Forse è un po' lontanuccio da noi però, abbiamo letto il manifesto affisso ieri negli spazi a Roccella Jonica e crediamo sia una notizia degna di nota, soprattutto per chi, magari, conosceva questo tipo di acqua prima della chiusura di cinque anni fa e ne faceva consumo.
Si tratta dell'acqua oligominerale proveniente dalla sorgente "Carpinuso" e che da oggi si può nuovamente consumare e prelevare liberamente presso la fontana di ponte Crochi, nel Comune di Caulonia.
L'acqua della sorgente "Carpinuso", come si legge dal manifesto, ha qualità benefiche per le persone sofferenti di calcolosi renale.
Abituati come siamo ormai a bere esclusivamente acque minerali acquistate al supermercato, magari siamo di fronte ad un'acqua molto migliore di quella che compriamo, gratuita, e neanche lo sappiamo!!!
La sorgente è stata ripristinata grazie ai lavori effettuati del Consorzio di bonifica Alto jonio reggino che ha voluto diffondere la notizia in maniera molto massiccia per dare informazione a tutti i cittadini del comprensorio.
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
martedì 8 settembre 2015
"ROCCELLA BENE COMUNE" BOCCIA, SENZA MEZZE MISURE, IL BILANCIO DI PREVISIONE DELL'ENTE.
Il 4 Settembre scorso nel Consiglio Comunale non si è parlato soltanto della questione del Porto, ma, all'ordine del giorno, c'è stato l'importante documento del bilancio di previsione 2015, portato in Consiglio con molto ritardo e dopo le intimazioni e i solleciti da parte del Prefetto.
Riportiamo di seguito la relazione del gruppo consigliare di "Roccella bene comune" che ha votato contro un bilancio caratterizzato dalle tasse con le più alte aliquote e senza nessuna ambizione di nuovi investimenti e orientamenti, e che, nonostante tutti i sacrifici dei cittadini, riesce a coprire a malapena l'ordinaria amministrazione.
Ormai è cosa nota come
il bilancio di previsione rappresenti la parte politicamente più importante
dell’azione amministrativa.
E’ una previsione e, come tale,
dovrebbe essere impostato all’inizio dell’anno ma, anche questo è noto, sono
anni, direi da quando governate, che il bilancio di previsione viene approntato
e portato in discussione alla fine dell’anno e, come sempre, dopo le diffide
del Prefetto. Tant’è. Dobbiamo accontentarci !
Finalmente avete imparato
la lezione e, dopo diversi dai e dai, la documentazione è arrivata per tempo e, evviva, abbiamo potuto visionarlo con un certo margine.
Ci siamo messi a consultarlo con
spirito propositivo. Mettendoci tutta la nostra buona intenzione per trovare
motivi di soddisfazione, di incoraggiamento, di collaborazione.
Purtroppo
non ci siamo riusciti.
Continuate
a prospettare il nostro paese come, cito testualmente, il LUOGO DELLA FELICITA’,
dove tutto è bello, magnifico. Dove le persone vivono senza problemi, le tasse
sono basse e tutti quanti siamo felici e contenti.
Poi, svegliandoci dal sogno, ci
troviamo in questa situazione.
E il bilancio di previsione ci ha
riportato con i piedi per terra.
E’ un bilancio strutturalmente povero,
politicamente
insufficiente, legalmente inadeguato.
Dicevamo: strutturalmente povero.
Leggendo
il bilancio non abbiamo trovato motivi di soddisfazione. La pressione fiscale
rimane altissima e utilizzata per intero per la copertura delle spese correnti.
Il carico debitorio del comune, il fondo per i crediti di dubbia esigibilità,
il contenzioso e le altre spese
correnti sono talmente elevati, che le pochissime risorse che si possono
liberare vengono utilizzate sempre nella stessa maniera e male. La dicono lunga
le somme utilizzate per il contenzioso (57.000 €), quelle per il ripiano dei
debiti delle società partecipate (15.000 €), la quota per interessi passivi
(370.000 €), l’acquisto di beni di consumo (550.000 €) altissimo, ben 2.500.000
€ per l’acquisto di servizi dove spiccano i 70.000 € per gli organi e gli
incarichi istituzionali, i 530.000 € per i canoni e, per finire, la spesa per il personale (2.200.000 €), per
capire che di soldi ne rimangono veramente pochi.
lunedì 7 settembre 2015
LETTERA APERTA DI VINCENZO MINICI A PAPA FRANCESCO
NOI " OMBRE DELLA SCUOLA".
Lettera aperta al S. Padre e agli Organi d'Informazione.
Lettera aperta al S. Padre e agli Organi d'Informazione.
A Sua Santità
Papa Francesco
Città del Vaticano – ROMA
Papa Francesco
Città del Vaticano – ROMA
e.p.c. Agli Organi d’Informazione – LORO SEDI
Santo Padre,
L’uomo è dotato di due organi per l’udito, due per la vista e due per l’odorato, ma ne possiede uno solo per parlare, e sarebbe vano pretendere di parlare con le orecchie o di ascoltare le voci ed i suoni con gli occhi.
L’uomo è dotato di due organi per l’udito, due per la vista e due per l’odorato, ma ne possiede uno solo per parlare, e sarebbe vano pretendere di parlare con le orecchie o di ascoltare le voci ed i suoni con gli occhi.
Quando ciò che si è visto, udito, fiutato, arriva finalmente ad essere espresso, ma non recepito, allora penso che bisognerebbe tornare indietro nel tempo, dove tutto era caratterizzato dal senso dell’udito, dal senso dell’odorato, dal senso del gusto.
Dopo aver percorso tutte le “vie” percorribili, cercando invano, una comunicazione umana, giungo ormai esausto, con le ali cementate, a bussare al “Tempio dello Spirito”.
Voglio sperare, che queste poche righe, riescano a trasmettere, almeno a Lei, Santo Padre, ciò che con le parole e gli scritti, non sono riuscito a trasmettere agli uomini, perché le sensazioni e le verità non hanno trovato corrispondenza con il suono del suo animatore.
Santità, il tema che vorrei prendesse a cuore è: I Precari della scuola, ovvero, Noi “Ombre della Scuola”.
Lo scrivente, precario ATA da ben 18 anni, rendendosi interprete di tale situazione di precarietà di altre migliaia di colleghi, esorta Sua Santità, a rendersi interprete della nostra sofferenza agli Organi di Governo, significando che noi non siamo “ombre della scuola”, ne un vecchio rudere ereditato da un lontano zio d’America del quale disfarsi perché poco gradito. Noi, Santo Padre, siamo persone vive con famiglia, impegni, mutui, figli, rate, ma soprattutto con una dignità, che da cittadini pretendiamo venga rispettata.
La recente sentenza della Corte Europea, a seguito di richiesta d’interpretazione della direttiva comunitaria 1999/70/CE da parte della Corte Costituzionale, ha stabilito, con sentenza del 26/11/14, che detta direttiva si applica anche per il personale della scuola, ritenendo cosi in contrasto con la direttiva europea 1999/70/CE il comma 18 dell’art. 9 della legge 12/7/2011 n. 160.
La Corte Costituzionale nella seduta del 23/6/2015 avrebbe dovuto esaminare detta sentenza e formulare una propria decisione.
La seduta del 23/06/2015 è stata sospesa e non è stata fissata ancora una nuova data. (SIC!)
E’ oltremodo chiaro che la Corte Costituzionale non può che recepire la sentenza della Corte di Giustizia Europea e annullare il comma 18 dell’art. 9 della legge 12/7/2011 n. 160, con la conseguenza di rendere possibile la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di lavoro di alcune centinaia di migliaia di docenti e di ATA, anche privi di abilitazione e non inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, che negli anni hanno stipulato contratti di lavoro con il MIUR per un tempo superiore a 36 mesi.
La Corte Costituzionale con la sospensione della seduta del 23/06/2015 ha di fatto concesso una proroga al Governo, che, al contrario, sarebbe stato costretto a un notevolissimo esborso economico, da utilizzare per la trasformazione di centinaia di migliaia di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.
Il Governo avrebbe dovuto assumere un numero di docenti e di personale ATA di gran lunga superiore a quello stabilito con la recente legge sulla scuola.
Sulla sospensione della decisione, innanzi indicata, da parte della Corte Costituzionale è in atto un preoccupante e incomprensibile silenzio da parte di tutti…sindacati…partiti... Governo.
Le chiedo pertanto, Santità, anche a nome di centinaia di precari, che vivono la mia stessa situazione, nel mio caso 18 anni di precariato, tre figli di cui due laureati senza lavoro, un mutuo sulle spalle e tante tasse da pagare, che almeno la parola del Santo Padre tocchi i cuori di chi ci governa e in tempi brevi normalizzi una situazione che non può più essere precaria, evitando così peggiori conseguenze anche sul piano della salute.
Ci dia un segno di speranza Santità…,per non avere il posto fisso solo al cimitero…salvo mobilità.
“Ho l’onore di professarmi con profondo rispetto. Il servo più umile ed obbediente di Sua Santità".
“Ho l’onore di professarmi con profondo rispetto. Il servo più umile ed obbediente di Sua Santità".
Grazie per l’attenzione.
F.to Vincenzo Minici
F.to Vincenzo Minici
GIOVANNI ASPREA ASCOLTA IL CD DI ANGELO LAGANA' E GLI DEDICA UNA POESIA
Il M° Angelo Laganà ha pubblicato da pochi giorni il suo ultimo lavoro discografico dal titolo "ORA CANTO" e che comprende un cofanetto con due cd, il primo con i brani dell'ellepi "Sabor de mi vida" e il secondo con brani vecchi e nuovi scritti e arrangiati da Angelo Laganà e Rossella Garreffa, interpretati in passato da artisti famosi ed ora interpretati per la prima volta dal M° Laganà.
Abbiamo pubblicato, qualche settimana fa, un profilo molto accorato scritto dal poeta e scrittore Franco Blefari, che ha riconosciuto al talentuoso artista roccellese il titolo di "Ambasciatore della Calabria nel mondo"; oggi a dedicargli una straordinaria poesia, dopo aver ascoltato i brani di "Ora Canto", è il poeta Giovanni Asprea, roccellese verace, da cinquanta anni trasferitosi a Buenos Aires, ma per amore della sua Roccella ci ritorna quasi due volte all'anno, nonostante la rispettabile età che lo vede aver superato la soglia degli ottant'anni.
Abbiamo il piacere di proporla ai lettori del blog per riconoscenza nei confronti dell'autore della poesia e nei confronti della persona a cui è stata dedicata.
Abbiamo pubblicato, qualche settimana fa, un profilo molto accorato scritto dal poeta e scrittore Franco Blefari, che ha riconosciuto al talentuoso artista roccellese il titolo di "Ambasciatore della Calabria nel mondo"; oggi a dedicargli una straordinaria poesia, dopo aver ascoltato i brani di "Ora Canto", è il poeta Giovanni Asprea, roccellese verace, da cinquanta anni trasferitosi a Buenos Aires, ma per amore della sua Roccella ci ritorna quasi due volte all'anno, nonostante la rispettabile età che lo vede aver superato la soglia degli ottant'anni.
Abbiamo il piacere di proporla ai lettori del blog per riconoscenza nei confronti dell'autore della poesia e nei confronti della persona a cui è stata dedicata.
domenica 6 settembre 2015
CALCIO: ROCCELLA A DUE VELOCITA'
La prima formazione dell'ASD Roccella in questo secondo campionato di serie d |
Si, proprio cosi, la partita vista al Ninetto Muscolo questo pomeriggio sa davvero quasi dell'incredibile. Ad un primo tempo irresistibile da parte del Roccella capace di stupire il pubblico, esaltarlo ed emozionarlo con un gioco fluido, un fraseggio lineare da squadra di categoria superiore e due gol che potevano essere anche tre e quattro, si è contrapposto un secondo tempo con i nostri quasi irriconoscibili, che hanno subito il ritorno della Palmese, perdendo il bandolo della matassa e mandando in fumo tutto il bello fatto vedere nei primi 45 minuti. La Palmese accorcia al 50', pareggia la 70' ed avrebbe la possibilità anche di vincere con una traversa colpita al 78'.
Peccato per la chiara occasione da rete avuta dal motorino della squadra Laaribi nei minuti finali dell'incontro, la vittoria non sarebbe stata una beffa!!!
Siamo davvero in difficoltà nel dare un giudizio, perché non sappiamo quale squadra giudicare se quella stratosferica del primo tempo o quella microscopica del secondo.
ROCCELLA-PALMESE 2-2
A.S.D. ROCCELLA: Mittica (98), Matteo Sorgiovanni, Marco Sorgiovanni (95), Cinquegrana (96), Minici, Coluccio (K), Laaribi, Khanfri (96) (40’st. Schiavello 96), Santiago Dorato, Angelo Fiorino (95) (12’st. Carrozza), Ciccone (22’st. Femia). A disposizione: Loccisano, Ursino (98), Frascà (97), Prestia (98). Allenatore: Francesco Galati 7.
U. S. PALMESE 1912 (4-3-3): Nania (95), Ciccone (96), Citrigno (97), Cordiano, Dascoli, Taverniti, Foderaro, Crescibene (15’st. Saturno), Piemontese (48st. Angotti), Corsale, Napoli (96) (1’st. Moio 97). A disposizione: Maruca (96), Versace (97), Tozzo (95), Benincasa (96), Torchia (95), Misale (95). Allenatore: Rosario Salerno 7.
ARBITRO: Daniele Rutella di Enna 7 (Assistente 1 Martina Bovini di Ragusa 7, Assistente 2 Luigi Runza di Siracusa 7).
MARCATORI: 17’pt. Santiago Dorato (R), 39’pt. Ciccone (R), 4’st. Foderaro (P), 24’st. Piemontese (P).
NOTE: spettatori 1000 circa (250 i supporters giunti da Palmi sistemati in tribuna nord). Pomeriggio di caldo afoso: la temperatura segnava 32 gradi. Ammoniti: Cordiano (P) al 10’pt., Piemontese (P) al 44’pt., Foderaro (P) al 2’st., Citrigno (P) al 24’st. , Coluccio (R) al 4’st., Laaribi (R) al 16’st., Santiago Dorato ( R) al 37’st. Calci D’angolo 4 a 4. Recupero: 1’pt; 4’st.
DISMISSIONI QUOTE PORTO: GLI INTERVENTI IN CONSIGLIO DI MELCORE E RIITANO
Per far capire con chiarezza ai lettori e ai cittadini di cosa si è discusso e qual è il nocciolo della questione della tematica portata in Consiglio Comunale dalla minoranza roccellese, riportiamo gli interventi molto esaustivi delle consigliere Chiara Melcore e Vanessa Riitano che hanno messo alle strette la maggioranza che non ha saputo rispondere in merito alla legge attualmente in vigore ma ha continuato irragionevolmente a negare la sua esistenza e a deviare completamente il problema.
Hanno votato affinché la legge venga rispettata Riitano, Melcore, Suraci, Chiefari e Gabriele Alvaro; Ha votato per non osservare la legge tutta la maggioranza - tranne Paola Circosta non in aula per evitare il conflitto d'interessi.
La capogruppo in Consiglio di "Roccella Bene Comune", Vanessa Riitano insieme alla consigliere Patrizia Suraci. |
L’art. 3 comma 27 della legge della Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge di stabilità anno 2008) dispone che “ le amministrazioni pubbliche non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente o indirettamente partecipazioni ,anche di minoranza in tali società. E’ sempre ammessa , la costituzione di società che producono servizi di interesse generale e che forniscono servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni giudicatrici di cui all’articolo 3, comma 25 ,del codice dei contratti pubblici relativi a lavori , servizi e forniture di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006 n° 163 , e l’assunzione di partecipazioni di tali società da parte delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n° 165 nell’ambito dei rispettivi livelli di competenza”;
La consigliere Chiara Melcore. |
Pertanto, detta norma prevede espressamente che gli enti locali non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzioni di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, ne assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società;
Il termine originariamente previsto per lo scioglimento ovvero la dismissione delle partecipazioni societarie, anche considerate le successive proroghe sopravvenute, è già scaduto;
La legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) nel prevedere all’art 1, comma 611, l’obbligo di ridurre o contenere le partecipazione legittimamente detenute al momento di entrata in vigore della stessa, da per scontato l’obbligo di dismettere le partecipazioni ancora detenute in spregio di preesistenti norme o principi giuridici. Il comma 611 fa, infatti, salvo l’obbligo di dismettere le partecipazioni detenute non direttamente finalizzato alla soddisfazione degli interessi istituzionali degli enti, già perentoriamente disposto dall’art. 3 comma 27 della legge n. 244/2007. In tal senso se la legge di stabilità 2015 impone un nuovo obbligo consistente nella predisposizione del piano operativo di razionalizzazione e nella riduzione delle partecipazioni, sussiste altresì il distinto e preesistente obbligo di dare corso alla dismissione delle partecipazioni ancora detenute in contrasto con il citato art. 3, comma 27;
Questa non è una nostra considerazione ma quanto discende direttamente dall’esplicito dettato legislativo che trova tra l’altro piena conferma nelle stesse linee guida del piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie predisposto da Invitalia, cioè proprio la società che ha indetto la gara per la dismissione delle quote di partecipazione dalla stessa detenute nella società “Porto delle Grazie Srl”.
Il Papa: "Ogni parrocchia ospiti una famiglia di profughi"
Il Pontefice lancia la proposta durante l'Angelus e aggiunge: "Viviamo ripiegati in patrie chiuse, inospitali".
Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi. Lo faranno per prime le due parrocchie del Vaticano. Cominciamo dalla mia diocesi di Roma". È la proposta lanciata da Papa Francesco in un breve discorso poco prima dell'Angelus, per dare il buon esempio e rispondere concretamente all'appello da lui stesso rivolto ogni comunità d'Europa. Appello finora colto da Vienna e Berlino, che hanno aperto le frontiere permettendo l'arrivo di centinaia di migranti provenienti dall'Ungheria. Mentre la Gran Bretagna ha annunciato che non parteciperà al piano-profughi dell'Ue e darà asilo soltanto a 15mila migranti siriani.
Nell'invito ad accogliere i profughi il Pontefice si è rivolto anche ai Vescovi: "Mi rivolgo ai miei fratelli Vescovi d'Europa, veri pastori - ha detto Papa Francesco -, perché nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, ricordando che Misericordia è il secondo nome dell'Amore. Anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi".
Di fronte alla tragedia di decine di migliaia di profughi che fuggono dalla morte per la guerra e la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita, il Vangelo ci chiama, ci chiede, di essere 'prossimi' dei più piccoli e abbandonati. A dare loro una speranza concreta. Non soltanto dire: 'Coraggio, pazienza!'", ha poi spiegato il Papa durante l'Angelus, aggiungendo: "La speranza cristiana è combattiva, con la tenacia di chi va verso una meta sicura".
"Spesso noi siamo ripiegati e chiusi in noi stessi, e creiamo tante isole inaccessibili e inospitali", ha aggiunto il Pontefice, rilevando che "persino i rapporti umani più elementari a volte creano delle realtà incapaci di apertura reciproca: la coppia chiusa, la famiglia chiusa, il gruppo chiuso, la parrocchia chiusa, la patria chiusa; questo non è Dio, è il nostro peccato".
Alle parole del Papa fanno eco quelle del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, in un messaggio inviato a un incontro internazionale della comunità di Sant'Egidio, ha sottolineato: "Sì al dialogo di pace, no ai muri contro chi fugge dalla guerra".
sabato 5 settembre 2015
PORTO: LA MAGGIORANZA DECIDE DI RIMANERE FUORILEGGE
E' andata come si prevedeva che andasse. La maggioranza, ossia Vittorio Zito, Vittorio Zito e Vittorio Zito, si è stagnata sulla sua assurda posizione: "Non esiste nessuna legge che ci vieta di detenere le quote del Porto, anzi abbiamo l'obiettivo di conquistare la maggioranza...", e poi fumo, offese, frottole a più non posso e a 360 gradi. Solo a sentire tutte le falsità dette da quella persona ci si rende conto quanto è alto l'interesse che ha questa famiglia sul Porto... Sono proprio disposti a tutto... Per loro, insieme al Festival Jazz, il Porto rappresenta la loro più grossa ossessione e la loro più grande risorsa di guadagno e di mantenimento del potere.
Nel lanciare strali contro tutti coloro che non sono alla loro corte, si vedeva che aveva il sangue agli occhi, con una superbia, cattiveria e una finta furbizia, solita dei mestieranti della politica, ci ha trasmesso tutto l'odio che gli si rivolge a chi gli tocca il loro giocattolo, fonte di divertimento e risorsa strategica per loro ed amici.
Cari cittadini, se dovessero superare questa "fragranza di reato" saremmo davvero tutti fritti... Non ce li toglieremmo più per altri 50 anni e Roccella sarebbe succube del loro imbonimento di "isola felice" contro invece una realtà che vede un'arretratezza economica delle nostre famiglie irreparabile.
Il Consiglio, tanto a dimostrazione degli interessi in ballo, fa rimanere fuori la stanza la consigliera Paola Circosta, seppur lo sappiamo tutti che non solo lei, relativamente al conflitto di interessi, dovrebbe non essere in aula; ma comunque, in due ore e mezzo di discussione, il solito ha sempre cercato di aggirare il problema raccontandoci fiumi di fandonie e, nella sostanza, ci ha fatto capire che qui non si tratta di dire che la legge non c'è, che è stata abrogata o superata (visto che non sono riusciti a provarlo perché non esiste nessuna abrogazione), qui si tratta esclusivamente di voler ignorare la legge tuttora in vigore.
Si è inventato una legge del 2010 entrata in vigore e dopo pochi mesi ritirata, che noi non abbiamo mai tirato in ballo. La legge, che loro fanno finta di disconoscere, è la 244/2007 entrata in vigore nella finanziaria 2008 e mai abrogata, anzi semmai modificata con successive integrazioni.
Ma loro fanno orecchie da mercante e per due ore e mezza di consiglio sul punto delle dismissioni delle quote hanno lanciato solo fumo, accuse ed offese nei confronti di quello e quell'altro, rilanciando nel dire che la minoranza è a favore della privatizzazione del Porto.
Visto che loro fanno finta di non capire dopo che l'abbiamo detto in tutte le salse, lo si ribadisce ancora una volta, non per loro perché di loro se ne dovrà occupare solo il giudice che spero non sia manipolato come sono manipolati certi roccellesi, ma per i cittadini che vogliono conoscere la verità.
Lo ribadiamo, anche se ormai lo hanno capito anche le pietre: "Roccella bene comune" in questa "partita" sta portando avanti e chiede il rispetto delle regole, non si tratta di essere per il pubblico o per il privato, noi siamo per la legalità che significa che il porto non è un servizio strettamente necessario per il perseguimento delle finalità istituzionali e quindi il Comune non solo non può acquistare ulteriori quote - cosi come hanno "concordato" con Invitalia - ma è obbligato - PER LEGGE - a dismettere anche quelle in suo possesso (ossia il 20%).
Che se ne vengono con la barzelletta che il Porto è un servizio pubblico, nell'interesse dei roccellesi, questo non fa più ridere nessuno. La gente ormai ha capito che dove c'è da pagare lo si fa con i soldi comunali, dove c'è da incassare lo fanno i privati presenti al Porto che altro non sono che gli amici che da oltre trent'anni finanziano il festival jazz che fa capo alla famiglia Zito.
Essere in mano di queste persone non garantisce affatto la pubblicità del porto, anzi in quest'anno di gestione hanno dimostrato completamente l'opposto.
Non c'è una sola cosa che hanno fatto per l'interesse dei roccellesi: assunzioni a chi hanno voluto, senza una evidenza pubblica; il bar, il tabacchino, la pompa di benzina, il cantiere di rimessaggio, tutto è andato, sta andando e andrà ad un'unica persona privata, e - se non fossimo intervenuti noi - probabilmente anche le quote a costo zero, visto che il Comune li avrebbe acquistate a un euro e poi "regalate" al privato perché tutto ad un tratto... sarebbe apparsa la legge!!!
Ditemi voi se non è regime questo. Fare di tutto affinché lavori e decida soltanto una ditta (peraltro non del settore), tutti gli altri devono essere "sgombrati"!!!
Adesso che li abbiamo colti con le mani nel sacco, abbiamo bisogno di tanto supporto, abbiamo bisogno della legge, abbiamo bisogno di persone oneste e corrette per poter ristabilire la democrazia e la trasparenza e spazzare via questo monopolio che, altrimenti, porterà alla rovina il porto e le finanze del nostro amato Comune e dei roccellesi.
Tanto per cambiare: è di qualche giorno fa la delibera di 11 mila 311 euro come parcella per l'avvocato Luciano Gallo di Roma per la difesa del Comune al TAR del Lazio in virtù del ricorso di un onesto privato contro il bando di gara di Invitalia completamente "falsato" in corso d'opera.
Questi 11,300 euro si sommano ai 14,740 mila spesi come parcella sempre allo stesso avv. Luciano Gallo di Roma per la difesa contro il Bar Ristorante, prelevati dalle casse comunali in un batter d'occhio. Ma vi rendete conto. Le parcelle degli avvocati al massimo possono arrivare ai 3 mila euro. Qui si tratta di 4/5 volte di più!!! E' pazzesco e vergognoso!!! Ecco dove vanno a finire i soldi dei roccellesi. Ma chissà se poi vanno veramente a finire solo agli avvocati?!?
Vi prego cittadini, non lasciateci soli, è palese che questa gente è fuori legge e sta cercando di prenderci in giro.
Pensate un po' che dopo una stagione assolutamente pessima come presenze turistiche negli alberghi, nei B&B, nelle case d'affitto, con un luglio disastroso e un agosto peggiore rispetto agli altri anni, avendo in pugno la stampa, le televisioni e Mario Diano, socio al 5% del Porto, hanno avuto la capacità di stravolgere l'evidenza e la realtà e raccontarci la grossa menzogna dell'aumento dei turisti del 10 per cento.
Se continueremo di questo passo tra le tasse sempre alle massime aliquote e il sottosviluppo che cresce ogni anno di più, andremo tutti a gambe all'aria.
Adesso è il momento di dire basta!!! Aiutateci in questa battaglia, ne vale il futuro nostro e dei nostri figli!!!
Nel lanciare strali contro tutti coloro che non sono alla loro corte, si vedeva che aveva il sangue agli occhi, con una superbia, cattiveria e una finta furbizia, solita dei mestieranti della politica, ci ha trasmesso tutto l'odio che gli si rivolge a chi gli tocca il loro giocattolo, fonte di divertimento e risorsa strategica per loro ed amici.
Cari cittadini, se dovessero superare questa "fragranza di reato" saremmo davvero tutti fritti... Non ce li toglieremmo più per altri 50 anni e Roccella sarebbe succube del loro imbonimento di "isola felice" contro invece una realtà che vede un'arretratezza economica delle nostre famiglie irreparabile.
Il Consiglio, tanto a dimostrazione degli interessi in ballo, fa rimanere fuori la stanza la consigliera Paola Circosta, seppur lo sappiamo tutti che non solo lei, relativamente al conflitto di interessi, dovrebbe non essere in aula; ma comunque, in due ore e mezzo di discussione, il solito ha sempre cercato di aggirare il problema raccontandoci fiumi di fandonie e, nella sostanza, ci ha fatto capire che qui non si tratta di dire che la legge non c'è, che è stata abrogata o superata (visto che non sono riusciti a provarlo perché non esiste nessuna abrogazione), qui si tratta esclusivamente di voler ignorare la legge tuttora in vigore.
Si è inventato una legge del 2010 entrata in vigore e dopo pochi mesi ritirata, che noi non abbiamo mai tirato in ballo. La legge, che loro fanno finta di disconoscere, è la 244/2007 entrata in vigore nella finanziaria 2008 e mai abrogata, anzi semmai modificata con successive integrazioni.
Ma loro fanno orecchie da mercante e per due ore e mezza di consiglio sul punto delle dismissioni delle quote hanno lanciato solo fumo, accuse ed offese nei confronti di quello e quell'altro, rilanciando nel dire che la minoranza è a favore della privatizzazione del Porto.
Visto che loro fanno finta di non capire dopo che l'abbiamo detto in tutte le salse, lo si ribadisce ancora una volta, non per loro perché di loro se ne dovrà occupare solo il giudice che spero non sia manipolato come sono manipolati certi roccellesi, ma per i cittadini che vogliono conoscere la verità.
Lo ribadiamo, anche se ormai lo hanno capito anche le pietre: "Roccella bene comune" in questa "partita" sta portando avanti e chiede il rispetto delle regole, non si tratta di essere per il pubblico o per il privato, noi siamo per la legalità che significa che il porto non è un servizio strettamente necessario per il perseguimento delle finalità istituzionali e quindi il Comune non solo non può acquistare ulteriori quote - cosi come hanno "concordato" con Invitalia - ma è obbligato - PER LEGGE - a dismettere anche quelle in suo possesso (ossia il 20%).
Che se ne vengono con la barzelletta che il Porto è un servizio pubblico, nell'interesse dei roccellesi, questo non fa più ridere nessuno. La gente ormai ha capito che dove c'è da pagare lo si fa con i soldi comunali, dove c'è da incassare lo fanno i privati presenti al Porto che altro non sono che gli amici che da oltre trent'anni finanziano il festival jazz che fa capo alla famiglia Zito.
Essere in mano di queste persone non garantisce affatto la pubblicità del porto, anzi in quest'anno di gestione hanno dimostrato completamente l'opposto.
Non c'è una sola cosa che hanno fatto per l'interesse dei roccellesi: assunzioni a chi hanno voluto, senza una evidenza pubblica; il bar, il tabacchino, la pompa di benzina, il cantiere di rimessaggio, tutto è andato, sta andando e andrà ad un'unica persona privata, e - se non fossimo intervenuti noi - probabilmente anche le quote a costo zero, visto che il Comune li avrebbe acquistate a un euro e poi "regalate" al privato perché tutto ad un tratto... sarebbe apparsa la legge!!!
Ditemi voi se non è regime questo. Fare di tutto affinché lavori e decida soltanto una ditta (peraltro non del settore), tutti gli altri devono essere "sgombrati"!!!
Adesso che li abbiamo colti con le mani nel sacco, abbiamo bisogno di tanto supporto, abbiamo bisogno della legge, abbiamo bisogno di persone oneste e corrette per poter ristabilire la democrazia e la trasparenza e spazzare via questo monopolio che, altrimenti, porterà alla rovina il porto e le finanze del nostro amato Comune e dei roccellesi.
Tanto per cambiare: è di qualche giorno fa la delibera di 11 mila 311 euro come parcella per l'avvocato Luciano Gallo di Roma per la difesa del Comune al TAR del Lazio in virtù del ricorso di un onesto privato contro il bando di gara di Invitalia completamente "falsato" in corso d'opera.
Questi 11,300 euro si sommano ai 14,740 mila spesi come parcella sempre allo stesso avv. Luciano Gallo di Roma per la difesa contro il Bar Ristorante, prelevati dalle casse comunali in un batter d'occhio. Ma vi rendete conto. Le parcelle degli avvocati al massimo possono arrivare ai 3 mila euro. Qui si tratta di 4/5 volte di più!!! E' pazzesco e vergognoso!!! Ecco dove vanno a finire i soldi dei roccellesi. Ma chissà se poi vanno veramente a finire solo agli avvocati?!?
Vi prego cittadini, non lasciateci soli, è palese che questa gente è fuori legge e sta cercando di prenderci in giro.
Pensate un po' che dopo una stagione assolutamente pessima come presenze turistiche negli alberghi, nei B&B, nelle case d'affitto, con un luglio disastroso e un agosto peggiore rispetto agli altri anni, avendo in pugno la stampa, le televisioni e Mario Diano, socio al 5% del Porto, hanno avuto la capacità di stravolgere l'evidenza e la realtà e raccontarci la grossa menzogna dell'aumento dei turisti del 10 per cento.
Se continueremo di questo passo tra le tasse sempre alle massime aliquote e il sottosviluppo che cresce ogni anno di più, andremo tutti a gambe all'aria.
Adesso è il momento di dire basta!!! Aiutateci in questa battaglia, ne vale il futuro nostro e dei nostri figli!!!
giovedì 3 settembre 2015
SBARCO DEL PRIMO SETTEMBRE, FERMATI GLI SCAFISTI.
I Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica, congiuntamente a personale del Commissariato di P.S. di Siderno e della Guardia di Finanza-Sezione Operativa Navale di Locri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto gli egiziani Ibrahim Assaf Abouhadid Salal e Arafa Alì, rispettivamente di 25 e 27 anni, poiché individuati – grazie alla collaborazione fornita dai profughi sentiti alla presenza di un interprete – quali presunti scafisti nell’ambito dello sbarco avvenuto nella serata dell’ 1.9 u.s. al Porto delle Grazie di Roccella Jonica.
Le attività investigative effettuate nell’immediatezza hanno anche consentito di accertare che l’imbarcazione è partita circa 19 giorni fa da Alessandria d’Egitto e che i viaggiatori hanno pagato 3.500 dollari a testa.
Al termine delle formalità di rito gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Locri a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Vincenzo Toscano, in attesa dell’udienza di convalida.
Intanto l'arch. Elio Carrozza, attraverso i social network, lancia un nuovo appello alla solidarietà:
"Vi chiedo un ulteriore sforzo, abbiamo terminato tutti gli indumenti e le scarpe, per uomo, donna, bambino. Chiunque potesse aiutarci li può portare al Centro di Prima Accoglienza di Roccella Jonica SS 106 incrocio via C. Alvaro - 89047 c/o Ex Ospedaletto Protezione Civile Aniello Ursino. Vi prego amici miei di condividere sulle vostre bacheche. fatelo tutti in modo di arrivare in maniera capillare.
Grazie"
Le attività investigative effettuate nell’immediatezza hanno anche consentito di accertare che l’imbarcazione è partita circa 19 giorni fa da Alessandria d’Egitto e che i viaggiatori hanno pagato 3.500 dollari a testa.
Al termine delle formalità di rito gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Locri a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Vincenzo Toscano, in attesa dell’udienza di convalida.
Intanto l'arch. Elio Carrozza, attraverso i social network, lancia un nuovo appello alla solidarietà:
"Vi chiedo un ulteriore sforzo, abbiamo terminato tutti gli indumenti e le scarpe, per uomo, donna, bambino. Chiunque potesse aiutarci li può portare al Centro di Prima Accoglienza di Roccella Jonica SS 106 incrocio via C. Alvaro - 89047 c/o Ex Ospedaletto Protezione Civile Aniello Ursino. Vi prego amici miei di condividere sulle vostre bacheche. fatelo tutti in modo di arrivare in maniera capillare.
Grazie"
PORTO: SIAMO PROPRIO IN UNO STATO DI REGIME ALTRO CHE BENE PUBBLICO!!!
Amara sorpresa la mattina del primo settembre da parte dei titolari di due cantieri nautici di Roccella Jonica che da anni lavorano nel piazzale del Porto di Roccella Jonica offrendo e supportando i possessori di barca e i diportisti di passaggio a Roccella Jonica attraverso i servizi di riparazioni di barche e motori con pezzi di ricambio originali, manutenzione e servizio di rimessaggio, alaggio e varo delle imbarcazioni attraverso autogru con portata di 30 tonnellate.
Ed è proprio sopra le due autogru di proprietà una della Nautic Service di Mandarano e l'altra del Cantiere di rimessaggio di Sposari Giuseppe, che sono stati affissi due avvisi di sgombero dell'area per questi mezzi e quindi la privazione di poter continuare a lavorare.
Ci sembra di rivedere un film già visto ossia quello di qualche mese fa con la lettera di sgombero recapitata al bar ristorante del Porto.
Siamo di fronte a decisioni capestro di qualcuno che vuole mandare via tutti per accaparrarsi il monopolio dei servizi senza avere nessuna concorrenza. Già perché prima di questa lettera che intima lo sgombero non c'è stato nessun avvertimento, nè richiesta di canoni da pagare, nè dialogo di collaborazione. Lo sgombero degli spazi del porto risuonano come un unico avvertimento: "Dovete andare via tutti perché adesso comandiamo noi e facciamo lavorare chi diciamo e vogliamo noi!!!"
Tutto ciò proprio alla vigilia del Consiglio Comunale (domani 4 settembre a partire dalle 17,30), dove verrà posta in essere e richiesta l'applicazione della legge 244/2007 che prevede la dismissione delle partecipazioni societarie da parte del Comune sul Porto che non rappresenta un bene o servizio strettamente necessario per finalità istituzionali.
L'augurio è che oggi sia il primo passo verso il rilancio di una struttura che sta andando al tracollo e che, se non verrà tolta dal giogo delle decisioni di questa stramaledetta piramide esistente a Roccella Jonica, verremo tutti sconfitti da questo regime che ha lo scopo di farci tutti entrare in un vortice di illusione e imbonimento mediatico dove ci imporranno a pensare di essere nell'isola felice ma in realtà questa lo sarà solo per pochi e per i loro eletti, mentre per tutti gli altri ci toccherà lo sgombero e... la fame!!!
Ed è proprio sopra le due autogru di proprietà una della Nautic Service di Mandarano e l'altra del Cantiere di rimessaggio di Sposari Giuseppe, che sono stati affissi due avvisi di sgombero dell'area per questi mezzi e quindi la privazione di poter continuare a lavorare.
Ci sembra di rivedere un film già visto ossia quello di qualche mese fa con la lettera di sgombero recapitata al bar ristorante del Porto.
Siamo di fronte a decisioni capestro di qualcuno che vuole mandare via tutti per accaparrarsi il monopolio dei servizi senza avere nessuna concorrenza. Già perché prima di questa lettera che intima lo sgombero non c'è stato nessun avvertimento, nè richiesta di canoni da pagare, nè dialogo di collaborazione. Lo sgombero degli spazi del porto risuonano come un unico avvertimento: "Dovete andare via tutti perché adesso comandiamo noi e facciamo lavorare chi diciamo e vogliamo noi!!!"
Tutto ciò proprio alla vigilia del Consiglio Comunale (domani 4 settembre a partire dalle 17,30), dove verrà posta in essere e richiesta l'applicazione della legge 244/2007 che prevede la dismissione delle partecipazioni societarie da parte del Comune sul Porto che non rappresenta un bene o servizio strettamente necessario per finalità istituzionali.
L'augurio è che oggi sia il primo passo verso il rilancio di una struttura che sta andando al tracollo e che, se non verrà tolta dal giogo delle decisioni di questa stramaledetta piramide esistente a Roccella Jonica, verremo tutti sconfitti da questo regime che ha lo scopo di farci tutti entrare in un vortice di illusione e imbonimento mediatico dove ci imporranno a pensare di essere nell'isola felice ma in realtà questa lo sarà solo per pochi e per i loro eletti, mentre per tutti gli altri ci toccherà lo sgombero e... la fame!!!
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2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
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- ARTICOLI INVIATI AI SIMPATIZZANTI SULLA POSTA ELETTRONICA
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- LE CREAZIONI ARTISTICHE DI MIMMO BAVA
- LE MIE PRIME NOTIZIE DEL 2020
ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.