Attenzionate le criticità in ambito sanitario.
Lo studio, che ha richiesto diverso tempo, si è svolto sopratutto ascoltando tanti cittadini della Locride, impegnati in varie attività lavorative, professionisti, artigiani, commercianti, imprenditori in vari settori, che hanno avuto necessità di rivolgersi alle strutture sanitarie del territorio locrideo.
Hanno collaborato, con opportuni suggerimenti, Rotariani che hanno avuto ruoli di responsabilità dirigenziale di Aziende Sanitarie di Regioni cosiddette virtuose e medici specialisti in varie discipline.
E’ emerso un quadro poco confortante in quanto, le esperienze riportate dalle persone intervistate non sempre sono state concordi con le aspettative riposte.
Preoccupante il ricorso alle strutture sanitarie di Regioni del centro-nord del Paese o verso altri presidi sanitari della Regione Calabria, nella fattispecie verso l’Azienda Ospedaliera “Mater Domini” dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro (Campus di Germaneto).
Oltre alle già note criticità che affliggono il Presidio Ospedaliero di Locri, sono state evidenziate quelle che si registrano sul territorio e che penalizzano sopratutto i meno abbienti e gli anziani.
I risultati dello studio hanno prodotto proposte per la riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali ed ospedalieri, presentate come già detto alla Presidente Santelli, che ha manifestato grande interesse per il lavoro svolto.
Al momento del commiato il Rotary ha espresso l’augurio che importanti decisioni in merito non vengano ulteriormente procrastinate.
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