’associazione di comunicazione europea che si occupa di politiche comunitarie, bandi e incentivi per la realizzazione di nuovi progetti. Tramite questa esperienza ho visto i ragazzi che andavano all’estero tornare con nuovi stimoli e idee”. “Volevo raccontare le storie di chi ce l’aveva fatta – prosegue – far vedere come, in una terra spesso ricordata solo per la criminalità organizzata, esistano tante realtà positive e lanciare messaggi di speranza soprattutto alle donne, che qui fanno ancora molta fatica. La disoccupazione femminile tocca punte del 70 percento, mancano i servizi, le strutture. Da noi, per esempio, una nuotatrice con il talento di Federica Pellegrini farebbe fatica a emergere perché non ci sono le strutture adatte per farla allenare”.
Raffaella decide così di inventare un canale che racconti tutto quello che accade nel territorio: approfondendo i fatti, denunciando quello che non va e dando spazio alle storie che, spesso, rimangono a margine. L’impresa, soprattutto in un momento di crisi, non è facile. “Ottenere prestiti dalle banche ormai è quasi impossibile, ho messo in piedi la tv con i miei risparmi. Ora spero nella raccolta pubblicitaria delle aziende locali, vogliamo rimanere indipendenti”, aggiunge.
Raffaella Rinaldis, fondatrice di Fimmina tv |
La squadra di Fimmina Tv è composta da 15 giornaliste dai 22 ai 40 anni, ma anche gli uomini danno una mano. Ci sono tecnici, registi, montatori e un cronista, Antonio Falcone, che si o
ccupa soprattutto di cinema e cultura. Il piccolo studio si trova a Roccella, uno dei 42 comuni della regione della Locride.
A dare il via alla programmazione sarà una sintesi del raduno nazionale, tenutosi a giugno proprio in Calabria, del movimento “Se non ora quando?”. “Ma non parleremo solo di donne – puntualizza Raffaella – Non siamo femministe, ma giornaliste. Racconteremo la cronaca locale, ci concentreremo sui temi del lavoro e dell’ambiente. Uno dei nostri obiettivi è creare una coscienza civile. Vogliamo essere una tv di servizio, indicare la via e gli strumenti per realizzarsi. Guarderemo, ovviamente, anche a quello che accade nel mondo, abbiamo realizzato uno speciale sulle donne della primavera araba”.
mercoledì 3 ottobre 2012
IN BOCCA AL LUPO O IN PASTO AI LUPI?
In risposta all'intervento dell'amico Antonio La Palerma.
Sono doverose da parte mia due parole in merito alla tua scelta: se veramente questo è quello che vuoi ti auguro un “in bocca al lupo” ... perché è proprio in pasto ai lupi che sei andato a finire! Ricordati queste parole: da qui a poco tempo questo blog, ch’è stato l'unico mezzo d'informazione non di parte per i cittadini roccellesi in questi ultimi tempi, e che ti ha contraddistinto come persona seria, rispettosa e interessata ai tuoi compaesani, che tutti noi abbiamo apprezzato per la sua sincerità, non ci sarà più.
Si perché ho imparato a mie spese che la politica prima ti assorbe come una spugna e poi ti strizza per bene.
Tu sei stato una persona scomoda in quanto una voce fuori dal coro. Ora sarai anche tu uno dei tanti … “signora mi votati? Ca vi conzu a strata!”.
Spero comunque con tutto il cuore di sbagliarmi. Un’ abbraccio affettuoso.
Antonio La Palerma.
Caro Antonio, la tua può essere un’ipotesi che si potrebbe verificare anche se, naturalmente, neanch’io mi auguro che accada.
Quando qualche anno fa ho fondato con altre persone l’associazione “Roccella in movimento” sono partito con tanti buoni propositi ed entusiasmo ma un mio amico fraterno, come lo hai fatto tu adesso, mi ha predetto che non sarebbe durata molto…ed ha indovinato!
Chi mi conosce sa bene che il mio punto fermo è la condivisione delle idee. Io sono pronto a rispettare, contribuire e sacrificarmi per portare avanti le idee che fanno parte di un progetto, a costo 'però che dentro ci siano anche le mie idee che, come detto in precedenza, sono, principalmente, sostenere in ogni modo le persone più svantaggiate del nostro paese e la seria costruzione di un progetto turistico produttivo, con la partecipazione, l’esperienza e le idee dei roccellesi che vogliono dare un contributo per il proprio paese, per la sua valorizzazione (e qui il lavoro non manca visto che occorre far conciliare: mezzi di comunicazione, servizi turistici, accoglienza, promozione, itinerari, manifestazioni, ambiente, valorizzazione attività produttive e prodotti tipici, ecc.) con l’obiettivo di allungare il più possibile la stagione con pacchetti e promozioni anche per un turismo internazionale.
Il tutto parte dalla piena consapevolezza di avere un territorio dalle grandi potenzialità (naturalistica, storica, culturale, enogastronomica), ma che non viene sfruttato neanche in minima parte di quanto invece si potrebbe.
E tutto questo indipendentemente dall’esito delle prossime elezioni amministrative, perché il progetto deve iniziare a prendere piede adesso, e adesso occorre iniziare a rendere partecipi i roccellesi che hanno dentro il loro cuore e spirito qualcosa da dare per il proprio paese.
martedì 2 ottobre 2012
UN'OCCASIONE PERSA PER LE CONFRATERNITE DELLA DIOCESI
Davvero un peccato per la poca partecipazione al 14° Raduno Diocesano delle Confraternite che si è tenuto Domenica 30 settembre nell'accogliente cornice montana di Ciminà.
Eppure alla vigilia c'era stata l'esortazione da parte del presidente diocesano delle Confraternite, il dr. Vito Crinò, con l'invito esplicito alle numerose Confraternite presenti sul territorio (una, a volte due, Confraternite per paese) di partecipare numerosi per una giornata di Festa, di confronto e condivisione.
Ed invece pochissime sono state le adesioni, ed è stato un vero peccato perchè chi ci è stato ha vissuto una giornata di grande fraternità, ricca di momenti di riflessione, esempi da attingere e mettere in pratica nelle nostre famiglie, nella società, nella vita di tutti i giorni.
Messaggi lanciati da autorevoli relatori che hanno saputo comunicare "La parola di Dio nel cammino di fede" attraverso dei passaggi del Vangelo che bene si applicano nella nostra vita, spiegati con sapienza e trasporto da Madre Mirella Muia, eremita dell'eremo di Monserrato - Gerace (durante la sua relazione la chiesa è stata immersa in un impressionante silenzio di riflessione, culminato poi con un lunghissimo applauso di riconoscenza!), e dal giovane parroco di Caulonia Don Fabrizio Cotardo. Mentre una eccezionale esperienza di vita immersa tra la professione di medico e la fermezza della Fede è stata data dal Dr. Antonio Blefari del reparto anestesia e rianimazione dell'ospedale Civile di Locri.
Ed ancora gli interventi di Antonio Pontoriero, coordinatore regionale delle Confraternite, Don Giuseppe Barbaro, assistente spirituale dell'Unione Diocesana Confraternite Locri- Gerace, oltre che del parroco di Ciminà Don Domenico Tropiano e del Dr. Crinò che si sono soffermati sull'importanza delle Confraternite sul territorio come associazioni laiche che operano a stretto contatto con le parrocchie, anche se in qualche caso manca la dovuta formazione, e spesso la Confraternita si identifica soltanto come un'associazione che si occupa dell'organizzazione delle feste.
Incisivi anche gli interventi del sindaco di Ciminà Domenico Polifroni e dell'unica consigliere provinciale di Reggio Calabria donna, la dr.ssa Alessandra Maria Polimeno, di recente nomina nella Consulta "Pari Opportunità" dell'Unione delle Province d'Italia.
E naturalmente non è mancata l'intensa testimonianza di Padre Francesco Carlino, mariologo della Chiesa Matrice di Roccella, che, con le sue infinite citazioni, ha rilasciato una grande lezione teologica basata sul perdono e sull'invito a leggere e riflettere sul contenuto delle Sacre Scritture prima di dare giudizi sugli altri e sugli Organi della Chiesa.
E su questa linea si è intrattenuto pure Monsignor Morosini nell'Omelia esortando le persone cristiane di qualsiasi ordine di stare vicini agli Organi Ecclesiastici, difendere e reagire quando si parla per luoghi comuni o si fa troppa demagogia, specie gli organi di stampa; un invito a reagire con la denuncia quando veniamo a conoscenza che persone malavitose si vogliono infiltrare nelle nostre aggregazioni che hanno una storia lunga 150 anni e che sono simbolo e messaggeri di fraternità.
Al termine della S. Messa, il sindaco, la Confraternita dell'Immacolata e la Proloco di Ciminà hanno offerto a tutti i partecipanti un gustoso e ricco ristoro con pietanze e dolci fatti in casa, oltre che un rinfresco con "di tutto e di più".
In chiusura, nel pomeriggio, si è tenuto il "Cammino di fraternità", ossia la sfilata delle Confraternite con gli abiti tradizionali e i gonfaloni.
L'Arciconfraternita di San Giuseppe di Roccella, con a capo il priore Luigi Cotrona, è stata una delle poche ben rappresentata con tanti confratelli e consorelle presenti al raduno.
Un'occasione persa per chi non c'è stato, e un'intensa giornata ricca di contenuti che rimarrà sicuramente nella mente e nel cuore di tutti i partecipanti chè hanno potuto veramente saggiare lezioni di intensa cultura teologica e di umanità che, seppur non sono stato bravo qui a sintetizzare, hanno avuto la capacità di trasformare animo e spirito.
Eppure alla vigilia c'era stata l'esortazione da parte del presidente diocesano delle Confraternite, il dr. Vito Crinò, con l'invito esplicito alle numerose Confraternite presenti sul territorio (una, a volte due, Confraternite per paese) di partecipare numerosi per una giornata di Festa, di confronto e condivisione.
Ed invece pochissime sono state le adesioni, ed è stato un vero peccato perchè chi ci è stato ha vissuto una giornata di grande fraternità, ricca di momenti di riflessione, esempi da attingere e mettere in pratica nelle nostre famiglie, nella società, nella vita di tutti i giorni.
Messaggi lanciati da autorevoli relatori che hanno saputo comunicare "La parola di Dio nel cammino di fede" attraverso dei passaggi del Vangelo che bene si applicano nella nostra vita, spiegati con sapienza e trasporto da Madre Mirella Muia, eremita dell'eremo di Monserrato - Gerace (durante la sua relazione la chiesa è stata immersa in un impressionante silenzio di riflessione, culminato poi con un lunghissimo applauso di riconoscenza!), e dal giovane parroco di Caulonia Don Fabrizio Cotardo. Mentre una eccezionale esperienza di vita immersa tra la professione di medico e la fermezza della Fede è stata data dal Dr. Antonio Blefari del reparto anestesia e rianimazione dell'ospedale Civile di Locri.
Ed ancora gli interventi di Antonio Pontoriero, coordinatore regionale delle Confraternite, Don Giuseppe Barbaro, assistente spirituale dell'Unione Diocesana Confraternite Locri- Gerace, oltre che del parroco di Ciminà Don Domenico Tropiano e del Dr. Crinò che si sono soffermati sull'importanza delle Confraternite sul territorio come associazioni laiche che operano a stretto contatto con le parrocchie, anche se in qualche caso manca la dovuta formazione, e spesso la Confraternita si identifica soltanto come un'associazione che si occupa dell'organizzazione delle feste.
Incisivi anche gli interventi del sindaco di Ciminà Domenico Polifroni e dell'unica consigliere provinciale di Reggio Calabria donna, la dr.ssa Alessandra Maria Polimeno, di recente nomina nella Consulta "Pari Opportunità" dell'Unione delle Province d'Italia.
E naturalmente non è mancata l'intensa testimonianza di Padre Francesco Carlino, mariologo della Chiesa Matrice di Roccella, che, con le sue infinite citazioni, ha rilasciato una grande lezione teologica basata sul perdono e sull'invito a leggere e riflettere sul contenuto delle Sacre Scritture prima di dare giudizi sugli altri e sugli Organi della Chiesa.
E su questa linea si è intrattenuto pure Monsignor Morosini nell'Omelia esortando le persone cristiane di qualsiasi ordine di stare vicini agli Organi Ecclesiastici, difendere e reagire quando si parla per luoghi comuni o si fa troppa demagogia, specie gli organi di stampa; un invito a reagire con la denuncia quando veniamo a conoscenza che persone malavitose si vogliono infiltrare nelle nostre aggregazioni che hanno una storia lunga 150 anni e che sono simbolo e messaggeri di fraternità.
Al termine della S. Messa, il sindaco, la Confraternita dell'Immacolata e la Proloco di Ciminà hanno offerto a tutti i partecipanti un gustoso e ricco ristoro con pietanze e dolci fatti in casa, oltre che un rinfresco con "di tutto e di più".
In chiusura, nel pomeriggio, si è tenuto il "Cammino di fraternità", ossia la sfilata delle Confraternite con gli abiti tradizionali e i gonfaloni.
L'Arciconfraternita di San Giuseppe di Roccella, con a capo il priore Luigi Cotrona, è stata una delle poche ben rappresentata con tanti confratelli e consorelle presenti al raduno.
Un'occasione persa per chi non c'è stato, e un'intensa giornata ricca di contenuti che rimarrà sicuramente nella mente e nel cuore di tutti i partecipanti chè hanno potuto veramente saggiare lezioni di intensa cultura teologica e di umanità che, seppur non sono stato bravo qui a sintetizzare, hanno avuto la capacità di trasformare animo e spirito.
domenica 30 settembre 2012
SOGNANDO IL "GIARDINO DELLE MERAVIGLIE"
di Domenico Spanò Fonte: http://www.radiocivetta.eu/
Come un sogno di una notte, non di mezza, (di shakespeariana memoria) ma di fine estate, il 31 Agosto 2012 si è tenuto un importante convegno intitolato: “ Vitigni autoctoni della Calabria - una risorsa per il nostro territorio”. L’evento organizzato dalle Cantine Lavorata, si è svolto nella suggestiva location della Piazza antistante il Santuario di Maria S.S. delle Grazie in Roccella Jonica, incastonata tra i costoni rocciosi color ocra su cui vi regna sovrano nelle prossimità il Castello costruito dagli Angioini, simbolo incontrastato della cittadina marina.
A presenziare il convegno da protagonisti: Il Dott. Giacomo Giovinazzo - Direttore Capo Promozione Prodotti Agro alimentari della Regione Calabria ;
il Senatore Sisinio Zito – Vice Sindaco del Comune di Roccella Jonica e Presidente dell’Associazione Cultura Jonica;
Danilo Lavorata – Imprenditore vinicolo e moderatore della serata che ha offerto la degustazione dei vini prodotti dalle Cantine Lavorata ed esportati in tutto il mondo;
Prof.Orlando Sculli – Docente, Membro dell’Associazione Patriarchi della Natura ed Esperto di Agronomia e Viticultura della Calabria.
In questa piacevole serata si è parlato molto di sogni, ma proprio di sogni importanti e della possibilità che alcune volte i sogni possono divenire realtà se alla base vi sono fondamenta solide di credibilità, convinzione e duro lavoro.
ll Prof. Orlando Sculli ha esposto e messo in visione ai numerosi partecipanti al convegno ben 150 tipologie di Uve Autoctone della Calabria ricavate dal Parco della Biodiversità di Ferruzzano, nel quale sono state riprodotte viti provenienti da tutta l’area Grecanica con svariati e rari esemplari tra i quali: lo Zibibbo rosso di Caulonia, la Corniola-la Malvasia e la Insolia di Ferruzzano, la Ruggine di Brancaleone, la Prunesta longuta di Molochio, l’Occhio di gatto di S.Giovanni, il Greco ed il Mantonico di Bianco, la Pedilonga di Gerace, la Nigrazza di Palizzi, l’Aglianica nera di Planura, Il Cuore di cane di Melito P.S., la Virdità di prunara di Molochio e così via; tutte rarità e prelibatezze della fruttuosa terra Calabra, gelosamente coltivate e curate con la massima dedizione e attenzione dal Prof.Sculli in persona.
Proprio da qui da questo “Parco casareccio” nasce l’idea e l’esigenza di creare una sorta di Giardino delle Meraviglie che potesse raccogliere, riprodurre e catalogare tutte le diversità vinicole e non del territorio Calabro, definendo così una sorta di Banca del Genoplasma dove poter conservare in vivo ed in vitro tutto il patrimonio delle specie vegetali vinicole ed agro - alimentari della Calabria.
L’attenzione del dibattito durante il convegno, tra i membri invitati, si è snodato e sviluppato sulla possibilità di realizzare assolutamente e, forse come giusto che sia, questo Giardino delle Meraviglie nei terreni di uno dei comuni della Calabria, dove le proprietà del terreno stesso ed il clima favorirebbero lo sviluppo spontaneo e biologico delle varie specie riprodotte e conservate con cura.
Il Prof. Sculli ha esposto chiaramente e con enfasi questo progetto, questo sogno comune, le motivazioni e l’importanza, la credibilità , evidenziando però non poche perplessità e difficoltà a realizzarlo appunto in territorio Calabro, poiché sono molteplici le problematiche e le situazioni poco favorevoli dal punto di vista economico, organizzativo, burocratico, nonché sin ora una certa indifferenza e staticità da parte delle Istituzioni interpellate a livello Comunale, Provinciale e Regionale.
Come un sogno di una notte, non di mezza, (di shakespeariana memoria) ma di fine estate, il 31 Agosto 2012 si è tenuto un importante convegno intitolato: “ Vitigni autoctoni della Calabria - una risorsa per il nostro territorio”. L’evento organizzato dalle Cantine Lavorata, si è svolto nella suggestiva location della Piazza antistante il Santuario di Maria S.S. delle Grazie in Roccella Jonica, incastonata tra i costoni rocciosi color ocra su cui vi regna sovrano nelle prossimità il Castello costruito dagli Angioini, simbolo incontrastato della cittadina marina.
A presenziare il convegno da protagonisti: Il Dott. Giacomo Giovinazzo - Direttore Capo Promozione Prodotti Agro alimentari della Regione Calabria ;
il Senatore Sisinio Zito – Vice Sindaco del Comune di Roccella Jonica e Presidente dell’Associazione Cultura Jonica;
Danilo Lavorata – Imprenditore vinicolo e moderatore della serata che ha offerto la degustazione dei vini prodotti dalle Cantine Lavorata ed esportati in tutto il mondo;
Prof.Orlando Sculli – Docente, Membro dell’Associazione Patriarchi della Natura ed Esperto di Agronomia e Viticultura della Calabria.
In questa piacevole serata si è parlato molto di sogni, ma proprio di sogni importanti e della possibilità che alcune volte i sogni possono divenire realtà se alla base vi sono fondamenta solide di credibilità, convinzione e duro lavoro.
ll Prof. Orlando Sculli ha esposto e messo in visione ai numerosi partecipanti al convegno ben 150 tipologie di Uve Autoctone della Calabria ricavate dal Parco della Biodiversità di Ferruzzano, nel quale sono state riprodotte viti provenienti da tutta l’area Grecanica con svariati e rari esemplari tra i quali: lo Zibibbo rosso di Caulonia, la Corniola-la Malvasia e la Insolia di Ferruzzano, la Ruggine di Brancaleone, la Prunesta longuta di Molochio, l’Occhio di gatto di S.Giovanni, il Greco ed il Mantonico di Bianco, la Pedilonga di Gerace, la Nigrazza di Palizzi, l’Aglianica nera di Planura, Il Cuore di cane di Melito P.S., la Virdità di prunara di Molochio e così via; tutte rarità e prelibatezze della fruttuosa terra Calabra, gelosamente coltivate e curate con la massima dedizione e attenzione dal Prof.Sculli in persona.
Proprio da qui da questo “Parco casareccio” nasce l’idea e l’esigenza di creare una sorta di Giardino delle Meraviglie che potesse raccogliere, riprodurre e catalogare tutte le diversità vinicole e non del territorio Calabro, definendo così una sorta di Banca del Genoplasma dove poter conservare in vivo ed in vitro tutto il patrimonio delle specie vegetali vinicole ed agro - alimentari della Calabria.
L’attenzione del dibattito durante il convegno, tra i membri invitati, si è snodato e sviluppato sulla possibilità di realizzare assolutamente e, forse come giusto che sia, questo Giardino delle Meraviglie nei terreni di uno dei comuni della Calabria, dove le proprietà del terreno stesso ed il clima favorirebbero lo sviluppo spontaneo e biologico delle varie specie riprodotte e conservate con cura.
Il Prof. Sculli ha esposto chiaramente e con enfasi questo progetto, questo sogno comune, le motivazioni e l’importanza, la credibilità , evidenziando però non poche perplessità e difficoltà a realizzarlo appunto in territorio Calabro, poiché sono molteplici le problematiche e le situazioni poco favorevoli dal punto di vista economico, organizzativo, burocratico, nonché sin ora una certa indifferenza e staticità da parte delle Istituzioni interpellate a livello Comunale, Provinciale e Regionale.
sabato 29 settembre 2012
QUI GATTA CI COVA
Con una Determina di Giunta Comunale, e precisamente la n. 55 del 15 marzo 2012 (che non si trova negli archivi online), e successiva pubblicazione n. 211 del 28.06.2012, è stato approvato un regolamento per la mobilità esterna volontaria, ossia il "passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse". In sostanza - cosi come si legge nell'articolo 2 del suddetto Regolamento - la Giunta Comunale in sede di programmazione del fabbisogno di personale o con successivi atti programmatori, può prevedere la copertura di uno o più posti presenti nella propria dotazione organica con assunzione a tempo indeterminato, a tempo pieno o part-time, attraverso la mobilità volontaria da altre Amministrazioni.
L'articolo 3, poi, specifica, in merito, come potranno avvenire le assunzioni tramite mobilità volontaria: 1) mediante accoglimento diretto di richiesta di interscambio con altre Amministrazioni Pubbliche tra personale appartenente alla medesima Categoria e Profilo professionale; 2)mediante emanazione di apposito Bando di mobilità da pubblicizzare per almeno 15 giorni sul Sito Istituzionale dell’Ente, al competente Centro per l’Impiego e all’Albo Pretorio.
Chi vuole vedersi tutti il regolamento ecco il link http://94.95.56.149/gestdoc/FileGestdoc/S2424/Regolamento%20Mobilita%20Volontaria$000000000770$20120628124515[11752].pdf
Io mi fermo qui... perchè poi il regolamento specifica i requisiti per le procedure di selezione finalizzate alla mobilità e questi requisiti siamo convinti non interessano ne ai lettori ne alla Giunta Comunale visto che siamo convinti che l'assunzione secondo bando (2) non è d'interesse di chi ha scopiazzato questo Regolamento niente di meno che dal Comune di Montefranco...(considerata la svista di chi ha battuto il Regolamento del Comune di Roccella e si è dimenticato di eliminare in una parte la dicitura del Comune di Montefranco - Terni).
Adesso le domande sorgono spontanee: da quando e in che ruolo il Comune di Roccella ha bisogno di nuovo personale per il suo organico? Il patto di stabilità ci consente di poter fare nuove assunzioni? E se si perchè è necessario che vengano delle professionalità da altri Enti? Perchè mai è necessario utilizzare questo tipo di assunzioni quando si è sempre detto che i primi a dover essere assunti nell'organico comunale sono gli LSU e LPU?
Qui gatta ci cova!!!
Tutto questo a me appare come il chiaro intento di agevolare un'assunzione con lo scopo di esaudire il "favore" verso qualcuno.
Quindi appena vedremo qualche viso nuovo gironzolare fra le stanze del nostro Comune... si capirà subito, attraverso il suo nome, cognome, provenienza e coniuge di..., se effettivamente il sottoscritto ha ragione o dico fandonie.
Se questo sopruso legalizzato si è verificato o si verificasse in questi giorni, prego chi ne verrà primo a conoscenza di farmelo sapere anche sotto forma di anonimato. Grazie.
Il Porto centrerà qualcosa con questa storia? |
Chi vuole vedersi tutti il regolamento ecco il link http://94.95.56.149/gestdoc/FileGestdoc/S2424/Regolamento%20Mobilita%20Volontaria$000000000770$20120628124515[11752].pdf
Io mi fermo qui... perchè poi il regolamento specifica i requisiti per le procedure di selezione finalizzate alla mobilità e questi requisiti siamo convinti non interessano ne ai lettori ne alla Giunta Comunale visto che siamo convinti che l'assunzione secondo bando (2) non è d'interesse di chi ha scopiazzato questo Regolamento niente di meno che dal Comune di Montefranco...(considerata la svista di chi ha battuto il Regolamento del Comune di Roccella e si è dimenticato di eliminare in una parte la dicitura del Comune di Montefranco - Terni).
Adesso le domande sorgono spontanee: da quando e in che ruolo il Comune di Roccella ha bisogno di nuovo personale per il suo organico? Il patto di stabilità ci consente di poter fare nuove assunzioni? E se si perchè è necessario che vengano delle professionalità da altri Enti? Perchè mai è necessario utilizzare questo tipo di assunzioni quando si è sempre detto che i primi a dover essere assunti nell'organico comunale sono gli LSU e LPU?
Qui gatta ci cova!!!
Tutto questo a me appare come il chiaro intento di agevolare un'assunzione con lo scopo di esaudire il "favore" verso qualcuno.
Quindi appena vedremo qualche viso nuovo gironzolare fra le stanze del nostro Comune... si capirà subito, attraverso il suo nome, cognome, provenienza e coniuge di..., se effettivamente il sottoscritto ha ragione o dico fandonie.
Se questo sopruso legalizzato si è verificato o si verificasse in questi giorni, prego chi ne verrà primo a conoscenza di farmelo sapere anche sotto forma di anonimato. Grazie.
venerdì 28 settembre 2012
RIFORMULIAMO L'APPELLO AI ROCCELLESI LABORIOSI
All'inizio dell'estate l'amica Anna Grollino attraverso le pagine di questo blog aveva formulato un invito rivolto a tutti i "roccellesi laboriosi" affinchè si prenda coscienza che viviamo si in un meraviglioso territorio ma, purtroppo, non abbastanza valorizzato.
L'appello era quello di cercare di mettere insieme le sinergie dei roccellesi di "buona volontà" e lungimiranti "per fare in modo di valorizzare ciò che la natura ci ha donato per poter trarre un reddito, non solo personale ma anche collettivo. "Sarebbe utile - scriveva Anna -aprire le porte al dialogo per cercare di capire su cosa potremmo insieme intervenire, quali iniziative intraprendere, cosa il nostro territorio può offrire".
L'invito lanciato il 7 Agosto ha avuto oltre 500 contatti e soprattutto ha avuto il privilegio di essere sostenuto oltre che dal sottoscritto da due preparati e appassionati giovani roccellesi che hanno supportato l'articolo mettendosi a disposizione dell'idea della signora Anna.
Matteo Infusino ha sottolineato il pensiero che occorrerebbe affondare i colpi sui servizi turistici a tutt'oggi molto latitanti: "la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e storiche deve necessariamente puntare ad attirare il villeggiante desideroso di conoscere nuovi territori, nuove usanze e nuova gente ma per far ciò bisogna sviluppare un piano di lavoro concreto e sinergico con investimenti e politiche mirate e soprattutto meno parole vanagloriose".
Roberto Nardi, invece, ci ha tenuto a riferire che l’idea lanciata dalla signora Anna non è solo un pensiero, ma può e dovrà diventare concretezza, se veramente amiamo la nostra terra e vogliamo andare avanti: "pertanto io approvo e parteciperò all’iniziativa lodevole della signora Anna, e dico pure che bisognerà essere supportati da una valida equipe di esperti, se vogliamo che le nostre soluzioni si trasformino in realtà".
Questo nuovo appello viene lanciato per dare modo a chi al primo invito ha tentennato nel farsi avanti, di farlo adesso... Per capire se ci sono i presupposti per organizzare un incontro per discutere insieme delle possibili opportunità e prospettive. Attendiamo quindi il vostro contatto.
L'appello era quello di cercare di mettere insieme le sinergie dei roccellesi di "buona volontà" e lungimiranti "per fare in modo di valorizzare ciò che la natura ci ha donato per poter trarre un reddito, non solo personale ma anche collettivo. "Sarebbe utile - scriveva Anna -aprire le porte al dialogo per cercare di capire su cosa potremmo insieme intervenire, quali iniziative intraprendere, cosa il nostro territorio può offrire".
L'invito lanciato il 7 Agosto ha avuto oltre 500 contatti e soprattutto ha avuto il privilegio di essere sostenuto oltre che dal sottoscritto da due preparati e appassionati giovani roccellesi che hanno supportato l'articolo mettendosi a disposizione dell'idea della signora Anna.
Matteo Infusino ha sottolineato il pensiero che occorrerebbe affondare i colpi sui servizi turistici a tutt'oggi molto latitanti: "la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e storiche deve necessariamente puntare ad attirare il villeggiante desideroso di conoscere nuovi territori, nuove usanze e nuova gente ma per far ciò bisogna sviluppare un piano di lavoro concreto e sinergico con investimenti e politiche mirate e soprattutto meno parole vanagloriose".
Roberto Nardi, invece, ci ha tenuto a riferire che l’idea lanciata dalla signora Anna non è solo un pensiero, ma può e dovrà diventare concretezza, se veramente amiamo la nostra terra e vogliamo andare avanti: "pertanto io approvo e parteciperò all’iniziativa lodevole della signora Anna, e dico pure che bisognerà essere supportati da una valida equipe di esperti, se vogliamo che le nostre soluzioni si trasformino in realtà".
Questo nuovo appello viene lanciato per dare modo a chi al primo invito ha tentennato nel farsi avanti, di farlo adesso... Per capire se ci sono i presupposti per organizzare un incontro per discutere insieme delle possibili opportunità e prospettive. Attendiamo quindi il vostro contatto.
mercoledì 26 settembre 2012
LE RAGIONI DELLA MIA SCELTA
Domenica scorsa si è tenuto il Congresso del Circolo Democratico di Roccella Jonica con l'elezione a nuovo segretario dell'on. Domenico Bova. Nella lista che ha sostenuto il nuovo segretario ci sono Teresa Lombardo, Daniela Iervasi, Vincenzo Vigliarolo, Tina Carella, Giuseppe Condorelli ed il sottoscritto.
Non l'ho mai riferito in maniera esplicita ma credo che in diverse circostanze si sia notata la mia simpatia verso le idee di sinistra con la predisposizione al pensiero che "si sta bene se anche gli altri stanno un po' bene", solo per dirne una di nozioni basate sulla solidarietà e gli occhi rivolti verso i più deboli.
Ma, valori a parte, ci sono anche altre convinzioni che in tutta la mia esperienza nel sociale e in questi tre anni di "battaglie" attraverso questo blog a favore della trasparenza, della politica partecipata e rivolta al bene comune, mi hanno convinto a fare la scelta di entrare nel direttivo di questa nuova squadra politica diretta dall' on. Mimmo Bova.
Partiamo dall'inizio:
Oltre che in questo blog, in due anni di collaborazione con il giornale 'a Città, il sottoscritto ha trattato temi scottanti sempre con una terminologia diretta, raccontando l'osservazione della realtà e delle verità anche dolenti che sarebbero potute essere scomode per qualcuno. Ed invece mai nessuna censura, sempre la massima fiducia da parte dell'affiatata famiglia che si è creata con tutti i componenti del giornale, portato avanti con determinazione dal Circolo Democratico roccellese arrivando a distribuire oltre mille copie per ogni numero.
Essere stato accolto nelle mie idee, oltre che dai tantissimi lettori del blog anche dal gruppo dei Democratici di Roccella, ha rappresentato per me un grande motivo di soddisfazione, e pian piano ho preso consapevolezza che le argomentazioni che porto avanti non sono cosi tanto fuori luogo anzi rappresentano l'altra faccia di una medaglia, in un paese che ci vogliono far credere sia un'isola felice quando poi dietro c'è solo un regime che usa la politica per affari personali e per gli interessi di una ristretta cerchia dei compari.
Ho quindi seguito il consiglio dei tanti amici che in questi anni mi hanno dimostrato la loro solidarietà, dicendomi però che "na nuci 'nto saccu non faci scrusciu" e che è inutile fare il Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento. Proprio io che sono il primo a sostenere che il progresso si compie quando le idee vengono realizzate con il contributo e la partecipazione di quante più persone possibili che ci credono al cambiamento attraverso progetti ben focalizzati nella loro attuazione.
Mai situazione migliore di questa si poteva prospettare. Una persona con un bagaglio di esperienza politica non indifferente, per tre legislature deputato della Repubblica, già sindaco del paese e per tantissimi anni consigliere comunale, un politico che ha sempre lavorato per gli altri e mai per se stesso (per questo forse non sono noti ai più i benefici del frutto del suo lavoro), con iniziative di grosso spessore a livello nazionale e locale, che si rimette in gioco e da spazio a un gruppo di giovani "fuori dal sistema" che vivono il paese in maniera appassionata, e pronto a trasmettere tutta la sua esperienza ma anche pronto e disponibile ad ascoltare e accogliere tutte le idee da ogni direzione; ed ancora un gruppo di attivisti esperti del partito con il più grande desiderio di far riavvicinare i cittadini alla politica, tutti quei giovani e meno giovani che hanno a cuore realmente le sorti del paese non solo nell'apparenza ma nel concreto, ed hanno voglia di esprimere il loro pensiero che finora, invece, è stato soffocato.
Ecco perchè all'invito dell'on. Mimmo Bova, non potevo tirarmi indietro nonostante il poco tempo che mi lascia il mio lavoro; se avessi rifiutato non avrebbe avuto senso tutto il mio dibattermi in queste discussioni del blog.
Perchè, nonostante ho rispedito al mittente le accuse di chi mi diceva che io mi nascondo dietro a un computer (visto che, nonostante il mio poco tempo, socializzo e mi confronto con i roccellesi forse più di tutti i consiglieri messi insieme), sono della convinzione che in rete si possono creare momenti costruttivi di discussione, ma la politica è confronto diretto, scambio di opinioni ed esperienze, dialogo, progettazione e azione sul campo.
Un'ultima considerazione: il fatto che finora sia stato solo un semplice cittadino, per gli amministratori locali questo ha rappresentato un alibi per cui non necessariamante sono stati in dovere di rispondere alle mie interrogazioni (vedi le dieci domande al vicesindaco, la richiesta di delucidazioni in merito all'anticipazione di cassa per 20 mila euro a favore dell'Associazione Culturale Jonica, le mancate risposte alle mie denunce contro la sporcizia e le erbacce dell'asilo nido e delle scuole materne, oltre naturalmente alla grande accusa contro il vergognoso abbandono totale del parco collina del castello, fino all'ultima richiesta di spiegazioni non rilasciate sulla prospettiva di una nuova strada che da Pistonello colleghi via C. Colombo in considerazione del lavori in atto sulla collina di Pignatellis). Oggi, che si è aperto un nuovo tavolo di discussione politica, con una fiammella di speranza che inizia a meglio alimentarsi per una nuova prospettiva e salto di qualità per Roccella, è necessario che molte incognite e sotterfugi di ciò che finora è stata "cosa loro", vengano allo scoperto e magari far chiarire il grosso sospetto che in molti abbiamo: "Roccella è veramente un'isola felice oppure il fatto che qui non succeda mai nulla ha altri risvolti?"
Ma il significato più forte di questa mia scelta sta nel fatto che le mie orecchie non vogliono più sentire che un amministratore perde le sue notti di sonno e sperpera un milione di euro per un improduttivo festival jazz, e un'altro che ha come idea di sviluppo per Roccella la produzione del sapone di casa con l'olio fritto dei roccellesi.
Il senso di questa mia scelta è duplice: stare vicino alle famiglie più bisognose e sfortunate e lavorare verso un importante e incisivo progetto turistico che veda il coinvolgimento e la partecipazione viva dei cittadini con le loro idee per l'organizzazione di una serie di servizi che ci permettano di fare finalmente il salto di qualità e consentire ai nostri giovani di trovare prospettive di crescita anche nella nostra terra.
Non so se ce la farò, ma la mia coscienza mi dice che ci devo tentare.
Non l'ho mai riferito in maniera esplicita ma credo che in diverse circostanze si sia notata la mia simpatia verso le idee di sinistra con la predisposizione al pensiero che "si sta bene se anche gli altri stanno un po' bene", solo per dirne una di nozioni basate sulla solidarietà e gli occhi rivolti verso i più deboli.
Ma, valori a parte, ci sono anche altre convinzioni che in tutta la mia esperienza nel sociale e in questi tre anni di "battaglie" attraverso questo blog a favore della trasparenza, della politica partecipata e rivolta al bene comune, mi hanno convinto a fare la scelta di entrare nel direttivo di questa nuova squadra politica diretta dall' on. Mimmo Bova.
Partiamo dall'inizio:
Oltre che in questo blog, in due anni di collaborazione con il giornale 'a Città, il sottoscritto ha trattato temi scottanti sempre con una terminologia diretta, raccontando l'osservazione della realtà e delle verità anche dolenti che sarebbero potute essere scomode per qualcuno. Ed invece mai nessuna censura, sempre la massima fiducia da parte dell'affiatata famiglia che si è creata con tutti i componenti del giornale, portato avanti con determinazione dal Circolo Democratico roccellese arrivando a distribuire oltre mille copie per ogni numero.
Essere stato accolto nelle mie idee, oltre che dai tantissimi lettori del blog anche dal gruppo dei Democratici di Roccella, ha rappresentato per me un grande motivo di soddisfazione, e pian piano ho preso consapevolezza che le argomentazioni che porto avanti non sono cosi tanto fuori luogo anzi rappresentano l'altra faccia di una medaglia, in un paese che ci vogliono far credere sia un'isola felice quando poi dietro c'è solo un regime che usa la politica per affari personali e per gli interessi di una ristretta cerchia dei compari.
Ho quindi seguito il consiglio dei tanti amici che in questi anni mi hanno dimostrato la loro solidarietà, dicendomi però che "na nuci 'nto saccu non faci scrusciu" e che è inutile fare il Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento. Proprio io che sono il primo a sostenere che il progresso si compie quando le idee vengono realizzate con il contributo e la partecipazione di quante più persone possibili che ci credono al cambiamento attraverso progetti ben focalizzati nella loro attuazione.
Mai situazione migliore di questa si poteva prospettare. Una persona con un bagaglio di esperienza politica non indifferente, per tre legislature deputato della Repubblica, già sindaco del paese e per tantissimi anni consigliere comunale, un politico che ha sempre lavorato per gli altri e mai per se stesso (per questo forse non sono noti ai più i benefici del frutto del suo lavoro), con iniziative di grosso spessore a livello nazionale e locale, che si rimette in gioco e da spazio a un gruppo di giovani "fuori dal sistema" che vivono il paese in maniera appassionata, e pronto a trasmettere tutta la sua esperienza ma anche pronto e disponibile ad ascoltare e accogliere tutte le idee da ogni direzione; ed ancora un gruppo di attivisti esperti del partito con il più grande desiderio di far riavvicinare i cittadini alla politica, tutti quei giovani e meno giovani che hanno a cuore realmente le sorti del paese non solo nell'apparenza ma nel concreto, ed hanno voglia di esprimere il loro pensiero che finora, invece, è stato soffocato.
Ecco perchè all'invito dell'on. Mimmo Bova, non potevo tirarmi indietro nonostante il poco tempo che mi lascia il mio lavoro; se avessi rifiutato non avrebbe avuto senso tutto il mio dibattermi in queste discussioni del blog.
Perchè, nonostante ho rispedito al mittente le accuse di chi mi diceva che io mi nascondo dietro a un computer (visto che, nonostante il mio poco tempo, socializzo e mi confronto con i roccellesi forse più di tutti i consiglieri messi insieme), sono della convinzione che in rete si possono creare momenti costruttivi di discussione, ma la politica è confronto diretto, scambio di opinioni ed esperienze, dialogo, progettazione e azione sul campo.
Un'ultima considerazione: il fatto che finora sia stato solo un semplice cittadino, per gli amministratori locali questo ha rappresentato un alibi per cui non necessariamante sono stati in dovere di rispondere alle mie interrogazioni (vedi le dieci domande al vicesindaco, la richiesta di delucidazioni in merito all'anticipazione di cassa per 20 mila euro a favore dell'Associazione Culturale Jonica, le mancate risposte alle mie denunce contro la sporcizia e le erbacce dell'asilo nido e delle scuole materne, oltre naturalmente alla grande accusa contro il vergognoso abbandono totale del parco collina del castello, fino all'ultima richiesta di spiegazioni non rilasciate sulla prospettiva di una nuova strada che da Pistonello colleghi via C. Colombo in considerazione del lavori in atto sulla collina di Pignatellis). Oggi, che si è aperto un nuovo tavolo di discussione politica, con una fiammella di speranza che inizia a meglio alimentarsi per una nuova prospettiva e salto di qualità per Roccella, è necessario che molte incognite e sotterfugi di ciò che finora è stata "cosa loro", vengano allo scoperto e magari far chiarire il grosso sospetto che in molti abbiamo: "Roccella è veramente un'isola felice oppure il fatto che qui non succeda mai nulla ha altri risvolti?"
Ma il significato più forte di questa mia scelta sta nel fatto che le mie orecchie non vogliono più sentire che un amministratore perde le sue notti di sonno e sperpera un milione di euro per un improduttivo festival jazz, e un'altro che ha come idea di sviluppo per Roccella la produzione del sapone di casa con l'olio fritto dei roccellesi.
Il senso di questa mia scelta è duplice: stare vicino alle famiglie più bisognose e sfortunate e lavorare verso un importante e incisivo progetto turistico che veda il coinvolgimento e la partecipazione viva dei cittadini con le loro idee per l'organizzazione di una serie di servizi che ci permettano di fare finalmente il salto di qualità e consentire ai nostri giovani di trovare prospettive di crescita anche nella nostra terra.
Non so se ce la farò, ma la mia coscienza mi dice che ci devo tentare.
sabato 22 settembre 2012
DUE AMBITI RICONOSCIMENTI AL PROF. SCARCIOLLA
Il Governatore dell’Accademia Internazionale Umanitaria Opere, il Prof. Dr. h.c. Acc. Mult. DATU Francesco Paolo Scarciolla, nato a Matera e residente in Roccella Jonica,ove in entrambe le regioni da molto tempo si prodica per aiutare i più sfortunati in tutto il mondo, ha ricevuto, dall’UNIVERSITY OF SIDDAHARTHA United Nations Recognized International University, una laurea Honoris Causa in “Doctor Of Philoshopy International Diplomacy & Humanity” e Dalla Chiesa Orthodoxus Universitas Ecclesiae il Titolo Honoris causa in “Em Ciencias Humanitasticas e Siociais".
Questi riconoscimenti inaspaspettati si aggiungono a tutti gli altri ricevuti negli ultimi tempi, che danno prestigio all’organizzazione dell’Accademia-AIUO e a i suoi iscriutti.
Molte persone raggiungono il Governatore telefonicamente e via email e facebook, per rinnovare la loro stima per quello che cerca tra mille difficoltà di portare avanti, tra l’altro senza aiuti economici dall’esterno.
Tutti i componenti dell’istituzione volontaristica hanno espresso il loro compiacimento per l’onore che il Prof. Scarciolla porta alla sua citta nativa e di adozione.
Nel Gennaio scorso anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ringraziato attraverso una lettera il prof. Scarciolla per la sua grande opera di volontariato.
Questi riconoscimenti inaspaspettati si aggiungono a tutti gli altri ricevuti negli ultimi tempi, che danno prestigio all’organizzazione dell’Accademia-AIUO e a i suoi iscriutti.
Molte persone raggiungono il Governatore telefonicamente e via email e facebook, per rinnovare la loro stima per quello che cerca tra mille difficoltà di portare avanti, tra l’altro senza aiuti economici dall’esterno.
Tutti i componenti dell’istituzione volontaristica hanno espresso il loro compiacimento per l’onore che il Prof. Scarciolla porta alla sua citta nativa e di adozione.
Nel Gennaio scorso anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha ringraziato attraverso una lettera il prof. Scarciolla per la sua grande opera di volontariato.
giovedì 20 settembre 2012
NUOVO SBARCO TRA ROCCELLA E GIOIOSA
Fonte: http://www.larivieraonline.com/
Ennesimo sbarco sulle coste della Locride, nel Reggino. Ai confini dei comuni di Roccella Jonica e Marina di Gioiosa, stipati a bordo di un peschereccio d’altura, con il motore ancora fumante dopo sei giorni di navigazione, fatto arenare appositamente dagli scafisti, sono sbarcati un centinaio di immigrati, di diversa etnìa ma in prevalenza afghani.
Nel gruppo, composto quasi esclusivamente da giovani famiglie, sono stati individuate 23 donne e 29 bambini, tra i quali alcuni con circa sei mesi circa d’età. Immediatamente soccorsi da alcuni medici volontari le loro condizioni sono state considerate discrete.
Solo una bambina, per precauzione è stata trasportata presso l’ospedale di Locri per gli opportuni accertamenti. Ma da notizie trapelate sembra che in molti abbiano tentato la fuga percorrendo la linea ferrata mentre altri sono stati successivamente rintracciati lungo la strada statale 106 nei pressi del Comune di Caulonia.
Gli immigrati sono stati tutti trasferiti presso il centro d’accoglienza di Via Giardini a Roccella Jonica, dove sono attivi i volontari della Protezione Civile e delle Croce Rossa.
Ennesimo sbarco sulle coste della Locride, nel Reggino. Ai confini dei comuni di Roccella Jonica e Marina di Gioiosa, stipati a bordo di un peschereccio d’altura, con il motore ancora fumante dopo sei giorni di navigazione, fatto arenare appositamente dagli scafisti, sono sbarcati un centinaio di immigrati, di diversa etnìa ma in prevalenza afghani.
Nel gruppo, composto quasi esclusivamente da giovani famiglie, sono stati individuate 23 donne e 29 bambini, tra i quali alcuni con circa sei mesi circa d’età. Immediatamente soccorsi da alcuni medici volontari le loro condizioni sono state considerate discrete.
Solo una bambina, per precauzione è stata trasportata presso l’ospedale di Locri per gli opportuni accertamenti. Ma da notizie trapelate sembra che in molti abbiano tentato la fuga percorrendo la linea ferrata mentre altri sono stati successivamente rintracciati lungo la strada statale 106 nei pressi del Comune di Caulonia.
Gli immigrati sono stati tutti trasferiti presso il centro d’accoglienza di Via Giardini a Roccella Jonica, dove sono attivi i volontari della Protezione Civile e delle Croce Rossa.
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.