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Roccella in vetrina

sabato 27 marzo 2010

GESTIONE PORTO: NON FINISCE QUI! ECCO IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELLA NAUTIC SERVICE CHE NON GETTA AFFATTO LA SPUGNA, ANZI...


Dopo la festa e l'euforia di martedi scorso dei nostri amministratori comunali, con il riflesso propagandistico in tutti i giornali e televisone locale, stracarichi di slogan lanciati da sindaco e vicesindaco, arriva puntuale la risposta del rappresentante della Nautic Service e associate, ossia delle società concorrenti alla "Porto delle Grazie" per la gestione del Porto; società che si sentono vittime di grosse ingiustizie commesse in fase decisionale da parte del Ministero dei Trasporti della Regione Calabria.
Una lunga dichiarazione che riporta fatti e situazioni che, ancora una volta, ci confermano la prepotenza e l'arroganza degli amministratori che puntano ai propri interessi e a quelli dei loro "clienti" più che allo collettività.

Per amor di giustizia e di vera concretezza di sviluppo del Porto, la Nautic Service non si arrende.

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare...

Ecco la versione integrale, che forse nessun giornale pubblicherà per intero, del Comunicato stampa del rappresentante della Nautic Service e associate:


Quella del Porto di Roccella Jonica è una vicenda che evidenzia in modo lapalissiano lo stato di degrado morale e l’incapacità operativa di organi importanti dello Stato nonché la propensione degli stessi alla violazione di leggi senza limiti.
Nel merito si precisa che durante lo svolgimento del procedimento amministrativo di affidamento della concessione, diverse volte e per molti aspetti uomini politici di diverse estrazioni sono stati informati degli abusi che si stavano commettendo al fine di favorire la società “porto delle Grazie” in danno della Nautic Service ed associate e, sostanzialmente, tutti hanno fatto orecchie da mercante o hanno dato risposte peggio del silenzio.
Al tempo stesso, formalmente, è stata investita della questione la magistratura penale che, bisogna ritenere, stia facendo le opportune e doverose valutazioni ed accertamenti sulle violazioni di legge commesse dai soggetti interessati al procedimento.
La fase preliminare del procedimento, pur tra infinite violazioni di legge, tutte puntualmente denunciate, si è conclusa con la determinazione dei seguenti criteri da osservare per l’affidamento della concessione:

1) Durata di lungo periodo della concessione;
2) Assoluta affidabilità del concessionario in termini di solvibilità, di esperienza e di management;
3) Maggiore dimensione quantitativa del patrimonio demaniale richiesto in concessione;
4) Capacità da parte del concessionario di contribuire allo sviluppo economico ed al miglioramento della qualità della vita dell’area, nel quadro del più rilevante interesse pubblico.

Sulla scorta di tali criteri, il Direttore Generale dei Porti del Ministero dei Trasporti ed Infrastrutture, con provvedimento del 18 settembre 2007 ha disposto l’affidamento della concessione alla Società “Porto delle Grazie” ed al tempo stesso, in ossequio all’art.10 bis della legge 241/90 e successive modifiche, ha assegnato alle altre imprese concorrenti il termine di 10 giorni per formulare osservazioni.

La Nautic Service ed associate, nel termine di legge, ha prodotto le proprie osservazioni dimostrando:

A) Di avere fatto richiesta di concessione, come la “Porto delle Grazie”, per un periodo di trent’anni;
B) Di avere maggiore affidabilità sia in termini di solvibilità che di esperienza e management (a fronte di un capitale sociale inferiore ai 40 mila euro della “Porto delle Grazie” ridotto a 25 mila per effetto delle perdite di esercizio, le Nautic Servece ed associate hanno un capitale sociale complessivo di oltre 20 milioni di euro ed un’esperienza maturata dalla consociata “T.Gulli” di quasi cento anni; i risultati di gestione delle tre imprese associate sono consistentemente attivi mentre quello della “porto delle Grazie” ha avuto risultati ampiamente passivi tanto che ha dovuto fare ricorso a ricapitalizzazione per ben due volte ed altrettanto negativi sono stati i risultati di gestione di “Italia navigando”, socio di maggioranza della “Porto delle Grazie”, che ha conseguito perdite pari al 25% del capitale sociale di 10 milioni di euro) mediante l’esibizione di specifiche certificazioni dei competenti uffici;
C) Di aver richiesto una quantità di patrimonio demaniale maggiore di 14 mila mq. Rispetto a quella richiesta dalla “Porto delle Grazie”, nonostante le illegittime variazioni introdotte dall’ufficio procedente nel corso dei lavori, con l’evidente contestata intenzione di favorire la “porto delle Grazie”;
D) Di avere maggiore capacità di contribuire concretamente allo sviluppo economico ed al miglioramento della vita dell’area, nel quadro del più rilevante interesse pubblico, come chiaramente affermato dal S.I.I.T- - Ufficio del Genio Civile Opere Marittime con il parere espresso con lettera n.2734 del 3 agosto 2007 che testualmente recita:”…specificatamente per quanto attiene la richiesta avanzata da Nautic Service, a parere di questo ufficio è da considerare positivamente rilevante sotto l’aspetto della sicurezza della navigazione il maggiore elemento della volontà di realizzare una torre di avvistamento. L’ulteriore aspetto apprezzato è specificatamente legato ai riflessi positivi che la gestione unitaria delle banchine, degli specchi acquei e delle aree di pertinenza portuali ha sull’opera in generale; in tal modo si riesce, infatti, a mediare i veri inetressi pubblici quali la valorizzazione turistica ed economica del porto e della realtà locale con la tutela del paesaggio e dell’ambiente”, e di impegnare un numero di 20 addetti contro i 19 previsti dalla “Porto delle Grazie”.

Nonostante la puntualità e documentata chiarezza delle osservazioni, il Direttore generale del Ministero Dr. Cosimo Caliendo, enunciando principi dallo stesso calpestati e travisando totalmente i fatati ed attribuendo alla Nautic Service ed associate dichiarazioni inesistenti, per motivi che non si conoscono ma che chiunque può facilmente intuire, con provvedimento in data 30.11.2007 ha disposto “che le istanze della Ditta Nautic Service di Mauro Mandarano e della Lega Navale sede di Roccella Jonica, per il complesso delle valutazioni espresse, sono da rigettare e, pertanto, da archiviare in maniera definitiva” , e quindi ha affidato la concessione portuale alla “Porto delle Grazie”

Ovviamente tale provvedimento è stato impugnato in via giurisdizionale ed il T.A.R. di Reggio Calabria con sentenza n.100/2009 depositata il 12.2.2009 ha annullato quella concessione disponendo al Ministero di “ripetere la valutazione delle istanze, tenendo conto dei profili di illogicità evidenziati dal Collegio”.

Le illogicità evidenziate al Collegio sono le seguenti:

- Circa la solvibilità per la quale il Ministero ha attribuito un vantaggio alla Porto delle Grazie, il TAR ha evidenziato che tale società ha un patrimonio disponibile di appena €.25,049, mentre la Nautic Service ed associate dispongono di un patrimonio di oltre 20 milioni di euro, sentenziando che “le valutazioni dell’amministrazione non appaiono rispettare il canone della coerenza logica e della ragionevolezza e, pertanto, della sufficienza e ragionevolezza motivazionale”;
- Con riferimento alla capacità manageriale e all’esperienza e management, tenuto conto degli atti e delle osservazioni, il TAR ha sentenziato che “anche sotto tale profilo le motivazioni dell’amministrazione non reggono al vaglio della ragionevolezza e sufficienza” puntualizzando che l’Amministrazione avrebbe dovuto valutare per Italia Navigando “un’attività di gestione senz’altro più duratura (circostanza peraltro non vera), ma certamente non economicamente remunerativa”.
- Circa il numero degli addetti previsti dalle due concorrenti, il TAR evidenzia che risulta dagli atti in modo inconfutabile che la Nautic Service prevede una unità in più con una maggiore spesa, a regime, di €.7.026,67, sentenziando che “a fronte di circostanze di fatto che ribaltano il presupposto da cui si è mossa la valutazione del Ministero, non può che rilevarsi l’ulteriore difetto del provvedimento impugnato sotto il profilo motivazionale ed istruttorio”;
- Circa la maggiore quantità di suolo demaniale richiesto, il TAR evidenzia che il Ministero avrebbe dovuto valutare l’impatto che la differenza di superficie richiesta potrebbe avere sul piano economico-finanziario e dei programmi d’investimento. Tale impatto, peraltro molto vantaggioso, è stato specificato con le osservazioni al provvedimento ultimo di assegnazione.


La richiamata sentenza TAR è stata impugnata davanti al Consiglio di Stato sia dalla soc. Porto delle Grazie che da Comune di Roccella Jonica ed il massimo organo di Giustizia amministrativa, oltre a respingere le richieste di sospensiva formulate dai ricorrenti, ha statuito che “in ogni caso è prevalente l’interesse pubblico alla riedizione, secondo le indicazioni conformati ove enucleabili dalla impugnata decisione, della valutazione delle offerte competitive dei soggetti che si contendono la concessione demaniale per cui è giudizio”

Il provvedimento di affidamento della concessione datato 8.3.2010 e tanto enfatizzato dall’ Amministrazione Comunale di Roccella Jonica, non fa alcun riferimento alle “illogicità” evidenziate dal TAR e ripete le considerazioni originarie, quindi è palesemente illegittimo e certamente verrà annullato dal competente organo di Giustizia Amministrativa cui gli interessati presenteranno ricorso nei termini di legge, con la logica conseguenza che la struttura portuale continuerà a subire ulteriori danni. Particolare questo che certamente interessa poco l’Amministrazione Comunale di Roccella Jonica cui, invece, interessa di più promettere centinaia di posti di lavoro ad ogni tornata elettorale, nascondendo che il Piano Economico – finanziario dalla stessa presentato prevede solo 19 addetti da assumere in tre anni ed a lavori di adeguamento e completamento ultimati.
Ma anche sui 19 addetti gli amministratori comunali possono solo fare promesse da marinaio gia chè non esiste dubbio alcuno che il provvedimento di affidamento della concessione sarà ancora una volta annullato per quanto sopra detto.

A proposito dei lavori di adeguamento e completamento del porto, è doveroso esporre alcuni dati: il piano economico – finanziario presentato in sede di richiesta di concessione dalla “Porto delle Grazie” prevede una spesa complessiva di 3 milioni e 700 mila euro (quello della Nautic Service ne prevede 4 milioni e 800 mila euro). Nelle continue dichiarazioni alla stampa, gli amministratori locali hanno sbandierato ai 4 venti di avere ottenuto dalla Regione Calabria un finanziamento di 4 milioni e 800 mila euro per lavori di “riqualificazione e completamento del porto”. La circostanza è suffragata dal Decreto n.507 del 17.06.2009 del Dirigente di Settore n.1 del Dipartimento Turismo con il quale, tra l’altro, è stato liquidata al Comune di Roccella la somma di 1 milione e 106mila 171 euro per primo stato di avanzamento. Stranamente però, appena 34 giorni dopo l’emanazione di tale decreto e cioè il 21.07.2009 il Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Roccella Jonica con propria ordinanza n.28/2009 ha limitato l’utilizzo di alcune aree portuali per situazioni di pericolo.
Nel merito bisogna chiedersi:
1) Quando e con quale sistema è stata espletata la gara di appalto dei lavori per i quali è stato liquidato detto primo stato di avanzamento?
2) Il relativo progetto da chi è stato redatto, con quale incarico, quando è stato approvato e da chi, per quale importo?
3) Se l’importo finanziato è di gran lunga superiore a quello preventivato in sede di richiesta di concessione perché i lavori non sono stati ultimati?
4) Tenuto conto che il piano economico – finanziario presentato in sede di richiesta di concessione dalla “Porto delle Grazie2 prevede per la sistemazione del “porto a secco” una spesa di euro 800 mila, mentre per gli stessi lavori la Nautic Service ha previsto una spesa di appena 60 mila, come sono stati determinati i prezzi dei lavori da realizzare con il finanziamento regionale, posto che per l’affidamento di detti lavori non risulta espletata alcuna gara d’appalto?
5) La magistratura penale è a conoscenza di quanto procede?
6) Il ritardo fin qui causato dal comune di Roccella, con la complicità del Dr. Caliendo, per l’affidamento della concessione a chi veramente ne ha diritto e che causerà un danno erariale di enormi proporzioni, verrà esaminato dalla Corte dei Conti per il recupero dello stesso?
7) Perché e per quali motivi con la spesa di 1 milione 106 mila euro non sono stati eseguiti i lavori di messa in sicurezza del porto?

Restiamo in attesa di vedere gli sviluppi della situazione nella certezza che alla fine trionferà la Giustizia e che nel volgere di breve tempo i cittadini calabresei, e non solo, possano fruire di un servizio determinante per il decollo economico e sociale della zona jonica, e non solo di qualcuno.
A questo proposito va puntualizzato, e concludo, che la Nautic Service e associate si sono obbligati a realizzare lavori di adeguamento e completamento del Porto per l’ammontare di 4 milioni e 800 euro, con risorse economiche proprie e non della Regione Calabria, e cioè dei cittadini calabresi; motivo sufficiente, da solo, per affidare la concessione alle stesse. Ovviamente questa associazione di imprese in caso di affidamento della concessione non farebbe regalie di alcun genere a chicchessia.

martedì 23 marzo 2010

IN RISPOSTA ALLA LETTERA DELL'ING. MAURIZIO COSTARELLA di Iervasi Nicola.

Gent.mo Ing. Costarella, erano diversi giorni che mi diceva che mi avrebbe scritto e, finalmente, la lettera è arrivata. La ringrazio, non tanto per i complimenti che mi rivolge, quanto per l’attenzione che ha nel leggermi, e spero che lo faccia anche attraverso il blog e non solo con il giornalino.
Non faccio torto alcuno nel dire che lei è una delle poche, se non l’unica persona, avversa alla politica della gestione pubblica di questo ultimo decennio, ch’è rimasto sempre coerente alle sue tesi, ai suoi principi e certezze. Anch’io, nella prima legislatura Zito, mi sono fatto abbindolare dalla sua maschera: ricordo il giorno in cui noi “Giovaninsieme” siamo andati a firmare il protocollo d’intesa per l’informazione turistica al porto (un anno finanziato dalla Comunità Europea con il pacchetto “Porti di Ulisse”) e, non dimentico mai, quelle risuonanti sue parole “Ragazzi, avete visto che noi vi siamo venuti incontro? Adesso anche voi dovete fare lo stesso, anche se vi capita di non essere d’accordo con noi”. E si riferiva agli articoli del giornalino che allora pubblicavamo, che spesso erano critici sul loro operato. Forse già da li è scattata in me la prima molla della consapevolezza di un sindaco con la volontà di zittire tutti i suoi detrattori.
Caro ingegnere, le sue convinzioni, anche se lentamente, oggi, finalmente, stanno affiorando sempre più nelle coscienze dei nostri cittadini, nonostante ancora non sia passato un anno dalla vittoria elettorale di Zito & Company.
Il paradosso che si sta verificando nel nostro paese è che, se nel consesso civico, per la gioia dei nostri amministratori, non esiste opposizione, nella popolazione roccellese, invece, sta venendo fuori l’orgoglio, sta maturando la presa di coscienza dell’inettitudine di questi amministratori, della loro assenza e del loro menefreghismo verso i problemi dei cittadini. Lei è stato sempre convinto di questo e continuamente lo ha predicato, ma i cittadini si sono fatti continuamente incantare dal flauto magico di chi sa ben promettere e non mantenere, da colui che inizia, sperpera e poi abbandona per andare all’assalto del prossimo finanziamento di turno.
Io non partecipo spesso ai consigli comunali, ma in quella occasione che c’eravamo entrambi, siamo scappati allo stesso momento (si ricorda?), terribilmente impressionati, quando anche l’opposizione ha approvato la gestione "svendita" del porto alla società di Roma, “Italia Navigando”! Io mi sono vergognato, non so lei… Ma d'altronde in Consiglio “il capo” ha sempre il coltello dalla parte del manico, visto che lo usa sempre infierendo il colpo “ma voi fino a qualche mese fa eravate con noi, e ciò vi andava bene!”
Questa è la nostra sfortuna ingegnere, un’opposizione messa sempre alla corda da questa clausola.
Quando la finiranno ed ammetteranno che fino a qualche mese fa erano succubi dell’arroganza del sindaco, e che adesso è ora di dire basta?!?
Comunque, ingegnere, io ho la convinzione che questa amministrazione sta facendo il suo perfetto gioco, portano in Consiglio argomenti futili, insignificanti, per coprire i veri problemi, per annebbiare le loro nefandezze e i segreti che discutono fra loro nella stanza dei bottoni.
Io non penso che l’attuale vicesindaco si roda le mani perché vorrebbe la prima poltrona, penso che a lui faccia comodo questa sua posizione che non lo impegna al cospetto della cittadinanza con tutte le formalità di rito da sindaco, ma nel frattempo, nelle decisioni importanti, sappiamo tutti chi decide il cosa e come fare…!
Altrimenti l’incarico di Certomà, “il peggior sindaco di tutti i tempi”, nella Fondazione del Festival jazz a cosa sarebbe servito?
Un saluto affettuoso e…non perdiamoci di vista, rimaniamo uniti!

sabato 20 marzo 2010

UN ROSPO DIFFICILE DA DIGERIRE di Maurizio Costarella


Carissimo Nicola,
i miei non vogliono essere compliementi di maniera ma la vera e leale considerazione per il lavoro che stai svolgendo con il tuo giornalino.
Perchè di lavoro si tratta.
Innalzare i livelli di democrazia, discussione e proposta in un paese che sembra aver smarrito la bussola della partecipazione alla vita pubblica, non è impresa da poco.
Sai bene come sono stato critico nel passato sulla gestione della cosa pubblica, ma qui, adesso, voglio fare un favore politico al precedente sindaco, Sisinio Zito.
Credo, e non a torto, che sta vivendo con enorme frustrazione il non essere sindaco e come debba digerire un "rospo" come peppe Certomà che aveva definito, nel passato recente, "il peggior sindaco che Roccella abbia mai avuto" (si riferiva agli anni 1995-99).
E di come gli stanno prudendo le mani nel pensare come sbarazzarsi di lui, non appena la legge sull'elezione del sindaco gli consentirà il ribaltone.
Torniamo, però, al favore che gli voglio fare.
Un paese abbandonato a se stesso, sporco, caotico come quello degli ultimi sette mesi non si vedeva da almeno dieci anni.
Problemi irrisolti, sempre gli stessi: enorme pressione fiscale e tributaria, strumenti urbanistici fermi (tranne che per qualche amico), porto nelle "nebbie" e temi sociali (disoccupazione giovanile, ordine pubblico, portatori di handicap, ecc.) assolutamente dimenticati.
Inoltre, le cose che si stanno vedendo ultimamente hanno il vago sapore della presunzione assoluta; mi riferisco allo spostamento arbitrario di alcuni "scomodi" cassonetti dell'immondizia, al restringimento della piazzetta Zirgone e al passaggio della pista ciclabile davanti ad attività commerciali, tutte cose che favoriscono pochi e danneggiano molti.
Cosa dire della società creata per la "Fondazione Rumori Mediterranei"?
Sbalorditivo!
O la mancata approvazione, dopo sette mesi, delle Linee Programmatiche, obbligatorie per ogni amministrazione entro 120 giorni dalle elezioni?
Stupefacente!
E della nomina, con relativi costi, dei nuovi amministratori della "Multiservizi SpA" (la nuova società dell'acqua), cosa ne pensi?
Incredibile!
Permettimi, visto che mi hai concesso lo spazio, un'ulteriore riflessione sulla pochezza dell'opposizione in Consiglio Comunale.
Un paese senza opposizione non è un paese democratico. Peggio se l'opposizione è sottomessa al potere.
Dopo tutto questo tempo passato dalle elezioni, non una interrogazione, una interpellanza, non una presa di posizione seria all'interno ed all'esterno del civico consesso.
Eppure temi di confronto e discussione, lo abbiamo visto, ve ne sono a iosa.
Rispetto a tutto questo sfacelo i membri dell'opposizione sembrano non vedere e non sentire; hanno, di fatto, issato bandiera bianca!
In politica bisogna avere pazienza, discutere, programmare, saper aspettare.
Ma quando attesa, discussione e pazienza vengono continuamente traditi da atteggiamenti poco chiari, l'unica soluzione è la denuncia.
Continua cosi. Sei sulla strada giusta.

martedì 16 marzo 2010

LISTA "NACCARI PRIMA DI TUTTO", COME VOLEVASI DIMOSTRARE!

Ricordate la decima domanda che ho tentato di rivolgere al vicesindaco sul book “roccella siamo (anche) noi” uscito il 21 gennaio scorso (in tempi non sospetti, quando ancora non si sapevano le candidature regionali), e che mai ho ricevuto risposta?
Mi permetto di rinfrescare la memoria, riportandola di seguito:

Nelle ultime elezioni amministrative lei si è fatto portavoce di una politica nuova sottolineando a più riprese il fallimento dei partiti sia a livello locale che regionale e nazionale insinuando che questi operano solo ed esclusivamente per accaparrarsi dei clientelismi e non per il bene del territorio, tant’è che si è attivato a creare una lista civica, “Roccella prima di tutto”, dove sono confluite persone di ogni vocazione politica. A Marzo prossimo si terranno in Calabria le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e certamente non ci sarà nessuna lista che si chiamerà “Calabria prima di tutto”, ma solo schieramenti politici che si alleeranno fra di loro. Quindi lei, purtroppo, a conferma della sua tesi della disfatta delle logiche di partito, non potrà parteggiare con nessun schieramento. O forse porterà avanti la lista “Naccari prima di tutto”?!?”


Bene! Giorni fa ho avuto un breve colloquio con un accanito sostenitore dell’amministrazione, che mi ha chiesto se sono impegnato con il voto alle regionali. Io, naturalmente, furbetto e curioso, gli ho risposto di no, e lui è corso in macchina a prendermi i fac-simili… E indovinate un po’ dove c’era la “ics”, proprio sul nome NACCARI.

Questo signore è un fan di “Roccella prima di tutto” (la lista intendo, non certo nei fatti!), ma non è un internauta visto che non è a conoscenza delle mie idee in proposito, altrimenti lo definirei persona poco scaltra.

Mi ha cosi incominciato a decantare tutte le magnificenze di questo grande uomo politico, ritornato a Roccella per l’ennesima volta per incontrare il suo grande amico e i suoi seguaci, prima di partecipare alla trasmissione elettorale di Telemia.

E’ lui l’artefice della più imponente infrastruttura roccellese, il finanziatore dell’opera che, più di ogni altra, porterà nel nostro paese sviluppo e turismo (ahahahahah), ossia la pista ciclabile!
Un percorso lungo tutto il marciapiede del lungomare, costituito da delle mattonelle rosse anziché grigie (240 mila euro!). Che invenzione, che intuito, che idea innovativa!
In merito a questa meravigliosa risorsa finanziata dal dr. Naccari, mi sono permesso di rispondere al fan zitiano con il mio minuscolo consiglio: “Sarebbe bene che qualcuno riferisse a quest’ assessore di non citare la pista ciclabile ai roccellesi non schierati come lo è lei, altrimenti subirebbe solo pernacchie, visto che la gente non è più cosi ingenua a credere in queste sciocchezze, nel mentre vede precipitare le presenze turistiche e non intravede spiragli in alcuna attività produttiva, causa un’amministrazione in stato di coma profondo”.

Mi ritrovo quindi in mano i fac-simile del dirigente regionale che più ho criticato in questo blog. Critiche mosse per non aver mai condiviso i finanziamenti a pioggia generosamente elargiti all’amico presidente dell’associazione culturale jonica (325 mila euro per un festival jazz sempre più business per gli organizzatori e sempre meno attraente e produttivo per i visitatori e l’indotto);

E ancora trattasi proprio dell’assessore ai trasporti, proprio colui che ha ignorato le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato in merito alla gestione del porto di Roccella Jonica, riaffidandola nelle mani della società Porto delle Grazie che ha come socio di maggioranza la SpA “Italia Navigando”, una società, guarda caso di Roma - come l’associazione culturale jonica (è proprio da li che partono tutti i legami col nostro paese), che ha come amministratore delegato un graaaaaaaande (la a prolungata non è un errore di battitura) esperto e conoscitore delle attività nautiche e portuali, ossia il fratello della chiacchierata Marina Ripa di Meana!!!
E si perché la Nautic Service, nata ed attiva a Roccella Jonica, è un’azienda troppo piccola e povera di competenze per gestire un cosi grande colosso abbandonato a se stesso da 12 anni!
Vergognatevi, roccella prima di tutto del cavolo!!!

Ma torniamo al nostro assessore al bilancio e ai trasporti della Regione Calabria.
Mi chiedo: ma quale e quanta faccia tosta ci vuole a venire nella locride all’indomani della soppressione dei treni per Torino e Milano e dire che le responsabilità sono tutte di Trenitalia e del ministro Matteoli. E’ un metodo ormai rosicato da troppo tempo demandare le colpe ad altri e fare lo scaricabarile. Cari amici lettori dovete sapere che i treni per Torino e Milano non sono stati soppressi, perché da Lamezia Terme partono allo stesso orario in cui partivano prima, con il solo cambiamento che adesso trattasi solo di vetture cuccette. La soppressione c’è stata solo ed esclusivamente per la locomotiva e le vetture provenienti dalla jonica che poi si “attaccavano” a Lamezia al treno ancora viaggiante. Ditemi voi qual è la funzione e la capacità di un assessore ai trasporti regionale se non riesce a garantire e difendere una piccola tratta regionale, perché ripeto non si tratta dell’intero treno soppresso, ma solo dei vagoni della nostra tratta!

Mi avvio a concludere….
Per bissare il sostegno di Zito e company alla lista “Naccari prima di tutto” si è svolto, domenica scorsa, un convegno al convento dei minimi con la sposa Naccari sull’altare e i nostri vicesindaco e sindaco a fargli da paggetti.
Ad annunciare il convegno, ancora una volta, un manifesto sbiadito che riporta, spudoratamente e scorrettamente, il logo del Partito Democratico che orami da tempo non appartiene più ai vincitori delle elezioni comunali.

Ma tanto ormai partito o non partito la politica non è più valori, non sono più principi, né ideali da difendere e lottare per essi; questa politica è diventata solo scambio di favori… personali!!!

domenica 14 marzo 2010

Il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.


Scorrendo i nominativi di numerosi candidati interni alle liste elettorali mi sono convinta che i promotori delle stesse avranno ritenuto che le mie costanti denunzie miranti ad ottenere “pulizia”, rispettosa dell’etica e della morale, fossero dettate dalla voglia di mera pubblicità personale o, ancor di più, dalla voglia di togliermi “qualche sassolino dalle scarpe”.


Coloro che hanno formato le liste, destra, sinistra e centro, probabilmente avranno immaginato che mi sarei fatta annebbiare il cervello dai proclamati codici etici, nel mentre predisponevano le candidature all’insegna del trasformismo, di prestanomi, di parenti, di indiziati, di rinviati a giudizio e, persino, di condannati.


Ho atteso, tra una smentita e l’altra, pazientemente, la pubblicazione ufficiale delle liste con la speranza di non dover deludere qualche ex colonnello romano di AN che mi aveva additata quale inutile Cassandra.

La speranza dell’attesa era stata coadiuvata dalle dichiarazioni dei Vescovi Italiani e da quelle dei numerosi cittadini calabresi convinti di poter finalmente aspirare ad una classe politica regionale degna di tal nome.La speranza è immediatamente svanita con la lettura ufficiale delle liste. Non intendo fare nomi, non perché preoccupata da possibili querele, ma certa che il mio elenco sarebbe troppo esteso e derivante da una concezione etica e morale della politica sicuramente differente da coloro che hanno valutato le candidature.

Né la destra, né il centro, né la sinistra, però, mi potranno convincere con l’arroganza, propria di coloro che mirano a conquistare o mantenere posizioni di potere, che la Calabria debba essere destinata a mantenersi coperta dalla nube del malaffare e della corruzione.

Anche se qualcuno, a presentazione di liste avvenuta, ha finto di gridare “al lupo”, non mi ha distolta dal guardare anche gli altri “lupi” che già occupano i palazzi regionali calabresi e che, con molta probabilità, continueranno ad occuparli o da quelli, sempre “lupi”, che potrebbero giungere nelle stesse sedi! Povera Calabria!

Altro che “fresco profumo della libertà”, questa Regione sarà costretta a continuare a respirare “il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.

Sicuramente, però, senza il mio voto.

On. Angela Napoli - Taurianova, 28 febbraio 2010

giovedì 11 marzo 2010

PROMESSE DA MARINAI


Promettere è facile, mantenere le promesse è un problema.
Tutti, in questi giorni, promuovono… autonomia e diritti. Ma i doveri? Nessuno sa. Ognuno di noi vuole autonomia e diritti, ma il proprio dovere lo si fa?
Certo pochi, anzi pochissimi, e quelli che lo fanno subiscono da coloro che cercano i diritti .
Nella nostra povera costa “Jonica” ci invitano a sognare, perche i sogni , dicono, un giorno si realizzano.
E’ vero, in questa terra la gente sogna, cresce, matura, diventa anziana e poi muore, ma il loro sogno tale rimane.
Giuseppe Condorelli

mercoledì 10 marzo 2010

SOPPRESSIONE A.S.L. N°9 DI LOCRI - INTERVENTO DI GIUSEPPE MANTI AL CONSIGLIO COMUNALE


Giuseppe Manti, ex vicesindaco ed ex assessore ai lavori pubblici mi consegna e mi autorizza a pubblicare nel blog un suo intervento effettuato nel corso del consiglio comunale del 29 gennaio scorso in merito alla discussione su un verbale di deliberazione dell’associazione dei comuni della locride riguardo la volontà della Regione Calabria di accorpare (e quindi sopprimere) l’ASL n.9 di Locri nell’azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. Il consiglio comunale di Roccella Jonica era chiamato ad approvare la delibera dell’associazione dei comuni della locride per dare forza alla volontà di non procedere alla soppressione che significherebbe per il nostro territorio un ulteriore isolamento anche a livello sanitario e di nosocomi. La delibera è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale ma il consigliere Manti ha voluto sottolineare quanto segue:


Cari concittadini, dovete sapere che l’ospedale di Locri è una struttura fatiscente, nata bene ma gestita male.
Gestita male perché la politica ha preso il sopravvento sulle necessità del malato creando cosi, nel corso degli anni, non solo un altro ospedale a distanza di 5 chilometri, ma principalmente condizioni di paura per chi si doveva o si deve ricoverare. Gli scandali che si sono susseguiti nel tempo non si contano.
A volte non si riesce a capire la direzione di questa struttura, tanto importante per la locride, a chi appartiene. L’ammalato è disorientato e a volte anche rassegnato.
Oggi portate all’ordine del giorno eventuali determinazioni in merito a questa struttura ed avete messo questo punto all’ultimo posto, relegando a questo problema nessuna importanza.
Tutti sanno che il piano regionale prevede in Calabria 3 asl; il piano regionale è stato da tempo di dominio pubblico. Tutti hanno saputo come sarebbero andate le cose e questo lo sapeva pure l’assemblea dei sindaci e il suo presidente, il comitato dei sindaci e il suo presidente. E nulla si è fatto. Adesso a cose fatte s’inscena questa messa in scena, per stabilire che cosa? Per chiederne che cosa?
Quando addirittura nella riunione dei sindaci del 23 gennaio il nostro sindaco non è stato presente…
Adesso si chiede per atto dovuto l’approvazione di questo punto. Noi lo approviamo anche perché noi crediamo che l’ASL n. 9 di Locri dovrebbe rimanere cosi com’è con tutta la sua autonomia e con moltissima professionalità, tutti voi non so cosa approvate.
Vi ricordo solamente che con i litigi, i rancori e senza quel desiderio di riscattarsi, un capo di amministrazione non cambierà mai le cose in questo desolato paese dove imperano solamente metri di pista ciclabile.


La cosa comica è avvenuta dopo l’intervento di Manti allorquando chiede la parola il vicesindaco Sisinio Zito…e cosa dice? Di non aver capito l’intervento di Manti, specie in riferimento al presidente dell’associazione dei sindaci (che per quasi dieci anni è stato lui), che di questo problema non c’entra nulla in quanto la competenza in materia sanitaria è demandata ad un’apposita assemblea.

Siamo alle solite…quando si ha a che fare con delle responsabilità è facile lavarsi le mani demandando le colpe ad altri e dire di non capire… Ora si che mi è chiaro perché, a distanza di un mese e mezzo dalla pubblicazione delle dieci domande rivolte al senatore Zito tramite il book “Roccella siamo (anche) noi", non mi è giunta nessuna risposta. Evidentemente non li ha capite!

giovedì 4 marzo 2010

LE FOTO METAFORE


Gianluca e Giuseppe Cartolano mi scrivono...


Caro Nicola, quella che hai pubblicato come una casa padronale del 1500 è la casa di mia nonna. Come si vede è interamente lesionata e pericolante a causa dei lavori eseguiti per realizzare il fantasmagorico liceo scientifico. Scrivo per far presente che nessun intervento di ristrutturazione o aggiustamento è stato previsto per questa casa, nè in seno ai lavori di riqualificazione della via Vittorio Emanuele nè in seno al buon cuore dell'ente preposto alla costruzione del predetto liceo scientifico, anzi, da diversi anni è pendente, presso le autorità giudiziarie di zona, una causa per risarcimento danni!!! Sia la casa che hai fotografato che altre limitrofe hanno avuto un cedimento strutturale (i muri di contenimento si sono staccati e scivolati tutti verso sinistra) a causa dei lavori del liceo scientifico costruito su un terreno argilloso (perizia di un geologo alla mano) e quindi molto pericoloso (prova ad entrare nel liceo e guarda i muri perimetrali in basso, vedrai solo umidità e muffa).

Ritornando alla casa della foto, se per caso qualcuno avesse promesso soldi...beh...che mi contattasse...Vorrei proprio vedere se è vero!!!


La mia risposta:


Inanzitutto mi scuso con te Giuseppe per non averti ringraziato per gli apprezzamenti rivoltami in un commento precedente. Non l'ho fatto solo perchè contavo di vederti personalemente e poi perchè, lo sai, nonostante mi facciano piacere, so di non meritarli perchè dentro il mio animo so di dovere e potere dare di più al prossimo e al sociale, come lo fai brillantemente tu, ma il lavoro e la famiglia mi risucchia tutto il tempo e le forze (come vedi io scrivo in questo blog a notte fonda durante delle brevi pause dal lavoro), e il mio rimorso è incolmabile.

Venendo alla foto dell'abitazione dei tuoi nonni in via Vittorio Emanuele, ti dirò che anche tuo cugino Antonio mi ha avanzato la stessa considerazione.

Vi anticipo che ero a conoscenza della causa civile in corso tra la vostra famiglia e il Comune in merito alle loro responsabilità nel trivellare un terreno argilloso qual è quello dov'è sorto il liceo scientifico, causando lo smottamento (lo dico anche se quando mi legge mia sorella, che della legge ha fatto il suo mestiere, mi rimprovera che ciò che affermo deve essere dimostrato con le perizie in tribunale - ma in ogni modo i valori di questo blog sono basati più sui sentimenti che sulle regole... e si, le regole, ma dove sono le regole, soprattutto quelle elettorali, dove s'impongono i limiti di eleggibilità e poi si consentono di inventarsi artifizi per deviare la legge!)

Giuseppe, Gianluca, io vi do tutta la mia solidarietà e il mio augurio affinchè la causa pendente venga risolta a vostro favore e che la mia foto possa essere ben augurante innanzittutto per il vostro risarcimento danni e poi anche per la presa di coscienza da parte di questi amministratori che centro storico non significa soltanto sperperare 2 milioni di euro per la costruzione di una strada di pietra, ma anche e soprattutto creare il corredo urbano che dia le sembianze di Roccella come un paese medievale.

Ultima considerazione: in uno scorso consiglio è emerso che un assessore si occupa pure di istanze contro il comune e che il nostro Ente, per essere difeso, corrisponde pure salate parcelle che altro non sono che soldi di noi cittadini. Conclusione: cari Giuseppe e Gianluca, questo è il caso proprio di dire che, comunque vadano le sentenze, noi cittadini saremo sempre perdenti mentre gli amministratori ringraziano, e pensare che, paradosso dei paradossi, il 6 marzo organizzano un convegno dal titolo "il rischio sismico": ci vogliono far credere di essere dotti ma poi in pratica sono...... (per stavolta me la risparmio la parola va...)

martedì 2 marzo 2010

RISPOSTE NON RISPOSTE AI COMMENTI DI FABRIZIO CHIORRI.

QUESTI SONO I COMMENTI SCRITTI DA FABRIZIO:


PRIMO MESSAGGIO:
Scusa Nicola ma riassumo per vedere se ho capito qualcosa. Dunque voi da una decina di anni a questa parte vi trovate con il tessuto commerciale che non gode di ottima salute, vi trovate con un aumento dei turisti che come una visione mistica non è percepito proprio da tutti, con la famosa bretella della 106 che per adesso serve a fare le corse dei motorini, con il parco del teatro castello che è pari la riproduzione del set di Rambo, con l'ospedaletto, dove non sono mai entrato, che visto da fuori tutto sembra tranne che un presidio medico territoriale, e con un bel p’ di altre cose costate soldi DELLA COLLETTIVITA' che sono abbandonate a se stesse.Tu elenchi tutta sta roba al sindaco e lui in poche parole ti dice che è sindaco da sei mesi e che non ne sà nulla?Domanda, ma il sindaco almeno un piano di riutilizzo di questi beni collettivi ce l'ha? Almeno il problema se lo pone, almeno ne ha parlato con qualcuno che una risposta o una proposta ce l'ha?Saper attrarre fondi dello stato per poi buttarli dalla finestra non mi pare un grosso merito.Altra domanda legata alle foto: gli hai chiesto per caso se si può prevedere, in un'ottica di decoro urbano, la ristrutturazione delle abitazioni private non finite, lesionate, finite a metà, ecc ecc., la ristrutturazione dei palazzi storici e l'acquisizione delle case abbandonate (vedi Salemi in Sicilia) per evitare che l'aspetto del paese in più parti sia quello di una cittadina dell'est europa?Riferisco una bella notizia: sul sito del comune, pompa magna, udite udite "Roccella va verso il solare"! Cavolo, mi sono detto, il comune ha fatto un bell'investimento su solare, produce energia, dà lavoro e introita i guadagni o dalla vendita dell'energia o dal consumo, non pagando la bolletta per il quantitativo di produzione... forte!!!!!...Poi ho letto l'articolo e il mio entusiasmo è finito.Da quanto si evince, ma posso anche sbagliare, il comune ha dato solo le autorizzazioni sui terreni, gli impianti fotovoltaici (sono 2) sono privati, il comune incamererà una parte delle royalties, e la potenza complessiva sarà di 15 kwp cioè quello che serve per mandare avanti 5 appartamenti.Il comune di Lauria in Basilicata HA MESSO SOLDI e fatto realizzare un impianto solare da 35 KWp che frutterà 22 mila Euro l'anno, questo è il link http://www.ecodibasilicata.it/15maggio2009/pag06.pdf .
Ci sono 2 modi di fare le cose, un modo vecchio, ormai fallito e insostenibile e un altro moderno che prova a comprendere dove siamo e quale direzione dobbiamo seguire.Voi a Roccella come le affrontate le sfide del futuro con il primo o con il secondo?Non rispondermi, non serve, una cosa sola ti dico non mollare, non mollate, il tempo è galantuomo e per legge di natura prima o poi vi darà ragione....speriamo solo che non sia tardi.

SECONDO MESSAGGIO:
Non so se lo sai o se leggerai in tempo ma adesso al consiglio comunale discutono di: “3. Progetto in Variante ai sensi dell’art.14 DPR 380/2001 e s.m.i. per la realizzazione della sede televisiva TELEMIA composta da n.2 piani f.t. da realizzare in località Melissari – foglio 45, particelle 120 e 188, foglio 46 particella 121. Esame ed approvazione”Io andrei a dare un occhiata, per capire cosa è un progetto in variante, e quanto costa ai privati la concessione edilizia, dov'è il posto in questione dove costruiscono, e se Telemia anziché versare le tasse comunali si può impegnare a ristrutturare la sede dove tuttora si trova.


TERZO MESSAGGIO:
Ho chiesto:”Siete sicuri di questi dati? Siete andati a controllare le cartelle INPS, ben 197 persone che prendono la busta paga a fine mese?” E il sindaco: “Ma che c’entra questo! Sono persone che lavorano perché c’è il porto, che ne so se hanno o no i contributi pagati!”Questa è M O N D I A L E !!!!!!Caro Nicola ma dimmi la verità non sei andato a colloquio col sindaco, ma con Rocco Barbaro di Zelig....!!!!Ma ad un certo punto non ti ha detto:......Franco oooo Franco....!!!!Di al sindaco quanto segue:" Ha detto un mio amico di Roma che neanche il bar Canova a piazza del Popolo, che fattura quanto tutte le attività commerciali di Roccella, ha venti dipendenti.....Ma chissà se anche a loro pagano i contributi...." ha ha ha ha ha ha scusa ma ancora rido!!!!Comunque mi traduci la frase:"...sono persone che lavorano perchè c’è il porto...".Cioè sarebbe a dire che il porto gestito o no dal comune sempre quegli occupati da fonti private sono?Scusa ma quale cavolo sarebbe la progettualità per sto benedetto porto? Averlo sotto gestione pubblica a cosa serve????Ma 2 parole su connettività, riciclo, energia, territorio, acqua, ecc. ecc… Niente????A dimenticavo loro hanno già i loro esperti che queste cose le scrivevano 20 anni orsono....e speriamo che legga anche la persona a cui mi riferisco che dopo tante parole scrittemi adesso probabilmente non può difendere l'indifendibile!Dopo questa mia piccolissima rivincita che dire.....Nicò continuate così!!!!

ECCO LE MIE RISPOSTE:




Caro Fabrizio, ti ringrazio della vicinanza e della solidarietà che ogni volta mi manifesti. Ti dirò che ai consigli comunali ci vado raramente poiché, lavorando di notte e di mattina, ho la necessità di riposare al pomeriggio. Anche se non è la stessa cosa, seguo comunque i risvolti attraverso i giornali (come d’altronde vedo che fai anche tu dalla Capitale…) e vorrei farti notare una cosa che si verifica puntualmente in ogni nostro consiglio comunale: ti riporto i seguenti stralci di articoli di quotidiani locali:

“La cittadina roccellese si doterà prossimamente di due impianti fotovoltaici (di potenza superiore a 0,015 MWp) per l’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili. Lo ha deciso il consiglio comunale, nell’ultima seduta del 29 gennaio scorso, APPROVANDO ALL’UNANIMITA’ due proposte di autorizzazioni uniche presentate dalla “Società Ingenium Investiment & Consulting Srl” e dalla “Società Ase Srl” per la costruzione e l’esercizio di due impianti fotovoltaici, rispettivamente in Contrada Canne e in Località Fonte”

“Il civico consesso si è espresso FAVOREVOLMENTE anche per la modifica del regolamento edilizio comunale in modo da promuovere la costruzione di impianti fotovoltaici tra i privati”.

“Il consiglio comunale ha infine approvato ALL’UNANIMITA’ il progetto definitivo in variante al Piano regolatore generale relativamente ad una serie di interventi, che partiranno a breve, finalizzati alla sicurezza stradale”.

“L’assise municipale ha esaminato e APPROVATO anche la “Ricognizione sullo stato di attuazione di programma del permanere degli equilibri di bilancio”, alcune variazioni al bilancio di previsione dell’esercizio 2009 e il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Sono stati, inoltre, APPROVATI: lo schema di convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria, il protocollo d’intesa tra Comuni, Province e Regione per il progetto di riuso “Creta” ed il regolamento per il servizio taxi e autonoleggio.”

“Alla fine, comunque, dell’accesissimo dibattito, al quale hanno dato il loro contributo l’assessore Vincenzo Bombardieri e i consiglieri di minoranza, Giuseppe Mazzaferro e Giuseppe Manti, nell’aula consiliare è tornato un po’ di sereno e nell’interesse della cittadina ALL’UNANIMITA’ l’intero consiglio comunale ha votato la risoluzione avanzata dal capogruppo della maggioranza, Giuseppe Alvaro: ”Il Consiglio comunale, ascoltate le comunicazioni del sindaco, degli assessori e dei consiglieri, invita l’Amministrazione comunale a perseguire ogni via allo scopo di dotare il Porto delle Grazie di tutti i necessari servizi e auspica che, per quanto concerne la gestione della struttura, si arrivi al più presto ad una soluzione che veda il Comune partecipe della gestione stessa in funzione della tutela degli interessi generali del paese”.


Fino all’esito dell’ultimo consiglio comunale descritto su “Calabria Ora”:
“Prima di affrontare il tema dei regolamenti il Consiglio a proceduto all’approvazione delle definizioni degli indirizzi per la designazione, nomina e revoca dei rappresentanti del comune presso enti,aziende, società ed istituzioni”…su questo tema “in conferenza dei capigruppo si è raggiunto una CONVERGENZA UNANIME… In merito ai regolamenti che disciplinano le strutture del convento dei minimi, l’auditorium e il teatro al Castello, il testo ha trovato la CONVERGENZA della minoranza… Per il regolamento per i parcheggi riservato agli invalidi ci si è espressi anche in questo caso con parere UNANIME… Tra i punti c’era pure una variante al piano strutturale per consentire a Telemia di poter realizzare un nuovo edificio: “anche su questo punto nessun distinguo tra maggioranza ed opposizione e la proposta è passata con voto UNANIME dei presenti.


Udite udite come si chiude il servizio. “Tutto sommato un consiglio comunale liscio come l’olio”.



A tutto questo, caro Fabrizio, si aggiunge un consigliere di minoranza che dopo aver da 6 mesi protestato lasciando l’aula del consiglio comunale. in una intervista ad un giornale dove gli veniva chiesto se in futuro ci potrebbe essere un riavvicinamento con questa amministrazione, la sua risposta è stata: “Mai dire mai!” (Lo stesso a cui il sen. Zito le disse che alla Provincia si può andare a riscaldare la poltrona!)

A tutto questo si aggiunge tutte le assurdità che ho sentito (e riferito) dal sindaco: il commercio è fiorente, il turismo è aumentato a dismisura, il parco collina è praticabile, il porto è ben gestito e ci lavorano 197 persone, l’appalto della bretella è sospeso, alle fiere non ci andiamo perché non ci sono soldi, ecc. ecc.….

A tutto questo si aggiunge… ma qualcuno della minoranza ha chiesto in consiglio dove saranno situati questi pannelli fotovoltaici, dopo che tanto clamore ha fatto la notizia che un assessore ha beneficiato di “tantissimi” soldi dal comune per spese legali; ma in contrada Fonte questo assessore non ha delle proprietà? E visto che il comune improvvisamente è cosi sensibile al fotovoltaico come mai su chilometri di parole nel programma elettorale c’è solo un rigo sul questa energia alternativa? Come mai dubbi mai?!?

A tutto questo si aggiunge… Ma qualcuno della minoranza ha chiesto di vedere la fattura da parte di Telemia con data Giugno 2009 dove veniva resocontato lo spazio propagandistico a pagamento di mezz’ora mandato sotto campagna elettorale del sen. Sisinio Zito?
Oppure che questa delibera potrebbe essere un chiaro messaggio che dice a tutti: “Se siete con noi, tutto si può!”; oppure che si fa un consiglio comunale per variare un piano da turistico a commerciale quando ci sono cittadini che aspettano da una vita invano per farsi la copertura della loro casa!

A questo si aggiunge… lo scandalo della soppressione dei treni a lunga percorrenza da e per Torino e Milano, e l’assessore ai trasporti Demetrio Naccari Carlizzi gira tranquillo e sereno per la regione a farsi campagna elettorale con lo slogan “Contano i fatti”

E' possibile che solo Nicola Iervasi faccia le interrogazione alla maggioranza sugli esiti delle promesse elettorali, sulle cattedrali nel deserto, sulla mancanza di nessuna strategia turistica e sui malumori di tutta la cittadinanza di fronte a quella disastrosa strada di pietra che stanno facendo e su quella inutile pista ciclabile costata fior di quattrini comunali e statali?

In tutti questi pezzi che ti ho trascritto, caro Fabrizio, si denota una sola cosa: che Nicola Iervasi è un pazzo, esaurito, incompetente, diffamatore, disfattista, e chi più ne ha più ne metta.

Ti prego Fabrizio, non mi incoraggiare più, io vivo nel mondo dei sogni non in quello reale; quello che per me è assurdo e sporco per il mondo che mi circonda è pacifico, naturale, giusto e trasparente.

La mia è una politica fittizia, forse.

Io ho solo una speranza… credere nella Giustizia! E spero che questa un giorno mi darà torto o ragione. Sarà quel giorno, caro Fabrizio, che ti chiederò di darmi la tua solidarietà o il tuo incoraggiamento.

Con affetto.

LETTERA APERTA DI SAVERIO SIMONE ANTONIO AL PRES. AGAZIO LOIERO E ALL'ASS. AI TRASPORTI DEMETRIO CARLIZZI

Il nostro concittadino Saverio Simone mi fa pervenire una lettera aperta, passionale, scritta ad inizio dell'estate scorsa (1 luglio 2009) ed inviata al presidente della Regione e all'assessore ai Trasporti, e che mai ha ricevuto ne risposta cartacea ne pratica. Oggi sopraggiunge anche la beffa, poiche ci vengono cancellati i treni a lunga percorrenza, e il trasporto gommato, che la Regione Calabria ha finanziato e potenziato a discapito della ferrovia, non offre e garantisce servizi sostitutivi ed efficenti. Questa la lettera di sfogo di Saverio Simone:


Egregio Presidente, Egregio Assessore,
mi chiamo Simone Saverio Antonio, sono pensionato e vivo a Roccella Jonica. Da tempo mi pongo una domanda: "Tutti questi pulmann di Federico e Mediterranea Bus, che servono la fascia jonica, molti dei quali hanno la scritta "Regione Calabria", circolano cosi a caso o hanno un orario prestabilito?"
Non ho mai visto alcun cartello con gli orari in nessun paese della costa jonica, e per potersi spostare da un paese all'altro ognuno di noi chiede a destra e a manca informazione suglio orari. Sembra quasi che tutti noi siamo in balìa di un autista al quale il più delle volte gli si rompe l'anima con la domanda. "Quando passa il pulman per...?"
Ho saputo, inoltre, che le corse di questi pulmann sono pagate dalla Regione Calabria tramite le nostre tasse.

Sono sicuro che voi avete dato disposizioni ai vostri dipendenti di provvedere all'affissione dei suddetti orari, ma visto e considerato che ognuno lavora "a me ne frego" sicuramente si sono dimenticati di farlo!
Mi è venuto da pensare che la colpa potrebbe essere anche dei nostri sindaci... ma forse no, loro, purtroppo, sono troppo affaccendati in altre faccende, e noi cittadini, non voglio dire di terzo mondo che è abbastanza evoluto rispetto a noi, dobbiamo arranciarci.

Quindi vi chiedo, anche a nome di molti cittadini, se non di tutti, se è possibile che ogni paese servito da questi pulmann abbia la sua tabella con tutti gli orari e per tutte le destinazioni.

Inotre, altra cosa importante, forse sarebbe opportuno che gli orari dei pulmann fossero diversi dagli orari dei treni, cosi ci sarebbe più possibilità di mobilità per noi poveri cittadini che paghiamo oltre al biglietto anche le tasse sopra citate.

Scusate, ho sentito il bisogno di chiedere una cosa che, ritengo, da parte vostra doverosa nei nostri riguardi; del resto siamo noi ad eleggervi per amministrare e tutelare i nostri diritti, come noi espletiamo i nostri doveri.

Colgo l'occasione per porgervi distinti saluti ed ogni tanto sarebbe opportuno ricordarvi di noi.

Roccella Jonica , 01.07.2009

Saverio Simone Antonio