Affrontare la quinta forza del campionato era già sulla carta impresa proibitiva, se poi ci mettiamo la pessima giornata dell'arbitro che, senza pudore, si è messo a fischiare a senso unico contro di noi allora l'impresa è diventata impossibile.
Dopo 25 minuti di equilibrio, con il San Giorgio un tantino superiore a livello tecnico e con i nostri dei veri e propri leoni a livello agonistico, ecco il primo gioiello dell'arbitro fischiare un rigore inesistente che trasforma la partita da bella e divertente a nevosa e confusa.
Saltano i nervi tra i nostri giocatori, in panchina e sugli spalti e la partita cambia connotati. A rimetterci più di tutti è il glorioso ex giocatore di Giarre, Vicenza e Messina, Trionfo Carnà, il valore aggiunto dell'asd Roccella, che solo per aver parlato con la guardalinee nel momento concitato della concessione del rigore, viene espulso dalla panchina.
Loro segnano il rigore e dopo pochi minuti trovano il raddoppio su un fortunoso autogol sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Due gol casuali che certo non danno lustro ad una squadra che occupa la quinta casella del campionato con 40 punti.
La reazione del Roccella c'è e se l'arbitro fosse stato neutrale avrebbe pure concesso un rigore netto per noi sul finire del primo tempo, ed invece che fa? Espelle Bova, il nostro giovane difensore.
Sulla partita compromessa, con 12 uomini in campo loro (11 più l'arbitro) e 10 noi, il Roccella nel secondo tempo fa la partita, non si arrende, lotta e da filo da torcere agli avversari, entra pure il giovane e velocissimo Kessy che da una maggiore spinta in avanti. Si sfiora il gol da entrambe le porte. La partita è maschia, il Roccella vuole andare al gol, loro sanno solo perdere tempo con i cambi o con i tempi lunghi per rialzarsi dopo qualche fallo (tattica usata orami da tutti per far passare i minuti...).
L'orgoglio del Roccella viene premiato grazie a un guizzo del capitano Marco Sorgiovanni che, alla pari di tutta la squadra, da l'anima in ogni partita, e trova l'angolino della porta avversaria con un bel tiro dal limite dell'area.
2 a 1, mancano dieci minuti, si riaccende la speranza; ci pensa l'arbitro a spegnerla definitivamente con un cartellino rosso diretto. Si finisce di giocare in 9, e dopo qualche scaramuccia a fine partita i nostri giocatori rientrano in campo a prendersi l'applauso della tribuna.
Non si meritava la sconfitta però la grande forza di volontà e il grande entusiasmo dell'intera squadra danno fiducia, perchè veramente l'impegno i giocatori, molti dei quali molto giovani, ce lo mettono tutto.
Prossima domenica sarà molto dura, si giocherà contro il Bivongi che ieri ha vinto contro l'Ardore terzo in classifica. E poi due partite di fila casalinghe: Ardore e Melito.
Forza Roccella!