Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it



domenica 15 gennaio 2012

OGGI LA FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE

Oggi 15 Gennaio è in programma a Roccella Jonica, in via Orlando, la Festa di Sant’Antonio Abate.

Annunciata, come al solito, con dei manifesti artistici, il Comitato ha voluto dedicare la festa alla persona più cara che ognuno di noi ha, ossia la mamma. Nella nuovissima chiesa inaugurata l’8 dicembre scorso, dopo un anno di restauri effettuati tutti attraverso il lavoro di volontari e il contributo libero dei roccellesi, è possibile ritirare la pergamena con una bellissima poesia dedicata alla mamma che risalterebbe la parete della nostra casa.


In mattinata (tempo permettendo) come rituale, in prossimità della chiesa, saranno distribuiti i tradizionali cavallucci (piccole provolette di a forma di animaletti). La festa al pomeriggio continuerà con la Santa Messa, la processione e, al rientro, lo scoppiettante Ballo del Ciuccio.

Un invito a tutta la cittadinanza roccellese di partecipare e con l’occasione visitare il gingillo costituito dalla brillante chiesetta, la più antica di Roccella (XV secolo), restaurata a tempo di record, ripetiamo, grazie al sacrificio dei componenti del Comitato Festa presieduto da Pasquale Scali e alla contribuzione di aziende e liberi cittadini.

Interno della nuova Chiesa di Sant'Antonio
restaurata grazie all'interessamento del
parroco Don giuseppe Raco e del Comitato
Festa e inaugurata con una Santa Messa
il giorno dell'Immacolata.


sabato 14 gennaio 2012

PROVACI ANCORA STEFY!

da http://www.ansa.it/

Miss Italia esclusa, 'Fa parte del gioco'
Patrizia Mirigliani: 'Emozione l'ha tradita, organizzazione seria'
 
ROMA - "Non sono affatto delusa perché fa parte del gioco": Miss Italia Stefania Bivone, la reginetta di bellezza che sogna di fare la cantante, commenta così la mancata ammissione nella rosa dei Giovani finalisti del Festival di Sanremo e all'ANSA racconta: "E' stata comunque una bella esperienza, anche se l'emozione è stata tanta". Le fa eco Patrizia Mirigliani: "Sanremo è una cosa seria e Stefania non è ancora pronta per un palco così. Non è una professionista del canto, ha solo 18 anni e l'emozione a quell'età può tradire".

Stefania ha incassato la spiacevole notizia e non si arrende: "Sono sempre più determinata - spiega - a realizzare la mia aspirazione di fare la cantante. Anzi, questa prova mi dà più coraggio. Questa tappa fa parte del mio progetto: mi farà capire dove ho sbagliato e dove devo migliorare. C'é, del resto, una sola cosa da fare, studiare, ma non mi manca la volontà".
Patrizia Mirigliani fa i complimenti all'organizzazione del Festival: "Ho apprezzato la trasparenza delle selezioni e i provini sul web, che vorrei adottare anche a Miss Italia. L'audizione davanti alla giuria e a Gianni Morandi è stata certamente un momento molto importante per la ragazza, un'altra sfida dopo Miss Italia. La canzone era carina e il pubblico ha sostenuto Stefania ma lei non era pronta. Le tremavano le gambe, tanto che non ha avuto neanche il coraggio di dire che non sentiva bene la base mentre cantava all'audizione".

LA NOTIZIA CHE TUTTI ASPETTAVAMO...

"Il mio fratellone è tornato a casa...."

Raffaella Russo

venerdì 13 gennaio 2012

L'ESPERIENZA SCIOCCANTE DI DOMENICO SCALI NEL LAGER DEGLI ORRORI DI AUSCHWITZ

Un viaggio in Polonia, chissà da quanto tempo programmato, là dove si è consumata la più vergognosa follia e barbaria umana, ha segnato profondamente il nostro concittadino Domenico Scali, tornato a Roccella con l’incredulità di chi ha sempre studiato e immaginato la follia nazista ma viverla di presenza ha tutto un altro effetto.


In attesa di andare a visitare la sua mostra fotografica dal 27 al 30 Gennaio p.v. al Convento dei Minimi, Domenico ha diffuso sul web le sue impressioni, nonostante la difficoltà di esprimersi davanti a quella assurda fabbrica dello sterminio…


Auschwitz non si può raccontare.
Auschwitz si può testimoniare solo con le sensazioni che ti lascia . 70 anni di storia non sono riusciti a cancellare l’odore pungente dei forni, le migliaia di foto di persone che ti guardano e che ti chiedono di non dimenticare, cataste di scarpe, occhiali, valigie…
Tutto ciò è la testimonianza che li in quella fredda città si è consumata una delle più grandi tragedie dell’umanità: l’assassinio sistematico e scientificamente programmato e realizzato di milioni di esseri umani inermi, colpevoli solo di essere nati.
La violenza ha strappato non solo la vita, ma la dignità, il pudore, il nome, l’identità stessa della persona. Si è fatta sistema che confonde vittime e carnefici facendo, in modo diverso, ma per qualche aspetto anche simile, scomparire la bellezza dell’uomo e affiorare l’artiglio della bestia.
Ad Auschwitz muore l’arte, muore l’amore, muore la fantasia, vittime della routine diabolica dell’orrore, inconcepibile per una mente umana, ma ugualmente realizzato con una lucidità agghiacciante.
I viali ordinati, con gli edifici squadrati e perfettamente allineati, portano le orme indelebili degli zoccoli di uomini non più uomini, schiacciati e violentati da altri uomini non più uomini.
L’Uomo ad Auschwitz è morto.
Ecco perché Auschwitz non può essere un racconto, ma solo una testimonianza.
Il silenzio ti accompagna per tutto il viaggio, e in quello stesso sembra di udire le voci di chi qui ha perso la libertà, la dignità e la vita…..
“Perché?” questo sembravano domandarmi le migliaia di foto di deportati all’interno del blocco 6….
Domanda a cui non si riesce a dare risposta.
Quel perché mi ha accompagnato per tutto il periodo che sono stato li….

Tante volte avevo visto in foto, documentari, libri, il famoso cancello con la scritta “ARBEIT MACHT FREI “ ma trovarmelo davanti mi ha fatto un effetto terribile, ti toglie ogni parola…

Auschwitz...ti cambia la vita, lo ha fatto per quasi due milioni di persone...vittime e carnefici….e lo fa anche per chi dopo tanti anni ripercorre quel luogo.
Mai dimenticherò quel giorno … Mai dimenticherò quei visi fotografati … Mai dimenticherò quel silenzio … Mai dimenticherò ….


Alcuni scatti della Mostra di Domenico Scali dal prossimo 27 gennaio al Convento dei Minimi in occasione della "Giornata della Memoria" 





giovedì 12 gennaio 2012

DOMANDA SECCA ALL'ING. GATTUSO PROMOTORE DELLA VERTENZA FERROVIA IN CALABRIA.

Ho partecipato ai primi di Novembre all’incontro al Dopolavoro Ferroviario di Roccella con l’Ing. Domenico Gattuso, ho letto con attenzione la sua elaborata vertenza Ferrovie come anche la dettagliata intervista sul giornale ‘a Città, ho sostenuto (anche se non sono potuto partecipare) la manifestazione di protesta e di proposta tenutasi a Catanzaro lo scorso 26 Novembre (alla vigilia delle cancellazioni dei treni della jonica e di tutti i treni notte del Sud), ho partecipato alla raccolta firme pro vertenza nel mio paese.
Il tutto perché finalmente intravedevo, davanti ad uno dei più gravi problemi del nostro territorio che ci ha portato all’isolamento nei trasporti, una persona che non si limitava a protestare ma aveva in mano un documento progettuale ben fatto per la soluzione del “dramma”.

Ho pensato: “finalmente una protesta finalizzata non solo contro qualcosa ma anche per qualcosa”.

Oggi, nel gruppo Facebook leggo dei commenti dell’Ing. Gattuso sulle dichiarazioni del consigliere regionale Fausto Orsomarso, incaricato a seguire il settore dei trasporti, che in un certo senso da segnali di speranza dopo un incontro a Roma con il Governo, ed anche commenti sulla protesta di Franco Corbelli del Movimento Diritti civili che intende denunciare l’A.D. di Trenitalia per interruzione di pubblico servizio.

Su Orsomarso il commento dell’Ing. Gattuso è: “Roba da matti….quasi quasi la Vertenza Ferrovie in Calabria la fanno loro…”; su Franco Corbelli invece dichiara: “Un’altra posizione egocentrica e discutibile…”

Sarà il fatto che, personalmente, da semplice cittadino, amante della mia terra, ho il solo desiderio di vedere risolto questo drammatico isolamento che ci hanno propinato dall’alto, qualsiasi sia il “pulpito” da che provengono le iniziative, per questo confesso che se fin’oggi mi sono fatto l’idea dell’Ing. Gattuso come un intellettuale con la volontà di mettere a disposizione l’elaborazione del suo ambizioso progetto a favore della nostra terra, oggi, a seguito di queste dichiarazioni, che dimostrano che nel sostenere la sua vertenza esclude qualsiasi altra iniziativa nonostante le altre non precludano la sua, mi viene il sospetto che il suo progetto non sia finalizzato ad una sua scesa in politica (se non l’ha già fatto…)

Considerato che, purtroppo, per motivi di lavoro, non potrò essere presente al Convegno del 16 Gennaio p.v. al Convento dei Minimi nel quale ci sarà pure la presenza dell’ing. Gattuso, mi permetto di porre una semplice domanda con la speranza mi possa onorare di una risposta che possa farmi ricredere dal sospetto e continuare a sostenere l’“appassionato ed ambizioso” progetto:

“ Se il promotore non vuole che nessuno “tocchi” il suo progetto, contro chi è indirizzata la sua/nostra/vostra protesta? In altre parole, affinché la Vertenza Ferrovie possa avere successo e raggiungere gli obiettivi, da chi deve essere valutata e approvata? Qual è l’iter burocratico che dovrebbe seguire per vedere la sua realizzazione?

Spero possa essere scusato della schiettezza e di essere onorato di una risposta.

LA RISPOSTA DELL'ING. DOMENICO GATTUSO:
Grazie per la schiettezza, proverò ad essere altrettanto franco. Non si tratta di una domanda, ma di una serie; proverò a dire quello che penso, non ho timori e sono pronto a qualunque dialettica. Credo di poter parlare ad alta voce perchè non sono schiavo di un partito, non ho poltrone da difendere, ed ho un pò di esperienza che mi sono guadagnato sul campo con studio e sacrifici.

mercoledì 11 gennaio 2012

GIUSEPPE, SIAMO IN ATTESA DI UN TUO MESSAGGIO...

L’ha percepita l’ing. Roberto Furfaro dal Tucson ma io e tutta una comunità la stiamo vivendo sulla nostra pelle questa “Onda roccellese” fatta di unione, calore, affetto, di una condivisa volontà di dare la nostra forza, in ogni direzione, umana e spirituale, affinché un grande nemico venga battuto.

Gli articoli pubblicati su questo blog dedicati a Giuseppe sono stati letti in ogni parte del mondo.
L’appello va a chi potrebbe dare un supporto professionale e medico alla famiglia, un consiglio e delle informazioni specifiche che possano indirizzare verso la migliore strada possibile per la completa guarigione di Giuseppe.

Non c’è “bacheca” di tutti gli amici registrati su face book che non contiene la foto di Giuseppe, e tutti, anche questo blog, siamo in grande attesa di ricevere un suo messaggio. Sappiamo che appena lo potrà fare ci contatterà per regalarci anche una breve frase e farci vivere la prima grande gioia palpitante di questo 2012.

Un affetto e una forza che, sicuramente, è trasmessa anche dal suo caro amico Jo’ di Tonno che, a Catanzaro, a pochi passi da Giuseppe, sta riscuotendo un enorme successo con il musical “I promessi Sposi” di Michele Guardì.

E poi voglio informare Giuseppe che è notizia di oggi (sulla Gazzetta del Sud c’è un articolo a lei dedicato) che AngelaMaria, la cantante di Melicucco, da lui scoperta, è appena rientrata da Torino dopo aver inciso il suo secondo singolo e realizzato un video, nel mentre si prepara a esordire con un suo primo lp.

Una notizia questa che farà sicuramente piacere a Giuseppe che sta preparando la sua quarta edizione de“IO CANTO IN TOUR”, concorso che, peraltro, come sappiamo tutti, ha visto vincere, nella sua prima edizione, Stefania Bivone, miss Italia 2011, che quest’anno è una delle concorrenti di Sanremo Social con una bellissima canzone che ha ottime credenziali per superare il turno ed arrivare al palcoscenico più importante d’Italia (lo sapremo il 14 gennaio).

Perché quello di scoprire e portare fortuna a tanti giovani talenti è una grossa qualità che Giuseppe ha ereditato da papà Antonio che per più di trent’anni ha lanciato nella moda italiana decine e decine di giovani stilisti, sfidando tutte le controversie della nostra Calabria.

In attesa che Giuseppe ci scriva, voglio far giungere il messaggio che mi ha scritto in privato Francesco Calcopietro, papà di AngelaMaria, dopo aver letto gli articoli di questo blog:

Caro Sig. Nicola, sono Francesco il papà di AngelaMaria Calcopietro di Melicucco. Stavo leggendo poco fa alcuni articoli su mia figlia su internet e ho aperto “Roccella siamo (anche) noi”, ed ho capito che al caro e stimato GIUSEPPE RUSSO è successo qualcosa… Può darmi qualche notizia in più? Si può parlare con lui o inviare qualche messaggio? Perchè io per Natale ho mandato un sms di auguri e lui mi ha risposto… Per me è come un fulmine al ciel sereno, non riesco a capacitarmi…Ci siamo visti a Settembre a Melicucco per la festa della sua pupilla AngelaMaria ed era un ragazzo pieno di salute, solare...
Spero tanto che Giuseppe possa vincere questa battaglia, lo vogliamo vedere ancora sorridere, con tutta la sua semplicità e timidezza che l'hanno sempre contraddistinto, sui palchi insieme ai suoi ragazzi. Ci uniamo anche noi alla preghiera sia come famiglia che con i miei fratelli del Cammino Neocatecumenale.

FIGLI E POI GENITORI, NON DIMENTICHIAMOLO

Non un articolo ma un saggio che vuole sfatare quel famoso (e purtroppo veritiero) proverbio che recita : 'na mamma vidi (crisci) deci figghjoli, ma deci figghjoli non sannu u vidunu na mamma. Da leggere e meditare....

di Salvatore Mammì 

Tutti siamo figli e poi, molti, diventiamo anche genitori. La stessa persona vive sulla sua pelle entrambi le situazioni e certamente “fare il papà o la mamma” è più arduo.

A conferma di ciò, si dice, e non per caso, che fare il genitore è il mestiere più difficile al mondo ed io sono d’accordo anzi aggiungo che alla fine, nel confronto ipotetico, vincono la sfida i genitori. Sì, ma è come in quel gioco in cui chi vince perde! I genitori, in effetti, come vincita, quando sono vecchi, si vedono premiare, spesso, ormai, con l’abbandono.

Cerco di spiegarmi meglio: mi riferisco solo a quelli, ahimè, che, con la modernità e tutto quello che ne consegue, oggi collocano i propri genitori, nella migliore delle ipotesi, in strutture per anziani o, peggio, lasciandoli da soli.

Io la penso all’antica e perciò, non per bravura ma solo per educazione, sono orgoglioso di affermare che, io e mio fratello, abbiamo cercato di far fare ai nostri genitori una vecchia da re e regina, con la convinzione che, comunque, mai e poi mai avremmo potuto ricompensarli di quanto hanno fatto loro per noi.

I miei genitori ci hanno espresso, in vita, più volte la soddisfazione per come, grazie a loro, siamo cresciuti e noi, adesso, nelle vesti di padri, cerchiamo di educare i nostri figli con lo stesso amore.

Certo, non è affatto facile e, anzi, si sbaglia facilmente, se pur in buona fede; ci si dedica completamente ai figli; non lo si fa per sentirsi dire grazie e si è, anzi, consapevoli che quello che viene fatto per i figli raramente questi lo fanno per i genitori.

Alzarsi presto per lavorare e fare ugualmente in modo che i figli si sveglino, siano puliti (da neonati) o si lavino, si vestano, gli si prepara la colazione, si controlla lo zaino perchè non dimentichino le cose di scuola e, poi, farsi in due o anche in tre se hanno la febbre non fa battere ciglio ad un genitore. Si fa e basta! A limite, poi, succede che ci si reca a lavoro in ritardo ed ecco i rimproveri del titolare,o si è nervosi e si litiga col partner,o si dimentica di fare colazione prima di uscire, o, dalla fretta, abbiamo messo due calzini di colore diverso, ma tutto ciò viene in secondo piano. L’importante, per un genitore, è rendere la vita del figlio più serena. Uso, spesso, chiamare mio figlio ”il mio comandante” e, in effetti, lo è! Io sono il suo dipendente, il suo cameriere, il suo aiutante, il suo badante, il suo autista, il suo finanziatore, il suo clown, il suo infermiere, il suo insegnate, il suo cuoco, la sua spalla, il suo istruttore e la sua ombra, senza lamentarmi mai, senza alcun compenso e non chiedendo giorni di malattia se ho la febbre alta!

lunedì 9 gennaio 2012

L' ARRIVO DELLA BEFANA, GRANDE FESTA DELLA CONDIVISIONE

Quest’anno l’ UNITALSI, sottosezione di Locri, che per altro festeggia i suoi primi cinquant’anni dalla sua fondazione, ha scelto gli uomini ed i mezzi del Corpo dei Vigili del Fuoco per salutare l’arrivo della Befana, già fissata per giorno 6 gennaio ma per il maltempo è stato posticipato a Domenica 8 gennaio, giorno del Battesimo del Signore.

Per l'occasione il Corpo dei Vigili del Fuoco di Siderno ha collaborato all’organizzazione di una giornata di festa per tutta la cittadinanza con l’ U.N.I.T.A.L.S.I, sottosezione di Locri presieduta da Maurizio Villari.

E’ arrivata prima la befana unitalsiana a bordo del carrello dell'autoscala dei pompieri lanciando caramelle, poi la befana dei vigili, la quale si è calata tra la folla che impaziente l’attendeva. L’Associazione, composta dai tanti volontari unitalsiani, è sempre pronta a svolgere diverse iniziative, all’insegna della condivisione, di amore, di serenità e di speranza, finalizzate ad integrare nella vita quotidiana chi vive in condizioni di disabilità.
Una simpatica iniziativa che ha coinvolto l'intera cittadinanza roccellese, dai più piccoli ai più grandi, allietati dalla presenza di due vecchiette, nell’occasione un pompiere ed una nostra sorella unitalsiana, travestiti, che distribuivano i doni.

I bambini hanno potuto fare anche un giro a bordo del carrello del camion dei pompieri. Nella piazza antistante all’Oratorio c’erano anche i volontari della Protezione civile, i due parroci. padre Francesco Carlino e Don Giuseppe Raco e rappresentanti dell’amministrazione comunale.

La giornata è iniziata con la partecipazione dei disabili alla Santa Messa, celebrata nella Chiesa S. Nicola ex Aleph, accompagnati dai volontari della stessa associazione e dalla Protezione Civile.
Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa, dall’ Amministrazione comunale che ha offerto le caramelle, ai vigili urbani e i commercianti che hanno offerto i doni portati dalla Befana.

A conclusione della manifestazione nella piazzetta Primavera, si è tenuto il pranzo presso l’Oratorio in compagnia dei Vigili del Fuoco di Siderno e della Protezione Civile ai quali l'Unitalsi ha voluto, in segno di ringraziamento, offrire un dono per la collaborazione e la condivisione, per questa indimenticabile giornata.
Grazie a tutti...

Danilo Barba

sabato 7 gennaio 2012

LA RESA NON FA PER NOI!

“Nel tornare a casa non dobbiamo sentirci scoraggiati, né rassegnati, ma dobbiamo continuare a sperare, ad essere ottimisti e pregare per Giuseppe”: cosi, con la voce spezzata – non dico io da quale sentimento – Stefania Parrone, del Gruppo del Rinnovamento dello Spirito Santo, ieri sera ha concluso l’Adorazione Eucaristica dedicata al nostro Giuseppe Russo, davanti ad una chiesa Marina stracolma di fedeli e con una grandissima presenza di giovani, raccolti e uniti in preghiera davanti al Bambin Gesù e l’Ostensorio contenente il Corpo di Cristo Consacrato.

Nella recita del Santo Rosario, attraverso i 5 Misteri, si è percorso il Sacrificio di Gesù sulla Croce, mentre a San Giuseppe e alla Madonna è stato affidata la guarigione di Giuseppe dalle parole del parroco Don Raco, che si è raccolto poi, insieme a tutti i fedeli, in un lungo momento di silenzio, riflessione, meditazione.

Poco prima, nella Chiesa Matrice, il nome di Giuseppe è stato più volte innalzato da padre Francesco Carlino nel corso della Santa Messa dell’Epifania, a Supplica per la sua guarigione, anche attraverso un bellissimo canto dal titolo "l'ala di riserva" scritto da Don Giosy Cento.

Non me la sento di pronunciarmi pubblicamente sulle notizie che fra la gente circolano sulle condizioni di Giuseppe, perché è giusto che siano i familiari a comunicarci i suoi miglioramenti, ma ieri sera si sentivano e circolavano notizie cariche di speranza.

Se questo è il segnale per farci capire che le nostre preghiere non sono vane, allora non ci arrenderemo, anzi continueremo con forza e Fede a Osannare il Signore affinché lo restituisca presto alla famiglia, alla sua futura moglie e ai tantissimi amici che, in questi attimi, gli stanno manifestando tutto il loro affetto da ogni parte del mondo.

venerdì 6 gennaio 2012

UN PREMIO CHE SAREBBE UN ABBRACCIO CHE OGNI ROCCELLESE GLI DAREBBE...


Premio "Il roccellese più popolare" 2009 al papà
M° Antonio Russo
 Conferire il premio “Il roccellese più popolare” a Giuseppe significherebbe dare a questo riconoscimento un valore ancor più profondo, perché fino ad ora è stato consegnato a chi si è distinto di anno in anno nella nostra comunità, ma oggi possiamo renderlo un simbolo di stima e profondo affetto verso chi, nel vivere la sua quotidianità e professionalità dando lustro al nostro paese, deve affrontare una prova che in un attimo azzera le sue certezze: credo che la paura più grande, in questi momenti, sia il sentirsi fragile, il dover affrontare da soli “il nemico peggiore”, come è stato scritto in precedenza. Non è così?

Come dicono Franco e Nicola, tutta Roccella chiede, spera e prega per Giuseppe. Quel premio può significare proprio questo: c’è una forza immane e meravigliosa nel sentire un’intera comunità stringersi attorno a te, e credo che tutti i finalisti, nel loro impegno quotidiano, lo abbiano avvertito: come cadere durante una gara e rialzarsi “imbestialito” mentre i tifosi ti incitano, giusto Franco? Come salire su un palco e sentire il pubblico incitarti a gran voce, Manuela; come affrontare le mille piccole e grandi difficoltà quotidiane di un imprenditore ed andare avanti, e migliorarsi, Giuseppe e Alberto…In fondo, “popolare” non significa “che appartiene a tutti”? E’ proprio questo ciò che sta avvenendo: ciascuno di noi ha fatto sua la grande prova che Giuseppe sta affrontando.

Quel premio non sarebbe una targa, ma un abbraccio, che ogni roccellese gli darebbe, dicendogli di tenere duro, riprendersi, e tornare a fare quanto di meglio ha sempre fatto, perché tutto questo lo rende speciale, proprio come l’immagine che Nicola gli ha dedicato. A Roccella si respira quest’aria, carica di speranza. In questo momento non c’è sentimento più diffuso, più…popolare.

La firma di questo bellissimo messaggio è di “chi sono i roccellesi” ed è condiviso dal promotore del blog e, sicuramente, dai vincitori e dagli oltre 4000 partecipanti al sondaggio…

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri