L'ing. Vanessa Riitano durante il suo intervento |
Pensiamo, relativamente alla viabilità, a ciò che è accaduto
pochissimo tempo fa col crollo del pilone autostradale della SA-RC: questo
evento ci riconduce inevitabilmente alla gracilità del nostro sistema viario,
oltre che all’estrema fragilità del sistema strutturale e infrastrutturale che
abbiamo sul nostro territorio.
Se pensiamo alla jonica, il nostro riferimento storico, cioè
il periodo entro cui sono state create grandi opere nell’ambito
infrastrutturale, non può che essere l’epoca fascista e, cioè, gli anni 30,
quando in Calabria e nella fascia ionica, sono stati eseguiti interventi
strutturali come i ponti di Mussolini… Per il resto si può registrare solo una
lunga attesa nella quale anche gli stessi lavori di manutenzione ordinaria
venivano eseguiti con ritardo e superficialità. SIAMO FERMI A 85 ANNI FA.
Il tavolo dei relatori del convegno |
Voglio sottolineare quello che sta accadendo in queste ore
sotto i nostri occhi, penso cioè agli svincoli di Caulonia e di Serulline, per
la realizzazione dei quali abbiamo dovuto attendere rispettivamente 30 e 20
anni dal loro finanziamento. E grazie a Dio che queste opere così
indispensabili per Roccella stanno trovando compimento proprio in questi
giorni!
Questo la dice lunga sul macchinoso e aggrovigliato sistema
burocratico, sul modus operandi dell’ANAS e su come i nostri governi, a tutti i
livelli, non siano riusciti a porre in cima alle priorità delle loro azioni il
potenziamento delle infrastrutture viarie di quest’area.
L'affollata platea di pubblico |
E’ assolutamente necessario comprendere una volta per tutte
che senza un’organica visione e senza interventi sistematici, l’isolamento
della ionica tenderà con il tempo ad accentuarsi e sempre più profonde saranno
le distanze tra noi ed il resto, del Mezzogiorno e del paese stesso.