Prima di pubblicare la carissima lettera del mio amico Nicola Iervasi, solo due parole di premessa per far capire ai lettori di cosa parliamo.
Qualche settimana prima del voto, Nicola Iervasi, il coreografo roccellese ormai trapiantatosi a New York da diversi anni, nonostante non si sia mai staccato completamente dalle sue orgogliose origini roccellesi, mi ha trasmesso un messaggio di augurio sulla mia pagina pubblica fb per la mia nuova esperienza in seno elettorale. Indubbiamente mi ha fatto un enorme piacere e sono stato più volte tentato di pubblicare quel messaggio; ma poi, addirittura, non risposi a quel messaggio da una parte dimostrandomi un amico ingrato, dall'altra sapendo che una mia pubblicazione era un sottolineare una manifestazione d'affetto che "a qualcuno" poteva dare fastidio (considerato che Domenico Iervasi - il fratello di Nicola - lavora in un progetto con il Comune di Roccella e fa parte dell'organizzazione del festival jazz), ma dare fastidio non ai familiari di Nicola con cui ci stimiamo reciprocamente, quanto "alle voci di piazza" cosi come li chiama il mio omonimo.
Le stesse voci che, all'indomani dell'esito elettorale, mi indicano ammalato e rinchiuso in casa a causa della delusione subìta. Non posso che ridere di fronte a tanta imbecillità!
Ma ecco la cara lettera inviatami qualche giorno fa da Nicola Iervasi:
Carissimo omonimo,
Mi hai fatto emozionare. Avevo intuito e rispettato il motivo della tua "non risposta" al mio commento, dal momento in cui tu sei sempre educato a risponderete.
Onestamente non mi aspettavo questa menzione e la cosa mi lusinga. Come scherzosamente scrivevo nel mio messaggio di auguri, non escludevo il fatto che qualcuno - scambiandoci, come accade spesso - pensasse che fossi tornato a Roccella e dedicato alla politica, ma essere criticato con la mia famiglia per aver "osato" esprimerti il mio augurio non mi va giù.
Vorrei precisare che nessuno mi ha "ammonito" questo e' il punto, conosci la mia famiglia e sai che non avrebbero osato (incluso mio fratello) a rimproverarmi per questo. Loro sono più intelligenti di queste bassezze. A quanto pare stiamo parlando di voci di piazza, gente confusa che nella chiusura mentale ha voluto leggere nella mia nota un messaggio politico ritenendo opportuno schernire mio fratello per il mio operato. Ho appreso la notizia durante una regolare telefonata a casa come una "curiosità" un aneddoto, un fatto anomalo di questa campagna elettorale che la mia famiglia ha voluto condividere con me come fanno sempre quando "a genti s'ammogghjia u pani".
Mi auguro che passata la tempesta sia tu che mio fratello possiate tornare ad impegnarvi come avete sempre fatto per quello in cui credete, senza strumentalizzazioni politiche, accuse, paragoni e battute dettate da quella che sembra sia stata una campagna elettorale all'insegna di colpi bassi, ingiurie e male parole da entrambe gli schieramenti politici.
Le esagerazioni, gli accanimenti e le "varianti" dei fatti non hanno un colore politico e tantomeno giovano al paese o alle persone che lo amano.
Nell'augurio che a Roccella si possa instaurare di nuovo un clima sereno e di confronto civile, ti saluto affettuosamente, augurandoti di poter continuare a condividere le notizie, i festeggiamenti e gli auguri attraverso questo blog che egregiamente arricchisce il nostro paese.
A presto,
il tuo omonimo da New York
Nicola Iervasi.
Ringrazio di vero cuore Nicola per aver voluto chiarire egregiamente il caso, se caso si puo' chiamare. Ti auguro caro amico mio tutto il successo e il bene che meriti considerato che, mai nessuno quanto te si è conquistato con il proprio sudore e il proprio talento tutto ciò che ti ritrovi, e se la gente che ha avuto l'enorme piacere di conoscerti in ogni parte del mondo sei andato ti ha sempre voluto bene, è la prova che sei tu una persona capace di arricchire l'animo di chi ha la fortuna di starti intorno. Un abbraccio forte e che il Signore stia sempre vicino a te e alla tua famiglia!