Ottima prova per il Roccella di mister Galati quella che si è appena conclusa: sfatato finalmente il tabù del "N.Muscolo" è arrivata quindi la prima esaltante vittoria casalinga contro la Leonfortese, compagine di certo non facile, che domenica scorsa aveva battuto nientepopodimeno che il Torrecuso, capolista del girone.
Dopo lo straordinario pareggio ad Agrigento sul campo della seconda in classifica, il Roccella entra in campo determinato a regalare una soddisfazione ai propri tifosi. Subito pericolosi dopo neanche un giro di minuto, e gol al secondo con un colpo d'astuzia di Dorato che approfitta di una mischia in area creatasi in seguito a calcio d'angolo.
Colpito a freddo la squadra della provincia di Enna, supportata da un gruppetto di tifosi molto rumoroso, non ha il tempo neanche di reagire, perché il Roccella sembra essere tutta un'altra squadra rispetto a quella macchinosa vista spesso al "N. Muscolo", e Coluccio al settimo minuto raddoppia con un tiro teso e preciso dal limite dell'area. Un inizio strepitoso che carica di gioia ed ottimismo gli spalti gremiti della tribuna amaranto, ed il bello è che il Roccella non si ferma, continua a macinare bel gioco senza dare scampo all'avversario.
Entra Femia al 22° minuto, uno dei protagonisti della promozione dell'anno scorso, ed è subito 3 a 0 con una sua rete d'autore: fa tutto da sola, prende palla a centrocampo e con grande grinta resiste al contrasto del suo marcatore e si proietta verso la porta e appena la vede calcio un tiro da effetto a fil di palo che il portiere riesce solo a sfiorare.
Siamo appena al 23esimo e la partita è già conclusa!!! I tifosi biancoverdi depongono le armi e piatti e tamburelli finiscono di fare frastuono, e a parte qualche sparuta azione di orgoglio della Leonfortese il primo tempo finisce con il Roccella in cattedra.
Il Roccella, essendo una matricola, della categoria non può permettersi di sedersi nonostante il netto risultato del primo tempo perché la serie D può riservare sorprese ed insidie che non t'aspetti...
Con tenacia e caparbietà la squadra amaranto controlla senza mai dare segni di cedimento.
Il gol della bandiera per la squadra siciliana arriva a 3 minuti dalla fine per un malinteso difensivo, con una qualche colpa dell'estremo difensore Belcastro che fino a quel momento aveva condotto una prestazione ineccepibile.
Al termine dell'incontro si è tutti d'accordo su un'unica considerazione: con una squadra cosi reattiva, ordinata, piena di carattere, che non fa mancare mai il suo impegno in campo, si può fare davvero un bel campionato e regalare ai tifosi e alla città tante belle soddisfazioni.