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sabato 27 marzo 2010

GESTIONE PORTO: NON FINISCE QUI! ECCO IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELLA NAUTIC SERVICE CHE NON GETTA AFFATTO LA SPUGNA, ANZI...


Dopo la festa e l'euforia di martedi scorso dei nostri amministratori comunali, con il riflesso propagandistico in tutti i giornali e televisone locale, stracarichi di slogan lanciati da sindaco e vicesindaco, arriva puntuale la risposta del rappresentante della Nautic Service e associate, ossia delle società concorrenti alla "Porto delle Grazie" per la gestione del Porto; società che si sentono vittime di grosse ingiustizie commesse in fase decisionale da parte del Ministero dei Trasporti della Regione Calabria.
Una lunga dichiarazione che riporta fatti e situazioni che, ancora una volta, ci confermano la prepotenza e l'arroganza degli amministratori che puntano ai propri interessi e a quelli dei loro "clienti" più che allo collettività.

Per amor di giustizia e di vera concretezza di sviluppo del Porto, la Nautic Service non si arrende.

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare...

Ecco la versione integrale, che forse nessun giornale pubblicherà per intero, del Comunicato stampa del rappresentante della Nautic Service e associate:


Quella del Porto di Roccella Jonica è una vicenda che evidenzia in modo lapalissiano lo stato di degrado morale e l’incapacità operativa di organi importanti dello Stato nonché la propensione degli stessi alla violazione di leggi senza limiti.
Nel merito si precisa che durante lo svolgimento del procedimento amministrativo di affidamento della concessione, diverse volte e per molti aspetti uomini politici di diverse estrazioni sono stati informati degli abusi che si stavano commettendo al fine di favorire la società “porto delle Grazie” in danno della Nautic Service ed associate e, sostanzialmente, tutti hanno fatto orecchie da mercante o hanno dato risposte peggio del silenzio.
Al tempo stesso, formalmente, è stata investita della questione la magistratura penale che, bisogna ritenere, stia facendo le opportune e doverose valutazioni ed accertamenti sulle violazioni di legge commesse dai soggetti interessati al procedimento.
La fase preliminare del procedimento, pur tra infinite violazioni di legge, tutte puntualmente denunciate, si è conclusa con la determinazione dei seguenti criteri da osservare per l’affidamento della concessione:

1) Durata di lungo periodo della concessione;
2) Assoluta affidabilità del concessionario in termini di solvibilità, di esperienza e di management;
3) Maggiore dimensione quantitativa del patrimonio demaniale richiesto in concessione;
4) Capacità da parte del concessionario di contribuire allo sviluppo economico ed al miglioramento della qualità della vita dell’area, nel quadro del più rilevante interesse pubblico.

Sulla scorta di tali criteri, il Direttore Generale dei Porti del Ministero dei Trasporti ed Infrastrutture, con provvedimento del 18 settembre 2007 ha disposto l’affidamento della concessione alla Società “Porto delle Grazie” ed al tempo stesso, in ossequio all’art.10 bis della legge 241/90 e successive modifiche, ha assegnato alle altre imprese concorrenti il termine di 10 giorni per formulare osservazioni.

La Nautic Service ed associate, nel termine di legge, ha prodotto le proprie osservazioni dimostrando:

A) Di avere fatto richiesta di concessione, come la “Porto delle Grazie”, per un periodo di trent’anni;
B) Di avere maggiore affidabilità sia in termini di solvibilità che di esperienza e management (a fronte di un capitale sociale inferiore ai 40 mila euro della “Porto delle Grazie” ridotto a 25 mila per effetto delle perdite di esercizio, le Nautic Servece ed associate hanno un capitale sociale complessivo di oltre 20 milioni di euro ed un’esperienza maturata dalla consociata “T.Gulli” di quasi cento anni; i risultati di gestione delle tre imprese associate sono consistentemente attivi mentre quello della “porto delle Grazie” ha avuto risultati ampiamente passivi tanto che ha dovuto fare ricorso a ricapitalizzazione per ben due volte ed altrettanto negativi sono stati i risultati di gestione di “Italia navigando”, socio di maggioranza della “Porto delle Grazie”, che ha conseguito perdite pari al 25% del capitale sociale di 10 milioni di euro) mediante l’esibizione di specifiche certificazioni dei competenti uffici;
C) Di aver richiesto una quantità di patrimonio demaniale maggiore di 14 mila mq. Rispetto a quella richiesta dalla “Porto delle Grazie”, nonostante le illegittime variazioni introdotte dall’ufficio procedente nel corso dei lavori, con l’evidente contestata intenzione di favorire la “porto delle Grazie”;
D) Di avere maggiore capacità di contribuire concretamente allo sviluppo economico ed al miglioramento della vita dell’area, nel quadro del più rilevante interesse pubblico, come chiaramente affermato dal S.I.I.T- - Ufficio del Genio Civile Opere Marittime con il parere espresso con lettera n.2734 del 3 agosto 2007 che testualmente recita:”…specificatamente per quanto attiene la richiesta avanzata da Nautic Service, a parere di questo ufficio è da considerare positivamente rilevante sotto l’aspetto della sicurezza della navigazione il maggiore elemento della volontà di realizzare una torre di avvistamento. L’ulteriore aspetto apprezzato è specificatamente legato ai riflessi positivi che la gestione unitaria delle banchine, degli specchi acquei e delle aree di pertinenza portuali ha sull’opera in generale; in tal modo si riesce, infatti, a mediare i veri inetressi pubblici quali la valorizzazione turistica ed economica del porto e della realtà locale con la tutela del paesaggio e dell’ambiente”, e di impegnare un numero di 20 addetti contro i 19 previsti dalla “Porto delle Grazie”.

Nonostante la puntualità e documentata chiarezza delle osservazioni, il Direttore generale del Ministero Dr. Cosimo Caliendo, enunciando principi dallo stesso calpestati e travisando totalmente i fatati ed attribuendo alla Nautic Service ed associate dichiarazioni inesistenti, per motivi che non si conoscono ma che chiunque può facilmente intuire, con provvedimento in data 30.11.2007 ha disposto “che le istanze della Ditta Nautic Service di Mauro Mandarano e della Lega Navale sede di Roccella Jonica, per il complesso delle valutazioni espresse, sono da rigettare e, pertanto, da archiviare in maniera definitiva” , e quindi ha affidato la concessione portuale alla “Porto delle Grazie”

Ovviamente tale provvedimento è stato impugnato in via giurisdizionale ed il T.A.R. di Reggio Calabria con sentenza n.100/2009 depositata il 12.2.2009 ha annullato quella concessione disponendo al Ministero di “ripetere la valutazione delle istanze, tenendo conto dei profili di illogicità evidenziati dal Collegio”.

Le illogicità evidenziate al Collegio sono le seguenti:

- Circa la solvibilità per la quale il Ministero ha attribuito un vantaggio alla Porto delle Grazie, il TAR ha evidenziato che tale società ha un patrimonio disponibile di appena €.25,049, mentre la Nautic Service ed associate dispongono di un patrimonio di oltre 20 milioni di euro, sentenziando che “le valutazioni dell’amministrazione non appaiono rispettare il canone della coerenza logica e della ragionevolezza e, pertanto, della sufficienza e ragionevolezza motivazionale”;
- Con riferimento alla capacità manageriale e all’esperienza e management, tenuto conto degli atti e delle osservazioni, il TAR ha sentenziato che “anche sotto tale profilo le motivazioni dell’amministrazione non reggono al vaglio della ragionevolezza e sufficienza” puntualizzando che l’Amministrazione avrebbe dovuto valutare per Italia Navigando “un’attività di gestione senz’altro più duratura (circostanza peraltro non vera), ma certamente non economicamente remunerativa”.
- Circa il numero degli addetti previsti dalle due concorrenti, il TAR evidenzia che risulta dagli atti in modo inconfutabile che la Nautic Service prevede una unità in più con una maggiore spesa, a regime, di €.7.026,67, sentenziando che “a fronte di circostanze di fatto che ribaltano il presupposto da cui si è mossa la valutazione del Ministero, non può che rilevarsi l’ulteriore difetto del provvedimento impugnato sotto il profilo motivazionale ed istruttorio”;
- Circa la maggiore quantità di suolo demaniale richiesto, il TAR evidenzia che il Ministero avrebbe dovuto valutare l’impatto che la differenza di superficie richiesta potrebbe avere sul piano economico-finanziario e dei programmi d’investimento. Tale impatto, peraltro molto vantaggioso, è stato specificato con le osservazioni al provvedimento ultimo di assegnazione.


La richiamata sentenza TAR è stata impugnata davanti al Consiglio di Stato sia dalla soc. Porto delle Grazie che da Comune di Roccella Jonica ed il massimo organo di Giustizia amministrativa, oltre a respingere le richieste di sospensiva formulate dai ricorrenti, ha statuito che “in ogni caso è prevalente l’interesse pubblico alla riedizione, secondo le indicazioni conformati ove enucleabili dalla impugnata decisione, della valutazione delle offerte competitive dei soggetti che si contendono la concessione demaniale per cui è giudizio”

Il provvedimento di affidamento della concessione datato 8.3.2010 e tanto enfatizzato dall’ Amministrazione Comunale di Roccella Jonica, non fa alcun riferimento alle “illogicità” evidenziate dal TAR e ripete le considerazioni originarie, quindi è palesemente illegittimo e certamente verrà annullato dal competente organo di Giustizia Amministrativa cui gli interessati presenteranno ricorso nei termini di legge, con la logica conseguenza che la struttura portuale continuerà a subire ulteriori danni. Particolare questo che certamente interessa poco l’Amministrazione Comunale di Roccella Jonica cui, invece, interessa di più promettere centinaia di posti di lavoro ad ogni tornata elettorale, nascondendo che il Piano Economico – finanziario dalla stessa presentato prevede solo 19 addetti da assumere in tre anni ed a lavori di adeguamento e completamento ultimati.
Ma anche sui 19 addetti gli amministratori comunali possono solo fare promesse da marinaio gia chè non esiste dubbio alcuno che il provvedimento di affidamento della concessione sarà ancora una volta annullato per quanto sopra detto.

A proposito dei lavori di adeguamento e completamento del porto, è doveroso esporre alcuni dati: il piano economico – finanziario presentato in sede di richiesta di concessione dalla “Porto delle Grazie” prevede una spesa complessiva di 3 milioni e 700 mila euro (quello della Nautic Service ne prevede 4 milioni e 800 mila euro). Nelle continue dichiarazioni alla stampa, gli amministratori locali hanno sbandierato ai 4 venti di avere ottenuto dalla Regione Calabria un finanziamento di 4 milioni e 800 mila euro per lavori di “riqualificazione e completamento del porto”. La circostanza è suffragata dal Decreto n.507 del 17.06.2009 del Dirigente di Settore n.1 del Dipartimento Turismo con il quale, tra l’altro, è stato liquidata al Comune di Roccella la somma di 1 milione e 106mila 171 euro per primo stato di avanzamento. Stranamente però, appena 34 giorni dopo l’emanazione di tale decreto e cioè il 21.07.2009 il Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Roccella Jonica con propria ordinanza n.28/2009 ha limitato l’utilizzo di alcune aree portuali per situazioni di pericolo.
Nel merito bisogna chiedersi:
1) Quando e con quale sistema è stata espletata la gara di appalto dei lavori per i quali è stato liquidato detto primo stato di avanzamento?
2) Il relativo progetto da chi è stato redatto, con quale incarico, quando è stato approvato e da chi, per quale importo?
3) Se l’importo finanziato è di gran lunga superiore a quello preventivato in sede di richiesta di concessione perché i lavori non sono stati ultimati?
4) Tenuto conto che il piano economico – finanziario presentato in sede di richiesta di concessione dalla “Porto delle Grazie2 prevede per la sistemazione del “porto a secco” una spesa di euro 800 mila, mentre per gli stessi lavori la Nautic Service ha previsto una spesa di appena 60 mila, come sono stati determinati i prezzi dei lavori da realizzare con il finanziamento regionale, posto che per l’affidamento di detti lavori non risulta espletata alcuna gara d’appalto?
5) La magistratura penale è a conoscenza di quanto procede?
6) Il ritardo fin qui causato dal comune di Roccella, con la complicità del Dr. Caliendo, per l’affidamento della concessione a chi veramente ne ha diritto e che causerà un danno erariale di enormi proporzioni, verrà esaminato dalla Corte dei Conti per il recupero dello stesso?
7) Perché e per quali motivi con la spesa di 1 milione 106 mila euro non sono stati eseguiti i lavori di messa in sicurezza del porto?

Restiamo in attesa di vedere gli sviluppi della situazione nella certezza che alla fine trionferà la Giustizia e che nel volgere di breve tempo i cittadini calabresei, e non solo, possano fruire di un servizio determinante per il decollo economico e sociale della zona jonica, e non solo di qualcuno.
A questo proposito va puntualizzato, e concludo, che la Nautic Service e associate si sono obbligati a realizzare lavori di adeguamento e completamento del Porto per l’ammontare di 4 milioni e 800 euro, con risorse economiche proprie e non della Regione Calabria, e cioè dei cittadini calabresi; motivo sufficiente, da solo, per affidare la concessione alle stesse. Ovviamente questa associazione di imprese in caso di affidamento della concessione non farebbe regalie di alcun genere a chicchessia.

martedì 23 marzo 2010

IN RISPOSTA ALLA LETTERA DELL'ING. MAURIZIO COSTARELLA di Iervasi Nicola.

Gent.mo Ing. Costarella, erano diversi giorni che mi diceva che mi avrebbe scritto e, finalmente, la lettera è arrivata. La ringrazio, non tanto per i complimenti che mi rivolge, quanto per l’attenzione che ha nel leggermi, e spero che lo faccia anche attraverso il blog e non solo con il giornalino.
Non faccio torto alcuno nel dire che lei è una delle poche, se non l’unica persona, avversa alla politica della gestione pubblica di questo ultimo decennio, ch’è rimasto sempre coerente alle sue tesi, ai suoi principi e certezze. Anch’io, nella prima legislatura Zito, mi sono fatto abbindolare dalla sua maschera: ricordo il giorno in cui noi “Giovaninsieme” siamo andati a firmare il protocollo d’intesa per l’informazione turistica al porto (un anno finanziato dalla Comunità Europea con il pacchetto “Porti di Ulisse”) e, non dimentico mai, quelle risuonanti sue parole “Ragazzi, avete visto che noi vi siamo venuti incontro? Adesso anche voi dovete fare lo stesso, anche se vi capita di non essere d’accordo con noi”. E si riferiva agli articoli del giornalino che allora pubblicavamo, che spesso erano critici sul loro operato. Forse già da li è scattata in me la prima molla della consapevolezza di un sindaco con la volontà di zittire tutti i suoi detrattori.
Caro ingegnere, le sue convinzioni, anche se lentamente, oggi, finalmente, stanno affiorando sempre più nelle coscienze dei nostri cittadini, nonostante ancora non sia passato un anno dalla vittoria elettorale di Zito & Company.
Il paradosso che si sta verificando nel nostro paese è che, se nel consesso civico, per la gioia dei nostri amministratori, non esiste opposizione, nella popolazione roccellese, invece, sta venendo fuori l’orgoglio, sta maturando la presa di coscienza dell’inettitudine di questi amministratori, della loro assenza e del loro menefreghismo verso i problemi dei cittadini. Lei è stato sempre convinto di questo e continuamente lo ha predicato, ma i cittadini si sono fatti continuamente incantare dal flauto magico di chi sa ben promettere e non mantenere, da colui che inizia, sperpera e poi abbandona per andare all’assalto del prossimo finanziamento di turno.
Io non partecipo spesso ai consigli comunali, ma in quella occasione che c’eravamo entrambi, siamo scappati allo stesso momento (si ricorda?), terribilmente impressionati, quando anche l’opposizione ha approvato la gestione "svendita" del porto alla società di Roma, “Italia Navigando”! Io mi sono vergognato, non so lei… Ma d'altronde in Consiglio “il capo” ha sempre il coltello dalla parte del manico, visto che lo usa sempre infierendo il colpo “ma voi fino a qualche mese fa eravate con noi, e ciò vi andava bene!”
Questa è la nostra sfortuna ingegnere, un’opposizione messa sempre alla corda da questa clausola.
Quando la finiranno ed ammetteranno che fino a qualche mese fa erano succubi dell’arroganza del sindaco, e che adesso è ora di dire basta?!?
Comunque, ingegnere, io ho la convinzione che questa amministrazione sta facendo il suo perfetto gioco, portano in Consiglio argomenti futili, insignificanti, per coprire i veri problemi, per annebbiare le loro nefandezze e i segreti che discutono fra loro nella stanza dei bottoni.
Io non penso che l’attuale vicesindaco si roda le mani perché vorrebbe la prima poltrona, penso che a lui faccia comodo questa sua posizione che non lo impegna al cospetto della cittadinanza con tutte le formalità di rito da sindaco, ma nel frattempo, nelle decisioni importanti, sappiamo tutti chi decide il cosa e come fare…!
Altrimenti l’incarico di Certomà, “il peggior sindaco di tutti i tempi”, nella Fondazione del Festival jazz a cosa sarebbe servito?
Un saluto affettuoso e…non perdiamoci di vista, rimaniamo uniti!

sabato 20 marzo 2010

UN ROSPO DIFFICILE DA DIGERIRE di Maurizio Costarella


Carissimo Nicola,
i miei non vogliono essere compliementi di maniera ma la vera e leale considerazione per il lavoro che stai svolgendo con il tuo giornalino.
Perchè di lavoro si tratta.
Innalzare i livelli di democrazia, discussione e proposta in un paese che sembra aver smarrito la bussola della partecipazione alla vita pubblica, non è impresa da poco.
Sai bene come sono stato critico nel passato sulla gestione della cosa pubblica, ma qui, adesso, voglio fare un favore politico al precedente sindaco, Sisinio Zito.
Credo, e non a torto, che sta vivendo con enorme frustrazione il non essere sindaco e come debba digerire un "rospo" come peppe Certomà che aveva definito, nel passato recente, "il peggior sindaco che Roccella abbia mai avuto" (si riferiva agli anni 1995-99).
E di come gli stanno prudendo le mani nel pensare come sbarazzarsi di lui, non appena la legge sull'elezione del sindaco gli consentirà il ribaltone.
Torniamo, però, al favore che gli voglio fare.
Un paese abbandonato a se stesso, sporco, caotico come quello degli ultimi sette mesi non si vedeva da almeno dieci anni.
Problemi irrisolti, sempre gli stessi: enorme pressione fiscale e tributaria, strumenti urbanistici fermi (tranne che per qualche amico), porto nelle "nebbie" e temi sociali (disoccupazione giovanile, ordine pubblico, portatori di handicap, ecc.) assolutamente dimenticati.
Inoltre, le cose che si stanno vedendo ultimamente hanno il vago sapore della presunzione assoluta; mi riferisco allo spostamento arbitrario di alcuni "scomodi" cassonetti dell'immondizia, al restringimento della piazzetta Zirgone e al passaggio della pista ciclabile davanti ad attività commerciali, tutte cose che favoriscono pochi e danneggiano molti.
Cosa dire della società creata per la "Fondazione Rumori Mediterranei"?
Sbalorditivo!
O la mancata approvazione, dopo sette mesi, delle Linee Programmatiche, obbligatorie per ogni amministrazione entro 120 giorni dalle elezioni?
Stupefacente!
E della nomina, con relativi costi, dei nuovi amministratori della "Multiservizi SpA" (la nuova società dell'acqua), cosa ne pensi?
Incredibile!
Permettimi, visto che mi hai concesso lo spazio, un'ulteriore riflessione sulla pochezza dell'opposizione in Consiglio Comunale.
Un paese senza opposizione non è un paese democratico. Peggio se l'opposizione è sottomessa al potere.
Dopo tutto questo tempo passato dalle elezioni, non una interrogazione, una interpellanza, non una presa di posizione seria all'interno ed all'esterno del civico consesso.
Eppure temi di confronto e discussione, lo abbiamo visto, ve ne sono a iosa.
Rispetto a tutto questo sfacelo i membri dell'opposizione sembrano non vedere e non sentire; hanno, di fatto, issato bandiera bianca!
In politica bisogna avere pazienza, discutere, programmare, saper aspettare.
Ma quando attesa, discussione e pazienza vengono continuamente traditi da atteggiamenti poco chiari, l'unica soluzione è la denuncia.
Continua cosi. Sei sulla strada giusta.

martedì 16 marzo 2010

LISTA "NACCARI PRIMA DI TUTTO", COME VOLEVASI DIMOSTRARE!

Ricordate la decima domanda che ho tentato di rivolgere al vicesindaco sul book “roccella siamo (anche) noi” uscito il 21 gennaio scorso (in tempi non sospetti, quando ancora non si sapevano le candidature regionali), e che mai ho ricevuto risposta?
Mi permetto di rinfrescare la memoria, riportandola di seguito:

Nelle ultime elezioni amministrative lei si è fatto portavoce di una politica nuova sottolineando a più riprese il fallimento dei partiti sia a livello locale che regionale e nazionale insinuando che questi operano solo ed esclusivamente per accaparrarsi dei clientelismi e non per il bene del territorio, tant’è che si è attivato a creare una lista civica, “Roccella prima di tutto”, dove sono confluite persone di ogni vocazione politica. A Marzo prossimo si terranno in Calabria le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e certamente non ci sarà nessuna lista che si chiamerà “Calabria prima di tutto”, ma solo schieramenti politici che si alleeranno fra di loro. Quindi lei, purtroppo, a conferma della sua tesi della disfatta delle logiche di partito, non potrà parteggiare con nessun schieramento. O forse porterà avanti la lista “Naccari prima di tutto”?!?”


Bene! Giorni fa ho avuto un breve colloquio con un accanito sostenitore dell’amministrazione, che mi ha chiesto se sono impegnato con il voto alle regionali. Io, naturalmente, furbetto e curioso, gli ho risposto di no, e lui è corso in macchina a prendermi i fac-simili… E indovinate un po’ dove c’era la “ics”, proprio sul nome NACCARI.

Questo signore è un fan di “Roccella prima di tutto” (la lista intendo, non certo nei fatti!), ma non è un internauta visto che non è a conoscenza delle mie idee in proposito, altrimenti lo definirei persona poco scaltra.

Mi ha cosi incominciato a decantare tutte le magnificenze di questo grande uomo politico, ritornato a Roccella per l’ennesima volta per incontrare il suo grande amico e i suoi seguaci, prima di partecipare alla trasmissione elettorale di Telemia.

E’ lui l’artefice della più imponente infrastruttura roccellese, il finanziatore dell’opera che, più di ogni altra, porterà nel nostro paese sviluppo e turismo (ahahahahah), ossia la pista ciclabile!
Un percorso lungo tutto il marciapiede del lungomare, costituito da delle mattonelle rosse anziché grigie (240 mila euro!). Che invenzione, che intuito, che idea innovativa!
In merito a questa meravigliosa risorsa finanziata dal dr. Naccari, mi sono permesso di rispondere al fan zitiano con il mio minuscolo consiglio: “Sarebbe bene che qualcuno riferisse a quest’ assessore di non citare la pista ciclabile ai roccellesi non schierati come lo è lei, altrimenti subirebbe solo pernacchie, visto che la gente non è più cosi ingenua a credere in queste sciocchezze, nel mentre vede precipitare le presenze turistiche e non intravede spiragli in alcuna attività produttiva, causa un’amministrazione in stato di coma profondo”.

Mi ritrovo quindi in mano i fac-simile del dirigente regionale che più ho criticato in questo blog. Critiche mosse per non aver mai condiviso i finanziamenti a pioggia generosamente elargiti all’amico presidente dell’associazione culturale jonica (325 mila euro per un festival jazz sempre più business per gli organizzatori e sempre meno attraente e produttivo per i visitatori e l’indotto);

E ancora trattasi proprio dell’assessore ai trasporti, proprio colui che ha ignorato le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato in merito alla gestione del porto di Roccella Jonica, riaffidandola nelle mani della società Porto delle Grazie che ha come socio di maggioranza la SpA “Italia Navigando”, una società, guarda caso di Roma - come l’associazione culturale jonica (è proprio da li che partono tutti i legami col nostro paese), che ha come amministratore delegato un graaaaaaaande (la a prolungata non è un errore di battitura) esperto e conoscitore delle attività nautiche e portuali, ossia il fratello della chiacchierata Marina Ripa di Meana!!!
E si perché la Nautic Service, nata ed attiva a Roccella Jonica, è un’azienda troppo piccola e povera di competenze per gestire un cosi grande colosso abbandonato a se stesso da 12 anni!
Vergognatevi, roccella prima di tutto del cavolo!!!

Ma torniamo al nostro assessore al bilancio e ai trasporti della Regione Calabria.
Mi chiedo: ma quale e quanta faccia tosta ci vuole a venire nella locride all’indomani della soppressione dei treni per Torino e Milano e dire che le responsabilità sono tutte di Trenitalia e del ministro Matteoli. E’ un metodo ormai rosicato da troppo tempo demandare le colpe ad altri e fare lo scaricabarile. Cari amici lettori dovete sapere che i treni per Torino e Milano non sono stati soppressi, perché da Lamezia Terme partono allo stesso orario in cui partivano prima, con il solo cambiamento che adesso trattasi solo di vetture cuccette. La soppressione c’è stata solo ed esclusivamente per la locomotiva e le vetture provenienti dalla jonica che poi si “attaccavano” a Lamezia al treno ancora viaggiante. Ditemi voi qual è la funzione e la capacità di un assessore ai trasporti regionale se non riesce a garantire e difendere una piccola tratta regionale, perché ripeto non si tratta dell’intero treno soppresso, ma solo dei vagoni della nostra tratta!

Mi avvio a concludere….
Per bissare il sostegno di Zito e company alla lista “Naccari prima di tutto” si è svolto, domenica scorsa, un convegno al convento dei minimi con la sposa Naccari sull’altare e i nostri vicesindaco e sindaco a fargli da paggetti.
Ad annunciare il convegno, ancora una volta, un manifesto sbiadito che riporta, spudoratamente e scorrettamente, il logo del Partito Democratico che orami da tempo non appartiene più ai vincitori delle elezioni comunali.

Ma tanto ormai partito o non partito la politica non è più valori, non sono più principi, né ideali da difendere e lottare per essi; questa politica è diventata solo scambio di favori… personali!!!

domenica 14 marzo 2010

Il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.


Scorrendo i nominativi di numerosi candidati interni alle liste elettorali mi sono convinta che i promotori delle stesse avranno ritenuto che le mie costanti denunzie miranti ad ottenere “pulizia”, rispettosa dell’etica e della morale, fossero dettate dalla voglia di mera pubblicità personale o, ancor di più, dalla voglia di togliermi “qualche sassolino dalle scarpe”.


Coloro che hanno formato le liste, destra, sinistra e centro, probabilmente avranno immaginato che mi sarei fatta annebbiare il cervello dai proclamati codici etici, nel mentre predisponevano le candidature all’insegna del trasformismo, di prestanomi, di parenti, di indiziati, di rinviati a giudizio e, persino, di condannati.


Ho atteso, tra una smentita e l’altra, pazientemente, la pubblicazione ufficiale delle liste con la speranza di non dover deludere qualche ex colonnello romano di AN che mi aveva additata quale inutile Cassandra.

La speranza dell’attesa era stata coadiuvata dalle dichiarazioni dei Vescovi Italiani e da quelle dei numerosi cittadini calabresi convinti di poter finalmente aspirare ad una classe politica regionale degna di tal nome.La speranza è immediatamente svanita con la lettura ufficiale delle liste. Non intendo fare nomi, non perché preoccupata da possibili querele, ma certa che il mio elenco sarebbe troppo esteso e derivante da una concezione etica e morale della politica sicuramente differente da coloro che hanno valutato le candidature.

Né la destra, né il centro, né la sinistra, però, mi potranno convincere con l’arroganza, propria di coloro che mirano a conquistare o mantenere posizioni di potere, che la Calabria debba essere destinata a mantenersi coperta dalla nube del malaffare e della corruzione.

Anche se qualcuno, a presentazione di liste avvenuta, ha finto di gridare “al lupo”, non mi ha distolta dal guardare anche gli altri “lupi” che già occupano i palazzi regionali calabresi e che, con molta probabilità, continueranno ad occuparli o da quelli, sempre “lupi”, che potrebbero giungere nelle stesse sedi! Povera Calabria!

Altro che “fresco profumo della libertà”, questa Regione sarà costretta a continuare a respirare “il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

Sicuramente, però, senza il mio voto.

On. Angela Napoli - Taurianova, 28 febbraio 2010

giovedì 11 marzo 2010

PROMESSE DA MARINAI


Promettere è facile, mantenere le promesse è un problema.
Tutti, in questi giorni, promuovono… autonomia e diritti. Ma i doveri? Nessuno sa. Ognuno di noi vuole autonomia e diritti, ma il proprio dovere lo si fa?
Certo pochi, anzi pochissimi, e quelli che lo fanno subiscono da coloro che cercano i diritti .
Nella nostra povera costa “Jonica” ci invitano a sognare, perche i sogni , dicono, un giorno si realizzano.
E’ vero, in questa terra la gente sogna, cresce, matura, diventa anziana e poi muore, ma il loro sogno tale rimane.
Giuseppe Condorelli

mercoledì 10 marzo 2010

SOPPRESSIONE A.S.L. N°9 DI LOCRI - INTERVENTO DI GIUSEPPE MANTI AL CONSIGLIO COMUNALE


Giuseppe Manti, ex vicesindaco ed ex assessore ai lavori pubblici mi consegna e mi autorizza a pubblicare nel blog un suo intervento effettuato nel corso del consiglio comunale del 29 gennaio scorso in merito alla discussione su un verbale di deliberazione dell’associazione dei comuni della locride riguardo la volontà della Regione Calabria di accorpare (e quindi sopprimere) l’ASL n.9 di Locri nell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. Il consiglio comunale di Roccella Jonica era chiamato ad approvare la delibera dell’associazione dei comuni della locride per dare forza alla volontà di non procedere alla soppressione che significherebbe per il nostro territorio un ulteriore isolamento anche a livello sanitario e di nosocomi. La delibera è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale ma il consigliere Manti ha voluto sottolineare quanto segue:


Cari concittadini, dovete sapere che l’ospedale di Locri è una struttura fatiscente, nata bene ma gestita male.
Gestita male perché la politica ha preso il sopravvento sulle necessità del malato creando cosi, nel corso degli anni, non solo un altro ospedale a distanza di 5 chilometri, ma principalmente condizioni di paura per chi si doveva o si deve ricoverare. Gli scandali che si sono susseguiti nel tempo non si contano.
A volte non si riesce a capire la direzione di questa struttura, tanto importante per la locride, a chi appartiene. L’ammalato è disorientato e a volte anche rassegnato.
Oggi portate all’ordine del giorno eventuali determinazioni in merito a questa struttura ed avete messo questo punto all’ultimo posto, relegando a questo problema nessuna importanza.
Tutti sanno che il piano regionale prevede in Calabria 3 asl; il piano regionale è stato da tempo di dominio pubblico. Tutti hanno saputo come sarebbero andate le cose e questo lo sapeva pure l’assemblea dei sindaci e il suo presidente, il comitato dei sindaci e il suo presidente. E nulla si è fatto. Adesso a cose fatte s’inscena questa messa in scena, per stabilire che cosa? Per chiederne che cosa?
Quando addirittura nella riunione dei sindaci del 23 gennaio il nostro sindaco non è stato presente…
Adesso si chiede per atto dovuto l’approvazione di questo punto. Noi lo approviamo anche perché noi crediamo che l’ASL n. 9 di Locri dovrebbe rimanere cosi com’è con tutta la sua autonomia e con moltissima professionalità, tutti voi non so cosa approvate.
Vi ricordo solamente che con i litigi, i rancori e senza quel desiderio di riscattarsi, un capo di amministrazione non cambierà mai le cose in questo desolato paese dove imperano solamente metri di pista ciclabile.


La cosa comica è avvenuta dopo l’intervento di Manti allorquando chiede la parola il vicesindaco Sisinio Zito…e cosa dice? Di non aver capito l’intervento di Manti, specie in riferimento al presidente dell’associazione dei sindaci (che per quasi dieci anni è stato lui), che di questo problema non c’entra nulla in quanto la competenza in materia sanitaria è demandata ad un’apposita assemblea.

Siamo alle solite…quando si ha a che fare con delle responsabilità è facile lavarsi le mani demandando le colpe ad altri e dire di non capire… Ora si che mi è chiaro perché, a distanza di un mese e mezzo dalla pubblicazione delle dieci domande rivolte al senatore Zito tramite il book “Roccella siamo (anche) noi", non mi è giunta nessuna risposta. Evidentemente non li ha capite!

giovedì 4 marzo 2010

LE FOTO METAFORE


Gianluca e Giuseppe Cartolano mi scrivono...


Caro Nicola, quella che hai pubblicato come una casa padronale del 1500 è la casa di mia nonna. Come si vede è interamente lesionata e pericolante a causa dei lavori eseguiti per realizzare il fantasmagorico liceo scientifico. Scrivo per far presente che nessun intervento di ristrutturazione o aggiustamento è stato previsto per questa casa, nè in seno ai lavori di riqualificazione della via Vittorio Emanuele nè in seno al buon cuore dell'ente preposto alla costruzione del predetto liceo scientifico, anzi, da diversi anni è pendente, presso le autorità giudiziarie di zona, una causa per risarcimento danni!!! Sia la casa che hai fotografato che altre limitrofe hanno avuto un cedimento strutturale (i muri di contenimento si sono staccati e scivolati tutti verso sinistra) a causa dei lavori del liceo scientifico costruito su un terreno argilloso (perizia di un geologo alla mano) e quindi molto pericoloso (prova ad entrare nel liceo e guarda i muri perimetrali in basso, vedrai solo umidità e muffa).

Ritornando alla casa della foto, se per caso qualcuno avesse promesso soldi...beh...che mi contattasse...Vorrei proprio vedere se è vero!!!


La mia risposta:


Inanzitutto mi scuso con te Giuseppe per non averti ringraziato per gli apprezzamenti rivoltami in un commento precedente. Non l'ho fatto solo perchè contavo di vederti personalemente e poi perchè, lo sai, nonostante mi facciano piacere, so di non meritarli perchè dentro il mio animo so di dovere e potere dare di più al prossimo e al sociale, come lo fai brillantemente tu, ma il lavoro e la famiglia mi risucchia tutto il tempo e le forze (come vedi io scrivo in questo blog a notte fonda durante delle brevi pause dal lavoro), e il mio rimorso è incolmabile.

Venendo alla foto dell'abitazione dei tuoi nonni in via Vittorio Emanuele, ti dirò che anche tuo cugino Antonio mi ha avanzato la stessa considerazione.

Vi anticipo che ero a conoscenza della causa civile in corso tra la vostra famiglia e il Comune in merito alle loro responsabilità nel trivellare un terreno argilloso qual è quello dov'è sorto il liceo scientifico, causando lo smottamento (lo dico anche se quando mi legge mia sorella, che della legge ha fatto il suo mestiere, mi rimprovera che ciò che affermo deve essere dimostrato con le perizie in tribunale - ma in ogni modo i valori di questo blog sono basati più sui sentimenti che sulle regole... e si, le regole, ma dove sono le regole, soprattutto quelle elettorali, dove s'impongono i limiti di eleggibilità e poi si consentono di inventarsi artifizi per deviare la legge!)

Giuseppe, Gianluca, io vi do tutta la mia solidarietà e il mio augurio affinchè la causa pendente venga risolta a vostro favore e che la mia foto possa essere ben augurante innanzittutto per il vostro risarcimento danni e poi anche per la presa di coscienza da parte di questi amministratori che centro storico non significa soltanto sperperare 2 milioni di euro per la costruzione di una strada di pietra, ma anche e soprattutto creare il corredo urbano che dia le sembianze di Roccella come un paese medievale.

Ultima considerazione: in uno scorso consiglio è emerso che un assessore si occupa pure di istanze contro il comune e che il nostro Ente, per essere difeso, corrisponde pure salate parcelle che altro non sono che soldi di noi cittadini. Conclusione: cari Giuseppe e Gianluca, questo è il caso proprio di dire che, comunque vadano le sentenze, noi cittadini saremo sempre perdenti mentre gli amministratori ringraziano, e pensare che, paradosso dei paradossi, il 6 marzo organizzano un convegno dal titolo "il rischio sismico": ci vogliono far credere di essere dotti ma poi in pratica sono...... (per stavolta me la risparmio la parola va...)

martedì 2 marzo 2010

RISPOSTE NON RISPOSTE AI COMMENTI DI FABRIZIO CHIORRI.

QUESTI SONO I COMMENTI SCRITTI DA FABRIZIO:


PRIMO MESSAGGIO:
Scusa Nicola ma riassumo per vedere se ho capito qualcosa. Dunque voi da una decina di anni a questa parte vi trovate con il tessuto commerciale che non gode di ottima salute, vi trovate con un aumento dei turisti che come una visione mistica non è percepito proprio da tutti, con la famosa bretella della 106 che per adesso serve a fare le corse dei motorini, con il parco del teatro castello che è pari la riproduzione del set di Rambo, con l'ospedaletto, dove non sono mai entrato, che visto da fuori tutto sembra tranne che un presidio medico territoriale, e con un bel p’ di altre cose costate soldi DELLA COLLETTIVITA' che sono abbandonate a se stesse.Tu elenchi tutta sta roba al sindaco e lui in poche parole ti dice che è sindaco da sei mesi e che non ne sà nulla?Domanda, ma il sindaco almeno un piano di riutilizzo di questi beni collettivi ce l'ha? Almeno il problema se lo pone, almeno ne ha parlato con qualcuno che una risposta o una proposta ce l'ha?Saper attrarre fondi dello stato per poi buttarli dalla finestra non mi pare un grosso merito.Altra domanda legata alle foto: gli hai chiesto per caso se si può prevedere, in un'ottica di decoro urbano, la ristrutturazione delle abitazioni private non finite, lesionate, finite a metà, ecc ecc., la ristrutturazione dei palazzi storici e l'acquisizione delle case abbandonate (vedi Salemi in Sicilia) per evitare che l'aspetto del paese in più parti sia quello di una cittadina dell'est europa?Riferisco una bella notizia: sul sito del comune, pompa magna, udite udite "Roccella va verso il solare"! Cavolo, mi sono detto, il comune ha fatto un bell'investimento su solare, produce energia, dà lavoro e introita i guadagni o dalla vendita dell'energia o dal consumo, non pagando la bolletta per il quantitativo di produzione... forte!!!!!...Poi ho letto l'articolo e il mio entusiasmo è finito.Da quanto si evince, ma posso anche sbagliare, il comune ha dato solo le autorizzazioni sui terreni, gli impianti fotovoltaici (sono 2) sono privati, il comune incamererà una parte delle royalties, e la potenza complessiva sarà di 15 kwp cioè quello che serve per mandare avanti 5 appartamenti.Il comune di Lauria in Basilicata HA MESSO SOLDI e fatto realizzare un impianto solare da 35 KWp che frutterà 22 mila Euro l'anno, questo è il link http://www.ecodibasilicata.it/15maggio2009/pag06.pdf .
Ci sono 2 modi di fare le cose, un modo vecchio, ormai fallito e insostenibile e un altro moderno che prova a comprendere dove siamo e quale direzione dobbiamo seguire.Voi a Roccella come le affrontate le sfide del futuro con il primo o con il secondo?Non rispondermi, non serve, una cosa sola ti dico non mollare, non mollate, il tempo è galantuomo e per legge di natura prima o poi vi darà ragione....speriamo solo che non sia tardi.

SECONDO MESSAGGIO:
Non so se lo sai o se leggerai in tempo ma adesso al consiglio comunale discutono di: “3. Progetto in Variante ai sensi dell’art.14 DPR 380/2001 e s.m.i. per la realizzazione della sede televisiva TELEMIA composta da n.2 piani f.t. da realizzare in località Melissari – foglio 45, particelle 120 e 188, foglio 46 particella 121. Esame ed approvazione”Io andrei a dare un occhiata, per capire cosa è un progetto in variante, e quanto costa ai privati la concessione edilizia, dov'è il posto in questione dove costruiscono, e se Telemia anziché versare le tasse comunali si può impegnare a ristrutturare la sede dove tuttora si trova.


TERZO MESSAGGIO:
Ho chiesto:”Siete sicuri di questi dati? Siete andati a controllare le cartelle INPS, ben 197 persone che prendono la busta paga a fine mese?” E il sindaco: “Ma che c’entra questo! Sono persone che lavorano perché c’è il porto, che ne so se hanno o no i contributi pagati!”Questa è M O N D I A L E !!!!!!Caro Nicola ma dimmi la verità non sei andato a colloquio col sindaco, ma con Rocco Barbaro di Zelig....!!!!Ma ad un certo punto non ti ha detto:......Franco oooo Franco....!!!!Di al sindaco quanto segue:" Ha detto un mio amico di Roma che neanche il bar Canova a piazza del Popolo, che fattura quanto tutte le attività commerciali di Roccella, ha venti dipendenti.....Ma chissà se anche a loro pagano i contributi...." ha ha ha ha ha ha scusa ma ancora rido!!!!Comunque mi traduci la frase:"...sono persone che lavorano perchè c’è il porto...".Cioè sarebbe a dire che il porto gestito o no dal comune sempre quegli occupati da fonti private sono?Scusa ma quale cavolo sarebbe la progettualità per sto benedetto porto? Averlo sotto gestione pubblica a cosa serve????Ma 2 parole su connettività, riciclo, energia, territorio, acqua, ecc. ecc… Niente????A dimenticavo loro hanno già i loro esperti che queste cose le scrivevano 20 anni orsono....e speriamo che legga anche la persona a cui mi riferisco che dopo tante parole scrittemi adesso probabilmente non può difendere l'indifendibile!Dopo questa mia piccolissima rivincita che dire.....Nicò continuate così!!!!

ECCO LE MIE RISPOSTE:




Caro Fabrizio, ti ringrazio della vicinanza e della solidarietà che ogni volta mi manifesti. Ti dirò che ai consigli comunali ci vado raramente poiché, lavorando di notte e di mattina, ho la necessità di riposare al pomeriggio. Anche se non è la stessa cosa, seguo comunque i risvolti attraverso i giornali (come d’altronde vedo che fai anche tu dalla Capitale…) e vorrei farti notare una cosa che si verifica puntualmente in ogni nostro consiglio comunale: ti riporto i seguenti stralci di articoli di quotidiani locali:

“La cittadina roccellese si doterà prossimamente di due impianti fotovoltaici (di potenza superiore a 0,015 MWp) per l’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili. Lo ha deciso il consiglio comunale, nell’ultima seduta del 29 gennaio scorso, APPROVANDO ALL’UNANIMITA’ due proposte di autorizzazioni uniche presentate dalla “Società Ingenium Investiment & Consulting Srl” e dalla “Società Ase Srl” per la costruzione e l’esercizio di due impianti fotovoltaici, rispettivamente in Contrada Canne e in Località Fonte”

“Il civico consesso si è espresso FAVOREVOLMENTE anche per la modifica del regolamento edilizio comunale in modo da promuovere la costruzione di impianti fotovoltaici tra i privati”.

“Il consiglio comunale ha infine approvato ALL’UNANIMITA’ il progetto definitivo in variante al Piano regolatore generale relativamente ad una serie di interventi, che partiranno a breve, finalizzati alla sicurezza stradale”.

“L’assise municipale ha esaminato e APPROVATO anche la “Ricognizione sullo stato di attuazione di programma del permanere degli equilibri di bilancio”, alcune variazioni al bilancio di previsione dell’esercizio 2009 e il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Sono stati, inoltre, APPROVATI: lo schema di convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria, il protocollo d’intesa tra Comuni, Province e Regione per il progetto di riuso “Creta” ed il regolamento per il servizio taxi e autonoleggio.”

“Alla fine, comunque, dell’accesissimo dibattito, al quale hanno dato il loro contributo l’assessore Vincenzo Bombardieri e i consiglieri di minoranza, Giuseppe Mazzaferro e Giuseppe Manti, nell’aula consiliare è tornato un po’ di sereno e nell’interesse della cittadina ALL’UNANIMITA’ l’intero consiglio comunale ha votato la risoluzione avanzata dal capogruppo della maggioranza, Giuseppe Alvaro: ”Il Consiglio comunale, ascoltate le comunicazioni del sindaco, degli assessori e dei consiglieri, invita l’Amministrazione comunale a perseguire ogni via allo scopo di dotare il Porto delle Grazie di tutti i necessari servizi e auspica che, per quanto concerne la gestione della struttura, si arrivi al più presto ad una soluzione che veda il Comune partecipe della gestione stessa in funzione della tutela degli interessi generali del paese”.


Fino all’esito dell’ultimo consiglio comunale descritto su “Calabria Ora”:
“Prima di affrontare il tema dei regolamenti il Consiglio a proceduto all’approvazione delle definizioni degli indirizzi per la designazione, nomina e revoca dei rappresentanti del comune presso enti,aziende, società ed istituzioni”…su questo tema “in conferenza dei capigruppo si è raggiunto una CONVERGENZA UNANIME… In merito ai regolamenti che disciplinano le strutture del convento dei minimi, l’auditorium e il teatro al Castello, il testo ha trovato la CONVERGENZA della minoranza… Per il regolamento per i parcheggi riservato agli invalidi ci si è espressi anche in questo caso con parere UNANIME… Tra i punti c’era pure una variante al piano strutturale per consentire a Telemia di poter realizzare un nuovo edificio: “anche su questo punto nessun distinguo tra maggioranza ed opposizione e la proposta è passata con voto UNANIME dei presenti.


Udite udite come si chiude il servizio. “Tutto sommato un consiglio comunale liscio come l’olio”.



A tutto questo, caro Fabrizio, si aggiunge un consigliere di minoranza che dopo aver da 6 mesi protestato lasciando l’aula del consiglio comunale. in una intervista ad un giornale dove gli veniva chiesto se in futuro ci potrebbe essere un riavvicinamento con questa amministrazione, la sua risposta è stata: “Mai dire mai!” (Lo stesso a cui il sen. Zito le disse che alla Provincia si può andare a riscaldare la poltrona!)

A tutto questo si aggiunge tutte le assurdità che ho sentito (e riferito) dal sindaco: il commercio è fiorente, il turismo è aumentato a dismisura, il parco collina è praticabile, il porto è ben gestito e ci lavorano 197 persone, l’appalto della bretella è sospeso, alle fiere non ci andiamo perché non ci sono soldi, ecc. ecc.….

A tutto questo si aggiunge… ma qualcuno della minoranza ha chiesto in consiglio dove saranno situati questi pannelli fotovoltaici, dopo che tanto clamore ha fatto la notizia che un assessore ha beneficiato di “tantissimi” soldi dal comune per spese legali; ma in contrada Fonte questo assessore non ha delle proprietà? E visto che il comune improvvisamente è cosi sensibile al fotovoltaico come mai su chilometri di parole nel programma elettorale c’è solo un rigo sul questa energia alternativa? Come mai dubbi mai?!?

A tutto questo si aggiunge… Ma qualcuno della minoranza ha chiesto di vedere la fattura da parte di Telemia con data Giugno 2009 dove veniva resocontato lo spazio propagandistico a pagamento di mezz’ora mandato sotto campagna elettorale del sen. Sisinio Zito?
Oppure che questa delibera potrebbe essere un chiaro messaggio che dice a tutti: “Se siete con noi, tutto si può!”; oppure che si fa un consiglio comunale per variare un piano da turistico a commerciale quando ci sono cittadini che aspettano da una vita invano per farsi la copertura della loro casa!

A questo si aggiunge… lo scandalo della soppressione dei treni a lunga percorrenza da e per Torino e Milano, e l’assessore ai trasporti Demetrio Naccari Carlizzi gira tranquillo e sereno per la regione a farsi campagna elettorale con lo slogan “Contano i fatti”

E' possibile che solo Nicola Iervasi faccia le interrogazione alla maggioranza sugli esiti delle promesse elettorali, sulle cattedrali nel deserto, sulla mancanza di nessuna strategia turistica e sui malumori di tutta la cittadinanza di fronte a quella disastrosa strada di pietra che stanno facendo e su quella inutile pista ciclabile costata fior di quattrini comunali e statali?

In tutti questi pezzi che ti ho trascritto, caro Fabrizio, si denota una sola cosa: che Nicola Iervasi è un pazzo, esaurito, incompetente, diffamatore, disfattista, e chi più ne ha più ne metta.

Ti prego Fabrizio, non mi incoraggiare più, io vivo nel mondo dei sogni non in quello reale; quello che per me è assurdo e sporco per il mondo che mi circonda è pacifico, naturale, giusto e trasparente.

La mia è una politica fittizia, forse.

Io ho solo una speranza… credere nella Giustizia! E spero che questa un giorno mi darà torto o ragione. Sarà quel giorno, caro Fabrizio, che ti chiederò di darmi la tua solidarietà o il tuo incoraggiamento.

Con affetto.

LETTERA APERTA DI SAVERIO SIMONE ANTONIO AL PRES. AGAZIO LOIERO E ALL'ASS. AI TRASPORTI DEMETRIO CARLIZZI

Il nostro concittadino Saverio Simone mi fa pervenire una lettera aperta, passionale, scritta ad inizio dell'estate scorsa (1 luglio 2009) ed inviata al presidente della Regione e all'assessore ai Trasporti, e che mai ha ricevuto ne risposta cartacea ne pratica. Oggi sopraggiunge anche la beffa, poiche ci vengono cancellati i treni a lunga percorrenza, e il trasporto gommato, che la Regione Calabria ha finanziato e potenziato a discapito della ferrovia, non offre e garantisce servizi sostitutivi ed efficenti. Questa la lettera di sfogo di Saverio Simone:


Egregio Presidente, Egregio Assessore,
mi chiamo Simone Saverio Antonio, sono pensionato e vivo a Roccella Jonica. Da tempo mi pongo una domanda: "Tutti questi pulmann di Federico e Mediterranea Bus, che servono la fascia jonica, molti dei quali hanno la scritta "Regione Calabria", circolano cosi a caso o hanno un orario prestabilito?"
Non ho mai visto alcun cartello con gli orari in nessun paese della costa jonica, e per potersi spostare da un paese all'altro ognuno di noi chiede a destra e a manca informazione suglio orari. Sembra quasi che tutti noi siamo in balìa di un autista al quale il più delle volte gli si rompe l'anima con la domanda. "Quando passa il pulman per...?"
Ho saputo, inoltre, che le corse di questi pulmann sono pagate dalla Regione Calabria tramite le nostre tasse.

Sono sicuro che voi avete dato disposizioni ai vostri dipendenti di provvedere all'affissione dei suddetti orari, ma visto e considerato che ognuno lavora "a me ne frego" sicuramente si sono dimenticati di farlo!
Mi è venuto da pensare che la colpa potrebbe essere anche dei nostri sindaci... ma forse no, loro, purtroppo, sono troppo affaccendati in altre faccende, e noi cittadini, non voglio dire di terzo mondo che è abbastanza evoluto rispetto a noi, dobbiamo arranciarci.

Quindi vi chiedo, anche a nome di molti cittadini, se non di tutti, se è possibile che ogni paese servito da questi pulmann abbia la sua tabella con tutti gli orari e per tutte le destinazioni.

Inotre, altra cosa importante, forse sarebbe opportuno che gli orari dei pulmann fossero diversi dagli orari dei treni, cosi ci sarebbe più possibilità di mobilità per noi poveri cittadini che paghiamo oltre al biglietto anche le tasse sopra citate.

Scusate, ho sentito il bisogno di chiedere una cosa che, ritengo, da parte vostra doverosa nei nostri riguardi; del resto siamo noi ad eleggervi per amministrare e tutelare i nostri diritti, come noi espletiamo i nostri doveri.

Colgo l'occasione per porgervi distinti saluti ed ogni tanto sarebbe opportuno ricordarvi di noi.

Roccella Jonica , 01.07.2009

Saverio Simone Antonio

domenica 28 febbraio 2010

SEGNALAZIONE SULL'ASILO NIDO

Ciao Nicola, giorni fa ho letto qualcosa sull asilo nido. Appalto, degrado... Non ti ho visto interessato (rispondi a parecchi anonimi); alle due lettrice che ti hanno posto il problema hai risposto che il solo nome non è una firma e che quindi... Non mi è piaciuto, non è che... Il resto mettilo tu.
Esterina Mazzaferro.


Cara Esterina, se tu mi scrivi mille volte con la tua firma io ti risponderò mille volte, ma voglio che mi comprendi quando dico di non poter accogliere le segnalazioni degli anonimi perché, non identificandosi, non si può stabilire se sono o no in buona fede e se la segnalazione viene fatta per denunciare veramente una mancanza o un disservizio oppure per altri scopi.

Altra premessa è il fatto che forse tu come altri mi avete sopravvalutato con questo blog. Sappiate che io non sono il Padreterno che sta in terra capace di dare risposte in tutte le direzioni, se io ho creato questo blog come valvola di sfogo mia e di tutti i cittadini che, identificandosi, si uniscono a me, per i tanti disservizi esistenti, bisogna sapere che non l’ho fatto con lo scopo di mettermi al centro dell’attenzione o perché mi piace che gli altri mi dicono che so scrivere bene. Io ho già il mio lavoro e devo coltivarmelo continuando su quel campo. Questo blog nasce dalla volontà di dire, papale papale, delle situazioni che sono sotto gli occhi di tutti ma che molti sembra che siano ciechi nel constatarli, e quindi io, dentro di me, nutro la speranza, con le “denunce”, di poter liberare gli occhi dal velo e risolvere almeno qualcuna di queste problematiche.

Detto ciò non è affatto vero che io ho liquidato le due segnalazioni anonime senza nessun interesse. Lo stesso giorno che è arrivata la prima segnalazione anonima ho parlato con una delle educatrici dell’asilo nido, quando poi sono andato a stampare quel commento ce n’erano invece due da stampare (questo per farti capire la solerzia con cui ho cercato di sviluppare il “caso”). I commenti di Giusy e Maria Teresa li ho consegnati immediatamente all’asilo nido di via Carrera (dove porto anche mio figlio) e le educatrici hanno subito avvertito il presidente della cooperativa, il prof. Nicola Lucà.
Questo è il senso che dò al blog: cercare di affrontare un problema ma allo stesso tempo provare, tentare di risolverlo e non solo con le mie parole che da sole, senza intervento, possono essere solo chiacchiere.

Detto questo il mio parere appare adesso molto insignificante, ma per dimostrarti la mia sincerità e la mia non complicità in nulla se non per la farina, lo manifesto.

Per quanto riguarda le operatrici del centro, secondo me, sono ottimamente preparate, altrimenti di certo non avrei mandato mio figlio; la cucina ha tutte le autorizzazioni da parte dell’Asl (dimostratemi), nonostante non sia una cucina da Grand Hotel. Se la struttura è fatiscente e l’esterno è pieno di erbacce il sollecito va fatto all’amministrazione comunale, cosa per altro fatta continuamente da parte della cooperativa appaltatrice del progetto.

Ti dirò di più: oltre all’incuranza del comune ai solleciti per la pulizia del giardino, io vedo una “porcheria” lasciare quella sfilza di cassonetti dell’immondizia proprio all’esterno del balcone di recinzione dell’asilo, proprio in linea d’aria vicino alla porta d’ingresso e alle finestre dell’asilo.

Io esprimo e dico quello che so e che vedo, cosciente di potermi sbagliare. La cosa che mi dispiace di più è che tu, cara Esterina, hai dubitato sulla mia persona. Spero che la mia risposta ti abbia fatto cambiare idea altrimenti sono pronto ad incontrarti per dialogare di persona. Un abbraccio forte e buona domenica.

venerdì 26 febbraio 2010

NELLA TANA DEL LUPO (Titolo dedicato al mio amico Fabrizio Chiorri)

Un incontro iniziato alle 11 e 50 e terminato alle 14 e 10 quello con il sindaco Certomà nella sua stanza al Municipio di Roccella. Un faccia a faccia iniziato male e finito peggio, nonostante accanto a me ci fosse mia moglie Agnese che ha voluto a tutti i costi essere presente con lo scopo di placare eventuali accensioni degli animi. E purtroppo ne ha dovuto fare di lavoro “poverina”, anche se a rimetterci è stato il mio stinco che ha ricevuto decine di calci!!!

Io nelle mie incursioni ero rosso in faccia e tremante nelle mani ma il sindaco lo era ancora di più, perché ai suoi attacchi e alle sue offese io, non permettendomi mai di restituirgli le offese, gli ho risposto a tono e non mi sono affatto risparmiato.

Eppure le mie intenzioni erano quelle di poter discutere con la massima pacatezza, ma ci ha pensato il sindaco a invertirle quando, da subito, mi ha rinfacciato di aver fatto una STUPIDITA’ e che solo un PAZZO…fa una segnalazione contemporaneamente al comune e ai carabinieri.

Ma come?!? Un cittadino segnala un pericolo alle autorità e me lo chiama stupido e pazzo? Ma sindaco ma lei lo sa che cosi mi offende?!?

“Ho mandato la segnalazione al Comune e ai carabinieri del pericolo del parco giochi di via marina perché un bambino sotto ai miei occhi è caduto dal ponte scivolo da 2 metri di altezza per la mancanza di un pannello di chiusura. Pannelli mancanti, chiodi arrugginiti e sporgenti, braccioli svitati e quant’altro, erano situazioni d’allerta già da diversi mesi e la sua amministrazione è stata cieca e disattenta e sono sicuro che se non fosse stato per il comandante dei carabinieri a farvi il sollecito voi continuavate a fare orecchie da mercanti come sempre succede con questa amministrazione!”

Ma ho capito subito che l’ira del sindaco e la sua partenza sprint era motivata dal fatto che io nella lettera inviatagli sulle “incompiute” di Roccella, sottolineando che sul lato personale avevo stima, gli ho scritto di non essere d’accordo sulla sua scelta politica di fare il sindaco SUBORDINATO al volere del vicesindaco.

La parola subordinato non è proprio andata giù al professore Certomà, convinto e illuso che i roccellesi hanno votato per la sua persona, che i voti e la vittoria elettorale l’ha guadagnata lui.
Ma come si fa a far finta e non essere coscienti di una realtà che anche le pietre a Roccella conoscono?

Comunque io non sono di certo andato a perdere il mio tempo e il tempo del sindaco per parlare di cose scontate ma ci sono andato nel tentativo di ricevere delle risposte in merito alle innumerevoli “cattedrali nel deserto” (opere realizzate lasciate nel totale stato di degrado e abbandono).
Ma quando ho iniziato a sollecitare il sindaco sulle opere incompiute il sindaco è iniziato a barcollare.

I nodi al fazzoletto del blog erano costituiti dalla gara d’appalto tenutasi a Novembre per il completamento della bretella variante alla SS106, e il progetto del centro disabili per recuperare quell’obbrobrio di ex mercato ittico situato nella traversa di via Roma nuova.

Per quanto riguarda la superstrada il sindaco mi ha risposto di…”informarmi prima di parlare… perché non è vero che i lavori sono bloccati da 27 anni, ma 27 anni sono passati da quando sono iniziati i lavori”. Focu meu, che errore grossolano che ho fatto!!! Ma sono proprio un cattivo “reporter”. E’ vergognoso arrampicarsi sui muri davanti alla più eclatante prova di spreco di denaro pubblico per una superstrada progettata a due corsie (più larga della Salerno - Reggio Calabria) e con due distinte gallerie fatte bucando la collina di roccella e, pensate un po’, uno dei motivi di questo eterno fermo dei lavori è proprio perché la collina, mentre veniva bucata, è crollata!!!
I lavori sono bloccati – mi ha riferito il sindaco – da 9 anni.
“Proprio tutta la gestione Zito” ho detto io!!!
“Non mi nominare Zito altrimenti apro questa porta e me ne vado…” è andato su tutte le furie il sindaco!

Ma la cosa più eclatante è che, come riferito anche nel post precedente, nonostante la gara d’appalto per il completamento dei lavori sia stata effettuata a Novembre, la stessa non se l’è aggiudicata nessuno perché 4 ditte hanno superato il tetto del ribasso fissato al 30 per cento. La commissione dell’ANAS quindi, anziché assegnare i lavori alla prima ditta che ha fatto un’offerta legittima ha deciso di effettuare i controlli sulle 4 ditte che hanno invece “sforato”!!!

Voi non vi rendete conto cari lettori con quale lemma il nostro sindaco mi riferiva questa circostanza, come se fosse tutto normale e legittimo, quando invece si tratta di un nuovo scandalo che getta ombre e causa nuove lungaggini su questa maledetta strada. Io credo che davanti a simili scandali o si è complici o deve venire istintivo adottare ogni forma di protesta dopo 27 anni di bugie e sprechi. Ed invece il tempo passa e tutto tace!

Stessa superficialità e leggerezza anche sulla risposta sul potenziale Centro per disabili:
“Noi abbiamo mandato il progetto, se ce lo finanziano lo faremo, sennò niente, proveremo a fare qualche altra cosa!”
Chi afferma questo è il sindaco che, in campagna elettorale, lanciava questo ingannevole interrogativo: “ Secondo voi quale lista è più interessata e capace di dotare il nostro paese di una istituzione cosi importante e significativa come il centro di vita disabili?”
L’intelligenza di chi mi legge sa giudicare!

Cerco di stringere, non mi va di stancarvi nella lettura e farvi perdere ulteriore prezioso tempo, anche perché in questo lungo contraddittorio tra me e il sindaco, purtroppo, non c’è stato nulla di costruttivo né di incoraggiante.

A mente fredda vi dico che il nostro turpiloquio assomigliava tanto alla disputa televisiva svolta dai candidati a sindaco prima delle elezioni, con il prof. Certomà a dire “Il giusto sono io, voi andate ad informarvi, il nostro programma l’hanno fatto professori universitari…”

Ed infatti anche quando il nostro dialogo è caduto sul tema porto, il sindaco mi rinfaccia di non essere ben informato laddove ho riferito dell’abbandono degli spogliatoi, dei parcheggi, della caserma e del fermo gestionale da 12 anni…
“E no! – m’incalza il primo cittadino – Il porto è gestito dal Comune dal 1° gennaio 2009 e conta ben 197 occupati…” e addirittura mi fa vedere un prospetto con le sue stime.
Dandogli un’occhiata veloce, ho intravisto il bar che contava ben 20 occupati e due cantieri nautici 15 ciascuno. Ho chiesto:”Siete sicuri di questi dati? Siete andati a controllare le cartelle INPS, ben 197 persone che prendono la busta paga a fine mese?” E il sindaco: “Ma che c’entra questo! Sono persone che lavorano perché c’è il porto, che ne so se hanno o no i contributi pagati!”

Mi dispiace cari lettori che l’MP3 dove pensavo di registrare queste disgustose dichiarazioni di un ex commercialista si è bloccato, altrimenti ve lo avrei fatto sentire con le vostre orecchie mentre affermava quanto sopra.

Ma eccoci al gran finale, allorquando ho chiesto se ci fosse qualche nostro incaricato o se almeno i depliant di Roccella sono stati inviati alla BIT di Milano. Il sindaco allora, goffamente, si è affrettato di farmi vedere l’allegato alla Gazzetta del Sud su cui, in mezzo a 24 pagine, non una parola, né una fotografia, né una citazione di Roccella Jonica, solo la pubblicità a pagamento di un Hotel all’ingresso del paese. “Certo che ci sono i depliant di Roccella – ha risposto il sindaco – glieli abbiamo dati al Consorzio!”

Ma quando ho udito dalla sua bocca che il turismo a Roccella, grazie alla bandiera blu, negli ultimi 15 anni è aumentato a dismisura e che le attività commerciali del nostro paese sono fiorenti, mi sono messo le mani nei capelli dalla disperazione.
“Vado via – caro sindaco – siamo su due metri di valutazione assolutamente diversi e opposti, lei lavora troppo di fantasia, ma la realtà, professore, va in direzione completamente opposta, purtroppo”!

Ecco sciolti tutti i nodi:
Come fa un’amministrazione locale a risolvere i problemi reali del suo paese visto che non ha la consapevolezza dell’esistenza dei problemi stessi?!?

Peccato, veramente peccato, perché il prof. Certomà non era cosi una volta. L’hanno infatuato proprio bene!!!

“Caro sindaco, sono sincero, a me dispiace per questo diverbio, ma io non ce l’ho con lei; lei, purtroppo, è solo una vittima. Io non perdo la speranza di avere un colloquio con il sindaco di fatto, che mi risponda alle 10 domande poste nel giornalino pubblicato!”

Stretta di mano d’obbligo di amicizia con la speranza che il sindaco SUBORDINATO un giorno si possa rinvenire da questa incredibile ipnosi.

martedì 23 febbraio 2010

SOS GABIBBO


Visto l'inconcludente incontro avuto qualche giorno fa col sindaco per il quale sto preparando la relazione da pubblicare sul blog, sono venuto a conoscenza che la gara d'appalto per la realizzazione della "bretella" variante alla 106 che sovrasta il paese di Roccella è stata svolta nel Novembre scorso, ma ad oggi non ha ancora una sua ditta aggiudicataria poichè nella gara, che aveva come massimale di ribasso il 30 per cento, ben 4 ditte hanno fornito un ribasso superiore e quindi la commissione adesso deve fare indagini su queste 4 ditte per capire perchè hanno potuto fare un ribasso cosi alto. Per cui, dopo 27 anni da quando la bretella ha tagliato il primo nastro, e 9 da quando non si lavora assolutamente più, ancora ombre e lungaggini per questa maledetta strada.

Per questo la mia ragionata coscienza, nonostante l'amore sfrenato che ho per il mio paese (ma proprio per questo non sono più sopportabili ingiustizie e sprechi cosi eclatanti), mi ha detto di portare avanti la mia "battaglia".

Non pubblico il contenuto della segnalazione effettuata, ma chiunque volesse conoscerne le righe può richiedermelo tramite facebook.

Per la veridicità del mio dire ecco la ricevuta da parte di mediaset della mail da me inviata.

Nel frattempo sono venuto a conoscenza che in un passato non molto lontano già un giornalista di una importante emittente televisiva calabrese aveva fatto le riprese di questa superstrada mandandole a "Striscia" ma, non si sa bene perchè (?), nonostante il servizio era perfettamente in linea come tante altre "cattedrali nel deserto" denunciate in altri paesi d'Italia, questo servizio non è andato in onda perchè - come riferitomi dal giornalista - si trattava di un servizio fatto in Calabria, regione in cui "Striscia" non gradisce molto lavorare!

Riproviamoci e stiamo a vedere...


Il Gabibbo ti ringrazia‏
Da:
Gabibbo (GABIBBO@mediaset.it)

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lunedì 22 febbraio 2010 5.39.18
A:
niko.25@hotmail.it

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SOS Gabib...mht (3,8 KB)
Ciao grazie per il messaggio che ci hai cortesemente inviato.
Tutte le lettere indirizzate a Striscia vengono lette con attenzione, ma il loro enorme numero non ci consente di rispondere a ciascuno personalmente.
Se ci sarà possibile, ci metteremo in contatto con te. In ogni caso ti ringraziamo per esserti rivolto a noi.
La Redazione di Striscia.

venerdì 12 febbraio 2010

IMMINENTE, FORSE, L'INCONTRO CON IL SINDACO.


Cari lettori, forse l'ora X sta per arrivare: la data dell'incontro forse si sta avvicinando, ma non con il sen. Zito bensì con il sindaco Certomà. E si, in un incontro causale avvenuto l'altro ieri, il prof. Certomà ha manifestato la volontà d'incontrarmi. Di tutta risposta io ho dato disponibilità, anchè se gli ho chiesto, prima di fissare la data, di attendere l'arrivo e leggere la lettera sulle "cattedrali nel deserto" (che sotto questo post vedete pubblicata) e quindi di risentirci a seconda della sua disponibilità.
Oggi, o al massimo domani, la lettera sarà nelle sue mani e quindi staremo a vedere.
Vi terrò sicuramente informati anche perchè, se l'incontro s'ha da fare, io avrò con me sicuramente un registratore, e mi auguro che, vista la troppa differenza di opinioni che abbiamo, di non sforare in un contraddittorio troppo animato.
Anchè perchè, se io ci andrò nella stanza del sindaco, non andrò certamente nelle vesti di giornalista che non sono e non mi interessa di esserlo, ma la mia veste sarà di un cittadino che, con l'attuale modo di governare il paese, non vede nessuna speranza di progresso e sviluppo.
Tanto, cari amici lettori, se mi leggete spesso conoscete le mie opinioni trasversali e quindi anche a faccia a faccia con il primo cittadino non disdegnerò a sfoderare.
Il prof. Certomà il sottoscritto lo conosce bene e lo sa che se ha chiesto di incontrarmi non lo fa di certo per rispondere alle domande "del giornalista", so già che il suo esordio verso di me sarà: "Come mai cosi tanto astio nei confronti dell'amministrazione comunale?"
Ed io:"Caro sindaco, mi inizi ad enunciare dove ha visto l'astio nelle mie opinioni....e giù di li...!

Comunque rimane ancora il grosso cruccio a cui il sindaco, mi auguro, possa darmi la sua parziale motivazione, ossia il perchè del silenzio da parte del sen. Sisinio Zito in merito alle dieci domande rivoltagli e pubblicate nel book "Roccella siamo (anche) noi".
Perchè io la speranza di avere le risposte e i chiarimenti da parte del vicesindaco non la perdo, anche se un incontro ravvicinato con il "sommo" politico sarebbe davvero del "terzo tipo", considerando il rancore con cui il senatore ha risposto al sindaco di Locri che l'ha definito un despota inconcludente dicendogli "Io non rispondo agli ubriaconi per strada"!
Se l'avv. Macrì definendolo soltanto un despota si è beccato dell'ubriacone, figuriamoci io che gli ho elencato, voce per voce, tutte le sue inconcludenze come potrebbe definirmi... un ammalato tossico terminale!!! Ahahahahah!!!

lunedì 8 febbraio 2010

ULTIMA MISSIVA AL SINDACO PRIMA DELLA SEGNALAZIONE A "STRISCIA LA NOTIZIA"

Ill.mo Sig. Sindaco,
nel ringraziarLa per avermi prestato attenzione e risposto in merito alla segnalazione delle anomalia del parco giochi, approfitto della sua cortese disponibilità per porre qualche altro quesito in merito a problemi annosi di cui spesso riferisco nel blog “Roccella siamo (anche) noi”.
Mi permetta innanzittutto di dirLe formalmente, visto che fino al giorno delle elezioni, incrociandoci, mi ha raccomandato a votarla dimostrandomi di non essere al corrente del mio pensiero e dei miei principi che dall’aprile scorso manifesto attraverso il suddetto blog, che sono assolutamente contrario alla sua scelta politica, non approvando affatto la sua posizione di sindaco subordinato alla volontà del suo vicesindaco che l’ha scelta dopo averla criticata amaramente sia sui giornali che attraverso interviste su internet (intervista di Giovanni Certomà a Febbraio 2009). Comunque credo che nel frattempo abbia avuto modo, se non di consultare il mio blog, di sfogliare almeno i due numeri del giornalino pubblicati nel luglio scorso e l’ultimo pochi giorni fa, in maniera tale da conoscere perché sono cosi tanto alternativo alla vostra proposta!
Detto questo, sappia, comunque, che a livello personale Lei ha tutta la mia stima e il mio apprezzamento (non sono cose da buttare e credo che sono ben salde nella memoria di entrambi le proficue collaborazioni tra la sua “vecchia” amministrazione che io, nonostante tutto, ho sempre difeso, e l’associazione “Giovaninsieme”, allora compatta e operosa).
Ma veniamo ai giorni nostri, perchè a ricordare le storie del passato, visti i risultati attuali, non si ha nessun beneficio.
Nell’informarla che la presente lettera che mi pregio di inviarLa verrà pubblicata integralmente sul blog – roccellasiamonoi.blogspot.com – passo a formulare alcuni miei quesiti che mi auguro possano trovarLa disponibile per delle risposte esaurienti.
Innanzittutto Le chiedo se puo fare da tramite col suo vicesindaco per mettermi al corrente s’è disponibile o meno a rispondere alle dieci domande pubblicate nell’ultimo giornalino “roccella siamo (anche) noi” book (che con piacere Le invio), in maniera tale che i cittadini di Roccella possano sapere alcune verità da sempre nascoste del nostro ex sindaco. Le saremo veramente grati se Lei potesse intermediare affinché ci onori delle sue risposte, anche in considerazione al fatto che si tratta di domande, certo esplicite, che riguardano le problematiche del nostro paese e il chiarimento di come sono stati spesi dei soldi pubblici.
Dopodiché mi permetta di rivolgerLe dei quesiti che riguardano le numerose “cattedrali nel deserto” che Roccella, in maniera ingrata, ha realizzato e risultano in totale stato di abbandono. La interpello prima di effettuare la segnalazione a “Striscia la notizia”, perché, forse Lei non se ne rende conto, non è più accettabile continuare a vivere nel silenzio e negli abusi e vedere il proprio paese sprofondare dietro tutte le opere incompiute e gli sprechi di denaro pubblico.
Le chiedo notizie della variante Anas della 106 a nord di Roccella, che a maggio scorso, sotto campagna elettorale, per dare lustro alla sua lista, il responsabile ANAS, l’ing. Laganà, è venuto a conferire e promettere l’imminente appalto dei lavori, che doveva avvenire entro novembre 2009. Ci dica cortesemente… Visto che la sua lista a più riprese ha detto che a Roccella non ci sono infiltrazioni mafiose, quali sono stati i motivi per questo fermo cosi lungo (27 anni d’abbandono)? Sono stati appaltati i lavori? Chi se li è aggiudicati? A quando l’inizio e la consegna definitiva della bretella che dovrebbe sbloccare il caos del traffico cittadino? (Insiste nel chiederLe cortesemente di essere preciso nelle risposte, perché il suo vicesindaco è dal 2000 che ogni anno ci dice che la ripresa dei lavori è imminente!!!)

Altro spreco più volte segnalato sul blog: l’avaria del parco giochi di via Zirgone con attrezzature nuovissime e mai entrato in funzione. Che destinazione e futuro avrà questa struttura che è l’inizio anche del percorso del parco collina del castello anch’esso lasciato nel totale abbandono?

Qual è il futuro del mercato coperto, struttura realizzata per diventare una fonte per il commercio locale ed oggi adibito a Guardia Medica, e, di conseguenza, quando verranno eseguiti i lavori del vecchio Ospitaletto, da 2 anni chiuso ed inutilizzato? (Ed intanto si continua a vendere abusivamente la frutta sopra il ponte Zirgone, il ponte Rossetti e alla Dogana!!!)
Ed ancora... la struttura che doveva diventare “mercato del pesce” ubicata vicino all’Oratorio: è stato concesso il finanziamento governativo per la costruzione del centro disabili annunciato sempre in campagna elettorale?
Il casermone all’ingresso del porto, l’abbandono dei parcheggi e degli altri box dietro la struttura della guardia costiera, altra “cattedrale nel deserto”; insieme al fermo gestionale del porto, consegnato al comune ormai da ben 12 anni!
Per non parlare dell’auditorium che vede manifestazioni episodiche e di nessun valore culturale, che non ha mai avuto una dovuta programmazione artistica – e meno male che Roccella doveva diventare il “il paese della cultura”…( non ricordo il pienone dell’auditorium dai tempi delle commedie rivolte alle scuole di Pino Carella col suo “Cicciu u Pacciu” dal lontano 2001);
Ed ancora, l’area fitness con le sue strutture da ginnastica rotte ed estirpate.
Mi pare che quanto sopra basti per un paesino cosi piccolo di 6000 abitanti a portarlo al centro dell’attenzione come il paese con più soldi pubblici mal spesi ed inutilizzati!
La prego, senza voler intralciare il suo lavoro di sindaco della città, di porre delle risposte non tanto a me ma a tutta la cittadina che è cosciente che questo paese ha delle potenzialità ma non riesce affatto a valorizzarle in maniera efficace e produttiva per un rilancio che cosi facendo non ci sarà mai.

Nel ringraziarLa sentitamente dell’attenzione prestata, restiamo in attesa di Suo cortese riscontro nel mentre le porgiamo distinti saluti.


P.S.: Se decidesse di rispondere La prego di darci informazioni precise e dettagliate, non evasive, e soprattutto di non riferirci la solita banalità che l’amministrazione comunale non ha la bacchetta magica per risolvere i problemi, perché quelli citati sono situazioni che si protraggono da decenni e un amministratore se non è capace di portarli a termine dovrebbe ammettere i suoi limiti e dimettersi! Grazie ancora e a presto sentirLa.

venerdì 5 febbraio 2010

ADDIO, MAESTRO!


Ringrazio Telemia che attraverso il suo redattore Pino Gagliano ha voluto riportare, nella formulazione del servizio televisivo di commiato del maestro Antonio Russo, il profilo da me tracciato in occasione della finale del premio "Il roccellese più popolare". Ma, nel salutare e ringraziare il sig. Russo per la grande emozione regalatami in quel lungo abbraccio e in quella reciproca commozione del 10 gennaio scorso all'orquando ho consegnato nelle sue mani la targa vinta e strameritata del "Roccellese più popolare", voglio riportare un meraviglioso articolo, non mio, ma di un bravissimo e preparato giornalista, Gianluca Albanese, che sia attraverso il quotidiano Calabriaora che il suo personale blog http://gianlucaalbanese.wordpress.com/, ha tracciato un preciso, sintetico e toccante percorso della vita del nostro artista - artigiano Russo che ha colpito anche me e, se non commetto qualche infrazione di violazione di diritti, mi pregio di pubblicarlo anche in questo blog ad ulteriore conferma della serietà e grandezza di un uomo che ha lasciato veramente il segno nella nostra comunità.
Mi sento di riferire, e non vuole essere una critica, del piccolo spazio invece dedicato al maestro Russo sulla Gazzetta del Sud, giornale che più volte, tramite il nostro corrispondente Antonello Lupis, ha usufruito di benefici economici con l'acquisto di pagine promozionali alla vigilia del Defilè Internazionale di moda, pagine, pagate alla Gazzetta, in cui il nostro giornalista, daccordo col maestro Russo, annunciavano la manifestazione e valorizzavano, con una deliziosa descrizione, le eccellenze del nostro paese. Tutto qua! Adesso vi lascio alla grande penna di Gianluca Albanese...

ADDIO, MAESTRO
di Gianluca Albanese
Antonio Russo non ce l’ha fatta. Lo stilista di Bivongi, famoso per essere stato per trentadue anni il patron della rassegna internazionale di moda sartoriale, ha ceduto alla grave malattia che da quasi un anno lo affliggeva. Con lui, se ne va uno dei più grandi creativi nel campo della moda nazionale. Ma non solo. Cresciuto nella bottega artigianale del “maestro” sarto del paese, rappresentava l’emblema di chi l’arte della sartoria l’aveva imparata da piccolo, con passione sacrifici e dedizione, fino a raggiungere nell’età adulta il successo e i riconoscimenti internazionali. Già, perchè da quando, quasi quarant’anni fa, fece sfilare le sue creazioni e quelle dei giovani stilisti emergenti di tutta Italia sul palco di Roccella Jonica (paese che lo adottò e nel quale mise famiglia) il maestro divenne lui, prese per mano i giovani talenti di un mondo fatto di stile, buon gusto e tanta passione. E così, nella Locride si respirò per tanti anni l’aria della romana piazza di Spagna, o del triangolo della moda nel centro di Milano. Tutto ruotava attorno a lui. Alla fama che aveva conquistato, facendo sfilare, per decenni, stilisti emergenti insieme a grandi griffe come Luciano Soprani, Marelles Ferrara, Rosy Garbo, Egon Von Furstenberg, Litrico, Yoshinori Shimizu, e soprattutto elevando l’immagine della Calabria migliore nel mondo. Quella regione che alla fine fu con lui un pò ingrata. Già, perchè gli ultimi mesi prima di ammalarsi, Antonio Russo li spese per condurre una battaglia rivelatasi, alla fine, perdente. Chiedeva che le massime istituzioni regionali continuassero a finanziare la “sua” rassegna di moda; un appello, questo, alla fine rimasto inascoltato. Avrebbe voluto continuare ad aiutare e lanciare i giovani talenti, il maestro di Bivongi, sempre garbato, sorridente e generoso con tutti, seppur col grande rigore professionale che metteva quando sedeva nel suo centralissimo atelier di via Roma a Roccella. Ai giovani sarti mancherà una grande guida; a chi l’ha conosciuto e apprezzato, mancherà una grande persona.

GIANLUCA ALBANESEg.albanese@calabriaora.it

giovedì 28 gennaio 2010

SEGNALAZIONE PARCO GIOCHI

In seguito alla segnalazione rivolta al Comune sulla pericolosità delle attrezzature ludiche del parco giochi di via marina, i collaboratori comunali sono intervenuti riparando o eliminando le parti che risultavano pericolose ed in data 15 gennaio su carta intestata e a firma del Sindaco di Roccella Jonica ho ricevuto la seguente comunicazione:

NEL RINGRAZIARLA PER AVER SEGNALATO GLI INCONVENIENTI DEL PARCO GIOCHI DEI BAMBINI SITO IN VIA MARINA, LE COMUNICO CHE SI E' GIA' PROVVEDUTO AD ELIMINARE I PERICOLI LAMENTATI E COLGO L'OCCASIONE PER INFORMARLA CHE FRA GIORNI DETTO PARCO SARA' DOTATO DI NUOVE ATTREZZATURE PER MIGLIORARE LA SUA FRUIZIONE.

Non nego che mi ha fatto piacere ricevere questa comunicazione, ma non per una questione di orgoglio personale, ma perchè, tramite questa, ho un'ulteriore possibilità di rinnovare l'invito e l'incoraggiamento a tutti i cittadini di segnalare, senza alcun timore, eventuali problemi, disservizi, disordini (se vi va anche attraverso questo blog), perchè dobbiamo tutti sentirci partecipi della vita comunitaria e per farlo con entusiasmo dobbiamo cercare il più possibile di vivere il nostro paese con soddisfazione cercando di eliminare quelle disfunzioni che conosciamo e che spesso ci teniamo dentro.

venerdì 22 gennaio 2010

Dopo la grande festa dell'anno scorso con una marea di giovani che ha invaso Roccella, ritorna...

Il lavoro della Parrocchia e dell'Oratorio continua a dare i suoi frutti.

Ha inizio domenica 24 la settimana dedicata ai festeggiamenti in
onore di don Bosco con la consueta CorriDonBosco, corsa su
strada, non agonistica, che prevede l’arrivo in squadra per evidenziare
lo spirito di solidarietà e comunità rispetto all’individualismo
del singolo atleta.

Nei giorni 28, 29 e 30 nel salone dell’Oratorio avrà luogo
il Triduo di preparazione animato dalle Suore Francescane
di Assisi a cui possono partecipare tutti i ragazzi della
Comunità Roccellese .

Allieterà la giornata della Festa di San Giovanni Bosco il
Gruppo Sbandieratori del Palio del Principe di Bisignano (CS)

Lo spettacolo si svolge nel seguente modo: Sfilata per le vie del paese, con spettacolo finale in piazza con scambio di bandiere, giochi con le bandiere, acrobazie, coreografie di tamburi, rullanti e nel finale la spettacolare e unica “Piramide Umana”

Il Triduo dei ragazzi sarà animato dalle Suore Francescane
Le suore francescane di Santa Filippa Mareri vengono da Borgo San Pietro di Petrella Salto, appartengono alla Diocesi di Rieti. L’Istituto di Vita Consacrata è stato fondato nel 1228.
Sorelle che attraverso canti e balli sanno trasmettere il messaggio evangelico con gioia coinvolgente.

Notizie attinte dal sito:
http://www.oratorioroccella.191.it/
cliccaci sopra per entrare e conoscere ed esplorare il mondo dell'oratorio di Roccella Jonica!

giovedì 21 gennaio 2010

TROPPE OMBRE ALLA GUARDIA MEDICA DI ROCCELLA!

Stamattina ho incontrato un'amica di famiglia che tre volte a settimana porta suo figlio di appena due anni a fare della fisioterapia nella sede della Guardia Medica di via Vittorio Emanuele (al mercato coperto). La signora era molto preoccupata poichè, con l'anno nuovo appena giunto, c'è il rischio che il servizio di terapia per i bambini con difficoltà motorie, svolto in una sala della Guardia Medica benchè freddo e pieno di umidità(nei giorni di pioggia addirittura gocciola dal tetto - e meno male che ci si è trasferiti in questa struttura nuova perchè l'altra era fatiscente!), non venga più effettuato, anzi venga spostato addirittura all'ospedale di Locri. Il motivo sarebbe il pensionamento della fisiatra attualmente in servizio e la mancata nomina di una nuova!
Un caso analogo ci fu due anni fa quando la dottoressa Caterina Coluccio, per 40 anni pediatra di Roccella, si congeda e lascia il suo titolo vacante. Tutti ci aspettavamo la nomina di un nuovo pediatra, visto che la dottoressa Coluccio lasciava centinaia di piccoli assistiti ed, invece, dall'alto, arriva la decisione, anzichè nominare un nuovo medico, di aprire le liste e quindi allargare il numero di assistiti degli altri pediatri già sul territorio, ma naturalmente nessuno di Roccella. A questo si aggiunse, da li a poco, lo spostamento del bravissimo direttore sanitario Paolo Jannopollo da Roccella a Siderno.
In una manciata di righe ho riferito diverse decisioni molto dubbie e tutte tendenti a creare dei disservizi.
Questo ultimo dei bimbi, già con problemi di movimento, che presumibilmente dovranno per due ore al giorno di fisioterapia farsi andata e ritorno dall'ospedale di Locri (in una saletta - si dice - propio accanto alla camera mortuaria!!!) è davvero assurdo e inaccettabile.
Mi terrò informato e spero che chi ne sappia qualcosa in più, e crede che io possa essere d'aiuto con la mia vicinanza e con le mie pacifiche forme di protesta, mi contatti, riferisca e aggiorni onde non doversi sentire mai soli soprattutto quando di mezzo c'è la salute dell'innocenza dei bambini!

sabato 16 gennaio 2010

SENZA PAROLE...

L'Epifania tutte le feste porta via... Dopo il 6 Gennaio, purtroppo si spengono le luci della festa più lunga e più buona dell'anno. Tutti i paesi, che hanno investito parte dei loro soldi di bilancio per rendere più viva, più colorata, più accesa la festività natalizia attraverso varie fantasie di luminarie colorate, dopo il 6 gennaio spengono le luci, ritirano le loro luminarie e, dove le ditte non le ritirano, i Comune "staccano la spina" e la festa di chiude lo stesso, anche perchè la corrente elettrica è quella pubblica che viene pagata da tutti i cittadini.
C'è un paese fra tutti, invece, in cui le feste di Natale non finiscono giorno 6 ma le luci continuano a brillare fino al 7 Gennaio e poi l'8, il 9, il 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16.....
Le luminarie natalizie continuano ad essere accese dalle 5 del pomeriggio alle 7 dell'indomani mattina, ben 14 ore. Questo fortunato paese, sempre in festa è il nostro. E si tanto quest'anno il bilancio comunale ha chiuso in attivo, cosa ce ne frega di una bolletta elettrica di 1000 e rotti euro più cara degli altri?

Vedendoli accesi per diversi giorni oltre il 6 gennaio ho pensato che li tengano per l'inaugurazione della ripresa dei lavori del centro storico (annunciati in pompa magna prima sui giornali e da poco in televisione), con la trasformazione della strada di via Vittorio Emanuele in pietra impercorribile, rovinando un'arteria principale di Roccella dopo averlo già fatto con tutta via Garibaldi (ma la cosa più grave, secondo me, è l'indifferenza dei residenti e dei roccellesi tutti che, nonostante si rendano conto del danno e "privatamente" si lagnano, poi non hanno alcun coraggio di farlo... "pubblicamente" - è questa purtroppo la dura legge del padrone creatasi a Roccella!!!);
No, non può essere questa la ragione, in questi casi si tagliano i nastri non si accendono le luci...
Fatta fuori una giustificazione allora ho pensato: magari aspettano che si liberi Mimmo Cavallaro per ripetere il suo concerto con una manifestazione dal titolo "Si spengono le luci!", ma neanche questo è possibile visto che una piccola pausa Cavallaro ce l'aveva e la chiamata da parte della nostra fiorente Proloco non gli è arrivata!
Tanto fu il mio pensare che, finalmente, mi arrivò in testa la giusta causa che ha fatto prolungare la luminosita delle luci di Natale per cosi tanti giorni in più.
Ah, finalmente una "gran bella pensata" quella della nostra amministrazione di prolungare gli addobbi luminosi del Natale fino alla festa annunciata di Sant'Antonio Abate di Domenica 17 Gennaio. Che meraviglia! Chissà come sarà contento Pasquale Scali, presidentissimo del comitato festa... la processione del Santo di cui sono tanto devoti soprattutto i cittadini di Zirgone sotto le splendide luci di Natale. Che genialità della nostra amministrazione. Ed io, come sempre malpensante, già mi ero fatto mille pensieri sulla vostra distrazione nel non contattare la ditta per il ritiro, sul vostro spreco incontrollato nel non sapere dove sia l'interruttore per staccarle definitivamente, e invece grande idea (e spreco e distrazione giustificabilissima) averle lasciate per la festa di Sant'Antonio di Domenica 17 Gennaio.
Ma....che succede!!! E' Domenica 17 Gennaio, sono le ore 6, fra poco arrivano i Giganti per aprire la festa di Sant'Antonio, ma per via Roma a Roccella c'è movimento di carroscala e operai...
Cosa?!?
Sono venuti a raccogliere le luminarie di Natale!!!
Alle 10 tutte gli addobbi di Natale sono già montati sul camion!
Che beffa!!! Ci vogliono altre parole?

sabato 9 gennaio 2010

DALLE PAROLE AI FATTI!!!

Roccella Jonica lì 08.01.2010

Spett.le
COMUNE DI
ROCCELLA JONICA (RC)

Spett.le
COMANDO CARABINIERI DI
ROCCELLA JONICA (RC)


Io sottoscritto Iervasi Nicola nato a Melito Porto Salvo (RC) il 23.08.1969 e residente a Roccella Jonica in via Picatari n.71

S E G N A L O

Che il parco giochi sito in via Marina vicino al Dopolavoro Ferroviario, a mio giudizio, è altamente pericoloso e rischioso per l’incolumità dei bambini che ci praticano numerosi, in virtù delle attrezzature ludiche quali rotte e quali mancanti di parti essenziali che li rendono insicure, e in particolare:
- i due dondoli, uno è rotto nel sostegno l’altro è rotto nel molleggio;
- il dondolo a due da una parte è svitato nel sostegno;
- gli scivoli con il ponte, uno è mancante di una maniglia proprio in prossimità dell’inizio dello scivolo e le guide di legno nel ponte sono schiodate con i chiodi arrugginiti sporgenti; l’altro manca di una chiusura di fermo corsa prima dell’inizio dello scivolo.

Ho pensato di fare la suddetta segnalazione visto che questa situazione si protrae da più tempo ed il parco è molto frequentato da bambini specie nei giorni festivi e di bel tempo ed anche perchè, in questi giorni, si sono verificati cadute di bambini che solo per una fortunosa fatalità non sono risultate gravi.

Vi chiedo di verificare al più presto la gravità della situazione, porre rimedio prendendo le dovute precauzioni, prima che succeda qualcosa di inevitabile.

Chiedo, infine, se mi è consentito e trattasi di argomento di Vs competenza, di verificare s’è lecito e giustificabile lo stato di abbandono e di avaria in cui versa il parco giochi di via Zircone (in prossimità del teatro al castello), in considerazione del fatto che il cancello d’ingresso risulta permanentemente aperto.

Nel ringraziarVi dell’attenzione porgo distinti saluti.

domenica 3 gennaio 2010

SCHOCCANTE STORIA DI NATALE SCRITTA SU REPUBBLICA


Privo di biglietto perché impossibilitato a farlo mostra i soldi al controllore. Ma viene costretto a scendere dalla polizia ferroviaria.


Quel ragazzo senza braccia sul treno dell'indifferenza
di SHULIM VOGELMANN


Caro direttore, è domenica 27 dicembre. Eurostar Bari-Roma. Intorno a me famiglie soddisfatte e stanche dopo i festeggiamenti natalizi, studenti di ritorno alle proprie università, lavoratori un po' tristi di dover abbandonare le proprie città per riprendere il lavoro al nord. Insieme a loro un ragazzo senza braccia. Sì, senza braccia, con due moncherini fatti di tre dita che spuntano dalle spalle. È salito sul treno con le sue forze. Posa la borsa a tracolla per terra con enorme sforzo del collo e la spinge con i piedi sotto al sedile. Crolla sulla poltrona. Dietro agli spessi occhiali da miope tutta la sua sofferenza fisica e psichica per un gesto così semplice per gli altri: salire sul treno. Profondi respiri per calmare i battiti del cuore. Avrà massimo trent'anni. Si parte. Poco prima della stazione di (...) passa il controllore. Una ragazza di venticinque anni truccata con molta cura e una divisa inappuntabile. Raggiunto il ragazzo senza braccia gli chiede il biglietto. Questi, articolando le parole con grande difficoltà, riesce a mormorare una frase sconnessa: "No biglietto, no fatto in tempo, handicap, handicap". Con la bocca (il collo si piega innaturalmente, le vene si gonfiano, il volto gli diventa paonazzo) tira fuori dal taschino un mazzetto di soldi. Sono la cifra esatta per fare il biglietto. Il controllore li conta e con tono burocratico dice al ragazzo che non bastano perché fare il biglietto in treno costa, in questo caso, cinquanta euro di più. Il ragazzo farfugliando le dice di non avere altri soldi, di non poter pagare nessun sovrapprezzo, e con la voce incrinata dal pianto per l'umiliazione ripete "Handicap, handicap". I passeggeri del vagone, me compreso, seguono la scena trattenendo il respiro, molti con lo sguardo piantato a terra, senza nemmeno il coraggio di guardare. A questo punto, la ragazza diventa più dura e si rivolge al ragazzo con un tono sprezzante, come se si trattasse di un criminale; negli occhi ha uno sguardo accusatorio che sbatte in faccia a quel povero disgraziato. Per difendersi il giovane cerca di scrivere qualcosa per comunicare ciò che non riesce a dire; con la bocca prende la penna dal taschino e cerca di scrivere sul tavolino qualcosa. La ragazza gli prende la penna e lo rimprovera severamente dicendogli che non si scrive sui tavolini del treno. Nel vagone è calato un silenzio gelato. Vorrei intervenire, eppure sono bloccato.

La ragazza decide di risolvere la questione in altro modo e in ossequio alla procedura appresa al corso per controllori provetti si dirige a passi decisi in cerca del capotreno. Con la sua uscita di scena i viaggiatori riprendono a respirare, e tutti speriamo che la storia finisca lì: una riprovevole parentesi, una vergogna senza coda, che il controllore lasci perdere e si dedichi a controllare i biglietti al resto del treno. Invece no. Tornano in due. Questa volta però, prima che raggiungano il giovane disabile, dal mio posto blocco controllore e capotreno e sottovoce faccio presente che data la situazione particolare forse è il caso di affrontare la cosa con un po' più di compassione. Al che la ragazza, apparentemente punta nel vivo, con aria acida mi spiega che sta compiendo il suo dovere, che ci sono delle regole da far rispettare, che la responsabilità è sua e io non c'entro niente. Il capotreno interviene e mi chiede qual è il mio problema. Gli riepilogo la situazione. Ascoltata la mia "deposizione", il capotreno, anche lui sulla trentina, stabilisce che se il giovane non aveva fatto in tempo a fare il biglietto la colpa era sua e che comunque in stazione ci sono le macchinette self service. Sì, avete capito bene: a suo parere la soluzione giusta sarebbe stata la macchinetta self service. "Ma non ha braccia! Come faceva a usare la macchinetta self service?" chiedo al capotreno che con la sua logica burocratica mi risponde: "C'è l'assistenza". "Certo, sempre pieno di assistenti delle Ferrovie dello Stato accanto alle macchinette self service" ribatto io, e aggiungo che le regole sono valide solo quando fa comodo perché durante l'andata l'Eurostar con prenotazione obbligatoria era pieno zeppo di gente in piedi senza biglietto e il controllore non è nemmeno passato a controllare il biglietti. "E lo sa perché?" ho concluso. "Perché quelle persone le braccia ce l'avevano...". Nel frattempo tutti i passeggeri che seguono l'evolversi della vicenda restano muti. Il capotreno procede oltre e raggiunto il ragazzo ripercorre tutta la procedura, con pari indifferenza, pari imperturbabilità. Con una differenza, probabilmente frutto del suo ruolo di capotreno: la sua decisione sarà esecutiva. Il ragazzo deve scendere dal treno, farsi un biglietto per il successivo treno diretto a Roma e salire su quello. Ma il giovane, saputa questa cosa, con lo sguardo disorientato, sudato per la paura, inizia a scuotere la testa e tutto il corpo nel tentativo disperato di spiegarsi; spiegazione espressa con la solita esplicita, evidente parola: handicap.


La risposta del capotreno è pronta: "Voi (voi chi?) pensate che siamo razzisti, ma noi qui non discriminiamo nessuno, noi facciamo soltanto il nostro lavoro, anzi, siamo il contrario del razzismo!". E detto questo, su consiglio della ragazza controllore, si procede alla fase B: la polizia ferroviaria. Siamo arrivati alla stazione di (...). Sul treno salgono due agenti. Due signori tranquilli di mezza età. Nessuna aggressività nell'espressione del viso o nell'incedere. Devono essere abituati a casi di passeggeri senza biglietto che non vogliono pagare. Si dirigono verso il giovane disabile e come lo vedono uno di loro alza le mani al cielo e ad alta voce esclama: "Ah, questi, con questi non ci puoi fare nulla altrimenti succede un casino! Questi hanno sempre ragione, questi non li puoi toccare". Dopodiché si consultano con il capotreno e la ragazza controllore e viene deciso che il ragazzo scenderà dal treno, un terzo controllore prenderà i soldi del disabile e gli farà il biglietto per il treno successivo, però senza posto assicurato: si dovrà sedere nel vagone ristorante. Il giovane disabile, totalmente in balia degli eventi, ormai non tenta più di parlare, ma probabilmente capisce che gli sarà consentito proseguire il viaggio nel vagone ristorante e allora sollevato, con l'impeto di chi è scampato a un pericolo, di chi vede svanire la minaccia, si piega in avanti e bacia la mano del capotreno.


Epilogo della storia. Fatto scendere il disabile dal treno, prima che la polizia abbandoni il vagone, la ragazza controllore chiede ai poliziotti di annotarsi le mie generalità. Meravigliato, le chiedo per quale motivo. "Perché mi hai offesa". "Ti ho forse detto parolacce? Ti ho impedito di fare il tuo lavoro?" le domando sempre più incredulo. Risposta: "Mi hai detto che sono maleducata". Mi alzo e prendo la patente. Mentre un poliziotto si annota i miei dati su un foglio chiedo alla ragazza di dirmi il suo nome per sapere con chi ho avuto il piacere di interloquire. Lei, dopo un attimo di disorientamento, con tono soddisfatto, mi risponde che non è tenuta a dare i propri dati e mi dice che se voglio posso annotarmi il numero del treno. Allora chiedo un riferimento ai poliziotti e anche loro si rifiutano e mi consigliano di segnarmi semplicemente: Polizia ferroviaria di (...). Avrei naturalmente voluto dire molte cose, ma la signora seduta accanto a me mi sussurra di non dire niente, e io decido di seguire il consiglio rimettendomi a sedere. Poliziotti e controllori abbandonano il vagone e il treno riparte. Le parole della mia vicina di posto sono state le uniche parole di solidarietà che ho sentito in tutta questa brutta storia. Per il resto, sono rimasti tutti fermi, in silenzio, a osservare.


L'autore è scrittore ed editore

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri