Domenica scorsa si è tenuto il Congresso del Circolo Democratico di Roccella Jonica con l'elezione a nuovo segretario dell'on. Domenico Bova. Nella lista che ha sostenuto il nuovo segretario ci sono Teresa Lombardo, Daniela Iervasi, Vincenzo Vigliarolo, Tina Carella, Giuseppe Condorelli ed il sottoscritto.
Non l'ho mai riferito in maniera esplicita ma credo che in diverse circostanze si sia notata la mia simpatia verso le idee di sinistra con la predisposizione al pensiero che "si sta bene se anche gli altri stanno un po' bene", solo per dirne una di nozioni basate sulla solidarietà e gli occhi rivolti verso i più deboli.
Ma, valori a parte, ci sono anche altre convinzioni che in tutta la mia esperienza nel sociale e in questi tre anni di "battaglie" attraverso questo blog a favore della trasparenza, della politica partecipata e rivolta al bene comune, mi hanno convinto a fare la scelta di entrare nel direttivo di questa nuova squadra politica diretta dall' on. Mimmo Bova.
Partiamo dall'inizio:
Oltre che in questo blog, in due anni di collaborazione con il giornale 'a Città, il sottoscritto ha trattato temi scottanti sempre con una terminologia diretta, raccontando l'osservazione della realtà e delle verità anche dolenti che sarebbero potute essere scomode per qualcuno. Ed invece mai nessuna censura, sempre la massima fiducia da parte dell'affiatata famiglia che si è creata con tutti i componenti del giornale, portato avanti con determinazione dal Circolo Democratico roccellese arrivando a distribuire oltre mille copie per ogni numero.
Essere stato accolto nelle mie idee, oltre che dai tantissimi lettori del blog anche dal gruppo dei Democratici di Roccella, ha rappresentato per me un grande motivo di soddisfazione, e pian piano ho preso consapevolezza che le argomentazioni che porto avanti non sono cosi tanto fuori luogo anzi rappresentano l'altra faccia di una medaglia, in un paese che ci vogliono far credere sia un'isola felice quando poi dietro c'è solo un regime che usa la politica per affari personali e per gli interessi di una ristretta cerchia dei compari.
Ho quindi seguito il consiglio dei tanti amici che in questi anni mi hanno dimostrato la loro solidarietà, dicendomi però che "na nuci 'nto saccu non faci scrusciu" e che è inutile fare il Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento. Proprio io che sono il primo a sostenere che il progresso si compie quando le idee vengono realizzate con il contributo e la partecipazione di quante più persone possibili che ci credono al cambiamento attraverso progetti ben focalizzati nella loro attuazione.
Mai situazione migliore di questa si poteva prospettare. Una persona con un bagaglio di esperienza politica non indifferente, per tre legislature deputato della Repubblica, già sindaco del paese e per tantissimi anni consigliere comunale, un politico che ha sempre lavorato per gli altri e mai per se stesso (per questo forse non sono noti ai più i benefici del frutto del suo lavoro), con iniziative di grosso spessore a livello nazionale e locale, che si rimette in gioco e da spazio a un gruppo di giovani "fuori dal sistema" che vivono il paese in maniera appassionata, e pronto a trasmettere tutta la sua esperienza ma anche pronto e disponibile ad ascoltare e accogliere tutte le idee da ogni direzione; ed ancora un gruppo di attivisti esperti del partito con il più grande desiderio di far riavvicinare i cittadini alla politica, tutti quei giovani e meno giovani che hanno a cuore realmente le sorti del paese non solo nell'apparenza ma nel concreto, ed hanno voglia di esprimere il loro pensiero che finora, invece, è stato soffocato.
Ecco perchè all'invito dell'on. Mimmo Bova, non potevo tirarmi indietro nonostante il poco tempo che mi lascia il mio lavoro; se avessi rifiutato non avrebbe avuto senso tutto il mio dibattermi in queste discussioni del blog.
Perchè, nonostante ho rispedito al mittente le accuse di chi mi diceva che io mi nascondo dietro a un computer (visto che, nonostante il mio poco tempo, socializzo e mi confronto con i roccellesi forse più di tutti i consiglieri messi insieme), sono della convinzione che in rete si possono creare momenti costruttivi di discussione, ma la politica è confronto diretto, scambio di opinioni ed esperienze, dialogo, progettazione e azione sul campo.
Un'ultima considerazione: il fatto che finora sia stato solo un semplice cittadino, per gli amministratori locali questo ha rappresentato un alibi per cui non necessariamante sono stati in dovere di rispondere alle mie interrogazioni (vedi le dieci domande al vicesindaco, la richiesta di delucidazioni in merito all'anticipazione di cassa per 20 mila euro a favore dell'Associazione Culturale Jonica, le mancate risposte alle mie denunce contro la sporcizia e le erbacce dell'asilo nido e delle scuole materne, oltre naturalmente alla grande accusa contro il vergognoso abbandono totale del parco collina del castello, fino all'ultima richiesta di spiegazioni non rilasciate sulla prospettiva di una nuova strada che da Pistonello colleghi via C. Colombo in considerazione del lavori in atto sulla collina di Pignatellis). Oggi, che si è aperto un nuovo tavolo di discussione politica, con una fiammella di speranza che inizia a meglio alimentarsi per una nuova prospettiva e salto di qualità per Roccella, è necessario che molte incognite e sotterfugi di ciò che finora è stata "cosa loro", vengano allo scoperto e magari far chiarire il grosso sospetto che in molti abbiamo: "Roccella è veramente un'isola felice oppure il fatto che qui non succeda mai nulla ha altri risvolti?"
Ma il significato più forte di questa mia scelta sta nel fatto che le mie orecchie non vogliono più sentire che un amministratore perde le sue notti di sonno e sperpera un milione di euro per un improduttivo festival jazz, e un'altro che ha come idea di sviluppo per Roccella la produzione del sapone di casa con l'olio fritto dei roccellesi.
Il senso di questa mia scelta è duplice: stare vicino alle famiglie più bisognose e sfortunate e lavorare verso un importante e incisivo progetto turistico che veda il coinvolgimento e la partecipazione viva dei cittadini con le loro idee per l'organizzazione di una serie di servizi che ci permettano di fare finalmente il salto di qualità e consentire ai nostri giovani di trovare prospettive di crescita anche nella nostra terra.
Non so se ce la farò, ma la mia coscienza mi dice che ci devo tentare.