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sabato 3 aprile 2021

SANTA MESSA DI PASQUA CON LA TRADIZIONALE 'NCRINATA IN CHIESA MATRICE

DOMENICA DI PASQUA ALLE ORE 10,30 SANTA MESSA IN CHIESA MATRICE

DIRETTA STREAMING SUL PROFILO FACEBOOK DELLA PARROCCHIA DI "SAN NICOLA DI BARI" - ROCCELLA JONICA (https://www.facebook.com/parrocchiaroccellarc), E IN QUELLO DI PADRE FRANCESCO CARLINO (https://www.facebook.com/francesco.carlino.522)

NEL CORSO DELLA SANTA MESSA SI TERRA' LA TRADIZIONALE 'NCRINATA PROMOSSA DALL'ARCICONFRATERNITA DI SAN GIUSEPPE



Tanti auguri, Buona Pasqua

TRA I MOTORI DELLA FORMULA 1 CON TITO AMATO

 di Carlo Maria Muscolo


Tito Amato, 44 anni oggi Vehicle Performance Innovation Manager in Ferrari F.1, è uno dei tanti nostri “ragazzi” che hanno trovato e dato fortuna fuori dalla nostra terra.

Dopo gli studi medi e superiori nelle nostre scuole, a dimostrazione ulteriore che le stesse sanno dare il massimo in termini di preparazione, periodo universitario a Pisa, poi inizia una splendida avventura in Formula 1 tra Ferrari, Mercedes ed ancora Ferrari, condita da tutta una serie di straordinarie casualità, ma tenuta insieme da una straordinaria passione e voglia di arrivare, tipica del nostro carattere.

Avevo iniziato a fare delle domande, ma è esploso un vulcano di ricordi e momenti di vita ed ho pensato bene di non interrompere……

Tito raccontaci un po’ di Te:



Nato a Siderno il 3 aprile 77, compagno di banco di Angelo Muscolo dalla seconda elementare (perchè sono uno di quelli che ha fatto la "primina", con mia zia Maria Tripepi. 

Devo ringraziare mio padre per questa scelta, ma soprattutto non ho mai avuto modo di ringraziare a sufficienza mia zia che era cosi' orgogliosa di me!) al quinto superiore! Chiaramente tra di noi c’è un legame affettivo particolare avendo trascorso infanzia, adolescenza e gioventu' insieme, fuori e dentro la scuola. 

Porto ancora nel cuore la maestra Anna Cordì (nonna di Angelo). Negli anni della scuola elementare mi appassionavano maggiormente le materie umanistiche, la lettura, la storia e la geografia. 

É durante la scuola media che nasce dentro di me la passione per la matematica e le scienze grazie agli insegnamenti del Prof. Vincenzo Frascà, nonchè si consolida in me la passione dei motori in particolare per la Formula 1. 

Finita la scuola media, inizio a frequentare il liceo scientifico di Roccella Jonica che completo nel 1995 con il punteggio di 60/60. In quegli anni mi appassionavano sia matematica e fisica, sia biologia: in particolare sono sempre più appassionato dello studio del corpo umano, ovvero di come funziona questa macchina meravigliosa; studio che riesco ad approfondire grazie ai libri di mio cugino Maurizio Mammì (figlio di mia zia Maria) che in quegli anni studia Medicina all'Università di Messina. 

Nel frattempo approfondisco lo studio della matematica grazie a lezioni private con il prof. Frascà. 

Grazie alla complicità di mio fratello Giuseppe (due anni più piccolo di me), mi appassiono alla chitarra classica, ed iniziamo a studiarla a partire dalla scuola media fino al quinto superiore grazie agli insegnamenti privati del Prof. Bolognino di Siderno. 

Ricordo i sacrifici dei miei genitori che ci accompagnavano almeno due volte a settimana a Siderno ed aspettavano diverse ore in macchina. 

Durante gli ultimi due anni del liceo, mi interrogo sul futuro, su quello che vorrei fare da grande. La scelta da una parte è abbastanza semplice, perché le opzioni sono solo due: Ingegneria Meccanica o Medicina. 

D’altro canto però, entrambe le scienze mi appassionano tremendamente. Tuttavia una sola mi consentirebbe sulla carta di poter contribuire, un giorno, alla costruzione di una macchina da Formula 1. 

A metà del quinto anno ormai avevo deciso: Ingegneria Meccanica a Pisa (per inciso sita in via “DioTiSalvi” n°2). 

La scelta della facoltà non è stata un caso, in lizza c'erano il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e la Facoltà di Pisa. In quegli anni ovviamente non esisteva internet, nè cellulari o smartphone: non era facile reperire informazioni sulla qualità degli insegnamenti, sui legami tra universita' ed aziende, etc. 

La scelta di Pisa è stata motivata dal corso di laurea con indirizzo specifico in Veicoli Terrestri, dal fatto che molti ex allievi dell'università ricoprivano ruoli di prestigio nel mondo automotive e, non da ultimo, dalla prima impressione che ho avuto di quella città universitaria a misura di uomo e di bicicletta. 

Nessuno dei miei compagni di liceo o conoscenti aveva scelto di studiare a Pisa, inoltre avevo scelto di vivere in un monolocale (che “finanziava” mia nonna Clementina) in periferia per "non essere disturbato" quando studiavo: sin dall'inizio del liceo studiavo in religioso silenzio. 

Questo per dire che arrivo a Pisa senza conoscere nessuno e vivendo da solo. Ma la frequentazione dei "pre-corsi" mi permette di fare tante amicizie, di legare con i compagni di corso prima dell'inizio delle lezioni e di formare profonde amicizie che durano tutt'oggi.

Mi rendo subito conto che la strada è veramente in salita, a partire dalla "competizione" mattutina per prendere i posti in aula nelle prime file per avere la possibilità di seguire le lezioni. 

Ricordo che arrivavo in facoltà col buio, al freddo, prima dell'apertura del bar della facoltà...e sotto l'acqua...quanto piove a Pisa e quanta acqua ho preso in quegli anni...solo la mia povera bici e poi vespa lo sanno! 

Poi ci siamo fatti un po' più furbi ed abbiamo istituito i turni...quindi l'alzataccia si riduceva ad un giorno a settimana. A quei tempi non esisteva il concetto del numero chiuso, chiunque poteva iscriversi, però nei primi due anni si realizzava una selezione severa. 

La frequentazione delle lezioni, delle esercitazioni, i lavori di gruppo, etc., erano solo condizioni necessarie per sperare di "passare" l'esame. 

Anche lo studio assiduo, la collaborazione con i colleghi per capire insieme teoria ed esercizi, non garantiva la sicurezza di "passare" l'esame. 

Il pizzico di fortuna ci voleva sempre. Avrei svariati aneddoti da raccontare (immagino incomprensibili alla maggior parte degli studenti odierni.), potrei scrivere un libro, sembra un secolo fa... 

Non ho mai rifiutato un voto, mai, neanche un 19 in disegno che meriterebbe un capitolo a parte (promossi 2 su oltre 200, scritto 8 ore, esame orale a sorpresa il giorno della correzione dello scritto, che è durato 4 ore). 

Questo per rispetto dei sacrifici dei miei familiari, perchè volevo laurearmi presto e perchè non c'era alcuna garanzia che sarei riuscito a prendere un voto più alto, infine perchè, dicono, sono umile di natura. 

Alla fine riesco a laurearmi in tempo con una votazione di 108/110 e vengo premiato insieme ad un'altra decina di compagni di facoltà in una cerimonia "pomposa" che penso i miei genitori ricordano come se fosse stato l’altro ieri. 

La tesi di laurea verteva sullo "Studio del comportamento direzionale di kart da competizione" ed il relatore era il prof. Massimo Guiggiani che, tra le altre materie, insegnava Dinamica del Veicolo. 

In breve l'obiettivo era la formulazione analitica delle equazioni di moto che regolano la dinamica di veicoli con differenziale bloccato, come i kart, teoria che non c'era ancora in letteratura. 

Per l’occasione compro il mio primo portatile ASUS e mi trasferisco a casa di mia zia Pina (all’anagrafe Giuseppina Franco) per non essere disturbato o distratto in alcun modo. 

Tutti i miei familiari (inclusi nonni, zii, cugini) avrebbero partecipato alla discussione della tesi, volevo fare bene. 

Avrò ripetuto allo specchio la presentazione in power point un centinaio di volte. Mi laureo ad ottobre 2001, mi viene subito proposto, da tre diversi professori, di partecipare al concorso per tre altrettanti corsi Dottorato di Ricerca: Ingeneria Meccanica, Ingegneria Energetica e Ingegneria degli Autoveicoli e Sistemi di Trasporto. 

Partecipo a tutti e tre, sono tra i primi in tutti e tre (ovvero avevo diritto ad una borsa di studio con tutti e tre)... 

Faccio scontenti due professori e accetto la borsa di studio per il dottorato in "Veicoli Terrestri e Sistemi di Trasporto" con il prof. Massimo Guiggiani (oggi siamo amici, lo chiamo Massimo, partecipo alla revisione dei suoi libri, abbiamo collaborato e collaboriamo tuttora su alcune tematiche). 

Sapevo che la carriera universitaria non era il mio obiettivo, e lo avevo fatto presente ai professori prima del concorso, ma loro mi hanno convinto a provarci dicendomi che, nel caso fossi stato interessato ad entrare nel mondo del lavoro, avrei potuto comunque continuare il corso di dottorato ma senza borsa di studio (nel 2007 completo con successo il Corso di Dottorato in Veicoli Terrestri e Sistemi di Trasporto). 

È così è stato. 




L'anno successivo inizio a lavorare (i primi sei mesi come borsista, gli atri sei come lavoro interinale, infine assunto a tempo indeterminato) nel reparto di Dinamica Veicolo presso il Centro Ricerche Fiat (CRF) di Orbassano. 

Centro di eccellenza, forma i giovani ingegneri alcuni dei quali un giorno sarebbero diventati dirigenti Fiat, e sforna tante innovazioni ("sistema di alimentazione Common Rail", "l'antenato del sistema ABS, chiamato antiskid", "il cambio a doppia frizione", "il differenziale attivo", "il sistema di alimentazione ad alzata variabile delle valvole di aspirazione e scarico, chiamato MultiAir"). 

Al centro Ricerche Fiat imparo tanto e velocemente, animato da una sete di conoscenza e passione che non passa inosservata. 

Ho modo di cimentarmi nell'utilizzo e poi nello sviluppo dei software di calcolo (oggi si direbbe prototipizzazione virtuale), nella organizzazione e nell'analisi dati di test in pista, nella correlazione calcolo/sperimentale, nell'impostazione di vetture stradali di vari segmenti a partire dal foglio bianco lavorando sempre in team molto affiatati. 

Già dai primi mesi ero così entusiasta delle attività svolte al Centro Ricerche Fiat, che rifiuto (quando ancora ero borsista) offerte di lavoro a tempo indeterminato in aziende come la Magneti Marelli Sistemi Sospensione. 

A tal riguardo, ricordo ancora il colloquio con l'allora responsabile delle risorse umane che, tra una pippata e l'altra, mi dice: "Ma lei giovanotto si sta rendendo conto che sta rifiutando un contratto a tempo indeterminato presso una solida azienda del settore automobilistico per una promessa di contratto interinale?". 

Ricordo di aver risposto pressa poco così: "Mi rendo conto dell'opportunità che mi sta offrendo e la ringrazio per questo, tuttavia al momento desidero puntare su quello che mi piace veramente fare e sull'opportunità di crescita di conoscenza di Dinamica del Veicolo, che pochi centri al mondo come il CRF possono offrirmi al momento". 

Basti dire che il mio primo responsabile, Ing. Leonardo Pascali, con cui ho ottimi rapporti di amicizia, dopo aver lasciato il CRF nel 2003, è stato dirigente in Porsche, dirigente in McLaren Automotives ed oggi lavora come dirigente presso Artemis, spin-off del marchio Audi-VW per lo sviluppo di auto elettriche top di gamma. 

È stato tra l'altro insignito del primo premio “Vehicle Dynamics International Awards 2017”. 

Dopo cinque anni il desiderio di lavorare in Formula 1 diviene irrefrenabile. 

Centro Ricerche Fiat e Ferrari fanno parte dello stesso gruppo, ci sono anche delle attività di collaborazione con Ferrari F1. 

Pertanto mi reco dal dirigente della Divisione Veicoli del CRF, l'ing. Paolo Coeli (oggi Head of Powertrain & Feature Portfolio Planning in Product Planning & Institutional Relation presso FCA Italy, oggi parte del gruppo Stellantis), per esprimergli la volontà di lavorare per una squadra di Formula 1 perchè è stato sempre il filo conduttore che ha guidato le mie scelte fin prima della maggiore età. 

Ho chiesto apertamente un aiuto per un graduale passaggio in Ferrari F1 (ed ho sottolineato F1), qualora lui ritenesse fossi idoneo/competente/adeguato. 

Dopo un paio di giorni mi richiama nel suo ufficio e mi dice: "Non c’è nulla di scritto, ma hai la mia parola che andrai in Ferrari F1". 

Io rispondo semplicemente: "Ok, dimmi quello che devo fare e facciamo che ciò accada"

Da lì a poco mi vengono assegnate solo attività commissionate dal reparto di Dinamica del Veicolo Ferrari F1 allora diretto dall’ Ing. Marco Fainello (oggi Chief Technical Officer at Danisi Engineering ed Executive Director at Addfor S.p.A.) che, tra le altre cose, e' stato anche l'ingegnere veicolista di Michael Schumacher. 

Trascorro 8 mesi facendo la spola tra Maranello e Torino, vivendo in albergo, poi nel 2008 vengo assunto in Ferrari F1 come Vehicle Dynamics Engineer presso il dipartimento Vehicle Performance-Vehicle Dynamics ed arriva la vittoria del campionato costruttori! 

Mi sono ambientato subito, complice un team fatto di giovani, appassionati, competenti, creativi, animati dalla voglia di fare bene. 

Era il proseguimento dell'apprendimento sul lavoro (oggi si direbbe training on the job) iniziato al CRF, ma questa volta applicato al mondo F1, quello che avevo sempre sognato, voluto e per il quale avevo donato tutto me stesso. 

Ho avuto l'opportunità di essere coinvolto nelle attività più disparate, tuttavia la mia indole creativa faceva sì che dessi il meglio di me nelle attività di innovazione, ovvero capire cosa serve per fare andare la macchina più veloce e, seppur a prima vista sembrasse un'idea assurda o strampalata, cercare di trovare una soluzione innovativa. 

Ovviamente si tratta di progetti che vedono il coinvolgimento di diverse figure, ma l'idea, la scintilla, la proposta, il più delle volte la facevo io. 

Si trattava di schemi rudimentali, simulazioni basilari, insomma delle "prove" che la "cosa" aveva delle chances di funzionare. 

Nel 2013 prendo la decisione sofferta di andare via, causa profonde divergenze di vedute con il top managment inglese portato da Alonso dalla McLaren. 

Ricordo ancora le persone, in particolare l’ing. Maurizio Bocchi (oggi Performance Development Manager presso Hass F1 Team) che hanno cercato fino all'ultimo di impedire che io andassi via, anche esponendosi in prima persona con il top management. 

Così come ricordo il colloquio con Domenicali, allora Team Principal: "Prendila come un perfezionamento all'estero", mi disse. 

Lasciai Ferrari F1 per il progetto Porsche LMP1 (Le Man Prototypes) di Porsche Motorsport a Weissach, un paesino vicino a Stoccarda. 

Avevo dato le dimissioni a maggio 2013, avrei iniziato in Porsche a settembre 2013; e così è stato ma c’è un ma... un grosso ma! 

Era estate, e stavo studiando tedesco h24, lezioni private tre giorni a settimana, e poi solo studio, a casa. 

Mi prendevo solo qualche ora di svago andando al mare a Roccella, alla Dogana. 

Non portavo mai con me il cellulare, perche' avendo la fortuna di abitare a due passi dal mare di solito prendo solo il telo e vado in spiaggia, ma quella volta, non so perchè, lo avevo con me. 

Ricordo come se fosse adesso la telefonata ricevuta in spiaggia con un numero estero (a fine agosto o giù di lì) di una persona italiana (avevamo un amico in comune, ma non lo conoscevo) che mi dice: "Lavoro in Mercedes F1 in Inghitterra, abbiamo saputo che hai lasciato la Ferrari F1. Avremmo una posizione interessante da poterti potenzialmente offrire, sei interessato?". 

Risposi: "Potrei essere interessato, ma tra qualche settimana inizio a lavorare in Porsche come Senior Tyre Engineer". 

Dall'altro capo del telefono "questo non è un problema, se sei interessato manda il tuo curriculum vitae a...". 

Mandai il cv, fui contattato il giorno seguente, colloquio telefonico con Loic Serra (oggi Performance Director at Mercedes-AMG Petronas Formula One Team"). 

Seguì un colloquio ufficiale a Brackley, presso la sede di Mercedes F1 team. 

Purtroppo la proposta ufficiale arrivò solo a fine settembre, quindi nell'incertezza mi trasferii in Germania e trascorsi più di un mese in albergo, con tutto dentro la macchina, una povera Ford Fiesta. 

A ottobre 2013 lascia una sbalordita Porsche per approdare oltremanica e lavorare in qualita' di Senior Simulator Engineer per Mercedes F1 team, alle dirette dipendenze di Loic Serra. 

Trascorsi un altro mese in albergo, prima di trasferirmi in una classica casa inglese a Bicester, un paese non troppo lontano da Oxford e da Brackley, ben collegato con Londra. 

Ricordo di aver fatto molta fatica all'inizio con l'inglese, avevo studiato per tre mesi tedesco, non ero pronto, conosci le regole ma parlarlo è un'altra storia, soprattutto capire quello che ti dicono. 

Trascorsero tre mesi prima che il mio orecchio si adeguasse al nuovo accento, da lì in poi tutto fu più in discesa. 

Dopo appena un anno fui promosso a Team Leader - Simulator Group, quindi ero diventato responsabile del gruppo che si occupava dei simulatori di guida, si Mercedes aveva ben tre all'epoca. 

Ma Loic Serra riconobbe le mie doti di innovatore e quindi mi disse di utilizzare il simulatore di guida per sviluppare idee innovative da mettere in macchina. 

Ebbi la soddisfazione di vedere tante idee realizzarsi, la soddisfazione di vincere 4 Mondiali Costruttori e Piloti e di essere una delle persone di riferimento all'interno del team. 

Non da ultimo instaurai un ottimo rapporto di amicizia con Aldo Costa (all'epoca Techical Director, oggi Chief Technical Officer persso Dallara). 

Mi vengono in mente diversi aneddoti circa i primi giorni in Mercedes. Un incontro sulle scale con Aldo Costa e Toto Wolff, Aldo mi saluta e mi dice benvenuto poi Toto (che non avevo mai visto prima in vita mia) mi dice in italiano:" Ciao Tito, come mai sei qui?" ed io rispondo "Sono qui per vincere!"

Aldo tempo dopo mi disse che Toto era rimasto sorpreso dalla risposta! 

Poi ancora, John Owen (Chief Designer), che mi dice se mi piacerebbe vedere il progetto della nuova macchina; risposi "si certo?, quando?", rispose "anche adesso se vuoi"... Ricordo che rimase fino alle 21 per spiegarmi davanti al pc tutta la macchina e le scelte tecniche: il responsabile del progetto che mi mostra la macchina dall'ala anteriore fino a quella posteriore nei minimi dettagli, anche quelli nascosti sotto la carrozzeria, semplicemente un onore. 

Il periodo in Mercedes è stato molto appassionante, istruttivo, mi ha letteralmente aperto la mente e mi ha fatto vedere le cose da una prospettiva molto più ampia! 

Tuttavia esigenze familiari impongono un rientro in Italia, nonostante il mio responsabile Loic Serra abbia in serbo un piano di crescita professionale unica ed irripetibile. 

È la prima volta nella mia vita che antepongo qualcos'altro al lavoro. 

Non è stato per nulla facile però era così evidente che la scelta era per certi versi "legata a forze maggiori" che i vertici Mercedes capirono ed apprezzarono ed evitarono il gioco al rialzo. 

Ho avuto la fortuna, molto rara, di poter rientrare a marzo 2018 in Ferrari F1, dopo il "periodo di perfezionamento all'estero", nel dipartimento che avevo lasciato ritrovando gran parte delle persone che avevo lasciato insieme ad altri giovani talenti con tanta energia e voglia di fare. 

La sensazione è quella di uno che ritrova tutto al proprio posto, come se non fosse cambiato nulla nel frattempo, anche se il vecchio ufficio è stato nel frattempo completamente demolito. 

Oggi ricopro il ruolo di Vehicle Performance Innovation Manager alle dirette dipendenze di Head of Vehicle Performance. 

Direi che il nome dice tutto: promuovere l'innovazione sia in termini di metodologia sia in termini di concetti da mettere in macchina, tra le zone grigie del regolamento. 

Concludo con un sogno nel cassetto: "veder realizzato un parco motoristico dei divertimenti nella locride, nella mia terra". 

Si tratta di un progetto limpido nella mia mente, realizzare un parco a tema che abbia al centro la passione per i motori e che contribuisca alla crescita economica e occupazionale di una terra che fa nascere talenti costretti a realizzarsi altrove. 

Pista go-kart, off road, mini moto, moto, auto, moto cross...”ala concessionarie" con possibilità per l'acquirente di provare l'auto in totale sicurezza in pista. 

Merchandising, accessori auto e moto, officine e carrozzerie di èlite per realizzare personalizzazioni uniche. Corsi di guida sicura e sportiva, sia per auto sia per moto, su asfalto e fuoristrada. 

É un sogno che ho condiviso solo con te, Carlo, e con Francesco Tassone, mio carissimo amico... 


Articolo integrale dell'articolo pubblicato nel settimanale "La Riviera" n.14 del 4 Aprile 2021.

venerdì 2 aprile 2021

Il Rotary Club di Locri ha celebrato via ZOOM il 60° anniversario della sua fondazione.

 

“60 ma non li dimostra” titolo scherzoso, ma non troppo, della serata del 26 marzo dedicata alla celebrazione del 60° anno della fondazione del club di Locri.

Purtroppo, molta della solennità della celebrazione è andata perduta, perché si è dovuta svolgere in modo virtuale, ma l’atmosfera è stata comunque gioiosa e a volte anche commovente. Dopo il rituale tocco di campana e gli inni, il Presidente del Club, Vincenzo Schirripa, ha salutato il Governatore, tutte le autorità rotariane presenti, i soci e gli ospiti. Egli ha ricordato che la carta di Costituzione del Rotary di Locri sia datata 25 Marzo 1961 ma la sua provvisoria istituzione risale al Gennaio dello stesso anno.


In questi suoi 60 anni, il Club ha espresso due Governatori: il relatore della serata l’avv. Pasquale Sansalone nel 1997-98 ed il mai dimenticato Giorgio Botta nel 2015-16.

Dopo i saluti espressi dal governatore del Distretto 2100 Massimo Franco i partecipanti hanno assistito alla proiezione di un video che ripercorreva i momenti storici della creazione del Club. A questo punto ha preso la parola il relatore della serata il già citato PDG (Past Governor District) Pasquale Sansalone il quale ha deliziato i presenti con un coinvolgente intervento partendo dalla storia della creazione del Club fino ai giorni nostri.


L'ex Governatore del Rotary Club 
di Locri, Pasquale Sansalone

Tanti sono stati – dichiara Sansalone - i convegni e i dibattiti volti ad affrontare e magari avviare a soluzione i problemi che via via si evidenziano nel nostro territorio e travagliano la nostra società. Si è tentato, coinvolgendo le istituzioni e la cittadinanza, di sostenere gli anziani, di orientare i giovani nella scelta professionale e aiutarli a inserirsi nel mondo del lavoro, e. soprattutto, a comprendere l'importanza del merito, premiando gli studenti che si erano particolarmente distinti negli esami di maturità. Né è mancata l'attenzione ai problemi socio-sanitari, a quelli ecologici.

Tra i progetti degli ultimi anni voglio ricordare - continua l’ex Governatore - la donazione al reparto di Pediatria dell'Ospedale di Locri di un BILIRUBINOMETRO; di un DEFIBRILLATORE alla Croce Rossa Italiana – Gruppo Volontari del Soccorso di Bovalino; la donazione di 24 Radiotelefoni al SUEM 118 e Protezione Civile (in collaborazione con i Club di Reggio Calabria, Reggio Calabria Nord e Palmi) da assegnare in dotazione alle Autoambulanze in servizio nel territorio della Provincia;

l’assegnazione di una Borsa Lavoro, consistente in uno stage presso il laboratorio orafo Spadafora di S. Giovanni in Fiore, a un'allieva dell'Istituto d'Arte “P. Panetta” di Locri; per iniziativa e impegno del compianto Giorgio Botta, in collaborazione con il Comune interessato e l'Assessorato all'Agricoltura dell'Amministrazione Provinciale, si è ottenuto il riconoscimento del Marchio Comunale al Caciocavallo di Ciminà.

Vi voglio ancora ricordare –conclude il relatore - le due edizioni del Premio Genius Loci, del Premio Legalità intitolato alla compianta Maria Teresa Pugliese Speziali, del Premio Giovani Giornalisti, del progetto Salviamo i Draghi, del progetto triennale Cultura + Turismo = Sviluppo, del progetto triennale Lotta all’obesità infantile, Il progetto Ripartiamo da una pizza, con l’avvenuta assegnazione l’anno scorso a cinque giovani disagiati del diploma di pizzaiolo.

Al termine della serata molti sono intervenuti con parole di apprezzamento indirizzate al relatore, al Presidente del Club di Locri ed a tutti i Soci che con dedizione prestano il loro tempo le loro capacità e le loro energie al servizio della Comunità.

giovedì 1 aprile 2021

ANGELO LAGANA', CANTAUTORE E NON SOLO...

di Vittorio Caminiti e Domenico Lanciano.

L'inno al Bergamotto di Reggio Calabria, solo un compositore come lui, di fama internazionale, poteva comporlo. 

Il dr. Angelo Angelo Santo Laganà, uno dei pochi illustri calabresi che può vantare di aver fatto conoscere la Calabria, quella bella e buona, al mondo. È stato tra i pochi che possono  vantare amicizie e conoscenze personali con artisti di fama, tra in quali Mina, Pavarotti, Domenico Modugno, Renzo Arbore, Mino Reitano e tanti altri artisti del panorama musicale che vale.

Chi meglio del noto e storico  giornalista Domenico Lanciano può tracciare la storia di Angelo Laganà.




Più passano gli anni e più Angelo Laganà (nato a Melito di Porto Salvo – RC nel 1939 e residente in Roccella Jonica) riesce a stupirci per il tantissimo che ha già fatto in modo eccellente e per quanto ancora brama fare per l’universo-mondo e in particolare per l’amatissima Calabria, non solo come musicista ma anche come fotografo, giornalista e video-documentarista.


Due mesi fa il dottore Angelo Laganà mi ha comunicato la sua più recente iniziativa socio-culturale, intitolata <<CALABRIA PER SEMPRE>>.

Si tratta di una raccolta di 38 video sonori e a colori su vari personaggi, borghi, città calabresi e di 13 canzoni … il tutto dedicato alla Calabria fin dall’inizio della sua fortunata carriera di cantautore, fotografo e“film-maker”. 


Questa volta, la novità nella novità è costituita dal fatto che - per rendere fruibile più facilmente tale abbondanza di “files” impegnativi -  ha utilizzato la più moderna delle metodologie per stare al passo con i tempi attuali e del prossimo futuro.


Infatti, per contenere tutte queste proposte (38 video e 13 canzoni) ha voluto usare una speciale pennetta USB (cm 6 x 3 comunemente denominato “bigliettino da visita”), realizzata in Olanda e sempre più preferita ai CD e ai DVD, anche nelle nuove automobili. 

Mi ha scritto, tra tanto altro, Angelo Laganà: <<CALABRIA PER SEMPRE è un progetto cui ho lavorato svariati anni e, finalmente, dopo tanti viaggi per scoprire nuovi e bellissimi luoghi di cui abbonda il nostro territorio, sono riuscito a realizzare il mio sogno di descrivere “la mia Calabria”.

Dico “mia” perché, essendo nato a Melito di Porto Salvo e abitando a Roccella Jonica, per me la Calabria è una “mamma”, una “fidanzata”, una “amica vera” … tutte e tre messe insieme, alle quali voglio veramente bene, tant’è che lo dimostrano i fatti contenuti in questa raccolta USB come frutto di un lavoro appassionato, svolto con grande volontà, amore, impegno, sentimento, senza scopo di lucro, senza che nessuno mi abbia chiesto niente e senza che io abbia chiesto niente a nessuno, nemmeno un minimo contributo da chicchessìa! Ho fatto tutto con le mie forze e a mie spese! Tranne il montaggio dei video, tutto il resto è opera mia in assoluta ed originale esclusiva: ideazione, sopralluoghi, testi,immagini e foto panoramiche, colonne sonore composte ed auto-eseguite con la fisarmonica midi, regia e diffusione>>
.


E ancora: << Considero questa mia iniziativa la migliore, sicuramente la più sentita, tra tutte quelle realizzate nel corso di oltre 60 anni di attività nella Composizione musicale, nel Giornalismo, nella Fotografia, nell’Editoria e nella Cinematografia come potrai notare leggendo il mio curriculum>>.

E allora cerchiamo di vedere nel dettaglio i contenuti di questa raccolta “CALABRIA PER SEMPRE”.
Nei 38 video sonori figurano i quattro “inni” ufficiali dedicati alla Calabria: 


1-  “Capo Sud” che (composto nell’anno 2000 per quella mia iniziativa del 1999 per la valorizzazione internazionale della punta più meridionale di Calabria, di Italia e di Europa) vuole essere l’inno di tutta la nostra regione.
Contiene un riferimento in lingua grecanica e come tale è stato presentato alle Olimpiadi di Atene nel 2004 ma lo esegue in tutti i suoi concerti dal vivo ovunque vada nel mondo, facendo apparire su uno speciale schermo 150 immagini delle più belle città, cittadine e borghi della Calabria ed effettuando così una efficace promozione culturale e turistica.


2 – “RegginAlé” scritto nel 1999 per l’ingresso in serie A della squadra di calcio di Reggio Calabria, creando l’omonimo periodico sportivo cartaceo, distribuito fino al 2013 sempre gratuitamente.

3 – “Profumi di Calabria” (inno del bergamotto, agrume della salute).

4 – “Jeusugnucalabrisi” (Inno del Vecchio Amaro del Capo al peperoncino, unico liquore nel suo genere prodotto dai Fratelli Caffo di Limbàdi, canzone sigla ufficiale del concorso canoro Premio Mia Martini nella sezione musica “Etnosong”).


Tra i 38 video-documentari dedicati a personaggi, paesi e città, evidenzio: Reggio Calabria, Tropea, Capo Sud (la zona grecanica tra Capo Spartivento e Scilla), Soverato, Pizzo Calabro, Roccella Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Scilla, Pentedattilo, Calabria tra Jonio e Tirreno, Stilo, Gerace, Gallicianò, San Francesco di Paola, Calabria regione da sogno, Badolato, W Cuba W la Calabria, Canzoni scritte per Mino Reitano, il lungomare e l’orto botanico di Reggio Calabria, il compianto sindaco Italo Falcomatà, Gianni Versace, la città di Siderno, W Natuzza Evolo e tanto altro specificato pure in un particolareggiato curriculum personale ed artistico di 95 pagine, ridotto dalle 220 dell’edizione della Provincia di Reggio Calabria.


Ed ecco i titoli delle 13 canzoni dedicate alla Calabria: Jeusugnucalabrisi, Pensu a ttia, Profumi di Calabria, L’assessori regionali, Palumbeddicalabrisi, Capo Sud, Junta e balla, ‘A cummari Rosa, Cacciapenzeri, Luntananza, Terra d’amuri, Cori meu, Purbirinta l’occhi. C’è da dire che la canzone “Palumbeddicalabrisi” è stata cantata e portata al successo da Mino Reitano. 
Alcune di queste canzoni Angelo Laganà ha composto ed eseguite per il complesso del nuovo folk de “I Figli di Calabria” di Soverato, della cui formazione ha fatto parte per parecchi anni.

Voglio qui ricordare che Angelo Laganà ha effettuato tournée in tutti i continenti e che, in particolare, è un artista amatissimo e di casa a Cuba dove ha ricevuto molteplici riconoscimenti così come in Italia e in Calabria. 
A Cuba ha dedicato ben 5 raccolte musicali in CD. Nell’isola caraibica Angelo Laganà, nel febbraio 2019, ha tenuto ben 50 concerti nell’àmbito dei 500 anni di fondazione della Città di Havana (1519) dove si è esibito come unico musicista italiano alla 28ma Fiera Internazionale del Libro.

Lo scopo principale di tale operazione socio-culturale ed artistica ha anche un aspetto turistico, per far passare il messaggio che “le Calabrie” sono i Caraibi del Mediterraneo con la specialità esclusiva che in poco tempo e in pochi chilometri ci sono le 4 splendide dimensioni di mare, colline, montagne e laghi. E che in una sola giornata si può fare il bagno nei due stupendi mari (Jonio e il Tirreno). 

Inoltre, Angelo Laganà vuol mandare un messaggio universale (anche alle Istituzioni) per ribadire che la Calabria è terra di storia, cultura, ambiente, arte e civiltà tra le più antiche del mondo. E soprattutto che possiamo vantare il fatto esclusivo di aver dato alla nostra nazione il nome ITALIA, nato proprio e solo in Calabria quasi 4 mila anni fa.

Il Maestro Angelo Laganà pensa di portare a 40 i video sonori e a colori sulla Calabria. 
Intanto, in oltre 50 copie ha inviato la pennetta USB (o “biglietto da visita”) a tutti i sindaci interessati, ai vertici della Regione e delle società o associazioni che possano apprezzare questo suo omaggio alla Calabria. 

Devo, infine, dire e testimoniare che finora ho trovato veramente pochissime persone che, come il poliedrico Angelo Laganà (o come me), soffrono di “calabresìte acuta” e che per la nostra Terra si spendono e si espandono in tanti modi, facendo spesso il possibile e l’impossibile. 

Grazie infinite, Maestro! Anche a nome di tutti i calabresi residenti dentro e fuori i confini regionali.

domenica 28 marzo 2021

ALESSANDRO CARROZZA TORNA A CASA E IL ROCCELLA TORNA A FARE PUNTI.


Stamattina è stato dimesso dall'Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria Alessandro Carrozza. Lo ha annunciato, con viva soddisfazione, durante la conferenza stampa di fine partita della gara Roccella - Pol. Santa Maria di oggi
, il direttore sportivo dell'asd Roccella Francesco Curtale, che ha così rasserenato tutti i tifosi e non solo tifosi visto che l'affetto e la solidarietà in questi giorni verso Alessandro è arrivata da migliaia e migliaia di persone, anche quelle che non seguono il calcio.

La grinta e caparbietà del giovane talento roccellese -  (il papà Gianni è stato un forte attaccante, il Paolo Rossi del Roccella negli anni 80 e 90, nei primi anni in cui è stato realizzato il campo sportivo in viale degli Ulivi in cui il Roccella disputava esaltanti campionati di promozione calabrese), nato il 7 gennaio del 2000, che ha fatto una straordinaria esperienza, dal 2016 al 2019, presso le giovanili del Sassuolo (con il Sassuolo under 17 ha disputato 28 incontri siglando 5 reti) , allenandosi anche con la prima squadra militante in serie A - saranno le qualità che lo motiveranno a rimettersi in forma e a tornare a calcare presto di nuovo i campi di calcio. 

La squadra e la società del Sassuolo ha  inviato gli auguri al giovane Carrozza cosi come ha fatto il sito ufficiale della squadra neroverde (https://www.canalesassuolo.it/paura-per-lex-sassuolo-carrozza-in-ospedale-dopo-uno-scontro-in-roccella-gelbison/)

Quest'anno Alessandro, in forze con il Roccella, è sempre stato presente in tutti gli incontri disputati dalla squadra amaranto, nel ruolo di ala sinistra, segnando 4 reti (doppietta al San Luca e reti contro il Biancavilla e quella decisiva contro il Città Sant'Agata in trasferta).

Il ritorno a casa di Alessandro è coinciso con una bella prestazione del Roccella, che ha, finalmente, interrotto la sfilza negativa di 8 sconfitte consecutive. 

Il pareggio di oggi pomeriggio per 1 a 1 contro la Polisportiva S.Maria del Cilento, smuove di poco la classifica, ma ha mostrato segni di ripresa di tutta la squadra, sia nel gioco che nel carattere (straordinari i veterani della squadra, Malerba e Coluccio), reazione positiva già vista mercoledì scorso contro la seconda in classifica Gelbison.

Ci auguriamo che i due momenti positivi per lo sport roccellese vissute oggi, possano  segnare un rinnovato entusiasmo e un cambio di passo affinchè il Roccella possa ritrovare presto la vittoria e i gol di Alessandro.

Una recente formazione del Roccella.


sabato 27 marzo 2021

TUTTE LE CELEBRAZIONI E LE FUNZIONI RELIGIOSE DELLA SANTA PASQUA

CARISSIMI AMICI E ROCCELLESI, ECCO IL MANIFESTO CON TUTTI GLI ORARI E LE LE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA.

VI RAMMENTO CHE DOMENICA 28 MARZO, DOMENICA DELLE PALME E SOLENNE INIZIO DELLA SETTIMANA SANTA, IN TUTTE LE MESSE CI SARÀ LA BENEDIZIONE DELLE PALME PER CUI NON CI SARÀ BISOGNO DI ACCALCARSI IN UNA SOLA CELEBRAZIONE.
AL BORGO, ALLA MATRICE E IN CHIESA MARINA POTRETE PORTARE LE PALME E I RAMI D'ULIVO PER LA BENEDIZIONE.
VI RAMMENTO INOLTRE CHE QUESTA NOTTE SI PASSA ALL'ORARIO LEGALE, PER CUI LA MESSA VESPERTINA DELLA DOMENICA IN CHIESA MATRICE SARÀ CELEBRATA ALLE ORE 18,00, MENTRE NEI GIORNI FERIALI RESTA ANCORA ALLE 17,30.
BUONA SETTIMANA SANTA A TUTTI VOI. DIO VI BENEDICA E VI CUSTODISCA SEMPRE NEL SUO AMORE

Padre Francesco Carlino



venerdì 26 marzo 2021

LA "CANZONE SEGRETA" DI RAOUL BOVA CON LA PARTECIPAZIONE DI FRANCESCO TASSONE E LE IMMAGINI DI ROCCELLA IN SOTTOFONDO


Stasera su Rai Uno nella trasmissione Canzone segreta è andato in onda il regalo a Raoul Bova. 

Venti minuti dedicati all'attore di origini roccellesi dove gli sono stati riservate sorprese ed emozioni, ripercorrendo le parti salienti della sua intensa vita.


E nella sua vita, soprattutto quella fino ai suoi 20 anni, c'è stata Roccella Jonica, paese di origine del papà di Raoul, e dove Raoul sente un legame affettivo molto forte, perchè ha vissuto le prime storie sentimentali ma anche tantissime amicizie che durano tuttora.



E fra queste amicizie c'è Francesco Tassone, roccellese purosangue (il papà è stato sindaco di Roccella dal 1970 al 1980), oggi avvocato di professione e appassionato di windsurf, presente in trasmissione per la sorpresa a Raoul, che ha reso testimonianza di quei periodi spensierati condivisi con Raoul e delle intense nuotate nel nostro mare davanti al mitico Lido Flora.  

Un regalo davvero emozionante dove più volte è stata citata Roccella Jonica anche nella toccante lettera letta dalla sorella di Raoul, Tiziana Bova.

Per chi se lo fosse perso, pubblico qui il link per rivedere il video della canzone segreta a Raoul Bova, con la partecipazione di Francesco Tassone.


UN PEZZO DI ROCCELLA STASERA SU RAIUNO NELLA TRASMISSIONE "CANZONE SEGRETA"


Questa sera su Rai Uno a partire dalle ore 21,25 andrà in onda la terza puntata del programma "Canzone Segreta" condotto dalla bravissima attrice Serena Rossi. 

Un format elegante e commuovente che celebra i sogni, attraverso canzoni, ricordi e sorprese, di personaggi noti, catturando emozioni e simpatia.

Nella puntata di stasera, fra i sei personaggi famosi a cui verrà dedicata la "canzone a sorpresa", ci sarà anche il nostro caro Raoul Bova (gli altri personaggi saranno Francesca Fialdini, Claudia Gerini, Paola Perego, Amanda Lear e Flavio Insinna), l'attore che come sappiamo tutti ha vissuto la sua giovinezza a Roccella Jonica poichè il papà (venuto a mancare qualche anno fa) era proprio originario di Roccella, e Raoul non manca di ritornarci ogni qual volta ne ha la possibilità.

A Raoul Bova sarà dedicata una sua "Canzone segreta" e nel mentre l'ascolterà vivrà davanti a se alcuni momenti emozionanti della sua vita, tra cui momenti della sua giovinezza trascorsa a Roccella. 

E per questo che annunciamo la presenza, appunto "a sorpresa" , di un caro amico di Raoul, proprio di Roccella, che noi tutti conosciamo molto bene, ma non possiamo svelare il suo nome perchè le regole della trasmissione non lo consentono.

Quindi per vedere Raoul Bova e "un pezzo" di Roccella, tutti sintonizzati stasera su Rai Uno. Nella scaletta pare che la sorpresa a Raoul Bova sia proprio la prima ad andare in onda, quindi ad inizio programma, anche se l'ordine degli ospiti potrebbe variare.

Buona visione.

DOMANI, SABATO 27 MARZO, IN CHIESA MARINA, LITURGIA PENITENZIALE CON IL REV. PADRE EUGENIO PERICO

 



2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri