Il mio intervento nel Consiglio Comunale del 27 Febbraio scorso sul bilancio di previsione 2025/2027.
L’articolo 151 del TUEL stabilisce l’obbligo per gli enti locali di approvare entro il 31 dicembre di ogni anno il bilancio di previsione.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 2/2025 è stato pubblicato il Decreto con il quale il Ministero dell'interno ha prorogato l'approvazione al 28 febbraio 2025.
Il nostro Comune non ha rispettato questa scadenza ed è stato diffidato dalla Prefettura.
Crediamo che l'efficenza e la serietà di un Ente si debba riscontrare anche dal rispetto delle norme in questa materia.
Il bilancio di previsione insieme al DUP siano i documenti contabili dove è presente la massima espressione politica dell’organismo comunale. Si dovrebbe trattare della visione e degli indirizzi che una amministrazione vuole improntare a breve e medio termine nel proprio paese.
Le cifre crediamo siano aleatorie e pensiamo che il dr. Sansotta, insieme al revisore dei conti, quest’ultimo remunerato dalla vostra maggioranza, siano stati in grado di mettere i numeri uno dietro l’altro. Ma i numeri redatti da ragioniere e revisore dei conti non tengono conto della sofferenza dei cittadini che hanno sulla testa una pressione fiscale comunale tutta innalzata al massimo consentito dalla legge, alla pari dei comuni commissariati o in dissesto finanziario.
Qualche anno fa ho sentito un comizio del sindaco di Reggio Calabria Falcomatà scusarsi con i cittadini se per quell'anno era stato costretto ad alzare delle aliquote; qualche giorno fa ho sentito in una intervista il sindaco di Varapodio che stavano studiando come poter intervenire sull'evasione fiscale tenendo conto della grave sofferenza di cittadini e commercianti che non erano riusciti a pagare.
A Roccella Jonica non avete mai avuto l’umiltà di chiedere scusa ai cittadini nonostante le aliquote al massimo ci sono da quando i tributi sono nati e la vicinanza verso la sofferenza dei cittadini in difficoltà si chiama interessi e mora, che superano il valore del tributo, e blocco amministrativo delle autovetture.
E il paradosso sta nel fatto che il Comune ha potuto approfittare ed ha utilizzato lo stralcio fiscale laddove ha avuto cartelle di contributi non pagati a tempo debito a dipendenti, mentre ha negato di consentire ai cittadini di fare altrettanto con il Comune, nonostante il Governo aveva lanciato la proposta.
La decisione di non applicare il condono fiscale suggerito dal Governo è stata una ulteriore vessazione per i nostri cittadini.
Un'amministrazione virtuosa sarebbe andata incontro ai cittadini agevolandoli a rientrare con il loro debito... E non solo con lo sgravio ma anche con la rateizzazione. Invece crediamo che gli accertamenti, considerati gli interessi e le sanzioni, continueranno ad essere difficilmente esigibili, considerate le sofferenze economiche di molte famiglie e gli utili non floridi della quasi totalità delle attività commerciali.
Ho sentito dire dalla maggioranza che è assolutamente necessario continuare con forza e decisione a imporre il recupero dell'evasione fiscale.
Non so se con la forza si riuscirà ad ottenere molto; perchè i cittadini che non sono riusciti a pagare una volta, due volte, non credo che abbiano la possibilità di saldare il loro debito.
Evidentemente per far quadrare il vostro bilancio è più utile riportare ogni volta nell'attivo l'evasione fiscale sotto forma di residui attivi che, invece, andare incontro ai cittadini con degli sgravi.
Roccella non ha una visione, non ha una identità, non ha un indirizzo.
L'indirizzo di puntare sul jazz è fallito da decenni, l'indirizzo di puntare sui concerti è un fallimento dell'oggi, quello di puntare sul wedding e conference è un fallimento del futuro. Purtroppo!
Non c'è una scelta politica che in un quarto di secolo di gestione possa ritenersi abbia portato nel paese sviluppo e prosperità: non c’è un’opera esclusiva che possa catturare l’attenzione turistica; il castello è chiuso per 10 mesi l’anno; il musmir è stato una vera e propria delusione, a due anni dalla sua messa in funzione, non esiste nessuna recensione positiva di chi lo ha visitato; al porto si spendono soldi in ogni direzione ma resta l’annoso problema dell’insabbiamento dell’imboccatura; non si è stati capaci di creare un pacchetto turistico, da soli o in comunione con gli altri paesi o con tutta la Riviera dei Gelsomini per consentire l’allungamento della stagione. Dopo centinaia di milioni di euro spesi, molti dei quali investiti per rinnovare e non per restaurare, continuiamo ad avere una stagione turistica che dura i soli 20 giorni di Agosto.
Ne è la prova il monopolio del teatro al Castello nelle mani di un imprenditore privato per tutto il mese di Agosto che impone il suo diktat basato sul suo guadagno al cospetto di un’amministrazione molto debole che gli concede di tutto e di più.
Ed è un’autentica vergogna l’aumento delle tariffe del teatro al Castello per tutti da 600 euro a 1100 euro. Per voi chi organizza un Concerto da 4/5 mila persone ed incassa oltre duecento mila euro a concerto deve pagare lo stesso di quanto paga la compagnia teatrale locale o la scuola di danza che lo fa per volontariato e fa crescere i nostri giovani secondo sani principi creandogli un interesse e togliendoli dalla strada. Anzi l’imprenditore che organizza i concerti lo avvantaggiate visto che gli concedete un fortissimo contributo dai 30 mila euro all’insù!!! Siamo nel mondo alla rovescia, oppure ci sono delle manovre di interessi che non riguardano solo l’imprenditore privato!!!
Qualche giorno prima dello scorso Natale la Camera dei Deputati ha stanziato un contributo di cento mila euro per il Festival Jazz. Con la certezza di questa disponibilità il sindaco in quei giorni ha dichiarato che il Comune avrebbe lavorato per tempo per organizzare il festival Jazz.. Anche noi abbiamo sempre ritenuto che un festival Jazz, che è una musica di nicchia, va programmato con largo anticipo e promosso a livello nazionale (così come veniva fatto negli anni 80 e 90) per fare muovere gli appassionati e farli scegliere con il giusto anticipo la loro vacanza a Roccella in funzione del festival Jazz. Non vediamo granchè di movimento in questa direzione tant'è che ci viene confermata la nostra idea che per voi mantenere in vita il Festival Jazz ha il solo scopo di ricevere contributi, non certo per provare a creare appetibilità turistica.
Ribadiamo che finchè ogni paese continuerà a curare il proprio campanile, non avremo mai importanti risultati turistici.
Inoltre non sarebbe male iniziare a credere che oltre il turismo ci potrebbe essere dell’altro su cui investire. Mi chiedo dove sia andato a finire il progetto del De.co. (denominazione comunale di origine) di cui qualche anno fa avete approvato il regolamento? Purtroppo è rimasto solo un’idea di propaganda, nei fatti non si è investito nulla, eppure viene prodotto un ottimo latte di mandorla, dei sughi speciali, un gelato di grande qualità, prodotti dolciari e al bergamotto unici.
E siamo uno dei pochi porti dove non si è mai pensato di far sorgere un mercato ittico.
Infine non crediamo che forti investimenti all’indirizzo del wedding & conference avranno rosei risultati sulla direzione dello sviluppo del paese. Da quando c’è la nuova scalinata di San Giuseppe nell’omonima Chiesa non c’è stata una richiesta di celebrazione di matrimonio.
Ci auguriamo che le cose cambiano, perché noi siamo alternativi al vostro modo assistenziale e improduttivo e vessatorio di gestire la cosa pubblica, ma amiamo questo paese e vorremmo vederlo crescere dando opportunità ai nostri figli e a tutte le persone che vogliono rimanere ed investire in questo paese.