Gli incendi che hanno colpito e incenerito l'Aspromonte nei giorni scorsi ha devastato la già martoriata nostra Calabria; il polmone naturale della nostra Regione e non solo è stato in pochi giorni distrutto, e con lui animali selvatici, animali di allevamento, coltivazioni e proprietà private.
Un disastro che ha lasciato a terra quattro vittime, l'ultimo il pensionato Mario Zavaglia di Grotteria inghiottito dalle fiamme mentre cercava di mettere in salvo i suoi animali nel casolare di campagna.
Una distruzione davvero senza precedenti che ha colpito la coscienza e la sensibilità dei calabresi, molti dei quali si chiedono ora cosa si può fare per riparare ai gravi danni subiti, per ripristinare un ecosistema che non basteranno dieci anni per rivederlo rinfoltito come lo era prima che mani criminali lo riducessero a morte e cenere.
La sensibilità dei calabresi feriti da questo grande offesa subìta, si sta manifestando in questi giorni con la creazione di gruppi e comitati, favoriti grazie al supporto dei social.
Fra questi è nato il gruppo su Telegram "Una foresta che cresce - Canale Aspromonte" fondato dal giovane roccellese Vincenzo Milano, videographer di professione e nell'animo il pollice verde, che nel giro di qualche giorno ha coinvolto oltre 130 persone.
L'imput che ha dato il via alla formazione del gruppo social è stato quello di poter dare un contributo per poter ripiantare gli alberi distrutti, ma dalla chat stanno man mano venendo fuori tante iniziative e suggerimenti, tant'è che oggi è stata organizzata presso l'Oratorio parrocchiale di Roccella Jonica un primo incontro per mettere a punto le idee. Chi non ha potuto partecipare di presenza si è collegato con la sala attraverso la piattaforma Zoom.
A fine incontro Vincenzo Milano ha fatto un primo resoconto trasmettendoci questo comunicato:
Si è deciso di muoversi perché non possiamo lasciare tutto in mano alla burocrazia e alla sua lentezza. Per la prima volta abbiamo visto la nostra catena montuosa sotto un altro punto di vista: Ci siamo sempre lamentati dicendo che l'Aspromonte ci divide geograficamente, ma oggi ci ha dato modo di capire che in realtà è l'unica cosa che davvero unisce tutta la Calabria, perché è un dono che tutti i nostri paesi condividono. L'Aspromonte è casa nostra! Noi siamo pronti.
Per aderire al gruppo è possibile tramite iphone o smatphone con l'app telegram attraverso questo link @unaforestachecrescechat