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sabato 20 gennaio 2018

INTERVIENE IL CONSIGLIERE GABRIELE ALVARO SULLA VICENDA DELLA SENTENZA DEL TAR CONTRO IL COMUNE DI ROCCELLA JONICA.

Una puntualizzazione del consigliere Alvaro in merito al comunicato dell’Amministrazione Comunale sulla vicenda della sentenza del TAR Ci tengo ad esprimere nuovamente il mio più profondo rammarico per il fatto che il riconoscimento dei diritti di una bambina con disabilità si sia dovuto ottenere mediante il necessario intervento del Tribunale Amministrativo di Reggio Calabria, nonostante i genitori della bambina, insieme al loro legale, abbiano preventivamente tentato in tutti i modi di vedersi assegnare quanto dovuto attraverso il dialogo, confidando, evidentemente, in una soluzione bonaria della vicenda.
 
Ciò non è avvenuto solo ed esclusivamente a causa dell’atteggiamento di assoluta “chiusura” tenuto dagli amministratori comunali nella fase precedente all’iniziativa giudiziaria cui sono stati “costretti” i genitori della bambina.
 
A tanto non si doveva arrivare perché questo non fa onore al Comune di Roccella Ionica. Da cittadino, prima ancora che da medico che quotidianamente assiste a situazioni di difficoltà legate a problematiche di salute mi sono sentito profondamente turbato, non tanto per le eventuali omissioni preventive, quanto piuttosto per il comportamento successivo che il Comune di Roccella ha tenuto con i genitori della bambina.
 
Un ente pubblico che spesso ha “piegato” il suo agire a interessi molto meno importanti ha, invece, innalzato un “muro di gomma” che si è immediatamente sgretolato nel momento in cui la questione è stata sottoposta al vaglio del Tar di Reggio Calabria.
 
Nonostante tutto questo, gli attuali amministratori (che non hanno ancora fatto pervenire pubbliche scuse a nome di tutta la cittadinanza ai genitori della bambina) non trovano di meglio da fare che “tirare in ballo” il mio nome nel comunicato di risposta alla nota di biasimo dell’opposizione, probabilmente in una sorta di ridicolo tentativo di coinvolgermi nella vicenda. 
 
  Come è a tutti noto non sono più ormai da diversi anni Assessore alle Politiche Sociali e di questo me ne rammarico, poiché sono assolutamente certo (e chi mi conosce lo sa) che in una simile situazione avrei adottato una condotta ed un comportamento diametralmente opposto a quello tenuto dall’Amministrazione comunale, a prescindere da stanziamenti preventivi ed inesistenti vincoli di bilancio che, nel caso di specie, non rilevano in alcun modo, come giustamente rilevato dal Tar di Reggio Calabria nella sentenza di condanna.
 
In altre parole, in situazioni come queste i numeri non contano, contano le persone ed i bisogni primari di una collettività che sta vedendo sempre più spesso anteposte esigenze ludiche, musicali e festaiole a diritti fondamentali ed incomprimibili, come quello in questione. 
 
  Inutile rilevare che durante la mia permanenza nel ruolo di Assessore alle Politiche Sociali non si è mai verificata una situazione del genere, ma non ho alcun dubbio nell’affermare che avrei fatto di tutto per evitare l’intervento degli Organi giudiziari, di questo ne sono certo.
 
Per quanto riguarda la mia attività politica, l’enorme consenso che ho sempre ricevuto dai cittadini di Roccella (che non smetterò mai di ringraziare) mi induce a ritenere che il mio operato sia stato sempre molto apprezzato e di questo ne vado fiero.
 
In particolare, nonostante le forti limitazioni imposte all’epoca dall’Assessorato al Bilancio siamo riusciti a realizzare, in collaborazione con i dipendenti comunali che supportavano il mio assessorato, una importante attività che i cittadini hanno dimostrato di aver apprezzato.
 
Per quanto riguarda il settore delle Politiche Sociali, nei cinque anni in cui l’Assessorato è stato guidato dal sottoscritto, abbiamo regolarmente ottenuto i contributi della Provincia relativi al Diritto allo Studio per gli alunni con disabilità.
 
Inoltre il Comune di Roccella è stato, all’epoca, uno dei pochi Enti ad inviare negli istituti scolastici gli operatori LSU mettendoli a disposizione degli insegnanti di sostegno con compiti di supporto in attività ausiliarie in favore dei ragazzi con disabilità, come ad esempio l’attività di accompagnamento nel tragitto scuola - casa sul pulmino scuolabus.
 
Infine Roccella ha sempre ottenuto i contributi della Regione Calabria per i servizi sociali tramite il Distretto Nord (di cui fanno parte insieme a Roccella altri 18 Comuni), in seno al quale il nostro Comune poteva vantare, all’epoca, un proprio rappresentante nel “Tavolo Tecnico” che aveva, fra l’altro, il compito di decidere le strategie da adottare in merito all’utilizzo dei contributi regionali dedicati.
 
Mi risulta, purtroppo, che oggi il Comune di Roccella non faccia più parte di quel “Tavolo Tecnico”, in quanto escluso sulla base del nuovo regolamento e con relativa delibera, poichèl’Amministrazione Comunale non è stata in grado di sostituire il proprio componente collocato in pensione.
 
Consigliere Gabriele Alvaro

martedì 16 gennaio 2018

DUE MESI DALLA SCOMPARSA DI NATALINA PAPANDREA, E LA SORELLA ANNUNCIA LO SCIOPERO DELLA FAME



17 novembre 2017 - 17 gennaio, sono esattamente due mesi che della giovane roccellese Natalina Papandrea si sono perse le tracce.

Da quel giorno, a parte delle segnalazioni che sembra non abbiano avuto riscontro, di Natalina non si sa più niente, nonostante stiano lavorando Forze dell'Ordine, i mezzi di informazione, i familiari con tutte le loro forze e gli appelli, i cittadini tutti.

Natalina sembra, incredibilmente e inspiegabilmente, sia stata inghiottita nel nulla.

I familiari non si arrendono e non c'è giorno, attraverso tutti i canali possibili, che non lanciano appelli con la speranza che qualche notizia e qualche speranza si possa aprire in questo vero e proprio enigma.

In questi due mesi, oltre al lavoro di investigazione delle Forze dell'Ordine, di ricerca di gruppi di volontariato, si sono occupati del caso diverse trasmissioni televisive locali e nazionali, a partire da "Chi l'ha visto" per continuare con "La vita in Diretta" che ha raccontato cosi la scomparsa di Natalina:

"Le sue tracce si sono perse quando è uscita all'alba da casa, come faceva ogni giorno, per andare a passeggiare sul lungomare. Avrebbe dovuto fare ritorno alle 7 per preparare la sua bambina per la scuola. I familiari ne denunciarono subito la scomparsa, preoccupati per la lunga assenza di una madre che non avrebbe mai lasciato la figlia di sette anni da sola. Natalina Papandrea viveva con la madre e tre sorelle. Una di loro, Alessandra, ha spiegato: «Non è impossibile immaginare che si sia allontanata volontariamente, perché la società del Sud è claustrofobica. La gente deve imparare a concentrarsi sulla propria vita, senza giudicare gli altri. Ma potrebbe essere accaduto di tutto, potrebbe aver incontrato qualcuno o aver visto qualcosa che non doveva vedere». La madre invece esclude categoricamente l'ipotesi che si sia allontanata volontariamente: «Si alzava presto la mattina per andare a passeggiare, lo faceva quasi tutte le mattine. Noi le dicevamo che era troppo presto. Spero che torni, ma non credo che sia andata volontariamente via, non avrebbe mai lasciato la figlia».
 
«Sai che ti vogliamo tutti bene, vogliamo che torni a casa», quello l'appello della mamma di Natalina Papandrea a La Vita in Diretta  lunedì 11 dicembre 2017. La sorella minore Alessandra, che viveva in Francia ed è tornata Rocella per cercarla, ha spiegato che Natalina era molto religiosa e spirituale. Uscendo di casa il giorno in cui è scomparsa non ha portato abiti con sé, ha lasciato a casa soldi e documenti. Aveva con sé solo un piccolo ombrellino di colore lilla, visto che quella mattina poteva piovere. Successivamente un ombrellino che si ritiene essere proprio quello di Natalina è stato trovato sulla spiaggia di Roccella. «Mi auguro che si trovasse in un momento di confusione e che si sia allontanata volontariamente, preferisco pensare questo piuttosto che a qualcuno che possa averle fatto del male», ha dichiarato tempo fa la sorella Alessandra. E infatti non si esclude che uno sconosciuto o una persona familiare l'abbia fermata, magari offrendole un passaggio. «Le persone che conosci a volte ti sorprendono», concluse la sorella Alessandra
 
Domani, a due mesi esatti dalla scomparsa, sul suo profilo facebook la sorella Alessandra annuncia l'inizio dello sciopero della fame.

E' NATA UNA NUOVA STELLA: FRANCESCO GIACCO, CAMPIONE REGIONALE DI MOTOCROSS



Si chiama Francesco Giacco, ha soli 10 anni, fa la 5° classe della scuola primaria, ma domenica 14 gennaio si è ufficialmente laureato campione regionale cadetti di motocross 2017 a seguito di una cerimonia di premiazione avvenuta presso il castello degli Dei di San Giorgio Morgeto.

Il piccolo Francesco, punta di diamante della Federazione Italiana Motocross Calabrese, ha raggiunto questo straordinario traguardo a seguito di due strepitose vittorie, nella 3° e 4° prova del campionato regionale motocross tenutosi sui circuiti di Motta San Giovanni il 17 settembre e di Roggiano Gravina (CS) l'8 Ottobre scorsi.

Quattro primi posti (due manche per prova) che hanno decretato la nascita di un nuovo talento nel panorama del motocross regionale e non solo.

Quella di Francesco è una passione per le moto nata fin dalla tenerissima età che ha maturato grazie alla capacità di sprigionare una grinta e un coraggio fuori dal comune e "la spregiudicatezza" di affrontare, con la sua "numero 20",  ogni tracciato di pista sterrata, anche il più impervio.

Forse è nata una nuova stella anche se, per il momento, Francesco e la sua famiglia rimangono con i piedi per terra pur riconoscendo ed assecondando la sua grande passione vissuta oggi come gioco e divertimento; il tempo dimostrerà se il talento del promettente Francesco sarà tale da far brillare questa stella; per il momento ci congratuliamo per questo straordinario successo nella speranza domani di tifare tutti per la nascita di un nuovo campione.
In bocca al lupo.

lunedì 15 gennaio 2018

ANCORA FREQUENZA NEGATA ALLO STUDENTE DISABILE NICOLA ROMEO.


Nuovo anno e atavici problemi.

Papà Cosimo non molla, a fronte di una frequenza resa impossibile dalla scuola “buona”, e alla riapertura dalle vacanze Natalizie, si reca all’artistico di Locri con l’auspicio che la situazione ricettiva sia stata risolta, ma nulla è cambiato.

Alla luce di ciò, papà Cosimo denuncia per l’ennesima volta a tutte le massime Autorità dal Procuratore della Repubblica di Locri al Miur, dal Governatore della Calabria al Sindaco di Locri, ai dirigenti scolastici regionali e provinciali, dalle Associazioni alla Asp, e per finire al proprio Legale, illustrando una situazione vergognosa per tutte le Istituzioni, cosa che si protrae ormai da tre anni nell’indifferenza totale.

Infatti ad oggi non sono state istituite le condizioni adeguate a Nicola in quanto, mancano le seguenti figure: <>

Nicola Romeo oggi è l’unico studente d’Italia che, in quanto disabile, che non può andare a scuola, quindi discriminato e privato dei suoi diritti costituzionali.

Ricorda inoltre, che la situazione si ripete ormai per il terzo anno consecutivo, infatti anche quest’anno è stato presentato regolare esposto in Procura, come negli anni precedenti.

Malgrado tutto, e nonostante il clamore mediatico nazionale che ne è seguito, questa scuola persevera nell’esclusione di uno studente disabile e non pone le condizioni contestuali ai suoi bisogni, motivi che non hanno consentito a Nicola di frequentare.

In conclusione, chiosa papà Cosimo, visto che siamo ormai a Gennaio 2018 e sono trascorsi già quattro mesi di assenze, che le Autorità prendano provvedimenti urgenti affinché Nicola possa iniziare quanto prima a frequentare il Liceo, poiché nonostante la consapevolezza in merito alle prolungate tempistiche delle quali necessita il lavoro delle stesse, Nicola non ha i tempi della giustizia.

Sembrano parole ripetute, situazioni già lette, ma senza polemica, quanto anzidetto è solo la realtà dei fatti, l’illustrazione di una condizione vergognosa rimasta irrisolta.

Noi come organismo per la tutela delle persone con disabilità, diffidiamo a voler adottare provvedimenti immediati e permanenti, evitando soluzioni tampone e/o inadeguate.

Sicuri che, chi di competenza sia disponibile per una rapida risoluzione ai fini dei diritti scolastici e costituzionali sin ora violati, penalizzando il futuro del ragazzo.

www.assoamicidinicola.it

domenica 14 gennaio 2018

UN'ALTRO SCIVOLONE, L'ENNESIMO, DEGLI AMMINISTRATORI ROCCELLESI.

Dopo la condanna del TAR al Comune di Roccella Jonica in merito al mancato servizio degli assistenti specialistici scolastici per gli studenti diversamente abili, l'Amministrazione Comunale, spudoratamente, invece di chiedere scusa per la figuraccia commessa agli occhi della Calabria e dell' Italia intera, senza un briciolo di umiltà e con la solita arroganza di sempre, si arrampica sugli specchi diramando un comunicato stampa  zeppo di giustificazioni, e soprattutto puntando il dito contro il dr Alvaro, che nei suoi anni da assessore ha fatto più di quanto ha potuto nonostante l'ostruzionismo velato della governance dispotica, e contro il resto dell'opposizione che da quando è in carica non fa altro che dire e ribadire e mettere al primo posto una maggiore attenzione verso i servizi sociali, le famiglie con maggiore disagio e la difesa delle categorie più deboli.

Ma purtroppo l'amministrazione, distratta verso altre direzioni e ambizioni che non sono e non fanno gli interessi della collettività ma i soli interessi di pochi e delle loro clientele, non hanno mai ascoltato da quell'orecchio e oggi, dopo questa sentenza che sancisce il diritto inderogabile per le persone disabili agli assistenti scolastici, cercano degli alibi nel tentativo di lavarsi la coscienza da una situazione di gravissima inadempienza, insensibilità e incapacità.

Nessuno ha mai messo in discussione la generosità d'animo dell'assessore Cianflone che ha l'unica colpa di essersi allineata al pensiero unico che ha regnato dal 2000 in avanti decidendo cosa o non cosa fare in tutti quelli che sono i settori della nostra comunità.

Sicuramente il Dr. Gabriele Alvaro avrà modo di rispondere sulle sciocchezze dette contro di lui, nel frattempo riportiamo la risposta dei consiglieri di "Roccella Bene Comune" seriamente preoccupati da una situazione che sta precipitando verso l'irresponsabilità e l'indecenza che il paese di Roccella e i suoi cittadini davvero non meritano.



Tanta vergogna. 
Nell'immagine una delle due proposte (quella sul fondo per gli assistenti
specialistici scolastici, l'altra riguarda il fondo di solidarietà) allegate agli
atti del Consiglio Comunale del 21 aprile 2017.

Ecco lo stato d'animo che proviamo nel leggere lo scandaloso comunicato stampa della maggioranza sulla questione che l'ha vista soccombente dinanzi al TAR. 
Vergogna per il protrarsi di un inaccettabile atteggiamento di assoluto scherno nei confronti dei cittadini roccellesi e soprattutto delle famiglie interessate dalla suddetta sentenza.
Vergogna per non aver letto una sola parola di scuse e autocritica proveniente dall'amministrazione, in una delle più censurabili pagine politiche di cui questa si sia resa protagonista. 

C'è da supporre che se non fosse stato per il nostro precedente comunicato stampa, gli amministratori non avrebbero sentito il bisogno di intervenire per dare delle spiegazioni a discolpa del loro discutibile atteggiamento. 

Ci chiediamo a cosa serva sventolare il proprio impegno nel sociale se poi nel concreto, si rimane indifferenti e superbi difronte a situazioni delicate ed eclatanti come quella in oggetto.

Nonostante l'evidenza di una condotta politicamente e giuridicamente illegittima, la maggioranza, in preda all'isteria e in un perfetto stile votato all'arroganza, sparge a piene mani le solite menzogne e lancia ingiustificate accuse verso l'operato dell'opposizione. 

Tralasciando le parte tecnica affrontata mirabilmente in più occasioni dal genitore della bambina, vogliamo riportare alla labile memoria degli amministratori che questi avevano avuto vari incontri con i genitori dei bambini disabili interessati all'assistenza scolastica, anche in sedi istituzionali.
In quelle occasioni si era tentato invano di risolvere in maniera bonaria la vicenda, ricevendo per tutta risposta, un atteggiamento di sorda indifferenza, che ha portato al ricorso al TAR. 

E quindi di quale sensibilità stiamo parlando?
Di quella che ha portato l'Amministrazione a negare illegittimamente l'assistenza specialistica, per non creare un precedente nel Comune, con il rischio che tutte le famiglie interessate potessero "pretendere" di vedersi riconosciuti gli stessi diritti???
O la sensibilità con cui essa ha arbitrariamente diminuito il monte ore, venendo duramente bacchettata dal TAR? 
O forse stiamo parlando della sensibilità che ha impedito all'Amministrazione, che pure operava nel pieno esercizio della funzione pubblica, di verificare per tempo debito la mancanza dei certificati e di chiederne una doverosa integrazione? 

Conoscendo bene il modo di fare degli amministratori non abbiamo speranze di una leale ammissione di colpa e di una consequenziale richiesta di scuse alle famiglie interessate; tuttavia restiamo in attesa di conoscere l'esito dell'indagine interna che l'amministrazione ha dichiarato di aver avviato, per capire come sia possibile che atti di fondamentale importanza, come certificati medici ASP, possano smarrirsi tra i meandri degli uffici comunali. 
A tal proposito, qualora fosse vero che sia stato avviato un procedimento di indagine interna, chiediamo di essere tenuti al corrente di ogni informazione utile a capire di chi sia la responsabilità di una così grave inadempienza. 

Registriamo con amarezza che l'ormai usuale metodologia che gli amministratori utilizzano nella dialettica politica per coprire i propri fallimenti sia l'utilizzo della menzogna, come quella scritta a suggello del loro vergognoso comunicato stampa, secondo cui, delle nostre proposte di istituire un fondo di solidarietà per l'assistenza scolastica ai disabili, non vi è alcuna traccia agli atti del Comune.

Ecco la madre di tutte le falsità, emblema dello stile di questa amministrazione! 
Falsità puntualmente smentita, per citarne una, dalla deliberazione n. 19 di consiglio comunale del 21.04.17, di cui qui riportiamo uno stralcio, e precisamente la pag. 10, ma che invitiamo a leggere integralmente al sito:
 
Crediamo che la nostra proposta non sarebbe passata inosservata ai componenti della maggioranza se invece che dedicarsi ai propri comodi durante i consigli comunali, decidessero di dimostrare attenzione e coinvolgimento per un momento fondamentale della vita politica del nostro paese.

I consiglieri Riitano, Melcore, Chiefari.

venerdì 12 gennaio 2018

LA TESTIMONIANZA DI MAX DE ALOE, UNO DEI TANTI MUSICISTI NON PAGATI DALL'ASSOCIAZIONE CULTURALE JONICA

" Ricordo che siamo in moltissimi musicisti a non essere mai stati pagati dal festival di Roccella Jonica in varie edizioni.

Siamo decine e decine e decine presi in giro, rimpallati da anni e mai pagati per il loro lavoro. E molti sono anche i musicisti stranieri.

Siamo venuti a Roccella felici di suonare in un festival prestigioso e in una terra meravigliosa e accogliente come la Calabria.

Siamo ricorsi prima al buon senso, poi a media e poi anche agli avvocati ma non siamo mai stati pagati per il nostro lavoro.

Per me questo Festival potrà risorgere solo quando avrà il coraggio di ammettere i propri errori e le proprie gravissime mancanze.

Non so neanche come la Regione e il Comune possa continuare a sostenere un festival che non ha mai fatto ammenda di ciò.

Gli abitanti di Roccella, i calabresi tutti, popolo di cui ho stima assoluta e nel quale ritrovo le radici della mia famiglia, dovrebbero prima di tutto cercare un risanamento nei fatti di questo festival e non accettare che il Roccella sia ormai considerato da molti come sinonimo di luogo dove la legalità e la lealtà di un rapporto di lavoro vacillano.

Che solo sulla carta si sia cambiata l'associazione che lo dirige e che ciò impedisca il pagamento degli arretrati è solo una mera scusa, e lo sappiamo tutti.

Aspettiamo, dopo molti anni, con tutti i diritti di un lavoratore che fa il proprio lavoro, di essere retribuiti e di ricevere delle scuse formali".

Max de Aloe

LA RISPOSTA DELLA RIITANO ALLE ACCUSE GRATUITE DEL SINDACO CERTOMA'.

Il fatto tanto per capirci: Nei giorni scorsi la presidente dell'associazione Italiana Musicisti di Jazz, insieme e un nutrito gruppo di musicisti che in passato hanno suonato al festival jazz di Roccella Jonica senza ricevere il dovuto compenso, hanno scritto e resa pubblica una lettera aperta al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, spiegandogli la situazione deplorevole verificatasi negli ultimi anni di gestione del festival jazz da parte dell'associazione culturale jonica (oggi, dopo la morte del suo presidente, sciolta lasciando una marea di debiti...), della loro prestazione artistica a Roccella senza ricevere i dovuti compensi e spesso neanche i rimborsi spese. 
 
Una lettera anticipata nei mesi precedenti da un terremoto mediatico assolutamente negativo per l'immagine di Roccella Jonica con artisti che si sono "sfogati" nel web delusi dal trattamento subito dagli organizzatori del festival jazz che hanno usufruito della loro prestazione musicale senza pagargli un minimo di cachè concordato. Una delusione manifestata dai più con l'ammonimento che "mai metteranno più piede dalle nostre parti".
 
All'indomani della lettera inviata dalla sig.ra Montellanico al Governatore della Calabria fa seguito quella del sindaco (o di chi ne fa le veci...) che attacca e accusa, in maniera gratuita e ingiustificata, l'ing. Vanessa Riitano perché ritiene che sia lei la causa scatenante (menomale dico io...) di questo scandalo perpetrato per anni dall'associazione culturale jonica.
 
Nel pubblicare di seguito la risposta della consigliera Riitano, manifesto nei suoi confronti tutto il mio sostegno, la fiducia e vicinanza, esortandola a continuare nel suo nobile lavoro di verità verso una triste pagina (e purtroppo di pagine tristi ce ne sono tante altre di questa maggioranza amministrativa...) di avvenimenti disdicevoli avvenuti a Roccella Jonica.
 
 
Vanessa Riitano, capogruppo di minoranza della Lista “Roccella Bene Comune”, replica al Sig.Sindaco.
 
Nella sua risposta/non risposta del 3 gennaio u.s. alle legittime istanze del Presidente del MIdJ, Sig.ra Ada Montellanico, finalizzate ad individuare una soluzione all’annosa quanto spiacevole vicenda del quadro debitorio legato al Festival Jazz di Roccella Jonica, vedendomi nuovamente “tirata in ballo” (nonostante non abbia io contratto nè dato causa ad alcun debito con musicisti, lavoratori, maestranze, strutture ricettive ecc.), intendo in questa sede rivendicare il diritto della minoranza di esperire ogni iniziativa che possa contribuire a far emergere il problema in tutta la sua gravità e tentare di offrire qualche proposta per risolverlo nel modo più soddisfacente e giusto possibile per coloro che rappresentano i veri soggetti danneggiati dalla vicenda, che non sono nè la maggioranza di governo, nè la minoranza, bensì coloro che hanno prestato la loro opera artistica, professionale e lavorativa “fidandosi” delle promesse e dei contratti sottoscritti dagli organizzatori della manifestazione. 
 
Singolare che Lei oggi prenda le distanze da una situazione che, a suo dire, non lo riguarderebbe minimamente, considerato 
che tale manifestazione ha sempre visto il coinvolgimento dello stesso Comune di Roccella Jonica come "Ente Patrocinatore” mediante un'elargizione di contributi pubblici senza precedenti. 

Per quanto mi riguarda, l’iniziativa che ho portato avanti, né segreta né illegittima, tantomeno speculativa, era infatti finalizzata unicamente a sopperire ad una macroscopica sottovalutazione del problema da parte della maggioranza da Lei rappresentata. 

A fronte di numerosi artisti (e non solo) che hanno dichiarato di non essere stati pagati dagli organizzatori della manifestazione, da consigliere di minoranza ho ritenuto e ritengo doveroso approfondire la questione e cercare soluzioni alternative all’assordante silenzio della maggioranza. Nel contesto, appare davvero risibile e gratuita l’esibizione a mò di prova di una mia email privata, scambiata con un gruppo di artisti, additata come testimonianza di chissà quali complotti e manovre segrete.

Sarebbe stato invece opportuno, anziché imbastire una puerile operazione di intelligence con i suoi collaboratori, che fosse definitivamente chiarito il motivo degli anticipi di cassa e delle laute sponsorizzazioni (queste ultime fino al 2016) elargite impunemente a più riprese agli organizzatori di una manifestazione, che già da diversi anni non provvedevano integralmente al pagamento delle dovute spettanze di artisti, maestranze e quant’altro. 

Ci si chiede piuttosto se il Comune, visto il suo longevo patrocinio organizzativo e finanziario al festival, si sia mai preoccupato di verificare la situazione finanziaria e contabile nella quale si trovavano ormai da tempo le varie associazioni e/o fondazioni facenti capo agli organizzatori del festival al momento in cui queste chiedevano e ottenevano dal Comune di Roccella Ionica i vari contributi. 

È troppo facile oggi prendere le distanze dai debiti del Jazz dimenticandosi che tali debiti appaiono non giustificati, nè giustificabili, soprattutto in considerazione degli ingentissimi contributi pubblici di cui è stata da sempre beneficiaria la manifestazione.

Sul piano della responsabilità politica non si può fare a meno di rilevare come vi sia in parte una sostanziale identità tra alcuni componenti delle associazioni ed enti organizzatori del festival ed alcuni componenti della maggioranza di governo della nostra cittadina.

Non si comprende, dunque, da chi o da cosa Lei stia oggi prendendo le distanze, visto il rapporto politico e fiduciario che si intreccia con legami familiari e si protrae da anni con gli organizzatori della manifestazione fin dall’epoca in cui i debiti si sono generati.

E’ molto comodo, ne convengo, dichiararsi all'occorrenza fieri ereditieri della capacità politica di qualcuno, ma questo mal si concilia con la presa di distanza e/o con le dichiarazioni di assoluta estraneità rispetto alle vicende suddette che Lei oggi, tardivamente, si sta “affannando" a manifestare. 

Vanessa Riitano

mercoledì 10 gennaio 2018

RINGRAZIAMENTO “BEFANA INSIEME ALL’U.N.I.T.A.L.S.I. “



La luce-guida della stella cometa ha portato l’Unitalsi, Sottosezione di Locri, a far festa  per la manifestazione del Signore agli uomini, a Caulonia Centro,  un paese carico di storia, sulle amene colline affacciate sul mare Jonio.

Il paese non è ricco soltanto di belle ed antiche tradizioni, che i suoi abitanti fieramente custodiscono, ma di cuori ospitali, che, orgogliosamente, fanno a gara nel profondere amorevole accoglienza al forestiero e, soprattutto, al debole.

L’Unitalsi, con tanti amici in carrozzina, supportata dagli ormai inseparabili fratelli Vigili del Fuoco di Reggio Calabria e Siderno (che da anni, appunto, nei vari centri della Locride, seguono i nostri spostamenti, per regalare una particolare giornata dell’Epifania a quanti, di particolare, hanno soltanto la sofferenza e la solitudine), è arrivata nella splendida piazza del centro storico, dove, circondata da antichi palazzi, sorge la Chiesa Matrice.

La chiesa, dedicata all’Assunta (che custodisce la reliquia e la statua del miracolosissimo Santo Patrono, Ilarione della Palestina), sorridendoci dalle sue rosse cupole bizantine, ci spalancava le braccia, per accoglierci, attraverso l’ingresso aperto sull’artistico e monumentale sepolcro dei Carafa, in un’atmosfera carica d’amore, per le mille stelle di Natale dell’addobbo che, con le loro corolle aperte e fiammeggianti, rimandavano ai cuori di chi, in mille modi, aveva preparato il tutto.

Un bellissimo presepe, poi, ci ha, magicamente, trasportati a Betlemme, facendoci rivivere lo stupore dei pastori, che, avvertiti dall’Angelo, erano accorsi davanti a quel Bambino, incarnazione dell’amore e della misericordia di Dio per l’uomo.

Ringraziare il giovane Vice Parroco, don Rocco Agostino, commosso testimone della toccante esperienza vissuta nel suo primo viaggio a Lourdes; don Giovanni Piscioneri, assistente unitalsiano e don Giovanni Coniglio, che ha concelebrato l’Eucarestia; i giovani del coro; la comunità parrocchiale; i tanti cittadini che hanno contribuito a preparare, poi, per tutti, un sontuoso (e saporito, anche perché condito con l’olio dell’amore) bouffet; il Sindaco, la giovane giunta; le autorità civili impegnate da giorni per la buona riuscita di ogni cosa (anche a procurare una giornata di sole tra le ultime cariche di pioggia e di vento), ci sembra riduttivo e quasi offensivo, per chi dimostra di aver fatto suo il messaggio divino e, come i Magi, offre i suoi doni al Salvatore riconosciuto nei fratelli.

Un augurio, invece, per questo nuovo anno e per quello a venire, agli amici venuti da fuori, a tutti i Cauloniesi ed a noi unitalsiani: possa la Vergine Madre donarci la capacità di capire ciò che il Figlio Suo ci dirà e la forza di mettere in pratica ogni Suo desiderio, sì da cambiare strada e, come i Magi, mutare percorso di vita, dopo aver avuto la gioia e la grazia d’aver incontrato il Signore!!

Allora: Buon 2018  e … “alla prossima”, … Vi aspettiamo, tutti, sui nostri treni verso Lourdes … Fatima … Betlemme …!!

sabato 6 gennaio 2018

IL T.A.R. FA EMERGERE BUGIE E OMISSIONI DI UN ASSESSORATO INCOMPETENTE E DI UN'AMMINISTRAZIONE ASSENTE.

Apprendiamo con grande soddisfazione la notizia della vittoria del ricorso al TAR contro il Comune di Roccella Ionica da parte di una famiglia che si è vista riconoscere il diritto ad ottenere assistenza specialistica scolastica per la propria figlia disabile.

Tale ricorso si è reso necessario perché l'amministrazione comunale, ignorando la legge, si è sempre opposta all'erogazione di questo sevizio.

Dapprima accampando scuse di non provata e anzi contraddetta incapienza economica e dopo, mentendo sulla mancata ricezione degli atti e dei documenti previsti da parte dell'istituzione scolastica.

Ci saremmo aspettati dagli amministratori e soprattutto dall'Assessore alle Politiche Sociali, quantomeno delle parole di scusa.

E invece nulla.

Un silenzio assordante che tradisce il tentativo di sottacere una condizione evidente agli occhi di tutti: una maggioranza sorda e cieca di fronte alla voce dei più deboli, alla difesa dei diritti inalienabili delle persone e a tutto ciò che non orbita attorno ai suoi interessi.

Abbiamo assistito a riprovevoli bugie, gravissima confusione e doloso ostruzionismo tra i meandri degli uffici comunali, davanti alle telecamere e, cosa ancor più biasimevole, nelle sedi istituzionali di Giunta e Consiglio Comunale.

Proprio in sede di Consiglio Comunale, la minoranza ha sollevato più volte la questione, portandola all'attenzione dell'Assessore alle Politiche Sociali e proponendo, senza alcun riscontro positivo, la costituzione di un fondo di solidarietà che andasse a integrare i finanziamenti provinciali a favore dell'assistenza specialistica per tutta la durata dell'anno scolastico.

Ci si chiede, giunti a questo punto, a cosa serva un ufficio ed un Assessore alle Politiche Sociali se poi devono verificarsi tali vergognose inadempienze.

In tutta questa vicenda, è emerso che l'Amministrazione si è resa protagonista di una condotta antigiuridica, superficiale, illegittima e immorale. Negligenze ancora più gravose in quanto sostenute dalla completa ignoranza delle specifiche norme e leggi in materia, oltre che dal tentativo di nascondere la verità al fine di ottenere un risparmio ai danni di una bambina disabile.

Quando poi, quasi in contemporanea, non si badava al risparmio per erogare cifre a cinque zeri per altre ragioni, evidentemente prioritarie secondo l'Amministrazione.

In entrambi i casi riteniamo gli amministratori gravemente colpevoli politicamente ed eticamente deplorevoli.

Auspichiamo che questi rivolgano alle famiglie dei bambini disabili interessati le più sincere scuse per i disagi arrecati e i danni apportati in termini di chance di miglioramento che è stata loro negata.

Nel contempo, invitiamo l'Assessore in questione ad una profonda riflessione, politica oltre che professionale, sul proprio operato, valutando le serie conseguenze a cui ciò dovrebbe portare.

Rimane la soddisfazione per il lieto epilogo della vicenda.

Confidiamo nella speranza che da oggi, questa bimba e tutti gli altri bambini interessati da questa sentenza troveranno garanzia e tutela dei loro diritti.

Perché qualcuno, pur non essendo "Dottore in scienze giuridiche" ma un semplice genitore, ha dimostrato più conoscenza nel merito di tutti gli amministratori messi insieme, lottando e vincendo una battaglia di civiltà contro chi avrebbe dovuto difendere dei diritti invece che ignorarli.

Diritti fondamentali che il Comune è chiamato a garantire autonomamente e che non sono soggetti a discrezionalità decisionali ma che per un obbligo di legge devono essere concretamente garantiti, per non incorrere in vicende simili a questa.

In qualità di consiglieri comunali, ci rammarichiamo per l'atteggiamento tenuto dagli amministratori in questa circostanza ed esprimiamo vicinanza e solidarietà alla famiglia della bambina disabile, nella speranza che in futuro situazioni del genere non vengano più a verificarsi.

I consiglieri comunali: Riitano, Melcore, Chiefari, Alvaro

giovedì 4 gennaio 2018

Lotta al cancro, una ricerca italiana scopre il segreto della "droga" dei tumori

Fonte: https://www.msn.com/

Un gruppo di ricerca della Columbia University di New York guidato dall'italiano Antonio Iavarone ha scoperto il "generatore di energia" dei tumori.

Si tratta di una vera e propria "droga" per le masse cancerose, un motore molecolare dal quale esse dipendono per attingere una continua "ricarica".

Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, consentirà di contrastare i tumori attraverso l'utilizzo di farmaci già esistenti.

Un team di ricerca made in Italy - Oltre a Iavarone, uno dei più celebri "cervelli fuggiti" all'estero, fanno parte del gruppo di ricerca newyorkese anche altri italiani: Anna Lasorella (ricercatrice presso la Columbia), Stefano Pagnotta, Luciano Garofano e Luigi Cerulo (che lavorano fra la Columbia e l'Università del Sannio a Benevento).

I primi indizi dell'esistenza di un meccanismo di "ricarica energetica" del tumore risalgono al 2012. All'epoca lo stesso Iavarone, assieme ad Anna Lasorella, aveva identificato una proteina che non esiste in natura e che nasce dalla fusione di altre due proteine, chiamate FGFR3 e TACC3.

Tutta colpa di una proteina - Dalle analisi di laboratorio era emerso che la proteina di fusione agiva come una sorta di "droga" capace di scatenare il tumore, di alimentarlo e di legarlo a sé, rendendolo completamente dipendente.

Il meccanismo era stato osservato nel più aggressivo tumore del cervello, il glioblastoma, e si sospettava che potesse essere alla base di molte altre forme di tumore. A distanza di cinque anni è arrivata la conferma: "Adesso sappiamo che questa fusione genica è una delle più frequenti in tutte le forme di tumore", ha spiegato Iavarone.

"E' un fenomeno generale e sono già partite in Francia le prime sperimentazioni di farmaci in grado di bloccare la fusione genica", ha sottolineato lo scienziato. "E' possibile affermarlo - ha aggiunto - perché adesso è noto il meccanismo che alimenta il motore e che è legato al funzionamento delle centraline energetiche delle cellule, i mitocondri".

2 agosto 2020 - 2 agosto 2021: Un anno senza Ludovico

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2 Agosto 2020 - 2 Agosto 2021: un anno senza Ludovico. Il ricordo di Ludovico Lombardo ad un anno dalla sua tragica scomparsa. Sempre nel cuore dei tuoi amici e sempre nel cuore dei roccellesi.

JEU SUGNU CALABRISI - Sigla ufficiale Musica Etnosong 2019 Premio Mia Martini

La vera storia dei nostri emigranti che, per motivi di lavoro, sono stati "costretti" a lasciare la Terra in cerca di lavoro ma col cuore rivolto SEMPRE nell'estremo lembo della "nostra" Penisola: la CALABRIA!

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE

ROCCELLA JONICA VISTA DA GERACE
Foto di Angelo Lagana'

DUE STRAORDINARI SCATTI DI ANGELO LAGANA'

Un Lungomare così, a Reggio, non si vedeva da tanti tanti anni. Le Frecce Tricolori hanno richiamato in città decine di migliaia di persone da tutte le province calabresi e da gran parte della Sicilia. La via Marina, completamente chiusa al traffico in occasione della seconda “domenica sostenibile”, s’è gremita di circa 100.000 persone che nel pomeriggio hanno assistito incantate allo spettacolo dell’Air Show “Scilla & Cariddi” con l’esibizione delle celebri Frecce Tricolore.

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VINCENZO MILANO CI REGALA L'ECLISSI SOLARE VISTA DAL CASTELLO

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Oggi 20 marzo, nonostante le nuvole, abbiamo potuto assistere, dalle nove e mezza fino alle undici, all'eclissi di sole. Qui da noi il sole, "coperto" dall'ombra della luna, si è oscurato soltanto per il 41%. La prossima eclissi parziale avverrà nel 2026 mentre per avere un'altra eclissi solare totale dovremmo "attendere" fino al 2081.
Questo straordinario evento è stato filmato dal videomaker Vincenzo Milano del Laboratorio DreamLab Studio di Roccella Jonica dalla postazione della Torre di Pizzofalcone. Un video, montato e musicato con grande sapienza, capace di trasmettere un brivido di emozione.

FESTIVAL JAZZ: DALLA GRANDE ILLUSIONE ALL'IMPIETOSA REALTA'

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Il regalo di Natale del M°. Angelo Laganà

OLTRAGGIO ALLA CITTA'

OLTRAGGIO ALLA CITTA'
OLTRAGGIO ALLA CITTA'. Foto di Angelo Laganà


ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI

ECCO PERCHE' POCO PIU' DI UN ANNO FA PESTAVA I PUGNI SUL TAVOLO DEL CONVENTO DEI MINIMI
Quale sindaco mai oltre a lui stesso o a chi per lui avrebbe consentito una liquidazione cosi rapida a suo favore? Un ulteriore una tantum prelevato da un fondo "segreto e nascosto". Cari elettori meditate...Dedicato a tutte quelle associazioni che partecipano alle riunioni con l'amministrazione la quale puntualmente ricorda pressappoco cosi: "Non chiedete soldi perchè non ce ne sono!"

I VINCITORI DI ROCCELLA ON YOUTUBE

Tre straordinari video sono saliti sul podio in questa 2° edizione del Concorso curato da Mariagrazia Curciarello. Tre video, diversi fra loro, che li accomuna solo la volontà di valorizzare al massimo le risorse naturalistiche di Roccella Jonica, obiettivo riuscito appieno grazie alle idee che hanno sbizzarrito la fantasia degli autori, ma anche del montaggio del video, agli "attori" e agli ambienti.
Meritato primo posto per l'invenzione "Scirobetta" dal nome dei due cortiggiani del re Carafa che nel caldo estivo roccellese ha trovato rinfresco solo con questa speciale bibita a base dei nostri limoni... Simpaticissimi e bravissimi davvero tutti i ragazzini-attori che hanno recitato nel video. Con questo video credo che si mostra per la prima volta l'interno del nostro castello in via di restauro in rete. 10 e lode a Francesco Cappelleri, complimenti vivissimi.
Solo un'idea cosi innovativa poteva battere il vincitore dello scorso anno. Alessandro Neumann, dopo il simpaticissimo "U Pirozzu" con cui ha trionfato nella prima edizione, ha girato il secondo atto che si chiama "U tarantozzu" ed è ancora una volta uno strepitoso successo. Le suggestive immagini dal basso dei passi di taranta, dimostrano l'estro e il talento dell'autore che conferma molti dei protagonisti-attori de "U Pirozzu, che diventano delle vere e proprie macchiette. Non vedo già l'ora di vedere la terza parte il prossimo anno...
Da museo il terzo video classificato girato e montato da due giovani, Antonio Dimasi e Felice Guarneri, con lo zampino dei reperti "storici" fotografici dell'archivio dell'associazione "Roccella com'era". "Fra i ricordi di un passato" è la storia di due bambini che, attraverso stupende immagini del passato di Roccella Jonica che sembrano animarsi grazie agli effetti speciali degli autori, raccontano la vita di 50 anni fa del loro paese e alla fine, oggi, si chiedono... "Chissà come sarà fra 50 anni?" Bellissima colonna sonora e un invito a tutti di guardarlo, agli adulti per fargli rivivere meravigliose emozioni e ricordi e ai giovani per fargli scoprire la semplicità insieme al sorriso genuino che c'era una volta. Da pelle d'oca...
E adesso non ci resta che... ammirarli.

1° classificato Roccella on youtube "A SCIRUBETTA" di Francesco Cappelleri.

2° classificato Roccella on youtube "U TARANTOZZU" di Alessandro Neumann

3° classificato "FRA I RICORDI DI UN PASSATO" di Antonio Dimasi e felice Guarneri