Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it



giovedì 3 marzo 2011

DIVERSI PULMANN PARTIRANNO DALLA LOCRIDE PER POTENZA IN OCCASIONE DELLA XVI GIORNATA DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DELLE MAFIE


Dal 1995 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.

La XVI Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, si celebrerà in Basilicata, a Potenza, 19 marzo 2011.



Perchè a Potenza


La Basilicata non è terra di mafia.
Il punto è capire come in un territorio come questo la criminalità mafiosa abbia trovato degli agganci, pur non pervadendo al 100%.

Ci sono delle spie, dei fatti criminali, che ci rendono necessaria una riflessione sul tema mafie in Lucania.
Se volessimo sintetizzare gli ultimi cinquant'anni della storia della Basilicata, potremmo aiutarci immaginando tre fiumi paralleli.
La maggior parte di questa storia e cioè il fiume più importante, è fatta di gente comune, gente che lavora quotidianamente e fatica per la propria dignità.
Accanto a questo fiume, c'è invece la storia criminale. Sicuramente in Basilicata ci sono state influenze importanti da parte delle regioni a tradizionale presenza mafiosa. Ci sono alcune vicende attraverso le quali queste influenze si vedono più chiaramente. In molti casi questo fiume tocca il fiume della vita normale, perché i criminali si sono ambientati e spesso confusi tra la popolazione comune.
Ma ci sono dei dati incontrovertibili. In una regione da 600.000 abitanti, il fatto che ci siano 200 persone con sentenza passata in giudicato per associazione mafiosa, è un dato importante e non trascurabile.
Su base nazionale significherebbe avere 20.000 condanne definitive.
Se non c'è la mafia, sicuramente in Basilicata ci sono dei mafiosi.
La storia criminale di questa regione ha un momento di particolare importanza negli anni '70-80, quando nella zona del Metapontino prendono piede i clan Scarcia, Bozza, Modeo. In arrivo dalla vicina Puglia, trovano facile radicamento in Basilicata con alcuni piccoli gruppi autoctoni, come i Gallitelli di Bernalda.
I criminali locali con queste alleanze hanno fatto il salto di qualità, imparando ad esempio dai Maisano e dai Siderno, provenienti della Calabria.
Queste alleanze si sono realizzate per affari criminali da portare avanti sul territorio della Basilicata, in particolare nella zona di confine del metapontino, luogo necessario di passaggio di armi e droga, tra la Calabria e la Puglia.
La statale jonica negli anni '90 era l'autostrada che dalla Calabria faceva passare le armi in Basilicata, per farle arrivare in Puglia, da dove attraverso l'Adriatico si alimentava la guerra dei Balcani.
Ricordiamo alcuni fatti e alcuni nomi eccellenti.
Sicuramente il clan Zito-D'Elia, operante a Montescaglioso in provincia di Matera: molti ricordano quando ci fu la strage del 15 maggio del 1991. Davanti a una pizzeria furono uccise quattro persone che stavano festeggiando la scarcerazione di un boss e furono per ciò punite da parte del clan rivale. Se la stessa cosa fosse successa a Locri se ne sarebbe parlato molto di più.
Craco, sempre in provincia di Matera e in quello stesso periodo, fu messa sotto i riflettori di un laboratorio antimafia di Milano perché si verificò una cosa incredibile: un paese intero sotto racket. Un gruppo di delinquenti locali decise di chiedere il pizzo ai pensionati del posto, con ciò evolvendo il fenomeno del racket e diffondendolo a macchia d'olio su quel territorio.
In pochi sanno che negli anni in cui si prendeva coscienza della strategia stragista di Cosa Nostra, dopo il 1992, qualcuno pensò di mettere nei sassi di Matera un'autobomba. Non si è mai capitò perché non sia mai esplosa, se per errore o per mancata volontà. Era il 1993.
In provincia di Potenza, negli anni '80 don Raffaele Cutolo andò a trascorrere parte della latitanza nel volture melfese: lui si portò dietro un paio di scagnozzi e questi cominciarono a diffondere i "valori" della camorra nella zona, attraendo dei gruppi di delinquenti che cercavano di fare il salto di qualità, tra questi i Delli Gatti e Petrilli che hanno imperversato negli anni '90.
Erano gruppi preesistenti, che sono cresciuti "grazie" al confronto con i clan della camorra.
Così accade in tutte le regioni in cui le mafie arrivano o perché arrivano i latitanti, o perché arrivano gli affari o perché i boss vengono mandati al soggiorno obbligato in alcuni territori (questo avveniva fino agli anni '90, a partire dalla fine degli abb)
Due su tutti, Calogero Vizzini, un capo della mafia siciliana a partire dagli anni '30: Vizzini è il tramite tra mafia e alleati durante lo sbarco. E' mandato al confino a Tricarico (MT) e qui sicuramente ha lasciato il segno e ha seminato criminalità.
Allo stesso modo Tano Badalamenti è mandato in soggiorno obbligato a Carciano (MT) negli anni '70: anche in questo caso ci furono molte visite al boss, che non lesinava di dare lezioni di criminalità. Nello stesso periodo di Badalamenti c'era anche Bagarella in soggiorno obbligato, nello medesimo paese. Inevitabile dunque pensare a incontri e affari portati avanti, nonostante la misura di prevenzione.
Negli anni '80 una buona sponda è data alla criminalità dal terremoto irpino: la ricostruzione ha attirato le mafie come mosche sul miele. I fondi messi a disposizione dal Governo sarebbero stati in parte spartiti tra le varie cosche, delle diverse mafie.
La seconda sponda fu data dalla Fiat, quando ci fu la notizia della nascita della fabbrica di Melfi. Ancora prima dell'inizio delle attività, le aziende dell'indotto furono taglieggiate.
Nelle guerre intrinseche ai clan, negli ultimi venticinque anni, ci sono stati 65 morti. Numeri piccoli? Si tratta di oltre due morti l'anno, un numero comunque considerevole e che è spia delle attività criminali che vengono portate avanti sul territorio lucano.
In questo periodo sono cresciuti i clan Cassotta, Delli Gatti, Petrilli, che sono tornati alla cronaca recentemente. Uno per volta negli ultimi anni sono stati uccisi, con esecuzioni tipiche del circuito mafioso.
Anche a Potenza c'è stata l'ascesa di alcuni boss e dei loro clan, come Renato Martorano, Giovanni Guaratino, Pio Abbano, Dorino Stefanutti. E' importante fare i nomi perché se no si dà sempre l'impressione di parlare in modo vago.
L'ascesa criminale di Renato Martorano (oggi al 41 bis) lo ha portato al più alto grado di rappresentanza della 'ndrangheta in Basilicata.
La sua crescita è dovuta all'omicidio consumato in via Mazzini di Francesco Sanoa: fu fatto passare per un omicidio di donne, ma in realtà lui era 'ndranghetista ed entrò in contrasto con Pietro Picierno (zi' pietro cravatta, perché faceva l'usuraio) legato alla camorra. Da qui ebbe origine l'omicidio che fece crescere il ruolo di Martorano, prima suo portaborse.
Altro importante criminale è Govanni Cosentino, detto Faccia d'angelo, affiliato ai Facchineri di Cittanova. Ad un certo punto ha un'idea formidabile: non farsi la guerra. Il suo motto è "Tanti corpi, un'anima sola", per unire le famiglie della regione, con il beneplacito della 'ndrangheta: è così che nasce la famiglia dei Basilischi.
Nel 2008 il Tribunale di Potenza condanna per 416bis il clan dei Basilischi: è un momento storico perché per la prima volta viene condannata un'organizzazione esclusivamente locale.
Visto che la terra di Basilicata è terra di passaggio, Cosentino vuole far pagare il pedaggio a chi vuole passare con traffici criminali: l'impresa gli riesce e si trova un accordo tra le diverse mafie.
Poi c'è il terzo fiume, che non è facile da collocare rispetto agli altri due. E' il fiume grigio, dove c'è una linea d'ombra che non si riesce a leggere.
Sono storie che ci fanno vedere mondi nascosti.
Una su tutte la storia di Elisa Claps, uccisa senza motivi criminali, ma la cui morte è stata manipolata da poteri forti, da un mondo che ha contatti con investimenti mafiosi anche senza averne frequentazioni quotidiane.
Allo stesso modo la storia di Luca e Marirosa, i due fidanzati di Policoro deceduti nel 1988. Una morte prima fatta passare per incidente domestico, poi manipolata anche con perizie false.
Altre storie sono quelle di Vincenzo De Mare (ucciso a Scanzano, probabilmente per il rifiuto di trasportare rifiuti tossici) e quella dei coniugi Gianfredi.
Si tratta di spie d'allarme da questo terzo fiume, fiume carsico e grigio, di più difficile interpretazione.
A partire da questi flash si capisce che in Basilicata esistono delle zone d'ombra sia relative alle mafie, sia relative alla massoneria e ai poteri occulti.
Per queste ragioni è importante accendere una luce su questi fatti, chiedendo verità e giustizia per tutti i fatti ancora non chiariti.

mercoledì 23 febbraio 2011

UN SUCCESSO DI SQUADRA

I contenuti del "forum sulla mafia" sono riferiti nei vari autorevoli articoli di stampa apparsi nei quotidiani locali grazie ai nostri bravissimi corrispondenti. In questo mio pezzo voglio riferire i vari passaggi che hanno consentito la realizzazione di quello che è stato un vero proprio "innovativo" evento, esempio di come con discorsi semplici ma di grande qualità si può entrare nelel coscienze dei giovani e farli riflettere su quale deve essere la retta via della vita.





L'idea di realizzare un incontro sulla legalità è nata subito dopo l'estate in una riunione del Consiglio di Amministrazione dell'Associazione "Roccella in movimento". A portarla in discussione è stata Pinella Schirripa che l'ha condivisa col gruppo ed è stata quindi portata allo studio di fattibilità. All'origine dell'idea ha avuto un peso consistente anche l'approvazione e lo studio della socia Chiara Ursino che, qualche anno addietro, ha discusso nella sua tesi di laurea proprio di questi temi.

Ricordo che nel corso di quella riunione Pinella Schirripa consegnò a tutti noi soci delle fotocopie con la traccia ed i contenuti di quello che era il suo progetto "tecnico" che doveva concretizzarsi con la realizzazione di un video sulla "Storia della mafia" da proporre come filo conduttore del forum.

Nella riunione successiva molti di noi già avevamo ulteriori idee da integrare al progetto, come, ad esempio, il riuscire a coinvolgere il maggior numero di giovani e poter impostare un programma incisivo e di qualità che riuscisse a coinvolgerli.

Infatti l'idea che andava a prendere corpo non era quella del convegno con le solite passerelle e discorsi impegnati o la manifestazione in cui si partecipa spesso come allegra alternativa ad una giornata di scuola, ma quella di riuscire a coinvolgere e far partecipare attivamente quanto più giovani possibili, senza comunque riempire piazze, ma anche la consapevolezza che, a far partecipare solo le scuole del posto e riempire il solo Convento dei Minimi, fosse sempre una cosa limitata territorialmente.

Consultare Telemia per proporre il progetto e cosi renderci conto se potesse essere fattibile, è stato un passaggio avvenuto gia nel mese di Novembre scorso. La disponibilità, professionalità e consulenza di Giuseppe Mazzaferro, della sua gentile signora e di tutto il suo staff, sono stati elementi essenziali per il proseguo del nostro percorso.

Come anche il passaggio attraverso l'approvazione del progetto da parte della Provincia di Reggio Calabria che attraverso il Consigliere Pino Mazzaferro ci ha supportato in maniera indispensabile.

Ecco perchè non finirò mai di riferire che la realizzazione e il successo di eventi come il "Forum sulla mafia" del 19 febbraio scorso, sono frutto di un lavoro corale, si tratta di far bene intrecciare tutta una serie di situazioni e circostanze, senza mai perdersi d'animo davanti alle difficoltà che sono alla pari delle situazioni positive.

Ed una circostanza favorevole è senza dubbio l'incontro con il preside Vito Pirruccio che ci ha accolto in diversi incontri nella sua presidenza ed ha sposato in toto il progetto: ci ha messo subito in contatto con Francesco Riggitano dell'associazione "Libera" di Gioiosa e grazie ad alcune "dritte" di quest'ultimo abbiamo potuto continuare il nostro "cammino"...

Nel mentre Pinella Schirripa, Flavio Impellizzieri e Pippo Condorelli continuavano nello straordinario lavoro di ricerca per la realizzazione dell'estenuante video di presentazione del Forum, Stefania, la nostra presidente, girava in lungo e in largo per "tessere" le pubbliche relazioni con gli Enti preposti.

Non potendo andare a contattare personalmente le scuole del Comprensorio per invitarli a partecipare al Forum attraverso il canale streaming di Telemia che lo avrebbe trasmesso in diretta e poi partecipare attraverso la videoconferenza skype, Flavio si è preso il "gravoso" impegno di contattare ad uno ad uno tutte le scuole dopo aver mandato loro telematicamente il progetto. E' partita una catena infinita di contatti telefonici con presidi, docenti, centralini, e poi rinvii ad un altro contatto, fax e poi ancora "ritelefoni domani....più tardi....il preside non c'è", ecc. ecc.!!!

Ma alla fine il "pazzo" lavoro ha dato i suoi frutti: decine di scuole hanno accettato di sedersi con una delegazione nelle proprie aule magne ed assistere allo svolgersi in diretta del Forum al Convento dei Minimi.

A coronamento di questo lavoro è stata una grande emozione quando la scuola "Mazzini" di Locri, a rappresentanza di tutte le scuole collegate in streaming, è entrata nel Forum in videoconferenza per porgere la propria domanda al tavolo dei relatori.

Tanti i particolari che non sono stati lasciati al caso e questo, ripeto, grazie al lavoro di squadra, al lavoro di ognuno di noi che non abbiamo demandato ad altri le cose da fare ma, ognuno per la nostra competenza, ci siamo presi l'incarico di portare a realizzazione tutti i dettagli: i fiori, le cartellette, il servizio d'ordine, il "Pilastro sulla Mafia" esposto all'entrata del Convento (per cui ringraziamo l'artista scultore roccellese Francesco Misuraca), i manifesti, gli inviti, il piccolo buffet, la masterizzazione del video realizzato da omaggiare ai relatori.

E le difficoltà?

Vi garantisco ce ne sono state tante che fino alla fine ci hanno fatto rimanere sempre all'erta: se la presenza di Don Luigi Ciotti è stata da subito sconsacrata ("per Don Ciotti occorre avere dei contatti quasi un anno prima"... Ci ha riferito Francesco Riggitano di "Libera"), l'impossibilità della presenza del magistrato Nicola Gratteri a causa di una audizione improvvisa proprio per il 19 a Roma, è stato per me un macigno che per tutto il lunedì precedente il forum (giorno del diniego) mi ha fatto cadere in "depressione".

"Ma l'importante è credere ai contenuti del progetto, non solo sulla presenza delle personalità!" Questa tesi mi ha fatto riprendere le forze e continuare il mio lavoro per la settimana decisiva.

Sono venti anni che opero nel campo associazionistico, ma mai mi era capitato di vivere le vigilie delle manifestazioni con tanta tensione; un'ansia che poi, improvvisamente, nel giorno in cui si svolge il forum si trasforma in serenità ed appagamento in virtù dello sciogliersi di tutti i nodi e del vedere realizzarsi materialmente tutto ciò che nella mente si era programmato.

Ma se prima Telemia e Pino Mazzaferro con la provincia di Reggio Calabria attraverso l'assessore alla legalità Michele Tripodi (autorevole relatore del forum), e dopo il prof. Vito Pirruccio dirigente scolastico dell'ISIT di Roccella, un altro grande esempio di disponibilità e di servizio nei confronti dei giovani e della nostra comunità lo ha dimostrato il Dr. Enzo Romeo che dal primo contatto ha manifestato la sua "gratuita" disponibilità: "Se si tratta di una iniziativa educativa per i giovani avete il mio più grande sostegno", questa è stata la toccante risposta di Enzo Romeo da me contattato a metà gennaio; e vi garantisco che, nonostante io l'abbia sempre seguito e stimato, personalmente l'avevo visto soltanto una volta, casualmente, in uno studio commerciale di Siderno. Davvero un grande uomo, dai grandi valori e dall' eccezionale intelligenza: Grazie Dr. Romeo, per il suo garbo e la sua professionalità!!!

A Francesco Riggitano di "Libera" l'ho già più volte citato per il suo importante contributo a livello di consigli, ma il suo apporto si è manifestato fattivamente anche facendo da tramite per l'eccezionale presenza di Mario Congiusta che ha rappresentato, all'interno del Forum, una punta di diamante, capace di intraprendere un discorso e dialogo che, se non ha penetrato nelle coscienze dei giovani che lo hanno ascoltato in assoluto silenzio, significa non avere un briciolo di sensibilità. Ma i ragazzi presenti, come anche tutti coloro collegati tramite il canale di Telemia, vi garantisco, hanno colto appieno il messaggio, ed essersi emozionati e commossi davanti al ricordo di Gianluca Congiusta, è sintomo di una nuova generazione di cui si può ben sperare.

Nel ringraziare la dott.ssa Maria Teresa Criniti per la sua amicizia che ha reso possibile la presenza dell'onorevole Angela Napoli, è doveroso ammettere che la coraggiosa deputata, che io definisco la "Saviano" della 'ndrangheta, non ha deluso le aspettative (come del resto nessuno), ed ha coinvolto i presenti attraverso dei ragionamenti semplici e palpabili che hanno colto nel segno.

Fra tutte le brillanti autorità presenti che ci hanno onorato anche del loro intervento sono da citare il Capitano dei carabinieri Marco Comparato presente insieme al Comandante Francesco Nanni e il nostro parroco Don Giuseppe Raco che ha chiuso con delle riflessioni e degli interrogativi che hanno significato mettere la voce "to be continued" in coda al forum.

Peccato, davvero peccato, per l'unica macchia che ha, fortunatamente, solo sfiorato questo pittoresco quadretto: l'assenza del nostro Comune nel partnariato del forum. Quando l'associazione è andata diverse volte ad esporre il progetto al nostro sindaco, il primo cittadino altro non ha saputo fare che prendere da un cassetto il listino prezzi per l'utilizzo del Convento dei Minimi!!! E pensate che, nel momento in cui si è reso conto dell'importanza dell'evento che si stava realizzando, il sindaco ha avuto anche la sfacciataggine di mandare un suo rappresentante per il saluto...
Non c'è bisogno di ulteriori parole considerato pure che questa vergognosa pecca ha solo fatto fare una magra figura a chi l'ha commessa, senza intaccare minimamente il successo del forum, anzi ci ha fatto ulteriormente capire che il lavoro, la collaborazione, la compensazione e l' amicizia spassionata di persone vere e sincere, premia sempre e fa compiere grandi passi verso la crescita leale e onesta della nostra società.

martedì 22 febbraio 2011

CHIAMIAMOLI, CHIAMIAMOLI, CHIAMIAMOLI...






All'indomani del Forum sulla mafia, Mario Congiusta, uno dei protagonisti in assoluto con la sua testimonianza che ha toccato la sensibilità e le coscienze di tutti i presenti al Convento dei Minimi e di quanti erano collegati attraverso il web, ha scritto all'associazione "Roccella in movimento":

Ciao Nicola,intanto grazie a te ed alla tua associazione per la bellissima iniziativa.
Grazie anche alla presidente per la proposta fatta all'amministrazione di intitolare una via od altro ad una vittima innocente.
Di solito per dare concretezza a queste proposte bisogna inoltrare una richiesta scritta all'amministrazione da parte dell'associazione proponente.
Per il nome della Vittima fate voi la scelta.
Un abbraccio


Da qui la risposta dell'associazione:

Caro Sig. Mario Congiusta, siamo noi, l’associazione “Roccella in movimento” e siamo sicuri che a noi si uniscono tutti coloro che hanno partecipato ed assistito al Forum, che dobbiamo ringraziarla per il suo eccezionale, toccante intervento fatto col cuore che, anche all’indomani della manifestazione non può e non deve rimanere un solo intervento. Ha saputo con grande garbo e sensibilità esprimere dei messaggi chiari e palpabili, che sono entrati come frecce dentro la nostra mente e non possono che rimbombare incessantemente se veramente abbiamo a cuore un dignitoso futuro per i nostri figli.
Sappiamo di non poter neanche minimamente immaginare l’amarezza e il dolore che ha dentro il suo cuore, ma sappia che il suo coraggio, la sua forza d’animo, la sua caparbietà, avranno gambe forti, sapranno giungere alle coscienze di molti, dovranno dare i frutti che lei spera e che la nostra Calabria meriterebbe. “Chiamateli, chiamateli, chiamateli” (inteso le Forse dell’ordine), è un urlo e un messaggio che deve risuonare in tutta la società civile se veramente ha a cuore il futuro della sua terra e la sconfitta definitiva del 3 per cento del marcio che ci offende, denigra e uccide. Lei è un simbolo sig. Congiusta, riguardi la sua salute, perché abbiamo estremo bisogno di lei, abbiamo estremo bisogno che la memoria di sua figlio sia sempre ricordata e il suo sacrificio non sia mai vano. Noi abbiamo deciso da quale parte stare.
Dalla sua!!! Grazie di cuore

Da qui, Mario Congiusta ci ha onorati ancora di un suo autorevole e nuovo intervento:

Carissimi,le vostre parole di apprezzamento mi commuovono,leniscono il mio dolore e mi spronano a continuare a lavorare per una calabria migliore.
Sono io che ringrazio la vostra associazione che ci ha dato la possibilità di parlare. Non dobbiamo mai dimenticarci che la 'ndrangheta si nutre di silenzio.Guarda cosa scrivono gli autori del libro "Dimenticati,vittime della 'ndrangheta"-
"Sbagliano persino a scriverla,a pronunciarla. La scrivono "n'drangheta" e la pronunciano "andrangheta".Sbagliano in tanti, anche giornalisti o dirigenti politici,intellettuali e presentatori televisivi.Segno che per troppo tempo nessuno nessuno l'ha davvero presa sul serio, la 'ndrangheta.E i boss calabresi ne hanno approfittato, costruendo il loro impero,da Sud a Nord.
Così oggi la 'ndrangheta è l'organizzazione criminale più potente in Italia,tra le primissime al mondo.E non solo per la sua dirompente forza militare.Quello che oggi la rende unica è un mix perverso,fatto di sconfinata liquidità economica e di straordinaria capacità di stare nel potere. Un predominio ormai incontrastato,che stride con il buio che esiste nell'informazione,nel dibattito politico,nell'azione dei movimenti sociali,nella consapevolezza dei cittadini.
Ritengo che questo libro è veramente da leggere e se poi la Vostra associazione lo volesse presentare,gli autori Alessio Magro e Danilo Chirico che sono dei giovani dell'associazione "Da sud" sono miei amici e molto vicini all'associazione "Libera".
Grazie ancora ed un abbraccio a tutt voi.
Mario
P.S. il forum è riuscitissimo, ho ricevuto diverse telefonate di apprezzamento.

http://www.gianlucacongiusta.org/

giovedì 17 febbraio 2011

CONSEGNA DEL PREMIO AL "ROCCELLESE PIU' POPOLARE"





Maurizio Villari - pres. UNITALSI sez. LOCRI 208 (47%)
Pino Carella - direttore artistico ATRJ 171 (39%)
Angelo Laganà - musicista, editore, fotografo 59 (13%)

VOTI TOTALI: 438

Ho atteso qualche giorno prima di pubblicare la consegna del riconoscimento assegnato da tutti i lettori del blog a Maurizio Villari, presidente dell'UNITALSI - Sottosezione di Locri, perchè avevo in mente, come l'anno scorso, di stampare un nuovo numero di "roccella siamo (anche) noi book", ma i troppi impegni di lavoro e con l'associazione me lo hanno impedito.
Come l'hanno scorso avrei voluto dedicare la copertina del giornale a Maurizio Villari e fare i miei più vivi complimenti anche a Pino Carella e Angelo Laganà che in tre giorni di "finalissima" hanno "scatenato il putiferio", facendo andare in tilt il blog con picchi di 500 contatti al giorno, e vi assicuro che per un giornale telematico ristretto solo a Roccella non sono pochi, considerato pure che, solitamente questo blog ha il piacere di contare intorno agli ottanta contatti al giorno.
Onore al merito ai tre finalisti, ma un grazie di cuore va a tutti i lettori che hanno votato: grazie dai finalisti e grazie dal gestore di questo blog che si è onorato di portare avanti con successo il sondaggio in maniera tale che, nonostante la "competizione", alla fin fine venisse preso, da tutti i 60 candidati che si sono alternati per 3 mesi, tutto come un gioco.
Auguri al vincitore e arrivederci al prossimo anno!

martedì 8 febbraio 2011

INCONTRO CON L'ING. LORENZO SURACE, RESPONSABILE DELL'AREA TECNICA DEL NOSTRO COMUNE.



Premetto che non sono mai entrato con le mie opinioni nel merito delle professionalità del nostro Comune per il semplice fatto che io vivo con il principio che per esprimere una opinione occorre essere ben informati, conoscere bene la materia, ed essere sicuri di ciò che si riferisce in merito all’argomento di cui si parla. E se, spesso e volentieri, ho manifestato la mia sfiducia nei confronti della politica locale, non mi permetterei mai di farlo in merito al lavoro dei professionisti che gestiscono la cosa pubblica, innanzitutto perché non nutro sfiducia assolutamente e poi perché sono convinto che, inevitabilmente, le professionalità sono l’elemento che fanno muovere realmente la crescita di un paese mettendosi tra le “chiacchiere” della politica e il rispetto, invece, delle regole. Naturalmente i “tecnici” del Comune sono influenzati dai politici ma ciò non significa che non lavorano nel rispetto delle leggi, e queste leggi bisogna conoscerle per poter discuterne e dibatterne.
Quanto sopra per aprire l’argomento di questo post, conseguenza di un paio di commenti ricevuti e pubblicati recentemente in questo blog che riferivano di alcuni dubbie scelte effettuate dal tecnico comunale in merito ai lavori pubblici del paese nonché al suo incarico al Comune di Stignano oltre che qui nel nostro paese.
Ho voluto recarmi, in qualità di cittadino, personalmente presso l’Ufficio Tecnico Comunale per vedere gli incarichi affidati negli ultimi anni dall’Amministrazione Comunale. Ho trovato l’ing. Surace – Responsabile dell’Area Tecnica il quale mi ha messo a disposizione gli atti relativi agli incarichi affidati in questi ultimi due anni, riscontrando quanto segue:

1) Lavori di Manutenzione Straordinaria Scuola Materna Via E. Fermi: ingegnere di Roccella;
2) Lavori di Manutenzione Straordinaria Scuola Media E. Filocamo”: ingegnere ed architetto roccellesi;
3) Recupero valorizzazione del centro storico – I fase :3 Professionisti di Roccella, 2 ing. e 1 arch.
4) Recupero valorizzazione del centro storico – II fase:4 professionisti di Roccella, 3 ing. e 1 arch.;
5) Strade lottizzazione via Giardini: geometra di Roccella e 2 ing. Esterni;
6) Lavori adeguamento sismico scuola via carrera: ingegnere roccellese;
7) Acquisto e recupero immobile (casa Borgo): Ingegnese di Roccella + prof. Architettura Università di Reggio Calabria;
8) Riqualificazione Porto delle Grazie – Lotti funzionali: geologo,geometra, architetto roccellesi + 2 ingegneri esterni;
9) Consolidamento Pignatelli (lavori appaltati): 2 geologi e geometra di Roccella, ingegnere esterno;
10) Prolungamento pista ciclabile lato sud (da realizzare a breve): ingegnere di Roccella;
11) Ripascimento arenile: associazione costituita da professionisti esterni (geologo +2 ingegneri);
12) Lavori campo di calcio – assistenza al RUP: architetto di Roccella;
13) Lavori di sicurezza stradale (da appaltare): geologo e geometra di Roccella + ingegnere esterno;
14) Realizzazione ecocentro (da appaltare): Ing. di Roccella.

Naturalmente quanto sopra potrà essere richiesto e consultato da qualsiasi cittadino interessato che si vuole recare al Comune.


Dalla lista su riferita si evince che una alta percentuale degli incarichi professionali dei lavori appaltati o da appaltare a Roccella risulta sia stata affidata a professionisti di Roccella o ad associazioni temporanee in cui erano presenti professionisti di Roccella.

L’ing. Surace ha voluto comunque sottolineare che “Tutti gli incarichi superiori ai 20 mila euro sono stati messi a bando attraverso l’albo pretorio con relative relate di pubblicazione e le ulteriori modalità di pubblicazione, sito internet del Comune, ecc.”
E poi doverosamente precisa: “Tutto ciò non vuol dire che si sono privilegiati i professionisti locali in quanto ciò rappresenterebbe una discriminazione ai sensi del DLgs 163/2006 e s.m.i., devo dire soltanto che le probabilità di vedere assegnato un bando di gara ad un professionista locale aumentono quanto più il professionista dimostra di poter competere nei confronti degli altri, cioè dimostrando di possedere un valido curriculum, di avere bene in mente la tipologia ed il modo con il quale realizzare l’opera, accettare di velocizzare i tempi di consegna del progetto, assoggettarsi a un ribasso, che oggigiorno purtroppo, raggiunge dei valori anche del 60-70%. Nelle gare espletate a Roccella – mi riferisce sempre l’ing. Surace -, in qualita di R.U.P., ho sempre messo un paletto limitativo sul maggior ribasso offerto, in quanto per ribassi elevatissimi la retribuzione dell’onorario professionale diventava esiguo e ciò avrebbe potuto distogliere il professionsita stesso dal suo lavoro e farsi prendere dalla psicosi che stia lavorando per pochi spiccioli, denigrando in tal modo il servizio che deve svolgere nei confronti dell’ente appaltante, perdendo di vista la qualità che dovrà offrire”.
Al termine di questo argomento l’ingegnere Surace da un suggerimento: “Confido affinchè in un prossimo futuro i professionisti roccellesi possano aggregarsi o far parte di associazioni di professionisti importanti in campo nazionale, anche perché ormai il Comune, a partire da quest’anno, affiderà gli incarichi per la prestazione di servizi mediante la SUAP (Stazione Unica Appaltante), che avrà modo e possibilità di estendere le forme di pubblicità, aldilà di quelle obbligatorie per legge, e quindi ci sarà una più aspra ed ampia concorrenza”.

Ancora due nodi da sciogliere sempre in merito ai commenti giunti a questo blog. Il primo riguarda l’incarico APQ “Tutela e risanamento ambientale – fiumare Canne, Pistonello e Località Millarini, affidato con bando pubblico nel 2008. “Questo incarico – mi riferisce l’ing. Lorenzo Surace – è stato aggiudicato ad una associazione temporanea di professionisti, tra cui vi era anche un ingegnere di Roccella e non al solo professionista rimarcato nel blog, che in ogni caso aveva diritto ad assumere alcuni incarichi professionali in quanto partecipante e vincitore di alcuni bandi di gara insieme ad altri professionisti. Io credo che allo stato attuale qualunque professionista, sia esso di Roccella che in qualsiasi parte d’Itali e d’Europa, partecipi ad un bando di gara per l’assegnazione di incarichi professionali aggregandosi in associazione con altri professionisti che gli possono garantire un curricula specifico e specialistico, cosi come richiesto dai bandi di gara, al fine di vedere aumentare le sue probabilità per una possibile assegnazione. In particolar modo questo concetto si amplifica se si tratta di un giovane professionista con limitata iscrizione all’ Albo professionale, che quindi non ha la possibilità di concorrere da solo al pari degli altri in quanto non possiede un ampio curricula lavorativo e deve, quindi, per forza di cose, aggregarsi ad altri professionisti più anziani ed esperti nei settori richiesti nei bandi di gara. Questo succede a Roccella come succede in ogni parte d’Europa: stesse regole, stessi principi, uguali norme.”

E siamo all’ultimo punto, quello “scottante” del doppio incarico Roccella – Stignano:
“Ricopro l’incarico di Responsabile dell’Area Tecnica a Stignano sin dal Gennaio 2010 e quindi mi sembra fuori luogo qualsiasi insinuazione, certamente del tutto gratuita, relativamente all’affidamento di incarichi ad un professionista di Stignano, in quanto tecnico di quel Comune. L’incarico al professionista citato è venuto almeno un anno e mezzo prima del mio incarico in quel comune. Inoltre voglio sottolineare che l’incarico che ho accettato a Stignano su invito del sindaco F.Candia, è stato condiviso dall’Amministrazione Comunale di Roccella Jonica, in quanto viene effettuato nelle ore pomeridiane di lunedì, mercoledì e venerdì, quindi aldifuori dell’orario di lavoro al Comune di Roccella. Risulta alquanto fuorviante e oltretutto falso e pretestuoso quanto sostenuto dal sig. XXXX quando scrive della mia non presenza negli uffici comunali in orario di lavoro. Ad amor di verità su questo mi viene spontaneo sorridere, perché mi sembrano affermazioni futili alla quale si potrebbe dare qualsiasi risposta giustificativa. In ogni caso potrei sicuramente rispondere dicendo che non ho mai ricevuto da parte di alcun cittadino note o lettere di disappunto riguardante la mancata evasione di certificati, a mente posso affermare che nei miei dodici anni di servizio espletati al Comune di Roccella, l’Ufficio tecnico non ha mai consegnato certificati con i ritardi temporali menzionati; l’Ufficio Tecnico ha evaso le richieste nei termini di legge, anzi devo dire che il più delle volte, causa la frettolosità che si riscontra in una parte dell’utenza. L’evasione dei certificati, almeno quelli meno impegnativi, avviene non nella stessa giornata ma a distanza di qualche ora dalla richiesta al protocollo dell’Ente.
Voglia quindi il sig. XXX sostenere con dati certi ed inconfutabili quanto da lui affermato.
Per quanto riguarda l’affermazione “l’ingegnere non c’è!” non significa che l’ingegnere non possa trovarsi presso altri uffici comunali; dubito fortemente che io possa scomparire davanti ai miei compiti, oppure in quel preciso giorno sia andato in vacanza, ovvero mi si può trovare al Comune di Stignano invece che al Comune di Roccella. Purtroppo, per motivi personali non mi capita mai di andare in vacanza, pur sentendone tale necessità. E’ logico che motivi d’Istituto mi portano spesso a recarmi presso altri Enti e questo non significa non essere presente; al contrario il mio tempo lavorativo dedicato al Spero che nel proseguo – conclude l’ing. Surace –la gente in generale, ancor prima di sparlare prenda visione degli atti, accerti la verità, dopodiché vivendo in un paese democratico scriva il proprio pensiero, il quale potrà essere accettato dagli altri anche se non condiviso, anche se abbastanza critico, purchè quanto si va affermando parta dall’analisi di dati certi e concreti e non da possibili ipotesi o da estrapolazioni parziali”.

Occhiello finale: continuerò a dare la possibilità a chi ha qualcosa da dire o da aggiungere a quanto riferitomi dall’Ing. Surace, salvo che le persone che scriveranno si facciano “riconoscere”.

mercoledì 2 febbraio 2011

CLAUDIO BELCASTRO INTERVIENE SULLA VICENDA PORTO DELLE GRAZIE



Ho letto con attenzione ed anche con inquietudine l'articolo pubblicato da Calabria Ora del 26/01 c.a. dal titolo “ A breve l'accordo sul porto “. Da quanto letto, riscontro che poco si conosce della realtà del porto e mi preoccupo nel constatare che l'intervista è stata rilasciata dal sindaco.

Un porto, per definirsi tale, deve offrire un ormeggio riparato ed un sicuro ingresso con qualunque condizione di mare, cosa che attualmente non è possibile nonostante i ripetuti dragaggi.
In effetti un porto costruito su di un banco di sabbia, inevitabilmente avrà l'imbocco ostruito ad ogni mareggiata. Inoltre le alte e pericolosissime onde, che si creano per via del basso fondale, ne rendono praticamente impossibile sia l'ingresso che l'uscita con mare mosso, e non è certo un atto di concessione che ne farà cambiare l'agibilità.

Nella parte dell’articolo che riguarda i servizi, non mi risulta che attualmente ci sia la disponibilità di energia elettrica, di gru mobile, di riparazione motori, di riparazioni elettriche ed elettroniche e di riparazione scafi, a meno di non rivolgersi a ditte esterne che nulla hanno a che vedere con i servizi portuali, ne di ormeggiatori, ne di sommozzatori ne tantomeno il rifornimento alimentare.
L'estate scorsa, a ben vedere, parecchie decine di imbarcazioni in transito non si sono fermate nel porto di Roccella ma hanno proseguito, sia per la mancanza di carburante sul posto che, appunto per i servizi inesistenti. Alcuni anni fa sono stati installati tre distributori, mai entrati in funzione, che ora fanno bella mostra di se arrugginiti ed abbandonati.

In merito alla gestione, confido che la storia infinita dell'affidamento veda finalmente una soluzione che possa determinare la creazione di posti di lavoro per i nostri giovani, anche se esiste un problema non di poco conto: tra meno di un mese vi sarà il pronunciamento del TAR sulla gestione.
Vale la pena ricordare che il Comune dovrà uscire dalla “Porto delle Grazie srl”, sia perché la società ha chiuso gli ultimi tre bilanci sempre in rosso e in quanto (Legge 244/2007) non potrà mantenere quote di partecipazione in questo tipo di società.
Chiudo con una precisazione: la società Italia Navigando, socio di maggioranza della società “Porto delle Grazie srl”, della quale il Comune detiene il 20%, oltre ad aver chiuso l’ultimo bilancio con una perdita di gestione di circa 3 milioni di euro, non è un organo governativo (come dichiarato dal sindaco), ma una società di gestione porti controllata da Invitalia (agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa). Sarei contento se il Sindaco stesse più accorto sulle dichiarazioni rese alla stampa, al fine di non generare disinformazione.

mercoledì 26 gennaio 2011

CHE BELL' ESEMPIO!!!













Le foto riportate sono due immagini esposte all'esterno della chiesetta di Sant'Antonio Abate in via Orlando all'indomani dell'omonima festa svoltasi il 17 gennaio scorso.




Un grande esempio di trasparenza e sincerità nell'organizzare e proporre ogni anno la festa sempre con maggiore successo, alla quale i roccellesi partecipano e rispondono con grande entusiasmo, soprattutto perchè viene constatata e trasmessa la passione in tutti coloro che vi partecipano.



Ed è questa la maggiore soddisfazione per Pasquale Scali e tutto il Comitato Festa, ivi compreso il nostro caro parroco Don Giuseppe Raco.




Una festa preparata con cura che porta con se devozione e tradizione: devozione in virtù dell'affezione di molti roccellesi alla chiesetta e al Santo, tradizione che si rinnova invece è la distribuzione dei cavallucci (provole a forma) e il lieto, allegro e colorato ballo dei giganti (quest'anno addirittura ben 6 personaggi).
Una scommessa da vincere per il Comitato adesso sarà quella della ristrutturazione della Chiesa, progetto già realizzato e che è in attesa di ricevere i consensi dei fedeli e dei roccellesi che finora hanno gia dimostrato molto e che se vorranno ancora continuare a farlo possono rivolgersi a Don Giuseppe Raco o al presidente Pasquale Scali.
Molte informazioni sulla festa con i video e le foto del 17 gennaio scorso, come anche il progetto della ristrutturazione della chiesa e tutti i commenti da parte dei cittadini, si possono leggere al gruppo di facebook che corrisponde al link allegato

domenica 16 gennaio 2011

CERTOMA' COME PANNELLA?


L’ultima seduta del consiglio comunale del 2010 ha visto la discussione di uno dei più annosi problemi della nostra cittadina, ossia la Variante alla 106, bretella che dovrebbe sovrastare (chissà quando?) l’imbuto della 106 che attraversa Roccella.
E’ cronaca riferire che la risoluzione di questo problema è stato cantato ai quattro venti dall’amministazione comunale, è stato il cavallo di battaglia nella sua campagna elettorale, lo è stato nel 2009 ma lo era stato anche nel 2004 e nel 1999. Promesse che, visto come si è evoluta la situazione - stagnante subito dopo gli annunci, dimostrano quando ormai sia scaduto il peso e la capacità politica di determinate persone politiche qui nel nostro paese, ai quali, però, purtroppo, gli è rimasto il vizietto e la capacità di saper lanciare promesse ed infatuare la mente dei roccellesi.

Ritornando comunque all’ultimo consiglio comunale, e in particolar modo alla discussione della “bretella” (ricordiamo che sono passati 28 anni dalla data della prima pietra e, oggi, il problema è stato risollevato dal consigliere Manti attraverso organi di stampa – altrimenti i nostri amministratori avrebbero fatto pure a meno di informare la cittadinanza visto che trattasi di una notizia di un insuccesso e di un nuovo ed ennesimo rinvio, nonostante il nostro sindaco, a più riprese nel corso di quest’anno e mezzo, ci ha assicurato che avrebbe vigilato, sollecitato e seguito con attenzione l’evolversi delle procedure), dopo il rifinanziamento di 16 milioni di euro, la gara d’appalto e l’aggiudicazione, i “lavori non sono ancora partiti per una serie di accertamenti sull’anomalia del ribasso da parte della impresa aggiudicataria, prima e sull’irregolarità di un documento presentato dalla stessa sulla quale si deve esprimere l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, dopo (da “Gazzetta del Sud” del 30 dicembre 2010).

Si tratta esattamente delle stesse “giustificazioni e attenuanti” che il sindaco mi aveva riferito in un “infelice” incontro che avevo avuto con lui a metà febbraio 2010, riferito con un articolo il 26 febbraio dell’anno scorso.

Dieci mesi quindi completamente fermi, rimasti alla finestra ad attendere, alla faccia della vigilanza, dell’attenzione al problema e soprattutto alla faccia dei solleciti!!!

Sarei un ipocrita a non capire le difficoltà che si sono susseguite, ma vent’otto anni sono due generazioni che si accavallano, e non posso assolutamente giustificare la propaganda ingannevole, le promesse da marinaio lanciate in campagna elettorale dall’attuale vicesindaco con la complicità di un “alto personaggio” dell’ANAS!!!

Io sono stato a Torino nei primi anni novanta percorrendola in lungo e in largo, periferia compresa; ebbene, dovessi tornarci oggi mi perderei fra tutte le nuove strade, cavalcavia, rotonde, bretelle, varianti che sono state realizzate. E non venitemi a dire che qui da noi c’è la ‘ndangheta; l’illegalità c’è soprattutto dove non c’è capacità politica e dove chi di dovere non sa assumersi le proprie responsabilità, anzi di mestiere fa lo “scaricabarile” per mantenersi la poltrona.
Ma comunque pare che adesso il nostro sindaco abbia deciso di dare una scossa: “Certomà ha invitato il consiglio ad unirsi al suo fermo proposito di vigilare sull’evolversi della questione, tenendosi pronto anche ad eventuali mobilitazioni, qualora fossero necessarie, per non perdere ulteriore tempo nella consegna dei lavori” (Gazzetta del sud, come sopra);
Grande prof. Certomà!… Avrà deciso forse di fare lo sciopero della fame o della sete? Le prometto sig. Sindaco che, se lei deciderà di effettuare una protesta del genere, io la seguirò incatenandomi all’albero di pino di contrada Melissari, laddove ha inizio la cattedrale nel deserto, che è, più che il vostro cavallo di battaglia, il vostro scempio!!!

giovedì 13 gennaio 2011

UN ANNO FA IL MAESTRO ANTONIO RUSSO ELETTO "ROCCELLESE PIU' POPOLARE". IL FIGLIO GIUSEPPE, OGGI, CI MANDA UNA TOCCANTE LETTERA...


Ciao Nicola. Volevo complimentarmi per la tua costanza nel portare avanti il blog e le iniziative che lo completano aldilà delle idee che rimangono personali e che si possono o meno condividere.

Ad un anno di distanza ritrovo il riferimento al sondaggio del "Roccellese più popolare" e non immagini con quanta emozione rivedo l'immagine della copertina del Magazine dell'anno scorso.
Un riconoscimento che quest'anno va a Maurizio Villari, persona seria e garbata che, forse un pò come mio padre, lavora in silenzio per un anno intero e poi porta a termine con grande impegno e serietà un lavoro importante qual'è, nel suo caso, quello all'UNITALSI.

Un anno è già passato, un anno da quando è stato assegnato il premio a mio padre ed altrettanto tempo da quando lo stesso ci ha lasciati. Il 27 gennaio sarà un anno esatto.....periodo che già tu stesso hai attraversato per lo stesso e triste motivo.

Volevo anche ringraziarti, ancora una volta (forse la millesima) per quanto hai fatto l'anno scorso e per quanti hanno votato per mio padre. Con la consegna della targa che hai portato a casa mia ed hai consegnato personalmente nelle sue mani, gli hai regalato una, anzi proprio l'ultima gioia proveniente da persone esterne all'ambito famigliare.
Per tutto questo volevo dirti solo e semplicemente grazie, grazie, grazie.....

Ciao Nicola.
Giuseppe Russo.

sabato 8 gennaio 2011

RICAPITOLANDO...

ULTERIORI COMMENTI RIVEDUTI PER POTER ESSERE PUBBLICATI.

L’articolo sulle targhe date alle associazioni il 26 dicembre scorso dall’amministrazione comunale ha “scatenato”, finalmente, lo spirito di dialogo e di partecipazione che io ho sempre auspicato in questo blog; invito, non so perché, non sempre accolto.

Ai tanti commenti che ho pubblicato a margine dell’articolo “Auguri Roccella, sintesi, spiegazione e commento”, ce ne sono altri quattro, due a firma e due no, che, purtroppo, per il loro contenuto abbastanza “minatorio” non mi posso prendere la responsabilità di pubblicare. E questo non per paura di qualcuno, ma solo per il fatto che io posso assumermi la responsabilità di contraddittorio su quelle che sono le mie battute, ma non posso, nonostante approvi alcune tesi, farlo su opinioni di altri, i quali, nonostante la firma, non so identificare di persona.

Nello scusarmi con queste persone che hanno voluto contribuire col loro pensiero al blog, riporto la sostanza del loro intervento rimettendolo, però, con parole più consone a un dialogo civile fra persone.

A partire da un commento “anonimo” che si chiede e ci chiede se è possibile che una persona riesca a manovrare sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e di minoranza. La sua conclusione è che ci siamo davanti a un consesso civico senza iniziativa e, quindi,… Meno male che Siso c’è!!!

Il sig. Roberto Fragomeni afferma che… mentre dalla Calabria i cervelloni vanno via, a Roccella c’è una controtendenza… E poi si sofferma sulla proloco-fantasma chiedendosi dove vanno a finire i soldi che gli vengono elargiti dalla Regione Calabria.

Un intervento molto duro, invece, viene scritto da un’altra persona anonima che parla di amministrazione pubblica (privata!) “strumentalizzata da persone incapaci e brave a vendersi come “bravi politici”. Il seguente pezzo lo pubblico integralmente: “E’ triste pensare che i giovani, che dovrebbero aiutarci a far crescere il nostro, il loro territorio, si ritrovano soffocati, da un sistema immeritocratico basato su lobby, favoritismi, servitù-“schiavitù”, e sono costretti ad andare fuori a portare il loro contributo qualitativo a realtà lontane da quella nostra. Sistema di cui siamo colpevoli tutti, anche con il semplice voto “per amicizia”.
Salto un periodo poiché ci sono parole forti e conclude con “Abito a Roccella, un paese un tempo fiorente e che vedo di anno in anno impoverirsi. Purtroppo, non ho la bacchetta magica, ma in questo “si salvi chi può” spero solo che noi roccellesi avremo l’intelligenza e la cultura necessaria per non cadere nei soliti tranelli. L’amministrazione pubblica dovrebbe perseguire gli interessi di tutti con i soldi di tutti, non gli interessi dei singoli con i soldi di tutti… Quello che mi auspico (per quanto non più proprio giovane) e che troveremo la forza di pretendere ciò che è nostro senza farci prendere in giro!”

Infine l’ultimo commento a firma di Francesco Simonetta che riporto cambiando delle “paroline di troppo” dopo i convenevoli al sottoscritto:
“Oggi io come altri ci sentiamo vittime di questa amministrazione che da parecchi anni oltre a prenderci in giro ci vuole anche spogliare di quel poco che abbiamo: l’acqua la paghiamo come spumante (DOC) e poi siamo costretti a comprare l’acqua in bottiglia per bere; le multe fatte ad agosto “con malizia” sono arrivate nelle nostre case maggiorate e questo perché non ti hanno lasciato sul parabrezza la copia della multa e quindi ti trovi tre multe fatte nello stesso giorno e le mie sono a firma di un regolare vigile urbano; stranezza considerato che i 4 assunti non hanno il potere di firma, ma solo quello di appuntare targa, ora e via, sul librettino e poi scappare. Poi abbiamo la TARSU, i passi carrabili, altra batosta che insieme alle cartelle pazze dell’ICI ci lasciano in mutande, e tutto questo, ci dicono, per poter pagare gli stipendi del personale, a gente assunta con contratti a COCOCO, e a professionisti esterni per vari incarichi. I giornalisti come la televisione locale non spendano neanche due parole a favore di noi cittadini; e poi che dire dei tre giovani “politici vergini” che invece di dare una ventata di purezza e di speranza altro non sono che degli accomodanti che non hanno in serbo nessuna iniziativa di cambiamento”.

Morale finale della favola: Grazie a tutti coloro che contribuiscono con il loro pensiero; continuo ad invitarvi innanzitutto di identificarvi e poi di esprimere il vostro parere con educazione, senza parole offensive, altrimenti mi trovo costretto a fare questi interventi di “riparazione”.

Cari amici purtroppo la realtà è una sola: siamo “guidati” da amministratori consolidati, appagati, che a tutto pensano meno che il bene comune. “Sfruttano” la loro esperienza politica per “apparire” ma poi in maniera velata e sul filo della legalità curare il proprio orticello.
Io prego le forze di maggioranza che capiscono questo inganno di farsi fuori e mettere in sfiducia questi amministratori che sono un danno e fanno da ostruzionismo allo sviluppo concreto del nostro paese.

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

.

.
.

.

.

VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

.

Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

.

.
Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri