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Roccella in vetrina

venerdì 20 gennaio 2012

IO NON MOLLO!

Continua la battaglia di Vincenzo Minici per difendere e tutelare i suoi diritti di un lavoro di per se già precario che continua a chiedere, pretendere, spremere. Una protesta che porta avanti anche con la speranza che, chi si trova nella sua stessa situazione non rimanga in silenzio, ma si faccia sentire....

 Approfitto del tuo blog, per ringraziarti dell’ospitalità che hai voluto concedermi in data 28 agosto 2011,permettendomi di evidenziare le ingiustizie e i soprusi che si devono sopportare quando ci si imbatte in una serie di prepotenze che vengono fatte da chi al momento detiene una posizione di comando.
Mi riferisco naturalmente all’ingiusto e lesivo trasferimento (dopo 14 anni di lavoro ininterrotti presso il Liceo Scientifico di Roccella Ionica)impostomi dall’Ufficio Scolastico Regionale di Reggio Calabria che interrompeva un contratto in essere con l’Istituto “P.Mazzone” con inizio 01.01.2011 e scadenza il 31.12.2011,obbligando il sottoscritto a prendere servizio presso l’Istituto Comprensivo di Roccella Ionica con altro contratto,data inizio 01.09.2011 e termine 31.08.2012 e quindi ad avere due contratti con lo stesso Ministero Della Pubblica Istruzione.
Sarebbe troppo lungo evidenziare nel tuo blog tutta la documentazione presentata ai vari organi competenti (Procure,Tribunale,Ministeri,Corte Europea) dove mi auguro sia fatta al più presto piena luce e venga emessa(ormai imminente) una sentenza giusta dal giudice del lavoro.
In quanto la Giustizia è per definizione Giusta e analizzando il termine G I U S T I Z I A “ dal latino, iustitia – Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge”.Qualora nonostante gli atti e le corpose documentazioni presentate dai miei legali non dovessero trovare il giusto positivo riscontro, mio malgrado,estrema razio,convocherò tutta la stampa e le televisioni avanti la Procura della Repubblica di Locri dove mi incatenerò chiedendo di avere riconosciuto un mio diritto leso.

Cordialmente.
Vincenzo Minici.



Caro Nicolino Iervasi,
permettimi di esprimere il mio più sentito compiacimento per tutte le tue encomiabili attività da te svolte e per il qualificato servizio reso alla nostra comunità.
La tua dedizione,umiltà e laboriosità resa alla nostra comunità ti da diritto a ricevere (a nome mio personale e spero di interpretare anche il pensiero di molti altri nostri concittadini) una attestazione di riconoscimento.
Le tue doti innate di : Disponibilità,Sensibilità,Umiltà ti annoverano tra le persone speciali che questo tormentato mondo riesce ancora ad esprimere.
Con stima.
Vincenzo Minici



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