Fonte: http://www.amolamusica.it/
Questo concerto “non sa da fa”… con una immagine manzoniana potremmo associare i Bravi al popolo calabrese, ma dietro ai Bravi stavolta c’è… “don Venditti“!
L’organizzazione del concerto ha comunicato l’annullamento definitivo della data di Vibo Valentia dell’Unica Tour dell’artista romano.
Un comunicato scarno, in cui si annuncia:
“Alla luce dei recenti fatti e del clima che si è creato, con proteste e minacce personali all’artista, l’organizzazione del concerto ed il promoter locale hanno deciso di sospendere il concerto di Antonello Venditti, previsto per il 28 Settembre a Vibo Valentia.”
Il popolo calabrese festeggia la vittoria, le ”proteste” di cui parla il promoter ci sono state, ma questa terra, purtroppo anche terra di ‘ndrangheta, non è soltanto una terra minacciosa…
A provocare i calabresi era stato lo stesso Antonello Venditti durante un concerto, a Marsala, quando il cantante fu immortalato in un filmato (finito su YouTube) a parlare male della Calabria. Il popolo calabrese, indignato, rispose mostrando le bellezze di questa terra, che non sono solo le bellezze che la natura offre, ma è una terra di sapori, di profumi, di volti e mani rigate dal lavoro della terra e bruciate dal sole; una terra di tradizioni e anche di musica: Rino Gaetano; Mino Reitano; Mia Martini e Loredana Bertè; Sergio Cammariere; Lisa. …E’ la terra di Rino Gattuso, di Raoul Bova, di Gianni Versace (sono calabrese, e si intuisce!)… ci sono i “bravi”, ma c’è anche la brava gente.
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
sabato 15 settembre 2012
LA GRANDE FAMIGLIA DI GIUSEPPE
di Pino Curtale
Ieri sera è stata una bella serata,un pó fresca a dire il vero, ma ci riscaldava una grande emozione: il ricordare ancora una volta Giuseppe Russo e la sua attività.
E lui era lì, presente, in ognuno di noi; era lì sullo sfondo del palco, il suo volto, disegnato a matita in mezzo alle luci colorate, a guardare noi tutti, i suoi amici e i suoi affetti più cari, che da quando se n'è andato non se ne fanno una ragione.
Spero tanto che questo serva a spronarci per continuare, quando possibile, a realizzare tante di quelle cose che Giuseppe avrebbe voluto fare, magari piccole ma fatte con un cuore grande come il suo... Ed io saró sempre presente e pronto a dare il mio contributo.
Ciao Giú!
Il ritratto a matita di Giuseppe Russo sullo sfondo del palco . |
E lui era lì, presente, in ognuno di noi; era lì sullo sfondo del palco, il suo volto, disegnato a matita in mezzo alle luci colorate, a guardare noi tutti, i suoi amici e i suoi affetti più cari, che da quando se n'è andato non se ne fanno una ragione.
I cantanti che si sono esibiti ieri sera: Angela Maria Calcopietro, Giuseppe Salsetta, Erika Custoza e Francesca Badolato. |
E vi erano proprio tutti, timidi nell' avvicinarsi al palco, ma euforici e calorosi quando risuonava il suo nome nelle casse del service. Sembrava veramente una di quelle feste di casa, la sua famiglia, sorridente e forte come sempre, che ha voluto ci fossero anche le sue scoperte da "talent scout" quale lui era, e che grazie anche a lui ora godono di una piccola notorietá.
Giuseppe da lassú invece sapendo, e vedendo tutto, ha fatto in modo e sicuramente ha messo qualche buona parola col suo "diretto Superiore" , che tutti i nuvoloni brutti, neri e minacciosi, girassero al largo, e che brillassero le stelle... Ma, come ha riferito il bravo presentatore, una Stella brillava piú di tutte: LA SUA MAMMA.
Spero tanto che questo serva a spronarci per continuare, quando possibile, a realizzare tante di quelle cose che Giuseppe avrebbe voluto fare, magari piccole ma fatte con un cuore grande come il suo... Ed io saró sempre presente e pronto a dare il mio contributo.
Ciao Giú!
La bellissima foto con i familiari di Giuseppe e gli artisti della serata. |
Chiara, i veri disabili siamo noi: ciechi, sordi e muti.
di Paola Bottero da http://www.scirocconews.it/
Vuole andare avanti, vuole la laurea magistrale. È l’autunno 2011. Chi ha detto che volere è potere? Cogli rassegnazione, tra le righe del suo calvario per sostenere il primo esame del corso di laurea in “Scienze cognitive e processi decisionali”, Università statale di Milano, “Psicologia cognitiva”. Rassegnazione che passa in giudicato con la scelta di abbandonare l’università dopo il tentativo di sostenere il secondo esame, “Psicologia Sociale”. E dire che da docenti di psicologia ci si aspetterebbe qualcosa in più della forma e del rispetto delle regole.
La battaglia di una ragazza ipovedente e con difficoltà motorie per accedere alla specializzazione universitaria dopo aver conseguito la laurea triennale. Da Milano a Catanzaro, i muri che la burocrazia universitaria ha alzato per impedirle di esercitare un suo diritto
Ha gli occhi puliti e mobili, Chiara Ursino. Non possono sfuggirti anche se gli occhiali spessi, che cercano di rendere meno terribile la sua condizione di ipovedente, li coprono con inclemenza. È lucida, Chiara, mentre denuncia alle telecamere del TgR Calabria quello che ha già scritto sul blog di Giuseppe Certomà. Così lucida, così cosciente di ciò che dovrebbe essere un suo diritto, il diritto all’istruzione che le viene costantemente negato, da far sparire ogni dettaglio sulle sue disabilità. Ipovedente, con disabilità motorie, Chiara è «un essere umano, a cui è stata donata la vita, come tanti altri», così scrive di sé. E questo vedi attraverso lo schermo televisivo. Questo ti restituiscono le sue parole mentre rilascia la propria intervista a Pietro Melia. Umanità. Umanità profonda, assoluta.
Vai a cercare la sua denuncia. Chiara vive a Roccella Jonica (Rc) ed ha conseguito una laurea triennale in Educatore Professionale, Facoltà di Medicina dell’Università di Catanzaro. Una laurea triennale, non le basta.
Vuole andare avanti, vuole la laurea magistrale. È l’autunno 2011. Chi ha detto che volere è potere? Cogli rassegnazione, tra le righe del suo calvario per sostenere il primo esame del corso di laurea in “Scienze cognitive e processi decisionali”, Università statale di Milano, “Psicologia cognitiva”. Rassegnazione che passa in giudicato con la scelta di abbandonare l’università dopo il tentativo di sostenere il secondo esame, “Psicologia Sociale”. E dire che da docenti di psicologia ci si aspetterebbe qualcosa in più della forma e del rispetto delle regole.
giovedì 13 settembre 2012
I TALENTI DI "IO CANTO IN TOUR" RICORDANO IL LORO "PROMOTER" GIUSEPPE RUSSO
Presentata da Pino Gagliano che con Giuseppe ha condiviso tantissime esperienze radiofoniche, la serata vedrà come protagonisti Giuseppe Salsetta, cantante scoperto attraverso il talent scout di Amici e poi entrato a far parte dell'agenzia di spettacoli Remix, la bravissima cantante "nostrana" Francesca Badolato e la giovane stella nascente del panorama musicale italiano Angelamaria Calcopietro, entrambi partecipanti al Concorso di "Io canto in tour", Angelamaria ne è stata pure la vincitrice nella seconda edizione tenutasi nell'estate del 2009 davanti ad un presidente di giuria d'eccezione, ossia il cantante e attore teatrale Giò di Tonno.
E Giò di Tonno, nonostante sia impegnato in una tournèe all'estero, non farà mancare il suo grande affetto nei confronti di Giuseppe Russo, ed in qualche modo sarà presente anche lui sul palco domani sera per continuare cosi a far rimanere acceso il ricordo di una grande persona che manca in maniera incolmabile a tutta la nostra Comunità, e la sua assenza è, ancora oggi, a distanza di tre mesi, impossibile da immaginare e credere.
Questo grande bisogno che la nostra cittadina ha di ricordare il giovane Giuseppe Russo è sintomo che si vuole tenere d'esempio la sua laboriosità e le sue immense qualità umane e imprenditoriali per dimostrare che con la competenza, lo spirito di sacrificio e la lungimiranza, doti naturali di Giuseppe, si possono raggiungere anche i sogni più impossibili. E allora uno, dieci, cento volte Giuseppe Russo!
Giuseppe Russo insieme ad AngelaMaria Calcopietro nel corso di uno spettacolo della cantante nel suo paese. |
Dopo la riuscitissima serata dedicata all'amico Giuseppe Russo nel corso della "Notte Bianca" in cui tutti gli amici di Radio Roccella lo hanno ricordato con quell'acceso e luminoso sorriso che trasmette ottimismo e incoraggiamento, domani saranno i giovani talenti che hanno partecipato al Concorso "Io canto", da Giuseppe Russo creato e portato al successo per tre edizioni, a rendergli omaggio sul palco per una serata di musica e spettacolo voluta fortemente dal Comitato Festa Maria SS Addolorata.
Giuseppe Salsetta nella sua partecipazione ad Amici |
Questo grande bisogno che la nostra cittadina ha di ricordare il giovane Giuseppe Russo è sintomo che si vuole tenere d'esempio la sua laboriosità e le sue immense qualità umane e imprenditoriali per dimostrare che con la competenza, lo spirito di sacrificio e la lungimiranza, doti naturali di Giuseppe, si possono raggiungere anche i sogni più impossibili. E allora uno, dieci, cento volte Giuseppe Russo!
mercoledì 12 settembre 2012
ROCCELLA SOTTO SHOCK PER QUEST'OMICIDIO COSI EFFERATO E MISTERIOSO
Chi mai se lo sarebbe aspettato che dopo averne parlato neanche un mese fa in merito a quel fatto del pagamento abusivo dei tavoli della pineta al porto, oggi saremmo stati qui a scrivere dell'uccisione del 64enne Antonio Gagliano commesso in maniera cosi terribile nella sua casa in perfetto stile mafioso.
Un omicidio terribile ed efferato che sconvolge la nostra cittadina non abituata a questi fatti cosi clamorosi che sentiamo succedere in altri paesi calabresi leggendoli sui giornali.
Un fatto gravissimo come dicevo prima per i modi con cui è stato commesso e perchè intorno al delitto sorgono molti dubbi e misteri sui quali gli investigatori cercano di venirne a capo.
E' strano il fatto che la badante che si trovava in casa non abbia sentito nulla, eppure sono stati esplosi ben otto colpi di pistola; che la porta d'ingresso non ha segni di scasso; il fatto di essere stato ucciso in bagno e che la donna se ne sia accorta solo la mattina al suo risveglio.
E naturalmente sappiamo che Gagliano non era uno stinco di santo ma comunque mai nessuno si sarebbe atteso che la sorte gli avrebbe riservato un epilogo cosi crudele.
Cosa dire? Ormai ch'è successo c'è solo una cosa da augurarsi: che gli autori e i mandanti vengano garantiti alla giustizia e si faccia piena chiarezza su tutti quelli che sono i punti oscuri, perchè fatti del genere non abbiano più a venire a Roccella come in nessun altro paese in cui la delinguenza costituisce la vita sommersa per tante comunità, e finchè non riusciremo a sconfiggerla ogni sforzo per risollevare le sorti di questa nostra terra saranno vane.
Un omicidio terribile ed efferato che sconvolge la nostra cittadina non abituata a questi fatti cosi clamorosi che sentiamo succedere in altri paesi calabresi leggendoli sui giornali.
Un fatto gravissimo come dicevo prima per i modi con cui è stato commesso e perchè intorno al delitto sorgono molti dubbi e misteri sui quali gli investigatori cercano di venirne a capo.
E' strano il fatto che la badante che si trovava in casa non abbia sentito nulla, eppure sono stati esplosi ben otto colpi di pistola; che la porta d'ingresso non ha segni di scasso; il fatto di essere stato ucciso in bagno e che la donna se ne sia accorta solo la mattina al suo risveglio.
E naturalmente sappiamo che Gagliano non era uno stinco di santo ma comunque mai nessuno si sarebbe atteso che la sorte gli avrebbe riservato un epilogo cosi crudele.
Cosa dire? Ormai ch'è successo c'è solo una cosa da augurarsi: che gli autori e i mandanti vengano garantiti alla giustizia e si faccia piena chiarezza su tutti quelli che sono i punti oscuri, perchè fatti del genere non abbiano più a venire a Roccella come in nessun altro paese in cui la delinguenza costituisce la vita sommersa per tante comunità, e finchè non riusciremo a sconfiggerla ogni sforzo per risollevare le sorti di questa nostra terra saranno vane.
lunedì 10 settembre 2012
IL BILANCIO DELL'ESTATE 2012... SECONDO ME!
Occorre chiudere il cerchio con l’estate 2012 e mi sembra doveroso scrivere un epilogo in maniera da poterla archiviare. Naturalmente ognuno l’ha vissuta in maniera diversa, per questo motivo quello che andrò ad esprimere si tratterà di esperienze e opinioni personali che il sottoscritto ha fatto in considerazione di ciò che ho vissuto e osservato, e di ciò che le persone a me vicine mi hanno riferito.
E’ ovvio che ci sono stati fatti positivi e altri un po’ meno. Dimentichiamoci assolutamente le stagioni degli anni '80/'90 dove in Agosto non si trovava una stanza di albergo libera ne una casa in affitto. La calca ormai ce la siamo dimenticati da diversi anni. Anche a Ferragosto c’è piena disponibilità di camere in hotel o spazi in campeggio come di ombrelloni negli stabilimenti balneari. Quel che regna sovrano, e si ripete ogni anno, è il traffico cittadino e gli ingorghi causati sempre dallo stesso problema: la strada ad imbuto che non consente la fluida percorrenza quando si incrociano due mezzi pesanti.
La stranezza dell’estate 2012 è stata senza dubbio il fatto, nei fine settimana di agosto, di non riuscire a trovare un parcheggio libero in tutto il lungomare. Sicuramente un aumento dei bagnanti “della Piana” che insieme all’ombrellone si portavano da casa anche il panino, la brioscina e la bottiglia d’acqua. Nei bar pochissime granite e gelati e molti bicchieri d’acqua e una lattina di coca cola con tre bicchieri!!!
Nonostante di manifestazioni e iniziative se ne siano organizzate di tutti i generi e per tutti gli interessi, seppur con poca coordinazione (la mancanza della proloco a Roccella non la pensa proprio nessuno!) e soprattutto con pochissima informazione (quest’anno non sono stati stampati ne manifesti ne brochure con il programma dell’estate roccellese) devo riferire che il lungomare di sera, se non fosse stato per l’animazione con la musica e gli autoscontri della Ditta Patruno, sarebbe stato un mortorio!
Si è proprio sentita la mancanza della Rassegna teatrale in vernacolo che i primi di agosto era il fiore all’occhiello delle manifestazioni roccellesi, che riempiva poltroncine e spalti del teatro al castello, come la manifestazione “Insieme si può”, che averla fatta a Siderno rappresenta una gravissima sconfitta per il nostro paese.
Per quanto riguarda le positività migliori dobbiamo dire bravi alla gestione della differenziata, nonostante qualche buco giustificabile (può succede che qualche operatore non si riesce a svegliare alle 4 di mattina e il servizio salta….). Bene anche il fatto che diversi giovani hanno trovato una boccata d’ossigeno con i dieci giorni stagionali di lavoro a rotazione, compresi gli operatori della nuova cooperativa “L’Ancora”. Ma ci sono stati episodi piccoli e grandi che hanno macchiato queste lodevoli impegni. Gli episodi piccoli sono stati, ad esempio, la passerella pubblica dei disabili e persone anziane sempre immersa nella sabbia e mai pulita da poter essere fruibile (che si monta a fare se poi non la si rende utilizzabile?), il parco giochi dei bambini (sempre le stesse distrazioni sic!) con il gravissimo pericolo del ponte senza il fermo corsa con il rischio per i bambini di fare un salto nel vuoto (problema ancora esistente!), e poi la spiaggia con i ferri per l’edilizia che emergono da blocchi di cemento rimasti li dopo le mareggiate invernali (subito dopo il lido Aloha verso il porto); episodi un po’ più gravi sono stati la sporcizia delle strade sia principali che quelle secondarie; non si è stati capaci a gestire bene la forza lavoro ne l’autospazzatrice sempre per quel maledetto pallino che l’indispensabile è pulire la piazza, il resto non conta!
Fino all’episodio più grave dell’estate costituito dall’incendio sul castello causato in primo luogo dal completo abbandono dei terreni demaniali del Comune che ha causato la distruzione del percorso panoramico intorno alla collina del castello.
Ultima considerazione va al Festival Jazz, la vera delusione dell’estate roccellese: non certo a livello artistico per carità, nessuno vuole mettere in discussione la qualità dei “suonatori”, ma è stato un vero e proprio deserto di pubblico. Si dice che sono stati dati più biglietti in omaggio che persone presenti al teatro al castello. E questo è una grandissima delusione se si pensa che l’associazione culturale jonica intascherà oltre mezzo milione di euro di soldi pubblici e di sponsor.
Non bestemmiate più vi prego nel dire che il Roccella jazz è il secondo festival dopo Umbria Jazz!!! Il fatto di aver vinto il bando per un milione di euro per tre anni non è da colpevolizzare il jazz roccellese, anzi…(se non l’avesse vinto l’ACJ se ne sarebbe appropriato qualcun altro…), ma qui siamo di fronte a un gravissimo danno, un vero e proprio sberleffo nei confronti dell’emergenza sociale che si sta vivendo: la Regione Calabria elargisce in maniera cosi semplice milioni di euro a pioggia per cosa? (il jazz a Roccella – artisti sempre a parte - è sempre stato un business per chi lo promuove e mai per Roccella e i roccellesi!) quando la povertà e la disoccupazione giovanile aumenta in maniera impressionante, la disperazione delle famiglie, delle persone ammalate è completamente ignorata da Comuni e Istituzioni, le piccole imprese soffrono per i gravissimi furti che si ritrovano nei conti correnti fatti dello Stato. Questo è e continua ad essere il sistema: si ruba a chi produce, con tasse e benzina alle stelle, e si elargisce a chi sta seduto nelle poltrone a produrre il niente!!! Guai a chi mi taccia di qualunquismo in questo merito, questa è la realtà di chi guarda il mondo con spirito di solidarietà ed uguaglianza, di chi è convinto che bisogna guardare il mondo con gli occhi dei più deboli se davvero vogliamo un mondo migliore per tutti!
Archiviamo quest’estate dalla bottiglietta d’acqua con tre cannucce e immergiamoci nell’oblìo di una nuova stagione di …”pane e lotte sociali”!
Il ponte nel parco giochi dei bambini senza il fine corsa prima dello scivolo. |
La stranezza dell’estate 2012 è stata senza dubbio il fatto, nei fine settimana di agosto, di non riuscire a trovare un parcheggio libero in tutto il lungomare. Sicuramente un aumento dei bagnanti “della Piana” che insieme all’ombrellone si portavano da casa anche il panino, la brioscina e la bottiglia d’acqua. Nei bar pochissime granite e gelati e molti bicchieri d’acqua e una lattina di coca cola con tre bicchieri!!!
La spiaggia con i blocchi di cemento da cui si ergono i puntoni di ferro per edilizia. |
Si è proprio sentita la mancanza della Rassegna teatrale in vernacolo che i primi di agosto era il fiore all’occhiello delle manifestazioni roccellesi, che riempiva poltroncine e spalti del teatro al castello, come la manifestazione “Insieme si può”, che averla fatta a Siderno rappresenta una gravissima sconfitta per il nostro paese.
Per quanto riguarda le positività migliori dobbiamo dire bravi alla gestione della differenziata, nonostante qualche buco giustificabile (può succede che qualche operatore non si riesce a svegliare alle 4 di mattina e il servizio salta….). Bene anche il fatto che diversi giovani hanno trovato una boccata d’ossigeno con i dieci giorni stagionali di lavoro a rotazione, compresi gli operatori della nuova cooperativa “L’Ancora”. Ma ci sono stati episodi piccoli e grandi che hanno macchiato queste lodevoli impegni. Gli episodi piccoli sono stati, ad esempio, la passerella pubblica dei disabili e persone anziane sempre immersa nella sabbia e mai pulita da poter essere fruibile (che si monta a fare se poi non la si rende utilizzabile?), il parco giochi dei bambini (sempre le stesse distrazioni sic!) con il gravissimo pericolo del ponte senza il fermo corsa con il rischio per i bambini di fare un salto nel vuoto (problema ancora esistente!), e poi la spiaggia con i ferri per l’edilizia che emergono da blocchi di cemento rimasti li dopo le mareggiate invernali (subito dopo il lido Aloha verso il porto); episodi un po’ più gravi sono stati la sporcizia delle strade sia principali che quelle secondarie; non si è stati capaci a gestire bene la forza lavoro ne l’autospazzatrice sempre per quel maledetto pallino che l’indispensabile è pulire la piazza, il resto non conta!
La passerella per disabili, in linea col passaggio a livello, piena di sabbia. |
Ultima considerazione va al Festival Jazz, la vera delusione dell’estate roccellese: non certo a livello artistico per carità, nessuno vuole mettere in discussione la qualità dei “suonatori”, ma è stato un vero e proprio deserto di pubblico. Si dice che sono stati dati più biglietti in omaggio che persone presenti al teatro al castello. E questo è una grandissima delusione se si pensa che l’associazione culturale jonica intascherà oltre mezzo milione di euro di soldi pubblici e di sponsor.
Non bestemmiate più vi prego nel dire che il Roccella jazz è il secondo festival dopo Umbria Jazz!!! Il fatto di aver vinto il bando per un milione di euro per tre anni non è da colpevolizzare il jazz roccellese, anzi…(se non l’avesse vinto l’ACJ se ne sarebbe appropriato qualcun altro…), ma qui siamo di fronte a un gravissimo danno, un vero e proprio sberleffo nei confronti dell’emergenza sociale che si sta vivendo: la Regione Calabria elargisce in maniera cosi semplice milioni di euro a pioggia per cosa? (il jazz a Roccella – artisti sempre a parte - è sempre stato un business per chi lo promuove e mai per Roccella e i roccellesi!) quando la povertà e la disoccupazione giovanile aumenta in maniera impressionante, la disperazione delle famiglie, delle persone ammalate è completamente ignorata da Comuni e Istituzioni, le piccole imprese soffrono per i gravissimi furti che si ritrovano nei conti correnti fatti dello Stato. Questo è e continua ad essere il sistema: si ruba a chi produce, con tasse e benzina alle stelle, e si elargisce a chi sta seduto nelle poltrone a produrre il niente!!! Guai a chi mi taccia di qualunquismo in questo merito, questa è la realtà di chi guarda il mondo con spirito di solidarietà ed uguaglianza, di chi è convinto che bisogna guardare il mondo con gli occhi dei più deboli se davvero vogliamo un mondo migliore per tutti!
Archiviamo quest’estate dalla bottiglietta d’acqua con tre cannucce e immergiamoci nell’oblìo di una nuova stagione di …”pane e lotte sociali”!
domenica 9 settembre 2012
MONS MOROSINI NELLA SUA OMELIA NELLA CHIESA DI PORTOSALVO: " LA LOCRIDE STA PERDENDO OGNI SPERANZA. CI TOLGONO ANCHE IL POCO CHE ABBIAMO!"
di Aristide Bava. Pubblicato nella sua pagina facebook il 9.9.2012
“ Se si vuole veramente ragionare di legalità, nella Locride , lo si deve fare partendo certamente dal basso ma anche per avere precisi riscontri in alto. Non si puo solo pretendere di risolvere la situazione con la repressione, ma bisogna mettere questo territorio nelle condizioni di vivere”.
E’ uno dei passi piu’ significativi che il Vescovo, Mons.Giuseppe Fiorini Morosini ha enunciato nel corso della sua omelia, tenuta presso la Chiesa di Maria SS. di Portosalvo, a Siderno, nella giornata conclusiva dei festeggiamenti in onore della Patrona della città. Una omelia, particolarmente apprezzata e salutata da un grande applauso finale e, in alcuni tratti, molto “forte” e densa di considerazioni sociali, oltre che impregnata di temi di grande attualità, religiosa e non.
Lo stesso Vescovo è stato cosciente di “fare delle affermazioni dure ma veritiere” e nell’affermare che, purtroppo, la Locride è guardata principalmente come un territorio che si identifca nell’ illegalità, pur affermando che “certamente il male va combattuto” ha aggiunto che il rigore e la forza non bastano, ma ci devono essere le capacità di dare precise risposte che bandiscano l’abbandono, l’inefficenza, i mancati impegni ,la mancanza di comunizazione e che si pongano in maniera positiva sul territorio.
“ Se si vuole veramente ragionare di legalità, nella Locride , lo si deve fare partendo certamente dal basso ma anche per avere precisi riscontri in alto. Non si puo solo pretendere di risolvere la situazione con la repressione, ma bisogna mettere questo territorio nelle condizioni di vivere”.
E’ uno dei passi piu’ significativi che il Vescovo, Mons.Giuseppe Fiorini Morosini ha enunciato nel corso della sua omelia, tenuta presso la Chiesa di Maria SS. di Portosalvo, a Siderno, nella giornata conclusiva dei festeggiamenti in onore della Patrona della città. Una omelia, particolarmente apprezzata e salutata da un grande applauso finale e, in alcuni tratti, molto “forte” e densa di considerazioni sociali, oltre che impregnata di temi di grande attualità, religiosa e non.
Lo stesso Vescovo è stato cosciente di “fare delle affermazioni dure ma veritiere” e nell’affermare che, purtroppo, la Locride è guardata principalmente come un territorio che si identifca nell’ illegalità, pur affermando che “certamente il male va combattuto” ha aggiunto che il rigore e la forza non bastano, ma ci devono essere le capacità di dare precise risposte che bandiscano l’abbandono, l’inefficenza, i mancati impegni ,la mancanza di comunizazione e che si pongano in maniera positiva sul territorio.
sabato 8 settembre 2012
QUANDO I COMMISSARI SONO PIU' BRAVI DEI SINDACI
In occasione della Festa di Portosalvo a Siderno, vorrei pubblicare un bell'articolo di Gianluca Albanese che ha già pubblicato nel suo blog e che riporta una bella decisione e scelta fatta dai Commissari del Comune di Siderno in merito alla divisione della tassa d'occupazione del suolo pubblico ricavata grazie alla grandissima Fiera in corso nella cittadina in festa.
Con ciò non si vuole dire che un commissario prefettizio risolve i problemi di un paese, anzi il Commissario cerca di tamponarli come può questi problemi dovuti spesso all'incapacità politica o, purtroppo come si sta ripetendo in questi ultimi tempi, per presunte infiltrazioni mafiose all'interno delle amministrazioni comunali; ma si vuole sottolineare che, a volte, delle scelte davvero ammirevoli ed efficaci e a vero favore dei cittadini, li fanno di più i commissari che i sindaci...
Con ciò non si vuole dire che un commissario prefettizio risolve i problemi di un paese, anzi il Commissario cerca di tamponarli come può questi problemi dovuti spesso all'incapacità politica o, purtroppo come si sta ripetendo in questi ultimi tempi, per presunte infiltrazioni mafiose all'interno delle amministrazioni comunali; ma si vuole sottolineare che, a volte, delle scelte davvero ammirevoli ed efficaci e a vero favore dei cittadini, li fanno di più i commissari che i sindaci...
La Portosalvo equa e solidale
Solo chi non abita a Siderno non conosce la portata della festa patronale di Portosalvo, che dal 4 all’8 settembre di ogni anno paralizza il centro cittadino e diventa business solo per chi, a vario titolo, in quei giorni lavora e guadagna. Quest’anno, però, c’è una grande novità. Il commissario prefettizio Luca Rotondi, che regge l’ente dopo le dimissioni del sindaco Riccardo Ritorto, ha compiuto la scelta POLITICA più coraggiosa da un paio di lustri a questa parte, ponendo un tetto alla destinazione degli introiti derivanti dalla tassa d’occupazione suolo dei commercianti ambulanti. In pratica, gli ingenti incassi del tributo per l’occupazione del suolo verranno destinati al comitato feste patronali (che cura l’organizzazione delle celebrazioni civili dell’evento) nella misura massima del 50% delle somme introitate e, in ogni caso, non oltre i 40.000 euro. Il 20% verrà destinato alla copertura dei costi istituzionali (logistica, servizi di vigilanza e assistenza al traffico, guardia medica, assicurazioni, incentivazione del personale dipendente ecc.) nella misura massima di 20.000 euro. Il resto degli introiti verrà destinato ad attività sociali PER I CITTADINI PIU’ BISOGNOSI! Una rivoluzione, insomma, visto che nell’ultimo decennio la tassa di occupazione del suolo pubblico era una sorta di tributo “di scopo”, i cui proventi venivano interamente utilizzati per il contributo da erogare al comitato feste patronali e alla copertura dei costi istituzionali. Ora, dunque, c’è qualcuno che pensa anche ai bisognosi. E non è un politico-amministratore che arringa le folle nei comizi, intasa le redazioni dei giornali di comunicati stampa, attribuisce incarichi di consulenza a spese della collettività e insegue il consenso elettorale. No, è un commissario prefettizio. Un burocrate che guarda i conti del Comune, vede se certe decisioni le può prendere sulla scorta dei pareri passati della Corte dei Conti e poi pensa ai cittadini indigenti. Rotondi come il Che, dunque? Di sicuro è più rivoluzionario lui di tanti sedicenti uomini di sinistra o pseudobenefattori paesani.
W la Portosalvo equa e solidale!
venerdì 7 settembre 2012
UNA TOCCANTE E DRAMMATICA TESTIMONIANZA DI ILARIO AMMENDOLIA.
Fonte: "CAULONIA: l'ora della politica"
Conoscevo quel ragazzo che ha sparato a Monasterace
di Ilario Ammendolia
Sono quasi le due di notte, un giovane punta la pistola alla bocca di un signore estraneo ad ogni logica mafiosa e fa fuoco. La tragedia è evitata solo per pochi centimetri, la pallottola si ferma alla mandibola.
Il prof. Ilario Ammendolia, sindaco di Caulonia dal 2007 al 2012 |
Non c’è ’ndrangheta ma qualcosa di peggio. In posti come questo la ’ndrangheta trova la manovalanza tra disturbati mentali, giovani a rischio di devianza, analfabeti, drogati, alcolizzati sin da ragazzi. Sono stato sindaco di Caulonia sino a qualche mese fa e sono andato in quella frazione decine di volte. Non mi sono fatto accompagnare dai carabinieri ma dagli assistenti sociali.
Forse non paga elettoralmente essere il sindaco di questa gente, ma se vuoi essere un sindaco devi partire proprio da loro. E da loro son partito: “Borse lavoro” destinate alle donne per farle uscire di casa; scuola per i bambini da accompagnare quotidianamente ad un istituto di meravigliose suore che gratuitamente si impegnavano nel doposcuola. Un programma di integrazione delle donne, e soprattutto per i ragazzi facendoli giocare insieme a tutti gli altri nella villa di Caulonia Marina.
Mi accorsi che quanto facevo era sempre poco rispetto alla drammatiche necessità; così, al fratello del ragazzo che ha sparato, non potendo fare diversamente, ho dato la casa di mia madre, appena ristrutturata, in modo che si potesse sposare. Ho pagato la corrente elettrica fintanto che la coppia è rimasta insieme. Non ho potuto fare di più!
giovedì 6 settembre 2012
... MI RITROVAI IN UNA SELVA OSCURA...
Ecco l'inizio della stradina delimitata dalla staccionata in legno che gira intorno al castello. |
Entrando dal cancello sempre aperto di Zirgone e salendo fra le montagne di spazzatura, le sterpaglie tagliate e lasciate a cumuli dagli operai della Bonifica e le bisce nere che strisciavano via al rumore dei miei passi, salita la prima scaletta, è stata davvero un'impresa farmi largo e percorrere la stradina delimitata dalla staccionata in legno per arrivare ai punti distrutti dall'incendio. Uno spettacolo orrendo davanti a quella passerella di legno completamente in avaria e le erbacce alte più di me, e dopo la desolazione davanti l'immane disastro lasciato dal fuoco.
Lo stato di avaria della staccionata, in alcuni tratti è addirittura andata giù dal precipizio. |
Comunque non voglio continuare a girare il coltello nella piaga, dico soltanto che se nella lontanissima ipotesi il Comune sporgesse denuncia nei confronti di privati per i danni subiti dal cosiddetto "balcone sulla città", costato oltre due milioni di euro (assieme al canalone della raccolta delle acque e la messa in sicurezza del castello con le barriere di acciaio) il sottoscritto, non per difendere i privati, ma per una questione di principio e per una lotta che sto portando avanti da oltre due anni nella denuncia continua ed incessante dell'abbandono totale della collina del castello e dell'infrastruttura di proprietà del demanio comunale, sono pronto a testimoniare ed essere teste d'accusa contro l'amministrazione comunale con tutte le mie denunce scritte in questo blog.
Qui è il punto dove i vigili del fuoco sono riusciti a spegnere l'incendio. |
Ma non sporgeranno denuncia, ci possiamo scommettere... Perchè un conto è dire fandonie attraverso giornali e televisioni e un'altro è difendersi davanti a un giudice con istruttorie e perizie alla mano.
Questa è la parte del percorso maggiormente distrutta |
Intanto nel paese gira solo una voce: questa è un'amministrazione a cui piace apparire, sperperare soldi per festeggiamenti di ogni genere; per la notte verde hanno speso la bellezza di 7 mila euro. Con sette mila euro il parco collina del castello si sarebbe potuto pulire e mettere a lustro e, sicuramente, oggi, non ci saremmo trovati con questo grosso disastro, con tutti questi soldi pubblici e quella bella risorsa per il paese andati in fumo.
La scaletta che bruciando si è distaccata dal resto della
staccionata impedendo cosi il proseguo del percorso.
|
Iscriviti a:
Post (Atom)
2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
Pagine
- ARTICOLI INVIATI AI SIMPATIZZANTI SULLA POSTA ELETTRONICA
- APPUNTI SUL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DI SABATO 8 GIUGNO 2019
- PARCHEGGI A PAGAMENTO: DECISIONE AFFRETTATA E SENZ...
- Quello che gli altri non vi dicono sul calcio e su...
- VOGLIO AGGIUNGERE QUALCOSA IN MERITO AL JOVA BEAC...
- ESTATE ROCCELLESE DOLCEAMARA
- I LORO 100 GIORNI DI AMMINISTRAZIONE... SECONDO ME...
- ULTIME NOTIZIE A 360 GRADI DA ROCCELLA JONICA.
- AMPLIAMENTO DEL CIMITERO, LINEE PROGRAMMATICHE, FO...
- LE CREAZIONI ARTISTICHE DI MIMMO BAVA
- LE MIE PRIME NOTIZIE DEL 2020
ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Pagine
DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
.
.
VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
.
Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
.
OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.