Chi volesse inviarmi notizie, messaggi, comunicazioni di manifestazioni ed eventi da pubblicare sul blog può farlo attraverso la mail niko.25@hotmail.it



martedì 20 luglio 2021

JEU SUGNU CALABRISI, IL NUOVO ALBUM DI RAFFY DE VITA

Sulla scia della canzone: “Jeu sugnu calabrisi” (di R. De Vita e E. Bezzini - Special guest : Angelo Laganà - Arrangiamento di Massimo Idà), scelta come sigla della Sezione Musica “Etnosong” del XXV Edizione del “Premio Mia Martini” che fa capo a Nino Romeo, Raffy De Vita, al secolo Raffaele De Vita, animatore, cantante e chitarrista, conosciuto non solamente nella sua qualità di intrattenitore ma anche come organizzatore di Eventi di Piazza (Mino Reitano, Lucio Dalla e tanti altri), ha pubblicato, in questi giorni, il suo nuovo album che porta lo stesso titolo della canzone. 

Il disco contiene sia canzoni in dialetto calabrese, che con semplicità raccontano del grande amore che la Calabria lascia nel cuore dei suoi numerosi “figli” sparsi nei cinque continenti (Raffy vive tra Milano e Tropea, la sua città di origine), sia in lingua italiana.

“Jeu sugnu calabrisi”, “Tropea”, “Profumi di Calabria”, “Junta e Balla”, “Palimbeddi calabrisi” che vuole essere un omaggio a Mino Reitano, e sia brani che, con ironia, affrontano alcuni importanti temi della nostra vita: “Francy come Francesco”, “Ti tira o non ti tira” e “Dormi, dormi”, compresa l’ultima composizione in ordine cronologico: “Chi muore rivive con me”, speciale dedica e riflessione sull’ultimo difficile periodo che abbiamo dovuto sopportare per l’arrivo del covid.

Alcune canzoni sono nate e prodotte presso il Ricky Studio di Milano, altre come “Junta e balla”, “Profumi di Calabria” e “Palumbeddi calabrisi”, vedono la straordinaria partecipazione alla fisarmonica di Angelo Laganà, che è anche autore assieme allo stesso Raffy.

Angelo Laganà, editore, giornalista, cantautore, musicista, regista e fotografo, vanta nel suo palmares collaborazioni artistiche con noti personaggi del mondo dello spettacolo come Mina, Rita Pavone. Aurelio Fierro, Mike Bongiorno tra cui spicca la collaborazione di sei anni di esclusiva con la FRE.MUS. (Fratelli Reitano Edizioni Musicali) per la quale, in veste di compositore, ha scritto quattro canzoni che sono state portate al successo dal compianto “Figlio di Calabria”.

Il singolo: “Jeu sugnu calabrisi” pubblicato da Zara Edizioni, è disponibile in ascolto su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=VUKQo08qYXE

In vendita sui portali on line e nelle principali piattaforme digitali //backl.ink/71558721

domenica 18 luglio 2021

GRANDE SUCCESSO DELL'INIZITIVA "ESPONIAMO UN LENZUOLO PER RECLAMARE UNA SANITA' MIGLIORE"


Dopo tanti comunicati nei giornali e in tv da parte del dr. Antonio Musolino, fondatore del gruppo facebook "Insieme per la Calabria", oggi 18 Luglio, è stata la giornata delle lenzuola bianche esposte da balconi e finestre in tutta la Calabria, e non solo. 

Già, perchè il forte appello della protesta pacifica contro la sanità disastrata della Calabria, è stato accolto da ogni parte d'Italia. 

Il gruppo facebook, che conta oltre 28 mila iscritti, è stato preso d'assalto - già da Venerdì - con la pubblicazione delle fotografie da ogni Regione d'Italia oltre, naturalmente, da ogni città e paese della Calabria.


Chi ancora non conoscesse le motivazioni di questa significativa iniziativa vi  rimando alla lettura a questo link https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2021/07/il-gruppo-fb-insieme-per-la-calabria.html


Siamo sicuri che questa protesta, simbolica ma molto massiccia, avrà un seguito e, soprattutto, scrolli le coscienze di chi ha le competenze per poter mettere al centro dei problemi da risolvere a livello nazionale la sanità calabrese, affinchè si adegui all'efficienza di quella del resto d'Italia.

Grazie al dr. Mario Antonino Musolino e a tutti gli amministratori e moderatori del gruppo "Insieme per la Calabria" che sono riusciti a fare squadra e porre seriamente all'attenzione il più annoso e grave problema della Calabria.


Per scorrere tutte le fotografie pubblicate sull'iniziativa ecco il link https://www.facebook.com/groups/231730045478


sabato 17 luglio 2021

IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA XII EDIZIONE DELLA SCUOLA ESTIVA DI ALTA FORMAZIONE IN FILOSOFIA

Scuola Estiva di Altra Formazione in Filosofia “Remo Bodei” di Roccella Jonica

XII edizione

23-29 luglio 2021

Epistème

22 luglio 2021 Anteprima in onore di Remo Bodei

Remo Bodei e il fuoco della filosofia

CON LA PARTECIPAZIONE DI

Fortunato Maria Cacciatore, Barbara Carnevali, Bruno Centrone, Arianna Fermani,

Alfonso Maurizio Iacono, Federico Laudisa, Mario Lentano, Valentina Prosperi Steven Shore

IN COLLABORAZIONE CON

Comune di Roccella Jonica e Università di Macerata


Il prof. remo Bodei, recentemente scomparso, 
a cui è dedicata la serata inaugurale della scuola
estiva di filosofia.



«Dopo la sua scomparsa e dopo i limiti imposti dal lock-down, non potevamo non dedicare l’anteprima della Scuola Estiva 2021 a Remo Bodei, che ha diretto questo progetto dal 2016 al 2019 con grandissima generosità e che nel 2018 è stato insignito della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Roccella Jonica». Così si esprime il direttivo dell’Associazione Culturale Scholé, che per il 22 luglio ha in programma una serata in onore di Bodei dal titolo “Il fuoco della filosofia”. Alle ore 22.00 nel Largo Colonne “Rita Levi Montalcini” si confronteranno il neo-direttore della Scuola Bruno Centrone (Pisa), Barbara Carnevali (Parigi) e Alfonso Maurizio Iacono (Pisa). Gli interventi saranno anticipati dai saluti di Salvatore Scali (Scholé) e del sindaco di Roccella, Vittorio Zito. All’iniziativa saranno presenti Gabriella Giglioni Bodei (Pisa) e Chiara Bodei (Pisa).


Il prof. Bruno Centrone, professore di Storia
della filosofia antica presso l'Università di Pisa,

direttore di questa XII edizione della scuola
estiva di alta filosofia.

La XII edizione della Scuola Estiva, dedicata al tema della “scienza” che con le parole dei filosofi greci antichi chiamiamo “Episteme”, aprirà i battenti nel pomeriggio del 23 luglio con la lezione inaugurale di Centrone nel salone dell’ex Convento dei Minimi alle ore 18.00. Fino alla mattinata del 29 luglio seguiranno altri venti appuntamenti, tra lezioni, laboratori, incontri pomeridiani e serali e inviti alla lettura, animati da Fortunato Maria Cacciatore (Rende), Arianna Fermani (Macerata), Alfonso Maurzio Iacono (Pisa), Federico Laudisa (Trento), Mario Lentano (Siena), Valentina Prosperi (Sassari), Steven Shore (Pisa), Michele Lanza e Hannes Amberger (già studenti di Salerno), Angelo Nizza (Scholé) e poi ancora Martina Bucci, Gabriella Bruzzese,


Francesco Tripodi e Alessandra Scali (gruppo Studi Classici di Scholé). L’andamento degli interventi sarà interdisciplinare, nel tentativo di mescolare in maniera feconda la filosofia con la filologia e con la fisica.


La Scuola è libera perché si autofinanzia e, infatti, Scholé ha rilanciato la campagna “Think Sharing”, utile a iscriversi e a sostenere l’iniziativa. Per motivi anti-Covid, vi è un limite di posti disponibili: per tutte le informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione basta consultare il sito web www.filosofiaroccella.it e le pagine Facebook/Instagram. La Scuola è organizzata da Scholé in collaborazione con il Comune di Roccella Jonica e l’Università di Macerata.

Associazione Culturale Scholé

Roccella Jonica

17/07/2021

Vico Barone,1 89047 Roccella Jonica www.filosofiaroccella.it filosofia.roccella@gmail.com tel. 0964.863017 cell. 335.5225579 / 328.1121949






IERI CE LA SIAMO VISTA PROPRIO BRUTTA!!!


Ieri pomeriggio qui in località Calcinara ce la siamo vista proprio brutta.

Fiamme alte oltre 20 metri hanno sfiorato il nostro condominio e ci hanno fatto vivere ore di terrore. Vicino al nostro palazzo è presente una falegnameria e quindi lascio immaginare la paura man mano che il fuoco si avvicinava da dietro la collinetta. 

Fortunatamente l'intervento dei vigili urbani e dei vigili del fuoco, insieme a un elicottero prima e l'aereo poi, ci hanno salvato. 

A  vedere quelle fiamme cosi alte che si avvicinavano sembrava che qualcuno ci stava buttando benzina addosso. 

Ho suonato a tutti i condomini per allertarli per scappare via. Veramente una cosa mai vista!!! E' la seconda volta nella mia vita che mi succede di assistere a una situazione cosi tremenda, e questa volta ho avuto davvero tanta, tanta paura.

Santo Ursino

venerdì 16 luglio 2021

INCENDIO LAMBISCE IL CENTRO ABITATO DI ROCCELLA

Incendio arriva a lambire le case
in c.da Calcinara.

Un incendio si è sviluppato oggi pomeriggio intorno al nostro paese, lungo la strada che va verso il Bosco Catalano, nella vallata del Santuario della Madonna delle Grazie, c.da Maria, lungo la bretella della nuova 106.

Sul posto sono presenti i Vigili del fuoco, la Polizia Municipale; un primo elicottero è stato, in queste ultime ore, sostituito da un canadair.

Purtroppo siamo nelle mani di qualche criminale che, volontariamente o sbadatamente (basta un mozzicone di sigaretta gettato dal finestrino della macchina o una lattina che faccia da specchio al sole) causa disastri ambientali, con incendi che, distruggendo ettari di vegetazione, arrivano vicino alle case e mettono a repentaglio la vita delle persone.

MAI AVUTI A ROCCELLA I SERVIZI IGIENICI SULLA SPIAGGIA O SUL LUNGOMARE!!!


Ci riprovo per l'ennesima volta. In fondo, come si suol dire, la speranza l'ultima a morire.

Abbiamo un Lungomare di 3 mila e 700 metri, molto frequentato sia in estate che in inverno; per lunghezza altrettanta spiaggia "bandiera blu" che speriamo possa essere anch'essa frequentata, e non solo nei 20 giorni di Agosto. 

Ma purtroppo, nonostante lo ripetiamo in continuazione, mancano i bagni chimici. 

Nessuno si è mai interessato di impiantare dei bagni pubblici rimovibili per poter fare i bisogni fisiologici a chi percorre il Lungomare o per chi viene in spiaggia libera, tanto meno per i lavoratori ambulanti che cercano di guadagnarsi un tozzo di pane ogni sera con la loro bancarella.

Eppure nel programma della bandiera blu, redatto dalla FEE, nelle richieste inerenti i criteri internazionali della spiagge, specificatamente in merito alla gestione ambientale, sono indicati, fra i requisiti IMPERATIVI  (ossia indispensabili per l'acquisizione della Bandiera blu), tre punti (punti 19,20,21):

  1. Sulla spiaggia deve essere presente un adeguato numero di servizi igienici o spogliatoi (I)
  2. I servizi igienici o spogliatoi devono essere mantenuti puliti (I)
  3. I servizi igienici o spogliatoi devono avere lo smaltimento controllato delle acque reflue. Le acque di scarico devono essere allacciate al sistema fognario o recapitate in contenitori a tenuta stagna da svuotare in maniera appropriata (I)


Purtroppo questa è una prerogativa che, da 19 anni, a Roccella Jonica manca!!!

Mi permetto di fare formale richiesta e appello all'Ing. Lorenzo Surace, Responsabile tecnico del Comune di Roccella Jonica e del Comune di Siderno, la persona che ogni anno, nel mese di Novembre, si presta, brillantemente, a compilare il questionario (Procedura Operativa) con tutte le autocertificazioni da inviare alla FEE per l'assegnazione della bandiera blu per l'anno successivo. Lo ha fatto per Roccella per 19 anni e l'ha ottenuta, lo ha fatto per Siderno da due anni e l'ha ottenuta!!!

Caro Ingegnere, pretenda, da chi di dovere, di realizzare le dovute richieste della FEE e dare un segnale di maggiore civiltà alla nostra cittadina: pretenda che vengano impiantati "sulla spiaggia servizi igienici in un adeguato numero". Altrimenti si rifiuti di compilare la domanda!!!

Confidiamo in lei...

mercoledì 14 luglio 2021

SPIAGGIA PULITA DA VOLONTARI E TURISTI

La spiaggia adiacente al quartiere Sant'Antonio probabilmente si sono dimenticati di pulirla.

Ma ci hanno pensato le persone che abitudinariamente la frequentano, compresi dei turisti, che, "armati" di zappe, pale e sacconi dei rifiuti, hanno ripulito tutto quel tratto, dal marciapiede del lungomare, pieno di erbacce e sporcizia varia, fino al mare.

Complimenti al gruppo di volontari, composto anche da bambini, che hanno sopperito a un disservizio e dimostrato grande senso civico e amore per il proprio paese.






 




APPELLO AI CITTADINI E AI TURISTI: NON CADIAMO NEL LORO "TRANELLO", ATTENTI ALLE MULTE!!!


L'Amministrazione Comunale di Roccella Jonica ha accumulato negli anni una decina di milioni di debiti (con Cassa Depositi e prestiti, con la Regione Calabria, con le banche, con l'Ufficio delle Entrate - ex Equitalia), ha aumentato le tariffe dei tributi al massimo tant'è che molti cittadini sono strozzati e non riescono a pagarle, hanno le casse continuamente vuote di liquidità. 

Una allegra gestione che vorrebbero tamponare accanendosi ora contro cittadini e turisti attraverso le multe per divieto di parcheggio.

E' dal primo luglio che sono partiti i parcheggi a pagamento (aumentati del 60% rispetto allo scorso anno) e il disco orario nella via Roma; è dal primo Luglio che i Vigili Urbani di Roccella Jonica hanno mandato, da parte dell'Amministrazione Comunale, di setacciare il territorio e fare quante più multe possibili. 

Sono state assunte due nuove unità principalmente per questo motivo: fare "da avvoltoi" e accanirsi contro chi viola le norme e parcheggia dove non si deve o senza titolo.

Invito tutti, cittadini e turisti, a non cadere nel loro tranello, di rispettare le norme e risparmiare o spendere nei negozi di Roccella la cifra della multa di 41 euro che loro proveranno per tutta l'estate a "derubarvi".

Siamo furbi, rispettiamo tutti le norme, non diamogli la soddisfazione di risanargli i debiti, (che loro hanno contratto giocando nell'amministrare un paesino di 6 mila anime) con i soldi del nostro sudore.

martedì 13 luglio 2021

LE VIOLENZE EMERSE NEL CARCERE DI S.MARIA CAPUA VETERE CONTRO I DETENUTI NON SEMBRANO ESSERE UN'ECCEZIONE, MA SI RIPETONO!

Violenza di Stato a più livelli, nessuno è esente da responsabilità e colpe, vent’anni passati invano

di Carlo Maria Muscolo



Le violenze della polizia penitenziaria contro i detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere non sono un’anomalia: sono il sistema. Il carcere è un’architettura della sofferenza, un principio organizzativo dello spazio concepito per piegare e annichilire i corpi. 

Quello che è successo nell’istituto campano – dove 52 persone, tra agenti e figure istituzionali, sono state raggiunge da misure cautelari – mostra come questo principio possa essere diffuso, tollerato e difeso a ogni livello dall’amministrazione penitenziaria, fino ad arrivare al Ministero della giustizia.

La magistratura l’ha definito “uno dei più drammatici episodi di violenza di massa ai danni dei detenuti”. È la tragica descrizione di quanto avvenuto nell’aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), che viene fuori da mesi e mesi di analisi delle chat degli agenti penitenziari, audio, videocamere di sorveglianza e referti vari. 


Gli indagati sono 117 e ora in 52 hanno ricevuto misure cautelari, come arresti ai domiciliari e interdizioni. Questo riguarda tanto i presunti autori delle violenze quanto chi ha provato a nasconderle, come alcuni medici Asl e dirigenti del carcere.

Gli agenti avrebbero commesso abusi indiscriminati nei confronti dei detenuti, in una sorta di vendetta dopo una rivolta scoppiata la sera prima e rientrata in poche ore per la scoperta di un detenuto positivo al Covid-19.

Sono passati venti anni esatti da quando l’Italia fu teatro di quella che Amnesty International definì “la più grave sospensione dei diritti democratici in Europa dopo la seconda guerra mondiale”. Nel luglio 2001 a Genova, nei giorni del G8, si apriva una ferita che oggi ancora non si è rimarginata, con la macelleria messicana della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto, la morte di Carlo Giuliani e la violenza indiscriminata delle forze dell’ordine nelle strade contro i manifestanti. Fu tortura su larga scala, come d’altronde ribadito di recente dalla Corte europea dei diritti umani, ma in Italia non esisteva nemmeno una legge che prevedesse questo reato, arrivata solo nel 2017.

Gli abusi di potere commessi nel corso del G8 di Genova sono stati perlopiù coperti e oggi l’Italia continua a pagare il fatto di non aver saputo fare realmente i conti con quella tragedia di venti anni fa, di non aver fatto un passo oltre a quella vergogna. E il metodo Genova, con episodi di violenze indiscriminate delle forze dell’ordine, di insabbiamenti e omertà diffusa, di tortura a la Bolzaneto e Diaz, continua oggi a macchiare la quotidianità del Belpaese, in particolare delle sue carceri. 

Quanto emerso in queste ore nell’istituto di Santa Maria Capua Vetere è infatti solo la punta dell’iceberg: da quando l’Italia si è dotata di una legge sulla tortura, si è scoperto che la tortura nel paese esiste, eccome se esiste.

L'associazione Antigone ha raccolto tutti i casi di applicazione di questo “nuovo reato” nell’ambito del sistema carcerario italiano. C’è l’agente di polizia penitenziaria condannato lo scorso gennaio per tortura contro un detenuto nel carcere di Ferrara. C’è la condanna in primo grado per tortura e lesioni aggravate a carico di dieci agenti del carcere di San Gimignano, arrivata lo scorso febbraio. Ci sono le misure cautelari, tra cui i domiciliari, disposte a gennaio per diversi agenti accusati di tortura contro i detenuti nel carcere fiorentino di Sollicciano. 

Ci sono altre misure cautelari emesse nel 2019 nei confronti di 13 agenti del carcere Lorusso e Cutugno di Torino, per un’inchiesta su presunte torture e altri abusi commessi nei confronti dei condannati. E poi altre indagine in stato ancora più embrionale, dall’istituto milanese di Opera a quello emiliano di Modena, passando per Melfi, Pavia e altre carceri.

C’è un problema di abusi di potere e violenze nelle carceri italiane che è figlio dell’impunità seguita ai tragici fatti del G8 di Genova di venti anni fa. Per tutto questo tempo si è continuato a chiudere gli occhi, si è dovuto aspettare ben 16 anni per una legge sulla tortura zoppa e che sta iniziando solo ora a fare il suo corso, ci si è continuati ad opporre a misure di buon senso come quella dei codici identificativi sulle divise e sui caschi degli agenti per meglio individuare eventuali abusi. 

Intanto, una fetta importante della politica ha spianato la strada a tutto questo, permettendo di fatto che il metodo-Genova oggi continui il suo corso. Dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha definito quella sulla tortura una legge che impedisce alle forze dell’ordine di fare il loro lavoro, al capo della Lega Matteo Salvini che ogni volta che scoppia un’inchiesta per tortura nelle carceri corre a dare la sua solidarietà agli agenti indagati.

L’Italia è ancora impantanata nell’orrore di venti anni fa e il contesto politico-sociale non sembra preannunciare miglioramenti imminenti.

Il 6 aprile a Santa Maria Capua Vetere la situazione sembrava più tranquilla. Ma l’agente di polizia penitenziaria è entrato con un’intenzione precisa: “Li abbattiamo come vitelli”, ha detto a un collega. Le chat telefoniche trascritte negli atti dell’inchiesta sono piene di frasi del genere: “Domate il bestiame”, “quattro ore di inferno per loro”, “abbiamo fatto tabula rasa”.

Dai video delle telecamere di sicurezza che gli agenti non hanno saputo o voluto staccare, e che la procura ha visto, emerge “chiaramente un uso massiccio e indiscriminato, del tutto ingiustificato, di ogni sorta di violenza fisica e morale ai danni dei detenuti”. Secondo il giudice per le indagini preliminari (Gip) i pestaggi “sono stati accuratamente pianificati e svolti con modalità tali da impedire ai detenuti di riconoscere i propri aggressori”.

Al secondo livello ci sono quei funzionari che avrebbero cercato di coprire le violenze con prove false e relazioni scritte per dimostrare che il 6 aprile la reazione delle forze dell’ordine era stata provocata dai detenuti. Tra i 117 indagati ci sono anche due comandanti della penitenziaria e il provveditore delle carceri della Campania.

Al terzo livello ci sono il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) e il ministero della giustizia. All’epoca dei fatti il ministro è Alfonso Bonafede del Movimento 5 stelle. Il deputato radicale Riccardo Magi gli chiede di riferire in parlamento sulle denunce di violenze nel carcere campano raccolte dal Garante nazionale dei detenuti e dall’associazione Antigone, e su cui ha cominciato a indagare la procura di Santa Maria Capua Vetere.

In aula va il sottosegretario alla giustizia Vittorio Ferraresi, che definisce l’azione della polizia penitenziaria una “doverosa azione di ripristino di legalità e agibilità dell’intero reparto”. Di Bonafede si ricorda solo il silenzio. È possibile che nessuno del Dap gli abbia detto cosa fosse successo? Il garante Mauro: “È stata decisa la sospensione degli agenti coinvolti. Che però sono indagati da oltre un anno. Il Dap non poteva intervenire prima?”.

Il Dap non è intervenuto per Santa Maria Capua Vetere, così come non è intervenuto in decine di altri casi. Dopo le rivolte del 2020 i detenuti di molte carceri in Italia hanno denunciato ritorsioni da parte degli agenti, ma le loro parole sono cadute nel silenzio, compreso quello dei governi che si sono alternati.

Vent’anni fa una ferocia simile si consumò sui corpi di chi protestava contro il G8 a Genova. Molti manifestanti furono rinchiusi, umiliati e torturati nella caserma di Bolzaneto. Di quelle violenze non ci sono immagini, ma non ce n’è bisogno per capire che le carceri funzionano tutte nello stesso modo.

E vent’anni sono passati invano... 


Articolo pubblicato su "la Riviera" di Domenica 11 Luglio 2020

lunedì 12 luglio 2021

RECORD DI ISCRITTI PER IL 3° SUMMER CAMP TENUTOSI ALLO STADIO "NINETTO MUSCOLO", E TUTTI CON LA COPPA IN MANO!!!

Si è concluso, sabato scorso, come meglio non si poteva, il 3° Summer camp organizzato dalla SM Scuola Calcio Roccella Jonica: l'Inno di Mameli, cantato dagli oltre 60 bambini e ragazzi iscritti, ha intonato per tutto lo stadio comunale "Ninetto Muscolo", ed ha portato fortuna alla Nazionale Italiana di Calcio che domenica ha poi vinto il Campionato d'Europa.

Dopo le due esperienze scorse, tenutesi in spiaggia e ai campetti di via Aldo Moro, quest'anno, anticipato di qualche mese rispetto alle passate edizioni, il Summer camp si è tenuto allo Stadio Comunale dal 5 al 10 Luglio coinvolgendo, come dicevo prima, oltre 60 ragazzi dai 9 ai 16 anni.


Ed è ormai consolidato il feeling che Marco e Matteo Sorgiovanni, i due giovani organizzatori e istruttori del Summer camp, riescono a trasmettere nei ragazzi che hanno vissuto, ancora una volta, una bellissima esperienza agonistica ma anche educativa, visto i valori che vengono trasmessi durante il torneo, ossia quelli del rispetto reciproco, del gioire per la vittoria ma di saper accettare la sconfitta, di azzerare ogni pregiudizio e giocare tutti alla pari. 

Una vera e propria "scorpacciata" di calcio per gli atleti, di gran divertimento, senza che alla fine ci siano nè vincitori e nè vinti. 

Questo lo stile delle tre edizioni del "Summer camp": tanto gioco (ben 6 partite per ogni giornata) ma senza nessuna classifica, senza nessun primo o ultimo posto, solo abbracci e premi uguali per tutti.


Soddisfazione, quindi, per la riuscita di questo appuntamento sportivo estivo, ormai consolidato grazie all'impegno dei due straordinari e affiatati fratelli Sorgiovanni che, insieme al loro papà Alessandro e a Antonio Pollifrone e Raffaele Iervasi, portano avanti questa iniziativa a soli pochi giorni dalla fine della stagione agonistica della loro scuola calcio, ormai diventata, per numero di iscritti, la più importante del nostro paese.


Un grazie va detto anche ad Andrea, Jessica, Mariagrazia e Chiara che hanno dato una grande mano allo staff nella messa a punto di tutta l'organizzazione.

Appuntamento al prossimo anno e ancora tanti complimenti agli organizzatori per aver realizzato una manifestazione ineccepibile con quell'inno di Mameli conclusivo che ha trasmesso a tutti gli atleti il grande senso di appartenenza e di amore verso la maglia e verso i valori dello sport, oltre naturalmente ad aver portato fortuna per la vittoria dell'Italia ad "Euro 2020"




2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri