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martedì 13 luglio 2021

LE VIOLENZE EMERSE NEL CARCERE DI S.MARIA CAPUA VETERE CONTRO I DETENUTI NON SEMBRANO ESSERE UN'ECCEZIONE, MA SI RIPETONO!

Violenza di Stato a più livelli, nessuno è esente da responsabilità e colpe, vent’anni passati invano

di Carlo Maria Muscolo



Le violenze della polizia penitenziaria contro i detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere non sono un’anomalia: sono il sistema. Il carcere è un’architettura della sofferenza, un principio organizzativo dello spazio concepito per piegare e annichilire i corpi. 

Quello che è successo nell’istituto campano – dove 52 persone, tra agenti e figure istituzionali, sono state raggiunge da misure cautelari – mostra come questo principio possa essere diffuso, tollerato e difeso a ogni livello dall’amministrazione penitenziaria, fino ad arrivare al Ministero della giustizia.

La magistratura l’ha definito “uno dei più drammatici episodi di violenza di massa ai danni dei detenuti”. È la tragica descrizione di quanto avvenuto nell’aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), che viene fuori da mesi e mesi di analisi delle chat degli agenti penitenziari, audio, videocamere di sorveglianza e referti vari. 


Gli indagati sono 117 e ora in 52 hanno ricevuto misure cautelari, come arresti ai domiciliari e interdizioni. Questo riguarda tanto i presunti autori delle violenze quanto chi ha provato a nasconderle, come alcuni medici Asl e dirigenti del carcere.

Gli agenti avrebbero commesso abusi indiscriminati nei confronti dei detenuti, in una sorta di vendetta dopo una rivolta scoppiata la sera prima e rientrata in poche ore per la scoperta di un detenuto positivo al Covid-19.

Sono passati venti anni esatti da quando l’Italia fu teatro di quella che Amnesty International definì “la più grave sospensione dei diritti democratici in Europa dopo la seconda guerra mondiale”. Nel luglio 2001 a Genova, nei giorni del G8, si apriva una ferita che oggi ancora non si è rimarginata, con la macelleria messicana della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto, la morte di Carlo Giuliani e la violenza indiscriminata delle forze dell’ordine nelle strade contro i manifestanti. Fu tortura su larga scala, come d’altronde ribadito di recente dalla Corte europea dei diritti umani, ma in Italia non esisteva nemmeno una legge che prevedesse questo reato, arrivata solo nel 2017.

Gli abusi di potere commessi nel corso del G8 di Genova sono stati perlopiù coperti e oggi l’Italia continua a pagare il fatto di non aver saputo fare realmente i conti con quella tragedia di venti anni fa, di non aver fatto un passo oltre a quella vergogna. E il metodo Genova, con episodi di violenze indiscriminate delle forze dell’ordine, di insabbiamenti e omertà diffusa, di tortura a la Bolzaneto e Diaz, continua oggi a macchiare la quotidianità del Belpaese, in particolare delle sue carceri. 

Quanto emerso in queste ore nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere è infatti solo la punta dell’iceberg: da quando l’Italia si è dotata di una legge sulla tortura, si è scoperto che la tortura nel paese esiste, eccome se esiste.

L'associazione Antigone ha raccolto tutti i casi di applicazione di questo “nuovo reato” nell’ambito del sistema carcerario italiano. C’è l’agente di polizia penitenziaria condannato lo scorso gennaio per tortura contro un detenuto nel carcere di Ferrara. C’è la condanna in primo grado per tortura e lesioni aggravate a carico di dieci agenti del carcere di San Gimignano, arrivata lo scorso febbraio. Ci sono le misure cautelari, tra cui i domiciliari, disposte a gennaio per diversi agenti accusati di tortura contro i detenuti nel carcere fiorentino di Sollicciano. 

Ci sono altre misure cautelari emesse nel 2019 nei confronti di 13 agenti del carcere Lorusso e Cutugno di Torino, per un’inchiesta su presunte torture e altri abusi commessi nei confronti dei condannati. E poi altre indagine in stato ancora più embrionale, dall’istituto milanese di Opera a quello emiliano di Modena, passando per Melfi, Pavia e altre carceri.

C’è un problema di abusi di potere e violenze nelle carceri italiane che è figlio dell’impunità seguita ai tragici fatti del G8 di Genova di venti anni fa. Per tutto questo tempo si è continuato a chiudere gli occhi, si è dovuto aspettare ben 16 anni per una legge sulla tortura zoppa e che sta iniziando solo ora a fare il suo corso, ci si è continuati ad opporre a misure di buon senso come quella dei codici identificativi sulle divise e sui caschi degli agenti per meglio individuare eventuali abusi. 

Intanto, una fetta importante della politica ha spianato la strada a tutto questo, permettendo di fatto che il metodo-Genova oggi continui il suo corso. Dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha definito quella sulla tortura una legge che impedisce alle forze dell’ordine di fare il loro lavoro, al capo della Lega Matteo Salvini che ogni volta che scoppia un’inchiesta per tortura nelle carceri corre a dare la sua solidarietà agli agenti indagati.

L’Italia è ancora impantanata nell’orrore di venti anni fa e il contesto politico-sociale non sembra preannunciare miglioramenti imminenti.

Il 6 aprile a Santa Maria Capua Vetere la situazione sembrava più tranquilla. Ma l’agente di polizia penitenziaria è entrato con un’intenzione precisa: “Li abbattiamo come vitelli”, ha detto a un collega. Le chat telefoniche trascritte negli atti dell’inchiesta sono piene di frasi del genere: “Domate il bestiame”, “quattro ore di inferno per loro”, “abbiamo fatto tabula rasa”.

Dai video delle telecamere di sicurezza che gli agenti non hanno saputo o voluto staccare, e che la procura ha visto, emerge “chiaramente un uso massiccio e indiscriminato, del tutto ingiustificato, di ogni sorta di violenza fisica e morale ai danni dei detenuti”. Secondo il giudice per le indagini preliminari (Gip) i pestaggi “sono stati accuratamente pianificati e svolti con modalità tali da impedire ai detenuti di riconoscere i propri aggressori”.

Al secondo livello ci sono quei funzionari che avrebbero cercato di coprire le violenze con prove false e relazioni scritte per dimostrare che il 6 aprile la reazione delle forze dell’ordine era stata provocata dai detenuti. Tra i 117 indagati ci sono anche due comandanti della penitenziaria e il provveditore delle carceri della Campania.

Al terzo livello ci sono il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) e il ministero della giustizia. All’epoca dei fatti il ministro è Alfonso Bonafede del Movimento 5 stelle. Il deputato radicale Riccardo Magi gli chiede di riferire in parlamento sulle denunce di violenze nel carcere campano raccolte dal Garante nazionale dei detenuti e dall’associazione Antigone, e su cui ha cominciato a indagare la procura di Santa Maria Capua Vetere.

In aula va il sottosegretario alla giustizia Vittorio Ferraresi, che definisce l’azione della polizia penitenziaria una “doverosa azione di ripristino di legalità e agibilità dell’intero reparto”. Di Bonafede si ricorda solo il silenzio. È possibile che nessuno del Dap gli abbia detto cosa fosse successo? Il garante Mauro: “È stata decisa la sospensione degli agenti coinvolti. Che però sono indagati da oltre un anno. Il Dap non poteva intervenire prima?”.

Il Dap non è intervenuto per Santa Maria Capua Vetere, così come non è intervenuto in decine di altri casi. Dopo le rivolte del 2020 i detenuti di molte carceri in Italia hanno denunciato ritorsioni da parte degli agenti, ma le loro parole sono cadute nel silenzio, compreso quello dei governi che si sono alternati.

Vent’anni fa una ferocia simile si consumò sui corpi di chi protestava contro il G8 a Genova. Molti manifestanti furono rinchiusi, umiliati e torturati nella caserma di Bolzaneto. Di quelle violenze non ci sono immagini, ma non ce n’è bisogno per capire che le carceri funzionano tutte nello stesso modo.

E vent’anni sono passati invano... 


Articolo pubblicato su "la Riviera" di Domenica 11 Luglio 2020

lunedì 12 luglio 2021

RECORD DI ISCRITTI PER IL 3° SUMMER CAMP TENUTOSI ALLO STADIO "NINETTO MUSCOLO", E TUTTI CON LA COPPA IN MANO!!!

Si è concluso, sabato scorso, come meglio non si poteva, il 3° Summer camp organizzato dalla SM Scuola Calcio Roccella Jonica: l'Inno di Mameli, cantato dagli oltre 60 bambini e ragazzi iscritti, ha intonato per tutto lo stadio comunale "Ninetto Muscolo", ed ha portato fortuna alla Nazionale Italiana di Calcio che domenica ha poi vinto il Campionato d'Europa.

Dopo le due esperienze scorse, tenutesi in spiaggia e ai campetti di via Aldo Moro, quest'anno, anticipato di qualche mese rispetto alle passate edizioni, il Summer camp si è tenuto allo Stadio Comunale dal 5 al 10 Luglio coinvolgendo, come dicevo prima, oltre 60 ragazzi dai 9 ai 16 anni.


Ed è ormai consolidato il feeling che Marco e Matteo Sorgiovanni, i due giovani organizzatori e istruttori del Summer camp, riescono a trasmettere nei ragazzi che hanno vissuto, ancora una volta, una bellissima esperienza agonistica ma anche educativa, visto i valori che vengono trasmessi durante il torneo, ossia quelli del rispetto reciproco, del gioire per la vittoria ma di saper accettare la sconfitta, di azzerare ogni pregiudizio e giocare tutti alla pari. 

Una vera e propria "scorpacciata" di calcio per gli atleti, di gran divertimento, senza che alla fine ci siano nè vincitori e nè vinti. 

Questo lo stile delle tre edizioni del "Summer camp": tanto gioco (ben 6 partite per ogni giornata) ma senza nessuna classifica, senza nessun primo o ultimo posto, solo abbracci e premi uguali per tutti.


Soddisfazione, quindi, per la riuscita di questo appuntamento sportivo estivo, ormai consolidato grazie all'impegno dei due straordinari e affiatati fratelli Sorgiovanni che, insieme al loro papà Alessandro e a Antonio Pollifrone e Raffaele Iervasi, portano avanti questa iniziativa a soli pochi giorni dalla fine della stagione agonistica della loro scuola calcio, ormai diventata, per numero di iscritti, la più importante del nostro paese.


Un grazie va detto anche ad Andrea, Jessica, Mariagrazia e Chiara che hanno dato una grande mano allo staff nella messa a punto di tutta l'organizzazione.

Appuntamento al prossimo anno e ancora tanti complimenti agli organizzatori per aver realizzato una manifestazione ineccepibile con quell'inno di Mameli conclusivo che ha trasmesso a tutti gli atleti il grande senso di appartenenza e di amore verso la maglia e verso i valori dello sport, oltre naturalmente ad aver portato fortuna per la vittoria dell'Italia ad "Euro 2020"



domenica 11 luglio 2021

L'AMARCORD DI ANGELO LAGANA' COME AUGURIO PER LA NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO

Il giorno, che tutti i tifosi italiani hanno atteso con grande trepidazione, è arrivato.

Stasera, alle 21,00, nello stadio di Wembley, è in scena Italia-Inghilterra, finalissima del Campionato europeo.

Italia-Inghilterra ovvero: Roberto Mancini contro Gareth Southgate. Arbitro, l'olandese Kuipers.

Avendo pubblicato i magazine "ITALIAZZURRA" e "ITALIA MIA" durante il Campionato del mondo di calcio 1990, desidero porgere il mio sincero e sentito "In bocca al lupo" a Roberto Mancini, a tutti i giocatori della Nazionale italiana e all'intero staff, con la speranza che la "nostra" squadra del cuore, così come ha fatto in tutte le gare di qualificazione, possa uscire VINCENTE da questa importantissima competizione.

Una bella coincidenza vuole che nel 1996 ho pubblicato il magazine "ITALIA MIA", a seguito della Nazionale italiana di calcio in occasione del Campionato europeo che si svolgeva in Inghilterra e, guarda caso, a distanza di 25 anni, la nostra Nazionale gioca la finalissima proprio contro l'Inghilterra.



Con questo amarcord auguro alla Nazionale, ben guidata da Mancini, di vincere il prestigioso torneo dopo tante vittorie conquistate per arrivare meritatamente in finale.

W L'ITALIA e FORZA AZZURRI!

L'ADS "SCACCO MATTO" RIPARTE CON IL PRIMO IMPORTANTE TORNEO GIOVANILE DI SCACCHI IN CALABRIA

Finalmente si riparte dal vivo, di presenza!!! L'ADS Scacco Matto, diretta da Delia Mercuri, promuove, per Domenica 18 Luglio, il Torneo Giovanile Calabria Under 18 di scacchi, il primo dopo il lungo periodo delle chiusure causate dalla pandemia.

Dopo un 2019 costernato da straordinarie esperienze per i giovani scacchisti dell'associazione, culminate con la partecipazione ai campionati Regionali e Nazionali a Salsomaggiore Terme, oggi si riparte promuovendo questo primo torneo di valenza regionale. 

Un torneo che noi facciamo per tutti i ragazzi calabresi - ci riferisce l'istruttrice e presidente dell'ADS "Scacco Matto"- che da quando è iniziata la pandemia non hanno avuto più la possibilità di incontrarsi; ci carichiamo di tanta voglia, passione ed energia promuovendo un'iniziativa di presenza, credo la prima in Calabria, per accontentare i nostri ragazzi e fargli vivere, con la formula di una sola giornata di gioco, delle belle emozioni e delle nuove occasioni di crescita e di sviluppo della loro personalità".

Questo blog sarà presente a questa giornata speciale all'Oratorio Parrocchiale, convinti che il peggio ormai è alle spalle e davanti ci sono tante belle esperienze che i nostri ragazzi meritano di vivere.



Un ringraziamento particolare a tutti gli sponsor che credono in questo torneo che sicuramente non deluderà le aspettative.

MANUELA CRICELLI RICEVE IL PREMIO "CALABRIA CHE LAVORA - ECCELLENZE CALABRESI"

Ieri sera, sabato 10 luglio, presso Villa Caleo a Gioia Tauro si è tenuta la XX edizione del PREMIO "CALABRIA CHE LAVORA - ECCELLENZE CALABRESI", ossia il prestigioso riconoscimento che mira a valorizzare le eccellenze che lavorano quotidianamente per dare lustro alla nostra Regione in Italia e nel Mondo. 


La cerimonia di premiazione, organizzata dai promoter Anna Patania e Giulio Buccinà, ha avuto come madrina la soubrette Valeria Marini.

Trentacinque le aziende e le persone premiate in questa edizione 2021, tra le quali spicca la cantante roccellese Manuela Cricelli.

Manuela Cricelli insieme al giornalista RAI 
Tonino Raffa.

L'importante e meritato riconoscimento per la nostra Manuela Cricelli arriva a qualche giorno di distanza dall'onorificenza di Cavaliere della Repubblica rilasciata direttamente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Complimenti vivissimi per questo ennesimo premio assegnato veramente a una persona dal grande talento che, imperterrita, rimane salda a Roccella Jonica e con tutta la sua umiltà sta a dimostrare che anche dal Sud e nel Sud è possibile - seppur con infinite difficoltà - manifestare il fuoco dell'arte che si ha dentro.

Grazie Manuela perchè grazie al tuo talento ci fai essere ogni volta orgogliosi del nostro Paese e della nostra Terra.

LA 3°A SALUTA E RINGRAZIA I PROPRI INSEGNANTI E... SPICCA IL VOLO!!!

La classe 3° A dell' Istituto Comprensivo "Coluccio-Filocamo" ha salutato e ringraziato le proprie insegnanti con una bella serata trascorsa alla Pineta. 



Un momento allegro ed emozionante dove, a fine serata, si sono aggiunti anche i genitori degli studenti che hanno conseguito il diploma di terza media, ed insieme hanno fatto il taglio della torta.




"Ora è il momento di spiccare il volo" c'era scritto sulla torta, ed è l'augurio che è stato fatto a tutti i ragazzi affinchè trovino ognuno la propria dimensione e, con il ciclo degli studi delle "Superiori", comincino a percorrere la strada secondo le proprie aspirazioni e attitudini.

GLI ATLETI DEL 3° SUMMER CAMP CANTANO L'INNO DI MAMELI COME AUGURIO PER LA FINALE DI STASERA

Ieri sera al termine del 3° Summer camp organizzato dall'ASD scuola calcio SM Roccella Jonica e che ha visto la partecipazione di oltre 50 iscritti, tutti i piccoli atleti, al centro del campo, hanno cantato L'INNO DI MAMELI per fare gli auguri alla Nazionale Italiana di calcio che, stasera, nella finale di Euro 2020, affronterà l'Inghilterra. 

Siamo sicuri che sarà di buon auspicio. Forza Azzurri!!!




venerdì 9 luglio 2021

TORNO A PARLARE DELLE PETIZIONI SULLE INTITOLAZIONI E LANCIO LA MIA PROPOSTA...

Si fa un gran parlare nel paese delle due petizioni lanciate dal prof. Francesco Vigliarolo nella piattaforma change,org in merito alla proposta di fare delle intitolazioni di strade o di qualche struttura comunale a due sindaci di Roccella Jonica, l'avv. Giuseppe Tassone e il dr. Antonio Zito, che, nel corso della loro vita e attività politica si sono spesi per la crescita e lo sviluppo di questo paese gettando le basi o realizzando le opere di cui ora i cittadini stanno godendo.

Anche questo blog ne ha parlato e qualche giorno fa è stato dedicato un servizio sulla Gazzetta del Sud che qui di seguito pubblico perchè è molto esemplificativo della proposta.




E veniamo a cosa ne penso io, considerato che in tanti mi domandano come mai sostengo queste cause....

Come ho avuto modo di riferire anche nel precedente post, le "intitolazioni" io li ho proposte, insieme al gruppo "Roccella Bene Comune", già nel 2018 quanto si è ventilata la decisione di intitolare il Lungomare al senatore Sisinio Zito, e confezionare la manifestazione di intitolazione a qualche giorno dalle elezioni comunali del maggio 2019.

In quella circostanza - strumentalizzata a fini elettorali da "Roccella prima di tutto" -  ero d'accordo per quella intitolazione, e il sottoscritto - insieme agli altri amici del gruppo - ha proposto anche altre intitolazioni a persone che hanno segnato la vita politica e sociale di Roccella Jonica (https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2018/04/roccella-bene-comune-onora-tre-persone.html). 

Oggi, il sottoscritto, nonostante "Roccella bene Comune" abbia cambiato bandiera, rimane sempre della stessa idea, anzi rilancia facendo una precisa proposta che toglierebbe l'amministrazione comunale dall'imbarazzo in cui si è venuta a trovare con queste due petizioni che stanno riscuotendo molti consensi. 

La mia proposta è quella di promuovere, in seno all'amministrazione, un "Comitato per le intitolazioni". Abbiamo tanti spazi pubblici, vie e strade che al momento sono "anonime" e potrebbero essere intitolate a diverse personalità, non solo politiche, che hanno lasciato il segno in questo paese, ognuno nel loro ambito, con la loro professionalità, arte o talento. 

Quindi accanto a Giuseppe Tassone e ad Antonio Zito fra i politici c'è l'on. Mimmo Bova, Andrea Bova e Nicolino Filocamo; nello sport c'è il compianto prof. Enzo Gemelli; nelle professioni il sarto Antonio Russo, e poi anche il preside Domenico Curtale, il prof. e giornalista Enzo Macri', il prof. Vincenzo Frascà; e poi i poeti roccellesi Giuseppe Mazzaferro (U cimbalu), Giuseppe Carlino e Micheluccio. Solo per citarne alcuni perchè  ce ne sarebbero davvero tanti altri...

La mia proposta è quella di un Comitato che si prenda a cuore di ricostruire una memoria condivisa della storia politica e sociale della nostra città, identificando tutte quelle personalità che hanno contribuito a determinare lo sviluppo e il progresso di questo paese.

Già nel 2018 proponevo, anche attraverso questo blog, "di dover dare un doveroso tributo, si a Sisinio Zito, ma anche ad altre personalità che hanno contrassegnato con la loro presenza fasi importanti di dialogo, di confronto e di crescita della nostra comunità, al fine di conservare anche per il futuro il ricordo del loro prezioso impegno sociale".

Ribadisco che di fronte a tali iniziative sono, da parte mia, deposte le armi della battaglia politica che continuerà sicuramente su altre strade.

Link per firmare le petizioni:

giovedì 8 luglio 2021

IL GRUPPO FB "INSIEME PER LA CALABRIA" INVITA AD ESPORRE UN LENZUOLO BIANCO PER RECLAMARE IL DIRITTO AD UNA SANITA' MIGLIORE.


C'è un gruppo su facebook che conta oltre 26 mila iscritti (esattamente 26761 membri) che si chiama INSIEME PER LA CALABRIA  ( https://www.facebook.com/groups/231730045478) ed è stato fondato da un roccellese, il dr. Antonio Mario Musolino.

Un gruppo che, con grande semplicità, ha un obiettivo preciso, quello di riportare quanto di più bello esiste in Calabria, ma anche riferire le cose che, purtroppo, non vanno bene. 

Lo slogan è "Insieme per la Calabria, perchè insieme si può. Tutto ciò che riguarda le buone iniziative a favore della Calabria e dei calabresi". Con un invito diretto: "Suggerire iniziative per far crescere la nostra amata terra!" .

Il fondatore del gruppo facebook INSIEME PER
LA CALABRIA, Dr. Antonio Mario Musolino.

In quasi un anno dalla sua fondazione il gruppo è davvero stato inondato di belle fotografie, di luoghi suggestivi di tutta la Calabria, storie e fatti di Calabresi che ce l'hanno fatta, di persone che lottano ogni giorno per il bene di questa Regione, manifestazioni che portano in alto il nome della Calabria.

Da qualche giorno è stata lanciata una iniziativa simbolica ma molto significativa ed importante, nel tentativo di porre l'attenzione ad uno dei problemi, se non il problema più grave della Calabria, ossia quello della sanità "malata". 

Gli amministratori del gruppo, quindi, hanno proposto a tutti gli iscritti di esporre un lenzuolo bianco dal proprio balcone di casa per Domenica 18 Luglio "per reclamare un diritto ad una sanità migliore e degna di questo nome".

Riportiamo qui di seguito il servizio giornalistico di presentazione della iniziativa realizzato da RTV e di seguito le motivazioni dettagliate di questa pacifica protesta partita da uno dei gruppi della Calabria con maggiori adesioni che sicuramente farà tanto parlare di se.


ESPONIAMO DOMENICA 18 LUGLIO UN LENZUOLO PER LA SANITA' CALABRESE. L'iniziativa, lanciata dal gruppo FB INSIEME PER LA CALABRIA, di esporre delle lenzuola sui nostri balconi di casa, nella giornata del 18 luglio, vuole essere un segnale di protesta civile per attirare l'attenzione sulla situazione catastrofica che vige in Calabria nel Sistema Sanitario.
Da più di 11 anni si parla di un debito di bilancio, definito ormai insanabile dagli stessi esperti del settore e di una riorganizzazione del Sistema Sanitario ma, dopo il provvedimento di sciogliere l'azienda Sanitaria di R. C. e di Catanzaro per infiltrazioni mafiose, a Roma l'unica decisione presa da governi di destra o di sinistra, è stata quella di affidare il compito di mettere ordine nella Sanità a dei Commissari con l'incarico di rientrare dal debito. Sono stati nominati prima i Commissari ad Acta poi quelli straordinari e, di seguito, i super Commissari il cui operato, fino ad oggi, è stato un completo fallimento. Nulla è cambiato, anzi le cose sono peggiorate.
Esistono molte criticità nei pochi Ospedali esistenti: tagli di posti letto ispirati da principi di risparmio sulla pelle dei cittadini, carenza di medici ed infermieri, posti vacanti per assenza di bandi di concorso, apparecchiature obsolete o che non funzionano, insufficienti autoambulanze etc etc. Si registrano continue lamentele da parte di medici che, quotidianamente, sono costretti a sostenere turni di lavoro massacranti per poter garantire l'indispensabile assistenza ai malati che rivendicano il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione e che, principalmente per motivi economici, non sono in grado di spostarsi per farsi curare fuori regione. Perché tanto disinteresse nei confronti dei Calabresi? -
E' ridicolo ed avvilente ricordare che il commissario Cotticelli, profumatamente ricompensato, ignorava di dover elaborare un Piano per potenziare i reparti Covid. Ogni giorno leggiamo notizie sui gravi disservizi sanitari. Per reperire una fiala antivipera per salvare la vita di una bambina si è stati costretti a procurarla fuori regione con grande dispendio di energie, tempo e soldi. Perché tanta incuria e cinismo?.
Il "recovery fund" destinato dall'Europa per far ripartire soprattutto il Sud e la Calabria (fondi che purtroppo arriveranno in misura molto minore rispetto a quanto stabilito dai criteri europei di assegnazione)devono essere utilizzati per garantire al Sud ed alla Calabria, prima che altrove, un vero Piano Strategico di Riorganizzazione della Sanità, annullando il debito sanitario che strozza ogni possibilità di miglioramento.
Noi Calabresi siamo stanchi di essere gli ultimi della classe, cittadini di serie C, perché Noi non siamo secondi a nessuno. Altre proteste seguiranno, per far sentire forte le nostre voci contro le ingiustizie e le emarginazioni. Occorre trovare le necessarie soluzioni per garantire a Noi del Mezzogiorno e della Calabria di poterci curare nella nostra terra, dove le eccellenze sono numerose sia in campo sanitario che in tanti altri campi.


SERRA SAN BRUNO, L'ULTIMA PERLA DI ANGELO LAGANA' CHE ARRICCHISCE LA LUNGA SERIE DI VIDEO PROMOZIONALI DEI COMUNI CALABRESI.

E' stato da poco pubblicato su Youtube l'ultimo video realizzato dal M° Angelo Lagana'  dedicato alla città di Serra San Bruno. 

Ancora un nuovo tassello, quindi, che si unisce allo straordinario progetto "Calabria per sempre", ossia quell'idea, assolutamente rivoluzionaria, di realizzare un larghissimo archivio di video della Calabria e di brani musicali, tutti caricati su una pen drive (chiavetta usb) che consente di avere sempre a portata di clic le bellezze calabresi, utilizzabile da ogni computer, dentro l'autovettura, nei televisori o in qualsivoglia maxischermo.

Il video su Serra San Bruno, che segue di solo una settimana quello realizzato ad Oppido Mamertina,  ci offre non solo il borgo, ma si sofferma particolarmente su quelle che sono i punti più significativi della cittadina montana calabrese, ossia La Certosa, i frati certosini, San Bruno, il Monastero certosino, il Museo.

Con la particolare tecnica delle immagini in movimento, belle, luminose, limpide, il video fa conoscere, in sette minuti, le bellezze di Serra San Bruno trasmettendo curiosità e suggestione.

Il M° Laganà, che per per realizzare dei video cosi completi ed incantevoli dei vari paesi scatta centinaia di foto, ogni volta che realizza un progetto, diventa un tutt'uno con la sua macchina fotografia dalla mattina all'alba fino a notte fonda. 

E poi dei lunghi giorni per la selezione delle immagini, il montaggio, l'inserimento delle musiche (sempre selezionate nel lungo repertorio di Laganà) e la stesura dei testi, insieme ai suoi fidati collaboratori.

Grazie per questa nuova perla tutta da guardare e ammirare e... Alla prossima!!!





Serra San Bruno 
Idea, testo, immagini e foto panoramiche di Angelo Laganà; Montaggio Gianluca Crisafi. Hanno collaborato: Raffaele Randò e Vincenzo Carchidi. Colonna sonora "Nel silenzio della Notte" composta ed eseguita da Angelo Laganà con arrangiamenti di Claudio Gizzi. Regia: Angelo Laganà.



2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri