sabato 28 ottobre 2023
giovedì 26 ottobre 2023
VISITA PASTORALE DI MONS. OLIVA AL CENTRO AVIS DI ROCCELLA.
Mons. Francesco Oliva, nell'ambito della sua missione pastorale che sta effettuando nel nostro paese in questo mese di Ottobre, oggi ha fatto visita nella sede AVIS di Roccella proprio durante una giornata di donazioni eseguite da giovani studenti degli Istituti superiori con i quali, da qualche anno, l'avis roccellese ha stretto un rapporto di informazione e sensibilizzazione sull'importanza della donazione del sangue.
Dopo aver ascoltato e dialogato con i volontari e i donatori nella sede AVIS di via Enrico Fermi, il vescovo ha incontrato gli studenti dell'ISIT e domani continuerà con quelli del Liceo Scientifico.
Ottimo il servizio realizzato da Telemia per questa giornata che abbiamo il piacere di condividere qui di seguito.
mercoledì 25 ottobre 2023
ANCORA DISAGI ALLA SCUOLA MEDIA
Da due giorni, e fino a data da destinarsi, sarà chiuso agli studenti l'ingresso della scuola media lato via Trastevere.
Gli studenti saranno costretti ad entrare esclusivamente dalla via E. Fermi, laddove la mattina c'è un vero e proprio caos, visto che la strada è a senso unico ed è l'unica che porta all'ingresso, nello stesso orario, sia della scuola dell'infanzia che dell' Industriale, e da ieri anche della scuola media.
L'entrata da via Trastevere è stata chiusa perché sono iniziati i lavori per la realizzazione della palestra e quindi, quell'entrata, dovrà essere utilizzata soltanto dal personale della ditta del cantiere.
Accogliamo con gioia la notizia che finalmente, fra qualche mese, dopo diversi decenni, la scuola media avrà una palestra. Quante generazioni di studenti sono passate senza conoscere cos'è una palestra scolastica (mio figlio - classe 2007 - negli otto anni di scuola dell'obbligo non ha visto un solo minuto una palestra, né nella scuola primaria, né alla media)!
Qualche anno fa, con materiali scadenti e lavori sommari ed in economia, l'avevano riaperta ma solo per caso fortuito non si sono fatti male degli studenti visto che i chiodi si staccavano dall'imbottitura delle pareti e del tetto ad ogni pallonata.
Nel paese dei primati mondiali in ogni settore, compreso il settore delle frottole, finalmente avremo la palestra alla scuola media!
Ma se fossimo stati in un paese dove chi amministra avrebbe avuto a cuore lo studio dei ragazzi, amministratori di un certo peso e carisma che avrebbero voce in capitolo, allora si avrebbe fatto di tutto perché i lavori iniziassero e finissero nel periodo estivo, quando la scuola è chiusa.
Invece ci ritroviamo ad affrontare questo cantiere con gli studenti nelle classi sperando che i banchi non vibrino, così come i timpani, per il rumore dei martelli pneumatici, così come è accaduto qualche anno fa dove gli insegnanti si sono ritrovati più volte a interrompere le lezioni proprio per il disagio del rumore e delle vibrazioni causate dal martello pneumatico.
L'inettitudine degli amministratori comunque si trasforma in gioia perché la chiusura dell'ingresso dalla via Trastevere mette in difficoltà un esercizio commerciale gestito da una persona dell'opposizione....
Conoscendoli c'è da aspettarsi, quindi, che i lavori andranno avanti il più a lungo possibile, perchè mai nessuno solleciterà affinchè i lavori si svolgano con regolarità nei giusti tempi.
martedì 24 ottobre 2023
SIG. VASCO DE CET: TOCCATA, INTERVISTA E FUGA
In seguito all'avviso farlocco combinato da cric e croc del Comune di Roccella Jonica riguardo l'affidamento del ristorante del Porto delle Grazie, una volta scoperta e resa pubblica la circostanza molto palese che il bando è stato scritto a misura di una società già prescelta, gli stessi personaggi dell'amministrazione comunale si sono affrettati a scomodare e far arrivare l'amministratore del porto a Roccella per essere intervistato dalla televisione locale.
Così il sig De Cet, in meno di 50 minuti di trasmissione, dimostra di essere fatto della stessa pasta di chi lo ha scelto come amministratore, ossia con la capacità di vendere fumo, fare propaganda, apparire, ma, stringi stringi, incapace di produrre fatti concreti.
Riferisce di aumenti dei transiti nell'estate 2023 e di servizi efficienti offerti, ma, praticamente, in merito agli arrivi, l'aumento è stato solo dei migranti mentre, per i servizi, tra uffici chiusi e assenza del ristorante, mai l'ambiente del porto ha vissuto in una desolazione così spettrale come quest'anno.
Ci promette nuovi posti barca con gli ormeggi a secco quando non si riescono a riempire neanche i posti che ci sono già, nel mentre la pineta, con l'investimento in area fitness, è lasciata nell'abbandono e nella sporcizia più totale e i migranti, le forze dell'ordine e i volontari sono costretti a morire dalla puzza di fogna visto che le pompe di sollevamento del depuratore sono collocate proprio all'ingresso del porto.
Ma la chicca "migliore" arriva sul ristorante.
E il "geniaccio" dell'amministratore, nonostante è consapevole del bando farlocco e nonostante conosce il ristoratore predestinato (il bando si è chiuso il 15 Ottobre mentre l'intervista viene registrata il 17) fa il "finto tonto" e risponde: "Chiameremo tutti i concorrenti che hanno presentato la domanda e ci faremo dire la loro proposta di investimento e poi decideremo a chi affidarlo".
Ma quali concorrenti!?!
Ma veramente il sig. De Cet e i suoi manovratori credono che i roccellesi siano persone con l'anello al naso?
Dopo le denunce dell'opposizione, il sig. De Cet viene scomodato dalla sua Olbia, arriva a Roccella il martedì, il mercoledì pomeriggio fa l'intervista in televisione e la sera stessa riparte per la Sardegna!
Non basta che ci prendono per i fondelli avendo nominato un amministratore fantasma che esegue gli ordini a comando, ma gli fanno dire sciocchezze pensando che chi lo ascolta è un credulone.
Non si può andare avanti così. Roccella non merita questa gogna. Ma questa volta hanno superato ogni limite di decenza e alla gogna ci devono finire loro!!!
domenica 22 ottobre 2023
BENEDIZIONE APOSTOLICA DI PAPA FRANCESCO PER MATTEO NESCI
Il giovane roccellese Matteo Nesci ha ricevuto da papa Francesco la Benedizione Apostolica riempiendo di gioia e soddisfazione tutta la sua famiglia.
Matteo, ricordiamo, è autore di due libri, il primo dal titolo "Io sono il Signore, Colui che ti guarisce" che tratta la guarigione interiore dell'animo e il secondo dal titolo "Il Rinnovamento Carismatico: corrente di Grazia per una Nuova Pentecoste nella Chiesa" dove fa conoscere il movimento carismatico che ha avuto ampia diffusione all'interno della chiesa cattolica.
Attualmente Matteo esplica servizio presso la Comunità Carismatica "Opera della Nuova Evangelizzazione" fondata nella nostra Diocesi da Don Giuseppe Giovinazzo.
Qualche tempo fa Matteo ha inviato il suo ispirato lavoro editoriale a papa Francesco insieme a una lettera dove gli ha scritto della sua esperienza di vita e, in particolare, della sua storia familiare riguardanti i problemi di salute vissuti da suo papà e affrontati con dignità e soprattutto con grande fede che gli ha fatto sempre nutrire fiducia e speranza.
Nella lettera a papa Francesco, Matteo gli confida poi il suo grande desiderio che è quello di diffondere l'evangelizzazione soprattutto nei giovani, utilizzando anche la danza come strumento di preghiera.
Papa Francesco, come si legge nella lettera inviatagli a Matteo, ha apprezzato il racconto ed ha inviato, attraverso la sua segreteria, la Benedizione Apostolica.
E la nostra Comunità non può che esserne fiera e orgogliosa.
sabato 21 ottobre 2023
RITORNA AL CULTO LA CHIESA MATRICE. PADRE FRANCESCO CHIAMA A RACCOLTA TUTTI I FEDELI.
Articolo a cura di Pasquale Muia' pubblicato sulla testata INCIPIT - Sistema Comunicazione.
Oggi 21 ottobre 2023, la comunità cristiana di Roccella vivrà un momento che possiamo definire storico perché alle ore 18,00, il vescovo diocesano, S.E. Monsignor Francesco Oliva, al termine dei lavori di ristrutturazione che hanno tenuto la chiesa chiusa per un anno, dedicando il nuovo altare con la benedizione del nuovo ambone e del nuovo tabernacolo, riaprirà al culto la chiesa matrice.
La chiesa matrice di Roccella Jonica è un luogo di storia, perché conserva gli altari in marmo che si trovavano nell’antica chiesa matrice adiacente al Palazzo Carafa e che furono qui trasferiti prima dell’apertura al culto, seguendo le istruzioni dettate dalla soprintendenza nel 1931, insieme ai medaglioni ovali delle croci consacrali.
Gli altari minori furono disposti lungo le pareti delle due navate laterali; l’altare maggiore dedicato a San Nicola di Bari fu collocato nella navata di sinistra (ed è l’attuale Altare del Sacro Cuore di Gesù); gli altari che erano collocati nelle due cappelle laterali dell’antica chiesa furono posti: l’uno, dedicato al Santissimo Sacramento, al centro come altare maggiore della nuova chiesa, l’altro, dedicato all’Immacolata Concezione, nell’abside minore di sinistra.
Nell’abside minore di destra vi è la cappella della riserva eucaristica (con il tabernacolo) collocata su una finta parete con sopra la statua lignea del Cristo risorto opera del XVII secolo e da poco restaurata mentre a sinistra è collocato il Crocifisso ligneo dell’inizio ‘500, purtroppo gravemente ridipinto nel passato, e che ora, per l’occasione, è stato restaurato e portato al suo splendore originale dal Dott. Giuseppe Mantella, neo-direttore dell’Ufficio per i beni culturali della diocesi di Locri-Gerace.
Opera di rilievo artistico è anche il catino absidale dell’altare maggiore che è decorato da un affresco del pittore roccellese Raffaele Ursini nel quale è rappresentata la discesa dello Spirito Santo tra gli apostoli.
Questi lavori, finanziati dalla CEI con l’8xmille per il 70%, ha richiesto interventi straordinari sia a livello strutturale che dell’adeguamento liturgico dell’aerea presbiterale che hanno richiesto un impegno della parrocchia per quasi 200 mila euro.
Di grande importanza è stato il lascito di una benefattrice defunta per la metà della somma che impegna la parrocchia e in questo contesto i singoli fedeli, gli emigrati in Australia, dei donatori straordinari locali, hanno permesso di affrontare man mano le tante uscite non previste nel progetto iniziale.
Tra i vari donatori, vorrei sottolineare un evento di grande rilievo organizzato dagli artisti Saverio Coluccio e Silvana Borgese che hanno portato nell’Auditorium di Roccella, dall’1 al 5 Agosto, artisti di grande spessore professionale e che si sono resi disponibili per una mostra d’arte di beneficienza a favore dei lavori di ristrutturazione della matrice.
A tutti gli artisti che hanno benevolmente partecipato va il mio personale ringraziamento, come da parte di tutta la comunità roccellese, perché, se è vero che ogni goccia riempia il mare, l’iniziativa in se stessa è stata una manifestazione di grande sensibilità umana e spirituale perché gli artisti hanno aderito generosamente e con grande disponibilità all’iniziativa.
Nell’invitarvi a partecipare alla liturgia di dedicazione dell’altare nuovo e della riapertura al culto della nostra chiesa matrice, auguro a tutti la gioia e la pace dello spirito nella certezza che non un solo gesto d’amore va perduto perché esso accresce il bene, fortifica la speranza, rianima l’empatia e apre porte di nuove relazioni interpersonali capaci di farci crescere in umanità.
Le prime immagini della nuova chiesa Matrice negli scatti di Peppe Flash Macri https://www.facebook.com/100008712259479/posts/pfbid02tv44bNFUsmSpj8Bij5TZosEdSXM7mN9kq9XPZfUYAxQqSwzmjPubKx4nSQb3Eoipl/
Video di Gianluca Nesci https://www.facebook.com/groups/1693084910912360/permalink/3780973965456767/
venerdì 20 ottobre 2023
LA PRIMA VITTORIA DELLA STAGIONE DELL' ASD ROCCELLA CALCIO ARRIVA DALLA JUNIORES
Prima vittoria stagionale per l'asd Roccella Calcio. La ottiene la Juniores di mister Marco Sorgiovanni che strapazza in trasferta i pari età della Accademy Ardore per 6 a 1.
Già nel primo tempo la partita era già chiusa: 4 a 1 con reti di Pelle, Vottari, Gallo con uno strepitoso gol da fuori area e Squillace direttamente da calcio di punizione.
Anche nel secondo tempo il Roccella è padrona del campo e gioca con grande volontà, cercando quella compattezza e quell'amalgama di squadra che l'anno scorso la portò a vincere i play off del girone e gareggiare poi nel campionato regionale juniores.
Peccato per il mezzo passo falso commesso nella prima giornata in casa contro lo Stilo Monasterace, partita finita 1 a 1.
Meglio non parlare della prima squadra che, a causa di una difesa che non c'è (infortuni), ha subito 13 gol nelle ultime tre partite, segnandone soltanto uno nelle cinque gare disputate.
Speriamo che si trovino i rimedi per contenere questa emorragia in difesa e trovare qualche soluzione in attacco, onde evitare che diventi la squadra cuscinetto del campionato.
mercoledì 18 ottobre 2023
SABATO 21 OTTOBRE RIAPERTURA AL CULTO DELLA RINNOVATA CHIESA MATRICE
Sabato 21 Ottobre sarà una giornata importante per il nostro paese: avverrà la riapertura al culto della Chiesa Matrice dopo gli importanti lavori di ristrutturazione effettuati a partire dal 5 Ottobre dell'anno scorso sia esterni che interni.
Alle ore 18,00 Il Vescovo Mons. Francesco Oliva, che peraltro per tutto il mese di Ottobre è in visita pastorale qui nel nostro paese, dopo la Consacrazione del nuovo Altare, la Benedizione del nuovo Ambone e del Nuovo Tabernacolo, riaprirà alle funzioni religiose la rinnovata Chiesa con la funzione della Santa Messa.
La Comunità Parrocchiale ha invitato a partecipare le associazioni, le Istituzioni, le Autorità e tutta la Comunità Cristiana roccellese.
domenica 15 ottobre 2023
CON IL BANDO DEL RISTORANTE DEL PORTO L'HANNO FATTA PROPRIO "SPORCA"
Ho letto l'avviso della locazione del ristorante del Porto e ho partecipato e sostenuto il dettagliato articolo di "Roccella Bene Comune" (https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2023/10/lipocrisia-delbando-per-il-ristorante.html) che riferisce di questo scandalo, di certo non senza precedenti (visto che non è la prima volta in cui l'Amministrazione di Roccella prima decide e poi scrive il bando ad hoc per il prescelto), ma sicuramente fra i più clamorosi ed eclatanti.
Già da mesi tutti sanno chi avrà in gestione il ristorante del Porto nonostante il bando scada oggi (15 Ottobre)!
E viene il sospetto che il vecchio amministratore sia stato sacrificato proprio perchè mai avrebbe acconsentito e firmato un bando del genere!!!
Era chiaro a tutti che l'ing. Fabio Filocamo non faceva il burattino dell'amministrazione comunale, ed è chiaro a tutti, invece, che il sig. De Cet è completamente all'opposto.
Il lungo articolo di "Roccella Bene Comune" ha spiegato dettagliatamente tutti gli elementi discriminanti dell'avviso sulla gestione del ristorante che dimostrano come sia stato creato su una scelta già predefinita, che esclude automaticamente tutti, meno una!
Alla faccia della democrazia, della meritocrazia e dell'uguaglianza (e meno male che si spacciano del partito democratico!!!), il bando è costruito su un'idea capitalistica dove a progredire debbano essere soltanto le aziende già realizzate e con grossi capitali nelle mani; esclude chiunque possa avere delle idee imprenditoriali brillanti per favorire soltanto chi nel triennio 2020/2022 ha conseguito un fatturato di un milione e mezzo di euro!!!
Proprio cosi, l'operatore economico che potrà partecipare all'invito di comparazione delle offerte deve avere avuto, negli anni 2020, 2021 e 2022, anni peraltro delle ristrettezze per il Covid dove i ristoranti sono stati chiusi per buona parte dell'anno, un fatturato medio di 1.500.000,00 euro!!!
Come dire, tutti esclusi meno quello li, il nostro amico, quello con la famiglia larga che ci può garantire supporto e voti e che è "dalla nostra parte"!!!
Questa situazione l'abbiamo vista già con il bando del consulente del sindaco, con bandi alla Multiservizi, su quello dell'amministratore del Porto, sono manovre inaccettabili che questa amministrazione usa sistematicamente alla faccia della meritocrazia, della trasparenza e della democrazia.
Nulla contro la società prescelta per la gestione del ristorante del Porto (sono da una vita amico del titolare!), ma credo che questa non ha bisogno di un bando farlocco per superarlo e mi sembra davvero strano che questa azienda sia caduta in queste scandalose bassezze che combina il Comune di Roccella Jonica.
Mi auguro che stavolta la questione venga portata all'attenzione degli organi competenti (con documenti alle mani alla Procura della Repubblica) per accertare tutte le condizioni di illegittimità presenti nel bando e che, chi li scrive, venga mandato a casa una volta per tutte e impari i principi di legalità, di giustizia ed uguaglianza, perché se deve andare avanti il sistema che questa gentaglia cerca di imporre, è inutile mandare a scuola i nostri figli facendoli studiare, perché con loro non vanno avanti i più meritevoli ma chi ha più denaro ed è nella loro cerchia dei clienti del voto.
sabato 14 ottobre 2023
L'IPOCRISIA DEL BANDO PER IL RISTORANTE DEL PORTO DELLE GRAZIE
“INVITO APERTO” O “AFFIDAMENTO DIRETTO”?
Nel bel mezzo delle ferie d’agosto, alla chetichella, quando forse tutti gli interessati erano a fare altro, la società Porto delle Grazie ha pubblicato un bando per assegnare il ristorante del porto per i prossimi anni (nota bene: fino a sedici anni, cose mai viste prima!). Non un bando qualsiasi, vista la possibile durata quasi ventennale e che il valore dell’appalto ammonta a svariati milioni di euro, considerato quanto lavorava e guadagnava il famoso ristoratore del porto che fu e che è fuggito senza pagare nulla.
Il bando è chiamato “invito aperto”, forse perché, prima ipocrisia di chi lo ha materialmente scritto, così suona meglio. Il testo dell’invito a loro dire “aperto” (e vedremo i requisiti per partecipare…) è però accessibile a pochi, pochissimi, forse a uno o due soggetti su tutta la costa che va da Reggio Calabria a Catanzaro e ritorno. Ma andiamo per ordine.
Il linguaggio dell’invito è ampolloso, in un italiano maccheronico. Si capisce che chi lo ha scritto non ha problemi solo con il diritto, ma anche con l’ortografia (figlioli, superfice si scrive con la “i”!). Alcuni passaggi e non a caso quelli più importanti sono poi assolutamente criptici e cervellotici, con tanto di quozienti, numeratori, denominatori e formule matematiche che sembrano voler portare a un solo risultato. Non vi anticipiamo la soluzione del rebus, ma una cosa noi l’abbiamo capita. Il bando, anzi no l’”invito aperto” è stato scritto in modo da non voler far capire l’operazione che si sta portando avanti. Proviamo a chiarire.
Nella premessa si dice che la società Porto delle Grazie non è una “in-house”. Sono società in-house quelle cui partecipano amministrazioni pubbliche per erogare servizi di pubblica utilità (la Jonica Multiservizi), che poi sono le uniche cui i comuni dovrebbero partecipare. Ma questa è un’altra storia e non vogliamo entrare nel discorso di come e perché il comune di Roccella controlla la società Porto delle Grazie. Il movimento Roccella Bene Comune, voce isolata e fuori dal coro, ha parlato di questo e di tante altre storture ad opera di questa amministrazione comunale. Ma torniamo al bando.
Capito che il Porto delle Grazie non è società in-house, rimane, comunque, che è una società a maggioranza pubblica. E se è così, non si ha allora in primis l’obbligo morale e politico prima che giuridico, di emanare bandi effettivamente aperti a tutti gli interessati? Avvertiamo subito che ci limiteremo a fare domande, per lasciare a chi di dovere di dare risposte chiare ed esaurienti, che la cittadinanza ha il diritto di conoscere, malgrado che gli esimi rappresentanti di questa amministrazione comunale si diano da fare per convincerci che la Calabria è rimasta al medioevo e che ancora regnano logiche feudali. Non è ancora così.
Per il codice degli appalti, la società a maggioranza pubblica può essere “organismo di diritto pubblico”, cioè ente soggetto all’autorità del codice degli appalti. Di questo aspetto nulla c’è specificato nell’invito; a esser pignoli, il codice degli appalti non è nemmeno citato. Più volte si cita infatti il D.Lgs. 36/2003 che però è il cosiddetto “decreto discariche” che con il porto non c’azzecca nulla. C’azzecca però chi nota quanta poca attenzione è stata messa sul rispetto delle regole sugli appalti (superficialità?) e quanta attenzione invece è data agli stringenti requisiti per partecipare (o se la si vede al contrario, per non far partecipare) e agli astrusi punteggi per assegnare l’appalto (ipocrisia?).
Nella sostanza però, questo aspetto non è pignoleria. Non sappiamo in base al “decreto discariche”, ma per il codice degli appalti, occorre sempre garantire alcuni supremi criteri come la massima partecipazione possibile di soggetti interessati al bando, la totale trasparenza delle informazioni a beneficio di tutti, l’assoluto rispetto dell’equità tra tutti i soggetti potenzialmente interessati e degli effettivi partecipanti, in condizioni di massima concorrenzialità possibile. Siamo certi che qui sia avvenuto o avverrà?
Nell’invito si dice che la società “non è vincolata a una osservanza pedissequa e puntuale” delle regole. Si vuol dire che si fa piuttosto in modo discrezionale? Ma allora osservanza non c’è? “Invito aperto” sembra alludere alla “procedura aperta” prevista dal codice degli appalti. Ma siamo sicuri che qui sia così? Nel bando si parla di trasparenza, equità e concorrenza, ma nei fatti a noi pare che non sia così. Diamo facoltà di chiarirlo a chi vorrà risponderci o comunque interessarsi della vicenda. Noi annotiamo quanto segue.
Si parla di un bando di un valore potenzialmente milionario, fino a sedici anni di durata, cioè per quasi l’intera vita residua della concessione demaniale alla società Porto delle Grazie, che scade nel 2044. Si parla in altre parole di assegnare, una volta per tutte, l’attività più redditizia che si può avere nel porto!!!
E come lo si fa? Con un invito aperto che aperto non è visto che può partecipare solo chi, negli ultimi tre anni ha avuto un fatturato medio anno per anno, superiore al milione e mezzo di euro. Proprio così. Pensiamoci bene: quante aziende di ristorazione ci sono tra Reggio e Catanzaro che hanno questi fatturati? Una soltanto? Forse due? Già questo sarebbe abbastanza per capire con cosa abbiamo a che fare e che la quasi totalità dei soggetti potenzialmente interessati è già esclusa in partenza, non potendo neanche partecipare alla gara. Alla faccia della massima partecipazione e della non restrizione della concorrenza!!
Si aggiunga poi il fatto che chi è già in porto con una attività economica nemmeno può partecipare e che ci vogliono i bilanci societari per partecipare, il che esclude anche le ditte individuali se mai ce ne fossero. Ma il punto è che attività di ristorazione con quel fatturato annuo non arrivano alle dita di una mano neanche nell’intera Calabria (soprattutto se consideriamo che negli anni immediatamente precedenti c’è stata la pandemia). Né possiamo pensare che il bando sia rivolto a ristoratori milanesi o della Versilia...
Il fatturato minimo per partecipare non si giustifica neanche con gli investimenti richiesti agli interessati. Nel bando si parla genericamente di investimenti annuali e triennali ma non si precisa né cosa si vuole né quanto sarebbe il minimo richiesto. Cioè in altre parole si dice al fortunato soggetto con quel bel fatturato che al porto può fare quello che vuole. E lo può fare per quanti anni vuole, fino a sedici. Penserete voi, si, ma chissà per quale canone!? E invece no! il canone annuo previsto è anche inferiore a quello che anni fa si era impegnato a pagare il famoso ristoratore sfrattato per morosità. Qui si parla di poco più di duemila euro al mese (€ 28.000) che è quello che oggi si paga per una rosticceria di paese, non per l’unico locale che affaccia sull’unico porto del circondario. Stessa cosa pure se il contratto durasse sedici anni. Non è previsto nessun obbligo supplementare di investimenti sulla struttura dopo i primi tre anni e mai e poi mai un canone variabile, calcolato ad esempio sui ricavi, per neanche uno dicasi un anno di occupazione. Si chiede solo il 75% della rivalutazione ISTAT. Tanto pagherebbe il super ristoratore per alzare l’asticella (quale?) che poi è sempre molto ma molto meno di quanto gli ultimi affidatari del servizio hanno pagato per tre mesi nel 2022: ben trentasei mila euro, cioè dodici mila euro al mese (sei volte di più al mese, avete capito!?!).
E non è ancora tutto. Da principio nel bando si parla di “locazione di ramo di azienda”. È noto a tutti che la società Porto delle Grazie non ha mai esercitato tale attività per cui non si capisce di quale ramo di azienda si parli. Ma poi si parla di “locazione” e non di “subconcessione” come stabilisce il codice della navigazione a cui pure si fa riferimento in premessa e alla fine del bando. Non si tratta di una parola a posto di un’altra o di semplici tecnicismi su cui l’autorità marittima ha comunque l’onere di vigilare. Chi è affituario (locatario) di un locale commerciale alla fine del contratto ha diritto a una indennità di avviamento ( cosiddetta “buona uscita”) pari a diciotto mensilità. Sarà per questo che si scrive locazione? Ah saperlo, ma certo a fare tutti i conti non potrà mai essere un grande affare per la società del porto e per le tasche dei cittadini che contribuiscono o garantiscono per l’interposto comune di Roccella.
Trasparenza poi vuol dire prima di tutto un linguaggio chiaro e comprensibile a tutti. Ricopiamo di seguito la formula che verrebbe utilizzata per stabilire l’eventuale vincitore (nel caso in cui ovviamente vi siano più partecipanti): P = (CCP/10000*03) + (BE/10000*0,2) + (DATI*0,2) + (I1/10000*0,1) + (I2/10000*0,1) + (MQ/10000*0,1) (D*0,4) + (DATD*0,3) + [(TA+1)*0,2] + (RO*0,1) . A parte che ci sembra mancare un segno aritmetico dove nel bando si va a capo, ma per chi legge è o no tutto chiaro e trasparente?
Curioso poi che il peso (20%) dei lavoratori che saranno assunti con contratto a tempo indeterminato è inferiore a quello (30%) dei lavoratori precari a tempo determinato. Qualunque pubblica amministrazione è portata a privilegiare i primi e non i secondi. Anche questo sembra un favore fatto all’operatore che sarà.
Ma poi equità e concorrenza vuol dire non escludere nessuno senza un giustificato motivo oggettivo. Qui di motivi che possono giustificare la restrizione della concorrenza (la impossibilità di partecipare) a danno di quasi tutti gli operatori di zona, visto il fatturato minimo richiesto, non ne è indicato nemmeno uno.
Attenzione poi, non si chiede solo un fatturato minimo di un milione e mezzo di euro. È Incredibile ma vero, per poter partecipare è previsto anche che il potenziale concorrente eserciti l’attività di ristorazione da almeno dieci anni e che lo faccia alle seguenti ulteriori condizioni. Da un lato è previsto che tale ristoratore svolga l’attività utilizzando una superficie superiore a tanti metri quadri, tanti all’interno e tanti all’esterno. A riprova di questo si chiede la visura catastale! Da un altro lato, si vuole ancora che lo stesso ristoratore in tali anni abbia impiegato almeno tot lavoratori a tempo indeterminato, con tanto di certificazione del consulente del lavoro alla mano (perché non quella dell’INPS?). E infine che le recensioni dei suoi clienti su Tripadvisor (proprio così) non siano eccellenti o superiori a un certo valore (che già sarebbe stato strano), ma che il rapporto tra eccellente e scarso ammonti a una determinata percentuale. Ma guarda un po’. Ci sarà mai un soggetto che risponde a tutti questi requisiti? E chi potrà mai essere?
Nessuno vuole malignare sul fatto che il bando sia stato cucito su misura su questa o quella impresa e che sulla base di queste condizioni sia, come dire, “blindato” prima ancora di iniziare. Certo però ciascuno è libero di andare a verificare quante imprese nel raggio di duecento chilometri abbiano queste esatte e precise caratteristiche. Noi poniamo la domanda e con fiducia rimaniamo in attesa di una risposta da parte della società o dell’amministrazione comunale in carica che, certamente, in assemblea dei soci o tramite i suoi uffici avrà avuto un ruolo importante nella redazione di questo “invito aperto” (ma a chi?).
Di cose che non si capiscono ce ne sono tante altre. In caso di unica proposta, il concorrente unico dovrà attenersi a quanto scritto in domanda (al bando no?). La società poi potrà negoziare ulteriori clausole a seguito della proposizione della domanda? Trasparenza ed equità vogliono anche che i termini dell’avviso siano sempre inviolabili e inderogabili, anche se partecipa solo un soggetto. E che vuol dire ancora che la società si riserva di provvedere all’affidamento a trattativa diretta? Che senso ha insomma fare un bando in apparenza aperto se poi si può affidare il servizio a trattativa diretta o alle condizioni che si negoziano poi??
Siamo certi che il comune di Roccella nell’ambito delle sue prerogative, vista anche l’esperienza pluriennale come stazione appaltante, avrà svolto controlli preventivi sulla regolarità formale e sostanziale dell’avviso. O che vorrà farli dopo che si osserva tutto quanto è qui annotato. Possiamo averne diretta conferma? O dite che sono domande da farsi al responsabile del procedimento? Troppo tardi e poi, francamente non ci sembra che a giudicare dai titoli di studio posseduti il direttore del porto, che è stato indicato quale responsabile del procedimento, ovvero l’attuale amministratore dello stesso, abbiano le competenze tecniche di natura giuridica ed economica necessarie. Qui non è un problema di forma ma di sostanza. La società Porto delle Grazie è una società di capitali a responsabilità limitata. Ciò vuol dire che la società deve essere gestita da professionisti adeguati e così pure le sue procedure. In generale l’adeguatezza dell’organizzazione di ogni società può essere esimente nel diritto penale commerciale; mentre l’inverso se non aggrava è indice di un modello di organizzazione inadeguato e come tale pericoloso. Che ha ancora da dire il comune di Roccella, socio di maggioranza, su questo?
Da cittadini di questo nostro amatissimo paese, avremmo poi voluto che i vertici della società o il comune per loro dimostrassero che c’è una visione di sviluppo del porto per i prossimi venti anni. Non un bando e basta. Qual è poi la prospettiva che questo bando mostra? Venga il signor 1,5 milioni di euro di fatturato e faccia del porto quello che vuole per tutto il tempo che resta della concessione. Senza riguardo al bene dell’azienda, del territorio o di quello che potrà accadere anche politicamente nei prossimi anni. Più di tutto senza avere cura di cosa avrà questi ad offrire ai clienti e a come potrà trasformarsi il porto. Non una riga del bando è dedicata alla proposta commerciale e gastronomica o al tipo di accoglienza turistica che l’operatore sarà chiamato a svolgere. Che tipo di cucina? Sushi o calabrese? Offrirà prodotti freschi locali o surgelati oceanici? Sarà in grado di accontentare i diportisti che cercano uno specifico tipo di servizio e di dialogare con i turisti del nord o con gli stranieri che pure lì abbondano? Ristrutturi l’immobile ma così? Si fissa un canone calmierato ma lo induciamo a fare investimenti e assunzioni (purché in autonomia)?
L’amministratore De Cet che ha firmato il bando non ha precisato i motivi delle scelte fatte, sotto nessuno dei profili che abbiamo indicato. Lo può cortesemente fare adesso che è comunque meglio tardi che mai? Pensare che la premessa del bando sembrerebbe essere quella di “innalzare gli standard”. E come? Ci dica.
Un’ultima annotazione su chi deciderà la partita. Se non fosse già chiaro a tutti su chi comanda in porto, nel bando è scritto che la commissione di valutazione sarà scelta dall’assemblea dei soci cioè dal sindaco del comune di Roccella che ha la maggioranza delle quote. La maggioranza dei commissari è appannaggio suo.
Certi di non essere cattivi profeti ma cittadini di buona volontà desiderosi di proteggere il bene comune, restiamo in attesa di puntuali riscontri su tutti i punti di domanda che abbiamo qui sollevato.
Associazione politico culturale
“Roccella Bene Comune”
2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
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ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
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DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
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Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
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OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.