Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it




domenica 31 gennaio 2021

GLI ESEMPI DI DON BOSCO NEL "FARE SCUOLA". LA RIFLESSIONE DEL PROF. VITO PIRRUCCIO

Carissimi,

la giornata odierna è  un appuntamento  annuale che le donne e gli uomini di scuola sono tenuti a ricordare: il 31 gennaio si ricorda la figura di San  Giovanni Bosco, l'apostolo dei giovani e fondatore  dell'Opera Salesiana.  Per me il ricordo  è  d'obbligo avendo vissuto dal di dentro l'esperienza salesiana, per cui ho il piacere di parlarne, anche, da ex-allievo.



Ci sono aneddoti per descrivere il miracolo salesiano ed  è  stata prodotta una pubblicistica ampia  sul momento in cui scatta nel giovane Don Bosco  la sua missione al servizio dei giovani. Chi ha vissuto l'esperienza salesiana e chi ha studiato la vita e la pedagogia del santo piemontese conosce bene questo percorso. Per quanto mi riguarda sono stato sempre colpito da un passaggio della vita di Don Bosco che, secondo me, dà l'idea plastica della sua opera educativa. Si tratta dell'incontro tra Don Bosco e Francesco Besucco, il ragazzo di Argentera (Cuneo), figlio di contadini poveri, accolto a Valdocco e morto a 13 anni di polmonite. Al piccolo Francesco smanioso di apprendere, studiare e riscattarsi dalla povertà,  Don Giovanni Bosco offre la semplicità della sua regola educativa: "Allegria, Francesco! Poi studio. E, infine, pietà, cioè la cura della preghiera e dell'amore verso gli altri". Un messaggio educativo spirituale e materiale insieme che non impedisce al laico di riconoscersi. 

Don Bosco, uomo, educatore e santo dei giovani, è ancora oggi, un punto di riferimento non solo per la scuola salesiana sparsa, ormai, in tutti i continenti. Ma è  una delle pietre  angolari di modello educativo divenuto un classico e, come tale, patrimonio di tutti, laici e cattolici. 

La spiritualità di Don Bosco non sta, infatti, nel suo essere prete, ma nella tensione pratica, come tale laica in senso lato, di un modo di vivere e di interpretare i bisogni di crescita dei ragazzi. Allegria e studio, inscindibilmente tenuti stretti da una disciplina conquistata e non imposta, sono i due assi portanti delle case salesiane fin dalla loro costituzione.

Qualcuno, ancora oggi, identifica la scuola salesiana con un modello educativo di élite. Nulla di più sbagliato!  La regola "allegria e studio" non è  una gabbia di classe, ma uno stile per aprire le porte della mente e del cuore alla conoscenza per formare l'uomo e il cittadino "sovrano", come un secolo dopo l'istituzione dell'opera educativa di Don Bosco , avrà  modo di affermare, sempre attraverso la scuola, un altro rivoluzionario del pensiero pedagogico moderno, Don Lorenzo Milani. 

La scuola salesiana, infatti, nasce come "scuola laboratorio". È  proprio Don Bosco a realizzare la Scuola Professionale (diversa dalla bottega artigianale) con l'apertura a Valdocco dei laboratori di falegnameria,  di sartoria, ecc. . Una "scuola del fare" per sottrarre i ragazzi del suo tempo allo sfruttamento e per inserirli da "sovrani", appunto, nella società.  Don Bosco lotta, in particolare, contro il settarismo ecclesiastico e il ragazzo Bartolomeo Garelli, cacciato dalla sacrestia con durezza per essere "incapace di servire messa", Don Giovanni Bosco lo accoglie, conquista la sua fiducia e da quel momento sviluppa l'idea di realizzare l'oratorio salesiano. Dirà ai suoi ragazzi aprendo loro il suo cuore in modo semplice e ingenuo: "Basta che siate giovani per amarvi... Troverete libri proposti da persone di gran lunga più  virtuosi e più  dotti di me, ma difficilmente troverete ... chi più desideri la vostra felicità".

Dentro questa regola semplice sta tutta l'attualità di un modo di fare scuola ed educare i giovani mai passato di moda. Il prete e l'educatore laico, due approcci ideali, hanno un solo modo di conquistare la fiducia dei giovani: offrire loro sostegno e guida con l'esempio, l'opera e il vissuto quotidiano.

Buona festa! F.to Vito Pirruccio

UN CANALE YOUTUBE PER DIFFONDERE LE ATTIVITA' DELLA PARROCCHIA DI "SAN NICOLA DI BARI"


E' nato un nuovo canale Youtube per trasmettere in diretta i momenti di preghiera della Parrocchia "San Nicola di Bari" di Roccella Jonica.

A partire da mercoledì prossimo 3 febbraio alle ore 21.30 inizierà un percorso di guarigione interiore in diretta sul canale Youtube: https://youtube.com/channel/UCOTRIavag_LnfdpU7HRaFLQ È possibile seguire le attività del canale cliccando sul pulsante “ISCRIVITI”



sabato 30 gennaio 2021

100 ANNI DI PCI: LUCIA SPAGNOLO PARLA DELLA SUA MILITANZA E RICORDA L'ON. MIMMO BOVA: "UN FARO CHE HA LASCIATO TANTE PICCOLE LUCI"

Fonte: https://larivieraonline.com  

Intervista di Barbara Panetta a Lucia Spagnolo per il settimanale "La Riviera"


Lucia Spagnolo, sindacalista e 
militante del PCI dall'età di 14 anni.

Cosa è stato il PCI nella Locride, in tre parole chiave?

Riassumendo in tre parole chiave la storia del PCI nella Locride potrei dire: solidarietà, emancipazione , scuola di vita e di riscatto sociale.

Gli anni settanta nella Locride come nel resto del Paese, sono stati caratterizzati da una grande tensione politica e sociale. I maggiori partiti del vecchio arco costituzionale ( PCI-PSI-DC) svolgevano un ruolo chiave nelle piccole come nelle grandi comunità. Le sezioni di Partito erano luoghi frequentati prevalentemente da uomini, anche quelle del Partito Comunista.

Anche se mi piace ricordare che in particolar modo nelle aree interne le sezioni del PCI erano allocate nelle stessa sede della Camera del Lavoro. Pertanto le sedi svolgevano contemporaneamente un ruolo politico, sindacale, di servizi alla persona e di presidio democratico, oltre che di attività ludiche. Erano quasi tutte dotate di televisore, biliardino, carte napoletane e macchina da scrivere.

Ci si rivolgeva al compagno di turno per qualsiasi problema o esigenza burocratica da risolvere.

Dal dopoguerra in poi fino agli anni novanta, le sedi fisiche del PCI e della CGIL erano luoghi molto frequentati, si trovava accoglienza, competenza e tanta solidarietà.

Una grande comunità di donne e uomini che ideavano e sviluppavano teorie e pratiche per migliorare le condizioni di vita e di sviluppo sociale.


Il tuo percorso dentro il PCI, come nasce e dove arriva. Cosa ti ha spinto a sposare la causa comunista?

Il percorso dentro il PCI è doppiamente intrecciato con la mia attività lavorativa. Dopo il classico percorso di educazione cattolica, all’età di 14 anni inizio a frequentare la sezione del PCI sede anche della Camera del Lavoro del mio Paese. Come in tutte le famiglie che si rispettano tale frequentazione provocava spesso contrasti e malumori in famiglia. Giusto il tempo di rientrare a casa, dopo aver trascorso 3 o 4 ore in compagnia dei miei coetanei al bar, in piazza o in sezione mia madre in modo autorevole e perentorio mi intimava: “ puoi fare tutto in paese, quello che non ti è permesso di fare, è frequentare il Partito Comunista, non è ambiente adatto a te, li sono tutti uomini”. Non era facile a quella età motivare le ragioni di una scelta.

Il compianto on. Mimmo Bova,
definito da Lucia Spagnolo
"un faro" per tutti i militanti del
PCI. In questa foto del 1980
 l'on. Bova è consigliere regionale.

Eravamo un bel gruppo di ragazze e ragazzi curiosi e appassionati. Ci accomunava la voglia di sapere e di approfondire la politica e i fermenti culturali in atto.

La sezione era un punto di incontro e di elaborazione. Si interagiva con ragazzi più grandi e preparati oltre che con bravi lavoratori e artigiani del luogo. Da qualche anno in Paese risiedeva per motivi di lavoro un giovane distinto, gentile e preparato. Roccellese di origine, aristocratico d’aspetto. Già militante del Partito Comunista e Inserito molto bene nella nostra piccola comunità. Il suo nome era Mimmo Bova per tutti noi Mimmo. Per iniziativa sua e di altri compagni di sinistra inizia un percorso di formazione ed elaborazione politica per un folto gruppo di ragazze e ragazzi della mia generazione.

Le scuole superiori nella Locride erano in fermento, alcuni di noi partecipammo ai movimenti studenteschi sostenendo le lotte politiche per il lavoro e lo sviluppo della Calabria.

Nel 1972 a 17 anni durante le rivendicazioni per il diritto allo studio nella Locride, sono stata sottoposta, insieme ad altri 30 giovani studenti, a procedimento giudiziario con l’accusa di blocco stradale. Da studenti si rivendicava il ripristino della viabilità, compromessa dall’alluvione del 1972, della strada che collega i paesi interni con la fascia ionico-reggina.

Reggio Calabria, Italo Falcomatà è stato appena eletto
sindaco della città. Al suo fianco l'on. Mimmo Bova e il 
compagno Lillo Zappia.

L’anno successivo con l’introduzione Decreti Delegati nella scuola si intensifica e si sviluppa l’impegno politico con i movimenti studenteschi della Locride.

Inscritta fin da giovane alla FGCI, alla maggiore età divento militante del PCI. Nel 1991 dopo aver partecipato al congresso di Rimini continuo la mia militanza nel PDS, successivamente nei DS, e nell’attuale PD.

Nel 1984 a 28 anni vengo eletta consigliere comunale di maggioranza nella lista del centro sinistra in quota al PCI.

Nel 2015 sono stata candidata a sindaco del mio Paese e ho svolto il ruolo di capogruppo di minoranza per la lista Pazzano Bene Comune.

A 25 anni interrompo gli studi universitari e affronto la sfida più importante della mia vita.

Si trattava di scegliere il percorso lavorativo, mi si presentano più occasioni e dopo giorni di discussione travagliata con parenti e amici scelgo di lavorare nella CGIL.

Inizia una bella ed esaltante avventura di lavoro, frequentare la scuola sindacale di Ariccia, ascoltare le lezioni di Vittorio Foa, incontrare Bruno Trentin, Sergio Cofferati e tanti dirigenti sindacali e politici è stata per me una esaltante esperienza e un grande privilegio. Non mi sono mai pentita della scelta fatta. Una scelta di vita, come si diceva allora.


Il PCI delle donne che esperienza è stata nella Locride.

Nel secolo scorso le donne hanno svolto un grande ruolo da protagoniste anche nel PCI.

Nonostante le leggi ostili e le condizioni disagiate del dopoguerra tantissime donne del PCI si sono rese protagoniste di grandi battaglie politiche e sociali e in particolar modo a sostegno delle leggi per l’emancipazione e lo sviluppo.

Vorrei ricordare un aneddoto che veniva spesso raccontato dai compagni anziani della mia sezione. Riguarda una donna comunista protagonista della vita sociale del paese. Si chiamava Lucia Bombardiere rimasta vedova con 4 figlie da accudire, sempre presente e battagliera a tutte le iniziative del partito. Nella foto allegata ha il capo coperto da un fazzoletto bianco.

Si racconta tra l’altro, che il 7 aprile del 1963 in occasione della campagna elettorale per le elezioni politiche, si sia recata a Catanzaro per assistere al Comizio di Palmiro Togliatti raggiungendolo sul palco per salutarlo. Il quale, a fine manifestazione ha provveduto a pagare un taxi per farla riaccompagnare a casa.

Tra le conquiste sociali più importanti ricordo le tante iniziative a sostegno della legge sul divorzio del 1970. Con protagoniste tante compagne preparate.

Nel 1978 segue un’altra grande battaglia per l’emancipazione femminile a sostegno della legge 194 ovvero la legge sull’aborto, che da allora consente alla donna, nei casi previsti, di poter ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza nelle strutture sanitarie pubbliche. Ricordo tante compagne attive nella Federazione di Reggio Calabria che aiutavano e sostenevano le attiviste territoriali con la loro presenza e con la loro puntuale elaborazione sulle piattaforme politiche del partito.

Circa cinquant’anni pregnati di grandi ed entusiasmanti battaglie.

Anche la Locride con la sua bella gente ha scritto un pezzo significativo della grande storia del PCI.


La pagina 13 della Riviera di questa settimana con l'intervista
a Lucia Spagnolo e tante foto "storiche" delle attività politiche che
si tenevano nei circoli.

L'ANPI (ASS. NAZIONALE PARTIGIANI D'ITALIA) INVITA A FIRMARE CONTRO LA PROPAGANDA FASCISTA

In occasione della Giornata della Memoria  del 27 gennaio 2021, l’ANPI Silvestra Tea Sesini (Locride) invita tutte le persone che vogliono «impedire la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti al fascismo e al nazismo e la vendita di oggetti con simboli fascisti e nazisti» di recarsi nei comuni di residenza fino al 30 marzo 2021 per firmare la proposta di legge Antifascista Stazzema. Nel caso in cui i moduli non fossero disponibili si possono scaricare dal sito anagrafeantifascista.it



E comunque, il comitato promotore ha inviato a tutti i comuni italiani una Pec  per rendere accessibili i moduli e per l’autentica della firma.

Visti  il clima d’odio, il rancore sociale, i capetti di borgata e dei capò di paese che diffondono odio  e mostrano simboli quotidianamente vi invito a recarvi nei comuni e firmare la proposta di legge Antifascista.

Ercole Macrì, presidente ANPI Silvestra Tea Sesini

giovedì 28 gennaio 2021

DON SAMIR VEGA MORAD INCONTRA I GIOVANI, SABATO IN CHIESA MATRICE


SABATO PROSSIMO 30 GENNAIO, NEI PRIMI VESPRI DELLA FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO E A CONCLUSIONE DEL MESE DELLA PACE, VIVREMO UNA SERATA SPECIALE CON I NOSTRI GIOVANI DELL'AZIONE CATTOLICA IN CHIESA MATRICE.

IL NOVELLO SACERDOTE DON SAMIR VEGA MORAD DEI PADRI GAETANINI DI BOVALINO E ANIMATORE DELL' A.C.R., PRESIEDERA' LA MESSA DELLE 17,30 E, DOPO LA MESSA, INCONTRERA' I GIOVANI PORTANDO ANCHE LA SUA ESPERIENZA VOCAZIONALE.

INVITIAMO I GIOVANI ROCCELLESI A PARTECIPARE A QUESTO IMPORTANTE MOMENTO DI FRATERNITA' CHE AVVERRA NEL PIENO RISPETTO DELLE NORME ANTICOVID. 

VI ASPETTIAMO! 

Padre Francesco Carlino


LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "MINO REITANO E I SUOI FRATELLI" A STRISCIA LA NOTIZIA - IL VIDEO

 Nella puntata di "Striscia la notizia" del 20 gennaio scorso, è stato presentato il libro "Mino Reitano e i suoi fratelli" - I ragazzi di Calabria, scritto da Gegè Reitano ed edito da Mediabooks. 

Un libro che racconta la storia di Mino Reitano, grande interprete della musica italiana, attraverso le sue parole e la testimonianza dei fratelli Gegè e Antonio, ma anche attraverso il ricordo di molti amici che lo hanno accompagnato nel suo formidabile percorso artistico.

Ezio Greggio ed Enzo Iachetti, nella puntata di Striscia, hanno ben presentato il libro, menzionando anche l'artista roccellese Angelo Laganà (peraltro molto amico di Greggio con cui collaborò nei suoi primi programmi a Tele Biella, nel film Sbamm e nel mensile "Mondo Biellese", esperienza che ha fatto sprigionare nel poliedrico Laganà la passione per l'editoria e il giornalismo). 

Angelo Laganà, oltre che molto legato a Mino Reitano fù autore di 4 brani che hanno avuto molto successo negli anni 70.

Ecco di seguito il video della presentazione del libro a "Striscia la Notizia".




martedì 26 gennaio 2021

"LA GIORNATA DELLA MEMORIA" IN CHIESA MARINA

Mercoledì 27 Gennaio 2021, celebreremo la giornata mondiale della memoria, per commemorare le vittime dell' Olocausto.

Il Parroco della Chiesa di San Nicola Ex Aleph di Roccella Jonica, Sac. Jean Dieudonnè Jaomanana, ha invitato questo pomeriggio tutta la comunità Interparrocchiale Roccellese ad accendere un lume sulle proprie finestre o sui propri balconi, dalle ore 18:30 alle ore 21:00, proprio dopo il tramonto per ricordare il periodo buio che avvolse tragicamente il mondo in quel periodo...
Quanta crudeltà, quanta malignità, quanto odio, come può un uomo disprezzare così tanto un suo fratello?!... Ma anche se tutto sembrava perduto la Speranza anelava nel cuore di tutti gli ebrei, brillando radiosa nonostante l'oscurità della notte... Alle ore 21:00 si è spento il lume e ci si è uniti spiritualmente in preghiera recitando un requiem per tutte le vittime della SHOAH. La Messa mattutina delle 7:30, del 27 Gennaio, in Chiesa Marina, sarà in suffragio di tutti i nostri fratelli che hanno perso la vita nei campi di concentramento. Ricordiamo per non dimenticare...



CIAO BRUNO, L' AMICO GIOIOSO DI TUTTI


Esattamente due mesi fa è stato colto da malore e trasportato all'ospedale di Locri. Bruno Surace, da quell'ictus che lo ha colpito d'improvviso nella notte, purtroppo, non si è più ripreso. 
Oggi ci ha lasciato, e lascia un vuoto incolmabile nella sua grande famiglia e nei suoi tantissimi amici che lo adoravano e facevano a gara per conquistare il suo sorriso contagioso e spensierato.

Ha lavorato per molti anni sulle navi da crociera, amava le persone e sapeva intrattenersi amichevolmente con tutti, sempre con discorsi positivi e propositivi. Il mare era nel suo sangue, lo conosceva come le stanze di casa sua: quando per mestiere quando per hobby è stato davvero un ottimo marinaio.

 

Bruno fra i suoi pronipoti, Carmelo e Leandro.

Prima con il padre, poi con i fratelli ha sempre nutrito e coltivato la passione della pesca, diventando un vero e proprio "lupo di mare", nel senso di intenditore ed esperto della navigazione e della pesca.

Amava gli animali (i suoi adorati cani le tenevano tanta compagnia) e seguiva con molto interesse il calcio e il ciclismo.

Ha per diversi anni gestito il Bar Zirgone che lui aveva chiamato Bar Jolly, confermando le sue doti della cortesia e dell' attaccamento agli amici con affetto e rispetto. Stare in compagnia con il sorriso e la spensieratezza era il suo modo ideale di vivere, sapeva sprigionare allegria oltre che a dare saggi consigli con chiunque parlava. 

Gli volevano tutti bene e in tutti lascia un vuoto incolmabile, nel suo rione come in tutta la nostra Comunità.

Siamo particolarmente vicini ai familiari e preghiamo Nostro Signore che accolga l'anima benedetta di Bruno fra le sue braccia facendola vivere nella Pace e nella Serenità Celeste.

domenica 24 gennaio 2021

SINDACO ED AMMINISTRAZIONE NON SONO PIU' CREDIBILI.

Sono consapevole che molti cittadini vorrebbero dire la loro ma non lo fanno per "non guastarsela" con nessuno. Ma quando mi capita di "girare" per il paese o mi vengono a trovare persone, quando ricevo sul blog dei commenti o messaggi privati sui social, mi rendo conto di non essere solo, che la mia verità è la verità di tantissime persone. Come la persona che mi ha inviato questa lettera che pubblico qui di seguito...


Mai vista una bolla di menzogne crescere così a dismisura, nel corso degli anni, da parte di questa amministrazione che non ha mai fatto chiarezza sulle tante interrogazioni poste, e questo è un motivo che sta portando sfiducia, intolleranza e fastidio, come anche gli atteggiamenti e le mistificazioni della realtà che hanno prodotto sempre più inquietudine nei Roccellesi. 

Purtroppo, però, quando si decide di giustificare certe scelte fatte per interesse e non per il bene comune, ecco come siete bravi ad arrampicarvi sugli specchi per inculcare ai cittadini che " 'u ciucciu vola". 

Da parte mia non avrete più credibilità alcuna, qualunque cosa veniate a dire sulle piazze, nelle pagine facebook, nelle emittenti, attraverso cui raccontate le vostre favolette per mantenere la poltroncina, mentre il paese va a rotoli! 



Dall'11 al 23 gennaio, 29 casi in più a Roccella Jonica!!!


Avete toppato su tutti i fronti ma ormai è nel vostro mestiere montare su giustificazioni e creare piccole cosette che servono come "specchietto per le allodole", come mettere un vestito nuovo senza lavarsi per settimane. 

Ma adesso non ci stiamo più. Il tempo è scaduto!!!

Non è lontano il ricordo di chi ha dichiarato, poco tempo fa, di essersi comportato "da padre, prima che da sindaco", decidendo di prendersi cura dei giovani migranti minorenni contagiati, accudendoli e ricoverandoli in un albergo centrale del paese, nonostante le preoccupazioni dei cittadini e degli albergatori. Nonostante ci fossero altri luoghi più sicuri ed accoglienti per i ragazzini, allora è risultato essere un nobile gesto.

Mi chiedo, però, se oggi, quella di allora era "FACCI FARIA" oppure quel padre è diventato patrigno, che è ancora peggio!

Non è chiara, infatti, la tua posizione, PAPYSINDACO, dalle decisioni prese allora rispetto a quelle che hai preso oggi per i minori tuoi concittadini, costretti a vivere le proprie ore scolastiche in un ambiente molto a rischio in cui ci sono alunni che, ingenuamente, dichiarano di stare a contatto con familiari contagiati dal virus, mentre un insegnante, in quarantena in via precauzionale, - fino a qualche giorno fa dava le sue lezioni in diverse classi della scuola -  attende ancora l’esito del tampone (n.d.r. il virus del contagio è ancora latente a scuola, sia chiaro). 

Ma se il primo cittadino PADRE-SINDACO riflettesse veramente, avendo compreso la gravità del caso, perché almeno non igienizza i locali della scuola? 

Anche se, la decisione di un qualunque saggio responsabile primo cittadino della locride sarebbe stata la chiusura, il nostro PAPY - rimasto finora sordo, muto e cieco di fronte alla responsabilità di una popolazione a rischio COVID (in una settimana si è passati da 0 a 31 casi positivi!!!) - neanche pensa di dare "UNA RINFRESCATA", igienizzando la scuola, per rassicurare le famiglie, i docenti e tutto il personale scolastico!

Ed ancora... Il nostro caro sindaco ha deciso di affidare i suoi giovani cittadini, che in molte occasioni ha denominato “ IL FUTURO DEL NOSTRO PAESE” (sempre per quella famosa regola del "facci faria" di cui certi politici ne fanno il loro stendardo), al freddo glaciale che insiste all'interno dell'istituto, poichè è regola N.1 AERARE LE AULE almeno 5, 10 minuti ogni ora (già la bassa temperatura che c'è nelle aule, e nella scuola, costringe i nostri figli a rimanere seduti in aula, straimbottiti di maglioni e giubbotti, per difendersi dai malanni dovuti al freddo, per tutte le ore scolastiche). 

Potrai prendere centinaia di mi piace sui social, ma nella realtà, caro "patrigno-sindaco", per la tua incoscienza e irresponsabilità, sei pollice basso!!!

THE TRUST

sabato 23 gennaio 2021

IL PROF. VITO PIRRUCCIO SCRIVE AL SEN. MATTEO RENZI: "ADESSO AVANTI PENSANDO ALL'INTERESSE DELL'ITALIA".



Signor Presidente, 

Le rinnovo nel mio piccolo la vicinanza per lo stillicidio fango-mediatico riversato sulla Sua persona.  

Me ne offre l'occasione il provvedimento sulla nomina dei 30 Commissari emanato finalmente dal Governo per accelerare la realizzazione delle opere pubbliche. 

Ieri, dopo che da mesi Lei ha martellato l'Esecutivo (giustamente, a mio parere) sulla necessità di procedere speditamente, il Governo si è deciso di dare seguito all'impegno sottoscritto 7 mesi fa. 

Dopo aver fatto orecchie da mercante (come sulla delega ai servizi segreti), il Presidente del Consiglio ha emanato il provvedimento con la nomina di 30 Commissari, di cui uno, il dott. Roberto Ferrazza, guarda caso, rientrante tra i 71 indagati per il crollo del Ponte Morandi.
Dopo la notizia dell'indagato nominato Commissario è arrivata subito la revoca. Ma i controlli sulle nomine devono essere operati dai governanti o dai giornalisti? 

La Sua accusa di inadeguatezza e superficialità rivolta alla "Migliore Squadra di Governo del Mondo" non aveva bisogno, certo, dell'ennesima retromarcia, ma un altro piccolo tassello di verità sta venendo a galla. 

Da calabrese avrei desiderato che Lei avesse staccato la spina al Governo tre mesi fa, dopo la figuraccia mondiale, di cui porta il primato l'Avvocato del Popolo, a seguito della sfilza di Commissari nominati per mettere ordine nella Sanità in Calabria e revocati nello spazio di poco tempo.

Che etichetta dare alla figuraccia registrata a seguito della nomina dei Commissari targata Conti alla guida della sanità calabrese? Errore, sbaglio o incompetenza e superficialità? A noi cittadini con un minimo di capacità di giudizio l'ardua sentenza! 

Non sarà il linciaggio mediatico alla  Sua persona né la bassezza di rivolgersi ad un rappresentante del popolo senza nominarlo a rimettere in moto una squadra di governo (Il Presidente del Consiglio dal suo ruolo istituzionale altissimo dovrebbe guardare ai fatti e non alle strategie linguistiche dei "consiglieri di veleni" e dovrebbe trovare il pudore di rivolgersi ai rappresentanti del popolo almeno con nome e cognome). Purtroppo, i fatti sopra evidenziati hanno nomi, cognomi e auto-appellativi.

Per quanto piccolo, Presidente sen. Matteo Renzo, ha tutto il mio sostegno, unito a tanta rabbia che tengo a freno, perché la mia età (63 anni), il mio ruolo e il mio vissuto politico (militante  dal 1974 nel PCI e in tutte le sue successive varianti. Oggi iscritto ad Italia Viva) mi impongono compostezza. 

Con sincera vicinanza, prof. Vito Pirruccio - Preside 

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri