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mercoledì 22 settembre 2010

Sta a Riace il miglior sindaco del mondo?


Articolo di Luciana Cimino 21 settembre 2010 L'Unità


Un’altra Calabria è possibile. Proprio abbarbicato sulle alture della Locride, terra di n’drangheta e di conflitti sociali aspri dove lo stato spesso latita, c’è un paesino, Riace, che è un miracolo di civiltà e che ha fatto della convivenza con gli stranieri la cifra della sua identità.

Rosarno, che dista poche decine di chilometri, è lontana anni luce da qui. Lontane sono le sue guerre tra poveri pilotate dalla criminalità organizzata, lontanissimi sono i calabresi che hanno perduto l’anima e sparano ai migranti, trattati come miserabili e sfruttati come schiavi.

Riace (conosciuto per il ritrovamento dei Bronzi), 1800 abitanti, di cui 250 immigrati, non è solo accoglienza di rifugiati politici. In un territorio infiltrato dalle ‘ndrine, e le cui bellezze naturali sono deturpate dagli scempi dell’abusivismo edilizio, si è imposta all’attenzione dei media nazionali e internazionali (Wim Wenders ha girato tra i suoi vicoli un corto, “Il volo”) per la raccolta differenziata condotta con gli asini (per fare un paragone basti pensare che nel capoluogo calabrese, Catanzaro, la differenziata è un’utopia), per il borgo ripopolato con le botteghe artigiane, per la costituzione di un eco-villaggio, il “Riace- Village”, riproposizione di un villaggio rurale per l’ospitalità diffusa e per il turismo sostenibile, per il “Riace Film Festival”, la prima kermesse dedicata al cinema delle migrazioni.

Tutte idee partorite dal sindaco Domenico Lucano che per questo è stato nominato, unico italiano, tra i 23 finalisti del “World Mayor Prize”, premio per il miglior sindaco del mondo (la cui raccolta di voti si chiude in queste ore), assieme, per capirci, ai sindaci di metropoli come Città del Messico, Mumbai, ecc. Ma lui, Lucano, “Mimmo dei curdi”, come viene chiamato qui in paese, non si ispira a nessuno di questi, anzi, a parlare del premio si schermisce: «Mi mette un poco a disagio, io faccio solo il sindaco con l’impegno di un militante, non ho mai abbandonato le utopie di quand’ero studente».

Nessuna affiliazione ai partiti tradizionali: Lucano è stato eletto con la lista civica “Un’altra Riace è possibile” nel 2004, e poi riconfermato nel 2009. Il Pd dei notabili calabresi non lo ha appoggiato. Ma lui aveva dalla sua il consenso del paese. «Io sono di sinistra. Punto. Mi definisco del partito di Peppino Impastato, i valori a cui mi ispiro tutti i giorni nel fare l’amministratore sono l’uguaglianza sociale, la partecipazione e la trasparenza per togliere gli agganci negli appalti con la criminalità; chiamiamola, se volete, sinistra utopica».

In compenso le minacce delle famiglie degli “omini d’onore” non sono mancate. Due pallottole contro la Taverna delle Rose, ristorante recuperato da una casa abbandonata e dato in gestione a Città Futura, la sua associazione intitolata a Don Puglisi e infine l’avvelenamento dei suoi due cani. E il pensiero corre veloce ad un altro sindaco “speciale”: quell'Angelo Vassallo ucciso qualche settimana fa nel salernitano. «Certo le minacce, ma che significa che me ne devo andare? – dice lui sprezzante – che tutti ce ne dobbiamo andare? Io non ho paura, il mio messaggio è antitetico a quello della ‘ndragheta: da una parte loro, dall’altra noi. C’è una Calabria che vuole restituire dignità alla politica».

«Gli uomini d’onore, l’antistato, – continua Lucano – danno in qualche modo risposte più rapide alla crisi di occupazione del territorio e qui sta la mia scommessa, indicare uno sviluppo diverso dal turismo di massa e dai centri commerciali, uno sviluppo che si basa sull’identità dell’essere calabrese proprio in virtù dell’accoglienza dello straniero, valore antico che si tramanda da generazioni». Il paese, racconta ancora il primo cittadino, stava subendo la stessa sorte di tanti altri dell’Appennino calabrese, lo spopolamento per le migrazioni. «Ci sono più riacesi in provincia di Torino e in Sud America che qui».

E fu un giorno del luglio '98 che al sindaco, non ancora tale, venne l’idea. «Assistetti allo sbarco di 300 immigrati e capii improvvisamente che da problema potevano diventare la soluzione». Cominciò così a dare case a famiglie palestinesi, afghane, eritree, serbe, («tutti disperati in fuga da guerre e devastazioni, tanto abbiamo imparato noi riacesi da loro»), a insegnare loro i vecchi lavori artigianali della tradizione calabrese. Oggi addirittura il saldo nascite/decessi è positivo.

Grazie agli immigrati. E, sottolinea Lucano, «abbiamo riaperto la scuola elementare dove sono più i bambini stranieri che quelli italiani». Insomma quel che nelle periferie di Roma o Milano viene considerato come un problema di ordine pubblico, qui è considerato una risorsa, «è una forma di riscatto sociale». «La cosa che mi fa più felice? - conclude il sindaco – è i bambini sono tornati a giocare per le strade di Riace».

martedì 14 settembre 2010

Le due facce della manifestazione giunta ai sei lustri di vita - Articolo integrale

Ringrazio vivamente il direttore Enzo Macrì e tutti i collaboratori dei giornale ‘a Città che danno voce, finalmente, ad una possibile alternativa, con proposte autorevoli che sappiamo quanto, purtroppo, saranno inascoltate da parte degli amministratori locali.
A causa dello spazio ristretto nel giornale, alcuni frammenti del mio articolo sul festival jazz hanno subito un taglio, una necessaria riduzione che, comunque, non ha intaccato il contenuto e le opinioni nello stesso.
La mia volontà di pubblicarlo integro qui di seguito è soltanto un mio desiderio di vedere l’articolo su cui ho lavorato cosi come mi è stato ispirato, all’indirizzo di tutti coloro che stimano il mio pensiero ed anche per chi, di contro, qualcosa hanno da ridire.
Invito tutti, quindi, come sempre, di voler esprimere la vostra libera opinione che sarà ben accetta in un dialogo democratico che io da sempre esalto



LE DUE FACCE DELLA MEDAGLIA DEL FESTIVAL JAZZ
Luci ed ombre della manifestazione che quest’anno compie tre lustri.



Quest’anno è stato tagliato il nastro della 30° edizione del “Festival Jazz ”. Un ambìto traguardo che l’Associazione Culturale Jonica ha festeggiato con nove appuntamenti a Roccella, a differenza degli anni scorsi in cui parte del programma si svolgeva in maniera itinerante. Abbiamo assistito quindi a tutto l’evento-jazz a casa nostra, nel cuore di agosto, con i concerti più importanti tenutesi al teatro al castello e al Porto delle Grazie e i vari seminari e concerti pomeridiani all’Auditorium e al Convento dei Minimi.
A parlare della qualità artistica della rassegna non è mio ruolo (a mio parere anche a Moschetta di Locri a marzo scorso hanno fatto jazz di qualità!), perché ci pensano ogni volta altri media a metterla in risalto: abbiamo sentito milioni di volte che la rassegna “Roccella jazz” è un evento internazionale, seconda solo a Umbria Jazz, che veicola il nome del nostro paese in Italia e nel mondo; è un punto di riferimento per molti artisti di caratura mondiale per le loro inedite creazioni; una passerella che, nel corso degli anni, ha visto performance di nomi eccellenti che hanno espresso il loro talento davanti a platee colme ed entusiaste.
Dato atto di ciò, e considerato che questa faccia della medaglia ce la sentiamo raccontare tutto l’anno nelle varie passerelle politiche, è necessario che venga resa nota, per obiettività di giudizio, anche l’altra faccia che, purtroppo, non è brillante e, di conseguenza, si tende a nascondere.
Visto che ho parlato di artisti, con tutto il loro rispetto, diciamo pure che non tutti i nomi in ogni edizione sono di alta qualità, tant’è che il veterano M° Paolo Damiani, che ormai più che direttore artistico è parte integrante dell’Associazione Culturale Jonica, ben sa le esigenze dell’Associazione e il budget da investire e quindi, accanto a qualche nome di richiamo deve saper discernere su artisti che si pongono l’obiettivo di mettersi in mostra, senza molte pretese economiche, in una vetrina importante come Roccella, una delle poche (cosi si dice…) in cui è richiesta la composizione di musiche inedite e la sperimentazione (ma in ogni modo anche se non fossero inedite, a parte i passionari e gli addetti ai lavori – il dr. Fayens de “Il Giornale” in primis - chi lo capirebbe?).
Ma la composizione del cast artistico, obiettivamente, ogni anno è sempre molto dignitosa, con il picco dell’anno scorso con i nomi internazionali di Sarah J. Morris e Dee Dee Bridgewater, oltre alla star Piero Pelù!
Passando allo staff tecnico la faccia della medaglia si offusca ancor di più considerato che trattasi di personale proveniente da fuori (dalla capitale più che altro…), compiono la loro missione, arraffano il loro compenso, lasciando le briciole alla squadra di ragazzi roccellesi (tanto operosi e volenterosi, che ogni anno danno l’anima nelle operazioni di palco), e dopo 20 giorni ritornano al fresco della città eterna.
Ma questo influenzerebbe relativamente se non ci fossero una serie di situazioni molto dubbie che riguardano una sola problematica: quanto influisce il conflitto di interessi del vicesindaco del nostro paese con la carica di presidente dell’associazione culturale jonica?
Tanto, tantissimo, secondo me, è un fatto essenziale!!!
Il punto di incontro delle due cariche fa cambiare, purtroppo, percorso agli obiettivi che si rincorrono, a danno dello sviluppo del nostro territorio e a favore della rincorsa del pareggio o degli utili di bilancio dell’associazione.
Un amministratore passionale, preparato, responsabile, che veramente si pone come obiettivo lo sviluppo della propria terra si deve misurare, secondo il mio parere, con la capacità di riuscire ad allungare la stagione il più possibile, consentendo agli operatori economici locali un lavoro più proficuo e professionale;
Una serie di circostanze, che portano risorse all’associazione culturale jonica, fanno si, invece, che il festival jazz si svolga, soprattutto negli ultimi dieci anni, nel cuore di agosto, quando già nella nostra cittadina c’è il caos degli emigranti di ritorno e della fetta di turisti affezionati. I nostri operatori turistici, quindi, dopo 11 mesi di stenti, si ritrovano a dire “mi dispiace, ma siamo pieni” a coloro che vorrebbero venire a vedere il festival… Che magari vengono lo stesso, ma, si adattano nel sacco a pelo o nei corridoi di qualche scuola!!!
Cosi come i ristoranti, non attrezzati per i grossi numeri di coperti, si ritrovano a mandare via la gente perché i tavoli sono tutti occupati e per i fortunati che hanno trovato posto gli tocca fare lunghe attese!!!
Difficoltà quindi anche per trovare i posti letto dove accogliere gli artisti, lo staff tecnico e i giornalisti della macchina jazz, considerando pure che molti alberghi vantano crediti insoluti da parte dell’ACJ da diversi anni e difficilmente cedono di buon grado all’indotto jazzistico i posti letto a discapito dei veri turisti paganti a cash!!!
Un sindaco, solo sindaco, in teoria pretenderebbe un progetto che faccia allungare la stagione per consentire un lavoro più snello e professionale agli operatori turistici e commerciali del proprio paese;
Un presidente dell’associazione culturale jonica, invece, pensa a far svolgere in piena estate la sua manifestazione perché solo cosi può concorrere a più consistenti finanziamenti da parte degli enti e degli sponsor.
Ho scritto sopra in teoria poiché quest’anno anche il mio ragionamento decade in virtù di un calo delle presenze turistiche nel nostro paese di oltre il 50 per cento rispetto all’anno scorso e quindi il pieno di ferragosto che ci si aspettava di turisti veri (visitatori e emigranti di ritorno) è mancato disastrosamente.

Ritornando al jazz, l’incompatibilità fra presidente dell’associazione e politico esclude “automaticamente” la possibilità di creare, nel nostro paese, nuove ed interessanti opportunità e manifestazioni di richiamo: la presenza di un nuovo evento rischierebbe di risucchiare risorse al Jazz e nello stesso tempo offuscarne la sua importanza. Hanno chiuso battenti, infatti, sotto l’amministrazione Zito la grossa kermesse di moda sartoriale, svoltasi per 30 anni a Roccella dando lustro alla nostra cittadina in tutto il panorama della moda nazionale ed internazionale; cosi è stato per l’Orchestra Sinfonica Citta di Roccella, svanita nel nulla proprio nell’anno dell’insediamento del politico/presidente; e mettiamoci pure l’importante manifestazione storica-culturale che stava fiorendo ad inizio del nuovo secolo e attraeva migliaia di persone da tutti i paesi viciniori nonché la curiosità ed il plauso dei nostri turisti: sto parlando della manifestazione “Roccella com’era al Borgo” che nel 1998 e per un paio d’anni è stato il fiore all’occhiello delle manifestazioni dell’intero anno.
E come non citare un clamoroso incidente diplomatico che si stava verificando proprio quest’anno a causa di una mente fantasiosa di un “novello” assessore che si era inventato addirittura il Festival di musica Blues da tenersi in tre serate nel mese di Luglio, con delle passerelle di strumentisti per le vie del paese. Un evento - novità davvero eccezionale, che avrebbe sicuramente attratto tanta gente e per lo più fuori stagione. Ma, evidentemente, l’assessore matricola ha fatto i conti senza l’oste, tant’è che mai e poi mai l’oste avrebbe consentito di intaccare il monopolio jazz, e cosi è accaduto!
Al termine del mio pezzo un interrogativo voglio porre ai lettori per accattivare la loro curiosità: pensate che, un giorno lontano, quando l’attuale presidente dell’ACJ non lo sarà più, il festival jazz si farà comunque?
La risposta è scontata, ed è no, purtroppo! Un no che se da un lato esalta la personalità del senatore Zito, capace ogni anno a farsi finanziare dagli enti preposti, dall’altro siamo di fronte ad un metodo che, nel momento in cui la cinghia dei finanziamenti pubblici si stringerà ulteriormente, si farà presto a spegnere l’interruttore.
E’ una grossa lacuna quella che viene fatta: l’assistenzialismo che oggi si pratica fa vivere alla giornata, a discapito di un futuro che si potrebbe garantire soltanto creando e pianificando una strategia per far camminare l’evento con le proprie gambe, chicchessia il presidente dell’ente organizzatore.
Il carisma del senatore Sisinio Zito, per la nostra città, sarebbe stato una grossa risorsa se l’avrebbe utilizzato solo come amministratore. Il ruolo di politico in conflitto con quello di presidente dell’ACJ (e quindi l’obiettivo di perseguire l’interesse personale prima del bene comune) è sinonimo, per il nostro territorio, della più grande opportunità persa.


sabato 11 settembre 2010

INCREDIBILE!

Carissimi lettori, ho reperito un documento formidabile ma, purtroppo, non so se posso pubblicarlo sul blog. Nel dubbio non lo faccio.
Chi volesse prenderne visione (solo degli amici che hanno un ordine di pensiero simile al mio) mi mandi la mail di posta elettronica che gli manderò il link.
Spero che non me ne vogliate se questo documento, comunque, non lo invierò a chiunque!

giovedì 9 settembre 2010

DUE MANIFESTI SUL DEGRADO AMBIENTALE DI VIA LACCHI SULLO STILE... CANDIDO!

I GIARDINI DI BABI(cavu)LOGNA

Si porta a conoscenza della massa turistica che avrà scelto questo mio paese quale posto a cui affidarsi nelle ferie rigeneratrici, per gli amanti del mondo floristico in particolare, che il Comune ha completato i suoi giardini di Babi(cavu)logna lungo i tre chilometri della via Lacchi.

Almeno cinquanta nuove piante, rarissime "Siccagnus zerum water", hanno trovato dimora tra le preesistenti nell'estate del 2009, con grande partecipazione popolare, certa la nostra gente del risultato da Special Quark.

Quel risultato è lì, sotto gli occhi (aihmè) "dell'implacabile Sol".

Il fine sottobosco che avvolge amorevolmente le "Siccagnus" mostra impettito e orgoglioso tutto il suo splendore selvaggio e paesano insieme, tanto da costringere a fare quel tratto di strada col fiato sospeso, tra la semplice paura e il terrore di arrecare disturbo al meraviglioso equilibrio lussureggiante.

Non mancate, turisti, non mancate nemmeno voi, responsabile della cosa pubblica in merito, non mancate nemmeno voi, genitori a cui sono state date in affidamento quelle pianticelle che portano il nome della vostra creatura, non mancate di visitare in contrada lacchi, i giardini di babi(cavu)logna. Alle madri dei bambini di cui sopra, e mi scusino l'azzardo, mi concedo la licenza di ricordare l'impegno preso con Dio di garantire la vita alla propria creatura, e alle stesse ricordo che madre di altro genere si attende che le sue creature abbiano la vita, non certo la morte, per un solo secchio di acqua non avuto; parlo di quella madre da cui molto prendiamo, per poi, troppo poco rendere: parlo della buona, paziente, amorevole Madre Natura. E mi scuso.





HELP

Sono orgoglioso che il mio precedente manifesto abbia sensibilizzato, benevolmente, quanti nello stesso ho menzionato, senza incorrere negli aspettati "fatt'i cazzi toi!"

Chi volesse oggi percorrere la ridondante via Lacchi, non sentirà più il supplichevole lamento "Acqua, acqua!", che gli interventi necessari sono stati ampiamente esauditi: è questa, infatti, la ragione del mio manifesto precedente, che la certezza mia era assoluta in quanto a buona fede, e che era solo un problema di "non ci ho pensato", non di strafottenza (volevo dire insensibilità, ma ormai è andata!). I curatori della piazza e dintorni, unico punto di identificazione di questo paese del Bel Paese, hanno fatto "istrico" quel percorso campagnolo onde, da solerti provveditori, provvedere a provvedere; ed hanno provveduto, "E cchi ccazzu"!

Non si grida più "Acqua!" in quel tratto di foresta, che i virgulti ancora in vita rinviano le residue speranze agli avventori stranieri che possono essere caduti in questo territorio.

Io che ci passo spesso li sento fiatare:"Please, water, my good!"

Significherà "Grazie per le attenzioni?"

Chiederò lumi all'amico Roberto, o all'amico Staiano o Enzo Mollicola, per avere certezza sul significato di "Please, water, my good!", che come me, molti, pare, non ne conoscono il significato.

Nicola Candido.


Nella foto un momento della manifestazione della piantumazione degli alberelli in via lacchi tenutesi nell'autunno dello scorso anno e dedicati a tutti i bimbi nati nel 2009.

sabato 4 settembre 2010

INAUGURAZIONE NUOVA SEDE AVIS

In questo giorni le associazioni di Roccella stanno ricevendo l'invito da parte del presidente dell'AVIS, sig. Ferdinando Bava, all'inaugurazione della nuova sede sita un un'ala dell'ISIT (Istituto Tecnico Industriale) che avverrà il 18 settembre prossimo alle ore 18,00.

Si tratta di un invito sintetico ma molto efficace che merita di essere diffuso e promosso il più possibile, ed io ho il piacere di farlo tramite questo blog.

AVIS - Comunale di Roccella Jonica
Associazione Volontari Italiani Sangue
via E. Fermi - 89047 Roccella Jonica
roccellajonica.comunale@avis.it
tel.338.457152


"Siamo lieti e onorati di invitarVi all'inaugurazione della nuova sede nella quale potremo finalmente riprendere l'opera di volontariato a favore dei tanti bisognosi.
Dopo aver usufruito dell'ospitalità dell'ASL che ci avevfa messo a disposizione un locale presso il Poliambulatorio di via Cavone a Roccella Jonica, abbiamo dovuto quasi del tutto sospendere la nostra opera sul territorio a causa della sopravvenuta inagibilità dei suddetti locali.

La parziale sospensione del nostro lavoro, ha comportato una diminuzione di sangue disponibile sul territorio, costringendo il Centro Trasfusionale di Locri ad attingere a riserve esterne alla nostra provincia con costi elevati, non essendo stata ancora raggiunta l'autosufficienza.

E' con grandissima gioia, quindi, che Vi invitiamo a partecipare alla festa della nostra nuova sede, locali avuti dalla provincia di Reggio Calabria in comodato d'uso gratuito e quindi senza nessuna spesa da parte dell'associazione, e dalla stessa amministrazione ristrutturati e messi a norma.

L'inaugurazione avrà luogo il 18 settembre 2010 alle ore 18,00 durante la quale avremo modo di farVi toccare con mano una realtà ai più sconosciuta, ma tanto ricca di amore, calore umano e non solo, per ridare vita e speranza a chi altrimenti non avrebbe prospettiva alcuna.

Nel desiderio d'incontrarVi, inviamo "cordialissimi" saluti.

Il presidente
Fedinando Bava

sabato 28 agosto 2010

NUOVO TRAGICO INCIDENTE SULLA STATALE 106 NELL'ABITATO DI ROCCELLA.

Approfitto di questo unico blog di cui si può parlare del nostro paese Roccella, visto che neanche al più giovane degli amministratori è venuto in mente di aprire un blog istituzionale collegato al sito del comune di Roccella per raccogliere commenti di noi cittadini, sarebbe una bella cosa se ciò si realizzasse.
Comunque scrivo per esprimere la mia tristezza per l’ennesimo incidente mortale verificatosi ieri sera nel nostro paese, con esattezza all’altezza della traversa di via Giardini (strada che porta a mobilsud) e la strada ss 106 e quindi a mio parere nel centro urbano di Roccella, visto che ormai fino all’altezza del distributore API dopo Hotel Gianfranco è un agglomerato urbano abitato da un 1/5 di popolazione roccellese.
Allora mi chiedo, anzi meglio dire sollecito chi ci amministra a pensare a delle soluzione per la sicurezza stradale cercando di rallentare la velocità di noi automobilisti a partire già dal palazzo Mazzà attraverso segnaletica idonea e nei punti tipo quello dell’incidente un impianto semaforico, la mia è sola una semplice indicazione, ma pensataci voi che ci amministrate anche perché caspiterina nel vostro programma al punto per l’ambiente e lo sviluppo urbanistico avete scritto “…A breve partiranno i lavori, già finanziati, per la sicurezza stradale, che doteranno il sistema viario di dissuasori di velocità e di sistemi di governo del traffico idonei ad aumentare la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni..”.
Poco interessa il comunicato stampa pubblicato 12 ore prima dell’incidente del Sindaco di Roccella che ci annuncia che tra 60gg riprenderanno il lavori sulla variante esterna all’abitato di Roccella , quando nelle strade URBANE del nostro comune si muore .
Tengo a precisare che il mio commento non è un’accusa per nessuno ma un sollecito a noi automobilisti a guidare piano e rispettare la segnaletica e a chi ci amministra di prendere delle precauzioni in questi tratti di strada. Grazie al gestore del blog ma non sapevo dove poter pubblicare questo mio commento.
Ferdinando Pisciuneri

venerdì 27 agosto 2010

L'IMPORTANTE E'... PAGARE!!!


di Nicola Candido


Ritengo assolutamente giusto che il Comune richieda un introito di euro 100 per la concessione dei suoi beni a privati, quali l'Auditorium, Teatro al castello, Convento dei Minimi, come garanzia per danni eventuali la bene, per pre e post polizia dell'ambiente. Ancor di più ritengo valido il provvedimento quando dall'uso del bene pubblico ne perviene un interesse privato, quale una mostra d'arte, la presentazione di un libro e consimili.


Ritengo altrettanto inconcepibile, poi, qualora chi dalla richiestanon trae alcun beneficio da interesse personale, in quanto unico motivo della stessa è quello di offrire, gratuitamente, quale concittadino a ipropri concittadini il proprio "Saper fare e dire", al solo scopo di "Provare a star bene comunicando nelle forme pensate", che tale regola sia ugualmente applicabile.


Saper valutare e differenziare i casi l'uno dall'altro, valutando gli effetti prodotti dagli stessi, non significa assolutamente fare differenza fra persona e persona nel senso di favorire o meno, ma significa saper valutare.


Valutare è difficile, ma per Voi è solo faticoso.


Amici responsabili della cosa pubblica, come si può non interpretare che "regalare, donare, offrire" per il puro gusto di farlo per stare insieme, senza contropartita alcuna se non quella di sperare d'essere stato utile all'altro, dovrebbe essere esente da gravami fiscali? Non dovrebbe essere assolutamente questo l'obbiettivo primo dell'uso del bene pubblico, perchè l'uso dello stesso sia per il popolo perchè è del popolo? Una amministrazione, rappresenta, o è il popolo, trascurando il concetto dell' "Essere"?


Pagare per donare? Boh!


Vorrei non capire, e nel tal caso, nulla avrei detto di quanto già fatto.

domenica 22 agosto 2010

SCANDALOSA CRICCA


Cari lettori/lettrici non vi scaldate dal titolo, tranquilli, è tutto sotto controllo, anzi è tutto sotto il “suo” controllo!!!
Innanzitutto spero che stiate trascorrendo una buona estate, ognuno nelle facenti funzioni che questo periodo offre: per i vacanzieri un augurio di un rilassante riposo, per chi lavora l’auspicio che questa estate sia più prospera possibile.


Nonostante il mio pochissimo tempo disponibile oltre il lavoro, non riesco ad esimermi dall’esprimere nuove considerazioni che mi arrivano dalla constatazione di ciò che mi gira attorno; non vorrei… ma, purtroppo, avvengono delle cose talmente stravaganti, assurde e nello stesso tempo “scandalose” che non riesco a trattenermi.

Non so se avete visto in giro (nei negozi, o nelle strutture balneari, nel bar, ecc.) il depliant di “Italia Navigando”, quello che stupisce per il fatto che, per la prima volta, ci sentiamo tutti abitanti di un nuovo paese chiamato Marina di Roccella. “Italia Navigando” è la società di maggioranza facente parte della società mista “Porto delle Grazie” che concorre per la gestione dei servizi del porto di Roccella.

Se avete notato in questo depliant di Italia Navigando, nelle ultime pagine, c’è il programma del Roccella Jazz Festival di quest’anno, viceversa se andate nel sito del Festival Jazz c’è la descrizione e la promozione delle “magnifiche” attività di “Italia Navigando” impegnata a destra e a manca a gestire porti… con una dubbia, molto dubbia competenza!!!
A questo scambio di favori e di promozione tra Italia Navigando e Associazione Culturale Jonica si aggiungono i soci privati della società “porto delle grazie” anch’essi da diversi anni “sponsor” del Jazz.

Tre entità in gioco: Comune di Roccella, Società “Porto delle grazie”, Associazione Culturale Jonica: tutte tre legate insieme in questo “gioco” di scambi di cortesie da una sola persona: il senatore Sisinio Zito.

Sono cinque anni (da quando cioè è partita la gara per l’assegnazione della gestione dei servizi portuali) che l’amministrazione Zito ci racconta la “favoletta” di aver scelto di concorrere alla gestione del porto attraverso una società mista pubblico/privato per il bene e gli interessi generali del paese. Ad oggi, però, i benefici per il Comune non sono altro che migliaia di euro sborsati per affrontare le cause, i ricorsi e le sospensioni che in cinque anni si sono susseguiti; e poi, di contro, invece abbiamo tutt’altri benefici costituiti da 10 mila euro girate in un battibaleno dal Comune alle casse dell’associazione culturale Jonica e le sponsorizzazioni delle società facenti parte della società mista del Porto sempre all’associazione Cultutale Jonica.

Ma, comunque, il morale della favola “loro” lo sanno ben motivare ossia con la grande risonanza che Roccella ha in campo mondiale grazie al festival Jazz… con un edizione di quest’anno che è scoppiata di presenze, di persone paganti provenienti da tutto il mondo da far rabbrividire addirittura Perugia col suo Umbria jazz… e senza neanche un biglietto omaggio!!! Senza contare poi gli “affari” fatti dagli standisti dei prodotti tipici e artigianali… (???)

Un’ennesima edizione caratterizzata dal piagnisteo del senatore che “minaccia” la chiusura… Una domanda: ma lo scorso anno la Regione non ha finanziato la Fondazione del festival jazz con una consistente cifra comprendente tre anni di festival? Nel caso il festival chiudesse, e non se lo augura nessuno, i soldi dell’edizione del prossimo anno verranno restituiti alla Regione?

Ritornando a quel che più interessa alla nostra comunità, ossia lo sviluppo del porto, spero che di questa “cricca” i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale, chiamati a giudicare a febbraio prossimo sul ricorso presentato dalle ditte concorrenti la “Porto delle Grazie”, ne tengano conto e i nostri cittadini si sincerino dell’inettitudine di questa gestione amministrativa che in undici anni ha saputo creare un solo posto di lavoro, illudendo anno dopo anno, elezioni dopo elezioni, oltre 50 precari, e inventandosi da qualche mese 4 “giustizieri della strada”!

Se beneficio e sviluppo per il Comune di Roccella, se un giorno a “questi” gli verrà affidata la gestione del Porto, saranno dei posti di lavoro dati a persone vicino o amiche o parenti di questa amministrazione, come già girano voci in paese, la mia battaglia non avrà fine!!!

martedì 17 agosto 2010

CHE MERAVIGLIA!!!

Il 10 Giugno scorso durante la tavola rotonda "Città senza barriere" organizzata dall'associazione "Roccella in movimento" con la partecipazione e l'intervento di amministratori, associazioni di volontariato e famiglie che al loro interno hanno persone con problemi di disabilità, il tecnico comunale Ing. Lorenzo Surace ha annunciato la costruzione di due passerelle sulla spiaggia libera e della doccia dedicati alle persone diversamente abili. Il 10 agosto questa promessa è stata realizzata e ultimata: la prima passerella con doccia nella zona centrale, adiacente al lido "Cuba Libre" e l'altra all'inizio dell'area fitness nel lungomare lato nord.
All'Ing. Surace e a chi altro ha avuto la sensibilità e l'idea di realizzare un simile progetto, va la mia decisa stretta di mano!!!

sabato 14 agosto 2010

FATE LARGO, ARRIVANO I PRODOTTI TIPICI CALABRESI...


In occasione del Festival jazz, sulla via Torrente Zirgone, almeno cento metri prima dell'anfiteatro al Castello, tutti noi residenti e turisti, siamo stati "sfrattati" dal posto macchina per fare largo agli stand che dovranno accogliere i prodotti enogastronomici, stand che, secondo me, potevano essere indirizzate diversamente. Mi chiedo: "E' questo il modo di accogliere le persone che vengono da noi a passare le vacanze? E anche per noi residenti, dove parcheggeremo? E'solamente una vergogna, il comune non ha considerato altro che gli interessi del Festival.

Aggiungo che nessuno di noi è contro il festival e in questi ultimi anni nessuno si è lamentato, ma questo è troppo!! Io dico che si poteva gestire diversamente...

Non sono stata al comune, poichè ho saputo che tanta altra gente qui del quartiere è andata a protestare, ma senza alcun risultato. Forse l'unica cosa che hanno ottenuto è stato il non divieto di sosta in via della Libertà.

Sono stata invece dai carabinieri e dai vigili del fuoco ed ho chiamato il numero verde della protezione civile per fare una richiesta: un sopralluogo per verificare la sicurezza del posto e di noi abitanti che nella prossime sere saremo imbottigliati in traffico e in un afflusso di migliaia di persone; il tutto aggravato dalla presenza di non so quanti stands che potevano essere montati per esempio nel lungomare nord e lasciare la quasi fluibilità qui come gli altri anni. In caso di emergenza, ho fatto presente, non so quanto velocemente si potrà intervenire. Nessuno di loro (carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile) era stato avvertito, tutti mi hanno detto che la responsabilità è del sindaco che sicuramente avrà firmato un'ordinanza!!! Il mio è voluto essere un discorso di prevenzione, di verifica della sicurezza... Sono tutti testimoni della mia richiesta... E di ricordarsi che Via Torrente Zirgone è vuoto sotto, perchè è un vallone coperto. Il piantone dei carabinieri ha preso il mio nome e cellulare e mi ha detto che mi avrebbe fatto chiamare dal maresciallo e che avrebbe fatto presente.

Forse il nostro sbaglio e che abbiamo spostato le nostre auotvetture e siamo stati colti di sorpresa... Non immaginavamo che avrebbero messo questi gazebi enormi.

A Roma costavano di affitto due anni fa circa 1000 euro a settimana. E' una bel business!!! Ma il denaro non ha nessuna colpa il problema siamo noi!!!

Grazie dell'attenzione ....
Marilina Coluccio.

A seguito di questo intervento della signora Coluccio è pervenuto sul gruppo di facebook un messaggio dal sig. Giuseppe Condorelli che mi è doveroso riferire:

E' vero parcheggi a Roccella Ionica scarseggiano, ma anche gli eventi... Se qualche evento c'è credo che dovremmo accoglierlo bene e dovremmo, in primis noi residenti, sacrificarci affinché questi si verifichino con successo più spesso.

Gentile Signora Marilina Coluccio, per quanto poco possa servire, ha tutta la mia solidarietà e con lei tutti i residenti e i turisti che hanno la loro abitazione sul torrente Zirgone.

In fatto di sicurezza, credo che lei si sia posta un problema davvero importante e delicato. Purtroppo la superficialità è nel DNA di questa amministrazione sia in questa circostanza ed in tante altre. Ci si augura che non succeda nulla altrimenti fra tutte quelle "bancarelle", chiamate stand perchè costituiscono un business, sarà proprio difficoltoso far arrivare ambulanze o vigili del fuoco.

"La mostra mercato dell'enogastronomia e dell'artigianato calabrese di qualità rappresenta - come ha riferito più volte nelle interviste il presidente dell'ACJ - la novità di questa 30sima edizione del Festival jazz..." Progetto finanziato dall’Assessorato regionale alle Attività Produttive, dall’Assessorato provinciale all’Agricoltura e dalla ciondotta Slow Food di RC.

Bene, tutto bene! Io sono il primo ad encomiare le iniziative che tendono a valorizzare i nostri prodotti... Mi pongo però una sola domanda: "Come mai due anni fa quando l'associazione Commercianti di Roccella ha proposto l'esposizione dei nostri prodotti durante il festival jazz gli è stato risposto che ciò non è opportuno?

Ciò dimostra che scelte del genere non sono prese in virtù della valorizzazione dei prodotti tipici ma solo ed esclusivamente in funzione al rendiconto dell'ente organizzativo del jazz!

Buon jazz a tutti!

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri