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domenica 21 aprile 2024

L' ASD ROCCELLA RETROCEDE IN PRIMA CATEGORIA

L'Asd Roccella da stasera è matematicamente retrocessa in prima categoria.

Una stagione sofferta e fallimentare dalla prima all'ultima giornata, anzi ancora prima, dalla partita di coppa Italia dilettanti, non disputata e persa a tavolino.

Da quando la squadra è in mano al Comune, che ogni anno mette una persona fiduciaria come presidente, a parte la parentesi dell'annata con l'imprenditore Giuseppe Franco, in pochi anni sono riusciti a disperdere tutto il grande lavoro del notaio Giannitti che aveva portato il Roccella in serie D

In questa stagione, poi, la trasparenza delle informazioni agli sportivi non è proprio esistita. Non si è mai saputo chi sia il presidente: io ne ho identificati quattro!!! Non si è mai saputo chi ha fatto uscire dal cappello l'allenatore cosentino Giuseppe Bruno che, per un paio di giornate, sotto Natale, risultava sulla carta ancora sulla panchina del Cassano Sibarys ma in pratica era seduto sulla panchina del Roccella.

Insieme all'allenatore, sono giunti, non si sa come, una comitiva di giocatori argentini, che, per qualche giornata, hanno illuso gli sportivi roccellesi con una serie di prestazioni e di vittorie sorprendenti, seppur la squadra in poco tempo si è spaccata con gli argentini e i locali che sembravano fare due campionati a se stanti.

Sono seguite prestazioni altalenanti, diverse sconfitte, qualcuna immeritata, e qualche vittoria; poi dei comportamenti discutibili in panchina e in campo, ultima la doppia espulsione di domenica scorsa contro il Maida  di due nostri giocatori, per "reiterate proteste", quando la partita poteva essere recuperata perché il Maida era già in dieci uomini. Proteste gravissime che sono valse la squalifica per 6 turni per il difensore e, addirittura, fino al 31 dicembre del 2024 per l'attaccante. E naturalmente di questa storia: bocche cucite!!!

Da tifoso mi dispiace molto per questo amaro e prevedibile finale, ma faccio i complimenti a tutte quelle persone che hanno messo cuore, tempo, denaro e sacrificio per la squadra e per portare avanti una situazione allo sbando già ad inizio stagione; ma finchè ci sarà la parte tossica nella società costituita da politici incapaci che non mettono ne passione e ne denaro, si continuerà a precipitare sempre più in fondo.

Tentato incendio all'interno della scuola media


Qualche ora fa del fumo è stato visto uscire dall'interno dell'istituto di via Trastevere della scuola media e sono stati chiamati subito i Vigili del Fuoco che sono arrivati tempestivamente con due A.P.S.

Pare che all'interno del cortile della scuola, in quel terreno fra il plesso  e la palestra, delle sterpaglie siano state incendiate. Da chi? E perchè?

Speriamo che i carabinieri e i vigili del fuoco riescano a rispondere a queste due domande, augurandoci naturalmente che i riscontri non portino a un incendio doloso di stampo criminale, cosi come ci auguriamo la stessa cosa per l'incendio della fiat 500 ieri notte in largo Zirgone. 

In caso diverso dovremo davvero preoccuparci.


Solidarietà e Impegno: I Militari dell'Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera di Roccella Jonica, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e il Personale del "Porto delle Grazie" Donano Sangue all'Avis




Nella mattina di venerdì 19 Aprile, i militari della Capitaneria di Roccella Jonica, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e il personale della società Porto delle Grazie hanno partecipato attivamente a una campagna di donazione di sangue promossa dall'Avis Comunale di Roccella Jonica.

In un momento in cui la solidarietà e l'impegno sociale sono più importanti che mai, questi uomini e donne, che dedicano le loro giornate alla difesa e alla sicurezza della comunità, hanno dimostrato ancora una volta la loro dedizione al servizio del prossimo.


Poiché la donazione di sangue rappresenta un atto di altruismo e compassione che può salvare vite e migliorare la salute di coloro che ne hanno bisogno, la loro partecipazione attiva alla raccolta è stata accolta con gratitudine e apprezzamento da parte della comunità locale.

Questo gesto non solo evidenzia la generosità e l'altruismo dei militari e del personale della Società Porto delle Grazie, ma anche l'importanza della collaborazione e della solidarietà tra le varie forze presenti sul territorio.


L'Avis del territorio ha espresso profonda gratitudine per il contributo di queste persone, sottolineando l'importanza di avere partner affidabili e devoti nella missione di garantire un adeguato approvvigionamento di sangue per coloro che ne hanno bisogno.

In un periodo in cui il mondo affronta sfide senza precedenti, gesti di solidarietà come questo ci ricordano che l'unione e l'impegno comunitario sono fondamentali per superare le difficoltà e costruire un futuro migliore per tutti.

 

AVIS COMUNALE ROCCELLA JONICA

sabato 20 aprile 2024

AFFISSIONE SELVAGGIA DA PARTE DEL COMUNE.

In procinto delle elezioni comunali l'amministrazione inizia con le inaugurazioni e le parate, che sono un'autentica boiata e scorrettezza nei confronti della lista avversaria che, naturalmente, queste iniziative non li può fare non essendo alla gestione del paese. 

La speculazione più clamorosa quella di cinque anni fa, quando, a quattro giorni dal voto, fecero l'intitolazione della via Marina a un defunto, parente di uno dei candidati a sindaco. 

Quest'anno iniziano con le intitolazione... E lo fanno annunciandolo con tre manifesti 100x70 (i più grandi possibili). 

Già uno di questi manifesti copre dall'alto in basso tutta la bacheca delle affissioni. Tre manifesti, messi insieme, coprono anche in larghezza tutta bacheca.

Un'affissione selvaggia e scriteriata che non ha tenuto in considerazione neanche dei manifesti dei funerali e dei trigesimi.

Questi pensano che il paese gli appartenga e possono fare ciò che vogliono, ma si sbagliano di grosso.

Si devono solo vergognare.

Qualcosa deve cambiare. E cambierà!!!






giovedì 18 aprile 2024

A LARGO SAN GIUSEPPE "SI MUORE" DALLA PUZZA DI FOGNA.


Da circa un mese, largo San Giuseppe è interessato dalla fuoriuscita di acqua fognaria da un tombino; l'odore nauseabondo che circola nell'aria di tutto il circondario è davvero insopportabile. 


Quando i cittadini vengono da me a segnalarmi queste gravi situazioni di cattiva organizzazione del sistema di manutenzione, le hanno già provate tutte: multiservizi, comune, vari assessori e consiglieri. 

Un tirarsi l'un l'altro la patata bollente a vicenda senza dare soluzioni e senza che nessuno riesca a risolvere il problema.

Si può capire e tollerare un guasto che può succedere dovunque, ma un mese di sopportazione è davvero troppo e incomprensibile l'immobilismo e le mancate risposte da parte degli amministratori e della società competente.

Sfido chiunque ad andare a Largo San Giuseppe e stare li dieci minuti con quella puzza, figuriamoci le famiglie che ci abitano che sono costretti a conviverci... da un mese!!!

Siamo davvero all'assurdo! Cose dell'altro mondo!!!


martedì 16 aprile 2024

DAL PROGETTO "MADE IN REBIBBIA", VOLUTO DAL COMPIANTO MAESTRO ROCCELLESE ILARIO PISCIONERI, ECCO LA STORIA DI RISCATTO DI MANUEL ZUMPANO.

Il maestro stilista Ilario Piscioneri, venuto a 
mancare nel 2018 fondatore del progetto
"Made in Rebibbia - Ricuciamolo insieme"

In quest'articolo voglio ritornare su un progetto che ho già trattato con immenso piacere nel Settembre 2021 (https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2021/09/daniele-piscioneri-porta-termine.html). Lo rifaccio adesso perchè la storia è stata approfondita in questi giorni dalla piattaforma Vita, un'impresa sociale editoriale partecipata dai soggetti sociali.

Si tratta dell'esperienza di Manuel Zumpano, 37 anni, che da due anni ha finito di scontare la sua pena nel carcere di Rebibbia, dove ha seguito un corso accademico di sartoria ed oggi lavora per l'atelier del compianto maestro Ilario Piscioneri (sartoria oggi portata avanti dai figli Daniele, Alessandro e Manuel), ex presidente dell'Accademia Nazionale dei Sartori che ebbe l'idea del progetto "Made in Rebibbia - Ricuciamolo insieme", iniziato nel 2018 nell'istituto penitenziario romano. 

L'idea del corso, fortemente voluto dal maestro Ilario Piscioneri, originario di Roccella Jonica, è stato quello di dare ai detenuti una grande opportunità di riscatto e occupazionale, dopo aver scontato la pena.

Ed è grazie a questo progetto che oggi Manuel Zumpano ha avuto la sua seconda possibilità della vita e l'ha vinta. 

Ecco la sua storia raccontata nel giornale "Vita".

Manuel Zumpano, ex detenuto, oggi lavora
presso l'atelier "Ilario, Alta moda sartoriale"

«L’attività di sartoria è arrivata dopo quattro anni di carcere. Ho cominciato per gioco, all’inizio non riuscivo neanche a tenere un ago in mano. Iniziare questo corso mi ha fatto vedere la vita, e il futuro, sotto un’altra prospettiva: mi sono sentito parte di qualcosa di utile e importante. Ho dato tutto me stesso, per me era un vero e proprio lavoro», racconta Manuel Zumpano. «Avere in dotazione le forbici, ad esempio, è una grande responsabilità. Prima viene fatta una valutazione, per capire se le persone che accedono al corso possono usarle per lavorare. Già questo rende responsabili. Vedere che da un pezzo di stoffa si riesce a creare un completo da uomo è stata una grande soddisfazione, mi ha dato la forza e la voglia di continuare per questa strada. Sono riuscito a fare un passo verso la vita sana grazie alla possibilità lavorativa che ho avuto dall’Accademia. Questo lavoro mi rilassa, quando andavo in sartoria in carcere stavo bene, non pensavo ad altro. Il corso durava dalle ore 9 alle 14, ma a volte rimanevo a lavorare fino alle 18. Questo progetto dà un’opportunità concreta ai detenuti, a differenza di altri che non offrono reali sviluppi professionali all’esterno».


Daniele, Alessandro e Manuel, figli del
maestro Ilario Piscioneri, titolari
dell'atelier "Ilario, Alta moda sartoriale.

«La maggior parte delle persone, in carcere, non ha una prospettiva, non sa da dove ripartire. In carcere è importante fare un corso di formazione e imparare un mestiere, ma poi bisogna essere accompagnati nell’inserimento lavorativo, nella fase di espiazione della pena. La maggior parte delle persone, uscite dal carcere, reiterano la vita che avevano prima. In carcere le giornate sono molto tristi, si incontra la propria famiglia una volta a settimana per un’ora. C’è tanta sofferenza, si cerca di creare la propria famiglia in carcere», continua Zumpano. «Il pregiudizio lo vivo sulla mia pelle, spesso non dà la possibilità di crearsi una nuova vita. Ho voluto dimostrare che, nonostante abbia commesso degli errori, che ho pagato, con la forza di volontà si può cambiare. Ho voluto anche dimostrare a tutti i ragazzi che mi dicevano “Che vai a fare in sartoria, vai a perdere tempo” che ce la si può fare: ero sicuro che sarei arrivato a questo punto. Oggi la mia storia è un esempio di riscatto, con la mia forza di volontà sono riuscito a crearmi un futuro».


In sartoria il lavoro è di squadra

Il Covid ha fermato in parte il progetto. Durante la pandemia, i ragazzi nell’istituto penitenziario hanno realizzato le mascherine per tutti i detenuti e le guardie penitenziarie, producendo circa 3mila mascherine.
Dopo i tre anni di corso accademico, e un quarto che ha fatto in più, Zumpano ha ricevuto il diploma dall’allora ministra della Giustizia Marta Cartabia. È stato anche invitato dal Presidente della Repubblica come rappresentante delle attività che si svolgono a Rebibbia. «Verso la fine della mia pena, mi è stata data la possibilità di uscire dal penitenziario per lavorare in atelier e acquisire un mestiere. Gradualmente, ho iniziato giornate di approfondimento nell’Accademia, con piccole attività, pian piano ho iniziato a lavorare. Nella sartoria c’è un lavoro di gruppo, che porta alla realizzazione di un capo di vestiario. Questo mi fa sentire parte di una squadra e ne sono orgoglioso».


Grazie al maestro roccellese Ilario Piscioneri, fondatore del progetto "Made in Rebibbia - Ricuciamolo insieme", e ai suoi figli Daniele, Alessandro e Manuel titolari dell'atelier "Ilario, alta moda sartoriale", che la storia di riscatto sociale di Manuel Zumpano si può vivere e raccontare.

lunedì 15 aprile 2024

SENZA ACQUA DA 20 GIORNI. NON E’ NEL TERZO MONDO, SIAMO A ROCCELLA JONICA!!!

Parafrasando un film di successo viene da dire che i concittadini delle Contrade Bosco Catalano, Cagliocana, Frisa, Maria, Gurnali, sono figli di un “Comune minore”. 

Perché questa similitudine? 

Da oltre 20 giorni  manca l’acqua “potabile” nelle case di circa 50 famiglie. Si aggiunga che la mancanza dell’approvvigionamento idrico è avvenuta in maniera improvvisa e senza nessun preavviso o comunicato da parte del Comune o della Società Jonica Multiservizi.

Solo quando alcuni residenti delle zone interessate, dopo giorni di carenza idrica,  sono andati a riferire del disservizio alla Jonica Multiservizi,  sono state date risposte frammentarie parlando  di un ipotetico guasto della condotta e di una ipotetica sostituzione di tubi di portanza.

Ma sia il Comune che la Jonica Multiservizi è da 20 giorni che fanno “a scaricabarile”: l’una dà la responsabilità all’altro e viceversa. Il Sindaco poi fa il “finto tonto”, dicendo di non saperne nulla!!! (Ma non è il Primo Cittadino, tra le altre incombenze,  responsabile dell’ordine pubblico e dei problemi sanitari?)

L’unica certezza è che per tutto questo tempo,  le famiglie delle contrade sono senza un filo d’acqua nelle loro case, laddove vivono anche molte persone anziane , con inevitabili problemi per lo scarico nei servizi igienici e per l’igiene delle persone.

In tutto questo tempo nessun provvedimento è stato preso per supplire a questo gravissimo disservizio: nessun comunicato è stato emanato per informare la cittadinanza di questo stato di emergenza e dei tempi di ripristino del servizio, nessun rifornimento con autobotte è arrivato per rimediare al problema.

Le circa 50 famiglie abbandonate a se stesse, costrette a lavarsi con le bottiglie dell’acqua minerale, procacciandosi l’acqua per ogni quotidiana esigenza,  si sentono prese in giro dal Comune e, dopo 20 giorni lunghissimi, Pasqua compresa, sono esasperati!

Ricordiamo che si tratta delle stesse famiglie che dal 2012 subiscono la grande beffa di ritrovarsi l’acqua della propria condotta non potabile, quindi non usabile per l’alimentazione perché contiene un’alta percentuale di arsenico. 

Da dodici anni non si è riuscito a risolvere questo problema tant’è che, non potendo utilizzare l’acqua per scopi alimentari, anche il valore dei loro immobili è pesantemente crollato.

A tutto ciò aggiungiamo anche il problema delle strade di queste frazioni che sono un colabrodo, un vero e proprio pericoloso percorso ad ostacoli. Buche riparate alla meglio con un poco di sabbia e cemento, protezioni sul ciglio della strada inesistenti in punti pericolosi, lavori eseguiti da varie imprese che non ripristinano il manto stradale originario, totale assenza di pulizia e manutenzione da parte dell’ Amministrazione (come si può bene vedere dal corredo fotografico allegato).

Sollecitiamo gli Amministratori ad intervenire con la massima urgenza per risolvere i problemi in essere, ed informare tutti i residenti, con la massima trasparenza, dell’evolversi della gravosa situazione.

Un gruppo di cittadini di queste frazioni, molto irritati, oggi mi hanno riferito di questi gravissimi problemi (che sembrano davvero assurdi nel 2024!), chiedendomi di fargli da portavoce delle loro istanze e autorizzandomi a diffondere questo stato di fatto che sono costretti a sopportare.











STRAPIENO DI GENTE!!!

 






Cari lettori, no, non siamo alla Notte Bianca del 14 Agosto a Roccella dove si sperperano decine di migliaia di euro creando solo caos nel periodo in cui le persone ci sono già a trascorrere le vacanze, siamo alla manifestazione "Per le vie... del cioccolato. Dolce e un po' salato" che si è tenuta, dal 12 al 14 Aprile, a Marina di Gioiosa Jonica.

Una tre giorni in cui la piazza Ferrovie Calabro-Lucane si è trasformata in una grande cioccolateria a cielo aperto con stand, degustazioni, musica, laboratori didattici, sculture e tanto altro, accogliendo una marea di persone proveniente da ogni latitudine della Locride e non solo!!!

Un bel video della manifestazione a questo link

Complimenti agli organizzatori: Il gruppo MarinAmo in collaborazione con la Consulta giovanile, il Comune e le associazioni di categoria, col patrocinio della Regione Calabria.

Un esempio di come si possono organizzare manifestazioni di grande coinvolgimento popolare anche fuori stagione, valorizzando le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, in questo caso la cultura del cioccolato artigianale e l'arte della sua lavorazione attraverso i nostri bravissimi pasticceri.

Queste sono le manifestazioni da prendere come esempio e replicare, affinchè il nostro territorio possa veramente crescere. E farle fuori stagione per animare i nostri paesi tutto l'anno e non solo in Agosto quanto è scontato che la gente c'è!!!  

domenica 14 aprile 2024

UN'IDEA DI CITTA' NUOVA

 


Da mesi ormai i governanti in carica pianificano la campagna elettorale.

Lo fanno in solitaria, senza rispondere a nessuna delle domande poste da chi, raccogliendo le voci di una maggioranza silenziosa della nostra città, si è preso la briga di analizzare le situazioni, segnalando problemi irrisolti e censurando mancanze, storture, errori e miopia politico-amministrativa.

Da tanti anni, ormai, ci avete visto strigliare gli attuali governanti. Lo abbiamo fatto senza mai perderci d’animo e senza timori, pur quando ciò poteva essere impopolare, da persone oneste e disinteressate.

Abbiamo criticato la scriteriata gestione delle casse comunali, con tasse ai massimi livelli, continuo indebitamento dell’Amministrazione, inutile spreco del denaro pubblico sperperato anche in feste e canzonette (fosse almeno musica classica, danza o teatro, per animare il grande auditorium sempre chiuso). Non si investe niente nel sociale a favore dei più bisognosi e in incentivi o sgravi fiscali per le attività produttive.

È bello distrarsi, ma il paese ha (un enorme) bisogno di dare aiuto ai più fragili e stimolo agli intraprendenti: inclusione sociale e lavoro, lavoro, lavoro, per intenderci. Quel lavoro che rende le persone autonome e libere.

Invece, lor signori speculano sulle liste di collocamento e sulla pelle dei lavoratori stagionali, cioè sulle angosce delle famiglie, alimentandone i bisogni, invece che dar loro le opportunità che meritano.

E che dire dei pochi incarichi e posti pubblici appannaggio dei soliti noti o dei loro familiari (basti pensare alle assunzioni al porto).

Inquieta l’abbandono in cui versano le aree pubbliche: scuole che da anni aspettano di essere ristrutturate o climatizzate, spazi per i bambini inesistenti o addirittura pericolosi, strade dissestate e piene di insidie, sporcizia per terra e verde pubblico trascurato.

Non c’è stata pace per i vivi e nemmeno per i defunti, disseppelliti dal cimitero all’insaputa dei loro cari, per far spazio ai nuovi arrivati. Non c’è un settore dell’attività comunale su cui non si intravede la superficialità e l’arroganza di certa politica, sempre e solo personalmente interessata.

Abbiamo criticato il modo autocratico e autoreferenziale di gestire ogni cosa da parte di tali signori e specie dei diarchi al governo che tutto fanno da soli e tutti tengono sotto, mentre gli altri chinano il capo.

Si circondano solo di signorsì. Ne sappiamo qualcosa noi, ma lo abbiamo visto anche al porto. All’unanimità, si scelse una persona che, negli anni peggiori di sempre, ha portato al nostro paese milioni di euro e ha bruciato ogni record, creando dal nulla nuovi spazi per la collettività. Dopodiché, i diarchi in capo si sono presi i meriti di soldi ed onori e hanno pescato dal nulla una anonima figura sconosciuta a tutti (ma lo conoscono bene i diportisti), per avvantaggiare i loro amici e interessi politici, facendo campagna elettorale (leggasi ristorante ed assunzioni).

Manca condivisione, insomma, ma anche il decoro. Non meno importante, manca un’idea, una visione per la nostra città, per il nostro avvenire e per i giovani. Questa di lor signori non è politica, ma clientela e cattiva amministrazione. A conclusione di cinque lunghi anni di soprusi, il partito dei diarchi pubblica un manifesto che fa rabbrividire ma chiarisce anche ogni cosa. In uno zibaldone fitto, denso e verboso, si parla di tutto e di più, ammantandosi di vari presunti risultati che, però, a ben vedere, sono la sintesi del fallimento di chi, in Comune, spadroneggia da lustri.

Non c’è un numero, un problema risolto, un successo reale. Cinque anni di piccola cucina, senza che siano state fatte neanche le manutenzioni ordinarie delle strutture o delle strade. Ci aspettiamo un po’ di “catrama” per le vie a maggio, il mese prima delle elezioni come di consueto. Ennesima presa in giro di chi dichiara di voler respirare il futuro perché della cittadinanza si vuole prendere anche l’aria che respira, continuandola a soffocare.

Ed è per questo che un gruppo di volenterosi, pure distinti e distanti da noi, sta dando corpo e sostanza a un’idea di città nuova, frutto dell’impegno di tanti e non a uso e consumo di pochi.

Con un’anima chiara e forte alla base, condivisa da tutti, che vuole costruire politiche che mettano le persone al centro, per aiutarle nei momenti di debolezza e per dare loro vigore, creando coesione, lavoro e ricchezza, per tutti. Un paese dove tutti possono farcela e trovare il loro spazio. Coltivando l’istruzione dei più giovani e la cultura (quella vera), la coesione sociale e le tradizioni. Nuove energie per tutti.

Uniamo quindi le forze, crescendo una comunità di persone per bene e mettendo sincere passioni civiche avanti agli interessi di pochi. Perché diciamocelo, siamo stati fortunati a nascere in questo Paese bellissimo e davvero non meritiamo questa tirannia.

Ormai abbiamo visto quei tali di cosa sono capaci! È arrivato il momento di cambiare le cose; facciamolo insieme.

 

Associazione politico culturale 

“Roccella Bene Comune”

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

2 agosto 2020  - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico
2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri