Davvero una bella partita condotta con grandissimo impegno e concentrazione; un Roccella tonico, coraggioso e inarrendevole, ha meritato nettamente il pareggio e, forse, per quello che ha fatto vedere nel primo tempo, è il Roccella ad avere avuto più occasioni da rete ed a meritare qualcosa in più.
Spalti mai cosi gremiti al Ninetto Muscolo, gelati dopo appena cinque minuti da un gol semplice semplice siglato dal loro bomber Meloni (secondo cannoniere del campionato con 16 reti) su assist di Tiscioni.
Una rete giunta al primo affondo dell'Akragas poteva far presuppore una goleada, ma cosi non è stato. Il Roccella si è armato subito di coraggio e con un gioco fluido e a viso aperto ha iniziato a macinare gioco conquistando ben 6 calci d'angolo in pochi minuti e tre limpidissime occasioni da rete con Maiese, Laaribi e Khoris. Ed è proprio il gioiellino del Roccella Junes che alla mezzora, su una mischia in area, è astuto ad insaccare in rete dopo un primo tiro ribattuto di Carbone.
La gioia in tribuna è alle stelle, il Roccella meritava la rete del pareggio e questa è giunta puntuale. Ora il Roccella è più rinfrancato, la rete non fa perdere di concentrazione ai nostri che continuano a giocare alla pari contro i giocatori più quotati dell'incontrastata prima in classifica.
Il primo tempo si chiude con il Roccella in attacco e gli applausi scroscianti del pubblico.
Marco Gemelli: Quando le parole non servono…
Scopri quanto sia difficile comunicare quando chi ti ascolta non parla la tua lingua, quando le parole scritte sembra non abbiano un senso logico, quando ciò che hai dentro vuole venir fuori, ma non sai come fare affinché tutti possano capire.
come ad esempio un dipinto, un dipinto di un giovane pittore contemporaneo, e scopri che hai sentito qualcosa …. un’emozione è arrivata nelle vene ed esce fuori in una lacrima. È questo quello che si prova nell’ ammirare le opere del giovane artista Marco Gemelli.
Marco Gemelli nasce in Calabria, tra il profumo dei gelsomini e del mare che caratterizza il suo paese, generazione anni’80, e da subito si immerge nell’arte, la studia da giovane, si specializza nelle università, e crescendo con essa ne diventa esso stesso parte integrante con le sue opere.
Il giovane artista crea magnifici dipinti che nel tempo migliorano sempre più nelle tecniche e nello stile ricercato e personale. La fonte di ispirazione di questo artista è il cinema, rivisitato sotto una luce nuova; un’estrapolazione di immagini più o meno note che riprodotte in contesto alternativo ci consentono di osservare un nuovo punto di vista nel soggetto ripreso, generando emozioni e pensieri unici nel rendere propria e personale l’interpretazione dell’opera. Una nuova valorizzazione dell’immagine che nella normale sequenza dei fotogrammi di un Movie può sfuggire ad uno spettatore non attento.
È qui, nel restare immobile davanti a uno dei quadri di Marco Gemelli che pensi che alla fine le parole non servono… perché paralizzati dal piacere delle sensazioni provate, non c’è bisogno di null’altro. Marco Gemelli, seppur giovane, da tempo espone le sue opere su tutto il territorio nazionale. Le sue ultime mostre, solo nel 2014, sono state allestite: alla Galleria Rinascenza Contemporanea di Pescara; alla Galleria Studio Ambre Italia di Milano; alla Satura Art Gallery di Genova; L’ultima importante presenza dell’artista la ritroviamo nella sua partecipazione e selezione tra i primi 100 alla Seconda Internazionale D’Arte di Palermo a cura di Paolo Levi e Sandro Serradifalco, testimonial Vittorio Sgarbi, Teatro Politeama, Palermo.
Poi un giorno ti trovi ad ammirare un opera d’arte,
Marco Gemelli nasce in Calabria, tra il profumo dei gelsomini e del mare che caratterizza il suo paese, generazione anni’80, e da subito si immerge nell’arte, la studia da giovane, si specializza nelle università, e crescendo con essa ne diventa esso stesso parte integrante con le sue opere.
Il giovane artista crea magnifici dipinti che nel tempo migliorano sempre più nelle tecniche e nello stile ricercato e personale. La fonte di ispirazione di questo artista è il cinema, rivisitato sotto una luce nuova; un’estrapolazione di immagini più o meno note che riprodotte in contesto alternativo ci consentono di osservare un nuovo punto di vista nel soggetto ripreso, generando emozioni e pensieri unici nel rendere propria e personale l’interpretazione dell’opera. Una nuova valorizzazione dell’immagine che nella normale sequenza dei fotogrammi di un Movie può sfuggire ad uno spettatore non attento.
In linea con il futuro
Marco Gemelli,sempre in linea con i tempi moderni, scopre come seppur restando legati alla pittura è possibile sfruttare la tecnologia per creare nuovi effetti. Non a caso i suoi recenti lavori sono stati realizzati con una tecnica in 3D, la quale permette una sovrapposizione delle immagini che rende la tela qualcosa di “oltre”. Difatti è possibile tramite gli appositi occhiali anaglifici rosso-ciano osservare altre forme tridimensionali che si intersecano nell’ opera rendendola estremamente alternativa, oltre il normale concetto d’arte a cui siamo stati abituati. Forme nuove, colori e chiaroscuri danno luce e spessore al dipinto, come se ci si potesse quasi perdere dentro. La voglia di toccare con mano l’arte è irrefrenabile, un modo nuovo e moderno di provare emozioni davanti un pezzo unico come ogni opera di questo giovane artista. L’originale inserimento digitale della terza dimensione nella tela, rende il quadro un porta nella mente dell’artista condividendo con lo spettatore una visione allucinatoria del pensiero.Dove e Quando
È qui, nel restare immobile davanti a uno dei quadri di Marco Gemelli che pensi che alla fine le parole non servono… perché paralizzati dal piacere delle sensazioni provate, non c’è bisogno di null’altro. Marco Gemelli, seppur giovane, da tempo espone le sue opere su tutto il territorio nazionale. Le sue ultime mostre, solo nel 2014, sono state allestite: alla Galleria Rinascenza Contemporanea di Pescara; alla Galleria Studio Ambre Italia di Milano; alla Satura Art Gallery di Genova; L’ultima importante presenza dell’artista la ritroviamo nella sua partecipazione e selezione tra i primi 100 alla Seconda Internazionale D’Arte di Palermo a cura di Paolo Levi e Sandro Serradifalco, testimonial Vittorio Sgarbi, Teatro Politeama, Palermo.