Pagine

Pagine

Pagine

Roccella in vetrina

martedì 31 gennaio 2012

PERCHE' SPECULARE SUI RESTAURI DELLE CHIESE ROCCELLESI ?

Facciata della chiesa di Sant'Antonio
dopo il restauro

 L’8 dicembre 2012 è stata inaugurata la chiesa di Sant’Antonio Abate di via Orlando completamente restaurata grazie al progetto dell’arch. Luciano Spagnolo, la mano d’opera volontaria di persone del Comitato Festa e del Parroco Don Giuseppe e con la contribuzione dei cittadini roccellesi, specie quelli della contrada Zirgone. La storica chiesetta, a causa delle perdite dal tetto, stava rischiando di danneggiarsi seriamente negli interni, le teche e le statue. Don Giuseppe Raco e tutto il Comitato Festa si sono riuniti e, vista l’urgenza, hanno deciso di intervenire prima di ritrovarsi la chiesa sprofondata dopo qualche temporale!


Con un lavoro attento, meticoloso, durato quasi un anno e seguito quotidianamente dallo stesso parroco, dal presidente Pasquale Scali e tutto il Comitato Festa, oggi la chiesa (dopo il recupero della facciata esterna, le murature perimetrali, il tetto in legno massiccio, facciate e ambienti interni, altare, panchine e sedie nuove) è un gingillo, un orgoglio per tutti i fedeli che hanno manifestato, con la loro sentita presenza e supporto, stringendosi attorno al Comitato nel corso dei festeggiamenti di Sant’Antonio Abate svoltesi il 15 gennaio scorso.

Interno completamente nuovo con il tetto in legno
Invito davvero chi ancora non l’ha fatto a visitare la chiesa per constatare di persona cosa si riesce a realizzare con l’amore, la voglia di fare e la fiducia che si instaura fra cittadini e gruppo di lavoro.

Una domanda è lecita. Ma il Comune ha partecipato al restauro?

Il Comune a dire il vero ha partecipato… Per detta di qualcuno, ha manifestato la volontà, nel caso di necessità, di prestare il camioncino del Comune per il trasporto del materiale inerte…

Ma credo che di questa “forzata” elemosina il Comitato ne ha pure fatto a meno!!!

Ma, sorpresa delle sorprese, il sottoscritto, spulciando sul sito del Comune, ha trovato una Deliberazione di Giunta (la n.505) del 3 Novembre 2011 (quindi con i lavori di restauro della chiesa già in fase di ultimazione…) in cui è stato adottato il Piano triennale dei lavori pubblici 2012-2014, nel quale, al n. 18, è prevista la spesa di €.150 mila per lavori di sistemazione chiesa di Sant’Antonio.


Pasquale Scali e Antonio Tedesco del Comitato
Festa Sant'Antonio Abate.
 Credo che sia necessario che qualcuno dia delle spiegazioni per rispetto di tutti coloro che hanno rinunciato a qualcosa pur di contribuire, hanno sacrificato il loro tempo per lavorare sulla chiesa. Una risposta da parte del Comune per convincerci che non si tratti ne di sciacallaggio e ne di una lista – quella di previsione dei lavori pubblici – buttata li per fare propaganda o meglio per richiedere maggiori contributi alla Regione…

Vogliamo avere spiegazioni perché in altri due casi attualmente si sta chiedendo ai cittadini di contribuire (vedi omelie dei parroci, vedi sito internet della parrocchia di San Nicola di Bari), ossia la Chiesa della Pietà di c.da Lacche e la chiesa della Madonna delle Grazie.

Nella famosa deliberazione, con allegato programma delle opere pubbliche 2012 – 2014 su citata, la spesa prevista da parte del Comune per il restauro della chiesa delle Pietà è stimata in €. 40,000 (per chi vuole consultare il programma è al numero progressivo 14) mentre per la chiesa delle Grazie e aree circostanti è prevista “la bellezza” di 800 mila euro (numero progressivo 16).

La domanda è questa: ma se i restauri sono previsti tra i lavori da realizzare da parte del Comune, perché chiedere soldi ai cittadini???

Spero che mi giunga qualche risposta considerato che mi è negato porre quesiti al nostro sindaco (considerata la risposta che mi ha scritto dopo la mia interrogazione su l’anticipazione di cassa in merito ai 20 mila euro dati al jazz!!!)

Sono proprio curioso, infine, di assistere alla passerella dei politici locali il prossimo 19 marzo all’inaugurazione della nuova chiesa di San Giuseppe, restaurata dalle Ministero delle Belle Arti dopo 17 anni di pastoie burocratiche e un anno di lavori…

lunedì 30 gennaio 2012

UN'OCCASIONE DA NON PERDERE

Uno scatto della mostra di Peppe Macrì
Per chi ancora non l'avesse fatto in questi tre giorni, oggi 30 Gennaio è l'ultima opportunità (almeno per quest'anno) per visitare le due mostre fotografiche allestite al Convento dei Minimi dedicate agli orrori nazisti consumati nel campo di concentramento di Auschiwz.

La mostra di Peppe Macrì - a colori - dal titolo "Viaggio nel panico, 90 minuti ad Auschiwz" testimonia e riporta fedelmente tutto ciò che rimane dopo 70 anni dallo sterminio degli ebrei e non solo ebrei nel più grande lager polacco. Scatti limpidi, agghiaccianti dei luoghi simbolo dell'odio razzista tedesco, oggi patrimonio dell'Umanità e dell'Unesco, custoditi con lo scopo di "Non dimenticare...", tant'è che il 27 Gennaio di ogni anno, data della chiusura definitiva del lager nel 1945, viene ricordata come la "Giornata della memoria".

Foto di Domenico Scali dell'entrata del campo con la
scritta tradotta "il lavoro rende liberi"
La mostra di Domenico Scali - in bianco e nero - dal titolo "Auschwitz... solo andata... viaggio fotografico all'inferno" offre degli scatti unici, realizzati in particolari condizioni rese possibili solo previe autorizzazioni delle autorità del posto. Fotografie che percuotono l'animo e fanno sentire sensazioni e brividi a fior di pelle; si tende a riportare la mente a quel tempo, nonostante il silenzio, il deserto, sembra di vivere il campo ora, in attesa dell'arrivo dei deportati. Come dice l'autore della mostra Mimmo Scali "Settant'anni di storia non sono riusciti a cancellare l'odore pungente dei forni, le migliaia di foto di persone che ti guardano e che ti chiedono di non dimenticare, cataste di scarpe, occhiali, valigie..."

Due mostre che, insieme al film "Auschiwz solo andata" di Pino Carella, rappresentano delle risorse di tre talentuosi giovani roccellesi che, attraverso la fotografia hanno espresso e trasmesso a noi le proprie emozioni; risorse assolutamente da non disperdere, anzi trasmettere ai nostri ragazzi nelle scuole (non solo ad alcune delegazioni di studenti come è stato fatto quest'anno...), con le dovute spiegazioni e guide, affinchè capiscano  l'assurdità che è stata compiuta senza un vero "perchè"!

Foto di Domenico Scali

"Il crematorio fuma, non smette più, fuma tutta la notte. L'odore nauseabondo di carne bruciata ammorba l'aria, prende alla gola, mi strozza. Forse stanotte bruciano Ondina o Maria...Non le ho più trovate".
Dal taccuino clandestino di Lidia Beccaria Rolfi.

Molto bello l'articolo pubblicato da Eugenio Fizzotti nel sito http://www.zenit.org/ dal titolo viaggio fotografico all'inferno di Auschwitz" dedicato alla mostra di Domenico Scali e che potrete leggere al seguente link  http://www.zenit.org/article-29383?l=italian 

sabato 28 gennaio 2012

SPUNTA IL FORCONE CON MONTI

SPUNTA IL FORCONE CON MONTI (Video di ME-TRO - Merighi/Troja)

Questa è una parodia satirica che non intende, IN NESSUN MODO, istigare a qualunque tipo di violenza.
Tanto per ribadire l'ovvio. (Tonitroja - l'autore)



giovedì 26 gennaio 2012

"CICLONE" PADRE FRANCESCO CARLINO


Devo dire la verità, l’arrivo del nuovo parroco di Roccella, padre Francesco Carlino, a reggere la Chiesa Matrice all’indomani della messa a riposo di Don Antonio Perri dopo 40 anni di servizio sacerdotale, da parte del sottoscritto è stato preso con molta diffidenza, anche per l’amarezza mia e di chi invece si aspettava la nomina di Don Fabrizio Infusino che, seppur giovanissimo è nato e cresciuto nella chiesa Matrice insieme a Don Perri.

La diffidenza è continuata anche nei primi giorni dopo l’insediamento avvenuto il 22 Ottobre scorso, allorquando la prima presentazione di padre Francesco è stato un “conto” di 24 mila euro per poter rendere più efficienti il sistema acustico della chiesa nonché il suono delle campane.

Poi però, col passare dei giorni, senza comunque farmi perdere la stima che nutro nei confronti di Don Fabrizio, padre Francesco Carlino è riuscito a conquistare anche la mia fiducia attraverso il suo grande cuore, la sua infinita preparazione ed intelligenza, il racconto, con delle intense omelie, della sua terribile esperienza vissuta in mezzo ai popoli vittime della guerra civile in Africa, che sono delle autentiche spade che si conficcano nelle coscienze di ognuno di noi abituati ai futili problemi quotidiani.

Padre Francesco, in soli due mesi è riuscito a creare un vero e proprio movimento di conversione alla fede dei cittadini roccellesi: attraverso i suoi esempi, le sue profonde citazioni, gli appelli alla legalità e al sacrificio, e le toccanti storie della sua missione in Africa, le famiglie roccellesi, le associazioni, i comitati festa, hanno trovato il loro “pastore” ideale, un sacerdote, un amico pronto ad incoraggiare e trasmettere fiducia ed ottimismo sulle battaglie della vita e sulle difficoltà di muoversi nel creare delle attività positive per il nostro territorio.

Da poco trasferitosi a Roccella nella canonica della chiesa, Padre Carlino oggi è un punto di riferimento della Comunità roccellese, insieme a Don Giuseppe Raco (molto più pacato, silenzioso ma allo stesso modo pratico) stanno portando avanti quel principio che la politica roccellese ha calpestato e sotterrato, ossia la partecipazione dei roccellesi alla vita e al progresso del paese.

Non dimentichiamo che padre Carlino arriva a Roccella dopo 6 anni di “missione eucaristica” nella Comunità di Benestare, che si è privata del suo pastore seppur a malincuore ma non dimenticandosene: infatti capita spesso che molti fedeli di Benestare organizzano escursioni per venire a trovare e seguire la messa del loro parroco qui a Roccella e padre Francesco ricambia andando a riabbracciare la sua Comunità mantenendo vivo un grande rapporto affettivo che sicuramente non perderà mai in virtù di ciò ch’è riuscito a costruire nelle coscienze di coloro che lo stimano a livello di valori della vita.

Coraggio e fiducia padre Francesco ha trasmesso in questi giorni negli incontri con L’Arciconfraternita di San Giuseppe che si prepara (il 18 marzo prossimo) ad inaugurare la nuova Chiesa dopo ben 18 anni dal terribile rogo che la deturpò sfregiandola pure con il trafugamento della “storica” Statua di San Giuseppe; Cosi come ci ha già annunciato la volontà di proporre dei bellissimi festeggiamenti in onore alla Madonna delle Grazie, alla prima Domenica di Luglio.

Ringraziando padre Carlino per quello che sta facendo nella nostra Comunità, auguriamo anche a lui di poter crescere insieme a noi ed avere le giuste e dovute gratificazioni, seppur sappiano che una parte del suo cuore è rimasta in Africa e sarebbe rimasto completamente se non fosse stato per dei medici che, a causa della malattia, gli hanno consigliato di ritornare in Italia a fronte del rischio di perdere la vita.

Da qualche domenica è possibile ascoltare i messaggi e il Vangelo direttamente dalla voce di padre Francesco attraverso Radio Roccella con un programma che viene diffuso la Domenica mattina, mentre un sito internet è nato proprio in questi giorni grazie alla passione e la professionalità del prof. Giovanni Certomà, che mette in rete, oltre al Vangelo della Domenica, tutti i programmi, i progetti e le informazioni sulla Chiesa di San Nicola di Bari. Il sito è  http://www.parrocchiaroccella.it/

Ben coadiuvato dalle attività del Consiglio Pastorale e dell'Azione Cattolica presideuta dalla signora Wanda Musuraca, mi piace chiudere citando un fiore all'occhiello delle belle iniziative di padre Francesco, ossia il rapporto gioioso e sicuramente formativo instaurato con i bambini e i ragazzi roccellesi che culmina ogni settimana con un meraviglioso coro sull'altare durante la Messa della domenica mattina.

Dopo tutta questa "rivoluzione" di pace e fraternità impostata ad appena tre mesi dal suo insediamento come non definire padre Francesco un vero e proprio "ciclone" di innovazione, partecipazione e rinnovamento nei  cuori a favore della positività e generosità.

martedì 24 gennaio 2012

CHIACCHIERE, SOLO CHIACCHIERE!

Il 5 Novembre scorso “hanno annunciato” il riavvio del servizio di spazzamento automatico delle strade principali di Roccella. Finalmente, dopo una estate completamente dedicata alla differenziata, con le vie di Roccella sporche all’inverosimile, si riavviava la pulizia delle strade…


Questo però solo con gli annunci, i manifesti, le dichiarazioni televisive, ecc., perché dei divieti di sosta affissi ai pali dei lampioni per primi i residenti se ne sono infischiati, poi il Comune e i vigili ancor di più.

Al mancato rispetto del divieto di sosta negli orari notturni stabiliti non è seguito il giusto rigore da parte degli organi preposti. Alla sporcizia fatta di cartacce, bottiglie di plastica (molte volate anche dagli automezzi della “differenziata”), ed erbacce di ogni tipo e dimensione, aggiungiamoci le deiezioni dei cani (altra ordinanza disattesa) che impiastricciano e “profumano” marciapiedi e negozi: ecco come ci ritroviamo Trastevere, XXV Aprile, Via Umberto, dei veri e propri (scusate la parola) porcili!!!

Per non parlare delle vie interne del paese…da rabbrividire e mettersi le mani nei capelli per erbacce e buste di spazzatura abbandonate dappertutto!!!

Laddove si dovrebbe intervenire per far osservare le ordinanze si chiude un occhio ed anche tutte due… L’accanimento si compie, invece, la domenica sera, nei confronti delle auto parcheggiate in prossimità della Chiesa Matrice nei confronti di un parroco che ha la colpa di essere riuscito in pochi mesi a far avvicinare e affezionare i roccellesi alla fede e, quindi, a farli accorrere numerosi alla messa della domenica. Questa nuova tendenza dei cittadini è causa di un momentaneo intasamento della via XXV Aprile e C.Colombo.

E allora zacchetè…Ecco l’amara sorpresa all’uscita della messa da parte dei fedeli… Che beffa ricominciare a fare peccati mandando a Vaff qualcuno ancora con la comunione in bocca!!!

domenica 22 gennaio 2012

FONDATA L'ASSOCIAZIONE VESPA CLUB "AMPHISIA"


Finalmente nasce a Roccella Jonica il primo VESPA CLUB d'ITALIA, denominato VC AMPHISIA con presidente Alberto Mazzaferro, vice presidente Domenico Armocida, segretario Bruno Verdiglione,tesoriere Gianni Nicoletta e consigliere Vincenzo Mazzà.

Oggi l'associazione è composta da 40 iscritti ma si conta di superare l’obiettivo dei 50 iscritti entro fine febbraio.

Il secondo obiettivo e quello di riuscire a fidelizzarsi con l'ASI (Automotoclub Storico Italiano) e per fare ciò è necessaria l’iscrizione di 60 persone proprietari di mezzi di interesse storico (con immatricolazione da più di 20 anni).

Riuscire ad associarsi all’ASI è molto importante perché si entra a far parte di un’organizzazione nazionale che, oltre ad organizzare una serie di iniziative storico-culturale, consente di usufruire di una serie di agevolazioni (riduzione dell’imposta di trascrizione e dell’assicurazione per tutti i veicoli che abbiano compiuto 20 anni dalla data di costruzione o di prima immatricolazione: ciclomotori, motoveicoli, autovetture, autobus, autocarri, autotreni, macchine agricole, veicoli militari, aeromobili e natanti d'epoca).

Oltre alle convezioni nazionali si lavora per avere delle convenzioni locali per i nostri associati, che vanno dall'acquisto di pezzi di ricambio all'acquisto di una tshirt e gadget.

Per non perdere questa occasione l’associazione lancia l’invito a tutti i proprietari di veicoli a motore immatricolati in Italia da più di vent’anni di iscriversi all’associazione, entro il 29 febbraio, con una quota minima di 15 euro (affrettatevi…poiché dal primo marzo la quota passerà a 30 euro!)

Fra qualche giorno sarà attivo il sito internet che è : http://www.vespaclubroccellaionica.it/. mentre ci si può già iscrivere al gruppo face book Vespa Club d’Italia AMPHISIA Roccella Jonica: http://www.facebook.com/groups/67156351451/#!/groups/67156351451/

L’associazione, che non ha scopo di lucro, intende partecipare alla ricrescita del nostro paese e a confrontarsi con tutti coloro che lo chiederanno senza alcun problema. Su espressa volontà del presidente, inoltre, la VC AMPHISIA non ammette etichette, colori e bandiere politiche, cosi come riportato anche nello statuto dell’associazione.

Tutti coloro che sono interessati e vogliono meglio informarsi in merito all’ASI e VESPA CLUB, possono farlo chiamando ai numeri 393.5354559 o il 349.55946005 o scrivendo a  vespaclubroccellaionica@gmail.com

venerdì 20 gennaio 2012

IO NON MOLLO!

Continua la battaglia di Vincenzo Minici per difendere e tutelare i suoi diritti di un lavoro di per se già precario che continua a chiedere, pretendere, spremere. Una protesta che porta avanti anche con la speranza che, chi si trova nella sua stessa situazione non rimanga in silenzio, ma si faccia sentire....

 Approfitto del tuo blog, per ringraziarti dell’ospitalità che hai voluto concedermi in data 28 agosto 2011,permettendomi di evidenziare le ingiustizie e i soprusi che si devono sopportare quando ci si imbatte in una serie di prepotenze che vengono fatte da chi al momento detiene una posizione di comando.
Mi riferisco naturalmente all’ingiusto e lesivo trasferimento (dopo 14 anni di lavoro ininterrotti presso il Liceo Scientifico di Roccella Ionica)impostomi dall’Ufficio Scolastico Regionale di Reggio Calabria che interrompeva un contratto in essere con l’Istituto “P.Mazzone” con inizio 01.01.2011 e scadenza il 31.12.2011,obbligando il sottoscritto a prendere servizio presso l’Istituto Comprensivo di Roccella Ionica con altro contratto,data inizio 01.09.2011 e termine 31.08.2012 e quindi ad avere due contratti con lo stesso Ministero Della Pubblica Istruzione.
Sarebbe troppo lungo evidenziare nel tuo blog tutta la documentazione presentata ai vari organi competenti (Procure,Tribunale,Ministeri,Corte Europea) dove mi auguro sia fatta al più presto piena luce e venga emessa(ormai imminente) una sentenza giusta dal giudice del lavoro.
In quanto la Giustizia è per definizione Giusta e analizzando il termine G I U S T I Z I A “ dal latino, iustitia – Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge”.Qualora nonostante gli atti e le corpose documentazioni presentate dai miei legali non dovessero trovare il giusto positivo riscontro, mio malgrado,estrema razio,convocherò tutta la stampa e le televisioni avanti la Procura della Repubblica di Locri dove mi incatenerò chiedendo di avere riconosciuto un mio diritto leso.

Cordialmente.
Vincenzo Minici.



Caro Nicolino Iervasi,
permettimi di esprimere il mio più sentito compiacimento per tutte le tue encomiabili attività da te svolte e per il qualificato servizio reso alla nostra comunità.
La tua dedizione,umiltà e laboriosità resa alla nostra comunità ti da diritto a ricevere (a nome mio personale e spero di interpretare anche il pensiero di molti altri nostri concittadini) una attestazione di riconoscimento.
Le tue doti innate di : Disponibilità,Sensibilità,Umiltà ti annoverano tra le persone speciali che questo tormentato mondo riesce ancora ad esprimere.
Con stima.
Vincenzo Minici



mercoledì 18 gennaio 2012

IL SINDACO DI ROCCELLA INDAGATO.

Mi era alquanto strana la circostanza per la quale a “pagare le conseguenze” di essere stato “filmato” a scaricare i rifiuti nella discarica di Casignana senza autorizzazione fosse l’autista dell’autocompattatore di Roccella Jonica.

Da come si apprende dalla Gazzetta del Sud del 14 gennaio (articolo di Rocco Muscari, corrispondente di Locri), nell’operazione “Black garden” del 14 novembre scorso su presunte irregolarità della discarica di Casignana che ha visto l’arresto, fra gli altri, del sindaco di Casignana Pietro Crinò (oggi ai domiciliari), ad essere indagato a piede libero è anche il sindaco di Roccella Jonica. Al sindaco Certomà, come al sindaco Mazza di Gioiosa Jonica, gli viene contestato “di aver conferito nella discarica di Casignana rifiuti in assenza delle prescritta autorizzazione”.

Esprimo la mia solidarietà nei confronti del sindaco di Roccella, come per il dipendente comunale (peraltro pure LSU), con la speranza possano dimostrare e giustificare la totale estraneità di ciò che gli viene contestato dal Pubblico Ministero in modo da essere sollevati da ogni responsabilità.

Solidarietà però che manifesto con l’invito di immediate dimissioni poiché il sindaco Certomà si trova a ricoprire la carica di sindaco seppur le decisioni amministrative vengono prese da chi ha gestito l’amministrazione roccellese nelle ultime due passate "legislature". Sarebbe davvero un peccato per il prof. Certomà dover pagare per decisioni che sono altri a prendere, mentre lui ci mette soltanto la faccia.

Si dimetta Sindaco, abbi uno scatto di dignità, anche lei lo sa che l'opinione diffusa a Roccella è che lei è completamente estraneo da tutti i fatti!!!


La discarica di Casignana. Nelle freccie la fuoriuscita
del percolato, una illegalità diffusa nella gestione della
discarica.

GIUSEPPE RUSSO: "GRAZIE DI CUORE A TUTTI..."

Ciao Nicola, sono rientrato a casa ieri mattina, dopo un intervento chirurgico che si è reso necessario dopo una serie d'accertamenti per un apparente banalissimo mal di testa che s'è rivelato più serio del previsto....
Stavo prendendo atto, su facebook come sul tuo blog, della grande e inaspettata solidarietà e non ti nascondo che mi sorprende quanto commuove.....
Apprendere di tanta stima e tanto affetto nonchè addirittura dell'organizzazione di gruppi di preghiere.
Un affetto che mi aiuta ad affrontare con maggiore forza questa parte del mio recupero che mi auguro possa accelerare in questa fase che mi vede tra le mura domestiche con i miei familiari e i tanti amici che già son venuti a trovarmi a casa. Approfitto del tuo blog per dire semplicemente Grazie di cuore per tutto ciò!
Grazie per le parole di stima e affetto che non avete mai risparmiato nei miei confronti sia te che i tanti cari amici che mi hanno scritto e che in ogni modo mi sono stati vicino col pensiero e con i gesti.
Chiudo ringraziando anche l'equipe medica, nonchè tutto il personale infermieristico dell'ospedale "Pugliese" di Catanzaro.
Con la speranza di poter salutare presto personalmente te e tutti coloro che hanno fatto il tifo per me...saluto e ringrazio davvero tutti!



Caro Giuseppe, non puoi immaginare con quanta emozione ho accolto questo tuo messaggio.
Credo in questo momento di interpretare il sentimento di tutti i tuoi amici che in questi giorni, col cuore, col pensiero, con la preghiera, ti sono stati vicini nella tua battaglia: sei tu che oggi ci regali una grande gioia nel sapere che sei ritornato fra le braccia dei tuoi cari, una gioia che ci ripaga da tutta l'apprensione che abbiamo vissuto in questi giorni.
Come più volte tanti di noi abbiamo detto, sei riuscito, Giuseppe, a creare una enorme famiglia: roccellesi, emigranti roccellesi nel mondo, tantissimi amici dai più illustri a semplici conoscenti (la sola frase del tuo ritorno a casa di Raffaella è stata cliccata in questo blog, in solo poche ore, per oltre 2000 volte), tutti attorniati in cerca di notizie su di te...
Non hai idea Giuseppe di quante persone in questi giorni mi hanno telefonato, sono passati dal negozio, per chiedermi di te...Persone che non consultano internet ma che, per sentito dire, sapevano che io scrivevo e quindi potevo sapere notizie su di te!
Mi scuso con te e la tua famiglia se qualche volta mi è sfuggito qualche concetto stonato, ma, nello scrivere di te la mia mano non era collegata al cervello quindi l'enfasi istintiva dell'affetto che mi lega a te qualche volta è andata fuori controllo.
Ti saremo sempre vicino per la favolosa persona che sei; ti verrò presto ad abbracciare; cerca di riposare e ricaricare le tue energie perchè anche tu, come tutti noi, devi affrontare ancora tante battaglie, devi conquistare ancora tante vittorie, perchè la tua famiglia e tutti noi che crediamo profondamente in te abbiamo bisogno dei tuoi sorrisi.
Nicola Iervasi.

Molto bello l'articolo apparso proprio in queste ore su "la Riviera" online
http://www.larivieraonline.com/Notizie.php?ID_News=7218

domenica 15 gennaio 2012

UNA CATENA UMANA DI AFFETTO E SOLIDARIETA'

Dal momento in cui Raffaella Russo ha diffuso la notizia del ritorno a casa di Giuseppe, un vero e proprio esercito di amici da ogni parte del mondo ha manifestato ieri sul web (sia sui social network che su questo blog) la gioia e la vicinanza alla famiglia unita alla speranza del presto ritorno di Giuseppe verso il grande abbraccio reale con tutti noi.


Mai, in tre anni di vita di questo blog, i contatti avevano superato il numero di trecento. Le notizie trepidanti, poi incoraggianti ed oggi gioiosi ed auguranti hanno fatto letteralmente scoppiare “Roccella siamo (anche) noi”: 622 visite il 5 gennaio, 828 il 6, 701 il 12 fino al boom e l’intasamento di ieri di 1676 visualizzazioni con la pagina dell’annuncio di Raffaella cliccata per 1380 volte.

Caro Giuseppe, l’augurio di questo immenso battaglione è dedicato a te, alla raggiante persona che sei, ma è rivolto alla tua stella che vogliamo e preghiamo continui a brillare e ti faccia tornare alla quotidianità per la costruzione dei tuoi progetti per il futuro.



Il prospetto della statistica dei contatti sul blog di ieri.
 Visualizzazioni di pagine ieri 14/01: 1.675

I post più letti di sempre di questo blog, aggiunti con il copia /incolla direttamente dalle statistiche del sistema google:
LA NOTIZIA CHE TUTTI ASPETTAVAMO...14/gen/2012, 21 commenti 1.386 Visualizzazioni di pagine

GIUSEPPE, SIAMO IN ATTESA DI UN TUO MESSAGGIO...11/gen/2012, 1 commento 911 Visualizzazioni di pagine
LA SIGNORILITA' DI GIUSEPPE RUSSO05/gen/2012, 6 commenti 767 Visualizzazioni di pagine
UN PREMIO CHE SAREBBE UN ABBRACCIO CHE OGNI ROCCEL...06/gen/2012, 3 commenti 688 Visualizzazioni di pagine
IL TEMPO SI E' FERMATO!04/gen/2012, 10 commenti 510 Visualizzazioni di pagine

OGGI LA FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE

Oggi 15 Gennaio è in programma a Roccella Jonica, in via Orlando, la Festa di Sant’Antonio Abate.

Annunciata, come al solito, con dei manifesti artistici, il Comitato ha voluto dedicare la festa alla persona più cara che ognuno di noi ha, ossia la mamma. Nella nuovissima chiesa inaugurata l’8 dicembre scorso, dopo un anno di restauri effettuati tutti attraverso il lavoro di volontari e il contributo libero dei roccellesi, è possibile ritirare la pergamena con una bellissima poesia dedicata alla mamma che risalterebbe la parete della nostra casa.


In mattinata (tempo permettendo) come rituale, in prossimità della chiesa, saranno distribuiti i tradizionali cavallucci (piccole provolette di a forma di animaletti). La festa al pomeriggio continuerà con la Santa Messa, la processione e, al rientro, lo scoppiettante Ballo del Ciuccio.

Un invito a tutta la cittadinanza roccellese di partecipare e con l’occasione visitare il gingillo costituito dalla brillante chiesetta, la più antica di Roccella (XV secolo), restaurata a tempo di record, ripetiamo, grazie al sacrificio dei componenti del Comitato Festa presieduto da Pasquale Scali e alla contribuzione di aziende e liberi cittadini.

Interno della nuova Chiesa di Sant'Antonio
restaurata grazie all'interessamento del
parroco Don giuseppe Raco e del Comitato
Festa e inaugurata con una Santa Messa
il giorno dell'Immacolata.


sabato 14 gennaio 2012

PROVACI ANCORA STEFY!

da http://www.ansa.it/

Miss Italia esclusa, 'Fa parte del gioco'
Patrizia Mirigliani: 'Emozione l'ha tradita, organizzazione seria'
 
ROMA - "Non sono affatto delusa perché fa parte del gioco": Miss Italia Stefania Bivone, la reginetta di bellezza che sogna di fare la cantante, commenta così la mancata ammissione nella rosa dei Giovani finalisti del Festival di Sanremo e all'ANSA racconta: "E' stata comunque una bella esperienza, anche se l'emozione è stata tanta". Le fa eco Patrizia Mirigliani: "Sanremo è una cosa seria e Stefania non è ancora pronta per un palco così. Non è una professionista del canto, ha solo 18 anni e l'emozione a quell'età può tradire".

Stefania ha incassato la spiacevole notizia e non si arrende: "Sono sempre più determinata - spiega - a realizzare la mia aspirazione di fare la cantante. Anzi, questa prova mi dà più coraggio. Questa tappa fa parte del mio progetto: mi farà capire dove ho sbagliato e dove devo migliorare. C'é, del resto, una sola cosa da fare, studiare, ma non mi manca la volontà".
Patrizia Mirigliani fa i complimenti all'organizzazione del Festival: "Ho apprezzato la trasparenza delle selezioni e i provini sul web, che vorrei adottare anche a Miss Italia. L'audizione davanti alla giuria e a Gianni Morandi è stata certamente un momento molto importante per la ragazza, un'altra sfida dopo Miss Italia. La canzone era carina e il pubblico ha sostenuto Stefania ma lei non era pronta. Le tremavano le gambe, tanto che non ha avuto neanche il coraggio di dire che non sentiva bene la base mentre cantava all'audizione".

LA NOTIZIA CHE TUTTI ASPETTAVAMO...

"Il mio fratellone è tornato a casa...."

Raffaella Russo

venerdì 13 gennaio 2012

L'ESPERIENZA SCIOCCANTE DI DOMENICO SCALI NEL LAGER DEGLI ORRORI DI AUSCHWITZ

Un viaggio in Polonia, chissà da quanto tempo programmato, là dove si è consumata la più vergognosa follia e barbaria umana, ha segnato profondamente il nostro concittadino Domenico Scali, tornato a Roccella con l’incredulità di chi ha sempre studiato e immaginato la follia nazista ma viverla di presenza ha tutto un altro effetto.


In attesa di andare a visitare la sua mostra fotografica dal 27 al 30 Gennaio p.v. al Convento dei Minimi, Domenico ha diffuso sul web le sue impressioni, nonostante la difficoltà di esprimersi davanti a quella assurda fabbrica dello sterminio…


Auschwitz non si può raccontare.
Auschwitz si può testimoniare solo con le sensazioni che ti lascia . 70 anni di storia non sono riusciti a cancellare l’odore pungente dei forni, le migliaia di foto di persone che ti guardano e che ti chiedono di non dimenticare, cataste di scarpe, occhiali, valigie…
Tutto ciò è la testimonianza che li in quella fredda città si è consumata una delle più grandi tragedie dell’umanità: l’assassinio sistematico e scientificamente programmato e realizzato di milioni di esseri umani inermi, colpevoli solo di essere nati.
La violenza ha strappato non solo la vita, ma la dignità, il pudore, il nome, l’identità stessa della persona. Si è fatta sistema che confonde vittime e carnefici facendo, in modo diverso, ma per qualche aspetto anche simile, scomparire la bellezza dell’uomo e affiorare l’artiglio della bestia.
Ad Auschwitz muore l’arte, muore l’amore, muore la fantasia, vittime della routine diabolica dell’orrore, inconcepibile per una mente umana, ma ugualmente realizzato con una lucidità agghiacciante.
I viali ordinati, con gli edifici squadrati e perfettamente allineati, portano le orme indelebili degli zoccoli di uomini non più uomini, schiacciati e violentati da altri uomini non più uomini.
L’Uomo ad Auschwitz è morto.
Ecco perché Auschwitz non può essere un racconto, ma solo una testimonianza.
Il silenzio ti accompagna per tutto il viaggio, e in quello stesso sembra di udire le voci di chi qui ha perso la libertà, la dignità e la vita…..
“Perché?” questo sembravano domandarmi le migliaia di foto di deportati all’interno del blocco 6….
Domanda a cui non si riesce a dare risposta.
Quel perché mi ha accompagnato per tutto il periodo che sono stato li….

Tante volte avevo visto in foto, documentari, libri, il famoso cancello con la scritta “ARBEIT MACHT FREI “ ma trovarmelo davanti mi ha fatto un effetto terribile, ti toglie ogni parola…

Auschwitz...ti cambia la vita, lo ha fatto per quasi due milioni di persone...vittime e carnefici….e lo fa anche per chi dopo tanti anni ripercorre quel luogo.
Mai dimenticherò quel giorno … Mai dimenticherò quei visi fotografati … Mai dimenticherò quel silenzio … Mai dimenticherò ….


Alcuni scatti della Mostra di Domenico Scali dal prossimo 27 gennaio al Convento dei Minimi in occasione della "Giornata della Memoria" 





giovedì 12 gennaio 2012

DOMANDA SECCA ALL'ING. GATTUSO PROMOTORE DELLA VERTENZA FERROVIA IN CALABRIA.

Ho partecipato ai primi di Novembre all’incontro al Dopolavoro Ferroviario di Roccella con l’Ing. Domenico Gattuso, ho letto con attenzione la sua elaborata vertenza Ferrovie come anche la dettagliata intervista sul giornale ‘a Città, ho sostenuto (anche se non sono potuto partecipare) la manifestazione di protesta e di proposta tenutasi a Catanzaro lo scorso 26 Novembre (alla vigilia delle cancellazioni dei treni della jonica e di tutti i treni notte del Sud), ho partecipato alla raccolta firme pro vertenza nel mio paese.
Il tutto perché finalmente intravedevo, davanti ad uno dei più gravi problemi del nostro territorio che ci ha portato all’isolamento nei trasporti, una persona che non si limitava a protestare ma aveva in mano un documento progettuale ben fatto per la soluzione del “dramma”.

Ho pensato: “finalmente una protesta finalizzata non solo contro qualcosa ma anche per qualcosa”.

Oggi, nel gruppo Facebook leggo dei commenti dell’Ing. Gattuso sulle dichiarazioni del consigliere regionale Fausto Orsomarso, incaricato a seguire il settore dei trasporti, che in un certo senso da segnali di speranza dopo un incontro a Roma con il Governo, ed anche commenti sulla protesta di Franco Corbelli del Movimento Diritti civili che intende denunciare l’A.D. di Trenitalia per interruzione di pubblico servizio.

Su Orsomarso il commento dell’Ing. Gattuso è: “Roba da matti….quasi quasi la Vertenza Ferrovie in Calabria la fanno loro…”; su Franco Corbelli invece dichiara: “Un’altra posizione egocentrica e discutibile…”

Sarà il fatto che, personalmente, da semplice cittadino, amante della mia terra, ho il solo desiderio di vedere risolto questo drammatico isolamento che ci hanno propinato dall’alto, qualsiasi sia il “pulpito” da che provengono le iniziative, per questo confesso che se fin’oggi mi sono fatto l’idea dell’Ing. Gattuso come un intellettuale con la volontà di mettere a disposizione l’elaborazione del suo ambizioso progetto a favore della nostra terra, oggi, a seguito di queste dichiarazioni, che dimostrano che nel sostenere la sua vertenza esclude qualsiasi altra iniziativa nonostante le altre non precludano la sua, mi viene il sospetto che il suo progetto non sia finalizzato ad una sua scesa in politica (se non l’ha già fatto…)

Considerato che, purtroppo, per motivi di lavoro, non potrò essere presente al Convegno del 16 Gennaio p.v. al Convento dei Minimi nel quale ci sarà pure la presenza dell’ing. Gattuso, mi permetto di porre una semplice domanda con la speranza mi possa onorare di una risposta che possa farmi ricredere dal sospetto e continuare a sostenere l’“appassionato ed ambizioso” progetto:

“ Se il promotore non vuole che nessuno “tocchi” il suo progetto, contro chi è indirizzata la sua/nostra/vostra protesta? In altre parole, affinché la Vertenza Ferrovie possa avere successo e raggiungere gli obiettivi, da chi deve essere valutata e approvata? Qual è l’iter burocratico che dovrebbe seguire per vedere la sua realizzazione?

Spero possa essere scusato della schiettezza e di essere onorato di una risposta.

LA RISPOSTA DELL'ING. DOMENICO GATTUSO:
Grazie per la schiettezza, proverò ad essere altrettanto franco. Non si tratta di una domanda, ma di una serie; proverò a dire quello che penso, non ho timori e sono pronto a qualunque dialettica. Credo di poter parlare ad alta voce perchè non sono schiavo di un partito, non ho poltrone da difendere, ed ho un pò di esperienza che mi sono guadagnato sul campo con studio e sacrifici.

mercoledì 11 gennaio 2012

GIUSEPPE, SIAMO IN ATTESA DI UN TUO MESSAGGIO...

L’ha percepita l’ing. Roberto Furfaro dal Tucson ma io e tutta una comunità la stiamo vivendo sulla nostra pelle questa “Onda roccellese” fatta di unione, calore, affetto, di una condivisa volontà di dare la nostra forza, in ogni direzione, umana e spirituale, affinché un grande nemico venga battuto.

Gli articoli pubblicati su questo blog dedicati a Giuseppe sono stati letti in ogni parte del mondo.
L’appello va a chi potrebbe dare un supporto professionale e medico alla famiglia, un consiglio e delle informazioni specifiche che possano indirizzare verso la migliore strada possibile per la completa guarigione di Giuseppe.

Non c’è “bacheca” di tutti gli amici registrati su face book che non contiene la foto di Giuseppe, e tutti, anche questo blog, siamo in grande attesa di ricevere un suo messaggio. Sappiamo che appena lo potrà fare ci contatterà per regalarci anche una breve frase e farci vivere la prima grande gioia palpitante di questo 2012.

Un affetto e una forza che, sicuramente, è trasmessa anche dal suo caro amico Jo’ di Tonno che, a Catanzaro, a pochi passi da Giuseppe, sta riscuotendo un enorme successo con il musical “I promessi Sposi” di Michele Guardì.

E poi voglio informare Giuseppe che è notizia di oggi (sulla Gazzetta del Sud c’è un articolo a lei dedicato) che AngelaMaria, la cantante di Melicucco, da lui scoperta, è appena rientrata da Torino dopo aver inciso il suo secondo singolo e realizzato un video, nel mentre si prepara a esordire con un suo primo lp.

Una notizia questa che farà sicuramente piacere a Giuseppe che sta preparando la sua quarta edizione de“IO CANTO IN TOUR”, concorso che, peraltro, come sappiamo tutti, ha visto vincere, nella sua prima edizione, Stefania Bivone, miss Italia 2011, che quest’anno è una delle concorrenti di Sanremo Social con una bellissima canzone che ha ottime credenziali per superare il turno ed arrivare al palcoscenico più importante d’Italia (lo sapremo il 14 gennaio).

Perché quello di scoprire e portare fortuna a tanti giovani talenti è una grossa qualità che Giuseppe ha ereditato da papà Antonio che per più di trent’anni ha lanciato nella moda italiana decine e decine di giovani stilisti, sfidando tutte le controversie della nostra Calabria.

In attesa che Giuseppe ci scriva, voglio far giungere il messaggio che mi ha scritto in privato Francesco Calcopietro, papà di AngelaMaria, dopo aver letto gli articoli di questo blog:

Caro Sig. Nicola, sono Francesco il papà di AngelaMaria Calcopietro di Melicucco. Stavo leggendo poco fa alcuni articoli su mia figlia su internet e ho aperto “Roccella siamo (anche) noi”, ed ho capito che al caro e stimato GIUSEPPE RUSSO è successo qualcosa… Può darmi qualche notizia in più? Si può parlare con lui o inviare qualche messaggio? Perchè io per Natale ho mandato un sms di auguri e lui mi ha risposto… Per me è come un fulmine al ciel sereno, non riesco a capacitarmi…Ci siamo visti a Settembre a Melicucco per la festa della sua pupilla AngelaMaria ed era un ragazzo pieno di salute, solare...
Spero tanto che Giuseppe possa vincere questa battaglia, lo vogliamo vedere ancora sorridere, con tutta la sua semplicità e timidezza che l'hanno sempre contraddistinto, sui palchi insieme ai suoi ragazzi. Ci uniamo anche noi alla preghiera sia come famiglia che con i miei fratelli del Cammino Neocatecumenale.

FIGLI E POI GENITORI, NON DIMENTICHIAMOLO

Non un articolo ma un saggio che vuole sfatare quel famoso (e purtroppo veritiero) proverbio che recita : 'na mamma vidi (crisci) deci figghjoli, ma deci figghjoli non sannu u vidunu na mamma. Da leggere e meditare....

di Salvatore Mammì 

Tutti siamo figli e poi, molti, diventiamo anche genitori. La stessa persona vive sulla sua pelle entrambi le situazioni e certamente “fare il papà o la mamma” è più arduo.

A conferma di ciò, si dice, e non per caso, che fare il genitore è il mestiere più difficile al mondo ed io sono d’accordo anzi aggiungo che alla fine, nel confronto ipotetico, vincono la sfida i genitori. Sì, ma è come in quel gioco in cui chi vince perde! I genitori, in effetti, come vincita, quando sono vecchi, si vedono premiare, spesso, ormai, con l’abbandono.

Cerco di spiegarmi meglio: mi riferisco solo a quelli, ahimè, che, con la modernità e tutto quello che ne consegue, oggi collocano i propri genitori, nella migliore delle ipotesi, in strutture per anziani o, peggio, lasciandoli da soli.

Io la penso all’antica e perciò, non per bravura ma solo per educazione, sono orgoglioso di affermare che, io e mio fratello, abbiamo cercato di far fare ai nostri genitori una vecchia da re e regina, con la convinzione che, comunque, mai e poi mai avremmo potuto ricompensarli di quanto hanno fatto loro per noi.

I miei genitori ci hanno espresso, in vita, più volte la soddisfazione per come, grazie a loro, siamo cresciuti e noi, adesso, nelle vesti di padri, cerchiamo di educare i nostri figli con lo stesso amore.

Certo, non è affatto facile e, anzi, si sbaglia facilmente, se pur in buona fede; ci si dedica completamente ai figli; non lo si fa per sentirsi dire grazie e si è, anzi, consapevoli che quello che viene fatto per i figli raramente questi lo fanno per i genitori.

Alzarsi presto per lavorare e fare ugualmente in modo che i figli si sveglino, siano puliti (da neonati) o si lavino, si vestano, gli si prepara la colazione, si controlla lo zaino perchè non dimentichino le cose di scuola e, poi, farsi in due o anche in tre se hanno la febbre non fa battere ciglio ad un genitore. Si fa e basta! A limite, poi, succede che ci si reca a lavoro in ritardo ed ecco i rimproveri del titolare,o si è nervosi e si litiga col partner,o si dimentica di fare colazione prima di uscire, o, dalla fretta, abbiamo messo due calzini di colore diverso, ma tutto ciò viene in secondo piano. L’importante, per un genitore, è rendere la vita del figlio più serena. Uso, spesso, chiamare mio figlio ”il mio comandante” e, in effetti, lo è! Io sono il suo dipendente, il suo cameriere, il suo aiutante, il suo badante, il suo autista, il suo finanziatore, il suo clown, il suo infermiere, il suo insegnate, il suo cuoco, la sua spalla, il suo istruttore e la sua ombra, senza lamentarmi mai, senza alcun compenso e non chiedendo giorni di malattia se ho la febbre alta!

lunedì 9 gennaio 2012

L' ARRIVO DELLA BEFANA, GRANDE FESTA DELLA CONDIVISIONE

Quest’anno l’ UNITALSI, sottosezione di Locri, che per altro festeggia i suoi primi cinquant’anni dalla sua fondazione, ha scelto gli uomini ed i mezzi del Corpo dei Vigili del Fuoco per salutare l’arrivo della Befana, già fissata per giorno 6 gennaio ma per il maltempo è stato posticipato a Domenica 8 gennaio, giorno del Battesimo del Signore.

Per l'occasione il Corpo dei Vigili del Fuoco di Siderno ha collaborato all’organizzazione di una giornata di festa per tutta la cittadinanza con l’ U.N.I.T.A.L.S.I, sottosezione di Locri presieduta da Maurizio Villari.

E’ arrivata prima la befana unitalsiana a bordo del carrello dell'autoscala dei pompieri lanciando caramelle, poi la befana dei vigili, la quale si è calata tra la folla che impaziente l’attendeva. L’Associazione, composta dai tanti volontari unitalsiani, è sempre pronta a svolgere diverse iniziative, all’insegna della condivisione, di amore, di serenità e di speranza, finalizzate ad integrare nella vita quotidiana chi vive in condizioni di disabilità.
Una simpatica iniziativa che ha coinvolto l'intera cittadinanza roccellese, dai più piccoli ai più grandi, allietati dalla presenza di due vecchiette, nell’occasione un pompiere ed una nostra sorella unitalsiana, travestiti, che distribuivano i doni.

I bambini hanno potuto fare anche un giro a bordo del carrello del camion dei pompieri. Nella piazza antistante all’Oratorio c’erano anche i volontari della Protezione civile, i due parroci. padre Francesco Carlino e Don Giuseppe Raco e rappresentanti dell’amministrazione comunale.

La giornata è iniziata con la partecipazione dei disabili alla Santa Messa, celebrata nella Chiesa S. Nicola ex Aleph, accompagnati dai volontari della stessa associazione e dalla Protezione Civile.
Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che hanno collaborato all’iniziativa, dall’ Amministrazione comunale che ha offerto le caramelle, ai vigili urbani e i commercianti che hanno offerto i doni portati dalla Befana.

A conclusione della manifestazione nella piazzetta Primavera, si è tenuto il pranzo presso l’Oratorio in compagnia dei Vigili del Fuoco di Siderno e della Protezione Civile ai quali l'Unitalsi ha voluto, in segno di ringraziamento, offrire un dono per la collaborazione e la condivisione, per questa indimenticabile giornata.
Grazie a tutti...

Danilo Barba

sabato 7 gennaio 2012

LA RESA NON FA PER NOI!

“Nel tornare a casa non dobbiamo sentirci scoraggiati, né rassegnati, ma dobbiamo continuare a sperare, ad essere ottimisti e pregare per Giuseppe”: cosi, con la voce spezzata – non dico io da quale sentimento – Stefania Parrone, del Gruppo del Rinnovamento dello Spirito Santo, ieri sera ha concluso l’Adorazione Eucaristica dedicata al nostro Giuseppe Russo, davanti ad una chiesa Marina stracolma di fedeli e con una grandissima presenza di giovani, raccolti e uniti in preghiera davanti al Bambin Gesù e l’Ostensorio contenente il Corpo di Cristo Consacrato.

Nella recita del Santo Rosario, attraverso i 5 Misteri, si è percorso il Sacrificio di Gesù sulla Croce, mentre a San Giuseppe e alla Madonna è stato affidata la guarigione di Giuseppe dalle parole del parroco Don Raco, che si è raccolto poi, insieme a tutti i fedeli, in un lungo momento di silenzio, riflessione, meditazione.

Poco prima, nella Chiesa Matrice, il nome di Giuseppe è stato più volte innalzato da padre Francesco Carlino nel corso della Santa Messa dell’Epifania, a Supplica per la sua guarigione, anche attraverso un bellissimo canto dal titolo "l'ala di riserva" scritto da Don Giosy Cento.

Non me la sento di pronunciarmi pubblicamente sulle notizie che fra la gente circolano sulle condizioni di Giuseppe, perché è giusto che siano i familiari a comunicarci i suoi miglioramenti, ma ieri sera si sentivano e circolavano notizie cariche di speranza.

Se questo è il segnale per farci capire che le nostre preghiere non sono vane, allora non ci arrenderemo, anzi continueremo con forza e Fede a Osannare il Signore affinché lo restituisca presto alla famiglia, alla sua futura moglie e ai tantissimi amici che, in questi attimi, gli stanno manifestando tutto il loro affetto da ogni parte del mondo.

venerdì 6 gennaio 2012

UN PREMIO CHE SAREBBE UN ABBRACCIO CHE OGNI ROCCELLESE GLI DAREBBE...


Premio "Il roccellese più popolare" 2009 al papà
M° Antonio Russo
 Conferire il premio “Il roccellese più popolare” a Giuseppe significherebbe dare a questo riconoscimento un valore ancor più profondo, perché fino ad ora è stato consegnato a chi si è distinto di anno in anno nella nostra comunità, ma oggi possiamo renderlo un simbolo di stima e profondo affetto verso chi, nel vivere la sua quotidianità e professionalità dando lustro al nostro paese, deve affrontare una prova che in un attimo azzera le sue certezze: credo che la paura più grande, in questi momenti, sia il sentirsi fragile, il dover affrontare da soli “il nemico peggiore”, come è stato scritto in precedenza. Non è così?

Come dicono Franco e Nicola, tutta Roccella chiede, spera e prega per Giuseppe. Quel premio può significare proprio questo: c’è una forza immane e meravigliosa nel sentire un’intera comunità stringersi attorno a te, e credo che tutti i finalisti, nel loro impegno quotidiano, lo abbiano avvertito: come cadere durante una gara e rialzarsi “imbestialito” mentre i tifosi ti incitano, giusto Franco? Come salire su un palco e sentire il pubblico incitarti a gran voce, Manuela; come affrontare le mille piccole e grandi difficoltà quotidiane di un imprenditore ed andare avanti, e migliorarsi, Giuseppe e Alberto…In fondo, “popolare” non significa “che appartiene a tutti”? E’ proprio questo ciò che sta avvenendo: ciascuno di noi ha fatto sua la grande prova che Giuseppe sta affrontando.

Quel premio non sarebbe una targa, ma un abbraccio, che ogni roccellese gli darebbe, dicendogli di tenere duro, riprendersi, e tornare a fare quanto di meglio ha sempre fatto, perché tutto questo lo rende speciale, proprio come l’immagine che Nicola gli ha dedicato. A Roccella si respira quest’aria, carica di speranza. In questo momento non c’è sentimento più diffuso, più…popolare.

La firma di questo bellissimo messaggio è di “chi sono i roccellesi” ed è condiviso dal promotore del blog e, sicuramente, dai vincitori e dagli oltre 4000 partecipanti al sondaggio…

giovedì 5 gennaio 2012

LA SIGNORILITA' DI GIUSEPPE RUSSO

Giuseppe Russo stima molto questo sito, spesso è intervenuto in occasione del lancio dei suoi eccellenti spettacoli e ancor di più in difesa e a promozione della sua terra.
L'ultimo suo articolo in ordine di tempo è stato il 10 settembre 2011 all'indomani della festa di AngelaMaria Calcopietro, un talento canoro scoperto proprio da Giuseppe attraverso lo spettacolo "IO CANTO IN TOUR".
Voglio riproporre quel suo intervento (e di seguito anche la mia risposta) perchè da quelle parole ognuno di noi riconosce la persona speciale, umanamente e professionalmente, che è Giuseppe.
Ti vogliamo un mondo di bene... RESTA CON NOI!!!

Caro Nicola, leggo con piacere sul tuo blog l'accenno a quanto accaduto e riportato dalla stampa regionale, su Angela Maria Calcopietro. Una ragazza che, come Lei stessa sostiene, è stata lanciata nel mondo del canto dal mio concorso canoro "IO CANTO IN TOUR".

Una kermesse che è nata con questo intento e, ottenere dei risultati egregi come è accaduto con Angela Maria, già al terzo anno non era previsto neanche nelle più rosee ed ottimistiche aspettative. Una manifestazione che si è fatta largo tra le tante nel suo genere e che ogni anno viene richiesta a gran voce dagli stessi partecipanti che da Crotone, come da Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria ed ancora Messina, Palermo mi chiamano per sapere quando si terrà la prossima edizione. Altro motivo questo di orgoglio, inquanto questo concorso è segnalato nell'ambiente, dai partecipanti sopratutto, come uno dei più seri tra quelli dove vi hanno preso parte.

Stiamo procedendo bene nel nostro intento e speriamo di continuare seppur tra mille difficoltà.

Tornando alla serata che s'è svolta a Melicucco in onore di Angela Maria, devo dire che mi ha emozionato l'idea del padre di ospitarmi per fare una sorpresa ad Angela Maria. Il giorno prima, in una telefonata con Giò Di Tonno, spiego della serata e poi chiedo a Giò se voleva intervenire, visto che anche lui aveva notato delle doti particolari nella ragazza e lui, con la sua solita disponibilità non ha esitato un attimo. Perciò una sorpresa nella sorpresa che ha reso felici tutti, chi l'ha organizzata e chi l'ha ricevuta.

Comunque, volevo dirti GRAZIE per lo spazio e le attenzioni che puntualmente dedichi al mio lavoro. Te ne sono grato. Ad una nuova occasione.

Saluti. Giuseppe Russo.


Permettimi di risponderti...

Credo che qui stiamo proprio invertendo i ruoli: caro Giuseppe tu mi ringrazi per la pubblicazione quando dovrei essere io a farlo con grande riconoscenza.
Tu ormai lo sai la passione che ci metto in questo blog e di conseguenza conosci pure quali sono le mie finalità, una su tutte quella di veder maggiormente valorizzate le belle realtà e professionalità che ci sono nel nostro territorio.
Non ho mai nascosto, e lo sai, che ti considero una grande risorsa non solo per il nostro paese ma per tutto il territorio. Ti auguro davvero con tutto il cuore che il tuo progetto possa essere portato avanti per far emergere talenti artistici che senza manifestazioni come la tua non avrebbero visibilità o potrebbero imbarcamenarsi in situazioni non proprio pulite come spesso se ne sente parlare, e non solo qui nel meridione!
L'esempio e le soddisfazioni di AngelaMaria sono solo una parte dei frutti che si raccolgono quando si lavora, come dicevo prima, con la tua serietà e professionalità. La mia rabbia che spesso manifesto anche con enfasi in questo blog annovera anche le "ingiustizie" nel vedere festicciole e sagre farla sempre più da padrone nelle serate estive e nei fogli di liquidazione dei contributi dei vari Enti a discapito di eventi invece di grosso spessore culturale e di promozione ed immagine del nostro territorio.
Non arrenderti Giuseppe, tuo padre non l' ha fatto mai ed ha sempre raggiunto i suoi obiettivi!
Nicola Iervasi

mercoledì 4 gennaio 2012

IL TEMPO SI E' FERMATO!

In queste ore uno dei giovani più scelti di Roccella, uno dei miei più cari amici, uno dei più cari amici di tutti i roccellesi, sta vivendo il momento più difficile della sua vita. Tutto il paese è stretto in una trepidante attesa. Una notizia che è calata dentro me, dentro noi, come un fulmine a ciel sereno che mi sta e ci sta frastornando la mente.


Prego con tutte le mie forze, supplico con tutto me stesso, la mia energia, dal più profondo del mio cuore, affinchè avvenga quello che deve avvenire: che Giuseppe torni al più presto verso l’abbraccio della sua famiglia, mio e di tutti i suoi amici sparsi a Roccella e non solo.

Signore mio Dio, Misericordioso, Ascoltaci!

lunedì 2 gennaio 2012

LA PACE DENTRO I NOSTRI CUORI

“Non basta avere la pace sulla bocca ma occorre averla nel profondo del cuore”: intorno a questa frase ha ruotato l’omelia di Padre Francesco Carlino nella Messa della Pace che si è tenuta a Capodanno nella piazzetta Dogana.

Riprendendo un passaggio del papa dell’Angelus di oggi “La pace non è mai un bene raggiunto pienamente, ma una meta a cui tutti dobbiamo aspirare e per la quale dobbiamo operare”, Padre Francesco si appella affinchè ogni persona inizi da se stesso ad operare non per il proprio io, per la propria ricchezza, per il proprio potere, ma per la pace comune, per il bene di tutti, e ricorda come le guerre nascono dall’egoismo dei singoli dittatori, dai singoli stati che vogliono impossessarsi delle ricchezze degli altri stati sovrapponendosi e sterminando i popoli. Si susseguono esempi, lampanti e toccanti, delle esperienze di missione in Africa, laddove, ancor oggi, ci sono le “guerre nascoste e dimenticate”, che sono poi le più terribili perché fanno stragi di vite umane e nessuno ne è a conoscenza e nessuno fa niente per fermarle.

Fra le citazioni sul valore della pace che deve vincere sull’egoismo delle guerre, Padre Francesco ricorda quelle di Martin Luter King, di Madre Teresa, di Giovanni Paolo II, fino al suo urlo contro la criminalità organizzata che per costruire la loro ricchezza sono pronti ad “uccidere come bestie, anzi peggio!”

Al termine del suo toccante appello a costruire la pace dentro il nostro cuore, un silenzio di riflessione che valeva quanto di più scrosciante applauso di consenso.

Davvero una messa sentita, profonda, calorosa quella organizzata per il 24esimo anno consecutivo dai ragazzi della Dogana che non ha fatto sentire per niente il freddo della serata, anzi ci ha fatti tutti stringere in un grande ed affettuoso abbraccio di speranza ed augurio in una piazzetta che sprigionava un’aria di festa, con la presenza di centinaia di roccellesi, e di fede, con un bellissimo crocefisso luminoso innalzato alle spalle dell’altare, e due madonnine esposte, una luminosa nella sua nicchia di vetro, ed un’altra collocata in un’aiuola della piazza fiorita “di mestiere”.

La Santa Messa della pace è stata ufficiata anche da Don Giuseppe Raco. I canti e tutte le liturgie sono state seguite con grande passione e traino dagli scout di Roccella Jonica.

Infine voglio esprimere un plauso alla costanza e laboriosità dello storico gruppo de “I ragazzi della Dogana”, composto fra gli altri, dai fratelli Barillaro, dalle famiglie Villari e dall’inossidabile Salvatore Mammì, un affiatato gruppo che non ha mai voluto far perdere negli anni questo tradizionale evento che unisce Roccella come una grande famiglia, insieme per riparte nel nuovo anno speriamo ricco di sentimenti, generosità e di pace!!!
 
Salvatore Mammì ci tiene ad aggiungere...
"Ringrazio tutti quelli che Vi hanno partecipato. Come tutte le cose venute bene, però, è giusto dire che le belle parole che l'articolo qui sopra ci ha regalato, è merito dei tanti che ci credono! E per questo trovo doveroso citare tutti coloro che, ringraziando, vi hanno contribuito:
Don Giuseppe e Padre Francesco, Vincenzo Franco e tutto l'Oraorio, Gli Scouts del prof. Coluccio e la signora Beatrice, il Comune con l'assessore Francesco Ursino, Nicola Iervasi, il comando dei Vigili Urbani, Il Centro Anziani, Tele Mia, il Bar Dogana e.. La buonanima del Cavaliere Gaetano Mungo che ebbe l'idea di questa Messa della Pace in P.zza Dogana che Ninì Barillaro ed il sottoscritto portiamo avanti con tutto il quartiere... affinchè i nostri figli possano vivere più serenamente e in pace!
Alla prossima, quindi, IMPORTANTISSIMA (sarà il 25° anno !) Messa fra un anno".