Ringrazio il prof. Giovanni Certomà che prima mi ha inviato l’intervista all’assessore all’ambiente di Roccella Jonica con le dure critiche nei confronti di questo blog e successivamente mi ha manifestato la volontà di accettare una mia replica.
Purtroppo, a causa del mio lavoro, non sono riuscito a conciliarmi con i tempi per poter effettuare una controreplica per come è stata pensata dal prof. Certomà, e, quindi, oggi, per rispetto di tutti i lettori che mi onorano di entrare in questo blog, ho il dovere di effettuare la mia risposta, nonostante non avrà la stessa consistenza mediatica rispetto alla pubblicazione sul sito in cui era stato previsto. Per chi non ha ascoltato l’intervista all’assessore, nella mia risposta sono riportate anche le sue battute.
Sarà un intervento prolisso, e mi scuso, ma, essendo stato previsto come intervento vocale attraverso webcam, in quel senso li sarebbe stato più opportuno…
Sarà un intervento prolisso, e mi scuso, ma, essendo stato previsto come intervento vocale attraverso webcam, in quel senso li sarebbe stato più opportuno…
Ringrazio quindi tutti coloro che avranno la pazienza di leggermi.
Gentile prof. Giovanni Certomà, la ringrazio della possibilità che mi concede di replicare, attraverso il suo seguito giornale informatico, alle battute gratuite nei confronti del blog “Roccella siamo anche noi” fatte dall’assessore all’ambiente all’interno dell’intervista dal titolo “Differenziamo Roccella”.
Partiamo con ordine ossia dal mio essere un oppositore qualunquista.
Bene! Per non rischiare di sbagliare sono andato sul dizionario alla voce qualunquismo; la definizione recita…: persona che mostra un atteggiamento pregiudizialmente polemico e critico nei confronti delle ideologie politiche e delle istituzioni.
Togliamo subito ideologie politiche perché nel caso della nostra amministrazione comunale queste non sono a vedersi neanche col binocolo e facciamo rimanere “nei confronti delle istituzioni”…
Ok! Se qualunquismo, quindi, significa non porre alcuna fiducia nei confronti dell’amministrazione del mio paese la definizione mi si addice. Quindi mi va bene ad essere qualunquista in questo senso visto che non ho mai accettato di vivere in una cittadina con un’amministrazione "fuorilegge".
E lo spiego subito cosa significa fuorilegge.
Tutti sanno che la carica di sindaco di un paese non può durare oltre 2 legislature cioè dieci anni. Questa legge è stata emanata per evitare che un sindaco possa creare lobby, interessi verso una sola direzione nella gestione della cosa pubblica.
Evidentemente il nostro sindaco uscente questa legge non l’ha mai digerita ed ha cercato, alla fine del suo mandato, in tutti i modi, con prepotenza ed efferatezza, e con mille artifizi, di poter continuare la sua gestione attraverso una figura che lo potesse rappresentare.
A Roccella paradossalmente, si verifica ciò che succede a livello nazionale dove abbiamo un leader esperto a predicare e ad illudere gli italiani con posti di lavoro, ribasso delle tasse e la politica del fare, quando poi sotto sotto lavora solo ed esclusivamente per varare tutta quella serie di leggi a personam.
Se in dieci anni il sindaco di Roccella era riuscito artatamente a nascondere le sue magagne, la spaccatura con quei partiti che preferivano un candidato che non nutriva le sue simpatia, ha fatto venire al pettine tutti i suoi nodi, le lobby, gli interessi costituiti dall’imposizione e dal monopolio del Festival Jazz per l’accaparramento dei contributi governativi, gli appalti in itinere, soprattutto i vari lotti del Castello, e la sua battaglia per l’assegnazione della gestione del Porto.
E veniamo al secondo punto: nella suddetta intervista l’assessore fa finta di non conoscere il blog, quando diverse volte lui stesso è intervenuto volontariamente al suo interno. Mi dispiace che lei, prof. Certomà, che ogni tanto entra nel mio blog come circa 500 persone settimanalmente, è considerato come un “nessuno”… credo che un amministratore debba avere rispetto, non dico di chi scrive nel sito ponendo all’attenzione i “mille” problemi irrisolti, ma almeno dei cittadini che entrano nel sito per simpatia e spesso anche per informarsi di ciò che accade nel proprio paese. Capisco, comunque, l’insofferenza che l’assessore vive, considerato che, ai suoi convegni, nonostante dei manifesti che sembrano lenzuola, gli inviti recapitati a tutte le famiglie e le telefonate direttamente a casa, riesce a radunare si e no 50 persone!!!
Ed ancora… quando lei prof. Certomà riferisce le mie frasi che riportano che nei convegni viene celebrato il paese nei sogni ma poi nella realtà i rifiuti speciali hanno fatto da deodorante per tutta l’estate per le vie del paese, i cassonetti della differenziata sono stracolmi e i bidoni sono tutti rotti, prima l’assessore mi infanga dicendo del qualunquismo, ecc. ecc., poi clamorosamente e ingenuamente, ammette, una per una, la presenza di tutte le difficoltà riferite, giustificandosi con la più banale e consueta delle scuse, ossia che non ha la bacchetta magica!!!
L’assessore riferisce del servizio di lavaggio dei cassonetti, chè una enorme bugia: io che vivo Roccella sia di giorno che di notte vi garantisco che sono anni che non vedo una lava cassonetti per le vie di Roccella, e poi… parla di raccolta di rifiuti speciali per i soli pescivendoli, e fa finta di disconoscere che rifiuti speciali sono anche quelle delle macellerie, dei bar e dei ristoranti che causano scarti di odore nauseante peggiore dei pescivendoli.
Mi viene rinfacciato che mi inventi addirittura le difficoltà del mio paese anche se non esistono. Sfido chiunque a trovare su oltre 150 post da me scritti nel blog una difficoltà che non esiste, ma soprattutto sfido chiunque a venirmi a dire il perché e per quale interesse io dovrei scrivere qualcosa
che non c’è.
Sono loro invece che, essendo in difficoltà, visto che vengono colti sempre in castagna e non sono capaci di gestire l’ordinaria amministrazione, hanno interesse ad essere generici, ad infangare la gente che non la pensa come loro e non scendere negli argomenti di che trattasi visto che non conoscono le risposte plausibili.
Considerato che le critiche alla mia persona sono state lanciate all’interno dell’intervista sulla differenziata, mi permetta prof. Certomà, di fare una mia considerazione. L’assessore ripete a più riprese che per la riuscita del servizio di raccolta porta a porta è necessaria la collaborazione dei cittadini. Secondo il mio parere i cittadini di Roccella Jonica sono abbastanza intelligenti e preparati soprattutto perché sono legati al loro paese; il problema sta nel fatto che questo amore verso il proprio paese si è inclinato dal momento in cui il roccellese ha constatato di non poter avere fiducia dei propri amministratori. Mi dica come si può aver fiducia di un’amministrazione giustizialista che per tutta l’estate ha fatto a cittadini e turisti oltre 2000 multe di 90 euro ciascuna, come si può avere fiducia in coloro che chiamano i roccellesi barbari, incivili e vandali, cittadini spazientiti dal farsi dire che la discarica degli ingombranti è piena quando poi nei convegni e nei volantini che ci manda l’assessore ci dice che basta chiamare o rivolgersi all’ufficio che l’incaricato verrà a ritirare il nostro ingombrante presso la nostra abitazione; mi dica come si può avere fiducia di un assessore che fa il bando di concorso per vigili urbani e fa uscire al primo posto il cognato; come si può avere fiducia dello stesso assessore che, insieme al suo sindaco, preleva dalle tasche dei roccellesi una maxi parcella di ben 17mila e trecento euro per una causa insignificante (ma neanche per difendere un assassino si chiede una parcella cosi alta!).
Chiudo il capitolo differenziata che, praticamente, altro non è che l’acquisto di 20 mila cassonetti di plastica, 5 per ogni famiglia, con l’attestazione che l’assessore fa, sempre nella stessa intervista, e che io mi segno a chiare lettere, della regolarizzazione di 10 lavoratori precari (ridimensionati nel giro di qualche giorno a 5 durante un’assemblea con tutti i precari). Comunque sarebbe questa una grande conquista, considerato che da 14 anni questi 51 ragazzi LPU LSU vengono illusi e usati e ogni volta messi in scacco per accaparrarsi i loro voti con promesse ad ogni campagna elettorale, senza rendersi conto che sono i lavoratori precari la vera fortuna di questa amministrazione, senza i quali, soprattutto a livello di ordine del territorio, ci saremmo trovati nelle sterpaglie e nella sporcizia come nel primo Certomà.
L’assessore riferisce che loro stanno lavorando per il bene del paese, chi li critica invece per peggiorarlo, loro nutrono l’apprezzamento dei cittadini, io non sarei stimato da nessuno!
Qui l’assessore dimostra quanto sia lontana l’amministrazione col pensiero dei cittadini, basti pensare che in questo anno e mezzo i roccellesi hanno coniato un nuovo nome per la loro lista ossia anzichè “Roccella prima di tutto”, “Tutto prima di Roccella”.
Oltre le multe che hanno fatto incattivire i roccellesi, c’è la una strada di pietra impercorribile a dilaniare la fiducia per questi amministratori, lo sperpero di denaro pubblico per una pista ciclabile piena di erbacce, la constatazione che Roma sia diventata la sede dei loro giochi di potere, considerato che i maggiori interessi si giocano nella capitale: è di Roma la dubbia società Italia Navigando che dovrebbe gestire al 51% il Porto di Roccella assieme al Comune e agli sponsor del vicesindaco; è di Roma la sede dell’Associazione Culturale Jonica che risucchia contributi a gogò da parte di tutti gli enti pubblici compresi le casse comunali; è di Roma la sede della Fee su cui si fa leva per la bandiera blu (della quale sono contento per carità ma almeno ce la meritassimo un po’…); è in un teatro di Roma, e questa è da ridere, che viene consegnato il premio “Città di Roccella” ad artisti che, per carità sono bravissimi, ma che se gli chiedi cos’è Roccella sono capaci di rispondere che sono dei monti delle dolomiti o addirittura del Cile.
Ogni volta che l’assessore fa riferimento alla mia persona ripete sempre la stessa cosa, ossia che scrivo nella direzione del “tanto meglio e tanto peggio” e che “non so fare nessuna proposta concreta”. Caro Assessore, mi scusi, non pensa che un avvocato da 17mila e 300 euro di parcella debba avere un vocabolario di relazione un po’ più ampio e nutrito???
In merito all’accusa di mancanza di proposte costruttive è evidente che l’assessore sente soltanto dall’orecchio di chi da 10 anni gli sta dando visibilità e non certo da quello dei cittadini e del sottoscritto.
Dimentica la mia segnalazione sulla pericolosità del parco giochi che ha evitato che qualche bambino si facesse seriamente male;
dimentica che solo con l’intervento del blog, di un altro politico, di alcune associazioni e la raccolta delle firme dei residenti si siano resi percorribili le strade delle frazioni in attesa di un adeguato asfalto;
non sa che il blog ha più volte denunciato l’esistenza di una Proloco fantasma composta da una sola persona parente di una assessore che esiste soltanto per accaparrarsi soldi della Regione da destinare a loro potenziali clienti per il voto;
non sa che il blog avanza continuamente la proposta di eleggere dei direttori artistici per l’auditorium e le altre strutture completamente sottoutilizzate del paese, considerato pure che abbiamo la fortuna di avere dei talenti come Pino Carella, il Maestro Carlo Frascà e Giuseppe Russo;
il blog aveva proposto di adibire il mercato coperto ai contadini che oggi vendono la frutta illegalmente per strada in mezzo allo smog delle automobili, anziché farne un carcere per l’azienda sanitaria locale,
questo blog ha sottolineato più volte che se non ci fosse stato il politico Zito a fare da ostruzionismo (con esose spese legali per ricorsi e controricorsi a spese dei roccellesi) da tempo avremmo una adeguata gestione dei servizi portuali da parte di professionisti locali,
da tempo segnalo che il turismo non si fa aspettando la manna dal cielo ma partecipando alle fiere di Milano e di Pesaro in accordo con gli operatori turistici delle strutture alberghiere e le associazioni, ed inoltre creando un itinerario storico - culturale da proporre ai gruppi che arrivano anche fuori stagione sia pure quelli diretti poi da Fratel Cosimo.
Il blog si sta sgolando dell’ inutilità di fare la notte bianca e il festival jazz nel cuore di agosto quando già nel nostro paese c’è la presenza dei turisti. Farli in luglio o a fine agosto significherebbe allungare la stagione, far partecipare anche persone dei paesi vicignori, far lavorare meglio gli operatori commerciali evitando pure, com’è successo, black out elettrici che mettono in ginocchio negozianti e ristoratori.
E potrei continuare ancora per molto, anche se chi legge il blog conosce chiaramente che il sottoscritto non muove alcuna critica senza la possibilità di dare una risposta alternativa.
Purtroppo questa amministrazione vola troppo in alto per ascoltare queste cosucce, i loro obiettivi sono accaparrarsi finanziamenti pubblici quanto più possibile attraverso progetti mastodontici e poi realizzarli a metà o lasciare strutture abbandonate ed inutilizzate.
Ultimo triste esempio di questa metodologia assistenzialista nel fare politica è, in ordine temporale, la chiusura dell’auditorium, dichiarato inagibile a causa di infiltrazioni di acqua piovana. Problema che, se fosse stato preso per tempo, si sarebbe risolto con poche centinaia d’euro. Invece, con la perversa fissazione di lasciare andare in rovina per poter chiedere cosi i finanziamenti per la manutenzione, si è arrivati al punto odierno della chiusura e dichiarazione di inagibilità.
Una battuta ancora sul fatto che io sia destinato a rimanere in un cantuccio e non avere la stima dei cittadini…
Capisco e giustifico nuovamente la stessa insofferenza di prima dell’assessore verso chi dice chiaramente le cose in faccia, le realtà di fatto, senza fronzoli e diplomazia.
Io non ho problemi assolutamente a ritornarmene in un cantuccio a testa alta e con la riconoscenza dei cittadini nonostante lui sia stato l’unico ad avermi detto una cosa del genere; il fatto è che i cittadini, invece, alle ultime elezioni hanno deciso di mettere questo assessore in un cantuccio assegnadogli quei miseri 74 voti, facendolo rientrare a stento nel consiglio come il penultimo degli eletti.
Questa amministrazione purtroppo, nonostante ci sia qualche persona “matura” che abbia capito
l’inganno che c’è al suo interno (inganno inteso tutto fuorchè il bene comune dei cittadini!), è forte perché è composta da troppe, politicamente parlando, matricole, che seguono la scia in silenzio e in devozione, non rendendosi contro che, cosi facendo, alimentano, o sono parte integrante, di un cancro che sta portando il nostro paese allo spopolamento, ad un commercio sempre più allo sbando e al precipitoso crollo del turismo.
Caro prof. Giovanni Certomà, ho finito! L’ultimo invito lo rivolgo a lei: adesso sono io che le chiedo umilmente un suo commento, ripartendo magari dall’assist iniziale che lei ha dato all’assessore e che lui ha colto in pieno… l’assist delle affermazioni qualunquiste!
Un saluto a tutti i cari lettori del blog a cui dedico questo intervento.