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Facciata della chiesa di Sant'Antonio
dopo il restauro |
L’8 dicembre 2012 è stata inaugurata la chiesa di Sant’Antonio Abate di via Orlando completamente restaurata grazie al progetto dell’arch. Luciano Spagnolo, la mano d’opera volontaria di persone del Comitato Festa e del Parroco Don Giuseppe e con la contribuzione dei cittadini roccellesi, specie quelli della contrada Zirgone. La storica chiesetta, a causa delle perdite dal tetto, stava rischiando di danneggiarsi seriamente negli interni, le teche e le statue. Don Giuseppe Raco e tutto il Comitato Festa si sono riuniti e, vista l’urgenza, hanno deciso di intervenire prima di ritrovarsi la chiesa sprofondata dopo qualche temporale!
Con un lavoro attento, meticoloso, durato quasi un anno e seguito quotidianamente dallo stesso parroco, dal presidente Pasquale Scali e tutto il Comitato Festa, oggi la chiesa (dopo il recupero della facciata esterna, le murature perimetrali, il tetto in legno massiccio, facciate e ambienti interni, altare, panchine e sedie nuove) è un gingillo, un orgoglio per tutti i fedeli che hanno manifestato, con la loro sentita presenza e supporto, stringendosi attorno al Comitato nel corso dei festeggiamenti di Sant’Antonio Abate svoltesi il 15 gennaio scorso.
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Interno completamente nuovo con il tetto in legno |
Invito davvero chi ancora non l’ha fatto a visitare la chiesa per constatare di persona cosa si riesce a realizzare con l’amore, la voglia di fare e la fiducia che si instaura fra cittadini e gruppo di lavoro.
Una domanda è lecita. Ma il Comune ha partecipato al restauro?
Il Comune a dire il vero ha partecipato… Per detta di qualcuno, ha manifestato la volontà, nel caso di necessità, di prestare il camioncino del Comune per il trasporto del materiale inerte…
Ma credo che di questa “forzata” elemosina il Comitato ne ha pure fatto a meno!!!
Ma, sorpresa delle sorprese, il sottoscritto, spulciando sul sito del Comune, ha trovato una Deliberazione di Giunta (la n.505) del 3 Novembre 2011 (quindi con i lavori di restauro della chiesa già in fase di ultimazione…) in cui è stato adottato il Piano triennale dei lavori pubblici 2012-2014, nel quale, al n. 18, è prevista la spesa di €.150 mila per lavori di sistemazione chiesa di Sant’Antonio.
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Pasquale Scali e Antonio Tedesco del Comitato
Festa Sant'Antonio Abate. |
Credo che sia necessario che qualcuno dia delle spiegazioni per rispetto di tutti coloro che hanno rinunciato a qualcosa pur di contribuire, hanno sacrificato il loro tempo per lavorare sulla chiesa. Una risposta da parte del Comune per convincerci che non si tratti ne di sciacallaggio e ne di una lista – quella di previsione dei lavori pubblici – buttata li per fare propaganda o meglio per richiedere maggiori contributi alla Regione…
Vogliamo avere spiegazioni perché in altri due casi attualmente si sta chiedendo ai cittadini di contribuire (vedi omelie dei parroci, vedi sito internet della parrocchia di San Nicola di Bari), ossia la Chiesa della Pietà di c.da Lacche e la chiesa della Madonna delle Grazie.
Nella famosa deliberazione, con allegato programma delle opere pubbliche 2012 – 2014 su citata, la spesa prevista da parte del Comune per il restauro della chiesa delle Pietà è stimata in €. 40,000 (per chi vuole consultare il programma è al numero progressivo 14) mentre per la chiesa delle Grazie e aree circostanti è prevista “la bellezza” di 800 mila euro (numero progressivo 16).
La domanda è questa: ma se i restauri sono previsti tra i lavori da realizzare da parte del Comune, perché chiedere soldi ai cittadini???
Spero che mi giunga qualche risposta considerato che mi è negato porre quesiti al nostro sindaco (considerata la risposta che mi ha scritto dopo la mia interrogazione su l’anticipazione di cassa in merito ai 20 mila euro dati al jazz!!!)
Sono proprio curioso, infine, di assistere alla passerella dei politici locali il prossimo 19 marzo all’inaugurazione della nuova chiesa di San Giuseppe, restaurata dalle Ministero delle Belle Arti dopo 17 anni di pastoie burocratiche e un anno di lavori…