Copertina giornale 'a Città Agosto 2011 |
Articolo pubblicato nel numero 6 di febbraio 2011
Roccella si prepara ad un’importante e rivoluzionaria operazione che dovrebbe portare a migliorare il decoro urbano e fare del problema rifiuti non un problema ma una risorsa.
CONTO ALLA ROVESCIA
Dal 30 marzo via dalle strade i cassonetti e la spazzatura, parte la raccolta differenziata porta a porta.
Sul blog che gestisco, da qualche giorno, è partito il conto alla rovescia dei giorni che mancano al 30 marzo 2011, data in cui l’amministrazione comunale di Roccella si è fissata come obiettivo per l’inizio del servizio di raccolta differenziata porta a porta. Una data – obiettivo riferita attraverso convegni, giornali e televisioni da sindaco e assessori che ci auguriamo tutti possa essere rispettata.
Da questa data il Comune di Roccella Jonica sarebbe pronto (per i dubbiosi come me il condizionale è d’obbligo) a togliere dalla strada tutti i cassonetti, sia della raccolta rifiuti che della differenziata, e dotare ogni famiglia di 5 cestini di colore diverso a seconda dei rifiuti da differenziare: un sottolavello e un secchio per l’organico (umido), un secchio grigio per l’indifferenziato, un cesto bianco per la carta e uno blu per la plastica, e una borsa per il vetro.
Teoricamente, e se effettuata a dovere, la raccolta differenziata porta a porta (PAP) è il sistema di riciclaggio più efficace e che ottiene maggiori risultati, in alcuni casi si può arrivare a percentuali del 75-80%, nonostante l’obiettivo fissato dai nostri amministratori, già ambizioso, è del 68%. Siamo davanti a un radicale cambiamento, un passaggio dall’attuale disastroso servizio con gli autocompattatori ( che ancor oggi vede mille cianfrusaglie davanti a cassonetti rotti e maleodoranti) alla raccolta, a giorni scaglionati e presso la nostra abitazione, dei rifiuti che noi stessi dobbiamo differenziare negli appositi contenitori.
Il problema é se il roccellese sarà preparato o meno a questo decisivo e imminente passaggio, sarà pronto a prendersi carico di questo “lavoro” di differenziare correttamente i suoi rifiuti da avviare al riciclo, e, soprattutto, se l’amministrazione comunale sarà capace di affrontare questa difficile operazione con le giuste motivazioni e senza sottovalutare le difficoltà.
Avere preso ad esempio il Comune di Vinci, in provincia di Firenze, dove la raccolta PAP viene effettuata a regime da più di due anni in maniera responsabile, può essere una speranza anche se, qui da noi, il senso di responsabilità non è proprio il pezzo forte di chi ci amministra, professionisti, invece, nel “predicare bene e razzolare male, considerati i troppi esempi sotto gli occhi di tutti di come le promesse avanzate nei vari convegni o sia pure in campagna elettorale, non sono poi tramutate in realtà di fatto (vedi gestione porto, bretella S.S. 106, centro di vita disabili, ecc. ecc.).
Occorre sperare soltanto nell’amore dei roccellesi verso il proprio paese e nel buon senso che in ognuno di noi in fondo è radicato, e chiudere un occhio, anzi due, davanti ad amministratori che certo non sanno dare il buon esempio, sfiduciati da cittadini e turisti dopo il giustizialismo delle salate multe estive, nonché dai commercianti in seguito all’apatia che regna sovrana ormai da tempi remoti.
Il D-Day scandito giorno per giorno nel blog su citato, vuol’essere una provocazione ben augurante: mai e poi mai (nonostante lo scetticismo del sottoscritto nel non riuscire a gestire il servizio da parte di chi di dovere) vorremmo che il progetto non partisse… Ma se mancano le giuste motivazioni allora avremo l’ennesimo fallimento ed un nuovo esempio di come il nostro “Comune SpA” ambisce soltanto a spendere i finanziamenti rilasciati dalla Regione Calabria e dall’Unione Europea (complessivi 700 mila euro per la raccolta differenziata PAP e 140 mila euro per l’isola ecologica), senza mai dare un seguito alle opportunità che vengono create attraverso questi investimenti.
I giorni passano, la scadenza sta per giungere, ma poco o niente finora si intravede all’orizzonte: il concorso nelle scuole si sta dimostrando un’operazione tiepida e poco incisiva, degli annunciati giovani, preparati sul programma e motivati sulle ragioni dei benefici che questo sistema comporterà, che dovrebbero passare porta a porta a sensibilizzare e orientare i cittadini, ancora non si vedono le ombre ( e pensare che bisogna colloquiare con ben 4000 famiglie!), i vigili urbani, che dovrebbero prevedere e risolvere le criticità costituite dai condomini o dalle case con pochi spazi, ancora non hanno avuto istruzioni in merito, le motoapi che dovrebbero percorrere le stradine e i vicoli della nostra cittadina ancora non si intravedono… tanti accorgimenti pratici che, come al solito, non sono curati alla pari dei discorsi fatti nei giornali e nei convegni.
Rivolgiamo l’augurio all’Amministrazione Comunale che, in qualche modo, sarà impegnata in questa importante e inedita operazione ma, soprattutto, invitiamo le famiglie a ben accogliere questa novità che potrebbe rivoluzionare in bene l’immagine del nostro paese e fare in modo che i rifiuti non siano più un peso ma una risorsa per il paese e, presumibilmente, anche per le famiglie stesse.
Il giornale ‘a Città, attraverso il firmatario di questo articolo, si rende disponibile a fornire chiarimenti e spiegazioni in merito al sistema di riciclo e alla metodologia che consente che i rifiuti non siano ingombranti né maleodoranti nel periodo di parcheggio presso la nostra casa., anzi nel blog del sottoscritto a breve verranno pubblicati dei video proprio indirizzati alla sensibilizzazione e alla metodologia di questo sistema.
Il 30 marzo è alle porta, speriamo che la sfiducia nei confronti di questa amministrazione non sia ulteriormente bissata e che i dati di fatto, finalmente, prendano il posto dei soliti slogan e annunci propagandistici.
Nicola Iervasi.
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