Non c'è miglior modo di presentare un esclusivo blog, nato da qualche mese dalla creatività di pensiero dell'amico Pino Curtale, con un articolo di grande attualità su un argomento molto delicato qual é i diritti (spesso violati) dei bambini.
Il blog ha un titolo davvero emblematico per quello che è il suo inedito stile d'espressione: "Scattocontinuo, fotogrammi e pensieri su ciò che mi circonda", cosi si presenta agli internauti il nostro caro concittadino che, nei ritagli che gli concede la sua attività commerciale, ha voglia di raccontare e raccontarsi, attraverso degli scatti fotografici, sensazioni, stati d'animo, percezioni sul mondo che ci circonda.
Il suo raffinato ed elegante modo di porsi ed esprimersi attraverso il binomio immagine/pensiero non può che diventare uno stile tutto nuovo per catturare emozioni e trasmetterle da un cuore all'altro...
Ed eccovi l'esempio attraverso l'ultimo suo argomento esposto sul sito.
IL DIRITTO DI ESSERE BAMBINO
Questa foto prelevata da un contest del web, mi ha fatto ricordare che tra qualche giorno si celebrerà la giornata internazionale dell’infanzia.
Tutti dovremmo aver bene impresso in mente che i bambini hanno dei diritti come gli adulti, in qualunque parte del mondo si trovino a qualunque ceto sociale appartengano, e di qualunque colore sia la loro pelle. Ma purtroppo non è così, in molti casi non hanno il diritto a nutrirsi, non hanno il diritto a studiare, non hanno il diritto a giocare e divertirsi e non hanno diritto ad una vita serena.
Ogni giorno ricadono sotto i miei occhi immagini che io reputo non degne di un popolo civilizzato, quale dovrebbe essere il nostro. Non per ultimo il video del bambino trascinato a forza da scuola per via di una “guerra” in tatto tra i genitori, e le proprie famiglie.
Quei fotogrammi fanno male, sono un pugno allo stomaco ma forse servono a far capire a tanti cosa accade ogni santo giorno in qualche lembo di questo paese o di altre nazioni. Bambini contesi come se fossero oggetti di proprietà, o mandati per strada a mendicare ed essere derubati poi di quei pochi spiccioli ma soprattutto della loro dignità di esseri umani, o chiamati dai trafficanti di morte e signori delle guerre ad imbracciare un fucile a soli 11-12 anni, un elenco che non vedrebbe la parola fine.
Io personalmente non so se cambierà la coscienza dell’uomo ma penso che voltarsi dalla parte opposta di certo non aiuta, come non aiuta il parlare sempre delle lotte politiche tra partiti, o solo di calcio, o soprattuto di gossip e di reality. Non si dedica mai troppo tempo ai nostri bambini, perché presi dai tanti problemi quotidiani che ci portano ad essere come delle belve che lottano per la propria sopravvivenza. Ma loro, che colpa hanno?
Questa società l'abbiamo formata noi, e dovremmo consegnarla a loro un domani. "Cercate di lasciare questo mondo
Allora facciamo subito risalire alla nostra corta memoria l’attimo di gioia che abbiamo provato nel vederlo nascere e riceverlo in braccio nei suoi primi istanti di vita. In quel momento gli abbiamo promesso tutto, e le promesse vanno mantenute... prima che sia troppo tardi.