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Roccella in vetrina

martedì 31 ottobre 2023

A ROCCELLA PROSSIMA APERTURA DI UN CENTRO PER IL BENESSERE PSICO-FISICO

Siamo entusiasti di condividere con voi una notizia straordinaria: la prossima apertura di un Centro per il benessere psico-fisico promosso dall’Associazione Choros - Danzarte a Roccella Ionica! 



È il momento di scoprire tutte le incredibili attività che offriremo:

Ginnastica dedicata alla salute e al fitness - il modo perfetto per potenziare il vostro corpo e la vostra mente.

Pilates e posturale - per migliorare la vostra flessibilità e la vostra postura.

Masterstecht - Bodycode System - una tecnologia all'avanguardia per raggiungere il vostro massimo potenziale.

Preparazione atletica per ballerini e non - ideale per coloro che cercano di migliorare le proprie abilità fisiche.

Lezioni private di danza classica e moderna (su richiesta) - l'opportunità di esprimere la vostra passione per la danza.

Attività sportiva per persone con disabilità - un ambiente inclusivo che accoglie tutti.

Corsi di formazione per insegnanti di danza e operatori sportivi - per coloro che cercano di condividere la loro passione e competenza con gli altri.

Tutto ciò è reso possibile sotto la direzione artistica di Matteo Nesci, con il sogno di creare un ambiente dedicato al vostro benessere psico-fisico. 

Non vediamo l'ora di darvi il benvenuto e di aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi di salute e benessere. 

Per ulteriori informazioni e per iscrizioni, non esitate a contattarci al numero 3888236848. 

Siamo entusiasti di iniziare questo incredibile viaggio con voi!

A breve ci saranno notizie sull’apertura ufficiale della sede!





domenica 29 ottobre 2023

ANCORA UN RECORD PER NICOLA PISCIONERI


Dovremo davvero chiamarlo l'uomo dei record. 

Nicola Piscioneri ci ha abituato ad imprese impossibili e questa volta ci sbalordisce con una caccia davvero grossa. 

E' dalla canna del suo fucile che parte il colpo fatale per un cinghiale adulto di ben 147 chili. 

L'impresa che unisce coraggio, sangue freddo e precisione, è stata compiuta oggi nei boschi di Prisdarello insieme alla squadra denominata "Gioiosa 1" (che vediamo in foto al gran completo).

E la caccia al cinghiale è appena iniziata... 




Questa grossa battuta di caccia si va ad aggiungere alle imprese impossibili di Nicola Piscioneri con la sua inossidabile canna da pesca: lo scorso giugno era riuscito a tirare in barca dalla "Fossa dell'Allaro" un tonno rosso di ben 92 chili; quel giorno con lui c'era il suo piccolo Andrea. 

Un mese prima ad abboccare al suo amo era stato un totano di ben 14 chili. Nel 2018 Nicola, insieme al suo team "Wile il coyote", vince il 4° trofeo di drifting al tonno "The big tuna", avendo la meglio su oltre 20 partecipanti con la cattura di un' altro grosso tonno.

La pesca da guinness dei primati di
Nicola Piscioneri: un tonno da 197
chili.

I suoi record si contano ancora con, addirittura, la presa di uno squalo, nel 2021, del peso di circa 80 chili, rilasciato subito dopo la cattura, ma soprattutto con un il suo guinness dei primati, un mastodontico tonno di 197 chili tirato su nella sua barca il 24 giugno del 2015 insieme al suo amico Peppe Ierinò.

Al nostro stimato Nicola, che anche con il suo ristorante pizzeria Undamaris stabilisce il record di qualità dei prodotti serviti e cortesia da parte sua e di tutto il personale, non possiamo che attenderci ancora altri avvenimenti sorprendenti che avremo il piacere di raccontare in questo piccolo sito, dalla nostra amata Roccella, a tutto il mondo.

È USCITO IL NUOVO RACCONTO ANIMATO DI ROBERTA AMEDURI


E' stato pubblicato da qualche settimana il nuovo racconto di Roberta Ameduri dal titolo "Il viaggio di Tommi". 

La giovane scrittrice di Gioiosa Jonica, ha studiato presso la High School di Miami, in Florida, ed ha già una specializzazione in life management skills. 


Madrelingua inglese, è già al suo quarto libro, alcuni scritti in inglese e successivamente tradotti in italiano. Dopo due racconti per ragazzi tra cui "The toy soldier" presentato a Palazzo Amaduri, l'anno scorso dà alle stampe "Sogno di due anime in tempesta" il primo romanzo "per tutti" riscuotendo un grande successo tant'è che la testata metis news l'ha identificato come un vero e proprio romanzo cult per la letteratura calabrese.

L'ultimo lavoro è un nuovo racconto per ragazzi "Il viaggio di Tommi", uscito il 3 Ottobre scorso.  

Per la prima volta il libro sarà distribuito anche in versione MP4, con particolari immagini animate, ideale per la diffusione digitale, indicato anche per le scuole.

Il viaggio del piccolo topolino Tommi ci accompagna in lungo e in largo in giro per l'Italia affrontando, con semplicità e in chiave ironica, fenomeni di attualità quali la migrazione inversa da Nord a Sud, la precarietà del lavoro, la meccanizzazione e la velocità della quotidianità, le diverse tradizioni culinarie regionali, quali la pizza, il caffè, le orecchiette e le prelibatezze calabresi, per finire con la storia e la cultura che si manifesta viva e presente nel territorio, come il Palio di Siena, i panni appesi nelle vie del Meridione... 

Si può richiedere "Il viaggio di Tommi" telefonando al numero 3771992463.

sabato 28 ottobre 2023

VISITA PASTORALE DEL VESCOVO E GIORNATA DI DONAZIONI AL CENTRO AVIS DI ROCCELLA JONICA


Il tredicesimo giorno del lungo programma di visite pastorali di Mons. Francesco Oliva a Roccella Jonica è stato dedicato alla visita della  sede dell’AVIS  Comunale.

La partecipazione dei giovani che per la prima volta hanno fatto la loro donazione è stata massiccia ed ha interessato più di 30 studenti dell’IIS “Pietro Mazzone” che, grazie alla disponibilità della Dirigente Scolastica, Dott.ssa Rosita Fiorenza e della  Prof.ssa Francesca Iervasi, Referente AVIS per l’Istituto, hanno scelto di donare mostrandosi sensibili verso l’attività di volontariato svolta dall’Associazione.

Non dimentichiamo che la tematica della donazione rientra anche nel contesto dell’Educazione Civica e dei percorsi di PCTO grazie a degli accordi con il MIUR e, proprio grazie a questo, quattro studenti del Corso di Chimica hanno svolto attività di Alternanza Scuola-Lavoro aiutando i volontari nell’organizzazione della giornata acquisendo nel contempo maggiore consapevolezza della concretizzazione del concetto di volontariato e di aiuto al prossimo. 


Nel corso della mattinata, come dicevamo,  c’ è stata la visita del vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, anche lui ex donatore, accompagnato dal parroco del luogo Padre Giovanni Jaomanana.

Accolto dal presidente dell’AVIS Comunale Maurizio Villari egli ha avuto modo di incontrare i soci e i  donatori  congratulandosi per l’ottimo lavoro svolto e per la sensibilità dimostrata verso un tema così importante come quello della donazione di sangue.

In tale occasione hanno presenziato anche il Tesoriere provinciale Avis Nicola Ritorto e il Consigliere regionale Avis Felice Lombardo per promuovere e incentivare il tema della donazione, non solo di sangue anche di plasma.

Grande soddisfazione da parte del Presidente Maurizio Villari, del Direttore Sanitario, Dott. Mario Fragomeli e di tutto il Consiglio direttivo, che coglie l’occasione per lanciare un invito ad avvicinarsi alla donazione di sangue e di plasma. 


AVIS COMUNALE 

ROCCELLA JONICA 

giovedì 26 ottobre 2023

VISITA PASTORALE DI MONS. OLIVA AL CENTRO AVIS DI ROCCELLA.

Mons. Francesco Oliva, nell'ambito della sua missione pastorale che sta effettuando nel nostro paese in questo mese di Ottobre, oggi ha fatto visita nella sede AVIS di Roccella proprio durante una giornata di donazioni eseguite da giovani studenti degli Istituti superiori con i quali, da qualche anno, l'avis roccellese ha stretto un rapporto di informazione e sensibilizzazione sull'importanza della donazione del sangue.

Dopo aver ascoltato e dialogato con i volontari e i donatori nella sede AVIS di via Enrico Fermi, il vescovo ha incontrato gli studenti dell'ISIT e domani continuerà con quelli del Liceo Scientifico. 

Ottimo il servizio realizzato da Telemia per questa giornata che abbiamo il piacere di condividere qui di seguito.


 



mercoledì 25 ottobre 2023

ANCORA DISAGI ALLA SCUOLA MEDIA


Da due giorni, e fino a data da destinarsi, sarà chiuso agli studenti l'ingresso della scuola media lato via Trastevere. 

Gli studenti saranno costretti ad entrare esclusivamente dalla via E. Fermi, laddove la mattina c'è un vero e proprio caos, visto che la strada è a senso unico ed è l'unica che porta all'ingresso, nello stesso orario, sia della scuola dell'infanzia che dell' Industriale, e da ieri anche della scuola media.

L'entrata da via Trastevere è stata chiusa perché sono iniziati i lavori per la realizzazione della palestra e quindi, quell'entrata, dovrà essere utilizzata soltanto dal personale della ditta del cantiere.

Accogliamo con gioia la notizia che finalmente, fra qualche mese, dopo diversi decenni, la scuola media avrà una palestra. Quante generazioni di studenti sono passate senza conoscere cos'è una palestra scolastica (mio figlio - classe 2007 - negli otto anni di scuola dell'obbligo non ha visto un solo minuto una palestra, né nella scuola primaria, né alla media)! 

Qualche anno fa, con materiali scadenti e lavori sommari ed in economia, l'avevano riaperta ma solo per caso fortuito non si sono fatti male degli studenti visto che i chiodi si staccavano dall'imbottitura delle pareti e del tetto ad ogni pallonata.

Nel paese dei primati mondiali in ogni settore, compreso il settore delle frottole, finalmente avremo la palestra alla scuola media!

Ma se fossimo stati in un paese dove chi amministra avrebbe avuto a cuore lo studio dei ragazzi, amministratori di un certo peso e carisma che avrebbero voce in capitolo, allora si avrebbe fatto di tutto perché i lavori iniziassero e finissero nel periodo estivo, quando la scuola è chiusa.

Invece ci ritroviamo ad affrontare questo cantiere con gli studenti nelle classi sperando che i banchi non vibrino, così come i timpani, per il rumore dei martelli pneumatici, così come è accaduto qualche anno fa dove gli insegnanti si sono ritrovati più volte a interrompere le lezioni proprio per il disagio del rumore e delle vibrazioni causate dal martello pneumatico.

L'inettitudine degli amministratori comunque si trasforma in gioia perché la chiusura dell'ingresso dalla via Trastevere mette in difficoltà un esercizio commerciale gestito da una persona dell'opposizione....

Conoscendoli c'è da aspettarsi, quindi, che i lavori andranno avanti il più a lungo possibile, perchè mai nessuno solleciterà affinchè i lavori si svolgano con regolarità nei giusti tempi.

martedì 24 ottobre 2023

SIG. VASCO DE CET: TOCCATA, INTERVISTA E FUGA



In seguito all'avviso farlocco combinato
 da cric e croc del Comune di Roccella Jonica riguardo l'affidamento del ristorante del Porto delle Grazie, una volta scoperta e resa pubblica la circostanza molto palese che il bando è stato scritto a misura di una società già prescelta, gli stessi personaggi dell'amministrazione comunale si sono affrettati a scomodare e far arrivare l'amministratore del porto a Roccella per essere intervistato dalla televisione locale.

Così il sig De Cet, in meno di 50 minuti di trasmissione, dimostra di essere  fatto della stessa pasta di chi lo ha scelto come amministratore, ossia con la capacità di vendere fumo, fare propaganda, apparire, ma, stringi stringi, incapace di produrre fatti concreti. 

Riferisce di aumenti dei transiti nell'estate 2023 e di servizi efficienti offerti, ma, praticamente, in merito agli arrivi, l'aumento è stato solo dei migranti mentre, per i servizi, tra uffici chiusi e assenza del ristorante, mai l'ambiente del porto ha vissuto in una desolazione così spettrale come quest'anno.

Ci promette nuovi posti barca con gli ormeggi a secco quando non si riescono a riempire neanche i posti che ci sono già, nel mentre la pineta, con l'investimento in area fitness, è lasciata nell'abbandono e nella sporcizia più totale e i migranti, le forze dell'ordine e i volontari sono costretti a morire dalla puzza di fogna visto che le pompe di sollevamento del depuratore sono collocate proprio all'ingresso del porto.

Ma la chicca "migliore" arriva sul ristorante. 

E il "geniaccio" dell'amministratore, nonostante è consapevole del bando farlocco e nonostante conosce il ristoratore predestinato (il bando si è chiuso il 15 Ottobre mentre l'intervista viene registrata il 17) fa il "finto tonto" e risponde: "Chiameremo tutti i concorrenti che hanno presentato la domanda e ci faremo dire la loro proposta di investimento e poi decideremo a chi affidarlo". 

Ma quali concorrenti!?!

Ma veramente il sig. De Cet e i suoi manovratori credono che i roccellesi siano persone con l'anello al naso?

Dopo le denunce dell'opposizione, il sig. De Cet viene scomodato dalla sua Olbia, arriva a Roccella il martedì, il mercoledì pomeriggio fa l'intervista in televisione e la sera stessa riparte per la Sardegna!

Non basta che ci  prendono per i fondelli avendo nominato un amministratore fantasma che esegue gli ordini a comando, ma gli fanno dire sciocchezze pensando che chi lo ascolta è un credulone. 

Non si può andare avanti così. Roccella non merita questa gogna. Ma questa volta hanno superato ogni limite di decenza e alla gogna ci devono finire loro!!!


domenica 22 ottobre 2023

BENEDIZIONE APOSTOLICA DI PAPA FRANCESCO PER MATTEO NESCI


Il giovane roccellese Matteo Nesci ha ricevuto da papa Francesco la Benedizione Apostolica riempiendo di gioia e soddisfazione tutta la sua famiglia. 

Matteo, ricordiamo, è autore di due libri, il primo dal titolo "Io sono il Signore, Colui che ti guarisce" che tratta la guarigione interiore dell'animo e il secondo dal titolo "Il Rinnovamento Carismatico: corrente di Grazia per una Nuova Pentecoste nella Chiesa" dove fa conoscere il movimento carismatico che ha avuto ampia diffusione all'interno della chiesa cattolica.



Attualmente Matteo esplica servizio presso la Comunità Carismatica "Opera della Nuova Evangelizzazione" fondata nella nostra Diocesi da Don Giuseppe Giovinazzo.


Qualche tempo fa Matteo ha inviato il suo ispirato lavoro editoriale a papa Francesco insieme a una lettera dove gli ha scritto della sua esperienza di vita e, in particolare, della sua storia familiare riguardanti i problemi di salute vissuti da suo papà e affrontati  con dignità e soprattutto con grande fede che gli ha fatto sempre nutrire  fiducia e speranza.


Nella lettera a papa Francesco, Matteo gli confida poi il suo grande desiderio che è quello di diffondere l'evangelizzazione soprattutto nei  giovani, utilizzando anche la danza come strumento di preghiera. 

Papa Francesco, come si legge nella lettera inviatagli a Matteo, ha apprezzato il racconto ed ha inviato, attraverso la sua segreteria, la Benedizione Apostolica.

E la nostra Comunità non può che esserne fiera e orgogliosa.

sabato 21 ottobre 2023

RITORNA AL CULTO LA CHIESA MATRICE. PADRE FRANCESCO CHIAMA A RACCOLTA TUTTI I FEDELI.

 Articolo a cura di Pasquale Muia' pubblicato sulla testata INCIPIT - Sistema Comunicazione.





di Padre Francesco Carlino.


Oggi 21 ottobre 2023, la comunità cristiana di Roccella vivrà un momento che possiamo definire storico perché alle ore 18,00, il vescovo diocesano, S.E. Monsignor Francesco Oliva, al termine dei lavori di ristrutturazione che hanno tenuto la chiesa chiusa per un anno, dedicando il nuovo altare con la benedizione del nuovo ambone e del nuovo tabernacolo, riaprirà al culto la chiesa matrice. 

La chiesa matrice di Roccella Jonica è un luogo di storia, perché conserva gli altari in marmo che si trovavano nell’antica chiesa matrice adiacente al Palazzo Carafa e che furono qui trasferiti prima dell’apertura al culto, seguendo le istruzioni dettate dalla soprintendenza nel 1931, insieme ai medaglioni ovali delle croci consacrali. 

Gli altari minori furono disposti lungo le pareti delle due navate laterali; l’altare maggiore dedicato a San Nicola di Bari fu collocato nella navata di sinistra (ed è l’attuale Altare del Sacro Cuore di Gesù); gli altari che erano collocati nelle due cappelle laterali dell’antica chiesa furono posti: l’uno, dedicato al Santissimo Sacramento, al centro come altare maggiore della nuova chiesa, l’altro, dedicato all’Immacolata Concezione, nell’abside minore di sinistra. 

Nell’abside minore di destra vi è la cappella della riserva eucaristica (con il tabernacolo) collocata su una finta parete con sopra la statua lignea del Cristo risorto opera del XVII secolo e da poco restaurata mentre a sinistra è collocato il Crocifisso ligneo dell’inizio ‘500, purtroppo gravemente ridipinto nel passato, e che ora, per l’occasione, è stato restaurato e portato al suo splendore originale dal Dott. Giuseppe Mantella, neo-direttore dell’Ufficio per i beni culturali della diocesi di Locri-Gerace.  

Opera di rilievo artistico è anche il catino absidale dell’altare maggiore che è decorato da un affresco del pittore roccellese Raffaele Ursini nel quale è rappresentata la discesa dello Spirito Santo tra gli apostoli.

Questi lavori, finanziati dalla CEI con l’8xmille per il 70%, ha richiesto interventi straordinari sia a livello strutturale che dell’adeguamento liturgico dell’aerea presbiterale che hanno richiesto un impegno della parrocchia per quasi 200 mila euro. 

Di grande importanza è stato il lascito di una benefattrice defunta per la metà della somma che impegna la parrocchia e in questo contesto i singoli fedeli, gli emigrati in Australia, dei donatori straordinari locali, hanno permesso di affrontare man mano le tante uscite non previste nel progetto iniziale. 

Tra i vari donatori, vorrei sottolineare un evento di grande rilievo organizzato dagli artisti Saverio Coluccio e Silvana Borgese che hanno portato nell’Auditorium di Roccella, dall’1 al 5 Agosto, artisti di grande spessore professionale e che si sono resi disponibili per una mostra d’arte di beneficienza a favore dei lavori di ristrutturazione della matrice.

A tutti gli artisti che hanno benevolmente partecipato va il mio personale ringraziamento, come da parte di tutta la comunità roccellese, perché, se è vero che ogni goccia riempia il mare, l’iniziativa in se stessa è stata una manifestazione di grande sensibilità umana e spirituale perché gli artisti hanno aderito generosamente e con grande disponibilità all’iniziativa. 

Nell’invitarvi a partecipare alla liturgia di dedicazione dell’altare nuovo e della riapertura al culto della nostra chiesa matrice, auguro a tutti la gioia e la pace dello spirito nella certezza che non un solo gesto d’amore va perduto perché esso accresce il bene, fortifica la speranza, rianima l’empatia e apre porte di nuove relazioni interpersonali capaci di farci crescere in umanità.

 

Le prime immagini della nuova chiesa Matrice negli scatti di Peppe Flash Macri https://www.facebook.com/100008712259479/posts/pfbid02tv44bNFUsmSpj8Bij5TZosEdSXM7mN9kq9XPZfUYAxQqSwzmjPubKx4nSQb3Eoipl/ 

Video di Gianluca Nesci https://www.facebook.com/groups/1693084910912360/permalink/3780973965456767/

venerdì 20 ottobre 2023

LA PRIMA VITTORIA DELLA STAGIONE DELL' ASD ROCCELLA CALCIO ARRIVA DALLA JUNIORES


Prima vittoria stagionale per l'asd Roccella Calcio. La ottiene la Juniores di mister Marco Sorgiovanni che strapazza in trasferta i pari età della Accademy Ardore per 6 a 1. 

Già nel primo tempo la partita era già chiusa: 4 a 1 con reti di Pelle, Vottari, Gallo con uno strepitoso gol da fuori area e Squillace direttamente da calcio di punizione. 

Anche nel secondo tempo il Roccella è padrona del campo e gioca con grande volontà, cercando quella compattezza e quell'amalgama di squadra che l'anno scorso la portò a vincere i play off del girone e gareggiare poi nel campionato regionale juniores.

Peccato per il mezzo passo falso commesso nella prima giornata in casa contro lo Stilo Monasterace, partita finita 1 a 1.

Meglio non parlare della prima squadra che, a causa di una difesa che non c'è (infortuni), ha subito 13 gol nelle ultime tre partite, segnandone soltanto uno nelle cinque gare disputate.

Speriamo che si trovino i rimedi per contenere questa emorragia in difesa e trovare qualche soluzione in attacco, onde evitare che diventi la squadra cuscinetto del campionato.

mercoledì 18 ottobre 2023

SABATO 21 OTTOBRE RIAPERTURA AL CULTO DELLA RINNOVATA CHIESA MATRICE

Sabato 21 Ottobre sarà una giornata importante per il nostro paese: avverrà la riapertura al culto della Chiesa Matrice dopo gli importanti lavori di ristrutturazione effettuati a partire dal 5 Ottobre dell'anno scorso sia esterni che interni.

Alle ore 18,00 Il Vescovo Mons. Francesco Oliva, che peraltro per tutto il mese di Ottobre è in visita pastorale qui nel nostro paese, dopo la Consacrazione del nuovo Altare, la Benedizione del nuovo Ambone e del Nuovo Tabernacolo, riaprirà alle funzioni religiose la rinnovata Chiesa con la funzione della Santa Messa.

La Comunità Parrocchiale ha invitato a partecipare le associazioni, le Istituzioni, le Autorità e tutta la Comunità Cristiana roccellese.



domenica 15 ottobre 2023

CON IL BANDO DEL RISTORANTE DEL PORTO L'HANNO FATTA PROPRIO "SPORCA"

Ho letto l'avviso della locazione del ristorante del Porto e ho partecipato e sostenuto il dettagliato articolo di "Roccella Bene Comune" (https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2023/10/lipocrisia-delbando-per-il-ristorante.html) che riferisce di questo scandalo, di certo non senza precedenti (visto che non è la prima volta in cui l'Amministrazione di Roccella prima decide e poi scrive il bando ad hoc per il prescelto), ma sicuramente fra i più clamorosi ed eclatanti.

Una delle clausole più scandalose del bando:
pretendere che il partecipante abbia fatturato
1 milione e mezzo di euro per ogni anno
nel 2020, 2021 e 2022, anni peraltro delle
ristrettezze  del Covid in cui tutti i ristoranti 
erano chiusi. Questa ed altre clausole fanno
indirizzare alla vittoria del bando una sola
azienda presente nel territorio.
Una vergogna assoluta.








Considerato che l'articolo di "Roccella bene comune" è scritto con tutti i crismi di un comunicato stampa, io mi permetto, nel mio blog, di rivolgermi ai simpatizzanti in maniera più spicciola.

Dopo aver causato un grave ammanco economico per il bilancio della società "Porto delle Grazie" e una grave assenza di un servizio essenziale per il Porto per non aver voluto assegnare la gestione del ristorante per l'estate 2023 (nonostante il bando fosse pronto già da febbraio scorso), con il nuovo amministratore hanno realizzato un bando scandaloso che ha delle clausole che consente di "averla vinta già in partenza" ad una sola attività presente nel nostro territorio. 

Già da mesi tutti sanno chi avrà in gestione il ristorante del Porto nonostante il bando scada oggi (15 Ottobre)! 

E viene il sospetto che il vecchio amministratore sia stato sacrificato proprio perchè mai avrebbe acconsentito e firmato un bando del genere!!!

Era chiaro a tutti che l'ing. Fabio Filocamo non faceva il burattino dell'amministrazione comunale, ed è chiaro a tutti, invece, che il sig. De Cet è completamente all'opposto.

Il lungo articolo di "Roccella Bene Comune" ha spiegato dettagliatamente tutti gli elementi discriminanti dell'avviso sulla gestione del ristorante che dimostrano come sia stato creato su una scelta già predefinita, che esclude automaticamente tutti, meno una!

Alla faccia della democrazia, della meritocrazia e dell'uguaglianza (e meno male che si spacciano del partito democratico!!!), il bando è costruito su un'idea capitalistica dove a progredire debbano essere soltanto le aziende già realizzate e con grossi capitali nelle mani; esclude chiunque possa avere delle idee imprenditoriali brillanti per favorire soltanto chi nel triennio 2020/2022 ha conseguito un fatturato di un milione e mezzo di euro!!!

Proprio cosi, l'operatore economico che potrà partecipare all'invito di comparazione delle offerte deve avere avuto, negli anni 2020, 2021 e 2022, anni peraltro delle ristrettezze per il Covid dove i ristoranti sono stati chiusi per buona parte dell'anno, un fatturato medio di 1.500.000,00 euro!!!

Come dire, tutti esclusi meno quello li, il nostro amico, quello con la famiglia larga che ci può garantire supporto e voti e che è "dalla nostra parte"!!!

Questa situazione l'abbiamo vista già con il bando del consulente del sindaco, con bandi alla Multiservizi, su quello dell'amministratore del Porto, sono manovre inaccettabili che questa amministrazione usa sistematicamente alla faccia della meritocrazia, della trasparenza e della democrazia.

Nulla contro la società prescelta per la gestione del ristorante del Porto (sono da una vita amico del titolare!), ma credo che questa non ha bisogno di un bando farlocco per superarlo e  mi sembra davvero strano che questa azienda sia caduta in queste scandalose bassezze che combina il Comune di Roccella Jonica.

Mi auguro che stavolta la questione venga portata all'attenzione degli organi competenti (con documenti alle mani alla Procura della Repubblica) per accertare tutte le condizioni di illegittimità presenti nel bando e che, chi li scrive, venga mandato a casa una volta per tutte e impari i principi di legalità, di giustizia ed uguaglianza, perché se deve andare avanti il sistema che questa gentaglia cerca di imporre, è inutile mandare a scuola i nostri figli facendoli studiare, perché con loro non vanno avanti i più meritevoli ma chi ha più denaro ed è nella loro cerchia dei clienti del voto.

sabato 14 ottobre 2023

L'IPOCRISIA DEL BANDO PER IL RISTORANTE DEL PORTO DELLE GRAZIE


 “INVITO APERTO” O “AFFIDAMENTO DIRETTO”?


Nel bel mezzo delle ferie d’agosto, alla chetichella, quando forse tutti gli interessati erano a fare altro, la società Porto delle Grazie ha pubblicato un bando per assegnare il ristorante del porto per i prossimi anni (nota bene: fino a sedici anni, cose mai viste prima!). Non un bando qualsiasi, vista la possibile durata quasi ventennale e che il valore dell’appalto ammonta a svariati milioni di euro, considerato quanto lavorava e guadagnava il famoso ristoratore del porto che fu e che è fuggito senza pagare nulla.

Il bando è chiamato “invito aperto”, forse perché, prima ipocrisia di chi lo ha materialmente scritto, così suona meglio. Il testo dell’invito a loro dire “aperto” (e vedremo i requisiti per partecipare…) è però accessibile a pochi, pochissimi, forse a uno o due soggetti su tutta la costa che va da Reggio Calabria a Catanzaro e ritorno. Ma andiamo per ordine.

Il linguaggio dell’invito è ampolloso, in un italiano maccheronico. Si capisce che chi lo ha scritto non ha problemi solo con il diritto, ma anche con l’ortografia (figlioli, superfice si scrive con la “i”!). Alcuni passaggi e non a caso quelli più importanti sono poi assolutamente criptici e cervellotici, con tanto di quozienti, numeratori, denominatori e formule matematiche che sembrano voler portare a un solo risultato. Non vi anticipiamo la soluzione del rebus, ma una cosa noi l’abbiamo capita. Il bando, anzi no l’”invito aperto” è stato scritto in modo da non voler far capire l’operazione che si sta portando avanti. Proviamo a chiarire.

Nella premessa si dice che la società Porto delle Grazie non è una “in-house”. Sono società in-house quelle cui partecipano amministrazioni pubbliche per erogare servizi di pubblica utilità (la Jonica Multiservizi), che poi sono le uniche cui i comuni dovrebbero partecipare. Ma questa è un’altra storia e non vogliamo entrare nel discorso di come e perché il comune di Roccella controlla la società Porto delle Grazie. Il movimento Roccella Bene Comune, voce isolata e fuori dal coro, ha parlato di questo e di tante altre storture ad opera di questa amministrazione comunale. Ma torniamo al bando.

Capito che il Porto delle Grazie non è società in-house, rimane, comunque, che è una società a maggioranza pubblica. E se è così, non si ha allora in primis l’obbligo morale e politico prima che giuridico, di emanare bandi effettivamente aperti a tutti gli interessati? Avvertiamo subito che ci limiteremo a fare domande, per lasciare a chi di dovere di dare risposte chiare ed esaurienti, che la cittadinanza ha il diritto di conoscere, malgrado che gli esimi rappresentanti di questa amministrazione comunale si diano da fare per convincerci che la Calabria è rimasta al medioevo e che ancora regnano logiche feudali. Non è ancora così.

Per il codice degli appalti, la società a maggioranza pubblica può essere “organismo di diritto pubblico”, cioè ente soggetto all’autorità del codice degli appalti. Di questo aspetto nulla c’è specificato nell’invito; a esser pignoli, il codice degli appalti non è nemmeno citato. Più volte si cita infatti il D.Lgs. 36/2003 che però è il cosiddetto “decreto discariche” che con il porto non c’azzecca nulla. C’azzecca però chi nota quanta poca attenzione è stata messa sul rispetto delle regole sugli appalti (superficialità?) e quanta attenzione invece è data agli stringenti requisiti per partecipare (o se la si vede al contrario, per non far partecipare) e agli astrusi punteggi per assegnare l’appalto (ipocrisia?).

Nella sostanza però, questo aspetto non è pignoleria. Non sappiamo in base al “decreto discariche”, ma per il codice degli appalti, occorre sempre garantire alcuni supremi criteri come la massima partecipazione possibile di soggetti interessati al bando, la totale trasparenza delle informazioni a beneficio di tutti, l’assoluto rispetto dell’equità tra tutti i soggetti potenzialmente interessati e degli effettivi partecipanti, in condizioni di massima concorrenzialità possibile. Siamo certi che qui sia avvenuto o avverrà?

Nell’invito si dice che la società “non è vincolata a una osservanza pedissequa e puntuale” delle regole. Si vuol dire che si fa piuttosto in modo discrezionale? Ma allora osservanza non c’è? “Invito aperto” sembra alludere alla “procedura aperta” prevista dal codice degli appalti. Ma siamo sicuri che qui sia così? Nel bando si parla di trasparenza, equità e concorrenza, ma nei fatti a noi pare che non sia così. Diamo facoltà di chiarirlo a chi vorrà risponderci o comunque interessarsi della vicenda. Noi annotiamo quanto segue.

Si parla di un bando di un valore potenzialmente milionario, fino a sedici anni di durata, cioè per quasi l’intera vita residua della concessione demaniale alla società Porto delle Grazie, che scade nel 2044. Si parla in altre parole di assegnare, una volta per tutte, l’attività più redditizia che si può avere nel porto!!!

E come lo si fa? Con un invito aperto che aperto non è visto che può partecipare solo chi, negli ultimi tre anni ha avuto un fatturato medio anno per anno, superiore al milione e mezzo di euro. Proprio così. Pensiamoci bene: quante aziende di ristorazione ci sono tra Reggio e Catanzaro che hanno questi fatturati? Una soltanto? Forse due? Già questo sarebbe abbastanza per capire con cosa abbiamo a che fare e che la quasi totalità dei soggetti potenzialmente interessati è già esclusa in partenza, non potendo neanche partecipare alla gara. Alla faccia della massima partecipazione e della non restrizione della concorrenza!!

Una delle clausola più scandalose del bando:
 pretendere che il partecipante abbia fatturato
1 milione e mezzo di euro per ogni anno nel 2020,
2021 e 2022, anni peraltro delle ristrettezze del Covid
in cui tutti i ristorante sono stati chiusi. Questa ed altre
clausole fanno indirizzare alla vittoria del bando
una sola azienda presente nel territorio, quella lì che
ormai conosciamo da mesi nonostante il bando
scade domani 15 Ottobre.
Una vergogna assoluta!!!


Si aggiunga poi il fatto che chi è già in porto con una attività economica nemmeno può partecipare e che ci vogliono i bilanci societari per partecipare, il che esclude anche le ditte individuali se mai ce ne fossero. Ma il punto è che attività di ristorazione con quel fatturato annuo non arrivano alle dita di una mano neanche nell’intera Calabria (soprattutto se consideriamo che negli anni immediatamente precedenti c’è stata la pandemia). Né possiamo pensare che il bando sia rivolto a ristoratori milanesi o della Versilia...

Il fatturato minimo per partecipare non si giustifica neanche con gli investimenti richiesti agli interessati. Nel bando si parla genericamente di investimenti annuali e triennali ma non si precisa né cosa si vuole né quanto sarebbe il minimo richiesto. Cioè in altre parole si dice al fortunato soggetto con quel bel fatturato che al porto può fare quello che vuole. E lo può fare per quanti anni vuole, fino a sedici. Penserete voi, si, ma chissà per quale canone!? E invece no! il canone annuo previsto è anche inferiore a quello che anni fa si era impegnato a pagare il famoso ristoratore sfrattato per morosità. Qui si parla di poco più di duemila euro al mese (€ 28.000) che è quello che oggi si paga per una rosticceria di paese, non per l’unico locale che affaccia sull’unico porto del circondario. Stessa cosa pure se il contratto durasse sedici anni. Non è previsto nessun obbligo supplementare di investimenti sulla struttura dopo i primi tre anni e mai e poi mai un canone variabile, calcolato ad esempio sui ricavi, per neanche uno dicasi un anno di occupazione. Si chiede solo il 75% della rivalutazione ISTAT. Tanto pagherebbe il super ristoratore per alzare l’asticella (quale?) che poi è sempre molto ma molto meno di quanto gli ultimi affidatari del servizio hanno pagato per tre mesi nel 2022: ben trentasei mila euro, cioè dodici mila euro al mese (sei volte di più al mese, avete capito!?!).

E non è ancora tutto. Da principio nel bando si parla di “locazione di ramo di azienda”. È noto a tutti che la società Porto delle Grazie non ha mai esercitato tale attività per cui non si capisce di quale ramo di azienda si parli. Ma poi si parla di “locazione” e non di “subconcessione” come stabilisce il codice della navigazione a cui pure si fa riferimento in premessa e alla fine del bando. Non si tratta di una parola a posto di un’altra o di semplici tecnicismi su cui l’autorità marittima ha comunque l’onere di vigilare. Chi è affituario (locatario) di un locale commerciale alla fine del contratto ha diritto a una indennità di avviamento ( cosiddetta “buona uscita”) pari a diciotto mensilità. Sarà per questo che si scrive locazione? Ah saperlo, ma certo a fare tutti i conti non potrà mai essere un grande affare per la società del porto e per le tasche dei cittadini che contribuiscono o garantiscono per l’interposto comune di Roccella.

Trasparenza poi vuol dire prima di tutto un linguaggio chiaro e comprensibile a tutti. Ricopiamo di seguito la formula che verrebbe utilizzata per stabilire l’eventuale vincitore (nel caso in cui ovviamente vi siano più partecipanti): P = (CCP/10000*03) + (BE/10000*0,2) + (DATI*0,2) + (I1/10000*0,1) + (I2/10000*0,1) + (MQ/10000*0,1) (D*0,4) + (DATD*0,3) + [(TA+1)*0,2] + (RO*0,1) . A parte che ci sembra mancare un segno aritmetico dove nel bando si va a capo, ma per chi legge è o no tutto chiaro e trasparente?

Curioso poi che il peso (20%) dei lavoratori che saranno assunti con contratto a tempo indeterminato è inferiore a quello (30%) dei lavoratori precari a tempo determinato. Qualunque pubblica amministrazione è portata a privilegiare i primi e non i secondi. Anche questo sembra un favore fatto all’operatore che sarà.

Ma poi equità e concorrenza vuol dire non escludere nessuno senza un giustificato motivo oggettivo. Qui di motivi che possono giustificare la restrizione della concorrenza (la impossibilità di partecipare) a danno di quasi tutti gli operatori di zona, visto il fatturato minimo richiesto, non ne è indicato nemmeno uno.

Attenzione poi, non si chiede solo un fatturato minimo di un milione e mezzo di euro. È Incredibile ma vero, per poter partecipare è previsto anche che il potenziale concorrente eserciti l’attività di ristorazione da almeno dieci anni e che lo faccia alle seguenti ulteriori condizioni. Da un lato è previsto che tale ristoratore svolga l’attività utilizzando una superficie superiore a tanti metri quadri, tanti all’interno e tanti all’esterno. A riprova di questo si chiede la visura catastale! Da un altro lato, si vuole ancora che lo stesso ristoratore in tali anni abbia impiegato almeno tot lavoratori a tempo indeterminato, con tanto di certificazione del consulente del lavoro alla mano (perché non quella dell’INPS?). E infine che le recensioni dei suoi clienti su Tripadvisor (proprio così) non siano eccellenti o superiori a un certo valore (che già sarebbe stato strano), ma che il rapporto tra eccellente e scarso ammonti a una determinata percentuale. Ma guarda un po’. Ci sarà mai un soggetto che risponde a tutti questi requisiti? E chi potrà mai essere?

Nessuno vuole malignare sul fatto che il bando sia stato cucito su misura su questa o quella impresa e che sulla base di queste condizioni sia, come dire, “blindato” prima ancora di iniziare. Certo però ciascuno è libero di andare a verificare quante imprese nel raggio di duecento chilometri abbiano queste esatte e precise caratteristiche. Noi poniamo la domanda e con fiducia rimaniamo in attesa di una risposta da parte della società o dell’amministrazione comunale in carica che, certamente, in assemblea dei soci o tramite i suoi uffici avrà avuto un ruolo importante nella redazione di questo “invito aperto” (ma a chi?).

Di cose che non si capiscono ce ne sono tante altre. In caso di unica proposta, il concorrente unico dovrà attenersi a quanto scritto in domanda (al bando no?). La società poi potrà negoziare ulteriori clausole a seguito della proposizione della domanda? Trasparenza ed equità vogliono anche che i termini dell’avviso siano sempre inviolabili e inderogabili, anche se partecipa solo un soggetto. E che vuol dire ancora che la società si riserva di provvedere all’affidamento a trattativa diretta? Che senso ha insomma fare un bando in apparenza aperto se poi si può affidare il servizio a trattativa diretta o alle condizioni che si negoziano poi??

Siamo certi che il comune di Roccella nell’ambito delle sue prerogative, vista anche l’esperienza pluriennale come stazione appaltante, avrà svolto controlli preventivi sulla regolarità formale e sostanziale dell’avviso. O che vorrà farli dopo che si osserva tutto quanto è qui annotato. Possiamo averne diretta conferma? O dite che sono domande da farsi al responsabile del procedimento? Troppo tardi e poi, francamente non ci sembra che a giudicare dai titoli di studio posseduti il direttore del porto, che è stato indicato quale responsabile del procedimento, ovvero l’attuale amministratore dello stesso, abbiano le competenze tecniche di natura giuridica ed economica necessarie. Qui non è un problema di forma ma di sostanza. La società Porto delle Grazie è una società di capitali a responsabilità limitata. Ciò vuol dire che la società deve essere gestita da professionisti adeguati e così pure le sue procedure. In generale l’adeguatezza dell’organizzazione di ogni società può essere esimente nel diritto penale commerciale; mentre l’inverso se non aggrava è indice di un modello di organizzazione inadeguato e come tale pericoloso. Che ha ancora da dire il comune di Roccella, socio di maggioranza, su questo?

Da cittadini di questo nostro amatissimo paese, avremmo poi voluto che i vertici della società o il comune per loro dimostrassero che c’è una visione di sviluppo del porto per i prossimi venti anni. Non un bando e basta. Qual è poi la prospettiva che questo bando mostra? Venga il signor 1,5 milioni di euro di fatturato e faccia del porto quello che vuole per tutto il tempo che resta della concessione. Senza riguardo al bene dell’azienda, del territorio o di quello che potrà accadere anche politicamente nei prossimi anni. Più di tutto senza avere cura di cosa avrà questi ad offrire ai clienti e a come potrà trasformarsi il porto. Non una riga del bando è dedicata alla proposta commerciale e gastronomica o al tipo di accoglienza turistica che l’operatore sarà chiamato a svolgere. Che tipo di cucina? Sushi o calabrese? Offrirà prodotti freschi locali o surgelati oceanici? Sarà in grado di accontentare i diportisti che cercano uno specifico tipo di servizio e di dialogare con i turisti del nord o con gli stranieri che pure lì abbondano? Ristrutturi l’immobile ma così? Si fissa un canone calmierato ma lo induciamo a fare investimenti e assunzioni (purché in autonomia)?

L’amministratore De Cet che ha firmato il bando non ha precisato i motivi delle scelte fatte, sotto nessuno dei profili che abbiamo indicato. Lo può cortesemente fare adesso che è comunque meglio tardi che mai? Pensare che la premessa del bando sembrerebbe essere quella di “innalzare gli standard”. E come? Ci dica.

Un’ultima annotazione su chi deciderà la partita. Se non fosse già chiaro a tutti su chi comanda in porto, nel bando è scritto che la commissione di valutazione sarà scelta dall’assemblea dei soci cioè dal sindaco del comune di Roccella che ha la maggioranza delle quote. La maggioranza dei commissari è appannaggio suo.

Certi di non essere cattivi profeti ma cittadini di buona volontà desiderosi di proteggere il bene comune, restiamo in attesa di puntuali riscontri su tutti i punti di domanda che abbiamo qui sollevato.

                                         Associazione politico culturale

                                        “Roccella Bene Comune”

venerdì 13 ottobre 2023

SIAMO ALLE SOLITE, CONTINUANO A FARE GLI GNORRI.

Il passamano costruito "alla buona" del sottopasso di via Carrera è da prima dell'estate che è rotto e penzolante. È stato segnalato a tutti e di più (sindaco compreso), ma è come se si fosse parlato con il muro! Niente! Il passamano rimane lì penzolante!



Da diversi giorni il cestino davanti la scuola media è strapieno di immondizia tra cui tracimano molte deiezioni canine.



La mattina ci passano davanti centinaia di studenti, durante la giornata diverse persone, clienti del negozio lì vicino.

Viene segnalato continuamente ma comunque è bene in vista, solo chi non vuole vederlo non lo vede, ma niente da fare. Si continua a morire dalla puzza!

Purtroppo da anni non si riesce a pianificare lo svuotamento regolare di questo cestino almeno due volte la settimana. 

E vabbé, chisti simu, purtroppo! Andiamo avanti con gli slogan: "noi siamo molto sensibili alla tutela ambientale"; e non si rendono conto di quanto ormai sono diventati non credibili e inaffidabili.

giovedì 12 ottobre 2023

IL MAESTRO LAGANÀ NOMINATO AMBASCIATORE MUSICALE PER IL POLO DEL BERGAMOTTO DI REGGIO CALABRIA.

Qualche giorno fa abbiamo riferito del 1° Memorial Otello Profazio tenutosi il 6 Ottobre scorso presso il Museo Nazionale del Bergamotto di Reggio Calabria, che ha premiato due giovanissimi talenti roccellesi della musica popolare, Immacolata Jervasi e Marco Candido, rispettivamente di 16 e 11 anni, che si sono poi esibiti con alcuni brani del compianto Profazio e non solo (https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2023/10/immacolata-jervasi-e-marco-candido.html?m=1).

Ospite d'onore della manifestazione, voluto ad ogni costo dal presidente del Museo del bergamotto prof. Vittorio Caminiti, è stato il musicista Angelo Laganà amico stimato di Otello Profazio tanto che quest'ultimo gli ha dedicato tre poesie.

Il maestro Laganà, nonostante un recente intervento alla mano, non si è esentato a deliziare tutti gli ospiti presenti dal proporre alcuni brani del suo lungo repertorio musicale, facendo suonare la fisarmonica-midi come un'intera orchestra.

La nomina di ambasciatore musicale del Polo del Bergamotto di Reggio Calabria è  stato un titolo che ha regalato una grande soddisfazione al maestro Laganà che per tutta la sua vita si è sempre speso nella musica ma anche nella valorizzazione dell'immagine  della nostra amata Calabria con diverse iniziative concrete.

Complimenti al maestro Laganà per questo ulteriore e ambito riconoscimento.







Con il conduttore radiofonico Tonino Raffa.

Con il chitarrista di Otello Profazio, 
Saverio Viglianisi


martedì 10 ottobre 2023

L'ARCIVESCOVO GIANCARLO MARIA BREGANTINI SI DIMETTE PER RAGGIUNTI LIMITI DI ETA'.


Apprendiamo da diversi siti giornalistici del Molise che l'arcivescovo di Campobasso - Bojano, Giancarlo Maria Bregantini, che noi conosciamo molto bene per essere stato vescovo per 13 anni della  Diocesi di Locri Gerace (dal 12 Febbraio 1994 all'8 Novembre 2007), ha rassegnato le dimissioni per raggiunti limiti di età (ha compiuto 75 anni lo scorso 28 Settembre) e Papa Francesco ha accettato le sue dimissioni.

Nella nostra Diocesi ha lasciato un segno indelebile per il suo fortissimo impegno contro la 'ndrangheta coniugando fede, preghiera e impegno concreto per il lavoro, la giustizia, il perdono, denunciando fermamente i poteri occulti e le ingiustizie, ma tendendo sempre la mano a chi voleva rientrare onestamente nella società.  

Molto amato dai giovani, in questi 15 anni di missione in Molise, ha sempre mantenuto vivi i rapporti con il nostro territorio e spesso ne ha fatto ritorno con un'accoglienza calorosissima da parte di tutta la popolazione della Locride. 

Fra le sue più importanti e ricordate iniziative durante la sua missione vescovile nella nostra Diocesi ricordiamo la fondazione della cooperativa Valle del Buonamico con la lavorazione dei piccoli frutti, in gemellaggio con altre cooperative del Trentino Alto Adige, terra di origine di Bregantini. Cooperativa questa nata a San Luca e che purtroppo, dopo 20 anni di attività, si è sciolta nel 2015. Nel 2000 Bregantini scongiurò la soppressione dei treni a lunga percorrenza (Torino, Milano e Roma) che passavano dalla Jonica, mettendosi in mezzo ai binari per protesta insieme a tante altre persone. Ha favorito il gemellaggio tra il Comune di Roccella Jonica e quello di Arco (Trento). E' noto, inoltre, il sostegno morale ai progetti di accoglienza ed integrazione messi in campo dall'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano.

L'arcivescovo Bregantini rimarrà in carica, presumibilmente, fino a Dicembre allorquando verrà riaperta, dopo i restauri, la Cattedrale di Campobasso, chiusa dal 2018.

Ci auguriamo che anche "in pensione" il nostro caro Bregantini tornerà a far visita qui nella nostra Terra perchè qui mai nessuno lo ha dimenticato ed siamo pronti, in qualsiasi momento, a dargli un'affettuosa accoglienza.

lunedì 9 ottobre 2023

PORTO DELLE GRAZIE A PASSO DI GAMBERO


Tutti i problemi che attanagliano il Porto delle Grazie: dall'ipocrisia del sindaco di Roccella ai disservizi e alla situazione spettrale di quest' estate.


Chi fa politica nel vero senso della  parola, ossia mette a disposizione il suo impegno, le sue conoscenze a favore degli altri e della collettività, non può assolutamente rimanere in silenzio davanti al decadimento che sta vivendo il Porto delle Grazie, per il quale è stato a suo tempo fatto un enorme investimento pubblico con la finalità che la struttura costituisse il volano di sviluppo di tutto il Comprensorio locrideo.


Porto delle Grazie a passo di gambero. Ebbene si! Da qualche mese, invece di progredire, la struttura sta rapidamente regredendo verso una fase involutiva da cui non si vede via di uscita.


Oggi, a distanza di 15 anni dal noleggio dei primi posti barca, e a distanza di 8 anni dalla gestione della Società Porto delle grazie di proprietà al 71% del Comune di Roccella Jonica, all’improvviso il porto sta vivendo il suo momento peggiore.


Mai come quest’estate abbiamo assistito alla triste e buia desolazione del Porto. Di giorno e di notte: senza servizi, senza attività, senza vita, un ambiente deserto e terrificante.


Per il primo anno, da quando le attività del porto sono andate a regime, non è andato in funzione il ristorante pizzeria. Il ristorante pizzeria chiuso vuol dire che si è causato un'enorme perdita economica per gli introiti della società (evidenziamo che nella stagione estiva 2022 la società ha introitato oltre 36.000,00 euro per meno di tre mesi di concessione del servizio di ristorazione), ma anche che nell’approdo roccellese è mancato un servizio essenziale per i diportisti.  Tutto questo malgrado il fatto che la struttura era già pronta e attrezzata per l’uso. Bastava entrare e accendere i fuochi, per dare da mangiare a tutti i turisti e ai concittadini che lo gradivano. E, ciò si badi bene, nonostante anche il fatto che un bando di gara fosse già bello e pronto dall’autunno precedente, ma che i soci non hanno voluto che fosse pubblicato prima del cambio di guardia, come a maggio di quest’anno l’amministratore uscente si è affrettato a precisare, incalzato dal commento di Telemia. 


La domanda quindi sorge spontanea. Perché non far fare un bando  prima? Chi e in che modo doveva allora decidere l’assegnazione? E perché col nuovo amministratore non si è dato il locale per tempo a chi lo avrebbe potuto valorizzare? E ancora, quando era ormai arrivata la stagione, perché non si è pensato anche solo a un bando annuale per dare un servizio almeno per l’estate? Queste domande avranno una risposta da chi di dovere o cosa dobbiamo diversamente pensare? 


Non ci dicano che un "avvisetto" (una pagina sgrammaticata) è stata pubblicata sul sito della società a luglio quando nessuno poteva ormai fare nulla o azzardare l’impossibile. Dice il saggio che le foglie di fico quando seccano lasciano uno spettacolo peggiore a chi guarda.


Intanto nessuno ha dato finora una spiegazione. Non lo ha fatto il nuovo amministratore del porto (la cui presenza è stata finora del tutto evanescente tanto da indurre a domandarsi se effettivamente esista), non lo ha fatto il sindaco di Roccella che è il socio di maggioranza della società e non lo ha fatto nemmeno il sindaco ombra e nessuno dei loro muti fedeli sostenitori.


Negli anni scorsi al porto era sempre una festa di luci e di persone e questi ultimi anni potevi persino scegliere dove andare a mangiare o a bere; con tanta musica ed eventi di qualità per tutti i gusti. L’estate appena passata invece dovevi portarti il panino al sacco e la torcia sperando di non sentirti male che non avresti avuto il soccorso di nessuno.


Alla sera, niente ristorante pizzeria, nessuna attività, nessuna organizzazione di niente, solo tanta desolazione, una situazione davvero spettrale e di giorno non è stato meglio. 


Abbiamo ricevuto numerose lamentele che l’ufficio del porto apriva e chiudeva quando voleva. Nemmeno una bicicletta potevi affittare. Ufficio poi sempre chiuso nel fine settimana e, udite udite, anche nel bel mezzo dell’estate (!!!) con la massima affluenza e con le registrazioni delle barche fatte su fogliettini volanti e chi si è visto si è visto. 


Siamo andati a vedere e abbiamo trovato turisti smarriti che cercavano l’ufficio del porto ed era chiuso. Diportisti che arrivavano e non sapevano a chi rivolgersi per ricevere informazioni. Gente che andava all’agenzia di viaggi e addirittura trovava fogli appesi vecchi di un anno alla porta e roba ammassata e polvere dopo la vetrina. 


Sarebbe questa la struttura che doveva portare sviluppo a tutto il Comprensorio? Da anni, ormai, è chiuso “il capannone” adibito ad officina nautica, così come non è mai stato utilizzato, da tre anni dall'acquisto, il travel lift che si erge lì come un monumento, acquistato con non pochi fondi pubblici e destinato alla ruggine. Non esiste una navetta che colleghi il porto al paese e alle attività commerciali per consentire ai diportisti di rifornirsi di provviste alimentari e di visitare il paese. 


Quello che doveva essere il Porto che doveva accattivare l'attenzione dei diportisti provenienti dalla Grecia e di tutta l'area del Mediterraneo, oggi è diventato soltanto la meta di innumerevoli sbarchi di disperati migranti provenienti dalla Turchia. Forse che interessano di più questi altri arrivi? Oggi c'è il serio rischio di disperdere e azzerare il lavoro di chi, negli anni scorsi, ha lavorato con il serio intento di rilanciare e valorizzare la struttura.


Il sindaco di Roccella Jonica, dopo tre anni in cui ha sempre assecondato, promosso e dimostrato pubblicamente di apprezzare l'operato lungimirante dell'amministratore Fabio Filocamo, ha deciso di cambiare cavallo dimostrando di quanta ipocrisia sia intriso il suo modo di fare politica e amministrare questo paese. Parliamo dell’amministratore, il dottore Filocamo, che ha bruciato tutti i record del porto e che tante cose ha fatto ma soprattutto è stato anche capace di portare a Roccella oltre 10 milioni di euro di fondi del MIT (Ministero dei Trasporti) da investire sulla struttura portuale e sul nostro lungomare. Milioni con i quali adesso gli amministratori comunali possono farsi belli e aprire cantieri. Una scelta quella verso un nuovo amministratore che il sindaco non ha mai motivato, un amministratore che era un perfetto sconosciuto e tale è rimasto, che non conosce affatto il nostro territorio e non ci risulta sia provvisto di alcun titolo o di esperienza relativa all’AMMINISTRAZIONE di porti o di qualsiasi altra società che sia.


Con questa nuova nomina il Sindaco ha sacrificato l’interesse della città ad avere amministratori delle società partecipate selezionati secondo  le corrette logiche economiche ed amministrative e, quindi, per merito, capacità ed esperienza, dimostrando di preferire antistoriche logiche feudali di fedeltà, anche se queste poi portano allo sfascio del porto e di quanto di buono è stato finora fatto.


Roccella non merita le promesse disattese, non merita la propaganda senza fatti concreti, non merita lo sperpero di denaro pubblico senza una visione di sviluppo e una prospettiva di valorizzazione delle infrastrutture pubbliche, non merita il concentrarsi sulle cose futili, sulle tombolate o cacce al tesoro, tralasciando i problemi essenziali quali la viabilità, il lavoro e i servizi sociali a favore delle categorie in difficoltà.


Chiediamo a tutti i roccellesi di riflettere seriamente sul futuro di questo paese. Riflettere valutando se veramente questo tipo di gestione del paese è indirizzato o meno a fare gli interessi dei cittadini, che non ce la fanno più a sopportare i continui aumenti dei tributi giunti ormai a livelli insostenibili. Riflettere sulla circostanza se veramente alle opere che si realizzano corrisponde un reale sviluppo del benessere e dell’economia del paese, che continua a concentrare tutte le iniziative nel mese di Agosto disconoscendo completamente la parola destagionalizzazione, ossia la possibilità/necessità di allungare la stagione e le presenze turistiche almeno da Giugno a Settembre.


Chiediamo a tutti i cittadini di riflettere sul loro futuro e di immaginare un paese diverso, più florido, più democratico, dove tutti possano essere ascoltati e tutte le famiglie in difficoltà possano essere concretamente aiutate; dove i bisogni essenziali (manutenzione delle strade, viabilità, ordine pubblico, opportunità di lavoro, maggiore attenzione verso le attività commerciali e verso i giovani, gli anziani e i disabili) abbiano priorità assoluta; e dove le strutture comunali, il Porto delle Grazie in primis, vengano AMMINISTRATE da persone che abbiano i titoli e le competenze professionali necessarie e la capacità di garantire i servizi essenziali e attivare un indotto che porti seriamente lavoro, favorendo cosi l’arrivo di imbarcazioni in bassa e alta stagione, oltre naturalmente ad accogliere degnamente i migranti per i quali speriamo su nuove soluzioni governative che evitano le traversate che spesso si trasformano in tragedie.


I Cittadini che vogliono una Roccella più prosperosa e concreta sappiano che c’è chi sostiene le loro ragioni ed è pronto ad offrire un’alternativa alla sola propaganda che altri hanno fatto in questi ultimi anni.