Io non capisco da quali fonti, pettegolezzi, malelingue, alcune persone tirino fuori delle conclusioni false, cattive e diffamatorie nei confronti di chi si spende per il prossimo da decenni e lo fa ogni giorno, da quando si alza la mattina fino a che va a dormire a notte fonda.
La risposta l'ha data forte, decisa, senza mezze misure, padre Francesco, prima nel suo profilo facebook e poi ieri sera al termine dei festeggiamenti della Madonna delle Grazie davanti al Santuario ( https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3105527529711686&set=a.1468280593436396&type=3&comment_id=761985961815373¬if_id=1656864971740419¬if_t=feedback_reaction_generic&ref=notif.).
Domenica invece aveva citato tutte le aziende, persone, associazioni che si sono spese, gratuitamente e generosamente, durante i 40 giorni di permanenza dei ragazzini ucraini a Roccella Jonica.
Veramente non capisco quali siano i motivi che spingono determinate persone a riferire menzogne senza avere nessuna certezza, anzi quando le certezze sono tutte da un'altra parte.
Davanti alle bugie bisogna reagire con forza, come ha fatto padre Francesco e come dovremo fare tutti, per rispetto verso coloro che si sono spesi per giorni in cucina e in tutte le faccende organizzative, e lo hanno fatto con semplicità, con spirito di collaborazione, con senso di altruismo e amore verso gli altri, tralasciando la propria famiglia, qualcuno anche con qualche acciacco, anzi coinvolgendo tutti i componenti della famiglia stessa.
Bisogna reagire perchè ci sono decine e decine di ditte, negozi e persone che hanno messo le mani in tasca, anziani che vivono con la pensione che hanno voluto dare il loro contributo, e negozi che hanno dato prodotti alimentari.
Ed è cosi che si è arrivati a 3000 euro, anzi no, anche a sei mila e nove mila euro!!!
E poi sulla polemica dei migranti che arrivano quotidianamente al nostro Porto, sul fatto "perchè gli ucraini si e i profughi no...".
Forse qualcuno si è perso che Padre Francesco in decine di sbarchi è sempre presente a dare il suo supporto e conforto a uomini, donne e bambini che arrivano a Roccella, ha aperto le porte della casa parrocchiale "Cappelleri" per accogliere i ragazzi minorenni che hanno dovuto fare la quarantena nel nostro paese.
Ma c'è qualcuno che veramente ci crede che padre Francesco possa fare delle distinzioni? Ma voi pensate che se veramente si potesse, non si farebbe una catena di solidarietà anche per i nostri fratelli migranti che arrivano al Porto?
Andate al Porto e guardate quante pattuglie delle Forze dell'Ordine fanno da custodia per le operazioni di identificazione e primo soccorso. Ma li conosciamo i protocolli che bisogna rispettare sugli sbarchi? Ma lo sappiamo che le persone che arrivano al Porto di Roccella stanno qui solo il tempo dell'identificazione (24/36 ore)?
Sono paragoni che non stanno ne in cielo e ne in terra!!!
I migranti che arrivano al Porto, hanno l' amorevole accoglienza dei volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile, le uniche associazioni che sono autorizzate a prendersi cura dei migranti degli sbarchi.
Certo che si potrebbe fare di più per un'accoglienza dignitosa, innanzitutto accoglierli in una struttura e non sotto la pineta e una tenda, dargli una migliore assistenza sanitaria, una struttura dove, nel rispetto delle leggi, possano entrare associazioni e prendersi cura delle donne e regalare un sorriso ai bambini.
Spero che chi si è pronunciato con affermazioni diffamatorie, si ravveda e chieda scusa, e, a Settembre, con l'arrivo del nuovo gruppo di ragazzi ucraini, possa anche lui dare una mano, perchè non è mai troppo tardi per convertirsi, non è mai tardi per unirsi e dare forza alla solidarietà.