Sullo scempio verificatosi a Lampedusa qualche giorno fa, ripreso e trasmesso da tutte le televisioni nazionali, definiti dal Capo dello Stato "fatti inaccettabili", ho letto due attenti e accorati interventi scritti sul social network da due amici roccellesi, Roberto Naldi, corrispondente e fotoreporter Rai, e Santo Ursino vicepresidente della locale Protezione Civile "A. Ursino" . Ho il piacere di proporli sul blog a testimonianza della sensibilità di chi, su fronti diversi, conosce la difficile realtà degli sbarchi dei "disperati" e considerano queste persone come nostri sfortunati fratelli.
Roberto Naldi:
Il video shock: migranti spogliati nudi e "disinfestati" nel centro di accoglienza di Lampedusa.
Roberto Naldi:
I fatti accaduti a Lampedusa sui maltrattamenti agli immigrati sono semplicemente vergognosi, disumani, ed è stato davvero difficile credere che in Italia potessero ancora esistere certi comportamenti a dir poco raccapriccianti. Sono assolutamente da condannare i responsabili di cotanta oscenità, nella viva speranza che non debbano mai più ripetersi fatti simili.
Quello che invece vorrei capire è il perché, ogni volta, si debba generalizzare da un avvenimento spiacevole e infangare un intero paese; il perché si debbano amplificare solamente i fatti negativi mentre, non molto distante da Lampedusa, esistono anche delle belle realtà e dei modelli di convivenza con gli extracomunitari meravigliosamente funzionanti sotto ogni aspetto sociale e nessuno ne sa niente.
Di Riace se ne parla solo a livello regionale, non è stato mai menzionato o apprezzato da nessuna testata nazionale o internazionale. Durante e dopo i numerosissimi sbarchi avvenuti e che avvengono lungo le coste della Locride e di Roccella Ionica, i militari, la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile dedicano anima e cuore nel salvare e accudire quelle vite umane, ma nessuno ne sa niente.
La commissione europea non ha mai elogiato queste bellissime realtà, ma è sempre e solo pronta a discreditare l’Italia non appena si ripresenta una triste occasione. Eppure, nel 2011, Laura Boldrini è venuta in visita nel paese di Riace, come portavoce dell'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (UNHCR), ma la notizia ha fatto solo il giro dell'etere calabrese.
L'episodio di Lampedusa ha certamente dell’orribile ma è solo un episodio isolato e nulla ha da spartire con l'animo e il calore degli Italiani. Giro questo mio post a delle persone autorevoli nella speranza che vogliano onorarmi di una loro risposta
Santo Ursino:
Vorrei dire al Sig. Presidente della Repubblica italiana che noi della Protezione Civile "Aniello Ursino" i nostri ospiti venuti dall'altra parte del mare sono stati assistiti con grande amore e affetto, e noi, signor Presidente, lasciamo le nostre famiglie per aiutare queste care persone perché lo sentiamo dal cuore.
Vedendo queste persone noi vediamo i nostri figli.
Noi facciamo questo senza l'aiuto di nessuno e ci vergogniamo di quello che è accaduto a Lampedusa.
Vorrei dire al Sig. Presidente della Repubblica italiana che noi della Protezione Civile "Aniello Ursino" i nostri ospiti venuti dall'altra parte del mare sono stati assistiti con grande amore e affetto, e noi, signor Presidente, lasciamo le nostre famiglie per aiutare queste care persone perché lo sentiamo dal cuore.
Vedendo queste persone noi vediamo i nostri figli.
Noi facciamo questo senza l'aiuto di nessuno e ci vergogniamo di quello che è accaduto a Lampedusa.