Assodato che la raccolta differenziata porta a porta, s’è fatta per bene, è il metodo che garantisce la massima pulizia del paese e il massimo riciclo dei rifiuti, e questo non sono io a dirlo ma gli esempi tangibili in molte città in cui il servizio è a regime da qualche anno. Ma affinché il progetto funzioni ci deve essere l’incontro tra la sensibilità e la preparazione dei cittadini e l’efficacia del servizio da parte del gestore, nel nostro caso il Comune.
Purtroppo però per questo progetto il nostro Comune spende quasi un milione di euro ma dimentica di fare le due cose più importanti che andrebbero nella direzione del funzionamento dei due fattori sopra detti. La prima è l'assunzione a tempo indeterminato di personale che, con la garanzia di un futuro dignitoso (la forma di precariato anche se da un minimo di sostentamento non garantisce il futuro dei lavoratori in funzione della mancanza del versamento dei contributi della pensione) motiverebbe i lavoratori a dare un senso al proprio lavoro e quindi a dare il meglio di se stessi in questo servizio. La seconda lacuna è la mancata iniziativa, annunciata a Ottobre ma poi non messa in atto, della formazione di un gruppo di giovani al progetto affinché si passasse “porta a porta” nelle famiglie a informare e, perché no, sensibilizzare sui benefici di questo servizio (anche parlando in dialetto), allontanando ogni dubbio nei cittadini ed evitando questa nevrosi psicologica che si è formata nel paese.
Ed invece si è qui a pretendere di passare, dall’oggi al domani, dalle stalle, con il disastroso servizio di raccolta sotto gli occhi di tutti con discariche a cielo aperto ad ogni cassonetto, alle stelle con un porta a porta di cui siamo assolutamente impreparati.
Un passaggio abissale che si pretende che venga fatto dopo quattro "convegnucoli", dove non hanno preso parte neanche 10% dei roccellesi, e il solo contributo di un malconcio depliant, scopiazzato qua e la, dove la cosa più chiara è laddove ci viene riferito che dobbiamo sciacquare il vasetto dello yougurt prima di buttarlo, alla faccia dei bambini che muoiono di sete in Africa!!!
Consigli, suggerimenti, idee… cosi come viene scritto sul vostro manifesto… Primo: iniziare il servizio a settembre: anche se i nostri amministratori spingono affinchè tutto cominci al più presto (20 luglio) considerato il disastro attuale che si sta vivendo coi rifiuti, ciò rappresenta un vero e proprio suicidio per le mille difficoltà dei turisti e l'odore nauseabondo che ci ritroveremo in casa, sperando sempre che il servizio della raccolta funzioni, altrimenti sarà il caos ; secondo: far partire il progetto in via sperimentale, iniziando con un quartiere e poi via via allargarsi in tutto il paese, e, naturalmente, riprendere l’idea dei giovani “ecologisti” su citata. Si bada bene, quanto sopra non è affatto spirito di mia iniziativa o fantasia o inventiva, è ciò che si dice dal barbiere, al bar e in ogni angolo del nostro paese. Ma tanto non è la prima volta che scrivo che chi ci amministra non vive a Roccella ma è proprio su un altro pianeta!!!
Un appello infine…caro assessore Bombardieri, Lei che, invece di intervenire nelle sedi opportune, ossia nel corso delle riunioni del Comitato dei sindaci per riferire direttamente ai sindaci dei paesi a noi vicini delle loro responsabilità in merito al mare sporco, fa propaganda politica sui giornali, vediamo dove andrà a nascondersi quando saranno i sindaci dei paesi vicignori a richiamarla perché i roccellesi andranno a scaricare la spazzatura nei cassonetti dei loro paesi perché lei non ha saputo intervenire a dovere per far funzionare il servizio!
Tanti auguri, anche se, in virtù della situazione che si prospetta, non c’è proprio da stare allegri.