Santo Ursino con il dolcissimo figlio Aniello |
Quell'associazione che porta il nome del suo amato Aniello Ursino, figlio di Santo e Rosa, volato in cielo a soli 21 anni in quel tragico 16 ottobre del 2005 quando alle 3 e mezza di notte un ubriaco nel centro di Bologna ha segnato la sua sorte schiantandosi ad alta velocità sull'auto guidata dal giovane Aniello.
Proprio quell'associazione di volontariato pronta e disponibile al servizio d'ordine in ogni manifestazione di massa del nostro paese ma, soprattutto, impegnata al primo soccorso e all'assistenza degli "sbarchi della speranza", dei tanti profughi africani che scappano da miserie e guerre.
Una breve ma significativa descrizione fatta da un amico su facebook e condiviso da centinaia di persone pennella perfettamente l'essenza del generosissimo Santo Ursino: "Se molte anime sono salve è anche merito suo. E' uno dei volontari della protezione civile, una di quelle persone che nel più totale anonimato quotidianamente si prodiga per aiutare gli altri".
Fin qui tutto bene. Il problema, gravissimo diciamo noi, è che da qualche mese Santo Ursino non fa parte più della Protezione Civile roccellese, di cui, come detto, era, oltre che vicepresidente, anche colonna portante, per esperienza e generosità, di tutte le attività atte a tutelare l'integrità della vita delle persone e a superare le emergenze derivanti da eventi calamitosi.
"Io ho fatto il volontario col cuore vedendo, negli occhi di questi giovani venuti da lontano in mare, gli occhi di mio figlio; ed ogni volta che queste persone andavano via mi abbracciavano forte con le lacrime agli occhi, ed anch'io piangevo insieme a loro". E' questo uno dei suoi toccanti pensieri che ha condiviso Santo Ursino nel suo profilo facebook.
Dal social network e nella vita di tutti i giorni Santo ha sempre difeso la Protezione Civile di Roccella Jonica anche quando molte persone lanciavano delle frecciatine del tipo "Chissà quanti soldi la Comunità Europea stanzia per queste operazioni di emergenza?!?...".
La sua risposta in queste circostanze era ferma e categorica : "Io e l'associazione che porta il nome di mio figlio non prendiamo una lira; addirittura i ragazzi che vengono da Monasterace e da Siderno a prestare servizio di volontariato mettono di tasca loro i soldi della benzina... Io non sono al corrente, ne mi interessa sapere, se dietro ci sono persone che ci guadagnano...Io so solo che lavoriamo giorno e notte e gli altri si prendono i meriti... Se volete dei chiarimenti, e prima di giudicare, venite pure voi a fare volontariato e cosi vi renderete conto..."
Questo blog è a completa disposizione dell'amico carissimo Santo Ursino dove, se vorrà, potrà esprimere ogni suo pensiero. Noi le siamo vicino con grande affetto perché sappiamo quanto ha sofferto in passato e sappiamo quanta amarezza c'è nel suo cuore in questo momento. Siamo assolutamente con lui, senza se e senza ma, perché una persona cosi generosa, se ha preso una decisione cosi sofferta, lo è stata perché spinto da una constatazione della realtà che è diversa dal suo modo genuino e pulito di vedere le cose.
Una "squadra" con tanti volontari della P.C. "Aniello Ursino" di Roccella. Santo Ursino tiene in braccio la piccola "Anellina". |
La tua sensibilità caro Santo è un grande dono, vanne fiero, e tu, che sei cosi credente, devi sapere che "l'amore vince su ogni cosa... e tutti prima o poi dovremmo rendere conto di quello che abbiamo fatto..."
Ti vogliamo tanto bene!!!