Con ciò non si vuole dire che un commissario prefettizio risolve i problemi di un paese, anzi il Commissario cerca di tamponarli come può questi problemi dovuti spesso all'incapacità politica o, purtroppo come si sta ripetendo in questi ultimi tempi, per presunte infiltrazioni mafiose all'interno delle amministrazioni comunali; ma si vuole sottolineare che, a volte, delle scelte davvero ammirevoli ed efficaci e a vero favore dei cittadini, li fanno di più i commissari che i sindaci...
La Portosalvo equa e solidale
Solo chi non abita a Siderno non conosce la portata della festa patronale di Portosalvo, che dal 4 all’8 settembre di ogni anno paralizza il centro cittadino e diventa business solo per chi, a vario titolo, in quei giorni lavora e guadagna. Quest’anno, però, c’è una grande novità. Il commissario prefettizio Luca Rotondi, che regge l’ente dopo le dimissioni del sindaco Riccardo Ritorto, ha compiuto la scelta POLITICA più coraggiosa da un paio di lustri a questa parte, ponendo un tetto alla destinazione degli introiti derivanti dalla tassa d’occupazione suolo dei commercianti ambulanti. In pratica, gli ingenti incassi del tributo per l’occupazione del suolo verranno destinati al comitato feste patronali (che cura l’organizzazione delle celebrazioni civili dell’evento) nella misura massima del 50% delle somme introitate e, in ogni caso, non oltre i 40.000 euro. Il 20% verrà destinato alla copertura dei costi istituzionali (logistica, servizi di vigilanza e assistenza al traffico, guardia medica, assicurazioni, incentivazione del personale dipendente ecc.) nella misura massima di 20.000 euro. Il resto degli introiti verrà destinato ad attività sociali PER I CITTADINI PIU’ BISOGNOSI! Una rivoluzione, insomma, visto che nell’ultimo decennio la tassa di occupazione del suolo pubblico era una sorta di tributo “di scopo”, i cui proventi venivano interamente utilizzati per il contributo da erogare al comitato feste patronali e alla copertura dei costi istituzionali. Ora, dunque, c’è qualcuno che pensa anche ai bisognosi. E non è un politico-amministratore che arringa le folle nei comizi, intasa le redazioni dei giornali di comunicati stampa, attribuisce incarichi di consulenza a spese della collettività e insegue il consenso elettorale. No, è un commissario prefettizio. Un burocrate che guarda i conti del Comune, vede se certe decisioni le può prendere sulla scorta dei pareri passati della Corte dei Conti e poi pensa ai cittadini indigenti. Rotondi come il Che, dunque? Di sicuro è più rivoluzionario lui di tanti sedicenti uomini di sinistra o pseudobenefattori paesani.
W la Portosalvo equa e solidale!