17 novembre 2017 - 17 gennaio, sono esattamente due mesi che della giovane roccellese Natalina Papandrea si sono perse le tracce.
Da quel giorno, a parte delle segnalazioni che sembra non abbiano avuto riscontro, di Natalina non si sa più niente, nonostante stiano lavorando Forze dell'Ordine, i mezzi di informazione, i familiari con tutte le loro forze e gli appelli, i cittadini tutti.
Natalina sembra, incredibilmente e inspiegabilmente, sia stata inghiottita nel nulla.
I familiari non si arrendono e non c'è giorno, attraverso tutti i canali possibili, che non lanciano appelli con la speranza che qualche notizia e qualche speranza si possa aprire in questo vero e proprio enigma.
In questi due mesi, oltre al lavoro di investigazione delle Forze dell'Ordine, di ricerca di gruppi di volontariato, si sono occupati del caso diverse trasmissioni televisive locali e nazionali, a partire da "Chi l'ha visto" per continuare con "La vita in Diretta" che ha raccontato cosi la scomparsa di Natalina:
"Le sue tracce si sono perse quando è uscita all'alba da casa, come faceva ogni giorno, per andare a passeggiare sul lungomare. Avrebbe dovuto fare ritorno alle 7 per preparare la sua bambina per la scuola. I familiari ne denunciarono subito la scomparsa, preoccupati per la lunga assenza di una madre che non avrebbe mai lasciato la figlia di sette anni da sola. Natalina Papandrea viveva con la madre e tre sorelle. Una di loro, Alessandra, ha spiegato: «Non è impossibile immaginare che si sia allontanata volontariamente, perché la società del Sud è claustrofobica. La gente deve imparare a concentrarsi sulla propria vita, senza giudicare gli altri. Ma potrebbe essere accaduto di tutto, potrebbe aver incontrato qualcuno o aver visto qualcosa che non doveva vedere». La madre invece esclude categoricamente l'ipotesi che si sia allontanata volontariamente: «Si alzava presto la mattina per andare a passeggiare, lo faceva quasi tutte le mattine. Noi le dicevamo che era troppo presto. Spero che torni, ma non credo che sia andata volontariamente via, non avrebbe mai lasciato la figlia».
«Sai che ti vogliamo tutti bene, vogliamo che torni a casa», quello l'appello della mamma di Natalina Papandrea a La Vita in Diretta lunedì 11 dicembre 2017. La sorella minore Alessandra, che viveva in Francia ed è tornata Rocella per cercarla, ha spiegato che Natalina era molto religiosa e spirituale. Uscendo di casa il giorno in cui è scomparsa non ha portato abiti con sé, ha lasciato a casa soldi e documenti. Aveva con sé solo un piccolo ombrellino di colore lilla, visto che quella mattina poteva piovere. Successivamente un ombrellino che si ritiene essere proprio quello di Natalina è stato trovato sulla spiaggia di Roccella. «Mi auguro che si trovasse in un momento di confusione e che si sia allontanata volontariamente, preferisco pensare questo piuttosto che a qualcuno che possa averle fatto del male», ha dichiarato tempo fa la sorella Alessandra. E infatti non si esclude che uno sconosciuto o una persona familiare l'abbia fermata, magari offrendole un passaggio. «Le persone che conosci a volte ti sorprendono», concluse la sorella Alessandra
Domani, a due mesi esatti dalla scomparsa, sul suo profilo facebook la sorella Alessandra annuncia l'inizio dello sciopero della fame.