Ci sono le società di calcio che cambiano allenatore nel corso del campionato, e ci sono anche associazioni che cambiano direttore artistico dopo che questo gli ha stilato il programma. E' il caso dell'Associazione Culturale Jonica che in quattro e quattr'otto ha liquidato, dopo 30 anni da direttore artistico del Festival Jazz "Rumori Mediterranei", il M° Paolo Damiani.
La notizia era girata qualche mese fa ma solo nel vociare cittadino, nessuna fonte ufficiale; oggi la diamo noi non perchè ci sia stato un comunicato da qualcuno ma perchè lo abbiamo visto dal frontespizio del sito internet dove la direzione artistica viene attribuita a Paola Pinchera e Vincenzo Staiano.
Bocche cucite (chissà perchè?!?)! Nessun articolo è stato consumato, nessun sito internet dedicato al jazz roccellese ha dato mai la notizia ufficiale con le motivazioni di questo "cambio di panchina" in corso d'opera. E già! In corso d'opera proprio perchè a fine febbraio quando si è visto circolare il primo sommario programma della 33° edizione del "Rumori mediterranei", richiesto dalla Regione Calabria per poterlo proporre alla BIT di Milano in virtù del lancio dei progetti "Calabria Terra di festival" (bando che ha fruttato all'associazione culturale jonica la bellezza di un milione di euro per il triennio 2012/14), questo era "firmato" dal M° Paolo Damiani.
Probabilmente in primavera è scattata qualche molla, qualche incomprensione, qualche, si pensa, incongruenza economica, che ha portato al divorzio dopo 30 anni di collaborazione.
Non sappiamo neanche s'è stato a causa di questa separazione fra l'associazione presieduta dal senatore Zito e il M° Damiani, ch'è sempre stato il fulcro e il punto di riferimento di tutti gli artisti presenti a Roccella, ch'è iniziata a correre voce negli ambienti jazzistici di boicottare Roccella perchè gli organizzatori del festival non pagano!
Non pagano gli artisti, non pagano gli alberghi, non pagano le persone che ci lavorano, si appropriano delle strutture dal 10 agosto in poi senza pagarle. Ma allora tutti questi fiumi di denaro pubblico dove vanno a finire???
Comunque siamo proprio curiosi di sentire, fra qualche giorno, quando verrà presentato alla stampa il programma della 33° edizione del Roccella Jazz Festival, se verranno riferite le motivazioni di questo improvviso divorzio.
Nulla da dire sulle persone che vengono riferiti come nuovi direttori artistici: i loro nomi ci fanno capire quanto l'associazione e il festival jazz siano un prodotto privatistico e casareccio che ha lo scopo soltanto di fare incetta di soldi pubblici (basta guardare il programma di quest'anno per capire che il festival di qualità che voleva Paolo Damiani gli è stato negato con lo scopo di poter risparmiare! Chissà come mai proprio quest'anno che i soldi sono sicuri!!!) e dove girano sempre le stesse persone... con la bocche cucite, che quando parlano lo fanno solo o per piagnistei o per inneggiare alla "grande" cultura che promuove questo festival.