L’ha percepita l’ing. Roberto Furfaro dal Tucson ma io e tutta una comunità la stiamo vivendo sulla nostra pelle questa “Onda roccellese” fatta di unione, calore, affetto, di una condivisa volontà di dare la nostra forza, in ogni direzione, umana e spirituale, affinché un grande nemico venga battuto.
Gli articoli pubblicati su questo blog dedicati a Giuseppe sono stati letti in ogni parte del mondo.
L’appello va a chi potrebbe dare un supporto professionale e medico alla famiglia, un consiglio e delle informazioni specifiche che possano indirizzare verso la migliore strada possibile per la completa guarigione di Giuseppe.
Non c’è “bacheca” di tutti gli amici registrati su face book che non contiene la foto di Giuseppe, e tutti, anche questo blog, siamo in grande attesa di ricevere un suo messaggio. Sappiamo che appena lo potrà fare ci contatterà per regalarci anche una breve frase e farci vivere la prima grande gioia palpitante di questo 2012.
Un affetto e una forza che, sicuramente, è trasmessa anche dal suo caro amico Jo’ di Tonno che, a Catanzaro, a pochi passi da Giuseppe, sta riscuotendo un enorme successo con il musical “I promessi Sposi” di Michele Guardì.
E poi voglio informare Giuseppe che è notizia di oggi (sulla Gazzetta del Sud c’è un articolo a lei dedicato) che AngelaMaria, la cantante di Melicucco, da lui scoperta, è appena rientrata da Torino dopo aver inciso il suo secondo singolo e realizzato un video, nel mentre si prepara a esordire con un suo primo lp.
Una notizia questa che farà sicuramente piacere a Giuseppe che sta preparando la sua quarta edizione de“IO CANTO IN TOUR”, concorso che, peraltro, come sappiamo tutti, ha visto vincere, nella sua prima edizione, Stefania Bivone, miss Italia 2011, che quest’anno è una delle concorrenti di Sanremo Social con una bellissima canzone che ha ottime credenziali per superare il turno ed arrivare al palcoscenico più importante d’Italia (lo sapremo il 14 gennaio).
Perché quello di scoprire e portare fortuna a tanti giovani talenti è una grossa qualità che Giuseppe ha ereditato da papà Antonio che per più di trent’anni ha lanciato nella moda italiana decine e decine di giovani stilisti, sfidando tutte le controversie della nostra Calabria.
In attesa che Giuseppe ci scriva, voglio far giungere il messaggio che mi ha scritto in privato Francesco Calcopietro, papà di AngelaMaria, dopo aver letto gli articoli di questo blog:
Caro Sig. Nicola, sono Francesco il papà di AngelaMaria Calcopietro di Melicucco. Stavo leggendo poco fa alcuni articoli su mia figlia su internet e ho aperto “Roccella siamo (anche) noi”, ed ho capito che al caro e stimato GIUSEPPE RUSSO è successo qualcosa… Può darmi qualche notizia in più? Si può parlare con lui o inviare qualche messaggio? Perchè io per Natale ho mandato un sms di auguri e lui mi ha risposto… Per me è come un fulmine al ciel sereno, non riesco a capacitarmi…Ci siamo visti a Settembre a Melicucco per la festa della sua pupilla AngelaMaria ed era un ragazzo pieno di salute, solare...
Spero tanto che Giuseppe possa vincere questa battaglia, lo vogliamo vedere ancora sorridere, con tutta la sua semplicità e timidezza che l'hanno sempre contraddistinto, sui palchi insieme ai suoi ragazzi. Ci uniamo anche noi alla preghiera sia come famiglia che con i miei fratelli del Cammino Neocatecumenale.
Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it
mercoledì 11 gennaio 2012
FIGLI E POI GENITORI, NON DIMENTICHIAMOLO
Non un articolo ma un saggio che vuole sfatare quel famoso (e purtroppo veritiero) proverbio che recita : 'na mamma vidi (crisci) deci figghjoli, ma deci figghjoli non sannu u vidunu na mamma. Da leggere e meditare....
di Salvatore Mammì
Tutti siamo figli e poi, molti, diventiamo anche genitori. La stessa persona vive sulla sua pelle entrambi le situazioni e certamente “fare il papà o la mamma” è più arduo.
Cerco di spiegarmi meglio: mi riferisco solo a quelli, ahimè, che, con la modernità e tutto quello che ne consegue, oggi collocano i propri genitori, nella migliore delle ipotesi, in strutture per anziani o, peggio, lasciandoli da soli.
Io la penso all’antica e perciò, non per bravura ma solo per educazione, sono orgoglioso di affermare che, io e mio fratello, abbiamo cercato di far fare ai nostri genitori una vecchia da re e regina, con la convinzione che, comunque, mai e poi mai avremmo potuto ricompensarli di quanto hanno fatto loro per noi.
I miei genitori ci hanno espresso, in vita, più volte la soddisfazione per come, grazie a loro, siamo cresciuti e noi, adesso, nelle vesti di padri, cerchiamo di educare i nostri figli con lo stesso amore.
Certo, non è affatto facile e, anzi, si sbaglia facilmente, se pur in buona fede; ci si dedica completamente ai figli; non lo si fa per sentirsi dire grazie e si è, anzi, consapevoli che quello che viene fatto per i figli raramente questi lo fanno per i genitori.
Alzarsi presto per lavorare e fare ugualmente in modo che i figli si sveglino, siano puliti (da neonati) o si lavino, si vestano, gli si prepara la colazione, si controlla lo zaino perchè non dimentichino le cose di scuola e, poi, farsi in due o anche in tre se hanno la febbre non fa battere ciglio ad un genitore. Si fa e basta! A limite, poi, succede che ci si reca a lavoro in ritardo ed ecco i rimproveri del titolare,o si è nervosi e si litiga col partner,o si dimentica di fare colazione prima di uscire, o, dalla fretta, abbiamo messo due calzini di colore diverso, ma tutto ciò viene in secondo piano. L’importante, per un genitore, è rendere la vita del figlio più serena. Uso, spesso, chiamare mio figlio ”il mio comandante” e, in effetti, lo è! Io sono il suo dipendente, il suo cameriere, il suo aiutante, il suo badante, il suo autista, il suo finanziatore, il suo clown, il suo infermiere, il suo insegnate, il suo cuoco, la sua spalla, il suo istruttore e la sua ombra, senza lamentarmi mai, senza alcun compenso e non chiedendo giorni di malattia se ho la febbre alta!
lunedì 9 gennaio 2012
L' ARRIVO DELLA BEFANA, GRANDE FESTA DELLA CONDIVISIONE
Quest’anno l’ UNITALSI, sottosezione di Locri, che per altro festeggia i suoi primi cinquant’anni dalla sua fondazione, ha scelto gli uomini ed i mezzi del Corpo dei Vigili del Fuoco per salutare l’arrivo della Befana, già fissata per giorno 6 gennaio ma per il maltempo è stato posticipato a Domenica 8 gennaio, giorno del Battesimo del Signore.
Per l'occasione il Corpo dei Vigili del Fuoco di Siderno ha collaborato all’organizzazione di una giornata di festa per tutta la cittadinanza con l’ U.N.I.T.A.L.S.I, sottosezione di Locri presieduta da Maurizio Villari.
E’ arrivata prima la befana unitalsiana a bordo del carrello dell'autoscala dei pompieri lanciando caramelle, poi la befana dei vigili, la quale si è calata tra la folla che impaziente l’attendeva. L’Associazione, composta dai tanti volontari unitalsiani, è sempre pronta a svolgere diverse iniziative, all’insegna della condivisione, di amore, di serenità e di speranza, finalizzate ad integrare nella vita quotidiana chi vive in condizioni di disabilità.
Una simpatica iniziativa che ha coinvolto l'intera cittadinanza roccellese, dai più piccoli ai più grandi, allietati dalla presenza di due vecchiette, nell’occasione un pompiere ed una nostra sorella unitalsiana, travestiti, che distribuivano i doni.
I bambini hanno potuto fare anche un giro a bordo del carrello del camion dei pompieri. Nella piazza antistante all’Oratorio c’erano anche i volontari della Protezione civile, i due parroci. padre Francesco Carlino e Don Giuseppe Raco e rappresentanti dell’amministrazione comunale.
La giornata è iniziata con la partecipazione dei disabili alla Santa Messa, celebrata nella Chiesa S. Nicola ex Aleph, accompagnati dai volontari della stessa associazione e dalla Protezione Civile.
Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa, dall’ Amministrazione comunale che ha offerto le caramelle, ai vigili urbani e i commercianti che hanno offerto i doni portati dalla Befana.
A conclusione della manifestazione nella piazzetta Primavera, si è tenuto il pranzo presso l’Oratorio in compagnia dei Vigili del Fuoco di Siderno e della Protezione Civile ai quali l'Unitalsi ha voluto, in segno di ringraziamento, offrire un dono per la collaborazione e la condivisione, per questa indimenticabile giornata.
Grazie a tutti...
Danilo Barba
Per l'occasione il Corpo dei Vigili del Fuoco di Siderno ha collaborato all’organizzazione di una giornata di festa per tutta la cittadinanza con l’ U.N.I.T.A.L.S.I, sottosezione di Locri presieduta da Maurizio Villari.
E’ arrivata prima la befana unitalsiana a bordo del carrello dell'autoscala dei pompieri lanciando caramelle, poi la befana dei vigili, la quale si è calata tra la folla che impaziente l’attendeva. L’Associazione, composta dai tanti volontari unitalsiani, è sempre pronta a svolgere diverse iniziative, all’insegna della condivisione, di amore, di serenità e di speranza, finalizzate ad integrare nella vita quotidiana chi vive in condizioni di disabilità.
Una simpatica iniziativa che ha coinvolto l'intera cittadinanza roccellese, dai più piccoli ai più grandi, allietati dalla presenza di due vecchiette, nell’occasione un pompiere ed una nostra sorella unitalsiana, travestiti, che distribuivano i doni.
I bambini hanno potuto fare anche un giro a bordo del carrello del camion dei pompieri. Nella piazza antistante all’Oratorio c’erano anche i volontari della Protezione civile, i due parroci. padre Francesco Carlino e Don Giuseppe Raco e rappresentanti dell’amministrazione comunale.
La giornata è iniziata con la partecipazione dei disabili alla Santa Messa, celebrata nella Chiesa S. Nicola ex Aleph, accompagnati dai volontari della stessa associazione e dalla Protezione Civile.
Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa, dall’ Amministrazione comunale che ha offerto le caramelle, ai vigili urbani e i commercianti che hanno offerto i doni portati dalla Befana.
A conclusione della manifestazione nella piazzetta Primavera, si è tenuto il pranzo presso l’Oratorio in compagnia dei Vigili del Fuoco di Siderno e della Protezione Civile ai quali l'Unitalsi ha voluto, in segno di ringraziamento, offrire un dono per la collaborazione e la condivisione, per questa indimenticabile giornata.
Grazie a tutti...
Danilo Barba
sabato 7 gennaio 2012
LA RESA NON FA PER NOI!
“Nel tornare a casa non dobbiamo sentirci scoraggiati, né rassegnati, ma dobbiamo continuare a sperare, ad essere ottimisti e pregare per Giuseppe”: cosi, con la voce spezzata – non dico io da quale sentimento – Stefania Parrone, del Gruppo del Rinnovamento dello Spirito Santo, ieri sera ha concluso l’Adorazione Eucaristica dedicata al nostro Giuseppe Russo, davanti ad una chiesa Marina stracolma di fedeli e con una grandissima presenza di giovani, raccolti e uniti in preghiera davanti al Bambin Gesù e l’Ostensorio contenente il Corpo di Cristo Consacrato.
Nella recita del Santo Rosario, attraverso i 5 Misteri, si è percorso il Sacrificio di Gesù sulla Croce, mentre a San Giuseppe e alla Madonna è stato affidata la guarigione di Giuseppe dalle parole del parroco Don Raco, che si è raccolto poi, insieme a tutti i fedeli, in un lungo momento di silenzio, riflessione, meditazione.
Poco prima, nella Chiesa Matrice, il nome di Giuseppe è stato più volte innalzato da padre Francesco Carlino nel corso della Santa Messa dell’Epifania, a Supplica per la sua guarigione, anche attraverso un bellissimo canto dal titolo "l'ala di riserva" scritto da Don Giosy Cento.
Non me la sento di pronunciarmi pubblicamente sulle notizie che fra la gente circolano sulle condizioni di Giuseppe, perché è giusto che siano i familiari a comunicarci i suoi miglioramenti, ma ieri sera si sentivano e circolavano notizie cariche di speranza.
Se questo è il segnale per farci capire che le nostre preghiere non sono vane, allora non ci arrenderemo, anzi continueremo con forza e Fede a Osannare il Signore affinché lo restituisca presto alla famiglia, alla sua futura moglie e ai tantissimi amici che, in questi attimi, gli stanno manifestando tutto il loro affetto da ogni parte del mondo.
Nella recita del Santo Rosario, attraverso i 5 Misteri, si è percorso il Sacrificio di Gesù sulla Croce, mentre a San Giuseppe e alla Madonna è stato affidata la guarigione di Giuseppe dalle parole del parroco Don Raco, che si è raccolto poi, insieme a tutti i fedeli, in un lungo momento di silenzio, riflessione, meditazione.
Poco prima, nella Chiesa Matrice, il nome di Giuseppe è stato più volte innalzato da padre Francesco Carlino nel corso della Santa Messa dell’Epifania, a Supplica per la sua guarigione, anche attraverso un bellissimo canto dal titolo "l'ala di riserva" scritto da Don Giosy Cento.
Non me la sento di pronunciarmi pubblicamente sulle notizie che fra la gente circolano sulle condizioni di Giuseppe, perché è giusto che siano i familiari a comunicarci i suoi miglioramenti, ma ieri sera si sentivano e circolavano notizie cariche di speranza.
Se questo è il segnale per farci capire che le nostre preghiere non sono vane, allora non ci arrenderemo, anzi continueremo con forza e Fede a Osannare il Signore affinché lo restituisca presto alla famiglia, alla sua futura moglie e ai tantissimi amici che, in questi attimi, gli stanno manifestando tutto il loro affetto da ogni parte del mondo.
venerdì 6 gennaio 2012
UN PREMIO CHE SAREBBE UN ABBRACCIO CHE OGNI ROCCELLESE GLI DAREBBE...
Conferire il premio “Il roccellese più popolare” a Giuseppe significherebbe dare a questo riconoscimento un valore ancor più profondo, perché fino ad ora è stato consegnato a chi si è distinto di anno in anno nella nostra comunità, ma oggi possiamo renderlo un simbolo di stima e profondo affetto verso chi, nel vivere la sua quotidianità e professionalità dando lustro al nostro paese, deve affrontare una prova che in un attimo azzera le sue certezze: credo che la paura più grande, in questi momenti, sia il sentirsi fragile, il dover affrontare da soli “il nemico peggiore”, come è stato scritto in precedenza. Non è così?
Come dicono Franco e Nicola, tutta Roccella chiede, spera e prega per Giuseppe. Quel premio può significare proprio questo: c’è una forza immane e meravigliosa nel sentire un’intera comunità stringersi attorno a te, e credo che tutti i finalisti, nel loro impegno quotidiano, lo abbiano avvertito: come cadere durante una gara e rialzarsi “imbestialito” mentre i tifosi ti incitano, giusto Franco? Come salire su un palco e sentire il pubblico incitarti a gran voce, Manuela; come affrontare le mille piccole e grandi difficoltà quotidiane di un imprenditore ed andare avanti, e migliorarsi, Giuseppe e Alberto…In fondo, “popolare” non significa “che appartiene a tutti”? E’ proprio questo ciò che sta avvenendo: ciascuno di noi ha fatto sua la grande prova che Giuseppe sta affrontando.
Quel premio non sarebbe una targa, ma un abbraccio, che ogni roccellese gli darebbe, dicendogli di tenere duro, riprendersi, e tornare a fare quanto di meglio ha sempre fatto, perché tutto questo lo rende speciale, proprio come l’immagine che Nicola gli ha dedicato. A Roccella si respira quest’aria, carica di speranza. In questo momento non c’è sentimento più diffuso, più…popolare.
La firma di questo bellissimo messaggio è di “chi sono i roccellesi” ed è condiviso dal promotore del blog e, sicuramente, dai vincitori e dagli oltre 4000 partecipanti al sondaggio…
Premio "Il roccellese più popolare" 2009 al papà M° Antonio Russo |
Come dicono Franco e Nicola, tutta Roccella chiede, spera e prega per Giuseppe. Quel premio può significare proprio questo: c’è una forza immane e meravigliosa nel sentire un’intera comunità stringersi attorno a te, e credo che tutti i finalisti, nel loro impegno quotidiano, lo abbiano avvertito: come cadere durante una gara e rialzarsi “imbestialito” mentre i tifosi ti incitano, giusto Franco? Come salire su un palco e sentire il pubblico incitarti a gran voce, Manuela; come affrontare le mille piccole e grandi difficoltà quotidiane di un imprenditore ed andare avanti, e migliorarsi, Giuseppe e Alberto…In fondo, “popolare” non significa “che appartiene a tutti”? E’ proprio questo ciò che sta avvenendo: ciascuno di noi ha fatto sua la grande prova che Giuseppe sta affrontando.
Quel premio non sarebbe una targa, ma un abbraccio, che ogni roccellese gli darebbe, dicendogli di tenere duro, riprendersi, e tornare a fare quanto di meglio ha sempre fatto, perché tutto questo lo rende speciale, proprio come l’immagine che Nicola gli ha dedicato. A Roccella si respira quest’aria, carica di speranza. In questo momento non c’è sentimento più diffuso, più…popolare.
La firma di questo bellissimo messaggio è di “chi sono i roccellesi” ed è condiviso dal promotore del blog e, sicuramente, dai vincitori e dagli oltre 4000 partecipanti al sondaggio…
giovedì 5 gennaio 2012
LA SIGNORILITA' DI GIUSEPPE RUSSO
Giuseppe Russo stima molto questo sito, spesso è intervenuto in occasione del lancio dei suoi eccellenti spettacoli e ancor di più in difesa e a promozione della sua terra.
L'ultimo suo articolo in ordine di tempo è stato il 10 settembre 2011 all'indomani della festa di AngelaMaria Calcopietro, un talento canoro scoperto proprio da Giuseppe attraverso lo spettacolo "IO CANTO IN TOUR".
Voglio riproporre quel suo intervento (e di seguito anche la mia risposta) perchè da quelle parole ognuno di noi riconosce la persona speciale, umanamente e professionalmente, che è Giuseppe.
Ti vogliamo un mondo di bene... RESTA CON NOI!!!
Caro Nicola, leggo con piacere sul tuo blog l'accenno a quanto accaduto e riportato dalla stampa regionale, su Angela Maria Calcopietro. Una ragazza che, come Lei stessa sostiene, è stata lanciata nel mondo del canto dal mio concorso canoro "IO CANTO IN TOUR".
Una kermesse che è nata con questo intento e, ottenere dei risultati egregi come è accaduto con Angela Maria, già al terzo anno non era previsto neanche nelle più rosee ed ottimistiche aspettative. Una manifestazione che si è fatta largo tra le tante nel suo genere e che ogni anno viene richiesta a gran voce dagli stessi partecipanti che da Crotone, come da Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria ed ancora Messina, Palermo mi chiamano per sapere quando si terrà la prossima edizione. Altro motivo questo di orgoglio, inquanto questo concorso è segnalato nell'ambiente, dai partecipanti sopratutto, come uno dei più seri tra quelli dove vi hanno preso parte.
Stiamo procedendo bene nel nostro intento e speriamo di continuare seppur tra mille difficoltà.
Tornando alla serata che s'è svolta a Melicucco in onore di Angela Maria, devo dire che mi ha emozionato l'idea del padre di ospitarmi per fare una sorpresa ad Angela Maria. Il giorno prima, in una telefonata con Giò Di Tonno, spiego della serata e poi chiedo a Giò se voleva intervenire, visto che anche lui aveva notato delle doti particolari nella ragazza e lui, con la sua solita disponibilità non ha esitato un attimo. Perciò una sorpresa nella sorpresa che ha reso felici tutti, chi l'ha organizzata e chi l'ha ricevuta.
Comunque, volevo dirti GRAZIE per lo spazio e le attenzioni che puntualmente dedichi al mio lavoro. Te ne sono grato. Ad una nuova occasione.
Saluti. Giuseppe Russo.
Permettimi di risponderti...
Credo che qui stiamo proprio invertendo i ruoli: caro Giuseppe tu mi ringrazi per la pubblicazione quando dovrei essere io a farlo con grande riconoscenza.
Tu ormai lo sai la passione che ci metto in questo blog e di conseguenza conosci pure quali sono le mie finalità, una su tutte quella di veder maggiormente valorizzate le belle realtà e professionalità che ci sono nel nostro territorio.
Non ho mai nascosto, e lo sai, che ti considero una grande risorsa non solo per il nostro paese ma per tutto il territorio. Ti auguro davvero con tutto il cuore che il tuo progetto possa essere portato avanti per far emergere talenti artistici che senza manifestazioni come la tua non avrebbero visibilità o potrebbero imbarcamenarsi in situazioni non proprio pulite come spesso se ne sente parlare, e non solo qui nel meridione!
L'esempio e le soddisfazioni di AngelaMaria sono solo una parte dei frutti che si raccolgono quando si lavora, come dicevo prima, con la tua serietà e professionalità. La mia rabbia che spesso manifesto anche con enfasi in questo blog annovera anche le "ingiustizie" nel vedere festicciole e sagre farla sempre più da padrone nelle serate estive e nei fogli di liquidazione dei contributi dei vari Enti a discapito di eventi invece di grosso spessore culturale e di promozione ed immagine del nostro territorio.
Non arrenderti Giuseppe, tuo padre non l' ha fatto mai ed ha sempre raggiunto i suoi obiettivi!
Nicola Iervasi
mercoledì 4 gennaio 2012
IL TEMPO SI E' FERMATO!
In queste ore uno dei giovani più scelti di Roccella, uno dei miei più cari amici, uno dei più cari amici di tutti i roccellesi, sta vivendo il momento più difficile della sua vita. Tutto il paese è stretto in una trepidante attesa. Una notizia che è calata dentro me, dentro noi, come un fulmine a ciel sereno che mi sta e ci sta frastornando la mente.
Prego con tutte le mie forze, supplico con tutto me stesso, la mia energia, dal più profondo del mio cuore, affinchè avvenga quello che deve avvenire: che Giuseppe torni al più presto verso l’abbraccio della sua famiglia, mio e di tutti i suoi amici sparsi a Roccella e non solo.
Signore mio Dio, Misericordioso, Ascoltaci!
Prego con tutte le mie forze, supplico con tutto me stesso, la mia energia, dal più profondo del mio cuore, affinchè avvenga quello che deve avvenire: che Giuseppe torni al più presto verso l’abbraccio della sua famiglia, mio e di tutti i suoi amici sparsi a Roccella e non solo.
Signore mio Dio, Misericordioso, Ascoltaci!
lunedì 2 gennaio 2012
LA PACE DENTRO I NOSTRI CUORI
“Non basta avere la pace sulla bocca ma occorre averla nel profondo del cuore”: intorno a questa frase ha ruotato l’omelia di Padre Francesco Carlino nella Messa della Pace che si è tenuta a Capodanno nella piazzetta Dogana.
Riprendendo un passaggio del papa dell’Angelus di oggi “La pace non è mai un bene raggiunto pienamente, ma una meta a cui tutti dobbiamo aspirare e per la quale dobbiamo operare”, Padre Francesco si appella affinchè ogni persona inizi da se stesso ad operare non per il proprio io, per la propria ricchezza, per il proprio potere, ma per la pace comune, per il bene di tutti, e ricorda come le guerre nascono dall’egoismo dei singoli dittatori, dai singoli stati che vogliono impossessarsi delle ricchezze degli altri stati sovrapponendosi e sterminando i popoli. Si susseguono esempi, lampanti e toccanti, delle esperienze di missione in Africa, laddove, ancor oggi, ci sono le “guerre nascoste e dimenticate”, che sono poi le più terribili perché fanno stragi di vite umane e nessuno ne è a conoscenza e nessuno fa niente per fermarle.
Fra le citazioni sul valore della pace che deve vincere sull’egoismo delle guerre, Padre Francesco ricorda quelle di Martin Luter King, di Madre Teresa, di Giovanni Paolo II, fino al suo urlo contro la criminalità organizzata che per costruire la loro ricchezza sono pronti ad “uccidere come bestie, anzi peggio!”
Al termine del suo toccante appello a costruire la pace dentro il nostro cuore, un silenzio di riflessione che valeva quanto di più scrosciante applauso di consenso.
Davvero una messa sentita, profonda, calorosa quella organizzata per il 24esimo anno consecutivo dai ragazzi della Dogana che non ha fatto sentire per niente il freddo della serata, anzi ci ha fatti tutti stringere in un grande ed affettuoso abbraccio di speranza ed augurio in una piazzetta che sprigionava un’aria di festa, con la presenza di centinaia di roccellesi, e di fede, con un bellissimo crocefisso luminoso innalzato alle spalle dell’altare, e due madonnine esposte, una luminosa nella sua nicchia di vetro, ed un’altra collocata in un’aiuola della piazza fiorita “di mestiere”.
La Santa Messa della pace è stata ufficiata anche da Don Giuseppe Raco. I canti e tutte le liturgie sono state seguite con grande passione e traino dagli scout di Roccella Jonica.
Infine voglio esprimere un plauso alla costanza e laboriosità dello storico gruppo de “I ragazzi della Dogana”, composto fra gli altri, dai fratelli Barillaro, dalle famiglie Villari e dall’inossidabile Salvatore Mammì, un affiatato gruppo che non ha mai voluto far perdere negli anni questo tradizionale evento che unisce Roccella come una grande famiglia, insieme per riparte nel nuovo anno speriamo ricco di sentimenti, generosità e di pace!!!
Salvatore Mammì ci tiene ad aggiungere...
"Ringrazio tutti quelli che Vi hanno partecipato. Come tutte le cose venute bene, però, è giusto dire che le belle parole che l'articolo qui sopra ci ha regalato, è merito dei tanti che ci credono! E per questo trovo doveroso citare tutti coloro che, ringraziando, vi hanno contribuito:
Don Giuseppe e Padre Francesco, Vincenzo Franco e tutto l'Oraorio, Gli Scouts del prof. Coluccio e la signora Beatrice, il Comune con l'assessore Francesco Ursino, Nicola Iervasi, il comando dei Vigili Urbani, Il Centro Anziani, Tele Mia, il Bar Dogana e.. La buonanima del Cavaliere Gaetano Mungo che ebbe l'idea di questa Messa della Pace in P.zza Dogana che Ninì Barillaro ed il sottoscritto portiamo avanti con tutto il quartiere... affinchè i nostri figli possano vivere più serenamente e in pace!
Alla prossima, quindi, IMPORTANTISSIMA (sarà il 25° anno !) Messa fra un anno".
Riprendendo un passaggio del papa dell’Angelus di oggi “La pace non è mai un bene raggiunto pienamente, ma una meta a cui tutti dobbiamo aspirare e per la quale dobbiamo operare”, Padre Francesco si appella affinchè ogni persona inizi da se stesso ad operare non per il proprio io, per la propria ricchezza, per il proprio potere, ma per la pace comune, per il bene di tutti, e ricorda come le guerre nascono dall’egoismo dei singoli dittatori, dai singoli stati che vogliono impossessarsi delle ricchezze degli altri stati sovrapponendosi e sterminando i popoli. Si susseguono esempi, lampanti e toccanti, delle esperienze di missione in Africa, laddove, ancor oggi, ci sono le “guerre nascoste e dimenticate”, che sono poi le più terribili perché fanno stragi di vite umane e nessuno ne è a conoscenza e nessuno fa niente per fermarle.
Fra le citazioni sul valore della pace che deve vincere sull’egoismo delle guerre, Padre Francesco ricorda quelle di Martin Luter King, di Madre Teresa, di Giovanni Paolo II, fino al suo urlo contro la criminalità organizzata che per costruire la loro ricchezza sono pronti ad “uccidere come bestie, anzi peggio!”
Al termine del suo toccante appello a costruire la pace dentro il nostro cuore, un silenzio di riflessione che valeva quanto di più scrosciante applauso di consenso.
Davvero una messa sentita, profonda, calorosa quella organizzata per il 24esimo anno consecutivo dai ragazzi della Dogana che non ha fatto sentire per niente il freddo della serata, anzi ci ha fatti tutti stringere in un grande ed affettuoso abbraccio di speranza ed augurio in una piazzetta che sprigionava un’aria di festa, con la presenza di centinaia di roccellesi, e di fede, con un bellissimo crocefisso luminoso innalzato alle spalle dell’altare, e due madonnine esposte, una luminosa nella sua nicchia di vetro, ed un’altra collocata in un’aiuola della piazza fiorita “di mestiere”.
La Santa Messa della pace è stata ufficiata anche da Don Giuseppe Raco. I canti e tutte le liturgie sono state seguite con grande passione e traino dagli scout di Roccella Jonica.
Infine voglio esprimere un plauso alla costanza e laboriosità dello storico gruppo de “I ragazzi della Dogana”, composto fra gli altri, dai fratelli Barillaro, dalle famiglie Villari e dall’inossidabile Salvatore Mammì, un affiatato gruppo che non ha mai voluto far perdere negli anni questo tradizionale evento che unisce Roccella come una grande famiglia, insieme per riparte nel nuovo anno speriamo ricco di sentimenti, generosità e di pace!!!
Salvatore Mammì ci tiene ad aggiungere...
"Ringrazio tutti quelli che Vi hanno partecipato. Come tutte le cose venute bene, però, è giusto dire che le belle parole che l'articolo qui sopra ci ha regalato, è merito dei tanti che ci credono! E per questo trovo doveroso citare tutti coloro che, ringraziando, vi hanno contribuito:
Don Giuseppe e Padre Francesco, Vincenzo Franco e tutto l'Oraorio, Gli Scouts del prof. Coluccio e la signora Beatrice, il Comune con l'assessore Francesco Ursino, Nicola Iervasi, il comando dei Vigili Urbani, Il Centro Anziani, Tele Mia, il Bar Dogana e.. La buonanima del Cavaliere Gaetano Mungo che ebbe l'idea di questa Messa della Pace in P.zza Dogana che Ninì Barillaro ed il sottoscritto portiamo avanti con tutto il quartiere... affinchè i nostri figli possano vivere più serenamente e in pace!
Alla prossima, quindi, IMPORTANTISSIMA (sarà il 25° anno !) Messa fra un anno".
sabato 31 dicembre 2011
L' AUGURIO PER IL NUOVO ANNO IN POESIA....
Porgo i miei più sinceri auguri ai lettori del blog per un 2012 di salute, più prospero e con grandi sogni da realizzare.. E che si realizzino pure!! Vi faccio gli auguri con una bellissima poesia "di speranza" del prof. Francesco Mazzaferro che cosi gentilmente me l'ha donata qualche mese fa e mi ha fatto emozionare...
Buon Anno!!!
TERRA SPINUSA
Spinusa terra mia, già terra 'i gnuri
china di basapedi e spalasari,
di muccusi sciancati crijaturi
chi pedi scarzi nmenzu a li stincari.
Spinusa terra mia, terra i sapuri,
di cucumbara, mura e di survari:
ntostati su' i spartini du caluri
nta quattru furchi sutta a li ficari.
Spinusa terra mia, terra d'adduri,
d'arigunu, finocchju e janestrari,
di saji nigri curvi di doluri
chi lavanu nte gurni di hjumari.
Spinusa terra mia, terra d'onuri,
d'ardichi, ficandiani e ruvettari,
su' mbiachi du ciangiri i maccaturi,
lamprati supa i stroffi di landrari.
Spinusa terra mia, terra d'amuri:
a sira, mentri volanu i cordari,
torciuta di fatiga e di suduri
la genti trova tempu pe' cantari.
E a menzu a tanti spini, puru hjuri,
hjuri chi la speranza fa sbocciari;
sonanu li campani a tutti l'uri
DIVERBIO COL PROF. STAIANO.
L’altro ieri, davanti al mio negozio, si è fermato il prof. Vincenzo Staiano, chiedendomi perché ce l’avessi con lui, tanto da scrivere che lui “piange” o fa “comizi” nelle riunioni pubbliche.
“Io non ce l’ho affatto con lei, professore. Non ho alcun motivo di avercela con lei personalmente e professionalmente…Se io mi permetto di esprimere delle critiche lo faccio in qualità di persona pubblica quale lei è in quanto rappresentante dell’Associazione Culturale Jonica, aggregazione che vive attraverso i milioni di euro pubblici che arrivano per il Festival Jazz!”
Il dialogo degenera allorquando il prof. Staiano comincia a “sbottonarsi” e mi taccia dicendo:”Ma lei chi è per criticare me e il Festival Jazz?!?”
“Io sono un semplice cittadino che non ha il fumo negli occhi… Se lei la mette sul piano personale si sbaglia di grosso perché non ho motivo di parlare di lei, ma se lei parte dal principio che io, come cittadino, non tollero che un amministratore che dovrebbe agire negli interessi dei cittadini, invece opera esclusivamente negli interessi propri e dell’Associazione Culturale Jonica, allora sono qui ad aprire qualsiasi forma di dialogo…”
Ed infatti questo discorso al prof. Staiano non gli interessa e, avvertendomi di stare attento a ciò che dico, riprende la strada verso la sua automobile…
In conclusione, ribadisco (anche se credevo che ormai anche le pietre lo sapessero), che Nicola Iervasi non ha niente di personale nei confronti di Sindaco, Vicesindaco, Assessori o chicchessia. Nicola Iervasi, attraverso questo strumento che si chiama “Roccella siamo anche noi” esprime delle opinioni, giuste o sbagliate che siano per gli altri, che sono ALTERNATIVE alla politica antidemocratica e non partecipata di questa Amministrazione Comunale.
Lo dico ora come ultima battuta: se nei fondi PILS che arriveranno nel prossimo anno ai Comuni dalla Regione per lo sviluppo locale, si penserà, svergognatamente, a dirottare fondi per il Festival Jazz, dimenticandosi delle più importanti risorse del nostro paese per incentivare il turismo (Centro Storico, Turismo sostenibile, itinerari culturali, servizi navetta, guide ed informazione turistica, progetto albergo diffuso, ecc.), vi giuro che farò una battaglia mediatica che neanche ve lo immaginate. Segnatevelo!
“Io non ce l’ho affatto con lei, professore. Non ho alcun motivo di avercela con lei personalmente e professionalmente…Se io mi permetto di esprimere delle critiche lo faccio in qualità di persona pubblica quale lei è in quanto rappresentante dell’Associazione Culturale Jonica, aggregazione che vive attraverso i milioni di euro pubblici che arrivano per il Festival Jazz!”
Il dialogo degenera allorquando il prof. Staiano comincia a “sbottonarsi” e mi taccia dicendo:”Ma lei chi è per criticare me e il Festival Jazz?!?”
“Io sono un semplice cittadino che non ha il fumo negli occhi… Se lei la mette sul piano personale si sbaglia di grosso perché non ho motivo di parlare di lei, ma se lei parte dal principio che io, come cittadino, non tollero che un amministratore che dovrebbe agire negli interessi dei cittadini, invece opera esclusivamente negli interessi propri e dell’Associazione Culturale Jonica, allora sono qui ad aprire qualsiasi forma di dialogo…”
Ed infatti questo discorso al prof. Staiano non gli interessa e, avvertendomi di stare attento a ciò che dico, riprende la strada verso la sua automobile…
In conclusione, ribadisco (anche se credevo che ormai anche le pietre lo sapessero), che Nicola Iervasi non ha niente di personale nei confronti di Sindaco, Vicesindaco, Assessori o chicchessia. Nicola Iervasi, attraverso questo strumento che si chiama “Roccella siamo anche noi” esprime delle opinioni, giuste o sbagliate che siano per gli altri, che sono ALTERNATIVE alla politica antidemocratica e non partecipata di questa Amministrazione Comunale.
Lo dico ora come ultima battuta: se nei fondi PILS che arriveranno nel prossimo anno ai Comuni dalla Regione per lo sviluppo locale, si penserà, svergognatamente, a dirottare fondi per il Festival Jazz, dimenticandosi delle più importanti risorse del nostro paese per incentivare il turismo (Centro Storico, Turismo sostenibile, itinerari culturali, servizi navetta, guide ed informazione turistica, progetto albergo diffuso, ecc.), vi giuro che farò una battaglia mediatica che neanche ve lo immaginate. Segnatevelo!
Iscriviti a:
Post (Atom)
2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini
La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!
Pagine
- ARTICOLI INVIATI AI SIMPATIZZANTI SULLA POSTA ELETTRONICA
- APPUNTI SUL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DI SABATO 8 GIUGNO 2019
- PARCHEGGI A PAGAMENTO: DECISIONE AFFRETTATA E SENZ...
- Quello che gli altri non vi dicono sul calcio e su...
- VOGLIO AGGIUNGERE QUALCOSA IN MERITO AL JOVA BEAC...
- ESTATE ROCCELLESE DOLCEAMARA
- I LORO 100 GIORNI DI AMMINISTRAZIONE... SECONDO ME...
- ULTIME NOTIZIE A 360 GRADI DA ROCCELLA JONICA.
- AMPLIAMENTO DEL CIMITERO, LINEE PROGRAMMATICHE, FO...
- LE CREAZIONI ARTISTICHE DI MIMMO BAVA
- LE MIE PRIME NOTIZIE DEL 2020
ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Pagine
DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'
Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.
.
.
VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO
.
Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.
FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'
.
OLTRAGGIO ALLA CITTA'
ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE
Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.