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Con immensa tristezza ho appreso che ci ha lasciati la cara Pina Logozzo, ex presidente della Protezione Civile Ionica.
Ci sentivamo spesso al telefono o con messaggi e ogni volta le sue parole erano un toccasana di gioia e ottimismo.
Ha lottato come una guerriera contro un male che per tanto tempo l'ha illusa; ha vinto tante battaglie, combattendo sempre con caparbietà, e sempre con il sorriso e la speranza.
Dopo aver ceduto, a malincuore, il testimone della Protezione Civile, si era trasferita a Pesaro per affrontare le sue cure e quelle del marito (che l'ha lasciata nel marzo del 2021).
Ma ogni volta che gli era concesso, tornava nella sua Roccella per riabbracciare i suoi affetti e a rivivere i luoghi in cui si era spesa per oltre trent'anni nelle più disperate missioni di salvataggio di vite umane.
Lei, e tutto il suo glorioso gruppo della Protezione Civile, non si è mai risparmiata negli sbarchi dei migranti, fin dai primi avvenuti al Porto di Roccella a partire dal 2000; ma il suo Corpo era presente e si metteva a disposizione, andando in ogni parte d'Italia, davanti a situazioni alluvioni e terremoti.
Per tutto il bene che ha fatto, per la sua straordinaria generosità, per i suoi grandi gesti che hanno dato sollievo a tante persone in difficoltà, mi sono sentito in dovere di citarla e ringraziarla (insieme all'amico Santo Ursino) nel mio primo discorso in Consiglio Comunale tenuto all'indomani della tragedia dei migranti annegati al largo di Roccella.
Nonostante le sofferenze che avvertiva ad ogni ciclo di cure, lei non si è mai abbattuta, sapeva darsi coraggio; la sua straordinaria indole di generosità gli ha insegnato di donarsi e spendersi verso il prossimo e le persone più bisognose, annullandosi come persona e rischiando più volte la propria vita per salvare la vita degli altri.
E fino alla fine era lei che incoraggiava gli amici e le persone che gli sono state vicine, rassicurandole sulla sua malattia e dicendo loro che anche stavolta ce l'avrebbe fatta.
È chiaro che ha dato nella vita molto di più di quanto ha ricevuto ed è per questo che, sono sicuro, la sua anima, è entrata in Paradiso dalla porta principale, quella riservata alle persone in odore di santità.
Ci mancheranno le sue dolci e sagge parole di sprono nel parlare dei problemi e delle difficoltà che la vita ci pone davanti; ma quelle stesse parole resteranno sempre impresse nella mente di chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscerla, e ci aiuteranno ad affrontare gli ostacoli che la vita ci presenta con più fiducia e sicurezza.
Grazie Pina di tutti i gesti di generosità e altruismo che ci hai trasmesso, se puoi da Lassù facci da angelo custode e aiutaci un po' ad assomigliarti, con parole ed esempi, dandoci la forza di spenderci, come hai fatto tu, per le cose che più nella vita hanno valore.
Chi vorrà davvero essere umano, dovrà tenerti sempre viva nel suo cuore.
Caro Nicola, non ho avuto il piacere e l'onore di conoscere la cara Pina, ma dalle tue parole traspare la grandezza e la generosità di questa meravigliosa creatura di Dio, che ha lasciato in noi tanto amore indicandoci la giusta via da percorrere per renderci degni del dono che Dio ci ha dato concedendoci la vita terrena. Ringraziamo il Signore per avercela data quale maestra di vita e preghiamo per Lei sicuri che da lassù, con il suo sorriso benevolo ci aiuterà sempre in questo periglioso percorso terreno al cui termine potremo sperare di riabbracciarla tra le anime beate e pure. Con affetto. L'Illuminato.
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