In una giornata come quella di oggi, in cui l’Italia intera ricorda con commozione le vittime della strage di Nassiriya, tra cui 28 servitori dello Stato caduti il 12 novembre 2003 mentre rappresentavano il nostro Paese in missione di pace, in molte città italiane si rinnovano le cerimonie di memoria e riconoscenza verso chi ha sacrificato la vita per la Patria e per la libertà.
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Stamattina cerimonia a Locri per l'anniversario della strage di Nassiriya. |
Mentre in tutta Italia si onorano questi momenti di unità e di civiltà istituzionale, a Roccella Jonica registriamo invece, con amarezza, una posizione sorprendente da parte del nostro Sindaco, che in una sua recente nota trasmessa al gruppo di opposizione, ha dichiarato che nel nostro Comune non vengono celebrate le ricorrenze civili del 25 aprile, del 2 giugno e del 4 novembre, limitandosi ad addobbare le piazze o a lasciare ai parroci l’iniziativa di commemorare tali giornate.
Queste affermazioni arrivano in risposta alla nostra lettera di richiamo formale, con la quale avevamo segnalato il mancato invito ai consiglieri di opposizione alla cerimonia dedicata alle Forze Armate di domenica scorsa, organizzata non dal Comune ma dalle parrocchie.
Una risposta che riteniamo insensata e preoccupante, perché nega il ruolo civile e laico che le istituzioni dovrebbero garantire nel celebrare le ricorrenze nazionali.
Da tali premesse nasce la nostra replica, che riportiamo integralmente di seguito.
Il gruppo consiliare “Roccella in Comune – Prima le Persone” prende atto della risposta inviata dal Sindaco di Roccella Jonica alla nostra nota del 9 novembre, con la quale avevamo semplicemente richiamato l’Amministrazione comunale al rispetto delle corrette prassi istituzionali e della piena rappresentanza democratica in occasione delle ricorrenze civili e patriottiche.
Con stupore, nella replica del primo cittadino leggiamo affermazioni che non solo confermano quanto da noi segnalato, ma ne evidenziano la gravità.
Il Sindaco, infatti, ammette che nel nostro Comune non vengono celebrate come cerimonie civili giornate fondamentali per la memoria repubblicana, come il 25 aprile e il 2 giugno, limitandosi – a suo dire – ad “addobbare con bandiere e manifesti” la piazza.
A ciò aggiunge che la ricorrenza del 4 novembre, dedicata all’Unità Nazionale e alle Forze Armate, viene demandata alla discrezionalità della Chiesa, con una messa domenicale e la deposizione di una corona, non organizzata dal Comune e non celebrata nel giorno ufficiale.
Riteniamo questa impostazione profondamente inappropriata e lontana dal senso istituzionale che tali giornate dovrebbero avere.
Il Sindaco sembra non considerare che in tutti i Comuni d’Italia queste sono ricorrenze civili, la cui organizzazione e promozione spettano alle istituzioni civiche e non alla Chiesa, e che le celebrazioni si tengono nel giorno stesso della ricorrenza, non quasi una settimana dopo.
Tali giornate – il 4 novembre, il 25 aprile e il 2 giugno – rappresentano i valori fondanti della Repubblica, dell’unità nazionale e della libertà, e devono essere vissute come momenti di partecipazione laica, pubblica e condivisa, non come eventi relegati all’iniziativa religiosa o all’abitudine locale.
Suscita inoltre sorpresa e disappunto che nella sua comunicazione ufficiale il Sindaco non conosca neppure il nome corretto del nostro gruppo consiliare, indicandoci come “Roccella Bene Comune” anziché “Roccella in Comune – Prima le Persone”.
Non si tratta di una semplice svista formale, ma di un errore che denota scarsa attenzione e conoscenza della composizione del Consiglio comunale e dei suoi rappresentanti.
La nostra segnalazione non aveva alcun intento polemico, ma unicamente quello di richiamare l’Amministrazione al rispetto delle regole di rappresentanza e partecipazione democratica, che non possono essere subordinate a consuetudini personali o a prassi non conformi alla dignità istituzionale delle ricorrenze nazionali.
Ribadiamo che le celebrazioni del 25 aprile, del 2 giugno e del 4 novembre non appartengono a nessuna parte politica, ma all’intera comunità.
Chiediamo pertanto che, a partire dal prossimo anno, il Comune di Roccella Jonica organizzi ufficialmente e nel giorno stabilito tali ricorrenze civili, promuovendo la più ampia partecipazione dei cittadini, delle scuole e di tutti i rappresentanti istituzionali.
Il gruppo consiliare “Roccella in Comune – Prima le Persone” continuerà ad agire con spirito costruttivo, rispetto delle istituzioni e senso civico, nella convinzione che la memoria, la libertà e la democrazia siano valori comuni che meritano di essere celebrati insieme, con sobrietà ma con il giusto rilievo pubblico.