“Nel tornare a casa non dobbiamo sentirci scoraggiati, né rassegnati, ma dobbiamo continuare a sperare, ad essere ottimisti e pregare per Giuseppe”: cosi, con la voce spezzata – non dico io da quale sentimento – Stefania Parrone, del Gruppo del Rinnovamento dello Spirito Santo, ieri sera ha concluso l’Adorazione Eucaristica dedicata al nostro Giuseppe Russo, davanti ad una chiesa Marina stracolma di fedeli e con una grandissima presenza di giovani, raccolti e uniti in preghiera davanti al Bambin Gesù e l’Ostensorio contenente il Corpo di Cristo Consacrato.
Nella recita del Santo Rosario, attraverso i 5 Misteri, si è percorso il Sacrificio di Gesù sulla Croce, mentre a San Giuseppe e alla Madonna è stato affidata la guarigione di Giuseppe dalle parole del parroco Don Raco, che si è raccolto poi, insieme a tutti i fedeli, in un lungo momento di silenzio, riflessione, meditazione.
Poco prima, nella Chiesa Matrice, il nome di Giuseppe è stato più volte innalzato da padre Francesco Carlino nel corso della Santa Messa dell’Epifania, a Supplica per la sua guarigione, anche attraverso un bellissimo canto dal titolo "l'ala di riserva" scritto da Don Giosy Cento.
Non me la sento di pronunciarmi pubblicamente sulle notizie che fra la gente circolano sulle condizioni di Giuseppe, perché è giusto che siano i familiari a comunicarci i suoi miglioramenti, ma ieri sera si sentivano e circolavano notizie cariche di speranza.
Se questo è il segnale per farci capire che le nostre preghiere non sono vane, allora non ci arrenderemo, anzi continueremo con forza e Fede a Osannare il Signore affinché lo restituisca presto alla famiglia, alla sua futura moglie e ai tantissimi amici che, in questi attimi, gli stanno manifestando tutto il loro affetto da ogni parte del mondo.
Nella recita del Santo Rosario, attraverso i 5 Misteri, si è percorso il Sacrificio di Gesù sulla Croce, mentre a San Giuseppe e alla Madonna è stato affidata la guarigione di Giuseppe dalle parole del parroco Don Raco, che si è raccolto poi, insieme a tutti i fedeli, in un lungo momento di silenzio, riflessione, meditazione.
Poco prima, nella Chiesa Matrice, il nome di Giuseppe è stato più volte innalzato da padre Francesco Carlino nel corso della Santa Messa dell’Epifania, a Supplica per la sua guarigione, anche attraverso un bellissimo canto dal titolo "l'ala di riserva" scritto da Don Giosy Cento.
Non me la sento di pronunciarmi pubblicamente sulle notizie che fra la gente circolano sulle condizioni di Giuseppe, perché è giusto che siano i familiari a comunicarci i suoi miglioramenti, ma ieri sera si sentivano e circolavano notizie cariche di speranza.
Se questo è il segnale per farci capire che le nostre preghiere non sono vane, allora non ci arrenderemo, anzi continueremo con forza e Fede a Osannare il Signore affinché lo restituisca presto alla famiglia, alla sua futura moglie e ai tantissimi amici che, in questi attimi, gli stanno manifestando tutto il loro affetto da ogni parte del mondo.