Riportiamo in maniera integra l'articolo del giornalista Annunziato Gentiluomo pubblicato nel sito online http://www.artinmovimento.com/ relativo al ritorno in Italia del nostro illustre concittadino Nicola Iervasi per ripetere il suo corso mirato all’esplorazione del corpo, della mente e delle emozioni: tre aspetti inseparabili dello stesso essere scenico.
Nicola Iervasi ritorna in Italia con un’agenda fittissima di impegni in tutta la penisola.
Ma chi è questo singolare personaggio? È un calabrese che vive e lavora a
New York ed è il co-fondatore e direttore artistico di
Mare Nostrum Elements. Il suo lavoro è dedicato all’espressione delle emozioni umane attraverso la danza, il teatro e il movimento.
Come danzatore ha lavorato con
Martha Graham Dance Ensemble,
Sokolow Now!,
Pearl Lang,
Max Luna III,
Daniela Boensch,
Igal Perry e
Deborah Zall. Per il teatro ha coreografato
Dancing at Lughnasa e
The Time of the Cuckoo. Altri crediti coreografici includono collaborazioni col Dipartimento di Musica della New York University,
I Giullari di Piazza e il Roccella Jonica Jazz Festival. Ha insegnato il suo metodo per bambini e adulti negli Stati Uniti al Peridance Capezio Center, LaGuardia High Scholl, New York University e Trinity/La MaMa. In Italia ha insegnato all’Alto Jonio Dance Festival, allo IALS di Roma, al Roccella Jonica Jazz Festival, all’Università della Calabria e al Toscana Dance HUB.
L’esperienza acquisita nell’interpretare i classici di Martha Graham e Anna Sokolow unita alla sperimentazione del suo lavoro teatrale fanno di Nicola un docente metodico e completo, in grado di relazionarsi ed entrare in sintonia con studenti di qualsiasi età e formazione artistica.
Reduce dal secondo corso di formazione per coreografi emergenti (
Emerging Choreographer Series) prodotto dalla sua compagnia (Mare Nostrum Elements) conclusosi con uno spettacolo al LaGuardia Performing Arts Center lunedì 9 febbraio,
Nicola Iervasi torna in Italia dal 15 febbraio al 10 marzo con un calendario ricco di appuntamenti in vari luoghi d’Italia.
I suoi impegni comprendono classi per bambini, adolescenti, danzatori professionisti e coreografi in scuole di danza; corsi per gruppi di teatro e scuole di musical; classi per adulti amatoriali in centri sportivi e il
concorso di danza Maria Toth (MT.4) per il quale sarà il giudice per la sezione di composizione coreografica. Tutte le tipologie di classi e incontri fanno capo al metodo
The Wave Within da lui creato e che insegna dal 2002 sia negli Stati Uniti che in Italia.
Rispetto al metodo –
The Wave Within -, è una creazione di
Nicola Iervasi, nato nel 2002 dalla collaborazione con l’attore e regista americano
Kevin Albert. Il metodo nasce come risposta alle difficoltà che ogni artista spesso incontra quando studia separatamente danza e recitazione.
Nel panorama della danza post-moderna in cui stiamo vivendo non è più sufficiente per un danzatore conoscere diverse tecniche e stili artistici, ma si sta rendendo sempre più necessaria la valutazione degli impulsi emotivi che originano il movimento. Da questa considerazione e dal desiderio di mettere in risalto il punto d’incontro fra le varie arti dello spettacolo è nato The Wave Within ovvero l’Onda delle Emozioni, afferma con convinzione Iervasi.
Lo studio è mirato all’esplorazione del corpo, della mente e delle emozioni: tre aspetti inseparabili dello stesso essere scenico (performer).
Le nostre produzioni originali spesso cominciano con prove di tipo laboratoriale dove gli artisti contribuiscono alla creazione di nuovi movimenti e alla messa in scena, precisa l’artista.
The Wave Within è un itinerario interdisciplinare in quattro fasi e accomuna la sperimentazione del teatro/danza europeo, il
movement theatre americano, l’esplorazione del mimo e del
contact, l’uso della voce e l’improvvisazione strutturata.
Questo approccio si è dimostrato molto utile in termini di creatività e presenza scenica, traducendosi in un percorso corpo/mente/emozioni strettamente personale.
Le quattro fasi sono:
preparazione (riscaldamento personalizzato in base alle vostre esigenze);
esplorazione (scoperta di un movimento personale);
rivedere (definizione del movimento e ricerca di un significato emotivo);
performance (rappresentazione della creazione fisica personale).
Una bomba di creatività questo artista che da
The Wave Withim, come ci racconta,
ha sviluppato The Young Wave che è la sezione educativa per bambini e a adolescenti dai 6 ai 18 anni. TYW viene applicato nelle scuole elementari, medie e superiori, così come in centri di danza, scuole di teatro e gruppi giovanili di doposcuola, associazioni. Nel 2013, sempre con Kevin Albert, ho messo a punto anche un corso di formazione per coreografi che ha preso il nome di Emerging Choreographer Series di cui si è appena conclusa la seconda edizione. ECS mira a guidare i giovani coreografi attraverso la scoperta di nuovi modi per creare movimento, relazionarsi ai propri danzatori e trasferire loro la propria visione artistica, e fornisce strumenti per migliorare la presenza scenica, la chiarezza del lavoro messo in scena e la comunicazione col pubblico.
Per chiarire il proprio
modus operandi, afferma
L’evoluzione del The Wave Within mi sta portando a riscoprirlo anche come pratica del benessere, inteso nel senso più globale e profondo del termine. Negli ultimi due anni, infatti, sto sviluppando la classe di espressione corporea per non artisti e mi accorgo degli effetti in termini di autostima che questo mio modo di lavorare porta. Non si tratta sicuramente né di danza-terapia, né pratiche legate al fitness. Apprezzo molto gli operatori olistici, gli psicologi e gli arte-terapeuti, e io non ho le loro conoscenze terapeutiche sia a livello fisico sia mentale, e quindi non voglio assolutamente descrivermi per quel che non sono. Uso, capto e trasferisco energia, quasi in modo inconsapevole, partendo dal grande tempio, depositario di vissuti ed emozioni, che è il corpo. Tale lavoro non punta quindi neanche al dimagrimento e alla tonificazione muscolare. Lo scopo profondo è far riscoprire a persone di qualsiasi età, costituzione fisica e confidenza nel movimento, la capacita creativa del proprio corpo. Infatti, gli effetti benefici del metodo sulla persona non solo a livello fisico, ma anche mentale, offrendo uno spazio di possibilità più ampio. Si tratta in sintesi di un approccio a 360 gradi (Nicola Iervasi_progetti).
Dove potremmo vederlo in azione in Italia dunque? Il suo tour inizierà mercoledì 18 febbraio a Roccella Jonica (RC).
Dal Comune reggino, venerdì 20 e sabato 21 febbraio, sarà a Rende (CS) presso il Centro di musica iSound; domenica 22 febbraio a Montalto Uffugo (CS) presso il Balletto di Calabria; mercoledì 25 febbraio a Roma, presso LIM, Scuola di Musical; giovedì 26 febbraio sempre a Roma, con un gruppo amatoriale di attori; sabato 28 febbraio a Montevarchi (AR) presso la Scuola di danza DanzAria; domenica 1 Marzo a Figline Valdarno (FI), dove sarà in giuria per il concorso Maria Toth – MT.4); e sabato 7 e domenica 8 marzo a Borgo a Buggiano presso il Moovin’ Alternative Dance and Fitness.
Cosa dire? Impressionante! Quando si dice che la passione e l’amore per il proprio lavoro e per la propria terra possono veramente tanto… stiamo parlando anche di Nicola Iervasi che con umiltà si sta confermando un artista a tutto tondo, orgoglio per la Calabria e per l’Italia all’estero…