Ieri infatti sui quotidiani cartacei e in quelli telematici è stato pubblicato il comunicato stampa relativo alla proposta lanciata dal coordinamento "Roccella bene comune" in merito al nuovo bando pubblico per la scelta del nuovo pool di avvocati che dovrà difendere le istanze del Comune di Roccella Jonica, considerato che il mandato degli attuali avvocati è scaduto a fine 2014.
L'articolo pubblicato sul "Garantista" di Simona Musco |
Il vecchio bando deliberato il 3 novembre del 2011 (delibera n. 503) ha previsto l’individuazione dei componenti il Collegio di difesa mediante scelta fiduciaria e discrezionale da parte del Sindaco (intuitu personae) che ha sottoposto poi la sua decisione alle determinazioni della Giunta comunale;
considerato che, recentemente, si è verificata la stessa prassi per la scelta dell’avvocato difensore della Multiservizi, società in house con il Comune di Roccella Jonica, che si occupa di tutto ciò che concerne il sistema idrico cittadino, le consigliere comunali di "Roccella bene comune", Vanessa Riitano e Chiara Melcore, hanno cosi lanciato la proposta di elaborare un bando che miri ad una selezione meritocratica per l’affidamento dell’incarico basato su delle tabelle di valutazione dei requisiti oggettivi dei professionisti attraverso l’attribuzione di punteggi che quindi valorizzerà il merito dei partecipanti. Nella proposta le consigliere hanno le idee chiare e suggeriscono anche la tabella in base al quale dovrebbe essere fatta la valutazione dei professionisti partecipanti all'avviso pubblico.
Nella proposta firmata Melcore/Riitano, accanto alla scelta in base alla valutazione del curriculum dei professionisti partecipanti al bando, viene ipotizzata anche la possibilità di attribuzione degli incarichi tramite una turnazione degli avvocati iscritti nell’albo professionisti del Foro di Locri, possibilmente residenti, nel quale vengano preclusi quei professionisti che hanno ricoperto incarichi politici pubblici in consiglio comunale.
L’obiettivo è quello di giungere alla composizione di un
nuovo collegio in maniera trasparente, senza zone d’ombra, con un sistema
basato sul valore dei professionisti, mirando altresi al contenimento della
spesa pubblica senza l’affidamento di incarichi esterni al Collegio come
abbiamo purtroppo assistito in quest’ultimo anno con ulteriori parcelle pagate
dall’Ente a professionisti esterni per singole cause giudiziarie superiori al
compenso annuo dell’intero collegio.
Gazzetta del Sud dell'11 febbraio. Articolo di Stefania Parrone |
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